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EkiZen

Notiziario del Sangha di Shinnyo-ji


Anno 0, numero 0

In autunno Cerimonia di Jukai4 a Franco e a Enrico, che


Editoriale con l’ordinazione dei Bodhisattva5, hanno propiziato l’ubicazione in
i primi che riceveranno i Voti via Vittorio
direttamente da me, nel Lignaggio6
Firenze, Shinnyo-ji, estate 2009 giapponese trasmessomi dal mio a mio fratello, che con il
Maestro Tenrai Ryushin Azuma suo generoso contributo ha
Roshi, 72° Abate del Monastero di permesso la realizzazione degli
Daijo-ji a Kanazawa in Giappone, impianti all’interno del Tempio,
E ki pratica Zen nell’Anno Domini insignito del grado di Gondai del pavimento in legno,
2009? Kyosei, riservato agli unici trenta dell’allestimento del giardino
Eki della Valle: la Voce dei Membri Sōtōshu7 con accesso al
Buddha. titolo di Zenji8. ad Angelo, tenace uomo
del Sud e maestro muratore, che
Eki, in giapponese, significa: con dedizione, profondo rispetto e
stazione, fermata. attenzione, ha materialmente
Eki, in un ideogramma diverso è: Al tempo stesso la serena contribuito alla creazione del
beneficio, utilità. percezione di un continuum di Tempio
Pratica inalterata che ci sostiene e
Eki, termine buddhista, è ci alimenta nella nostra vita a Mauro, Direttore dei
l’ideogramma in cinese antico di: quotidiana. Lavori, a Tonino e a tutti coloro del
donare la funzione del proprio Per questo partiamo con il Sangha che si sono adoperati
Satori1 agli altri per salvarli dalla numero zero dell’anno zero di affinché Shinnyo-ji si realizzasse.
sofferenza. EkiZen, notiziario di Shinnyo-ji,
che apparirà on line e in versione Auguro una proficua
Così nasce il nome di ciò che cartacea ad uso interno del continuazione di Pratica a Tutti
nelle intenzioni saranno gli echi Tempio, offerto come nella costante manifestazione di
della Voce del Sangha2 di Shinnyo- testimonianza di Pratica al servizio uno Zen: “niente di speciale”.
ji, che risuoneranno nel nostro del Buddha, per il bene di tutti gli
Tempio: koan3 viventi dei Esseri. Nel Dharma
praticanti impegnati nella Via,
stazione di arrivo-partenza delle Iten Shinnyo
loro riflessioni, del loro studio e Esprimo la mia più profonda
della loro ricerca nello Zen al gratitudine:
punto zero. Note:
al mio Maestro Reverendo
Un Sangha che cresce e si Ryushin Azuma Roshi, che
trasforma da quindici intensi anni attraverso il Suo riconoscimento, la (1) Satori, Illuminazione.
di Pratica, con sede itinerante sino Sua Compassione, la Sua (2) Sangha, comunità.
al 25 aprile di questo anno 2009 Amorevolezza e Pazienza di
(3) Koan, lett. caso pubblico,
che ha visto aprire il nostro Buddha Supremo, mi ha trasmesso
enigma che non può essere
Tempio in pianta stabile a Firenze, lo Shihō9, permettendo la
in via Vittorio Emanuele II al realizzazione di Shinnyo-ji risolto attraverso la mente
numero civico 171. razionale.
a mio padre, grazie al cui (4) Jukai, ricevere i Precetti.
Un anno fondante questo 2009 lascito ho potuto acquistare la sede Nella Scuola Sōtō Zen un
nella storia del nostro Percorso del Tempio discepolo riceve i Precetti dal
Spirituale. suo Maestro consistenti nei:
Acquisto, ristrutturazione, e Tre Rifugi, Tre Precetti Puri,
apertura della sede del Tempio. Dieci Precetti Fondamentali.
1
(5) Bodhisattva, colui che pratica gli insegnamenti del nostro Maestro, tristezza della Luna si fece allora più
l’insegnamento del per la poesia, le immagini, le nostre profonda sul suo volto, come se
Buddhismo sia in forma riflessioni e altro ancora. sentisse sulle sue spalle la sofferenza
religiosa che secolare, Questo 2009 ha poi portato la nostra di tutti gli esseri “mi dispiace tanto...
facendo Voto di salvare casa: il Tempio ha traslocato in quella io, in quell'istante, quando incontrai il
compassionevolmente tutti che sarà la sua sede definitiva. Questa Sole pensai nel profondo del mio
gli esseri, prima di realizzare nuova sede è bellissima e c’è anche cuore che anche se mi avessero fatto
la propria Illuminazione. una foresteria per i monaci, oltreché a pezzi, anche se il mondo fosse
(6) Lignaggio, linea di un bellissimo giardino. andato distrutto... io ero felice... si,
discendenza nel Dharma che In tutti noi c’è la consapevolezza di felice di averlo incontrato”. Di fronte
per Trasmissione diretta dal costruire assieme al nostro Maestro a quella sincera manifestazione del
Buddha storico Shakyamuni, qualcosa di importante. Il nostro cuore, l'espressione del venerabile
attraverso gli Antichi modo di vivere lo Zen è qualcosa di Kanzeon aveva perso la sua aria
Patriarchi, di Maestro in prezioso, ne siamo convinti. Qualcosa severa, e un sorriso di infinita
Maestro arriva sino ai giorni che possa far bene a tutti i praticanti, compassione gli illuminò il volto, dopo
nostri. vecchi e nuovi. Un tracciato. Sentiamo aver premuto i palmi delle mani
che il nostro Zen rigoroso, ma fragorosamente uno contro l'altro,
(7) SōtōShu, denominazione
particolarmente compassionevole proseguì “sai dirmi cosa c'è tra due
della Scuola Zen Sōtō
possa rappresentare un faro utile per mani quando vengono premute l'una
giapponese.
i tanti naviganti del Dharma. contro l'altra? Tra mano destra e
(8) Zenji, è il massimo grado Giancarlo mano sinistra, tra creature celesti e
monastico nella SōtōShu, esseri umani, tra uomo e donna, tra
corrispondente a quello di yin e yang... che cosa c'è tra queste
Papa nel Cattolicesimo. cose?” La Luna allora, premute a sua
(9) Shihō, Trasmissione nel volta le mani l'una contro l'altra, sentì
Lignaggio del Dharma,
 con tutto il suo corpo la risposta. Cosa
attestato che rende il c'è tra mano destra e mano sinistra?...
discepolo un successore del tra mano destra e mano sinistra... il
proprio Maestro. Testimonia BUIO! Tra le due mani non c'è NIENTE

