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CORTE DI CASSAZIONE - SENTENZA 21 SETTEMBRE 2010, N. 19947

Svolgimento del processo


Con ricorso notificato il 13 dicembre 2006 all’Ufficio di ......... 2 dell’Agenzia delle Entrate
depositato il 28 dicembre 2006) la (...) premesso che con “decreto n. 39/11/05” il Presidente della
Commissione Tributaria Provinciale di ........., a seguito della «memoria» depositata dall'Ufficio il
21 marzo 2005 nel processo di impugnazione dell'«avviso di accertamento» relativo all'IVA per
l’anno di imposta 2000 notificato il 22 dicembre 2004 (nella quale il medesimo Ufficio aveva dato
atto di "aver provveduto, nell’ambito del potere di autotutela, ad annullare" detto avviso
"sostituendolo" con altro "in corso di notifica”), aveva dichiarato «l’estinzione del giudizio per
cessata materia del contendere con compensazione delle spese ex art. 46 D. Lgs. 546/92» in forza di
due motivi, chiedeva di cassare la sentenza n. 25/35/06 della Commissione Tributaria Regionale
della Toscana (depositata il 23 giugno 2006) che aveva respinto l’appello da essa proposto avverso
la decisione (105/11/05) della commissione Tributaria Provinciale di ......... la quale (ritenuto
«"pacifico che l’annullamento di un atto impugnato in autotutela determina la cessazione della
materia del contendere " con conseguente applicazione del citato art. 46, comma 3») aveva disatteso
il reclamo spiegato, limitatamente alla disposta «compensazione delle spese avverso detto
provvedimento presidenziale, nel quale aveva sostenuto (1) che «nel caso ... non sussistevano i
presupposti della cessazione della materia del contendere, quanto piuttosto quelli della rinuncia
processuale (da cui consegue la condanna alle spese del soggetto rinunciante ex art. 44 del D. Lgs.
546/92), poiché l’ufficio, contestualmente all’annullamento dell'avviso di accertamento viziato,
rinnovava la pretesa tributaria con un diverso atto di accertamento, manifestando- l’intenzione di
non volere effettivamente risolvere la contesa oggetto del giudizio» e (2) che «la condanna alle
spese dell’Ufficio poteva fondarsi sull'applicazione dell'art. 15 del D.Lgs. 546/92, per cui è onerata
delle spese del giudizio la parte che soccombe anche in senso virtuale».
Nel controricorso notificato il 22 gennaio 2007 (depositato il 7 febbraio 2007) il Ministero
dell'Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate instavano per il rigetto dell'avverso
gravame.
L'Ufficio locale di detta Agenzia non svolgeva attività difensiva. ……..

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20102c-N-19947.aspx

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