Sei sulla pagina 1di 16

5.

Problema di scelta del consumatore/lavoratore: offerta di lavoro

Schema neoclassico: scelte individuali e razionali



Massimizzazione dell’utilità o benessere (scelta ottima/che massimizza l’utilità)

Assunzione per semplificare l’analisi:


il lavoratore può decidere il numero di ore offerte di lavoro

In realtà, in molti paesi, esistono:


- le organizzazioni di lavoratori
- le organizzazioni di imprese
- contratti collettivi che prevedono il salario e le ore lavorate per intere categorie

Istituzioni di Economia 1
A.A. 2015-16 - F.
ReitoIstituzioni di
Quantità ottima di ore di lavoro offerte dal lavoratore

La quantità h ore di lavoro offerte che massimizza l’utilità si ottiene quando:


costo marginale = beneficio marginale

o in questo caso quando:


disutilità marginale lavoro = utilità marginale lavoro

U’ = utilità marginale

E
F’ = disutilità marginale

h* h
Istituzioni di Economia 2
A.A. 2015-16 - F.
ReitoIstituzioni di
F’ = disutilità marginale

Funzione di disutilità marginale F’ crescente F

Perché deriva dalla funzione di disutilità totale (o fatica) F


h

La funzione F è crescente a ritmo crescente perché è in proporzione sempre più faticoso lavorare

Es: la 5° ora di lavoro è in proporzione più faticosa della 4° ora


(perché la fatica delle precedenti 4 ore di lavoro si sommano alla fatica della 5° ora)
Istituzioni di Economia 3
A.A. 2015-16 - F. Per semplificare, la funzione F’ è sempre rappresentata come una retta
ReitoIstituzioni di
U’ = utilità marginale

U
Funzione di utilità marginale U’ decrescente

Perché deriva dalla funzione di utilità totale U (rispetto ad h)


h

La funzione U è crescente a ritmo decrescente (utilità dal consumo dei beni y che si acquistano offrendo h)

Es: se h ↑, reddito R = w·h ↑ (a parità di salario w), y ↑, U ↑, U’↓

Istituzioni di Economia 4
A.A. 2015-16 - F. Per semplificare, la funzione U’ è sempre rappresentata come una retta
ReitoIstituzioni di
Determinazione della quantità ottima di h utilizzando l’analisi marginalista

Se utilità marginale > disutilità marginale:


conviene offrire un’ora in più (cioè addizionale/marginale) di lavoro

Es:
immaginiamo che il lavoratore inizialmente decida di offrire h1 (h1 < h*) ore di lavoro
(per h1, U’ > F’)

U’

F’
E

Istituzioni di Economia h1 h* h 5
A.A. 2015-16 - F.
ReitoIstituzioni di
Determinazione della quantità ottima utilizzando l’analisi marginalista

Dato che per h1, utilità marginale > disutilità marginale


→ se il soggetto lavora un’ora in più, cioè h2, il beneficio netto marginale è positivo
(differenza tra U’ e F’, cioè differenza tra R e S)
→ il lavoratore non deve fermarsi a h1
→ conviene offrire un’altra ora di lavoro fino a h2
→ se utilità marginale > disutilità marginale, la quantità offerta di lavoro non è quella ottima

U’

M R

F’
E

N S
Istituzioni di Economia 6
A.A. 2015-16 - F. h1 h2 h* h
ReitoIstituzioni di
Determinazione della quantità ottima utilizzando l’analisi marginalista

Per tutte le unità fino a h* ci sono ancora ore di lavoro che danno benefici marginali netti > 0

Fino a h*, in cui utilità marginale = disutilità marginale

U’

M R

F’
E

N S

Istituzioni di Economia h1 h2 h3 h* h 7
A.A. 2015-16 - F.
ReitoIstituzioni di
Determinazione della quantità ottima utilizzando l’analisi marginalista

Non conviene aumentare le ore offerte oltre ad h*

Perché per ogni h > h*:


utilità marginale < disutilità marginale

Es:
se il lavoratore, partendo da h*, decidesse di offrire h5 > h* ore di lavoro → U’ < F’ (V < T)

U’

T F’
E

Istituzioni di Economia 8
A.A. 2015-16 - F. h* h5 h
ReitoIstituzioni di
Curva di offerta di lavoro: combinazioni salario–ore di lavoro offerte
La curva di offerta di lavoro si ottiene calcolando qual è la quantità ottima di ore offerte se il salario varia

Es: U’
U’
se il salario w ↑ da w1 a w2, U’ ↑ (trasla)
F’
Perché:

se w ↑, il reddito da lavoro R = w·h ↑ (a parità di h)


E’
→ quantità di beni acquistati y ↑ (a parità di h) E
→ utilità totale U trasla verso l’alto (per ogni dato h)
w variabile esogena
U (in questo grafico)

h* h** h
w
h

La funzione U trasla facendo perno sull’origine w = f −1 ( h )


