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Dopo la seconda guerra mondiale, per decenni l’ordinamento internazionale è stato caratterizzato
dal predominio delle due superpotenze vincitrici della guerra (USA e URSS) che si sono contese il
controllo della scena mondiale sui temi dell’economia (sistema liberale e/o capitalista o sistema
collettivista), delle armi nucleari (armamento), delle scoperte scientifiche (conquista della luna) e
del controllo delle relazioni internazionali.
Negli ultimi decenni, INVECE, l’ordinamento mondiale si sta dirigendo verso un SISTEMA
MULTIPOLARE, caratterizzato da diverse new emergenti potenze (Cina, India, Brasile) che
contengono a quelle tradizionali il controllo della scena politico/economica.
Il contrasto tra i diversi interessi economici rischia di essere sempre più forte ed evidente. Non
dobbiamo dimenticare che i conflitti tra Stati nascono per motivi economici, legati allo sfruttamento
delle risorse naturali e alla contesa per il loro possesso, anche se spesso vengono mascherati da
motivazioni ideologiche, religiose e di altro tipo.
L’economia, le condizioni di vita di un popolo e il suo livello di benessere sono alcuni dei fattori
che determinano gli obiettivi e le scelte, sia in campo giuridico sia in campo economico, della
politica estera di uno Stato.
LA POLITICA ESTERA è l’individuazione degli obiettivi e degli interessi che uno Stato
intende perseguire nelle relazioni con gli altri Stati.
IN ITALIA le decisioni in tema di politica estera sono affidate al Parlamento (che delibera per
l’approvazione e ratifica dei trattati internazionali), ma attualmente dal Governo attraverso il
Ministero degli affari esteri (chiamato anche “Farnesina” dal nome del palazzo in cui ha sede il
ministero).
LE ORIGINI
L’Unione europea vede la sua genesi in un lungo processo evolutivo che inizia negli
anni ’50 e trova la sua spinta principale nella volontà dei vari Stati di creare una fitta
rete di relazioni internazionali volte ad evitare ulteriori guerre, cause di massacri e di
ingiustizie. A oggi i paesi che aderiscono all’UE solo 28.
Le tappe (esposizione sintetica):
1). Trattato di Parigi (18 aprile 1951 – vi partecipano sei nazioni: Francia, Italia, Rep. Democratica
della Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo e Belgio) con il quale viene creato la CECA (Comunità
economica del carbone e dell’acciaio). Viene costruito un mercato unico del carbone e dell’acciaio
caratterizzato dal libero scambio;
2). Trattato di Roma (1 gennaio 1957 – vi partecipano le suindicate sei nazioni) con il quale viene
creato la CEE (Comunità economica europea; viene creato un mercato generale unico europeo
caratterizzato dal libero scambio tra i paesi della Comunità e dalla applicazione di una politica
commerciale unitaria nei confronti dei paesi esteri) e la EURATOM (Comunità europea per
l’energia atomica; viene realizzato un mercato comune dell’energia atomica);
3). Accordo di Schengen (1985): promuove la libera circolazione delle persone tra i paesi
partecipanti, abolendo il controllo alle frontiere interne e creando un’area comune senza frontiere;
4). Trattato di Maastrich (siglato in Olanda il 7 febbraio 1991 ed entrato in vigore il 1 novembre
1993) con il quale viene creata l’unione monetaria, politica e sociale tra i vari Stati al fine di
promuovere condizioni di parità fra i cittadini europei, e che ha portato all’introduzione dell’euro a
partire dal 2002 (per raggiungere questi obiettivi i paesi aderenti hanno fissato alcuni parametri
economici legati al deficit del bilancio pubblico e al debito pubblico che gli Stati hanno dovuto
rispettare per entrare e rimanere nell’Unione monetaria. Il rispetto di tali parametri ha comportato
per diversi paesi la necessità di risanare i propri conti pubblici, con il conseguente obbligo di
adottare misure di politica economica molto restrittive, come è avvenuto per l’Italia con il governo
Monti);
5). Trattati di Amsterdam (1 maggio 1999) e Nizza (1 febbraio 2003) aventi lo scopo di garantire il
funzionamento dell’Unione europea anche dopo il suo allargamento a più Stati membri;
6). Trattato di Lisbona (1 dicembre 2009) con il quale l’Unione europea (UE) e la Comunità
europea (CE) vengono fuse nell’unico ente UNIONE EUROPEA (alla parola “comunità” si
sostituisce quella di “unione”).
