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Spektrum DX8e 1ª Gara IMAC Italia 2018 P51 Mustang 1.2 E-flite
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https://www.raiplayradio.it/audio/2018/05/CATERPILLAR-AM-9f343938-88d4-4979-8b8e-4e5950c029ab.html
Passiamo ad un argomento più triste, c'è stato un lutto nella famiglia dei grandi aeromodellisti: è deceduto Vincenzo
Scardicchio, figura storica dell'aeromodellismo pugliese e molto noto anche in ambito nazionale, come raffinato
costruttore di riproduzioni e giudice di gara. Siamo vicini alla famiglia ed al GAB, di cui era socio onorario,
partecipando al loro dolore.
Vista la sempre grande richiesta di articoli tecnici, e che tra i nostri lettori ci sino anche (fortunatamente) nuovi
aeromodellisti, riproponiamo un articolo che pubblicammo su "Volo Elettrico" nel 2013 riguardo ai ritocchi ed alla
riparazione dell'espanso, un argomento quanto mai attuale!
Gli appassionati di aeromodelli jet in Italia sono numerosi e voglio ricordare loro che l'importante "Jet Power", senza
dubbio il più importante evento europeo del settore, da quest'anno ha cambiato organizzatori e location; si svolgerà
dal 14 al 16 Settembre sull'aeroporto di Genderkingen, nelle prossimità di Donauworth, che ha una pista di oltre 200
metri e ampi spazi sia espositivi che di volo. Per gli appassionati un appuntamento da non mancare. Tutte le info sul
sito www.jetpowerevent.com
Giulio
Per abbonamenti, copie arretrate, ecc. servirsi del c.c. postale n. 399550, oppure inviare vaglia o assegno bancario, intestato a «Modellistica International» Viareggio.
Tutti i diritti riservati. Riproduzione, anche parziale, interdetta senza l’autorizzazione scritta dall’editore. Il contenuto degli articoli firmati é di responsabilità dell’autore e non
rispecchia necessariamente l’opinione dell’editore. La presentazione ed i test di prodotti commerciali non ne costituisce l’incondizionata approvazione e l’editore non potrà
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I manoscritti non richiesti non vengono restituiti; l’invio implica l’autorizzazione alla pubblicazione e la cessione dei relativi diritti all’editore.
I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.
Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Lucca con n. 679 del 5/11/1997
Questo periodico é associato
ISSN: 1594-4042 alla Unione Stampa Periodica Italiana
48 L39 Albatros - Cmodels
22 PRESENTAZIONE
Spektrum DX8e
33 AUTONOMY
2ª Gara di Campionato
22
35 GIOVANI AEROMODELLISTI
DX8e - Spektrum Consegna delle “Ali” al “Gruppo Falchi”
38 REPORTAGE
1ª gara IMAC - Trofeo Mattfly
42 TEST
P51 Mustang 1.2 - E-flite
48 CONVERSIONI
L-39 Albatros Cmodels - 1ª parte
54 TECNICA
Ritocchi e riparazioni sull’espanso
6
7
TOP GUN
Testo: Marco Benincasa - Foto: Marco e Giulio Benincasa
ammirare a bocca aperta, ed in volo
non è da meno (cosa non sempre scon-
tata nel mondo delle riproduzioni).
Riprodotto in scala 1/4, ha un'apertura
di 2,28 m ed è motorizzato con un Laser
300V 4T bicilindrico a "V".
Notevole anche il grande Storch in scala
1/4 della coppia Johnson/Palmer, con-
Il bel B-25 Mitchell molto ben pilotato da David Moser correnti nella Team, di 3,56 m di apertu-
ra e motorizzato elettrico con un Hacker
Giovedì A60-18L! Il volo è proprio quello dello
Storch: lento e con decolli e atterrag-
La giornata è splendida, anche se il gi cortissimi; peccato solo per il
vento è piuttosto turbolento, mettendo a
dura prova i piloti specialmente durante
il passaggio lento (velocità simile a quel-
la dell'atterraggio, carrelli e flaps fuori):
proprio a causa della bassa velocità e
quindi della minore reattività dei
comandi, anche i giroscopi (che, ahimè,
sono permessi da anni alla Top Gun...).
Che spettacolo intorno a me: decine e
decine di modelli meravigliosi! Quelli
delle categorie ProAm (Sport, Prop e Jet)
sono sicuramente di alto livello, ma i par-
tecipanti alle altre categorie devono sot-
tostare alla valutazione statica, e quindi
la loro finitura è spesso molto più curata;
dette categorie volano il sabato e la dome-
nica, ma la valutazione statica inizia il gio- impensabili, ed è bello scoprire gioielli
vedì, e quindi alcuni sono già sul campo, favolosi ed i loro creatori, come l'Hawker
per la gioia degli occhi dei presenti. Fury dell'australiano Gwyn Avenell, pro-
Come sta succedendo per il pilotaggio, tagonista della copertina del nostro
anche nella costruzione il livello si sta numero scorso: Gwyn ha realizzato un rumore, ovviamente non realistico, che
innalzando sempre di più, grazie anche vero capolavoro in ogni minimo partico- mi ha fatto pensare "perchè non hanno
alle nuove tecnologie che permettono di lare, e la finitura "a specchio", identica montato uno dei vari impianti audio che
realizzare modelli e finiture una volta all'esemplare originale, è qualcosa da riproducono il rumore degli aerei veri?".
La mia attenzione si è poi concentrata su
quello che, per quanto mi riguarda, è
stato il "Re", della Top Gun 2018: l'SR-71
Blackbird di Lance Campbell! Questo
incredibile modello che riproduce perfet-
tamente, senza alcuna deviazione di
scala, il mitico aereo spia (a tutt'oggi il
più veloce aereo mai stato in servizio
operativo con i suoi Mach 3+, la vera
velocità massima non è mai stata rivela-
ta), è il frutto di ben 8 anni di lavoro da
parte di Lance; riprodotto in scala 1/8, è
lungo poco meno di 4 metri, con un'aper-
tura di 2,10 m, pesa 39 kg ed è motoriz-
zato con due Jetcat 140. I particolari di
questo modello sono difficili da descrive-
ala 1/5 di Frank Noll re a parole. Questo modello è stato pre-
L’F16 BVM in sc sentato per la prima volta alla Top Gun
10
N 2018
2017 (che io ho "saltato"), e pensate che
poco prima Lance era stato invitato ad
esporre il suo capolavoro ad una riunio-
ne di piloti, navigatori, meccanici ecc di
2ª parte
L29 Delphin di Zavi Machinchi, vincitore nella “Young Guns” classe 11-14 anni.
11
Venerdì
Oggi è un giorno importante sotto diver-
si aspetti: dal punto di vista della classifi-
ca voglio fare un altro ben punteggio
per cercare di piazzarmi stabilmente tra
i primi, e da quello "modellistico" oggi
arrivano tutti i partecipanti che domani e
domenica si "daranno battaglia" per
tutte le altre categorie, tranne quelli che,
come detto, sono già arrivati ieri. Per
quanto riguarda il meteo la giornata è
perfetta: vento "giusto", poche nuvole in
cielo, e sembra che la turbolenza sia
decisamente minore.
