Sei sulla pagina 1di 2
460 465 40 475 480 485 490 495 Virgilio, Georgiche 458-540 0 fortunatissimi agricoltori se conoscessero i foro Beni! Per foro spontaneamente, fontano dalla armi discordi, a terra giustissima effonde dal suolo facile sostentamento. Se Palio palazzo dalle superbe porte ‘non riversa un immensa onda di salutatori mattutini da tutte le sue porte «non restano a bocca aperta davanti agG stipiti variamente intarsiati di Bella tartaruga, né davanti alle vesti ricamate d'or e ai brouzi di Corinto, né fa Gianca [ana é colorata con fa porpora assira né uso dello fimpido ¢ guastato dalla cannella, Ima invece non mancano una pace sicura e una vita che non conosce inganni ricca di Geni diversi, né i riposi nei vasti campy, spelonche e lagi vividie (a fresca-vallata di Tempe, e muggiti di 6uoi e moll sonni af riparo di un albero, Lit vi sono balze e tane di animal sefvatici, tuna gioventt resistente alle fatiche e abituata al poco, culei in onore degli gli dbi e veneracione per i genitori: fra loro (a Giustizia, allontanandosi dalla Terra, fa impresso le sue ultime impronte. Invero, in primo fuogo, fe Muse, dole pie di ogni altra cosa, «fi cu’ to porto fe sacre insegne, colpito d'amore immenso, ‘mi accolgano e mi mostrino ifcammino delle stelle nel cielo, fe diverse eclissi del solee le fasi della una, Porigine dei terremoti, per quale forza i mari profondi si rigonfino dopo aver rotto gli argini e poi tornando in se stess, perché tanto si affrettino a bagnarsi nel€Oceano i soltinvernal 0 quale indugio ostacol fe fenti notti ‘Se invece if sangue, freddo intorno af mio cuore, impedira chi io possa avvicinarmi a questi aspetti della natura, iacciano a me le campagne e i torrenti che irrigano le vallate, ‘possa io amare, anche senza gloria, le sefve edi corsi d'acqua. O, magari fossi dove sono le pianure ¢ fo Sperchéo e il Taigeto frequentato per i riti Gacchici dalle vergint spartane! O, magari ci fosse qualeuno che mi porti tra le eli val dell mo emi protegga con Campia ombra dei rami! ‘Felice chi ha potuto investigare le cause dei fenomeni ce calpesté tutte le paure, il fato inesorabile, fo strepito delavido Ackeronte. ‘Fortunato anche cof che conosce gli dei agricol, Pan e if vecchio Silvano e le Ninfe tra foro sorelle. Non fo sviano i fasci popolart, né la porpora dei re né (a discordia che inguieta i fratelli slealt 0 il Dacio che discende dalfIstro alleato, nd fe vicende di Roma e i egni destinati a morire; né quello prove dolare commiserando il povero o trvidia per if ricco. Raccoglie ifrutti che i rami fanno prodotto, che {a campagna stessa volentiore spontaneamente fa prodotto e non vede fe foreeleggi, (a folla del foro o gli archivi pubbilici 530 540 Virgilio, Georgiche 458-540 Altri agitano con i remi flutti insidiosi e corrono alle armi, penetrano nei cortlie nelle anticamere dei re; questi assale con stragi la citta e i miseri Penati: per bere in una gemma e dormire nella porpora di Tiro; un altro nasconde ricchezze e dorme sul suo oro sepotto; questi ammira attonito i rostri; di quest ‘altro si impadronisce lasciandolo @ bocca aperta Capplauso, certo duplice, della plebe e dei senatori: altri godono a bagnarsi con ifsangue dei propri fratelli e scambiano con Cesilo fe loro case e le dolci soghie e-cercano una patria che giace sotto un altro sole. ‘I£contadino invece smuove la terra con Caratro ricurvo: qui sta la fatica del anno, di qui per la patria e per i piccolt discendenti ceghi trae il sostentamento, di qui per gli armenti di buoi e per i meritevoli giovenchi Enon’ tregua che impedisca alTanno di traboccare o di frutti o della prole del gregge 0 di covoni di grano edi colmare i solchi con i€raccolto e di-vincere con if suo peso i granat. Viene Pinverno: si schiacciano le olive nei frantoi, i maiali tomano ben pasciuti di gliande, i Bosclit producono corbexzoli: e Cautunno depone vari frutti e, in alto su rupi desolate, matura dolce la vendemmia. ‘Net frattempo i tener’ figh fo circondano aggrappati ai suoi baci, {a casa conserva casta la pudicizia, fe vache fasciano pendere mammelle gonfie di latte e i grassi capretti sul prato rigoglioso lottano tra foro a cofpi di coma. Icontadino stesso celebra i giorni di festa e, disteso, sulVerba, dove nel mezzo c'é un fuoco e i compagni incoronano if cratere, 11 invoca libando per te, 0 Leneo, e pone per le guide del gregge i bersagh det veloce giavellotto su un ofino, ed essi denudano i corpi molto robusti grazie alla palestra agrestre. Questa vita condussero un tempo gli antichi Sabini, questa vita condussero Remo e il fratello; cosi crebbe valorosa Etruria ¢ certamente Roma divenne la pit bella delle citta e, da sola, cinse intorno a sé con un muro sette colli. Anche prima del regno del re Ditteo e prima che Fempic stirpe mangiasse giovenchi sgozzati, Caureo Satumo conduceva questa vita sulla terra; 4gfi uomini non avevano ancora sentito risuonare le trombe di guerra, not avevano ancora sentito stridere le spade poste sopra le dure incudini

Potrebbero piacerti anche