S
i racconta che una volta la Luna,
quindi la reale comprensione percorrendo il suo solitario e nonostante non ci sia niente... è
del discepolo, che ha cammino nel mare della Notte, CALDO... UNA LUCE CHE NASCE
completato l’addestramento vide il suo riflesso rispecchiato DALL'OSCURITA'. In quell'istante,
ed è in grado di continuare la nell'acqua dell'Oceano, e ricordandosi viene raccontato che i Veli del Mondo
Trasmissione senza della distanza che la costringeva si squarciarono e dove prima si
degenerare, dal momento lontano dal suo amato Sole, rivolgesse rifletteva il volto di Luna, ora
che il Maestro riconosce il la sua attenzione alle creature e al sull'acqua, era il volto del Sole che
discepolo come suo pari. mondo sotto di sè. Si dice che in quel risplendeva ad illuminare l'infinità
momento, il suo candido sguardo dell'Universo.
abbracciò l'intera faccia della terra, e Federico
osservando le creature che essa
 conteneva, come una madre che
veglia sui suoi piccoli quando questi
dormono, sentì che questi a loro

modo condividevano il suo stesso

N
el nostro Sangha c’è molto
dolore, così una lacrima di
fermento e molta gioia per le
compassione le rigò il volto silenzioso.

I
tante novità che questo 2009 l tempo che è passato da quando
Sono tutti così divisi sussurrò, come
ci ha portato e ci porterà. sono arrivata a Shinnyo-ji si conta
avesse paura di svegliare le creature
Sei di noi hanno chiesto formalmente già in anni, anche se mi sento
sotto di sè.
i voti da Bodhisattva e c’è grande nuova arrivata e principiante gli anni
“Guarda meglio” le rispose una voce
attesa per la cerimonia di Jukai che si passano. Il tempo che è passato da
dietro di lei. Voltatasi per vedere nella
terrà in autunno. Forse verrà Azuma quando abbiamo inaugurato la nuova
Notte scura chi potesse essere giunto
Roshi l’abate di Daijoji, il monastero di sede si conta già in mesi, anche se i
fino lassù, scorse una luce brillare più
Kanazawa che ha con noi un legame nostri volti sono ancora accesi
forte fra le altre stelle “Kanzeon
diretto essendo il Maestro del nostro dell'entusiasmo dell'inaugurazione, è
Bosatzu” chiamò, la sua voce si perse
Maestro. già trascorso un mese dall'apertura. In
nello spazio infinito. “Guarda meglio...
Altra novità è questo notiziario che quell'occasione qualcuno ha ricordato
guarda quanta sofferenza è nata
ogni sei mesi racconterà quello che che "ogni percorso inizia con un
dall'incontro tra la Terra e il Cielo da
abbiamo fatto e quello che passo". La memoria è tornata allora
quando il Tempo fu scandito dalla
progettiamo di fare. Ci sarà spazio per ad un passo particolare, il primo dove
vostra volontà di possedervi”. La
2
abbia sentito parlare del Bodhisattva se traslati in forma poetica, la
e dei Quattro Voti. Quel passo lo Sempre caro mi fu quest’ermo
seconda, che così riscontreremo
scrisse J. D. Salinger nel '61. Un suo
personaggio confida stizzito alla insieme come spesso alcune colle,
madre: "Non che importi a qualcuno, E questa siepe, che da tanta parte
metafore, linee guida e concetti dello
ma a tutt'oggi non sono mai riuscito
nemmeno a mettermi a Zen si trovino rappresentati e Dell’ultimo orizzonte il guardo
mangiare,senza prima recitare i esclude.
armoniosamente coniugati in
Quattro Grandi Voti. Tre volte al
giorno tutti i giorni della mia vita, fin espressioni liriche di differenti culture Ma sedendo e mirando, interminati
da quando avevo dieci anni. Non Spazi al di là da quella, e sovrumani
e tradizioni sia in Oriente che in
riesco a mangiare, se non li dico." "I
quattro grandi che? - risponde lei - Occidente. Silenzi, e profondissima quiete
Vorrei proprio che ti sposassi." Io nel pensier mi fingo; ove per poco
E per dare continuità con il lavoro
Eva
precedente ripeterò la lettura de Il cor non si spaura. E come il vento

“L’infinito” di Giacomo Leopardi, letta Odo stormir tra queste piante, io


 il 6 giugno del 2005 all’inizio delle quello

lezioni per la preparazione al Jukai Infinito silenzio a questa voce

officiato a Shinnyo-ji dal mio Maestro Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,

Azuma Roshi nel settembre 2005. E le morte stagioni, e la presente

Poesia tratta dalla raccolta “Canti”, E viva, e il suon di lei. Così tra questa

pubblicata per la prima volta Immensità s’annega il pensier mio:

dall’Autore nel 1831 a Firenze, E il naufragar mi è dolce in questo

nell’edizione di Guglielmo Piatti, sotto mare.

 la guida dello stesso Leopardi, 


contenente ventitrè Canti.
Successivamente i “Canti” furono
pubblicati sempre dal Leopardi stesso Lo zen di
LA POESIA in una seconda edizione “corretta e Bodhidharma
accresciuta”, incrementata da Canti e

O
gni numero di EkiZen
frammenti, nel settembre 1835
Compendio della
conterrà una poesia, di
seguito citiamo un presso Saverio Sparita di Napoli. Una pratica
copia di detta edizione fu corretta di