Alle 8.30, come al solito, inizia la gara
della ProAm, mentre sotto molte tende
noleggiate dai concorrenti c'è una feb-
brile attività: si preparano i modelli per
Sopra ed in al
to: Marco Beni
tecipato con l’L nc
39 Albatros Cmasa ha par-
odels 1:4.8
12
la prova statica, alla quale sono già
Il Fieseler Storch in scala 1/4 della coppia Johnson/Palmer, 3,56 m
"passati" Luigino Arnaboldi e Dimitri di apertura, motorizzato elettrico con un Hacker A60-18L
Meazza: il primo con l'F16 con cui parte-
cipa ai mondiali F4J (qui nella Expert),
ed il secondo (nella Team insieme a
Mauro Pirotti) con il G91 con la rarissima
livrea americana "Army", che in pochi
giorni è diventato uno dei preferiti della
Top Gun 2018.
Oggi volo con un'altra coppia di giudici:
li conosco entrambi dalle passate edizio-
ni ed a un lato sono tranquillo perché
sono sempre stati piuttosto corretti, dal-
l'altro sono preoccupato perché anche
loro hanno dato punteggi iperbolici a
voli tutt'altro che buoni, ma con modelli
notevoli...vedremo. Luigino, come sem-
pre, vola subito prima di me. Mentre fa Il Rafale in sc
ala 1/7 di Jim
un passaggio ad alta quota vediamo un McEwen realiz
zato a partire
pezzo piuttosto grosso staccarsi dal suo d un kit BVM
13
Soggetto raro alla Top Gun: l’F104
Il Fuga Magister di Jack Diaz, vincitore per la terza volta consecutiva del trofeo “Top Gun”
14
Una vista tipica della Top Gun: un F-16 è allineato per l’atterraggio ed un T-34 si prepara per il passaggio lento
Il bellissimo F8
6 Sabra di Bria
n O’Meara
15
A sinistra: Mauro Pirotti durante un volo di gara con
il suo G-91 (sopra), coadiuvato da Luca Tattoli
La “squadra” italiana formata, da sinistra, da Dimitri Meazza, Reynold Asburger Luigino Arnaboldi e Mauro Pirotti
Come in ogni gara basata sul giudizio Questa categoria è inoltre divisa per età ammirare dei bellissimi modelli, sia a
umano (non solo di aeromodelli, ma in tre "sotto gruppi": 8-10 anni, 11-14 anni terra che in volo, come il ME-262 da kit
anche il pattinaggio e la ginnastica arti- e 15-17 anni. Va bene qualsiasi modello Airworld della coppia
stica, i tuffi ecc) anche alla Top Gun è purché sia una riproduzione, elettrici in Machinchy/Hammerstad che concorro-
normale e accettabile che ci sia qualche espanso inclusi, purché abbia un'apertu- no nella team: in scala 1/4, ha
punteggio con cui magari non si è com- ra alare minima di 1,98 m (78 pollici). un'ap.alare di 3,20 m, pesa 20 kg ed è
pletamente d'accordo, rientra nella sog- La giornata è splendida, e possiamo motorizzato con due Kingtech 140; il volo
gettività, ma quello che sta succedendo
alla Top Gun quest'anno non ha molto
senso.
Sabato
Oggi, come sempre, le categorie ProAm
non volano, lasciando spazio alla Expert,
Masters, Team, Unlimited, X-Class e, da
quest'anno, alla nuova categoria "Young
Guns", creata appositamente per i piloti
"under 18", che hanno così la possibilità
di fare una bellissima esperienza e con-
frontarsi ad alto livello avendo così l'op-
portunità di crescere e migliorarsi.
L’XB-70 Valkyrie di Brett Becker
16
are un
assi comune us
Negli USA è prgato al “troppo pieno”
serbatoio colle il rifornimento
durante
17
L39 Albatros di Chanatip Seevaranant,
Thailandia, secondo classificato nella Expert
18
L’F-8H Crusader di David Hudson, purtroppo distrutto a causa delle batterie di bordo
Domenica ti. La premiazione avviene sotto una tutti questi piloti avessero volato tutti allo
pioggia intermittente. Il titolo di Mr. Top stesso livello, ma le differenze erano
Piove, l'inizio della gara è sospeso. So Gun viene vinto, per la terza volta conse- invece ben visibili, altro che pochi deci-
benissimo che le mie speranze sono cutiva, da Jack Diaz, che vince la Expert mi di punto. Comunque sia, è andata
ormai ridotte al lumicino, ma se riuscissi con 0,188 punti in più rispetto al punteg- così, se ne prende atto e si va avanti;
a ottenere un buon punteggio potrei gio con cui Lance Campbell vince la Ovviamente di quest'anno mi rimarran-
forse portarmi a ridosso dei primi. Dopo Master. La Team viene vinta dalla cop- no impresse anche cose positive come i
un paio d'ore la pioggia cessa. La gara pia Barbee/Noll con il KingAir, la ProAm meravigliosi modelli presenti, l'aver ritro-
inizia, ma viene subito fatto presente che Prop da Peter Goldsmith con il DH-4, la vato amici carissimi, ed anche l'aver
viene data precedenza alle classi che Sportsman da Roberto Zelaya, la finalmente condiviso la Top Gun con "ita-
hanno volato il sabato, in modo da fargli Unlimited dalla squadra "Best in the liani di livello": Mauro Pirotti, Luigino
fare perlomeno il terzo volo, e poi la West" con il T34, la "X" da Franco di Arnaboldi, Luca Tattoli, Dimitri Meazza e
ProAm Jet e Prop. Nel nuovo ordine di Mauro con l'F16 1/5 BVM, mentre ZAvi "l'italiano" Reynold Ausburger, si sono
lancio io sono nella seconda metà. La Machinchi vince la Young Guns "11-14" e fatti notare negli USA non solo dal lato
gara inizia e viene poi nuovamente Alexis Levy la "15-17". Lascio per ultima, aeromodellistico portando dei modelli
interrotta per la pioggia, anche se questa volutamente, la Pro Am Jet. Vince, meri- splendidi, ma anche e soprattutto da
è davvero leggera, e si potrebbe conti- tatamente, Franco di Mauro con il gran- quello umano, che è poi quello più
nuare. Si aspetta un poco, ed è subito de L39 Albatros da kit Tomahawk, importante.
chiara la situazione: c'è chi, come me, secondo Brian O'Meara con l'F86 Chiudo con una nota triste: la 30ª Top
vorrebbe continuare per giocarsi il tutto Tomahawk, terzo Michael Abraira con Gun potrebbe essere stata l'ultima; la
per tutto, mentre altri, che sono più che l'Hawk da kit Tomahawk. Ed il sottoscrit- quasi totale scomparsa degli sponsors
soddisfatti del loro piazzamento, spingo- to? Beh, alla fine mi piazzo.....nono, il mio (senza i quali è impossibile mettere in
no per chiudere la gara. Viene fatta una peggior risultato di sempre, e non so per- piedi un evento del genere) mette infatti
votazione per alzata di mano: si va ché. Devo dire che la conclusione con il in serio pericolo la sopravvivenza di que-
avanti, anche perché la pioggia è cessa- cielo buio e la pioggia è stata "cinemato- sta mitica gara, ed al momento non c'è
ta. Dopo qualche volo la pioggia rico- graficamente" perfetta, in linea "con la alcuna certezza riguardo l'edizione del
mincia: è leggera, non porrebbe proble- storia". Alla fine si conferma quello che prossimo anno. Vedremo.
