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Rosacea

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La rosacea è una dermatosi cronica, ovvero un’alterazione patologica della
Rosacea
cute[1], che interessa di solito l'area centrale del volto e si manifesta con
eritema, con teleangectasie e con lesioni infiammatorie di tipo acneiforme
(cioè con papule e pustole simili a quelle dell'acne)[2][3]. Quest'ultima
caratteristica l'ha fatta chiamare in passato anche “acne rosacea”,
denominazione in disuso per non confonderla con l'acne. È anche chiamata
con il termine desueto copparosa o, più comunemente, con il francese
couperose[4].

Indice
Epidemiologia
Eziologia e patogenesi
Catelicidine
Batteri intestinali
Demodex Rosacea

Manifestazioni cliniche Specialità dermatologia


Diagnosi e classificazione Classificazione e risorse esterne (EN)
Trattamento MeSH D012393 e D012393
Laser
MedlinePlus 000879
Note
eMedicine 1071429
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Epidemiologia
I dati di prevalenza della malattia sono molto discordanti, variando, a seconda delle casistiche, dallo 0.09 al 20% della popolazione.
Per quanto riguarda l'incidenza, uno studio osservazionale condotto nel Regno Unito l'ha stimata in 1.65 per 1000 persone per anno.
La malattia è più frequente nelle donne anche se sembra manifestarsi in modo più severo negli uomini[5] e la prevalenza aumenta con
l'età, in particolare dopo i 30 anni[6]. Colpisce più di frequente gli individui di etnia europoide. L'età di insorgenza è fra i 30 e i 50
anni, ma talvolta esordisce in epoca più precoce puberale
( o post-puberale).[7] L'incidenza, secondo alcuni studi, sarebbe maggiore tra
i fumatori rispetto ai non fumatori. Al contrario, il consumo di alcolici e di caffè sembra non avere alcun effetto significativo
sull'incidenza della malattia.[6][8]

Eziologia e patogenesi
La precisa eziopatogenesi della malattia è tuttora sconosciuta[3] . Fra i tanti possibili fattori patogeni studiati, vi sono l'esposizione ai
raggi ultravioletti, i radicali liberi come superossido e radicale idrossile, una aumentata reattività dei vasi sanguigni, alcuni
neuropeptidi, catelicidine, fattori infettivi. In particolare è stata studiata una possibile correlazione con l'infezione intestinale da

[9] e con la presenza di alte concentrazioni di sulla


Helicobacter pylori[9] e con la presenza di alte concentrazioni di Demodex sulla
pelle.

È stata notata, inoltre, la ricorrenza di casi di rosacea nell'ambito di una stessa


famiglia, il che fa ipotizzare il ruolo di una predisposizione genetica alla
malattia.[10] In particolare è stata osservata una ricorrenza della malattia in famiglie,
irlandesi e inglesi. Per la frequenza con cui si manifesta tra queste popolazioni è
stata soprannominata “la maledizione dei Celti” anche se le maggiore incidenza in
uno specifico fenotipo è oggetto di controversia[11]. In generale, molti studi
epidemiologici hanno individuato una ricorrenza familiare della malattia che ha
portato a ipotizzare una componente genetica nella patogenesi; i geni responsabili,
tuttavia, non sono ancora stati individuati[12].

Catelicidine
Richard Gallo e colleghi hanno notato nei soggetti con rosacea un alto livello di
peptidi e catelicidine[13] ed un elevato livello di enzimi correlati all'azione della
Gli effetti della rosacea su un
tripsina (SCTEs : Stratum corneum tryptic enzyme ) nellostrato corneo.
soggetto adulto in fase acuta.