La prima pietra per la costituzione dell’U.E. arriva dalla Francia, ove l’allora ministro degli esteri
francese, Robert Schuman, con la sua Dichiarazione del 9 maggio 1950, presentò un piano avente
ad oggetto l’unificazione dell’industria carbo-siderurgica europea in una Comunità europea del
carbone e dell’acciaio. Il cosiddetto “piano Schuman” divenne realtà il 18 aprile 1951 a Parigi, con
la conclusione, da parte dei sei paesi fondatori (Belgio, Repubb.federale di Germania, Francia,
Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) del Trattato di Parigi, che istituiva la Comunità europea del
carbone e dell’acciaio (CECA). L’idea profonda dei suoi fautori era quella di utilizzare questo
trattato per raggiungere e mantenere una situazione di pace diratura utilizzando appaunto, come
strumento, la leva dell’economia. Esiste un passaggio rilevantissimo della Dichiarazione Schuman,
dal quale emerge con chiarezza che la vera essenza del piano Schuman non era di matrice
economica, bensì sociale (questo passaggio recita testualmente: “La solidarietà di produzione in tal
modo realizzata farà sì che una qualsiasi guerra tra la Francia e la Germania diventi non solo
impensabile, ma materialmente impossibile”.
Si può comprendere come tale obiettivo, condiviso, ha portato una pluralità di Stati tra di loro
diversi e distinti e spesso Unione Europea. Dobbiamo ricordare come l’area renana, tra la Francia e
la Germania, è stata, nei secoli, indubbiamente la zona più litigiosa e mortale d’Europa (si pensi alla
prima e seconda guierra mondiali, non tralasciando la guerra franco-tedesca del 1871 e ricordando
la guerra dei trent’anni nel ‘600. Ragion per cui la creazione dell’unione dei popoli europei doveva
transitare dal confine franco-tedesco, il quale per altro si caratterizza per una cospicua presenza di
giacimenti e miniere.
Quindi, nel 1951 a Parigi viene firmato un Trattato che istituisce la Comunità Europea del Carbone
e dell’Acciaio (la CECA).
I risultati positivi di questo trattato portavano gli stessi paesi aderenti a firmare nel 1957 il Trattato
di Roma. Con quest’ultimo Trattato (in Roma il 25 marzo 1957) vengono istituite la Comunità
economica europea (CEE) e la Comunità europea per l’energia atomica (EURATOM).
L’entrata in vigore dei suindicati trattati avviene il 1 gennaio 1958.
Con questi trattati vengono poste le basi di un processo di integrazione progressiva che si pone
obiettivi di natura economica.
La CEE mira a realizzare un mercato comune che si basa sull’unione doganale (insieme di territori
nell’ambito dei quali circolano liberamente le merci e vi è un’unica tariffa doganale). Il mercato
europeo può essere definito come uno spazio in cui circolano liberamente i fattori produttivi
(lavoratoti, merci e capitali).
Una vera svolta nel processo di integrazione si ha molti anni dopo quando il soggetto economico
cerca di trasformarsi in un soggetto politico.
Nel 1992 il trattato di Maastricht (siglato il 7 febbraio 1992 a Maastrich in Olanda, ma entrato in
vigore il 1 novembre 1993) istituisce l’Unione Europea (viene ad attuarsi il processo di unificazione
politica sempre più stretta tra i popoli dell’Europa). Non cancella però la CE (Comunità Europea) ,
infatti il trattato del 1957 rimane in vigore.
Fanno seguito i Trattati di Amsterdam (1 maggio 1999) e di Nizza (1 febbraio 2003) aventi lo scopo
di garantire il funzionamento dell’Unione anche dopo il suo allargamento a più Stati membri.
Con il Trattato di Lisbona (entrato invigore il 1 dicembre 2009) l’Unione Europea (UE) e la
Comunità europea (CE) vengono fuse nell’unico ente UNIONE EUROPEA.
Il termine “comunità” viene quindi sostituito uniformemente con il termine “unione”: l’Unione
subentra alla Comunità europea e ne diviere erede.
Si usa, quindi, il concetto di “UNIONE” in luogo di quello di “comunità” perchè questo termine
riesce maggiormente a dare l’idea della volontà degli Stati membri di compiere un sostanziale passo
in avanti verso una reale e concreta unificazione politica dell’Europa.
L’Unione europea, quindi, si poggia sulle Comunità Europee. Per descrivere il sistema comunitario
è stata elaborata l’immagine del tempio.
COMUNITA’ EUROPEE
Possiamo affermare con certezza che l’UE costituisce un ordinamento giuridico autonomo, dotato
di diritti sovrani a cui sia gli Stati membri che i loro cittadini sono soggetti negli ambiti di
competenza dell’UE.