mi per un regolare svolgimento, ma le ho scritto, cioè che i punteggi dei piloti di
"pressioni" di chi vuole chiuderla qui ogni lancio erano quasi identici a pre- (Fine)
hanno la meglio e così la Top Gun 2018 scindere dai voli, e sembravano dati "a
finisce qui. Ovviamente i voli fatti oggi caso": tra il 2° classificato e l'11° (!), quin- Marco Benincasa
delle categorie che non sono state com- di un gruppo di ben 10 piloti, ci sono
pletate, come la mia, vengono annulla- appena 0,876 punti! Andrebbe bene se
19
SPEKTRUM DX8e
Una 8 canali per tutti
Marco Benincasa
Filosofia
Negli anni recenti molti produttori di radio hanno intro-
dotto sul mercato delle versioni più economiche delle I modelli che abbiamo a disposizione oggi hanno, per la
loro radio ad alto numero di canali. Spektrum, che ha nostra felicità ed il nostro divertimento, sempre più funzio-
da sempre cavalcato l’onda del prezzo di fascia ni ed “accessori”: oggi infatti troviamo modelli pronti al
medio-bassa, è stata tra le prime ad introdurre una volo con aerofreni, carrelli retrattili, impianti luci ecc già
versione più economica di una delle sue radio anco- installati e funzionanti, che una volta erano considerati
ra in commercio, e mi riferisco alla DX6e, che è “lussi” o comunque funzioni installate solo su modelli di
appunto una versione più economica, ma non meno altissimo livello. Anche gli impianti fumogeni (special-
interessante, della DX6. Di questa radio abbiamo mente quelli a cartuccia) stanno diventando sempre più
pubblicato la presentazione completa su semplici ed economici, e quindi vengono utilizzati
Modellistica di Dicembre 2016. anche su modelli da uso “domenicale”. Ecco quindi
Continuando sulla stessa strada, Spektrum che cresce il bisogno di un maggior numero di
presenta ora la versione economica della canali anche da parte di chi non vola con
sua DX8, forse una delle radio più diffu- modelli a turbina, o maxi riproduzioni ad
se al mondo, battezzandola DX8e. elica o grandi alianti con molteplici parti
22
Il “knob” rotante al quale assegnare funzioni
proporzionali come flaps, aerofreni ecc L’antenna è orientabile lungo l’asse longitudinale
Lo “slider” per la selezione meccanica del “mode” degli sticks La sede della cartina SD utilizzabile per aggiornamenti, copia memorie ecc
Sul lato sinistra dello shermo troviamo i tasti “CLEAR” e “BACK”, mentre sul destro il caratteristico “pulsante rotativo”
La tensione delle molle degli stick è regolabile dall’anteriore Il design è curato su tutti i particolari, anche nell’attacco per la cinghia
23
La schermata iniziale Il menù principale Il menù di regolazione dei singoli canali
curando appunto il design, gli schemi
di colorazione e tanto altro di modelli,
radio ecc.
L’antenna è la stessa utilizzata su
diverse altre radio Spektrum, ed è
orientabile sull’asse longitudinale.
Per controllare le varie funzioni trovia-
mo sette interruttori ed un “knob”
La schermata delle miscelazioni Esempio di selezione del tipo di modello rotante; gli interruttori sono così suddi-
mobili sulle ali ecc. visi: cinque interruttori a tre posizioni,
Va da se che il voler un maggior Descrizione due a due posizioni.
numero di canali non significa l’aver a La DX8e condivide anche un’altra fan-
disposizione un budget molto elevato, L’esterno della DX8e è lo stesso della tastica caratteristica, unica al mondo
ed ecco quindi che la DX8e è una DX6e, e vale la pena ripetere quanto per il momento, con la sua “sorella” a
soluzione da tenere in forte considera- detto per quest’ultima in quanto è 6 canali: dietro la radio, troviamo uno
zione, visto che il suo prezzo al pubbli- un’opera tutta ITALIANA: il design è sportellino trasparente che protegge
co è inferiore ai 200 Euro. infatti opera di Mirco Pecorari, aero- uno “slider” (cioè un “interruttore mec-
modellista e senza dubbio il più canico”), bloccato in posizione da una
apprezzato designer aeronautico al linguetta; tolta la linguetta, facendo
mondo, che da anni collabora con il scorrere questo lo slider da sinistra a
gruppo Horizon Hobby (e non solo) destra e viceversa, selezioniamo così
meccanicamente il “mode” degli
sticks; non dobbiamo smontare la
radio per passare da MODE 1 a MODE
2 ecc, togliere e spostare le molle di
24
tà
con un’ampia varie
DX 8e pu ò es sere alimentata e getta”
La sa
se le alkaline “u
di batterie, inclu
Conclusioni alianti
- 4 tipi di ala
L’arrivo della DX8e sarà senza dubbio una “manna” per chi - 3 tipi di coda
- Gestione profilo variabile
vuole una radio 8 canali ma non ha un grande budget a - 5 condizioni di volo
disposizione. E’ infatti davvero difficile trovare una radio di - Dual/rate e esponenziali
qualità, con caratteristiche uniche (come la selezione mec- - 4 mix pre-impostati: alettoni-deriva, alettoni-flap, elevatore-flap, flap-elevatore
- 4 mix liberi, lineari o a curva
canica del “mode”), e la compatibilità con qualsiasi tipolo-
gia di “modello r/c volante”, a prezzi inferiori ai 200 Euro. multicotteri
- Gestione comandi sui tre assi
Buoni voli a tutti! - Checklist e allarmi
Marco Benincasa - Setup condizioni di volo e assegnazione degli switch semplificati
25
ARROW
Sport jet fatto in casa
Antonio Campanile
Salve a tutti i lettori di Modellistica!
Sono Antonio Campanile, e grazie
a mio padre che mi ha trasmesso
questa passione, pratico l'aeromo-
dellismo da circa trenta anni.
Questo hobby mi ha regalato
molte emozioni, giornate passate
all’aria aperta e soprattutto molti
amici. Spinto da tutto questo, ho
unito la mia "voglia di jet" con quel-
la di realizzare qualcosa di unico e
non il classico modello in scatola:
così, circa un anno fa, ho iniziato
una nuova avventura, cimentan-
domi nella progettazione e costru-
zione di un jet totalmente in com-
positi. La fortuna ha voluto che nel
campo di volo che frequento sono
inscritti Davide e Vittorio Pardini
(vedi la presentazione del
Revolution sul numero di Gennaio
2017) che mi hanno aiutato e
Antonio posa felice con l’Arrow durante i collaudi
26
mostrato la "retta via" e che non
finirò mai di ringraziare. Mi sono
messo all’opera tracciando il dise-
gno dello sport jet che avevo in
mente; le dimensioni sono state
calcolate in modo da essere un
modello molto pratico e trasporta-
bile, ed ovviamente avere un'ala
che lo rendesse divertente e facile
da pilotare a tutte le velocità. Ho
pensato quindi che doveva aggi-
rarsi intorno ai 220 cm di lunghez-
za ed apertura; quando il progetto
è stato definito le misure sono risul-
tate 226 cm di lunghezza e 216 cm
di apertura alare. Per le ali ho
usato un classico profilo naca 0010
che da ottime prestazioni in un
ampio ventaglio di velocità. Un fat-
tore a cui ho prestato molta atten-
zione è stata la forma della fusolie-
ra: ho disegnato la fusoliera con
un'area laterale ampia ed una
cappottina molto pronunciata,
cosicché potesse tenere il volo a
coltello anche a bassa velocità.
Finito il disegno, ho potuto iniziare i
lavori sul "master" con il quale
avrei poi realizzato gli stampi.
