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COVERSTORY

SANITÀ
e ICT:
UN
6
RAPPORTO
CHE DEVE
CRESCERE
A
nche se si avvertono segnali
di crescita nell'investimento in
soluzioni e prodotti ICT, che
coinvolgono anche aziende
che in passato per dimensio-
ni e cultura avevano speso ben poco, le strut-
ture sanitarie italiane attualmente investono in
modo insufficiente nelle tecnologie dell'infor-
mazione. Oggi, infatti, più del 60% dei budget
ICT viene impiegato in spese correnti: stret-
te tra le pressioni per ridurre i costi di breve
e la necessità di assicurare servizi zemprepiù che ha coinvolto un campione di 104 CIO del
© Christian Delbert - Fotolia.com

essenziali, le strutture sanitarie non riescono mondo sanitario italiano e 182 tra direttori ge-
a consolidare e razionalizzare le infrastrutture nerali, direttori amministrativi e direttori sanita-
e le applicazioni a livello aziendale per liberare ri di oltre 200 strutture attive nel nostro Paese.
risorse e fare così sviluppo e innovazione. A questa analisi si sono poi aggiunti 43 casi di
E' questa nella sostanza la fotografia che studio realizzati poer approfondire le esperien-
viene scattata dal terzo Rapporto dell'Osser- ze di successo.
vatorio 'ICT in Sanità' realizzato a cura della Si tratta di un documento ormai ritenu-
School of Management del Politecnico di Mi- to fondamentale da chiunque intenda fare il
lano, realizzato attraverso un'analisi empirica punto su quanto avviene in questo settore sot-

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S
S
I budget IT
in aumento
non bastano
a risolvere
i problemi
di 'sistema'
ancora oggi
profondamente 7
radicati

Permangono infatti in Italia su questo fron-


te diversi ostacoli di ogni tipo, politici per lo più
dettati da esigenze di gestione dei bilanci pub-
blici dello Stato e delle Regioni, ma è pur vero
che detto questo le maggiori barriere all'effica-
cia dell'innovazione ICT nelle strutture sanita-
rie restano, comunque, a livello organizzativo.
La ricerca stessa mette in luce come strumenti
ICT potenzialmente innovativi vengono spes-
so applicati in modo inefficace o superficiale,
in quanto le organizzazioni non possiedono i
to il profilo delle tecnologie informatiche. Ma prerequisit necessari a un loro utilizzo mirato.
quest'anno il nuovo Rapporto è anche l'occa-
sione per capire come mai, in periodi di cri-
si come l'attuale, proprio settori come quello
QUATTRO PROFILI
della salute rappresentano per gli Stati delle oc- IN CAMPO
C
casioni per compiere degli investimenti antici- onfrontando i dati medi relativi agli in-
clici in grado di mantenere in vita un minimo vestimenti ICT nei prossimi tre anni
di attività economica a livello generale, mentre con la maturità raggiunta nei principa-
invece nel nostro Paese tale leva d'investimen- li ambiti applicativi, i ricercatori hanno indivi-
to viene scarsamente utilizzata. duato quattro profili per descrivere altrettan-

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te tipologie di strutture sanitarie oggi attive in


Italia.
GLI AMBITI APPLICATIVI
L'
Innovatrici, 12% del campione. Aziende analisi della diffusione e delle pro-
che hanno capito la rilevanza dell'ICT e con- spetive delle applicazioni ICT nel
tinuano un percorso d'innovazione e cambia- settore sanitario viste dai CIO por-
mento già ben avviato. ta a identificare quattro tipi di ambiti.
Mature, 26% del campione. Aziende so- Ambiti in accelerazione. Sono quelli sui
stanzialmente soddisfatte del supporto at- quali i CIO puntano per ottenere benefici si-
tualmente fornito ai processi dalle tecnologie gnificativi nei processi e fare nelle strutture sa-
ICTe che non ne prevedono un ruolo rilevan- nitarie, e comprendono: la cartella clinica elet-
te per il futuro. tronica (CCE), e quello più ampio a queste col-
In crescita, 21% del campione. Aziende legato del fascicolo sanitario elettronico (FSE),
che partono da livelli di sviluppo abbastanza e la firma elettronica.
bassi, ma hanno in programma aumenti negli Affermati. Sono gli ambiti, come la sicu-
investimenti ICT tali da far pensare che possa- rezza e l'interoperabilità dei sistemi informa-
no ampliare il livello di copertura dei loro pro- tivi, che vengono considerati abbastanza con-
cessi. solidati e non si prevede attiveranno in futuro
Ritardatarie, 41% del campione. Aziende grandi investimenti nelle strutture sanitarie.
8 in cui l'ICT non è ancora considerata nei fatti Emergenti. Ambiti, come la gestione in-
un elemento strategico per realizzare migliora- formatizzata dei farmaci, i sistemi di conser-
menti aziendali. vazione sostitutiva, la clinical governance e i
Le principali spinte all'innovazione nel- sistemi ICT a supporto del processo di ero-
le strutture sanitarie sono le esigenze di con- gazione del servizio, con livelli di diffusione e
trollo economico, qualità e sicurezza, men- maturità ancora medio-bassi, ma con elevati
tre è ancora scarsa l'attenzione all'integrazione tassi di crescita attesi.
dell'azienda sanitaria e ospedaliera con il suo Marginali. Ambiti, come business intelli-
territorio di riferimento. Gli attori che esercita- gence, continuità assistenziale e servizi digitali
no le maggiori spinte innovative sono le dire- al cittadino, che i CIO giudicano a oggi meno
zioni strategiche e le regioni, che svolgono un strategici e su cui non si riscontrano particola-
ruolo di acceleratori e facilitatori del cambia- ri evoluzioni per il futuro.
mento. I CIO e i fornitori, invece, sono perce-
piti come scarsamente in grado di contribuire
proattivamente all'innovazione.
© Yanik Chauvin - Fotolia.com