→ aumenta la pendenza di U per ogni h B
w2
(cioè, la funzione U’ trasla verso l’alto) A
w1

L’offerta di lavoro “riflette” la funzione F’ w variabile endogena


(in questo grafico)
Istituzioni di Economia 9
A.A. 2015-16 - F. h
ReitoIstituzioni di
h* h**
Analisi con curve d’indifferenza: scelta tra consumo e tempo libero (giornalmente)
C C = w·h
CONSUMO
w·h = reddito = consumo
(assunzione: tutto il reddito è speso)
Scelta di ore di lavoro in una giornata (24 h):

h = 24 – L
→ L = 24 – h
→ scegliere L equivale a scegliere h
C* E
L* è la quantità di lavoro che massimizza l’utilità
U10 (C* è il consumo corrispondente)

L* 24 L TEMPO LIBERO

Perché la curva d’indifferenza ha andamento decrescente?


Perché è concava verso l’alto?
Nota:
Istituzioni di Economia 10
A.A. 2015-16 - F. C e L sono 2 “beni”
ReitoIstituzioni di
Aumento del salario ed effetti su L (e quindi su h)

Se prevale l’effetto di sostituzione: si lavora di più (meno L)


Se w ↑:
C il vincolo ruota verso l’alto
CONSUMO (maggiori possibilità di acquisto)
Se w ↑:

per l’ES, il lavoratore reagisce “volendo” offrire più h (meno L)


[perché aumenta la remunerazione del lavoro (cioè, w)]

C** E’ per l’ER, il lavoratore reagisce “volendo” offrire meno h (più L)


[perché il lavoratore si “sente” più ricco se w ↑ e più amante di L]
→ se prevale l’ES, l’offerta di lavoro h aumenta
E
C* U20 w
U10

L** L* 24 L TEMPO LIBERO

Istituzioni di Economia 11
A.A. 2015-16 - F.
ReitoIstituzioni di
Diminuzione del salario ed effetti su L

Se prevale l’effetto di sostituzione: Se w ↓:


il vincolo ruota verso il basso
C (minori possibilità di acquisto)
CONSUMO
Se w ↓:

per l’ES, il lavoratore reagisce “volendo” offrire meno h (più L)


[perché diminuisce la remunerazione del lavoro (cioè, w)]

per l’ER, il lavoratore reagisce “volendo” offrire più h (meno L)


[perché il lavoratore si “sente” più povero e meno amante di L]
→ se prevale l’ES, l’offerta di lavoro h diminuisce
E
C* w

U10

L* 24 L TEMPO LIBERO

Istituzioni di Economia 12
A.A. 2015-16 - F. Completare i grafici
ReitoIstituzioni di
Aumento del salario ed effetti su L

Se prevale l’effetto di reddito: si lavora di meno


C Se w ↑:
CONSUMO

per l’ES, il lavoratore reagisce “volendo” offrire più h (meno L)


[perché aumenta la remunerazione del lavoro (cioè, w)]

per l’ER, il lavoratore reagisce “volendo” offrire meno h (più L)


[perché il lavoratore si “sente” più ricco e più amante di L]
→ se prevale l’ER, l’offerta di lavoro h diminuisce
C** E’
E w
C* U20

U10 h
Contro la “legge” dell’offerta di lavoro

L* L** 24 L TEMPO LIBERO

Istituzioni di Economia 13
A.A. 2015-16 - F.
ReitoIstituzioni di
Diminuzione del salario ed effetti su L

Se prevale l’effetto di reddito:


C Se w ↓:
CONSUMO
per l’ES, il lavoratore reagisce “volendo” offrire meno h (più L)
[perché diminuisce la remunerazione del lavoro (cioè, w)]

per l’ER, il lavoratore reagisce “volendo” offrire più h (meno L)


[perché il lavoratore si “sente” più povero e meno amante di L]
→ se prevale l’ER, l’offerta di lavoro h aumenta

E
C* w
U10

L* 24 L TEMPO LIBERO

Istituzioni di Economia 14
A.A. 2015-16 - F. Completare i grafici
ReitoIstituzioni di
Secondo alcune teorie, la curva di offerta di lavoro individuale è a gomito:

(Perché?)

In quale porzione prevale l’effetto di sostituzione?


In quale porzione prevale l’effetto di reddito?

w
C
w3

w2 B

A
w1

Istituzioni di Economia h* h** h 15


A.A. 2015-16 - F.
ReitoIstituzioni di
h***
Riferimenti:
Krugman, Wells – Microeconomia – capitolo 12
La Rosa – Istituzioni di Economia – capitolo 3 (costruzione funzione offerta di lavoro)

Istituzioni di Economia 16
A.A. 2015-16 - F.
ReitoIstituzioni di

Potrebbero piacerti anche