Per l’allineamento di ali e pianetti
ho costruito una dima che ho utiliz-
zato durante la realizzazione del
master. Sono partito con la fusolie-
ra, facendola in poliuretano espan-
so poi rivestito con un tessuto di
fibra di vetro, e poi sono passato le
ali realizzate in polistirolo tagliate
con filo caldo e rivestite in balsa e
anche loro fibrate. Sul fianco della
fusoliera c'è una modanatura che
termina sulla presa d’aria sembra
una freccia...il che mi ha suggerito
il nome con il quale ho poi battez-
zato il mio jet: Arrow (freccia, in
inglese). Finito il master sono pas-
sato a realizzare gli stampi e subito
dopo ho stampato i primi pezzi, uti-
lizzando Airex da 1,2mm "guancet-
tato" da due tessuti in fibra di vetro
da 80 grammi all’esterno e 50
grammi all’interno, ho inserito rin-
forzi in carbonio nei punti che rite-
nevo deboli, inserito il tessuto per
ricavare le parti mobili direttamen-
te da stampo e ho messo il tutto sot-
tovuoto. Vedere uscire i primi pezzi
mi ha molto emozionato e fatto
dimenticare tutte le fatiche! A que-
sto punto ho disegnato le ordinate
e le centine da inserire nella fuso-
liera e nelle ali tenendo conto di
Sopra ed in alto: la preparazione del “master”
27
La struttura interna delle ali e dei piani di coda
28
Il posizionamento di tutti gli elementi è stato previsto in sede di progetto Le sedi dei carrelli e dei servi alari
29
Alle 8:30 avevo già montato tutto e
fatto il pieno di kerosene. La tensio-
ne era palpabile, dimostrata da un
bel nodo in gola, ma la voglia di
provarlo era troppa. Ho acceso e
ho posizionato il modello in testa
pista, dato tutto gas e....era in volo!
Non mi sembrava vero, stavo
volando con il mio jet, avevo i peli
della barba dritti! L’Arrow è andato
subito benissimo, preciso e prevedi-
bile, molto divertente e non ha
avuto bisogno di trimmaggi. Il
modello vola con un quarto di tur-
bina, la spinta a disposizione è
tanta sia per il peso ridotto sia per-
ché è aerodinamicamente molto
fluido e penetrante. Dopo aver pro-
vato lo stallo, prevedibile e si pre-
senta a velocità bassissime come
se fosse un trainer, e aver settato le
condizioni di volo con mezzi flaps e
full flaps, era già ora di atterrare.
Mi sono allineato con la pista e.....
ho guardato il modello atterrare! E'
infatti atterrato praticamente da
solo nonostante avessi a bordo
ancora mezzo serbatoio di carbu-
rante. Neanche il tempo di raffred-
dare la turbina e spegnere la radio
che ho chiamato mia moglie man-
dandola in macelleria a prendere
le salsicce per tutti (non le ho prese
prima per scaramanzia)!
Affrontare un lavoro del genere
con delle fatiche e delle spese non
indifferenti sulla speranza che poi il
modello andasse bene mi hanno
messo a dura prova, ma sono felice
di poter dire che è stata un'avven-
tura positiva e che mi ha fatto cre-
scere. A breve comincerò una
nuova sfida costruttiva, della quale
vi terrò aggiornati. Buoni voli a tutti!
Antonio Campanile
30
ANNICCO (CR) - 15 APRILE 2018
2ª GARA AUTONOMY
Quando si organizza una gara Testo: Guido Mascherpa - Foto: Franca Pagliano
importante come l’Autonomy, la
preoccupazione assillante è quella
della pioggia e del vento forte. E’ pur
vero che ai miei tempi, anni 30-40,
le gare di campionato italiano si
svolgevano con qualsiasi tempo,
come documentato anche dalle rivi-
ste dell’epoca, ma attualmente le
trasferte sono anche un motivo di
vacanza che si preferisce non gua-
stare per i capricci metereologici.
Comunque oggi si riesce a condurre
la competizione fino alla pausa
pranzo quando si aprono le caterat-
te del cielo per poco più di un’ora.
E questo non è stato previsto dalla
meteorologia.
Soltanto il sito meteo Ventusky.com
aveva previsto il fresco venticello da
Paolo Vettorazzo con i suoi modelli
L’inconsueto In
di Rizzo side+
personale
Il bel modello
32
L’Ago 18 di Pagliano in finale
lo personale.
lancia il be llissimo model
Vito Facchini
la tenzone. Osserviamo l’Inside di
ovest che ha soffiato tutto il giorno in Vettorazzo caratterizzato dal bitrave
modo non fastidioso ma che ha e timone a V rovesciato: sembra
impedito la normale formazione di volare molto bene e il risultato di
termiche se non per un breve perio- gara poteva essere forse migliore
do. Siamo comunque ben protetti con il necessario allenamento per
dalle provvidenziali attrezzature del raggiungere il corretto abbinamen-
ben curato campo di volo presiedu- to pilota-modello. Osserviamo il bel
to da Marco Pattoni che ringraziamo modello di Pagliano, danneggiato a
anche per l’accoglienza. Terminato Pozzolo e rimesso ora a nuovo, che
lo spuntino, cessa la pioggia e la vola con lui in perfetta armonia.
gara viene riavviata dalla direttrice Luciano Zanchi vola molto bene con
Franca Pagliano. Si riaccende subito il suo Introduction e si impegna poi
utilmente alla stesura della classifi- continui lanci, i voli in termica e gli motore. Occorre anche un affiata-
ca al computer ringraziato dagli atterraggi di precisione azzeccati al mento con il modello ottenuto in
organizzatori. I primi quattro model- 93%. L’abilità dei concorrenti oggi è molti voli di prova. Gli amanti del
li classificati sono dotati di timone a messa a dura prova per la scarsezza volo a vela troveranno in questa
V che si sta diffondendo anche nella di termiche. Coglie la vittoria specialità l’occasione straordinaria
categoria F5J; questa soluzione non Eugenio Pagliano superando di per raffinare la loro sensibilità al
offre vantaggi di manovra ma solo pochi punti il campione italiano volo in termica e a fraternizzare con
una piccola riduzione di peso e di 2017 Claudio Vigada. L’opinione di concorrenti prestigiosi. Consultate il
resistenza. Pagliano è che le prestazioni dei sito www.autonomy-f5j.it per il rego-
La giornata di gara scorre regolar- primi cinque classificati differiscono lamento, per il calendario gare e
mente con grande animazione per i di poco per piccoli errori di pilotag- per le informazioni tecniche.
gio. L’Autonomy è particolarmente Partecipate numerosi e ne sarete arric-
apprezzata per la sensibilità richie- chiti di una straordinaria esperienza.
sta ai concorrenti nello sfruttamento
corretto delle delle correnti ascensio- Guido Mascherpa
nali risparmiando l’intervento del guido.mascherpa@libero.it
CLASSIFICA
Pos. Nome Voli Ultimo Volo Centri Punti Millesimali
1° Pagliano 12 310 12 5110 1000
2° Vigada 12 228 12 5028 983,95
3° Dapporto 11 263 11 4663 912,52
4° Rizzo 11 129 9 4449 870,65
5° De Michele 11 40 11 4440 868,88
6° Brunetti 10 41 10 4041 790,8
7° Zanchi 9 205 9 3805 744,62
8° Perini 9 183 8 3743 732,49
9° Vettorazzo 9 125 8 3685 721,14
10° Bianchi 9 0 9 3600 704,5
11° Vanzan 8 288 8 3488 682,58
apporto 12° Arbetti 8 323 3 3323 650,29
a Pagliano e D
Il podio: Vigad 13° Giovannelli 7 154 7 2954 578,08
34
PALOSCO (BG) - 6 MAGGIO 2018
Domenica 6 Maggio sul campo volo to il modello Electrostick ed il motove- ha disposto che tutto quanto in loro
“Giorgio Rabaglio” sito in Palosco (BG) leggiatore Tommy, fatti volare per l’oc- possesso riguardante l’aeromodelli-
del Gruppo Falchi di Bergamo si è svol- casione. smo, venisse donato al gruppo Falchi
ta una simpatica consegna delle “ALI” Il progetto è presente sul sito ad uso didattico per la scuola.
