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Dipartimento Tecnologie di Sicurezza

NUOVE ROTTE PER LA SICUREZZA


LA SCIENZA E LA TECNICA
RENDONO SICURO IL LAVORO

DPC – DPI – ATTREZZATURE DI LAVORO:


UNA PROTEZIOE PER IL LAVORATORE E NON SOLO

Luigi Cortis
via di Fontana Candida 1, 00040 Monte Porzio Catone (Roma)
telefono +39 06/94181490 - fax +39 06/94181230
e-mail: luigi.cortis@ispesl.it

Cultura della sicurezza: il fattore umano


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Cultura della sicurezza: il fattore umano

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Cultura della sicurezza: il fattore umano


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Tutela del lavoratore

Il lavoratore, durante la sua attività, deve essere esente da rischio di infortunio o


comunque il rischio che incontra deve essere il minimo possibile:
 dovrà essere protetto da idonei dispositivi di protezione collettiva e/o individuale;

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 utilizzare attrezzature di lavoro sicure;
 seguire sperimentate procedure operative.
È incettabile che il lavoratore esca da casa per effettuare la sua attività lavorativa
(diritto e dovere di un cittadino) e possa rimanere vittima di un incidente sul lavoro.
Come arrivare a tutto questo?
L’esperienza, dimostra che si può affrontare il problema seguendo due direzioni:
 in una si agisce sull’elemento materiale (prodotti ed impianti)
 nell’altra sul comportamento delle persone.
È necessario sottolineare l’importanza della realizzazione dello sposalizio del binomio
“prodotto/uso”, poiché il suo amalgama è essenziale al raggiungimento
dell’obbiettivo “lavoro sicuro”
Il Decreto Legislativo 81/08 nel suo articolato riguardante le misure generali di
tutela, dispone che i rischi devono essere eliminati e, ove ciò non sia possibile,
devono essere ridotti al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in 5
base al progresso tecnico. INNOVAZIONE

Innovazione sul prodotto e innovazione culturale


IL fattore umano

L’innovazione nella sicurezza deve essere intesa:


 sia come innovazione del prodotto riguardante le caratteristiche intrinseche in
relazione allo stato dell’arte,
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 sia come innovazione culturale, curante l’atteggiamento e la predisposizione


delle persone ad agire in sicurezza.
Per quanto concerne il prodotto, è da tempo in atto un processo capillare di
normazione dello stesso che man mano dovrebbe condurre alla immissione sul
mercato di prodotti sempre più sicuri.
Per quanto riguarda la cultura della sicurezza, è compito dello Stato predisporre dei
disposti legislativi di carattere sociale, favorirne l’attuazione e concertare azioni
coordinate fra le Istituzioni per promuovere idonee attività sul territorio.
La cultura della sicurezza ha certamente un obiettivo più ampio e non riguarda il
solo ambiente di lavoro: significa rispetto della persona e quindi deve essere a più
ampio spettro prendendo in considerazione, per esempio, il mondo domestico, la
circolazione stradale e così via.
Tale impostazione può essere fornita solo dalla scuola, iniziando dai suoi livelli
primari e inserendovi elementi di prevenzione obbligatori nei programmi di
formazione corrente: la predisposizione comportamentale alla cultura della
sicurezza non si determina solo per “ope legis”, ma bensì si costruisce nel tempo
preparando il cittadino e convincendolo che essa non è unicamente un disposto 6
legislativo ma un valore intrinseco che deve accompagnare per tutta la vita.
Le Istituzioni:l’ISPESL

L’ISPESL, Istituto di ricerca nella prevenzione e la sicurezza sul lavoro, in accordo allo
spirito del suo statuto, deve essere pronto a recepire ogni novità, precedere le
esigenze del mercato, fornire conoscenze e metodologie atte a indirizzare la
realizzazione dei prodotti che abbiano caratteristiche di sicurezza intrinseca e

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concorrere alla formazione culturale sulla sicurezza.

L’ISPESL, con i suoi dipartimenti tecnico-scientifici centrali è presente in vari settori


di intervento, quali le tecnologie di sicurezza (DTS), le installazioni di produzione e
insediamenti antropici (DPIA), la medicina del lavoro (DML), l’igiene del lavoro
(DPIA), la certificazione e la conformità dei prodotti (DCCP).