Batteri intestinali
I batteri intestinali possono avere un ruolo nella causa di questo problema.[14] Questo fattore scatenante determinerebbe una reazione
infiammatoria, portando ileucociti a fuoriuscire dalla sede microvascolare e innescando così gli eventi che portano alla formazione di
pustole e papule infiammatorie. Nei soggetti affetti da rosacea non è stata tuttavia dimostrata una differente reattività dei vasi
all'adrenalina, all'istamina o all'acetilcolina rispetto ai soggetti non affetti. Allo stesso modo, non sembrano avere alcun ruolo gli
stress psicofisici, un certo tipo di personalità psicolabile, abuso
l' di alcool o le alterazioni della funzione digestiva, come ipotizzato.

Quanto all'infezione da Helicobacter pylori: tale batterio, con il suo metabolismo, è in grado di liberare nitrati che possono portare
alla liberazione di ossido nitrico, potente vasodilatatore. Il trattamento antibiotico dell'infezione da H. pylori può determinare una
regressione dei segni e sintomi della rosacea, soprattutto a livello oculare[15] Uno studio recente ha sottoposto i pazienti al test del
respiro all'idrogeno per verificare la presenza di unacrescita eccessiva di batteri nell'intestino tenue (in inglese: Small bowel bacterial
overgrowth syndrome - SIBO). Si è riscontrato che la maggior parte dei pazienti erano idrogeno-positivi rispetto ai controlli che
indicano la presenza di proliferazione batterica (47% .v5%, p<0.001).

Ai pazienti idrogeno-positivi è stato dato un ciclo, della durata di 10 giorni, di rifaximina, un antibiotico non assorbibile che non
lascia il tratto digestivo e quindi non entra nella circolazione né raggiunge la pelle. Il 96% dei pazienti hanno avuto una completa
remissione dei sintomi della rosacea che è durata almeno per 9 mesi. Questi pazienti sottoposti nuovamente al test sono risultati
negativi. Il 4% dei pazienti, invece, sono risultati positivi ripresentando la presenza eccessiva dei batteri, e quindi recidivi. A questi
pazienti è stata dato un secondo ciclo di rifaximina, che ha normalizzato l'escrezione di idrogeno ed eliminato i sintomi della
rosacea.[16]

In un altro studio, è stato trovato che alcuni pazienti, idrogeno-negativi, affetti da rosacea risultavano, invece, ancora positivi per la
proliferazione batterica al test del respiro al metano. Questi pazienti hanno dimostrato piccoli miglioramenti con la rifaximina, come
trovato nello studio precedente, ma hanno eliminato i sintomi della rosacea e normalizzato l'escrezione di metano tramite la
somministrazione dell'antibioticometronidazolo, che è efficace nel colpire i batteri intestinali metanogenici.[17]

Questi risultati suggeriscono che una terapia antibiotica ottimale può variare da paziente a paziente e sembra che diverse specie di
batteri intestinali giochino un ruolo nei sintomi della rosacea. Questo potrebbe anche spiegare il miglioramento dei sintomi
manifestati da alcuni pazienti che assumono una dieta povera di carboidrati.[18] Tale dieta limiterebbe il materiale a disposizione
necessario per la fermentazione dei batteri intestinali e quindi ridurrebbe le popolazioni batteriche.
Demodex
Studi sulla rosacea hanno evidenziato l'alta concentrazione di demodex,[19][20]. Specialmente sulla pelle di soggetti con rosacea
indotta da farmaci steroidei. In altre occasioni la demodecidosi può manifestarsi con segni simili a quelli della rosacea[21]. Si ipotizza
che questi acari in grandi quantità possano essere implicati nella rosacea per alcune reazioni prodotte dalla loro dissoluzione quando
muoiono ed al rilascio di feci [22]
. .