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N

IL RUOLO ma', con scelte locali che finiscono con il risul-


DELLE REGIONI tare incoerenti e avulse da qualsiasiottica di più
ampio respiro.

L'
innovazione ICT in sanità è estre- La sfida per rendere il sistema sanitario ef-
mamente disomogenea nel nostro ficace e sostenibile nel lungo periodo deve al-
Paese. Il processo di regionalizza- lora partire, prima di tutto, dal supportare at-
zione e il modello federato della sanità italiano traverso l'ICT un progressivo spostamento dei
hanno prodotto sistemi regionali autonomi e servizi dall'ospedale al territorio, sottolineano
molto diversi tra di loro, anche sotto il profi- Mariano Corso, Paolo Locatelli e Claudio Vel-
lo dei temi ICT. la (i tre ricercatori che hanno esteso il Rappor-
In questo contesto, un fattore che contrad- to). Proprio in questo cambio di prospettiva,
distingue l'azione delle diverse regioni nel pro- da aziendale a sistemica, è possibile prevede-
muovere i progetti ICT e che caratterizza il re quelli che saranno in futuro i fattori critici di
quadro complessivo è la forte differenziazio- successo per lo sviluppo di alcune esperienze
ne presente in termini di tipologia di soluzio- messe in evidenza nel Rapporto.
ni sostenute attraverso specifici finanziamenti. ● Le applicazioni di CCE dovranno dif-
Questa disomogeneità trova spiegazione nel fondersi non solo nei vari reparti a livello
fatto che da un lato esistono diverse modali- aziendale, ma estendersi a livello extra azien-
tà di governo, presidio e controllo dell'ICT, e dale per integrarsi nel FSE. 9
dall'altro che si tende a definire una scala di ● La dematerializzazione dei documen-
priorità degli interventi in base alle caratteristi- ti dovrà trascendere le mura aziendali per di-
che peculiari di ciascun contesto. gitalizzare e reingegneizzare processi di inte-
Per colmare il gap tra le regioni e favori- re filiere.
re l'attuazione di meccanismi di livellamento e ● I sistemi informativi a livello ospedalie-
uniformità dei servizi resi ai cittadini è neces-
sario, quindi, che entri in gioco il governo cen- STRUMENTI ICT POTENZIALMENTE
trale che può svolgere un importante ruolo di INNOVATIVI VENGONO
coordinamento, indicando le priorità di inno-
SPESSO APPLICATI IN MODO
vazione ICT su cui investire.
Detto questo, in generale tutte le struttu- INEFFICACE O SUPERFICIALE
re sanitarie prevedono comunque un aumen-
to dei budget ICT nei prossimi tre anni, anche ro dovranno garantire l'interoperabilità allar-
se con tassi di crescita sensibilmente diversi da gata e la possibilità di integrazione tra diver-
regione e regione. si attori.
● I progetti di continuità assistenziale do-
LA VERA SFIDA: vranno rispondere alla necessitàdi integrazio-
ne tra ospedali, servizi distrettuali e medici di
FARE SISTEMA famiglia.

I
l quadro che emerge è quindi quello di un ● I sistemi a supporto del processo di ero-
sistema sanitario eterogeneo, in cui a eccel- gazione del servizio da livello aziendale do-
lenze di livello internazionale, in termini di vranno estendersi fino a integrare informazio-
qualità ed efficienza, fanno da contrappeso si- ni a livello metropolitano o provinciale.
tuazioni di forte degrado sel servizio e sprechi Per realizzare tutto ciò, sottolineano infine
evidenti nell'impiego di risorse. Le forti etero- i ricercatori, serve però una nuova governan-
geneità del sistema, e l'autonomia decisionale ce dell'innovazione basata su una complessa
che le accompagna, potrebbero essere un va- dialettica, a più livelli, tra i vari attori. La sani-
lore se consentissero di utilizzare al meglio le tà deve prendere atto di essere sì una rete di
diverse vocazioni e permettessero di stimola- auotnomie, ma con comportamenti che si in-
re l'innovazione e l'adozioni delle best practi- fluenzano reciprocamente e determinano l'ef-
ce. Troppo frequentemente, invece, l'eteroge- ficacia e la sostenibilità complessiva dell'inte-
nenità si traduce in un'incapacità di 'fare siste- ro sistema.

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