M
insegnamento del nostro Maestro che olte strade conducono
spiega il nesso tra lo Zen e la lirica. mano del Leopardi nei suoi ultimi alla Via (1), ma
giorni (essa si conserva nella fondamentalmente ce
“Inizierò ogni Insegnamento, come Biblioteca nazionale di Napoli) e ne sono soltanto due: ragione e
mia abitudine, con la lettura di una redatta dieci anni dopo, nuovamente pratica. Accedere attraverso la
poesia di autori diversi, non nella nostra città di Firenze, presso la ragione significa comprendere
necessariamente nipponici. Per chi è Casa Editrice Le Monnier, nel 1845.” l'essenza attraverso l'istruzione e
la prima volta che mi ascolta spiego Iten Shinnyo credere che tutti gli esseri
brevemente questa scelta che Canto XII condividano la stessa Natura
scaturisce da due diverse riflessioni: la “L’infinito” Autentica, che non è evidente in
prima, che alcuni concetti spesso quanto avvolta da sensazione e
risultano più comprensibili o intuitivi illusione. Coloro che tornano alla
3
realtà allontanandosi dall'illusione, noi stessi. Tutta la sofferenza o la attaccamento, soggetto e oggetto non
che meditano davanti ad un muro (2) gioia di cui facciamo esperienza esistono. I Sutra recitano: "Il Dharma
l'assenza di sé e di altro da sé, l'unità dipende dalle circostanze. Se siamo include il non essere, perché è libero
di morte e saggezza, e che restano benedetti da un grande premio, dall'impurità dell'essere, e il Dharma
fermi persino davanti alle Sacre qualcosa come la fama o la fortuna, include il non-sé, perché è libero
Scritture, sono in completo e tacito questo è il frutto di un seme piantato dall'impurità del sé". Coloro che sono
accordo con la ragione. Senza da noi stessi nel passato. Quando le abbastanza saggi da credere e
movimento, senza sforzo, essi circostanze cambiano, ciò finisce. comprendere questa Verità
accedono, si dice, attraverso la Perché dilettarsi in quest'esistenza? necessariamente praticano in accordo
ragione. Ma mentre successo e fallimento con il Dharma. E da quando ciò che è
Accedere mediante la pratica dipendono dalle circostanze, la mente reale non ha più niente che valga la
si riferisce alle quattro pratiche non si accresce né diminuisce. Coloro pena invidiare, essi danno i loro corpi,
omnicomprensive (3): sopportare che restano immobili al vento di gioia, le loro vite e le loro proprietà in
l'ingiustizia, adattarsi alle circostanze, silenziosamente si attengono alla Via. beneficienza, senza la vanità del
nulla cercare e praticare il Dharma. Terza, nulla cercare. Le benefattore, del dono, o del ricevente
Prima, sopportare persone di questo mondo sono illuse. e senza preferenza o attaccamento. E
l'ingiustizia. Quando coloro che Sono sempre alla ricerca di qualcosa - per eliminare le impurità essi
cercano la Via incontrano le avversità, costantemente, in una parola, insegnano agli altri, ma senza
essi dovrebbero pensare di loro stessi: cercando. Ma il saggio si risveglia. Essi diventare attaccati alla forma. Così,
"In innumerevoli ere trascorse sono preferiscono la ragione all'abitudine. attraverso la loro pratica sono capaci
passato dall'essenza alla banalità, Fissano la loro mente nel sublime e di aiutare gli altri e glorificare la Via
vagando attraverso ogni sorta di lasciano che i loro corpi mutino con le dell'Illuminazione. Insieme al donare
esistenza, spesso arrabbiato senza stagioni. Tutti i fenomeni sono vuoti. essi praticano le altre virtù. Ma
una causa e colpevole di innumerevoli Non contengono niente che valga la mentre praticano le sei virtù (7) per
trasgressioni. Adesso, sebbene non pena desiderare. Calamità e eliminare l'illusione, non stanno
operi il male, vengo punito per il mio prosperità (4) si alterneranno in praticando affatto. Questo è ciò che si
passato. Né divinità, né uomini, eterno. Dimorare nei Tre Reami (5) è intende per pratica del Dharma.
possono prevedere quando un'azione dimorare in una casa in fiamme.
malvagia porterà i suoi frutti. Lo Avere un corpo è soffrire. Qualcuno
accetto con cuore aperto e senza con un corpo conosce la pace? Coloro
lamentare ingiustizie". I Sutra che comprendono questo si
recitano: "Quando incontri le distaccano da tutto ciò che esiste e
avversità non turbarti, perché ciò ha smettono di immaginare o di cercare
un senso". Con tale intendimento sei qualcosa. I Sutra recitano: "Cercare è
in armonia con la ragione. E soffrire. Nulla cercare è beatitudine".
sopportando l'ingiustizia accedi alla Quando nulla cerchi sei sulla Via.
Via. Quarta, praticare il Dharma
Seconda, adattarsi alle (6). Il Dharma è la Verità che tutte le
circostanze. In quanto mortali, siamo Nature sono Pure. Con questa Verità,
governati dalle circostanze, non da tutti i fenomeni sono vuoti. Impurità e

4
parete rocciosa di una caverna nelle Concentrazione (se ci semplifichiamo
vicinanze del tempio di Shaolin. Le la vita sconfiggiamo la distrazione e la
pareti di vuoto di Bodhidharma disopersione) e Conoscenza
collegano tutti gli opposti, includendo trascendente, Prajna (acquisita
sé e altro da sé, mortalità e saggezza. mediante. l'ascolto di insegnamenti,
(3) Quattro pratiche la riflessione sugli insegnamenti, la
meditazione). Tutte e sei vanno
omnicomprensive. Sono variazioni
praticate con distacco dai concetti di
delle Quattro Nobili Verità: tutta
l'esistenza è segnata dalla sofferenza; attore, azione e beneficiario.
la sofferenza ha una causa; la causa
può essere condotta a termine; il
modo di portarla all'estinzione è il
Nobile Ottuplice Sentiero di retta
visione, retto pensiero, retta parola,

retta azione, retto sostentamento,
retta devozione, retta attenzione, e
Sul Primo Capitolo de:
retto zen.
“Gli Insegnamenti di
(4) Calamità - prosperità. Due divinità Bodhidharma”
responsabili di cattiva e buona sorte, ("traduzione dal giapponese a cura
rispettivamente. Esse compaiono nel del Maestro Shinnyo")
Shinnyo
Capitolo Dodici sul Sutra del Nirvana.
(5) Tre Reami. L'equivalente
psicologico Buddhista del triplo