Quanto detto si concretizza in:


• ricerca, studio, sperimentazione;
• certificazione di prodotti per l’industria di settore;
• consulenza per la pubblica amministrazione e per i privati;
• informazione: riviste dell’Istituto, quotidiani nazionali, riviste specializzate,
convegni, ecc.;
• formazione attiva;
• stesura di linee guida;
• partecipazione alla produzione di normazione nazionale ed internazionale (CEN,
ISO);
• supporto alla redazione della legislazione nazionale; 7
• cooperazione con altri soggetti pubblici (Regioni, ASL, Università, ecc.).

DTS
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Nell’ambito delle attività istituzionali il Dipartimento Tecnologie di Sicurezza (DTS)


dell’ISPESL interviene nei settori relativi alla sicurezza di:

Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC);


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Dispositivi di Protezione Individuale (DPI);


Attrezzature di lavoro

Inoltre il DTS si attiva per la predisposizione di linee guida.

Come esempio, si possono elencare i seguenti prodotti:

• Scale portatili;
• Ponteggi;
• Sistemi temporanei di protezione dei bordi (parapetti provvisori);
• Dispositivi di arresto caduta;
• Cortine di protezione per le macchine per la lavorazione del legno;

Sono stati sviluppati e/o sono in corso programmi di ricerca, il cui fine è quello di
trasferire poi i risultati nella pratica applicativa, sia nel processo di formulazione
della normativa tecnica di prodotto che nella stesura delle linee guida per quanto
concerne la scelta, l’uso e la manutenzione dei DPC, dei DPI e delle attrezzature di
lavoro. 8
DTS
Ricerca

Titolo della linea di ricerca: “L’innovazione di prodotto nelle scale portatili.


Requisiti e caratteristiche proprie da determinare mediante prove sperimentali”.

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Le scale portatili sono delle attrezzature largamente diffuse ed usate sia in ambiente di
lavoro che in ambiente di vita. Esse vengono utilizzate da milioni di persone e
comportano rischi elevati di incidenti, come riportato da diversi Osservatori.

La linea di ricerca si propone di studiare il comportamento delle scale portatili più comuni
presenti sul mercato nei riguardi della stabilità e della resistenza a fatica mediante
strumenti a carattere sperimentale.

La redazione di specificazioni e procedure di prova costituisce un obiettivo, assieme alla


partecipazione attiva alle formulazione delle norme europee di prodotto.

Prova di slittamento alla base

DTS
Ricerca

Titolo della Linea di ricerca: “L’innovazione tecnologica relativa allo sviluppo di


strumenti e metodologie atte al miglioramento della sicurezza delle attrezzature
provvisionali utilizzate nei cantieri temporanei o mobili con particolare
riferimento ai ponteggi metallici fissi di facciata”.
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Lo studio di tali strutture mostra incertezze che non possono essere determinate a
priori con ipotesi semplificative, ma necessitano per la loro valutazione,
dell’esecuzione di prove sperimentali atte a determinare i parametri necessari per le
verifiche di stabilità.
Individuare una metodologia di elaborazione dei dati sperimentali che consenta la
definizione di una “legge” in grado di rappresentare i vincoli carico/spostamento e
di aumentare l’affidabilità dei risultati quando si utilizzi un programma di calcolo del
secondo ordine per la valutazione dell’opera provvisionale.

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DTS
Ricerca

Titolo della Linea di ricerca: “I sistemi di protezione dei bordi realizzati mediante
parapetti provvisori prefabbricati nei cantieri temporanei o mobili”
La ricerca si propone di effettuare lo studio delle caratteristiche funzionali e di

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resistenza dei tipi di parapetti provvisori più diffusi sul mercato italiano e di redigere
dei codici di buona prassi, a carattere non vincolante per la scelta ed il corretto
utilizzo dei parapetti provvisori prefabbricati, per lo svolgimento dei lavori in quota
mediante tali sistemi di protezione dei bordi.
Per raggiungere gli obiettivi indicati è necessaria l’esecuzione di prove sperimentali
che permettano di fornire indicazioni riguardanti la corretta applicazione delle nuove
norme europee in materia di attrezzature provvisionali e di lavoro.