Questa certezza deriva da una importantissima sentenza della Corte di Giustizia (sentenza del 15
luglio 1964, causa 6/64 – Enel) nella quale si legge che “A differenza dei comuni trattati
internazionali, il trattato CEE ha istituito un proprio ordinamento giuridico, integrato
nell’ordinamento giuridico degli Stati membri che i giudici nazionali sono tenuti a osservare”.
L’Unione europea dispone di una pluralità di organi che nel loro insieme tendono a promuovere i
valori ed a perseguire gli obiettivi dell’Unione, adeguando la loro azione ai principi di coerenza e
efficacia.
Le istituzioni dell’Unione sono rappresentate da:
- Parlamento europeo (presidenza: Antonio Tajani);
- Consiglio europeo (presieduta da Jean-Claude Juncker);
- Consiglio o Consiglio dei ministri (presidente: Donald Tusk);
- Commissione europea;
- Corte di giustizia;
- Banca centrale europea;
- Corte dei conti.
Schema:
CONSIGLIO EUROPEO (vertice)
_____________________________________________________________________________
BANCA EUROPEA PER AGENZIE BANCA CENTRALE
GLI INVESTIMENTI EUROPEA
________________________________________________________________________________
Il Parlamento europeo
E’ disciplinato agli art. 189 e ss. del Trattato CE. Rappresenta i cittadini europei. I membri sono
eletti direttamente a suffragio universale ogni 5 anni. Attualmente i deputati del parlamento sono
785 di cui 77 italiani.
La sede è a Strasburgo, in Francia, anche se alcune riunioni straordinarie si tengono a Bruxelles.
Le elezioni del Parlamento Europeo sono disciplinate dalle leggi dei singoli Stati. L’unica
indicazione posta dall’UE è che il diritto di voto si acquisisce con il compimento dei 18 anni.
I deputati siedono in parlamento in base alle affinità politiche (Partito Popolare, Partito
Socialista,..).
Il Parlamento ha acquisito nel tempo una funzione legislativa che esercita insieme al Consiglio
europeo. Gli è stato infatti attribuito un ruolo nell’esercizio del potere legislativo, la cd. procedura
di codecisione (art. 251). Il Parlamento è nella condizione di poter bloccare l’adozione di un atto (di
uno Stato membro).
Il Parlamento esercita una funzione consultiva.
Le sue funzioni principali sono:
-). adottare il bilancio dell’UE (di concerto con il Consiglio);
-). approvare le norrmative europee (di concerto con il Consiglio);
-). controllare le altre istituzioni dell’UE (in particolare la Commissione, per verificare che agiscano
democraticamente).
Il Consiglio europeo
Schematico:
- un ministro per ciascun paese dell’UE;
- presidenza: a rotazione ogni sei mesi;
- vota le leggi dell’UE e il bilancio, insieme al Parlamento;
- gestisce la politica estera e di sicurezza comune;
- le decisioni vengono votate a doppia maggioranza (ossia il 55% degli Sati membri -16 membri- +
che rappresentino il 65% della popolazione dell’UE);
-il vertice dei capi di Stato e di governo di tuti i paesi UE si tiene almeno 4 volte l’anno, definisce le
linee generali delle politiche dell’Unione ed ha come presidente Donal Trusk);
E’ disciplinato agli art. 202 e ss. del Trattato CE. E’ un organo che si riunisce a livello ministeriale.
E’ composto da un rappresentante di ciascun Stato membro ed è l’istituzione decisionale
dell’Unione, pur condividendo la funzione legislativa e di bilancio con il parlamento europeo.
Si riunisce (in seduta pubblica quando delibera e vota un progetto di atto legislativo) in
composizioni di Ministri a seconda della materia trattata. La composizione normale è quella dei
Ministri degli Esteri.
La presidenza è esercitata a rotazione semestrale da uno Stato membro. Lo Stato che presiede ha
un’importanza determinante nel fissare l’ordine del giorno, guida la discussione e redige il verbale.
E’ portatore della volontà dei Governi.
Per le votazioni non è richiesta l’unanimità. La regola fondamentale è la decisione a maggioranza.
Questo fa sì che le decisione del Consiglio vincolino anche lo Stato non consenziente.
Si tratta di una maggioranza semplice. Per le materie considerate delicate è richiesta la maggioranza
qualificata secondo un meccanismo di ponderazione (non tutti i 28 Stati sono eguali, i voti sono
pesati). Quando si applica questo criterio le deliberazioni sono valide con il voto di almeno 255 che
deve rappresentare almeno il 55% degli Stati membri. Si vuole così evitare che le decisioni più
importanti vengano prese solo dai grandi Stati.