N
el vocabolario di Buddhismo
mondo della cosmologia Brahamanica Zen esiste una frase tratta dal
di bhur, bhuvah e svar, ovvero terra, Primo Insegnamento di
atmosfera e paradiso. Il triplo mondo Bodhidharma:
Buddhista comprende kamadhatu, o
reame del desiderio - l'inferno, i Ninyūshigyō Butsudō Shushō = per
quattro continenti del mondo umano praticare e testimoniare la Via del
e animale e i sei paradisi del piacere; Buddha ci sono due accessi e quattro
rupadhatu, o reame della forma - i pratiche.
quattro paradisi della meditazione; e
arupadhatu o reame senza forma di
puro spirito - i quattro stati vuoti o Ninyūshigyō
immateriali. Insieme, i tre reami ni, due
costituiscono i limiti dell'esistenza. nyū, accessi
Nel Terzo Capitolo del Sutra del Loto i shi, quattro
tre reami sono rappresentati con una gyō, pratica
casa in fiamme. due accessi e quatto pratiche
Testo originale giapponese (6) Dharma. La parola sanscrita
Dharma deriva da dhri che significa Butsudō Shushō
tenere ed è riferito a qualcosa tenuto Butsu, Buddha
Note
per essere reale, sia in senso dō, Via
provvisorio che definitivo. Quindi il shu, praticare
"traduzione dall'inglese a cura di Eva"
termine può significare cosa, shō, testimoniare
insegnamento o realtà. praticare e testimoniare la Via del
(1) Via. Quando il Buddhismo arrivò in Buddha.
Cina, Dharma e Bodhi venivano (7) Sei virtù. Le Sei Paramita (Azioni
tradotti con la parola Tao. Ciò era trascendenti, Perfezioni), o mezzi per Nel primo capitolo de
parzialmente dovuto al fatto che il approdare all'altra sponda: “L’Insegnamento Zen” di
Buddhismo era considerato una Generosità (donare), Disciplina Bodhidharma, Ventottesimo Patriarca
forma straniera di Taoismo. Nel (rispettare i Tre Precetti Puri Indiano e Primo Patriarca Cinese del
"Sermone del flusso sanguigno" Universali: evitare di agire male, Buddhismo Zen, è scritto che per
Bodhidharma afferma che: "La Via è praticare il bene, fare il bene degli arrivare a praticare e a testimoniare la
Zen". esseri senzienti), Pazienza (sopportare Via del Buddha esistono due differenti
l'ingraitudine altrui, sopportare le possibilità di accesso e quattro
(2) Muro. Dopo il suo arrivo in Cina, prove, non farsi spaventare dalla modalità di pratica, ossia quattro
Bodhidharma trascorse nove anni in vacuità), Sforzo (perseveranza, differenti approcci che racchiudono
meditazione seduto di fronte alla impegno entusiastico), tutte le pratiche.
5
4) La pratica di ammirare, gyō, pratica
Primo accesso: rispettare, il Dharma. la pratica di non volere ciò che non si
Rinyū può avere.
ri, ragione Prima pratica:
nyū, entrare Hōongyō Quando ci si ammala vorremmo un
entrare attraverso la ragione. hō, il risultato, la risposta mondo senza malattie, quando si
on, odiare invecchia vorremmo un mondo senza
Il primo accesso passa attraverso la gyō, pratica vecchiaia, quando si sta per morire
Via della ragione: conoscere la Verità la pratica (di essere consapevole che vorremmo un mondo senza morte.
Ultima attraverso l’insegnamento del la mia sofferenza attuale è) il risultato Noi desideriamo ciò che non
Dharma e lo studio dei Testi. (del mio passato) e non odiare (il possiamo avere, e da questo nasce la
proprio kharma). sofferenza. Dobbiamo invece
E’ la Via per arrivare all’Assoluto ricordare che tutto ciò a cui aneliamo
passando dal relativo, partendo La sofferenza attuale è una è vacuità, vuoto, privo di sussistenza
dall’assunto che tutti gli esseri hanno conseguenza di ciò che abbiamo propria, dunque dovremmo vivere,
Natura Universale, Natura di Buddha. commesso nelle nostre precedenti muoverci, come una persona che si
Essendo però coperta dalla polvere esistenze. ritrova all’improvviso dentro una casa