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DTS
Ricerca

Titolo della Linea di ricerca: “Studio degli effetti dinamici indotti sul corpo umano
dall’intervento dei sistemi di arresto caduta”.
La ricerca si propone di valutare gli effetti dinamici indotti sul corpo umano
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conseguenti alla trattenuta del sistema di arresto e di studiare come l’innovazione


tecnologica su tali sistemi possa determinare una riduzione dei danni provocati sul
corpo umano in conseguenza dell’intervento dei sistemi stessi.
Per valutare le sollecitazioni viene utilizzato un test dinamico che simula la situazione
reale sul corpo umano impiegando un manichino antropomorfo; questo test è fra i
più rappresentativi in quanto è in grado di simulare e riprodurre meglio le condizioni a
cui è assoggettato il lavoratore in caso di caduta dall’alto.

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DTS
Ricerca

Titolo della Linea di ricerca: “Efficacia delle cortine di protezione contro le


proiezioni di parti di utensili nelle macchine da legno foratrici/fresatrici a
controllo numerico, realizzate con bandelle di materiale flessibile termoplastico:
poliammide, poliuterano, cloruro di polivinile e materiali similari aventi almeno

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pari resistenza”
Lo scopo della ricerca consiste nella verifica
dell’efficacia delle protezioni installate sulle
macchine foratrici e fresatrici a controllo numerico
per la lavorazione del legno, realizzate con cortine
di materiale plastico, in relazione al rischio di
proiezione di utensili, o di loro parti, durante la
lavorazione e di formulare proposte di integrazione e
modifica alla Norma UNI EN 848/3.

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DTS
Linee Guida

“Linea guida per la scelta, l’uso e la manutenzione di dispositivi di protezione


individuale contro le cadute dall’alto. Sistemi di arresto caduta”.
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DTS
Linee Guida

“Linea guida per la scelta, l’uso e la manutenzione delle Scale portatili”

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DTS
Linee Guida

“Linea guida per l’esecuzione di lavori temporanei in quota con l’impiego di


sistemi di accessi e posizionamento mediante ponteggi di facciata.
Montaggio, smontaggio, trasformazione ponteggi”.
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DTS
Linee Guida

“Linea guida per la scelta, l’uso e la manutenzione dei Sistemi collettivi di


protezione dei bordi: Parapetti provvisori, Reti di protezione, Sistemi
combinati”.

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DTS
Linee Guida

“Guida ISPESL per l’esecuzione in sicurezza delle attività di scavo”


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ISPESL, WWFF, REGIONI e PROVINCIE, ASL

“GUIDA OPERATIVA : rischi specifici a silos, vasche e fosse biologiche, collettori


fognari, depuratori e serbatoi utilizzati per lo stoccaggio ed il trasporto di
sostanze pericolose”.
COORDINATORE del Gruppo di Lavoro

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Ing. Roberto Cianotti - ISPESL Ufficio del Commissario straordinario
ESPERTI
Ing. Luigi Abate – Direttore Regionale Vigili del Fuoco Lazio
Dott.ssa Paola Castellano ISPESL – Dipartimento Igiene del Lavoro
Ing. Luigi Cortis - ISPESL – Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Ing. Fausto Di Tosto ISPESL – Dipartimento Certificazione e Conformità dei Prodotti
ed Impianti
Dott. Roberto Lombardi – ISPESL – Dipartimento Igiene del Lavoro
Ing. Antonio Maggi - Direzione Regionale Vigili del Fuoco Lazio
Ing. Marco Masi - Coordinatore Comitato Tecnico delle Regioni e Province
Autonome
P.I. Marcello Montesano - ISPESL – Dipartimento Certificazione e Conformità dei
Prodotti ed Impianti
Dott.ssa Nicolina Mucci - ISPESL – Dipartimento Processi Organizzativi
Ing. Giuseppe Munacò - Azienda Ospedaliera di Parma- Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione
Ing. Fabio Pera - ISPESL – Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Ing. Leone Pera – ISPESL Direttore del Dipartimento di Piacenza 19
Ing. Enrico Picchiotti – Azienda ASL 10 di Firenze
Ing. Laura Tomassini - ISPESL – Dipartimento Tecnologie di Sicurezza

Dati
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