ai nuovi ragazzi, che anche quest’an- www.gruppofalchi.com/corsi-di- Oltre a radio, motori, servocomandi,
no, come da molti anni, hanno parte- aeromodellismo.html modelli pronti al volo, molto altro
cipato alla scuola allievi. Il Gruppo ricorda e ringrazia la fami- materiale donato è stato usato per
Riunendosi sotto la guida dei soci mae- glia dell’aeromodellista e istruttore queste realizzazioni. Per l’occasione
stri Paolo Riboli, Roberto Viti, Fabio Franco Fontana di Roma che, saputo era presente la compagna Franca
Suardi e Dionigi Ferrari, hanno costrui- della scuola per nuovi appassionati, Maria con la figlia Beatrice.
SAN CIPIRELLO (PA) - 7/8 APRILE 2018
38
Antonio Bongiovanni Paolo Casamento
2,40 mt di apertura alare con un flap, dimostra di avere un buon Sergio Rossi che s’è ben allenato
DA-70, dimostra un’ottima messa a modello ed un altrettanto buona durante l’inverno porta a termine
punto e buona preparazione. preparazione, peccato che col il lancio con un buon risultato.
Segue Romeo Letor di Messina, proseguo delle figure l’emozione Manrico Mincuzzi altrettanto bene
con un nuovo Edge 540 da 2,80 prenda il sopravvento e a breve distanza al secondo posto,
mt con EME 120cc, col quale Francesco resti un pò penalizzato. ed infine Franco Antognazza al
dimostra un notevole passo avan- Arriviamo all’Advanced dove tro- terzo.
ti rispetto al 2017. viamo tre “nordici” arrivati apposi- I lanci si susseguono per tutto il gior-
Francesco De Caro poi, con uno tamente per la loro prima gara in no fino all’imbrunire, collezionando
Sbach al quale sono stati ricavati i questa categoria. 4 voli ognuno per le categorie
39
Basic, Sportsman ed Intermediate,
mentre solo tre per l’Advanced a
causa della mancanza di luce.
Prima di lasciarci vengono distri-
buiti i voli “sconosciuti” per le cate-
gorie Sportsman, Intermediate ed
Advanced, da eseguirsi l’indoma-
ni senza possibilità di provarli, solo
di impararli a memoria notte
tempo.
Prima di coricarci un’occhiata alle
previsione della Domenica: pur-
troppo niente di buono, per mezzo-
giorno è previsto vento di Scirocco
a 50 Km/h; ok, ci penseremo
domani.
Domenica mattina ore 9.00 pronti
con il quinto lancio di tutte le cate-
gorie: parte la basic, poi Claudio Schifan
Sportsman ed Intermediate. i
I piloti dell’Advanced, in funzione
di un imminente vento da
50Km/h, l’impegno come giudici
e sistemare qualche inconvenien-
te col Notaumatic, hanno preferito
di comune accordo di non lancia-
re preferendo far concludere la
gara alle altre categorie.
Quindi riusciamo a portare a ter-
mine 5 Lanci per la Basic e 5 lanci
più uno sconosciuto a testa per la
Sportsman e la Intermediate, l’ad-
vanced si conclude con i tre lanci
del Sabato.
Lotta serrata nella Basic dove
poco meno di 6 millesimi separa-
no il primo dal secondo.
Ignazio De caro domina nella
Sportsman, dove invece Claudio
Schifani ed Angelo Arena si gioca-
no il secondo e terzo posto a bre-
vissima distanza.
Fabio Giammarinaro
40
Il gruppo dei premiati
41
P-51 Mustang 1.2 E-flite
Il “cavalllo di razza” della WWII
Marco Benincasa
Il nuovo Mustang P-51D 1.2 della E- curata; ci troviamo infatti davanti facilmente riparabile, ma la finitura
flite fa rivivere in modo piuttosto rea- ad una riproduzione fedele nelle include linee delle pannellature,
listico il mitico caccia americano. linee e nei particolari ma che per rivetti, e la dotazione comprende i
Studiando bene le sue caratteristi- materiali, peso, dimensioni e carat- flaps funzionanti, i carrelli retrattili
che, questo Mustang si dimostra teristiche di volo, non è molto diver- elettrici, i serbatoi sub-alari e addirit-
essere un’ottima unione tra un sa da un normale trainer ad ala tura l’elica quadripala funzionante!
modello da divertimento “senza bassa. E’ infatti prodotto in espanso Come vedremo, il Mustang P-51D
complicazioni” ed una riproduzione Elapor, e questo le rende leggero e 1.2 è dotato di una certa qual flessi-
bilità d’uso, che lo rende adatto ad
un’ampia tipologia di piloti, grazie
ad una caratteristica “fissa” ed una
“optional”: la prima riguarda la pos-
sibilità di essere motorizzato sia con
pacchi 3S che con pacchi 4S, da
2200 a 3000 mAh, e quindi decidere
se si vuole più o meno potenza; la
seconda è la possibilità per chi ha
una radio Spektrum, di acquistare il
modello in versione BNF, ovvero
completo di ricevente AR636 com-
pleto del giroscopio a tre assi AS3X e
del sistema SAFE. Come abbiamo
più volte spiegato, il sistema SAFE
che include la funzione di auto-livel-
lamento e di limitazione dell’inclina-
zione su tutti gli assi, mette modelli
come il Mustang alla portata di tutti,
anche di piloti con esperienza ridot-
durante la guerra
inale in una foto scattata ta o doti di pilotaggio sotto la media.
L’esemplare orig
La ricevente AR636 inclusa nella
42
Tolta la cappottina, l’accesso all’interno è comodissimo Il pacco batterie 3S da 2200 “scivola” nella sede con il supporto dedicato
versione BNF del Mustang 1.2 è Assemblaggio to sul biplano PT17 Eflite. E’ perfetto per
dotata del SAFE Select, ovvero il pacchi 3S da 2200 ma non va bene
SAFE arriva disattivato, se volete La scatola, come sempre molto ben per il pacco FullPower 4S da 3300
attivarlo basta seguire una sempli- studiata, contiene tutte le parti princi- mAh che ho provato nel secondo volo:
cissima procedura ben descritta pali. Servi, motore e regolatore (e rice- detto pacco, largo 43 mm, entra a
nelle istruzioni, anche in italiano, vente nella BNF) sono inclusi e già forza nello spazio ricavato in fusoliera,
che troviamo nella scatola. installati. ma senza il supporto estraibile. Un
La versione provata per questo test è Il montaggio necessita di pochissimo pacco da 3000 mAh di qualche mm
la BNF, e quindi per completare il tempo: c’è solo da inserire i piani di più stretto, entrerà sicuramente
modello ho bisogno solamente di un coda nella loro sede fissandoli con due meglio. Tenete quindi a mente questa
pacco batterie 3S o 4S (li proverò vitine, montare l’ala e programmare la misura quando scegliete le batterie
entrambi), da 2200 a 3000 mAh, ed radio! Tempo totale...meno di 20 minuti! per il vostro Mustang 1.2 Eflite.