delle passioni e dal punto di vista La prima è la pratica di essere in fiamme: fare quello che c’è da fare,
personale, tale Natura non può essere consapevoli delle proprie vivere senza chiedere niente alla vita.
vista né contattata, ma solo responsabilità personali, cioè del Se comprendiamo il Dharma con le
risvegliata. proprio kharma, e dunque non odiare sue due Leggi di impermanenza, mujo,
Se ciascuno abbandona il proprio il legame tra passato e presente. Non e di interdipendenza, enji, ci
punto di vista, ritorna alla Verità provare odio verso il mondo, libereremo dalla sofferenza causata
Assoluta. attribuire tutta la responsabilità a se dall’errata visione della vita.
Allora il sé e gli altri, il laico e il sacro, stessi e – il principio è severo - invece Questo non vuol dire condurre una
si riuniscono: così l’anima diventa Uno di lamentarsi del kharma, andare vita senza desideri o aspirazioni, ma
con la Verità e arriva alla meta in avanti dedicandosi fiduciosi alla Via procedere con la giusta visione che ci
stato di silenzio, senza essere turbata del Buddha. permette di vedere il mondo così
dalle parole. com’è, nyō ze, al di là delle nostre
Questa Via si addice a chi non ha Seconda pratica: illusioni e dei nostri attaccamenti.
ancora compreso l’Assoluto e può Zuiengyō
quindi arrivarci attraverso il relativo. zui, seguire Quarta pratica:
en, legame, karma Shōbōgyō
Secondo accesso: gyō, pratica shō, ammirare
Gyōnyū la pratica di lasciare andare il kharma. bō, Dharma, Legge
gyō, pratica gyō, pratica
nyū, entrare Dobbiamo essere consapevoli del la pratica di ammirare, rispettare, il
entrare attraverso la pratica. fatto che gioia e sofferenza, Dharma.
prosperità e povertà, profitto e
Il secondo accesso passa attraverso la perdita, sono la conseguenza del Invece di ricercare la realizzazione dei
Via della pratica. legame con le nostre vite precedenti. propri desideri o di soddisfare il
Chi invece ha già la comprensione Così dobbiamo seguire il nostro proprio ego, fare quello che c’è da
dell’Assoluto, allora ha bisogno del kharma senza farci agitare dai fare: allora il Dharma si manifesterà
relativo per comunicare e sentimenti personali e dall’ emotività, spontaneamente.
testimoniare questa esperienza di lasciandolo fluire senza restarci Comprendere e credere nell’assioma
Assoluto e può arrivarci attraverso attaccati, imbrigliati, anche perché del Dharma: che tutti gli esseri hanno
quattro differenti pratiche: non possiamo prevederne gli effetti. Natura di Buddha, quindi sono puri
Nella nostra attuale vita da un male nella loro essenza, e seguire e
1) Hōongyō potrebbe nascere un bene e un bene realizzare le Sei Paramita:
2) Zuiengyō potrebbe essere causa di un male. dare/generosità, disciplina/rispetto
3) Mushogugyō Dobbiamo imparare a lasciar scorrere dei Precetti, pazienza,
4) Shōbōgyō la nostra vita come la schiuma del sforzo/impegno,
mare, che appare e scompare, concentrazione/meditazione,
1) La pratica di non odiare il continuando incessantemente la saggezza/Prajna, che sono la Via per
kharma delle vite precedenti nostra pratica. raggiungere l’Illuminazione. E’ questa
2) La pratica di lasciare andare la base della Scuola Daijō, la Scuola
il kharma Terza pratica: Mahayana del Grande Veicolo.
3) La pratica di non volere ciò Mushogugyō
che non si può avere mu, negazione Iten Shinnyo
shogu, volere, desiderare
6
Chi profondamente ha scelto di intorno alle pareti e l’altare col
essere un Maestro, sa che è come se Buddha un luogo sereno, protetto…e
 avesse dovuto farlo, non per ego all’esterno un bel prato con alberi,
personale, ma per spirito di servizio. siepi e fiori..e presto sarà un giardino
Sono tante le responsabilità per un Zen donato da un nostro sostenitore

