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B La fermentazione
La glicolisi è la principale via che precede numerose fermentazioni. Per la maggior parte dei
processi fermentativi la stessa glicolisi è anche la via che frutta alle cellule l’energia, scopo
del processo metabolico (2 moli di ATP per mole di glucosio fermentato) attraverso le già citate
reazioni di fosforilazione a livello di substrato. Le tappe successive della fermentazione hanno
invece lo scopo di consentire la riossidazione delle due moli di NADH, prodotte nell’ossidazione
della 3-fosfo gliceraldeide ad acido 1,3-difosfoglicerico, in quanto nei microrganismi anaerobi la
catena di trasporto degli elettroni è incompleta. Pertanto l’equilibrio ossido-riduttivo si ristabilisce
mediante riossidazione del NADH a spese di un intermedio del processo a valle dell’acido piruvico.
In qualche caso, in questo tratto della fermentazione si ha ulteriore produzione di ATP, che porta la
resa energetica della fermentazione a valori comunque di ben poco superiori a 2
Quasi sempre le varie vie fermentative sono caratteristiche di ben definiti gruppi microbici,
i quali dimostrano un’elevata specificità di processo 2
B1 La fermentazione omolattica
In questa fermentazione è lo
stesso acido piruvico di origine
glicolitica a fungere da
accettore di elettroni per la
riossidazione del NADH,
riducendosi così ad acido
lattico
lattato deidrogenasi
da ricordare!
B2 La fermentazione alcolica
È caratteristicaFERMENTAZIONE
dei lieviti, che sono eumiceti unicellulari anaerobi facoltativi di cui è
ALCOOLICA
ben noto il genere Saccharomyces. L’enzima-chiave di questa fermentazione è la
piruvato decarbossilasi glucosio
2ATP
2 gliceraldeide-3- P
2 etanolo
NAD+
NADH
2 acetaldeide da ricordare!
2 CO2 NAD +
NADH
2 piruvato
4ATP
Avviene anche nel già
Equazione generale:
citato batterio Zymomonas
glucosio 2 etanolo + 2 CO2
acetil- P
I rapporti percentuali di questi prodotti variano
CO2 H2
nei diversi microrganismi e a seconda delle
condizioni colturali e ambientali, sempre nel
ATP formico rispetto dell’equilibrio ossido-riduttivo del
idrogenoliasi
processo
acetato
5
FERMENTAZIONE 2.3-BUTILENGLICOL
B4 La fermentazione 2,3-butilenglicolica
glucosio
Tipica di altre Enterobacteriaceae aventi come
2 NADH
habitat il suolo o le acque (Enterobacter
NADH 2 ATP
aerogenes e i generi Erwinia, e Serratia, patogeni
lattato piruvato delle piante). Il prodotto principale è il 2,3-
NADH butilenglicol che si forma dalla condensazione di
formiato
acetaldeide acetil-CoA due molecole di piruvato con la liberazione di due
NADH
molecole di CO2. In minore quantità si producono
4
etanolo anche gli acidi della precedente fermentazione
accanto a notevoli quantità di etanolo per il
CO2 H2
mantenimento dell’equilibrio ossido-riduttivo.
CO2
α-acetolattato
L’uso di questa via causa il decremento della
formazione di acidi (il butilenglicole è neutro) e la
CO2 formazione dell’intermedio ACETOINO. Coloro
che si occupano di analisi microbiologica delle
acetoino
acetoina acque possono distinguere i coliformi fecali
NADH (fermentazione acidomista) dai non fecali
(fermentazione butileglicolica tipica dei generi
come Klebsiella) andando a svelare la presenza
2,32,3-butilenglicol
butilenglicole di acetoino ed un pH più alto
o butandiolo 6
B5 La fermentazione propionica
Il glucosio viene fermentato ad
acido acetico, CO2 ed acido
propionico dal genere
acido assalacetico Propionibacterium attraverso una
via complessa detta del
acido metilmalonilCoA. Veillonella, il cui
malico
habitat è il rumine dei bovini,
compie la stessa fermentazione
acido lattico
partendo dall’acido lattico. Altri
microrganismi producono acido
propionico da acido lattico
attraverso una via diversa
N.B.: La resa energetica, tra le
acido propionico
più elevate, include anche una
mole di ATP prodotto per
fosforilazione ossidativa (cioè
attraverso la ATP sintasi) tramite
una breve catena di trasporto degli
elettroni nella riduzione del
fumarato a succinato (respirazione
del fumarato: è un tipo di
respirazione anaerobica)
FERMENTAZIONE BUTIRRICA
B6 La fermentazione butirrica
CH3 - CH2 - CH2 - COOH
butirrato
ATP
Si ritrova in Clostridium, sporigeno
anaerobio obbligato sensibile
all’ossigeno, in grado di fermentare il
CH3 - CH2 - CH2 - CO - O - P
butirril fosfato
glucosio glucosio. Caratteristica di questa via è la
Ferredossina
CoA produzione di CO2 e H2 nella reazione
Pi
2NADH del coenzima A (CoASH) con il piruvato.