Manifestazioni cliniche
L'eritema (arrossamento della pelle), con distribuzione tipicamente simmetrica, è la prima tappa evolutiva e interessa la parte centrale
del volto, in particolare guance, naso e fronte, ma può presentarsi, meno spesso, anche su collo e torace. Un elemento piuttosto
caratteristico della malattia è il rinofima, una alterazione patologica della cute che riveste il naso, in seguito alla quale quest'ultimo
assume una forma globosa e irregolare e un colorito intensamente rosso come nell'eritema. Se tale alterazione interessa aree cutanee
diverse da quella del naso si parla più genericamente di fimatosi. In questi casi la cute appare notevolmente ispessita, con pori
visibili.[1]

Un interessamento oculare è presente nel 60% circa dei pazienti. Spesso le manifestazioni più evidenti riguardano le congiuntive, ma
anche le cornee (in stadi avanzati) e le palpebre possono essere interessate. In caso di interessamento della cornea, una diagnosi
[1]
tardiva potrebbe comportare una compromissione della capacità visiva.

Le telangectasie (dilatazione dei vasi sanguigni superficiali del viso) sono un elemento costante riscontrabile in tutti i pazienti. Le
papule, di colore rossastro, tendono a disporsi in piccoli gruppi e sono spesso accompagnate da pustole. È possibile anche il riscontro
di noduli cutanei. mentre la presenza di comedoni, pur non escludendo la diagnosi di rosacea, deve far pensare ad altri tipi di acne[1].
La malattia può essere confusa e/o coesistere con acne
l' comune e con la dermatite seborroica.

Diagnosi e classificazione
Nel 2002, negli Stati Uniti, un'apposita commissione nazionale[1] ha stabilito dei
criteri diagnostici per la rosacea. Essi sono suddivisi in criteri primari (eritema
sull'intera superficie delle guance, papule, pustole, teleangectasie), fra i quali almeno
uno deve essere presente, e criteri secondari (persistente sensazione di prurito e
bruciore, presenza di placche, secchezza o edema della cute, manifestazioni oculari,
lesioni in zone periferiche (lontano dal volto) e fimatosi. In base alla rilevanza e
all'associazione di queste manifestazioni si distinguono quattro sottotipi di
rosacea:[1]

1. Eritemato-telangectasica, caratterizzata da eritema persistente,


teleangectasie, prurito e bruciore. Una caratteristica di questo sottotipo
è la tendenza a una persistente vampata di rossore (flushing) nel
viso.[19] La pelle è particolarmente sensibile e reattiva tendendo a
diventare molto secca . I segni di questo sottotipo possono comparire
[24]. Una
oltre che sul viso, su orecchie, petto, collo e scalpo
caratteristica del rossore è che in genere non coinvolge la zona
perioculare.
2. Papulo-pustolosa, simile alla comuneacne, con cui può essere confusa Rinofima in vecchio con nipote,
per l'associazione di pustole e papule con l'eritema. Colpisce più
frequentemente donne di mezza età che presentano eruzionel' Domenico Ghirlandaio[23]
acneiforme e l'arrossamento nella parte centrale del viso.
3. Fimatosa, caratterizzata dalla presenza delrinofima associato a
ispessimento della cute del volto. Colpisce più frequente i maschi in età avanzata, ed è caratterizzata
dall'ispessimento della pelle, da aspetti nodulari irregolari, da ipertrofia ed iperplasia delle ghiandole sebacee. Si
osserva frequentemente sul naso, r(inofima), ma anche su mento (gnatofima), fronte (metofima), palpebre
(blefarofima) o sulle orecchie (otofima).
4. Oculare, quando prevalgonocongiuntivite con secchezza oculare,blefarite e fotofobia. Gli occhi diventano più
suscettibili alle infezioni. Frequentemente individui che manifestano segni di rosacea Eritemato-telangectasica e

[25]
[25] Un limitato numero di studi individua che fino ad un 20% dei
Fimatosa presentano anche sintomi agli occhi.
[26].
soggetti possono manifestare la rosacea oculare prima che si manifesti sulla pelle.