E
’ bello far parte di un Sangha. Maestro ed è molto più semplice P.M.
Ed è bello far parte del Sangha restare un praticante. Ma se uno Grazie a un approfondito lavoro di
di Shinnyo-ji. sente che deve diventare monaco o restauro e di sistemazione i locali
Qui tutti sentiamo di essere Maestro, lo deve fare. sono stati trasformati per accoglierci,
qualcosa, qualcosa che da soli non Ognuno di noi ogni giorno sa che malgrado il lavoro sia stato
potremo essere. Noi assieme siamo Il potrebbe non sedersi in zazen, che considerevole tutto è successo così in
Sangha. Un’unità di persone che quel gesto potrebbe non servire a fretta che ancora non ci pare vero…
vivono la Via dello Zen. Sappiamo che nulla, ma si siede e fa zazen. E’ fede
il destino ci ha fatto incontrare nella Via, è fede nel Buddha. Quel
qualcosa di straordinario, nel senso di gesto è come un donarsi, un
-Benvenuti , oggi è il primo giorno di
abbracciare ogni cosa. Un gesto attivo apertura del Tempio , ecco di qua è lo
fuori dall’ordinario. Lo Zen è qualcosa
nella passività che diventa attiva. Zendo, se volete potete salutare il
di non comune, qualcosa che per chi
Da molti anni pratico lo Zen è ogni Buddha dopo un tocco di campana e
ha la fortuna di assaporarlo non può
giorno mi sembra il primo. Mi auguro un inchino…
“passare un giorno invano” senza che
viva dentro la compassione e la di mantenere questa freschezza fino
al mio ultimo respiro. Molti praticanti e amici sono venuti a
consapevolezza del vivere ogni istante
Gassho salutarci e a ringraziare la nostra
della propria esistenza.
Giancarlo Maestro Shinnyo di tutto quello che
Nel Sangha non c’è divisione perché
ha fatto per rendere possibile
sappiamo che tutti siamo qui per la
l’apertura di questo nuovo spazio
stessa cosa, che ci unisce attraverso il
unico in città e in Italia, infatti è qui
cuore. Nel Sangha non ci sono gelosie
e se uno riceve un complimento,
 che lo Zen portato dalla Maestro
Shinnyo trova la sua espressione
ognuno di noi gioisce perché è un
peculiare tra Oriente e Occidente,
complimento a tutti noi. Nessuno fa
con gioia e rigore, sentimento e
niente per se stesso. Se uno fa bene
intelletto…
una cosa l’ha fatta per tutti e grazie a
tutti gli altri.
Il Sangha non impedisce ad ognuno di -Benvenuti, volete visitare anche la
esprimersi per quello che è e non foresteria? E’ per i monaci che
mortifica nessuno: ognuno vive se verranno a praticare al Tempio…
stesso. Il Sangha non crea
dipendenza, perché ognuno è qui Infatti vi sono anche alcuni locali per
perché vuole essere qui e la fatica  accogliere monaci che verranno da
della Via impedisce ogni sorta di fuori a praticare Zen, niente manca
sottomissione o consorteria. Ognuno per l’accoglienza a coloro che si
di noi è indipendente dagli altri fermeranno a Firenze per questa
eppure dipende da ciascuno degli