2ATP
CH3 - CH2 - CH2 - CO - CoA Il principale prodotto finale è l’acido
butirril-CoA 2CH3 - CO - COOH
2H2 butirrico, la cui formazione consente il
2FdOX 2CO2
Ferredossina mantenimento dell’equilibrio ossido-
NADH 2FdRED
idrogenasi 2CoA
riduttivo
CH3 - CH CH - CO - CoA 2H+
crotonil-CoA 2CH3 - CO - CoA
CoA
Alcuni Clostridi producono in particolari
H2O
condizioni butanolo e acetone, che sono
CH3 - CH - CH2 - CO - CoA CH3 - CO - CH2 - CO - CoA di interesse industriale
OH acetoacetil-CoA
L (+) -β-idrossibutirril-CoA
Ha scarsa attività
nei bifidobatteri
Aldolasi
È assente nei
bifidobatteri
Il fruttosio 1,6 bisfosfato
funge da induttore della
lattato deidrogenasi
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Fruttosio-6-P 4 B8
Pi H2O
F6PPK (xfp)
D-eritrosio-4-P
Acetil-P
Diidrossiaceton
ADP transferasi
ATP Via fermetativa di Bifidobacterium
Fruttosio-6-P
1 Acetato o
via della Fruttosio-6-P Fosfochetolasi
D-gliceraldeide-3-P D-sedoeptulosio-7-P
D-xilulosio-5P
D-ribosio-5-P
D-ribulosio-5-P
2
D-xilulosio-5-P
Pi H2O
F6PPK (xfp)
2 Acetil-P
c__ = classe
o__ = ordine
f__ = famiglia
g__ = genere
p__Firmicutes;c__Bacilli;o__Bacillales;f__Bacillaceae;g__Bacillus
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I BATTERI LATTICI
Sono batteri Gram POSITIVI, immobili, chemioeterotrofi a forma di bastoncino o cocco
Il loro nome deriva dal fatto che formano ACIDO LATTICO come principale (e talvolta unico)
prodotto finale del loro metabolismo energetico
Hanno un metabolismo fermentativo; sono tutti anaerobi con variabile capacità di
tollerare l’ossigeno (con rare eccezioni, legate alla presenza di EME esogeno)
Una caratteristica propria dei batteri lattici è la loro elevata ACIDO-RESISTENZA, la quale
consente loro di crescere fino a quando il pH raggiunge valori inferiori a 5. Questa
caratteristica fisiologica è di grande importanza ecologica, perché permette loro di vincere la
competizione di altri batteri in ambienti ricchi di materia organica. Come risultato della loro
specializzazione fisiologica, i batteri lattici sono confinati in pochi e caratteristici ambienti
naturali: alcuni vivono in associazione con le piante e crescono a spese delle sostanze nutritive
liberate in seguito alla morte e alla decomposizione dei tessuti vegetali; si trovano quindi in
alimenti e bevande preparate con materiale vegetale come sottaceti, crauti, foraggi insilati, vino
e birra. Altri fanno parte del normale microbiota degli animali (bocca, intestino, mucosa
vaginale). Infine, alcuni sono spesso associati al latte (per es. Streptococcus thermophilus).
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Lactococcus Lactobacillus
Immagini al SEM
p__Firmicutes;c__Bacilli;o__Lactobacillales;f__Lactobacillaceae;g__Lactobacillus
p__Firmicutes;c__Bacilli;o__Lactobacillales;f__Lactobacillaceae;g__Pediococcus
p__Firmicutes;c__Bacilli;o__Lactobacillales;f__Streptococcaceae;g__Lactococcus
p__Firmicutes;c__Bacilli;o__Lactobacillales;f__Streptococcaceae;g__Streptococcus
p__Firmicutes;c__Bacilli;o__Lactobacillales;f__Leuconostocaceae;g__Oenococcus
p__Firmicutes;c__Bacilli;o__Lactobacillales;f__Leuconostocaceae;g__Leuconostoc
p__Firmicutes;c__Bacilli;o__Lactobacillales;f__ Enterococcaceae;g__Enterococcus
p__Firmicutes;c__Bacilli;o__Lactobacillales;f__Carnobacteriaceae;g__Carnobacterium 14
I BATTERI LATTICI
Sulla base dei loro prodotti di fermentazione, sono divisi in tre sottogruppi metabolici
1 – OMOFERMENTANTI: degradano il glucosio via glicolisi e non sono in grado di
utilizzare i pentosi. Il piruvato viene poi ridotto ad acido lattico, unico prodotto della
loro fermentazione
2 – ETEROFERMENTANTI OBBLIGATI: non possono degradare il glucosio via
glicolisi in quanto non possiedono l’enzima FRUTTOSIO 1,6 DIFOSFATO
ALDOLASI che catalizza la scissione del fruttosio 1,6 difosfato in gliceraldeide-3-
fosfato e diidrossi-acetone-fosfato. Per tale ragione essi fermentano il glucosio
attraverso la via dei pentoso fosfati, ottenendo tre prodotti finali in rapporto
equimolare: ACIDO LATTICO, ETANOLO e CO2. Possono utilizzare anche i pentosi,
nel qual caso senza produzione di CO2. Possono produrre anche piccole quantità di
acido acetico
3 – ETEROFERMENTANTI FACOLTATIVI: in presenza di ESOSI essi li fermentano
attraverso la glicolisi con produzione di solo ACIDO LATTICO, comportandosi perciò
