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Area: ADEMPIMENTI
10 aprile 2007
Come noto, nel corso del 2006 gli interventi del legislatore hanno fortemente modificato il
trattamento fiscale e contabile delle autovetture aziendali.
Con questa circolare intendiamo fornire un esempio concreto, completo delle relative scritture
contabili, del relativo trattamento contabile e fiscale sulla base della legislazione vigente.
PREMESSA
1) Sentenza UE C/228/05 che ripristina la detraibilità dell’IVA per veicoli di cui all’art. 19-bis 1,
lett. c) e d), DPR 633/1972 (autoveicoli, motocicli < 350 c.c. e ciclomotori) sulla base del
principio d’inerenza (si vedano le circolari “060919 CF”, “061024 CF” e “070306 CF”);
2) art. 2, c. 71, lett. b), n. 1, DL 262/2006, che sancisce l’indeducibilità degli ammortamenti
nonché dei relativi costi di manutenzione, riparazione ed impiego per i veicoli (si veda la
circolare “061006 CF”);
3) art. 2, c. 71, lett. b), n. 2, DL 262/2006, che prevede, per le autovetture concesse in uso
promiscuo ai dipendenti, venga consentita la deduzione dell’importo corrispondente al
fringe benefit tassato in capo al dipendente oltre ad un inasprimento del prelievo fiscale sul
fringe benefit in capo al dipendente (si veda la circolare “061006 CF”).
Si supponga l’acquisto, nel 2007, di un autoveicolo del costo di € 24.000, costi di esercizio annui
pari a € 2.000 per il carburante, € 1.000 per assicurazione, € 1.200 per manutenzioni ed € 250 per
la tassa di possesso. Prudenzialmente si assume quale percentuale forfetaria di detraibilità IVA il
40% (si veda la circolare “070306 CF”).
Per comprendere come trattare la quota di IVA non portata in detrazione per effetto
dell’applicazione del principio d’inerenza, è possibile far riferimento a quanto contenuto nella nota
del 27 febbraio 2006 dell’Agenzia delle Entrate:
“Il comma 5 dell’art. 109 del D.P.R. 917/1986 dispone che il tributo sostenuto nell’esercizio
dell’impresa, se inerente ad operazioni da cui derivano ricavi o proventi che concorrono a formare
Pertanto, alla luce della legislazione vigente e degli ultimi orientamenti dell’Amministrazione
Finanziaria, l’IVA indetraibile risulta non deducibile.
LE SCRITTURE CONTABILI
• pagamento dell’assicurazione:
Si noti che sulla base della Risoluzione 53/E del 23.3.2007 i costi di acquisto ed utilizzo delle
autovetture aziendali anche se utilizzate esclusivamente nell’esercizio dell’impresa risultano
) completamente indeducibili poiché l’Amministrazione Finanziaria riconosce l’integrale
deducibilità ai soli veicoli considerati strumentali all’attività d’impresa, ossia quei veicoli
senza i quali l’attività non potrebbe essere svolta (ad esempio autoscuole).
Lo stesso veicolo viene ceduto nel corso dello stesso esercizio per un importo complessivo di €
15.000 (imponibile € 12.500, IVA € 2.500), senza aver effettuato ammortamenti.
Stante il recente orientamento delle Entrate, in caso di cessione di autovettura pur con IVA
) detratta solo parzialmente (10%, 15%, 40%), si ritiene che l’IVA sia dovuta sull’intero
imponibile.
LE SCRITTURE CONTABILI
A seguito delle modifiche apportate dal DL 262/2006 il riformulato art. 164 TUIR testualmente
recita:
“per i veicoli dati in uso promiscuo al dipendente, è deducibile l’importo costituente reddito di
lavoro.”.
Ipotizziamo pertanto che la stessa autovettura venga concessa in uso promiscuo ad un dipendente
per l’intero anno. I costi sostenuti dall’impresa sono gli stessi di cui agli esempi precedenti,
complessivi € 4.450, mentre il fringe benefit (desumibile dalle tabelle ACI) ammonta a € 2.400.
Retribuzione mensile netta maturata dal dipendente prima del benefit € 1.000, ritenute e contributi
previdenziali sul benefit:
• a carico dipendente: IRPEF € 46,00 (23%), oneri contributivi € 18,38 (9, 19%);
• a carico azienda: oneri contributivi € 57,96 (28,98%).
• registrazione della retribuzione netta dovuta (per brevità si omettono le scritture relative ad
imposte e contributi calcolati sulla retribuzione ordinaria):
• pagamento stipendio: