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Devi effettuare un'analisi con SolidWorks Simulation? Quest'articolo potrebbe esserti molto
utile.
1. Finalità
Le finalità del lavoro che ci apprestiamo ad avviare imposteranno la logica dei passi successivi, per
cui è essenziale delineare, bene e per tempo, tutti gli obiettivi.
Spesso il neofita dichiara che "Serve sapere tutto, e con la massima precisione!". È qui che
normalmente l'istruttore lo riporta a uno scenario concreto fatto di aspettative realistiche.
Se parti in quarta con troppe opzioni pesanti e dettagliate, potresti rischiare di fare calcoli
dispendiosi per accorgersi dopo qualche ora di aver inserito degli errori di battitura nelle forze.
2. Tipologia
Valuta con precisione il dominio di validità nel quale si inserisce la tua analisi.
Sei sicuro di trovarti nel dominio di un calcolo statico lineare? Se la risposta è NO, allora potresti
dover passare a formulazioni dinamiche, modali o non-lineari.
3. Semplificazione
Normalmente, è bene cercare raggiungere gli obiettivi nel modo più efficiente e rapido, anche se la
potenza dei recenti hardware potrebbe spingerti a esagerare con i dettagli.
Poniti queste domande:
È possibile sfruttare la simmetria?
È possibile rimuovere dettagli geometrici superflui, come certi smussi e raccordi, che
appesantiscono il calcolo ma non contribuiscono sostanzialmente alla qualità del risultato?
Si possono semplificare i legami tra i corpi usando dei connettori?
Quanti componenti serve davvero includere nell'analisi?
Ricorda che tutti gli input (scelta dei vincoli, valore dei carichi, proprietà dei materiali, ecc.) sono
responsabilità dell'utente e che anche gli ausili forniti dal software vanno sempre verificati.
Per esempio, la libreria materiali di SolidWorks Simulation tende a essere piuttosto prudente sul
valore delle resistenze (ma attenzione, non è sempre detto!).
Ricorda, inoltre, che spesso i solutori superiori (dinamico, non lineare, ecc.) richiedono grandezze
fisiche non sempre disponibili nei database standard o nelle specifiche dei fornitori (curve stress-
strain, smorzamenti dinamici, curve di Woehler, coefficienti di creep, ecc.).
5. Spostamenti e carichi
La criticità qui è riuscire a non imporre sul sistema una condizione che non rappresenti
correttamente il modo in cui, nella realtà, il sistema e l'ambiente interagiscono.
Spesso, nell'applicare un vincolo, potresti irrigidire troppo la struttura rispetto alla realtà,
o bloccare delle componenti di movimento senza accorgertene.
Per rispondere a tali domande puoi farti aiutare dall'help in linea, dai tutorial di SolidWorks
Simulation, oppure procurati dei manuali. In tutti i casi sono inclusi modelli con esercizi svolti e
ragionati.
Se hai difficoltà a portare a termine una mesh, ricontrolla interferenze, contatti e qualità della
geometria (prova anche a eseguire separatamente la mesh delle singole parti che falliscono). Usa
la diagnostica di mesh per individuare le zone problematiche.
Spesso le condizioni di contatto globale "unito e congruente" o "nodo a nodo" rendono più difficile
il completamento della mesh. Prova il contatto globale con un'opzione non-congruente.
Il mesher "basato su curvatura" ha successo nella maggioranza nei casi ed è anche più efficiente e
veloce sui sistemi recenti multi-core.
Se hai dubbi, lascia "Selezione automatica"; verrà scelto, con alta probabilità, il solutore migliore.
Questo anche perché è difficile dare regole permanenti: di versione in versione i solutori (FFEPlus,
Sparse, Large Sparse) vengono rivisti e cambiano i criteri di opportunità.
Durante i corsi, chiedi al rivenditore consigli in materia, in modo da essere correttamente aggiornato
sullo stato dell'arte della tecnologia.
Ti può capitare, in questi casi, di non capire dove manchi un vincolo o una condizione di contatto.
Utilizza l'opzione "Usa molla morbida" per stabilizzare il modello, arrivare a convergenza e
visionare gli spostamenti. Dopo aver identificato i pezzi che si spostano troppo, stabilizzali con i
vincoli o le connessioni corrette, togli l'opzione "Molla morbida" e rilancia il calcolo.
Non affrettarti a cliccare su "Si". Spesso la scelta migliore è "No", seguita da una valutazione
attenta dei risultati e da un nuovo studio con l'opzione "Grandi spostamenti" attiva, da confrontare
con quello originale.
12. Revisione
Solo in questo modo, sistematicamente, potrai accorgerti di eventuali errori presenti nella tua
analisi, sia quelli di tipo concettuale sia quelli tecnici/operativi.