come omofermentanti. In presenza di PENTOSI, effettuano l’ossidazione di tali
composti attraverso la via dei pentoso fosfati, senza produzione di CO2
Oenococcus
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Omofermentanti Eterofermentanti Esosi
Zuccheri facoltativi
Eterofermentanti
Zuccheri pentosi
esosi esosi obbligati
X
Pentosi
in quantità ridotte
( )
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I BATTERI ACETICI
Appartengono alla famiglia delle Acetobacteraceae
p__Proteobacteria;c__Alphaproteobacteria;o__Rhodobacterales;f__Acetobacteraceae
Tollerano basse concentrazioni di acido acetico; tollerano bene l’etanolo e molti ceppi
crescono in un range compreso tra 8 e 15 %. La concentrazione tollerata dipende da
pH, temperatura e concertazione di O2
I tre generi più noti:
Acetobacter: A. xylinus, A. aceti, A. pasteurianus, A. cerevisiae, A. pomorum
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Peculiarità metaboliche
I batteri acetici sono aerobi obbligati aventi metabolismo aerobio (respirazione
aerobica)
Gli zuccheri sono ossidati esclusivamente attraverso la via del pentosio fosfato
L’acetato deriva dalla ossidazione parziale della materia organica e non da un vero
processo di fermentazione
Il PIRUVATO è trasformato attraverso una decarbossilazione non ossidativa ad
acetaldeide (la decarbossilazione ossidativa del piruvato ad Acetil-CoA e CO2,
tipicamente presente nel processo di respirazione, non avviene in quanto il
COMPLESSO DELLA PIRUVATO DEIDROGENASI nei batteri acetici è inattivo)
FONDAMENTALE!!! DA RICORDARE!!! 21
triosi-P
NAD+ NADH+H+
ultime tappe della glicolisi
ACIDO LATTICO lattato deidrogenasi
Ac. piruvico
ETANOLO Acetaldeide
alcol deidrogenasi
NAD+
aldeide deidrogenasi
NADH+H+
pirrolochinolin-chinone, associato
CH 3CH 2OH
all’aldeide deidrogenasi
biosintesi
NAD +, PQQ
catena respiratoria
NADH, PQQH 2
ATP
I BATTERI ACETICI:
la metabolizzazione dell’etanolo
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Come distinguere Acetobacter da Gluconobacter in laboratorio
Si devono preparare piastre contenenti il seguente terreno di coltura agarizzato:
Agar 20 g/l
Dopo semina e incubazione a 28/30 °C per 2-3 giorni, parte dell’etanolo sarà convertito dai batteri
acetici in acido acetico, che abbasserà il pH solubilizzando il carbonato di calcio: le colonie
appariranno quindi con un alone di chiarificazione intorno a loro. Prolungando l’incubazione la
concentrazione di etanolo diminuirà fino a permettere agli Acetobacter di ossidare completamente
l’acido acetico prodotto (poiché il ciclo di Krebs è sbloccato).
Dopo altri 2-3 di incubazione, quindi, il
Acetobacter Gluconobacter
pH sarà risalito, con conseguente ri-
precipitazione del carbonato di calcio.
colonia batterica
Dopo un totale di 5-6 giorni di
incubazione, quindi, le colonie di2-3 giorni di alone di chiarificazione
Gluconobacter avranno un alone diincubazione
chiarificazione, mentre quelle di
Acetobacter no, poiché il carbonato di5-6 giorni di
calcio riprecipitando avrà reso diincubazione
nuovo opaco il terreno (sì vedrà un
alone opaco di precipitazione). alone di precipitazione
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La fermentazione malolattica
(o meglio, conversione malolattica)
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CENNI DI ANABOLISMO
L'anabolismo comprende tutto
l'insieme dei processi di sintesi
o bioformazione delle molecole
organiche (biomolecole) più
complesse da quelle più
semplici o dalle sostanze
nutritive. Questi processi
richiedono energia, al contrario
del catabolismo
Sebbene l'anabolismo e il
catabolismo siano due processi
contrari, funzionano in maniera
coordinata ed interdipendente
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SINTESI DELLE STRUTTURE CELLULARI A PARTIRE DA GLUCOSIO
Ulteriori reazioni …che interagiscono per
I precursori metabolici formati …i monomeri o i polimerizzano i monomeri produrre le strutture che
dalla glicolisi, dal ciclo dei TCA mattoni di tutte le per formare costituiscono la cellula
e dalle vie correlate entrano componenti cellulari. macromolecole… batterica
nelle vie biosintetiche che
producono…
PROTOTROFIA
e CAPACITÀ DI SINTETIZZARE... un
AUXOTROFIA amminoacido... una base azotata... etc…
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