Se l’atto è proposto dalla Commissione i voti devono rappresentare il 50% degli Stati più 1.
Se l’atto è assunto senza la proposta della Commissione si alza la soglia: gli Stati favorevoli devono
essere i 2/3.
Il Consiglio svolge un ruolo fondamentale in moltissime materie. Provvede al coordinamento delle
politiche generali degli Stati membri e dispone di un potere di decisione (emanazione atti normativi
e formazione-approvazione bilancio).
Le sue funzioni sono:
-). approva la legislazione dell’Unione (insieme al parlamento);
-). approva il bilancio (insieme al parlamento);
-). coordina le politiche generali e sociali degli stati membri;
-). esercita funzioni esecutive (in materia di politica estera (si tratta di elaborare la politica estera e
di sicurezza comune per poi definirla e attuarla sulla base degli orientamenti generakli del consiglio
europeo);
-) adotta atti di natura non vincolante di indirizzo politico generale: raccomandazioni, risoluzioni o
conclusioni.
La Commissione europea
schematico:
-propone la nuova legislazione;
-organo esecutivo;
-vigila sul rispetto dei trattati;
-rappresenta l’UE sulla scenza internazionale;
-vice presidente: un’italiana Federica Mogherini (che presiede anche le riunioni del Consiglio
degli affari esteri)
E’ un organo collegiale che rappresenta il motore della politica dell’Unione in quanto da essa parte
ogni iniziativa dell’UE. Esprime l’interesse generale della Comunità ed è il motore
dell’integrazione europea.
Spetta alla Commissione proporre al Consiglio e al Parlamento le leggi da approvare (il cosidetto
diritto d’iniziativa della Commissione).
La composizione e il funzionamento della Commissione sono disciplinati agli art. 211 e ss. del
Trattato CE.
Le sue funzioni sono:
-). vigila sull’applicazione dei trattati e delle misure adotatte dalle istituzioni, nonchè
sull’applicazione del diritto dell’Unione;
-). formula raccomandazioni o pareri nei settori definiti dal trattato;
-). partecipa alla formazione degli atti del Consiglio e del Parlamento europeo.
E’ composta da un cittadino per Stato. I membri della Commissione vengono designati attraverso un
meccanismo complesso che ha come obiettivo la scelta di personalità indipendenti. Infatti la
Commissione è un organo di individui.
La Commissione è diretta da un presidente (Jean-Claude Juncker) assistito da sette vicepresidenti, il
primo dei quali è l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Il presidente decide l’organizzazione interna della Commissione per garantire la coerenza e
l’efficacia della sua azione e puo’, infine, chiedere le dimissioni di un membro della Commissione.
La commissione si concentra su: piano di investimenti (nuovo impulso ai posti di lavoro, alla
crescita e agli investimenti), mercato digitale unico, mercato interno più equo e radicato (con
industrie più forti), unione economica e monetaria più compiuta e giusta, nuova politica di
migrazione, area di giustizia e diritti fondamentali (basata sulla fiducia reciproca), accordo di libero
scambio con gli Stati Uniti (ragionevole ed equilibrato), ecc.
schematico:
-si costituisce di 28 giudici indipendenti, uno per ogni paese;
-esamina ed eleabora norme sull’interpretazione del diritto UE;
-garatisce l’applicazione uniforme del diritto UE in tutti i paesi;
nel suo ambito rileva la figura del MEDIATORE EUROPEO (Emily O’Reilly)
-si occupa dei reclami riguardanti i casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni UE
(esemp. ingiustizie, discriminazioni, abusi di potere, ritardi ingiustificati, mancate risposte o
procedure non conformi);
-TUTTI IN UE POSSONO PRESENTARE RECLAMO.
La Corte, composta da un giudice per Stato membro e undici avvocati generali, è l’organo di
giustizia più rilevante dell’Unione europea.
Essa è incaricata di garantire che il diritto dell’UE, venga interpretato e applicato allo stesso
modo in ogni paese europeo.
La Corte si occupa, inoltre, di giudicare le controversie tra i governi degli Stati membri e le
istituzioni dell’UE. Persino i privati cittadini o le imprese possono ricorrere alla Corte di giustizia se
ritengono che un’istituzione dell’UE abbia leso i loro diritti.