Trattamento
Il trattamento della rosacea prevede sia un approccio di tipo comportamentale (modifica dello stile di vita) per eliminare o ridurre i
fattori scatenanti, sia uno farmacologico. Nel primo gruppo rientrano misure quali l'evitare l'esposizione alla luce solare e l'uso di
prodotti per la pelle contenenti alcol, laurilsolfato di sodio e alcuni oli essenziali, come quelli di eucalipto, menta piperita e chiodi di
garofano.[27][28] La terapia farmacologica si suddivide a sua volta in topica (locale) e sistemica (generale). La terapia topica, che
rappresenta generalmente la prima scelta, è basata principalmente su metronidazolo e acido azelaico. Entrambi sono considerati
efficaci (sebbene l'acido azelaico non abbia dimostrato effetti sulle teleangectasie) e con scarsi effetti collaterali. La terapia sistemica,
al contrario, è indicata in casi più gravi ed esistono poche evidenze sperimentali sulla sua efficacia.[1]. Essa comprende
prevalentemente antibiotici appartenenti alle classi dei macrolidi, come claritromicina e azitromicina, e delle tetracicline, in
particolare la doxiciclina; un altro farmaco utilizzato è l'isotretinoina per via orale o topica, sotto forma di crema. Tra i possibili
rimedi sono stati studiati anche estratti di piante come il Chrysanthellum indicum, ottenendo buoni risultati in termini di efficacia e
tollerabilità nelle forme moderate.[29] Recentemente è stato introdotto un nuovo trattamento dimostratosi efficace nella quasi totalità
[30]
dei casi, un farmaco in gel a base di brimonidina tartrato 3 mg/g

Laser
Il laser vascolare per uso dermatologico, a lunghezza d'onda singola, oppure la luce pulsata (in inglese: intense pulsed light.
Abbreviato in IPL.), a spettro più ampio, offrono uno dei migliori trattamenti per la rosacea, in particolare per l'eritema
(arrossamento) della pelle.[31] Questi macchinari utilizzano la luce per penetrare nell'epidermide e centrare i capillari nello strato del
derma della pelle. La luce con lunghezza d'onda inferiore ai 900 nm è assorbita dai principali cromofori del sangue: emoglobina,
ossiemoglobina, bilirubina più che dall'acqua. Per riscaldamento selettivo le pareti dei capillari possono superare i 70 °C (158 °F),
danneggiandosi, per venire poi assorbiti dal meccanismo di difesa naturale del corpo. Focalizzando l'energia in aree ristrette si può
ottenere la cauterizzazione dei vasi. Con un numero sufficiente di trattamenti, questo metodo può anche eliminare del tutto
l'arrossamento, sebbene dei trattamenti periodici aggiuntivi saranno probabilmente necessari per rimuove i nuovi capillari riformati.

I laser ad anidride carbonica, chiamati anche laser CO2, possono essere utilizzati per rimuovere il tessuto in eccesso causato dalla
rosacea fimatosa. Questi laser emettono una lunghezza d'onda nel lontano infrarosso che viene assorbita direttamente dalla pelle ed in
particolare dai tessuti ricchi di acqua. Non può generare un riscaldamento selettivo verso i cromofori del sangue. Il fascio laser può
essere focalizzato in un fascio sottile e usato come un bisturi o sfocato per vaporizzare più ampie aree di tessuto. Per il trattamento
della rosacea papulo pustolosa sono state utilizzate anche terapie con luce a bassa energia in particolare alcune apparecchiature a luce
blu, già utilizzate nella fototerapia dell'acne.
Anche il fotoringiovanimento può essere utilizzato per migliorare l'aspetto della rosacea e ridurre il rossore associato ad
essa.[32][33][34]

Note
1. Articolo originale sul sito della National Rosacea Society Expert Committee (http://www.rosacea.org/class/classysyst
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34. ^ Research a cosmetic surgery procedure, su cosmeticsurgery.com. URL consultato il 14 agosto 2008 (archiviato dall'url
originale il 12 agosto 2008).

Voci correlate
Acne
Rinofima

Altri progetti
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Collegamenti esterni

Rosacea, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

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