una trasmittente Spektrum; per que- La sede della batteria è dotata dello La programmazione è come sempre
sta prova utilizzerò la DX6E. stesso supporto estraibile che ho trova- semplicissima: scegliete il tipo di
modello con 1 canale per gli alettoni
ed 1 canale per i flaps. Sulle istruzioni
troverete tutte le indicazioni per la
43
I “serbatoi sub-alari” si montano facendoli
scivolare all’indietro negli appositi sostegni
44
P-51 Mustang 1.2
PRODUTTORE
E-flite
DISTRIBUTORE
Horizon Hobby EU
TIPO MODELLO
Warbird elettrico
leto
lite arriva comp
Il Mustang 1.2 Ef qu ad ria pa la!
di un’ottima elica I piani di coda vengono montati e smontati tramite una vite ciascuno
45
questo caso l’incremento di prestazioni
con le 4S è più che notevole, ed il Conclusioni
E non rallenta! Fantastico! divertimento va di pari passo.
Ora un bel passaggio rasoterra a tutto Oltretutto l’incremento di peso non So che mi ripeto, ma d’altronde è così:
motore....YAHOOOO!!!!!! Via, torno influenza minimamente le prestazioni non sono ancora riuscito a trovare un
indietro, sempre a pochi centimetri da alle basse velocità, anzi, è ancora più modello E-Flite che mi abbia deluso in
terra e parto con un lungo e ampio roll piantato e stabile. Con le 3300 si può qualità e prestazioni. Il Mustang 1.2 è
“a botte” che concludo alla stessa ovviamente volare di più, ed infatti l’ennesima dimostrazione di un prodot-
quota...troppo bello! Come con altri arrivo a 8 minuti senza sentire un calo to molto ben fatto, che farà felice tutti
modelli E-flite che ho provato recente- nelle prestazioni. gli amanti dei magnifici Warbirds!
mente (AT-6 Texan e Maule), anche in Marco Benincasa
46
1ª parte
L39 ALBATROS
Da turbina..... a ventola elettrica!
Marco Baldini
Poco dopo aver concluso con succes- stiamo parlando di una versione elet- precedente versione (+ 0,25kg).
so la “conversione elettrica” trica, il colore blu è rappresentativo Nella realtà chi l’ha già testata con-
dell’M346 in scala 1:5 della C&C dei mezzi elettrici secondo quanto ferma che la spinta è di circa +1Kg
(vedi Modellistica n°07/08 e 09 del proposto dal settore automobilistico. rispetto alla 1° versione. D’altronde si
2014), ho comininicato a pensare al Ordino quindi il set completo dei car- sa che il rendimento delle ventole
modello successivo: infatti l’esperien- relli riproduzione, macchinette elettri- diminuisce all’aumentare del n° di
za è stata molto gratificante al punto che, freni elettrici e cockpit. I mecca- giri e quindi diminuendo il n° di giri
che, passata l’euforia, mi sono deciso nismi per l’azionamento dei carrelli ed aumentando la superficie va da
a ripeterla. forniti sono gli Electron ER40eVo che se che un miglioramento ci deve
come dice la sigla sono evoluti rispet- essere.
La scelta del modello e to alla prima edizione del 2011. Nel Anche il regolatore “consigliato” in
della componentistica 2015 Electron ha introdotto la reversi- abbinamento alla ventola l’MGM
bilità delle macchinette ed il nuovo TMM 2563-3 X2 da 250A continui è
Inizio quindi la ricerca di un modello profilo della vite senza fine che da stato migliorato rispetto alla prece-
jet da elettrizzare valutando da subi- sezione triangolare è diventata a dente edizione che ho usato: oltre
to quanto offerto dalla C&C Models sezione quadrata. Quest’ultima alle ampliate possibilità di program-
vista la serietà ed il servizio amplia- modifica ha permesso di incremen- mazione (ben 52) il processore più
mente testati. Tra le tante possibilità tare, a parità di dimensioni e motore, potente permette di gestire meglio
che offre il “catalogo” di C&C l’atten- sia la velocità di apertura-chiusura un maggior numero di giri al minuto.
zione è ricaduta sul’L39 in scala quanto la spinta dell’azionamento. La MGM Controllers offre la possibili-
1:4.8. Il modello è piuttosto impegna- La motorizzazione che andrò ad tà di personalizzare il regolatore. Tra
tivo – come piace a me – ed è una installare è la Schubeler DS-98-DIA le personalizzazioni disponibili ho
semi-riproduzione ricca di dettagli. HST DSM 6043-650 da 13,25Kg di scelto la ventola di raffreddamento,
La fusoliera suddivisa in due parti spinta dichiarata. Questa versione il sensore di temperatura, la protezio-
rende il modello facilmente traspor- rispetto alla precedente della 1ª serie ne contro l’acqua ed un pacco di
tabile anche per chi come me non da me utilizzata, la DS-94-DIA HST condensatori in previsione di un
dispone di un’auto spaziosa. La colo- DSM 6745-700, oltre che per le eventuale allungamento dei cavi di
razione “Italian color Blue Scheme” dimensioni del motore differenzia per alimentazione.
non riproduce un “vero” L39: lo sche- la maggiore superficie disposta al Quando ho ricevuto il modello ho
ma è identico a quello “Italian color passaggio dell’aria (+4 cmq) accom- potuto subito apprezzare le pannella-
Red Scheme”, che riproduce l’aereo pagnata da un minore n° di giri del ture estremamente definite e la
in scala 1:1 e la cui livrea è stata motore (-50 g/1’). Con questa confi- “dote” di accessori in scala. Decido
disegnata da Mirco Pecorari. Il blu gurazione Schubeler dichiara una da subito quindi di implementare in
mi piace come colore e, visto che spinta di poco maggiore rispetto alla questo modello anche l’impianto
48
luci. Il mercato è piuttosto ricco di Box che ha integrato oltre al sequen- un servizio post vendita efficace!
offerte in questo settore ma è anche cer anche una sorta di I-Gyro. Come Una nota sui connettori delle batterie
facile incorrere in acquisti errati tutte le centraline marcate SRS scelti. Sono i Plettenberg da 6 mm
soprattutto là dove si devono abbi- anche questa è in grado trattare dati che utilizzo dal 2010 su diversi model-
nare articoli diversi realizzati da in formato digitale. li e, devo ammettere, che sino ad
diversi produttori. Unilight dispone di Per la ricevente, visto che ho sposato oggi non ho visto altri utilizzarli (sarà
kit completi nel suo catalogo per il sistema Multiplex installerò una probabilmente per via del costo,
diversi modelli e diverse scale. RX-16-DR Pro da 16 canali. poco meno di 10 Euro a coppia, e del
All’interno di ogni kit inoltre si posso- Le batterie del motore mi mettono un peso). Questi connettori sono lavorati
no scegliere diverse versioni: nel mio pò in difficoltà. Se da un lato sarei e finiti molto bene, hanno una resi-
caso ho scelto la versione pro in tentato di utilizzare le stesse utilizzate stenza bassissima, sono placati in oro
scala 1:5 dedicata all’L39. per l’M346, le Lipotech 7S da (vero) ed in grado di sopportare cor-
Unilight commercializza anche i cavi 5000mA e 30C di scarica, dotate di renti continue sino a 300 A e, la
necessari al collegamento dei led, una leggerezza unica, dall’altro gli nuova versione, viene prodotta in
cavi ottimizzati nelle dimensioni e ultimi voli eseguiti hanno fatto riscon- alluminio e non in acciaio con una
nella conformazione che permettono trare una sempre maggiore caduta significativa riduzione del peso (signi-
un sensibile risparmio in peso. Infatti di tensione alla massima potenza: ficativa nel mio caso visto che ne
i cavi presentano una sezione ridotta parliamo di circa 7V, troppo anche devo utilizzare 10).