L
’apertura del tempio esperienza perché il collegamento con
altri. Ognuno sa che la sua presenza è il Tempio Zen giapponese è diretto e
importante per gli altri è cerca di Il 25 aprile……………..2009 si è attivo.
essere sempre presente, perché sa aperto il Tempio nella nuova sede in Dopo una visita, i saluti molti si sono
che la sua assenza si sentirà. via…Vittorio Emanuele II, 171 a fermati al rinfresco offerto ed è stata
Donare se stessi agli altri, donare il Firenze……………… questa l’occasione per scambiare
proprio amore e la propria energia qualche parola in assoluta tranquillità
sono le basi della nostra Via e nel e simpatia…
Sangha facciamo altrettanto in
-Benvenuti al Shinnyo-ji…prego
un’ideale continuità. entrate! -Arrivederci, a presto, grazie della
Nel Sangha c’è un Maestro, ma non è visita…
un padrone, bensì la nostra guida. Noi E’ sembrato veramente incredibile
gli portiamo rispetto perché ha che dopo così poco tempo i locali A fine pomeriggio gli ospiti e gli amici
compiuto un cammino che gli fossero restaurati e pronti ad se ne sono andati e il Tempio è
permette di avere una tale accoglierci: pareti bianche davano tornato al suo leggero silenzio, alle
consapevolezza di se e degli altri da l’infinito ai nostri sguardi, il legno del poche parole…con la nostra
poter condurre un gruppo di studio parquet il calore di casa, lo Zendo commozione negli occhi, noi a
dello Zen. Essere un Maestro è essere (stanza dove si pratica la Meditazione guardarci felici di questa apertura a
al servizio della comunità e dello Zen. Zen) con i cuscini per sedersi messi cui seguirà un’inaugurazione.
7
Grazie a tutti-tutte coloro che ci gioia proprio nel momento in cui Era tutto li davanti ai nostri occhi.
hanno aiutato, grazie alla nostra siamo gioia. E questo è il paradosso Buddha siamo noi, Buddha non è un
Maestro senza la quale non sarebbe dello Zen. Mi viene dato tutto ciò che semidio, il Dharma non ci farà
stato possibile realizzare questo ho cercato di ottenere ricorrendo ai diventare dei giganti. Buddha erano
sogno-realtà… mezzi obbliganti della logica proprio quelle lacrime, così vere, autentiche,
Luigi Shin-den nel momento in cui rinuncio sincere, bagnate, salate.
all’ottenimento e mi dispongo a Qualcosa in me è cambiato da lunedì,
ricevere. In quel momento io sono il ma come tu mi hai scritto nella prima
dono, io sono la gioia, io sono io. Io pagina del libro di Suzuki sul
sono Zen. Non predicando alcunché di Sandokai, apro le mani, sorrido e vado
 Buddha, Buddha è. E’ in me. Io sono avanti.
Buddha. Maestro ti sono infinitamente grato e
Anche tu sei. Buddha. con immenso rispetto ti saluto.
Lunedì a che ora sarà aperto il