Le tipologie più rilevanti di cause sulle quali la Corte è chiamata a pronunciarsi sono cinque:
-). il rinvio pregiudiziale (quando i tribunali nazionali chiedono alla Corte di giustizia di interpre-
tare un determinato punto del diritto dell’UE);
-). il ricorso per inadempimento, presentato qualora uno Stato membro non applichi il diritto
dell’UE;
-). il ricorso di annullamento, presentato qualora un’istituzione dell’UE si astenga dall’obbligo di
prendere decisioni;
-). il ricorso per carenza, presentato qualora un’istituzione dell’UE si astenga dall’obbligo di
prendere decisioni;
-). ricorsi diretti, presentati da privati cittadini, imprese od organizzazioni contro le decisioni o le
azioni dell’UE.
E’ un organo giudiziario. E’ disciplinata agli art. 220 e ss. del Trattato CE.
La Corte di Giustizia è costituita dalla Corte in senso proprio e dal Tribunale di primo grado. E’
composta da un giudice per Stato membro. Si riunisce di solito in Camere ristrette e in seduta
plenaria per le materie più delicate.
La Corte di giustizia e il Tribunale di primo grado assicurano il rispetto del diritto
nell’interpretazione e nell’applicazione del Trattato.
Ciascuno Stato membro può adire la Corte per contestare al violazione del diritto comunitario da
parte di un altro Stato. La Corte deve rivolersi prima alla Commissione e poi svolgere un controllo
di legittimità sugli atti comunitari.
Alla Corte spetta anche una giurisdizione non contenziosa (art. 234). E’ competente a pronunciarsi
in via pregiudiziale su questioni sollevate dai giudici nazionali. Il giudice nazionale sospende il
processo, invia alla Corte il quesiti relativo alla corretta interpretazione del diritto comunitario e la
Corte esamina la questione. La Corte fornisce la corretta interpretazione che il giudice nazionale
dovrà osservare.
Garantisce e favorisce l’integrazione europea attraverso un’interpretazione uniforme del diritto
comunitario.
La BCE costituisce il centro del Sistema europeo della banche centrali (SEBC) e conduce assieme
alle banche centrali nazionali la politica monetaria dell’Unione..
La BCE, in pratica, determina il volume e le emissioni della moneta unica europea ed essa è
indipendente nell’esercizio dei suoi poteri e nella gestione delle finanze.
Le funzioni principali sono:
-). definire e attuare la politica monetaria dell’Unione;
-). svolgere le operazioni sui cambi;
-). detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri;
-). promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento.
Posto che l’obiettivo principale è il mantenimento della stabilità dei prezzi, la BCE è responsabile
della moneta unica europea e il suo compito è preservarne il potere di acquisto.
La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno
dell’Unione. La BCE e le banche centrali nazionali possono emettere banconote, che costituiscono
le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione.
La Corte dei Conti
schematico.
-è costituitra da 28 membri indipendenti;
-controlla l’uso corretto dei fondi dell’UE (ossia, dove va il denaro dei contribuenti?);
-può esaminare qualunque persona od organizzazione che gestisce fondi UE.
É stata istituita nel 1975 e ha iniziato la sua attività nel 1977 a Lussemburgo.
E’ composta da un cittadino di ciascun Stato membro.
I membri della Corte esercitano il mandato per 6 anni e devono essere scelti tra personalità che
fanno o hanno fatto parte, nei rispettivi paesi, delle istituzioni di controllo esterno o che posseggano
una qualifica specifica per tale funzione.
Le sue funzioni sono:
-). controllare la legittimità e la regolarità delle entrate e delle spese dell’Unione;
-). accertare la sana gestione finanziaria.
I risultati della sua attività di controllo sono riassunti, al termine di ogni esercizio finanziario, in una
relazione annuale (con la quale si verifica che non ci siano irregolarità nela tenuta dei conti da
parte delle istituzioni europee) che viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea e,
in tal modo, resa accessibile al pubblico.
4). L’EURO.
Perché l’euro?
- nessun rischio di fluttuazione e costo di cambio;
- più scelta e pezzi stabili per i consumatori;
- collaborazione economica più stretta tra i paesi UE;
- le monete hanno un lato comune e uno con simboli nazionali, le banconote non hanno un lato
nazionale.
7). ERASMUS
Ogni anno oltre 400.000 giovani studiano o proseguono nel loro percorso di sviluppo personale in
altri paesi europei grazie al sostegno offerto da Erasmus+, il programma dell’UE a favore
dell’istruzione, della formazione, dei giovani e dello sport.
L’unione europea reagisce avverso i comportamenti omissivi degli Stati membri che non
recepiscono gli atti vincolanti dell’Unione attraverso una procedura di infrazione.
Possono essere suscettibili di ricorso per infrazione anche la mancata trasposizione
nell’ordinamento nazionale di direttive europee entro i termini stabiliti e il mancato adeguamento
alle sentenze della stessa Corte di Giustizia.