per il passaggio del segnale rispetto in considerazione dei soli circa 50 Per l’alimentazione dell’impianto
alle sezioni per dei poli positivo e cicli di carica e scarica che ho fatto. radio, dei carrelli retrattili e dell’im-
negativo. Inoltre sono rivestiti con Decido quindi di sondare il mercato: pianto luci, le batterie sono le stesse
materiale resistente al calore, sottile non è che ci sia molto da scegliere già utilizzate sul M346: le Thunder
e di conseguenza leggero. Con lo per comporre un pacco complessivo Power G6-ProLite-25C 2S da 910mA.
stesso principio sono disponibili di 14S e 10.000 mAh. Possiedo già un Peccato non siano più reperibili in
anche i cavi per il collegamenti ai certo numero di batterie Hacker con Europa.
servi. Considerando che nel modello cui mi sono trovato e mi trovo tutt’ora Una volta raccolto tutto il materiale
dovrò utilizzare parecchi metri di molto bene quindi, frugando all’in- non rimane altro che mettersi
cavo, decido quindi di acquistare terno dell’ampio catalogo di disponi- all’opera cominciando dal posiziona-
anche i cavi per collegare i servi pro- bile sul sito della Hacker, trovo quel- mento delle componentistiche “fisse”
posti da Unilight. lo di cui ho bisogno: i pacchi Power- cioè quelle dove la posizione non
I servi scelti sono Hitec così suddivisi: X 5000 7S da 35C di scarica. Contatto può essere messa in discussione
3 servi per le aperture dei portelli HS- subito la ditta e, nell’arco di 5 giorni, nemmeno dal tentativo di bilanciare
5087MH da 4,3kg. a 7,4V, 6 servi per ricevo i 4 pacchi richiesti. Ottimo il il modello senza aggiunta di pesi.
alettoni, timone, sterzo, piani di coda prodotto, spedito ed impacchettato Inizio dai servi alari, della deriva e
HSB-9465SH da 13,5kg. a 7,4V, 2 benissimo. Peccato che una cella di dei piani di coda. Il montaggio di
servi per flap HSB-9485SH da 26 kg. a una batteria risulta da subito bassa per se, con l’accessoristica fornita
7,4V e 1 servo per l’aerofreno HS- di tensione (2,5V). Contatto nuova- unitamente al modello, non presenta
7954SH da 29kg. a 7,4V. Per la cro- mente il service che prontamente mi alcun problema ma, mi preoccupa
naca, totale peso servi 646gr. spedisce una nuova batteria in sosti- l’utilizzo degli angolari in plastica for-
La centralina che andrò ad installare tuzione: tempo tecnico per risolvere il niti per il fissaggio dei servi come
è la nuova Mercury SRS della Power problema... 3 giorni! Questo si che è pure mi preoccupano le squadrette
Foto 1 Foto 2
49
Foto 3a Foto 3b
50
Le cerniere/squadrette realizzate per il movimento degli sportelli dei carrelli
Foto 5 magneti per ogni terminale alare. rezza è il minimo a cui sottendere.
Non è stata una passeggiata ma il Non voglio correre il rischio di guasti
I connettori per il collegamento risultato mi ha soddisfatto (foto 4). in volo dovuti a vibrazioni o difetti sui
elettrico delle due fusoliere ed il Il posizionamento delle luci sulla contatti. Con questo in testa ed in
supporto delle batterie a sbalzo fusoliera, in generale, non rappre- considerazione del numero di con-
senta un problema. L’unica difficoltà nessioni che ho previsto inizio la ricer-
alari. Il kit fornito da C&C prevede l’ho incontra sul posizionamento ca. Da Emcotec trovo la soluzione nei
che i serbatoi alari siano incollati alle della strobo all’apice del timone. Lo connettori della serie “Click Connect”
estremità delle stesse ali. Mi riesce spazio per l’inserimento del led e con i quali è possibile avere diverse
difficile pensare come effettuare una relativo cilindro di raffreddamento è combinazioni. Tra queste scelgo due
qualsiasi manutenzione alle luci che molto ridotto. Decido quindi di ridur- connettori a sei poli per i piani di
andranno posizionate sui terminali re il diametro del raffreddamento in coda ed il timone, due connettori da
alari se questi sono definitivamente alluminio del led così da ridurre 16 poli per le ali e tre connettori da
incollati. Ne vanno applicate tre per altrettanto il diametro del foro da 20 poli per le connessioni tra le due
serbatoio (luci di atterraggio, strobo e creare sull’apice del timone. Alla fine semi-fusoliere. Per la connessione
navigazione) e visto che la sfortuna ci sta tutto ma, bisogna prendersi il delle luci tra i terminali alari e le ali
ci vede benissimo, la probabilità che rischio di effettuare una foratura al ho utilizzato il sei poli MPX.
qualcosa si guasti rimane, ed in que- limite dello sfondamento della finitu- Complessivamente siamo a 107 con-
sto caso avere un accesso per le ra esterna. nessioni da gestire: meglio andare
eventuali manutenzioni è fondamen- Ora sono in grado di stabilire tutte le sul sicuro quindi ogni connessione,
tale. Decido quindi di rendere i due connessioni elettriche necessarie e anche se crimpata, sarà anche sal-
terminali alari amovibili costruendo quindi posso affrontare il tema “con- data.
due baionette e relativi innesti in car- nettori”. Per me sui connettori non si Per gestire il tutto senza commettere
bonio più un bloccaggio mediante deve discutere: il massimo della sicu- errori, ho mappato le connessioni
51
Foto 7
Foto 6 Foto 8
Le batterie Hacker posizionate Il posizionamento della ventola
L’elettronica di bordo
sul supporto a sbalzo ed il tubo di scarico
prima di iniziare il lungo e paziente aggiungere peso per bilanciare il peso (foto 3b).
lavoro di crimpaggio e saldatura. La modello. La disposizione della componentisti-
quantità di connessioni è già stata A questo punto l’unica soluzione che ca è per me da sempre un puro
ottimizzata rendendo comuni i positi- mi rimane è spostare i pacchi delle divertimento. E’ come comporre un
vi ed i negativi di alimentazione per batterie ancora più avanti andando quadro dove tutto deve essere ottica-
i vari gruppi di utenza, componendo oltre il bordo di collegamento tra le mente bilanciato e soprattutto in
da me alcuni cavi trecciati. Questa due fusoliere. Dopo aver verificato gli ordine, tenendo conto anche del
soluzione, che è stata adottata sia ingombri, visto che proprio sopra le passaggio dei cavi di connessione
per le luci quanto per i servi, mi ha batterie ci deve stare uno dei due (foto 8).