B
uddha è, tu sei, io Zen Testo originale umilmente composto Tempio? Mi piacerebbe montare le
e donato al Sangha Shinnyo-ji dal zanzariere, ma ci vuole un po’ di
posso predicare tutti gli praticante San-Dlin. tempo, poi ci sarebbe da pulire.
attributi di un oggetto che sto Nel Dharma
studiando, ma alla fine di un lungo Gassho
processo di predicazione è possibile (Una lettera di Giancarlo al Maestro)
che non ne conosca la natura più di 
quando ho iniziato l’indagine. Non mi
sono avvicinato all’oggetto delle mie
indagini, predicandone gli attributi,
anzi me ne sono allontano 
C
aro Maestro come stai?
esponenzialmente. Vivo la coscienza Non so spiegarti come stia
di questo allontanamento con cambiando la mia vita da
profonda frustrazione. Allontanarmi quando ho incontrato la comunità di Vi aspettiamo al prossimo numero.
dalla conoscenza è separazione; Shinnyo-ji. E’ una costante, come un
separazione è solitudine; separazione pensiero non pensato che ti dice che
e solitudine sono sofferenza. Non so e
mi dispero nella ricerca di parole
io sono nella Via assieme a tutti voi e 
a tutti quelli prima di noi nel tempo,
appropriate per parlare dell’ignoto Patriarchi e umili deshi. Che
nella disperazione di non riuscire mai sensazione forte. Comprendere il
a nominarlo. Esprimo la profondità Dharma è cosa da molte vite, ma In allegato a questo numero lo speciale
della mia ignoranza con la stando a Shinnyo-ji si respira e si “Un tempio in movimento” e "la
proliferazione delle mie predicazioni. tocca la Verità e anche se non si rassegna fotografica sull'inaugurazione
Ma oltre la predicazione che cosa c’è? comprende la si vive. Si è creato della nuova sede".
Il paradosso della gioia! “qualcosa” per cui è come si fosse
Sono nella gioia e non ho bisogno di aperta una porta dalla quale può
dire cosa la gioia è, dato che in essa attraversare tutto. Come hai detto te,
consisto. “Sento” di essere, non “so” ora c’è grande armonia tra noi, ma io
di essere. In questo “sentire” di sento che se anche accadrà di
essere, pur non “sapendo” cosa perderla non sarà un problema,
questo essere sia, consiste la gioia. perché questa porta aperta ci
Essere gioia senza sapere, mentre nel condurrà a confluire nel grande fiume
sapere non c’è gioia è un paradosso della Via che accoglie tutto e tutti e
che difficilmente capiremo ogni cosa tornerà come prima, perché
pensandoci. Saremo gioia o non è già come prima. Non so spiegare
saremo gioia. Sentiremo di essere meglio, ma lo sento bene. E’ come se
gioia se saremo gioia e se non tutto è già.
sentiremo di essere gioia non saremo Caro Maestro tra domenica e lunedì ci
gioia. Tutti vorremmo sentire di hai dato degli insegnamenti di una
essere gioia proprio nel momento in tale portata che non trovo le parole
cui fossimo gioia. Tutti potremo per descriverli. Lunedì poi hai inverato
sentire di essere gioia proprio nel il Dharma e la tua umanità come un
momento in cui siamo gioia. tamburo gigantesco ha echeggiato nel
Sedendoci, rinunciando a sopportare nostro spirito la forza del Buddha. Le
il peso del nostro corpo e della nostra tue lacrime erano la rugiada che
mente, potremo sentire di essere disseta le menti che cercano la verità.
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