CAPITOLO 3
Lo Zeitgeber
Nel 1922 Alexander Chizhevsky, giovane scienziato biclorus-
so, riveld al mondo una teoria assurda: tutti i grandi sollevamenti
della storia umana, come fermenti sociali, guerre ¢ rivoluzioni,
erano provocati dall’attivita del Sole. Queste straordinarie dichia-
razioni, contenute nel suo primo libro, Physical Factors of Histori-
cal Process furono accolte con derisione quasi unanime, e per un
certo tempo il pensieroso, pallido venticinquenne, discendente
di un tenore di corte e nobile per diritto ereditario, gid guastato
dal suo lignaggio aristocratico agli occhi dei suoi compaesani,
divenne lo zimbello del partito bolscevico appena salito al pote-
re, che sprezzantemente lo soprannomind “I’Adoratore del Sole”.
Dopo tutto, essenzialmente egli stava suggerendo che tutti i tu-
multuosi eventi che avevano portato alla liberazione della Russia
dal corrotto dominio zarista non avessero nulla a che fare con
Pideologia o la motivazione dei lavoratori del paese ¢ tutto a che
fare con le macchie solari.
Come conseguenza perse per anni il favore dell’establishment
scientifico, nonostante la protezione del premio Nobel Maxim
Gorky, scrittore e attivista politico. Ciononostante Chizhevsky,
una sorta di Leonardo Da Vinci della scienza, prosegui ostinata-
mente la sua ricerca, cercando le connessioni tra biologia, fisica,
geologia e meteorologia spaziale che rimanevano invisibili alla
maggior parte dei suoi colleghi. Egli esamind meticolosamente
le documentazioni relative a tutte le battaglie, i sollevamenti, i
tumulti, le rivoluzioni ¢ le guerre, confrontandole con I’attivitd
delle macchie solari per quasi duemila anni in settantun paesi,
compreso il suo, La teoria ne usci confermata: pitt dei tre quarti76 - The bond - \\ Legame quantico
dei casi di fermenti della storia umana, inclusa la Rivoluzione
Russa del 1917, erano avvenuti durante un massimo solare, il
periodo con il maggior numero di macchie solari di un ciclo
solare. Vunica area che rimaneva dubbia era il meccanismo di
questa connessione cosmica, ma Chizhevsky aveva una teoria:
la nostra dipendenza dalla pulsazione cosmica del Sole poteva
essere mediata dagli ioni, o un eccesso di carica, nell’aria.
Chizhevsky potrebbe essere stato influenzato da un fisico
francese di nome Jean-Jacques d’Ortous de Mairan, che avrebbe
scoperto che una delle sue piante ripiegava le foglie ¢ “andava a
dormire” alla stessa ora ogni sera, anche quando veniva collocata
nell’oscurita totale. Il meccanismo di questa strana attivita stava
proprio sotto il naso di Mairan, ma all epoca lui non lo vedeva.
Sebbene avesse scritto un libro sull’aurora boreale, egli rifiutava
Pidea che Vattivita solare ¢ il magnetismo potessero essere re-
sponsabili dell orario cosi regolare della sua pianta. A distanza di
due secoli Chizhevsky colse subito il collegamento.
Anche se alla fine il governo sovietico forni a Chizhevsky un
laboratorio personale, principalmente per il suo contributo alla
comprensione della ionizzazione dell’aria, l'unica persona che
non rimase colpita dalle teorie dello scienziato fu Josef Stalin,
che nel 1942 gli chiese di ritrattare le sue idee sull’influenza
del Sole sugli esseri umani. Ogni prova del fatto che la rivolu-
zione fosse stata causata da qualcosa di diverso dalla naturale
progressione della lotta della classe lavoratrice avrebbe potuto
dimostrarsi rovinosa per il Partito Comunista.
Quando Chizhevsky rifiucd, fu spedito in un gulag nei Mon-
ti Urali, dove rimase imprigionato per otto anni. Dopo la sua
liberazione in Kazakistan, egli trascorse ancora otto anni in ri-
abilitazione, dopodiché, con la gia fragile salute ormai a pezzi,
visse soltanto pita per il tempo necessario a riscattare la sua repu-
tazione. Un anno dopo la sua morte, a meta degli anni Sessanta,
quando l’Accademia delle Scienze Sovietica apr i suoi archivi,
lassoluta vastita ¢ lungimiranza del lavoro di Chizhevsky si rive-Capitolo 3 - Lo Zeitgeber - 77
lo pienamente. Divenuto un eroe postumo, gli venne dedicato
un centro scientifico che ospita al posto d’onore il cosiddetto
“lampadario”, un primordiale ionizzatore dell’aria.
Ciononostante, furono necessari anni ¢ il lavoro di molti altri
scienziati di tutto il mondo per determinare che cosa Chizhevsky
fosse veramente intento a fare!. In America uno di coloro che rac-
colsero l'eredita dello scienziato fu l'economista Edward Dewey,
principalmente come spiegazione dei cicli economici di boom e
crollo, nel vano tentativo di aiutare il presidente Herbert Hoover
a evitare di essere accusato per la Grande Depressione. Fu solo ne-
gli anni Settanta, con il lavoro del biologo e fisico Franz Halberg e
della sua collega di una la vita, la fisica belga Germaine Cornélis-
sen, che la scienza ortodossa inizid finalmente a comprendere fino
a che punto siamo legati alla volubile attivita solare.
Halberg ¢ Cornélissen sono cacciatori di cicli, entrambi esper-
ti in cid che chiamano “cronomi”, o modelli biologici ripetitivi.
Halberg, oggi un grande vecchio ultranovantenne, ha dedicato la
sua vita lavorativa a studiare gli effetti delle influenze ambientali
esterne sugli esseri viventi. Nel 1972 ingaggid la giovane specia-
lizzanda Cornélissen proprio perché la sua dissertazione dottora-
le verteva sull’analisi delle serie temporali, ovvero sul! individua-
zione di modelli negli eventi che si ripetono a intervalli regolari.
Halberg aveva gia scoperto che praticamente ogni nostro pro-
cesso biologico opera secondo un orario prevedibile®. Fu lui a
coniare il termine “circadiano” (dal latino circa, intorno, e dia,
giorno) per indicare i ritmi biologici quotidiani, come il nostro
ciclo di veglia ¢ sonno, ¢ alla fine il termine “cronobiologia” per
i cicli ricorrenti della funzione biologica. Fu sempre lui a fonda-
re Pistituzione pit: rispettata per lo studio di questo fenomeno,
i Chronobiology Laboratories (Laboratori di Cronobiologia)
dell’ Universita del Minnesota, oggi famosi in tutto il mondo.
Ovunque volgano lo sguardo, Halberg e Corndlissen vedono
nuovi cicli e periodicita. Nel corso di anni di meticolosa ricerca