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DUE MESI SETTEMBRE

Joseph Rudyard Kipling

All’alba un mormorio corse tra gli alberi,

una lieve increspatura nella cisterna, e nell’aria

un presagio di prossima frescura – ovunque

una voce profetica nella brezza.

Balzò il sole e indorò tutta quella polvere,

e lottò per disseccare ancor più l’oziosa terra,

impotente come un re invecchiato che guerreggia

per un impero che gli si sgretola in mano.

L’un dopo l’altro caddero i petali del loto,

sotto l’assalto dell’anno ribelle,

ammutinato contro un cielo iracondo;

e, lontano, bisbigliò l’inverno; “E’ bene

che muoia la rovente estate. L’ausilio e’ vicino,

giacché quando l’umano bisogno più stringe, io arrivo.”

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