permesso di ridurre sensibilmente il cockpit, procedo alla costruzione del Ora è tutto pronto per il collaudo di
numero di connessioni e di cavi supporto batterie costruendo una tutti i collegamenti. Nessuna sorpre-
necessari e di conseguenza di ridurre mensola a sbalzo. OK ora il baricen- sa, quindi si passa alla programma-
anche il peso (foto 5). tro è sistemato (foto 6). zione della centralina Power Box
E’ giunta l’ora di verificare il baricen- Posso quindi iniziare il fissaggio della Mercury SRS e del relativo I-gyro
tro del modello, prima di fissare il ventola, e relativo intake (foto 7). integrato che setto subito con un
resto dei componenti. Inizio quindi Realizzo quindi il tubo di scarico con gain del 40% su tutti i 3 assi. Poi in
posizionando la ventola, il regolato- del polivinile da 0,3 mm di spessore fase di collaudo si vedrà quanto e
re, le batterie motore, le varie centra- tagliato a forma trapezoidale avvol- come modificare anche se per scelta
line e la ricevente incluso le relative gendo sull’anello di adattamento da non vado mai oltre il 45%. In merito
batterie di alimentazione. Per il tubo 128 mm fornito da Schubeler. Questo alla programmazione della centrali-
di scarico considero un peso di 100 nuovo accessorio, anch’esso costruito na, l’assistente integrato permette
grammi. Una volta disposta tutta la in carbonio, agevola di molto il lavo- una rapida e facile assegnazione dei
componentistica posiziono il modello ro della preparazione e fissaggio del canali e programmazione del
sul misuratore di CG Pro della Xicoy tubo di scarico alla ventola. sequencer. In merito si veda l’articolo
e verifico subito che rispetto al CG Sulla base della lunghezza dei cavi di M. Benincasa pubblicato su
indicato nelle istruzioni del modello di collegamento tra ventola e regola- Modellistica International del mese
ha troppo peso in coda. Dispongo tore forniti dal costruttore, che è bene di Febbraio 2017.
nuovamente la componentistica, non modificare e soprattutto non Tutto funziona alla perfezione dal
posizionando il più avanti possibile la allungare, creo il supporto del rego- primo momento: basta solo regolare
ventola, il regolatore e le batterie latore tenendo ben presente il poco le corse e siamo pronti per la prova
(che necessariamente devono allog- spazio a disposizione in quella zona e motore. Prima verifico la program-
giare nella parte posteriore della la necessità di creare un sistema che mazione del regolatore e soprattutto
fusoliera). Posiziono il più avanti pos- permetta un facile accesso per lo dei parametri più importanti quali
sibile tutta l’elettronica di bordo bat- smontaggio e montaggio, senza l’accelerazione, la decelerazione, il
terie incluse. Ci stiamo avvicinando ricorrere a contorsionismi. Le batterie timing e la frequenza del PWM: que-
ma non è sufficiente a patto di non si trovano ora a ridosso del regolato- st’ultimo, Il Pulse-Width Modulation,
aggiungere peso in punta e visto che re e quindi non è più necessario il è un parametro molto importante da
siamo già altre 17 Kg complessivi pacco di condensatori che avevo ini- cui dipende la corrente assorbita, la
non se ne parla nemmeno di zialmente previsto: meglio, risparmio potenza erogata ed il calore che il
52
Marco Baldini ha arricchito il suo Albatros elettrico con un set luci della Unilight
regolatore deve dissipare; va impo- opportunamente il pezzo: nel mio Non ho altro da aggiungere e spero
stato sulla base delle specifiche caso utilizzo dell’alveolare opportu- di non avervi annoiato con i dettagli
caratteristiche del motore di resisten- namente posizionato. tecnici. Li riporto perché personal-
za ed induttanza. Il mio consiglio è di Una nota sulla bulloneria adottata: mente sono solito leggere attenta-
partire con un valore di 8 KHz e poi dopo aver installato tutto, ho sostitui- mente i processi costruttivi di altri
eventualmente incrementarlo gra- to tutta la viteria in acciaio con viti e modellisti: qualche spunto utile lo
dualmente (regolatore premetten- dadi in alluminio che ho reperito trovo sempre. Vi rimando quindi alla
do). Il risultato della prova motore a presso Leichteschrauben.de. Fatto prossima puntata dove verrà descrit-
terra rispecchia quanto previsto: il salvo la bulloneria “strutturale” e più ta la fase di collaudo che sarà ese-
massimo assorbimento di corrente è sollecitata per la quale non è consi- guita da Marco Benincasa (foto 9).
di 205A con una spinta statica di gliabile ridurre la resistenza al taglio,
quasi 11 Kg, valore che è destinato ho sostituito tutte le viti ed i relativi (Continua)
ad incrementare in volo. dadi. Alla fine il risparmio di peso Marco Baldini
Durante la prova però noto una forte misurato è di 82gr. m.baldini.000@gmail.com
flessione verso l’interno del “cofano”
che ricopre la zona motore. Non è la
prima volta che assisto ad un feno-
meno di “aspirazione” simile ad Foto 9
opera della ventola. Basta rinforzare
53
Da n.41 - Primavera 2013
54
Il Phantom durante la costruzione e le varie correzioni.
55
“SPECIALE” FOTO PER VOI 6ª p a r te
Una rara immagine scattata verso la fine del 1945 presso l’aeroporto militare di Yokota, Giappone, ospitante la scuola caccia Akeno. Quest’aereo venne
usato come addestramento al combattimento aereo. Occorre ricordare che alcuni P.40 furono catturati in buone condizioni dai giapponesi e utilizzati per
improvvisi raid contro basi o aerei alleati.
Avevano “grattato” solo in parte le insegne USA. Per questo motivo il col. Scott avvisò i suoi piloti di porre la massima attenzione a questo fatto tenendo
comunque presente la provenienza del velivolo intesa come raggio d’azione. Nel caso incredibile dell’incontro che avvenne nel Dicembre del 1942 il comandan-
te Hampshire ed il Ten. Costello non poterono fare altro che colpire, ormai morente, il Ten. Sherrill che arrivava dalla parte..... sbagliata.
Sul timone verticale del P.40 è visibile l’insegna della scuola di Akeno.
EPILOGO
IL CACCIA FANTASMA
57
Kunming (Cina Orientale) inverno 1941. P.40 del 75° Gruppo schieramento dell’US.Air Force (esercito)
58
maggiori ai giapponesi.
Decisero per Formosa; la grande base navale di
Taihoku distava 1600 chilometri e da Taihoku,
proseguendo per altri 400 chilometri si arrivava
all’aeroporto cinese di Kienow che il pilota con
molta fortuna ed economizzando sulla benzina
avrebbe potuto raggiungere. Tutto il personale
dell’isola, con falci e coltelli per il 6 Dicembre
aveva tagliato una pista nell’erba lunga un chi-
lometro e mezzo.
Tutto era pronto per il decollo. Il P.40, appoggia-
to sugli sci di bambù aveva un aspetto insolito.
Però il suo armamento era completo: quattro
bombe da 135 chili e sei armi da 12,7 mm.
La decisione era presa. Il Ten. Sherrill fissò la
data di partenza all’8 Dicembre per commemo-
rare il ben noto giorno dell’attacco giapponese.
Kunming 1942, classica foto del Cap. Robert Lee Scott distribuita dall’aviazione dell’esercito. L’8 Dicembre alle nove del mattino, spinsero il
caccia all’inizio della pista. Corn strinse la mano
verso il parabrezza infranto: teneva il capo recli- caccia con pezzi recuperati dagli altri aerei ai suoi compagni e così si accorse che tutti ave-
nato sul petto e il volto insanguinato. Era morto abbattuti nelle vicinanze avrebbero potuto vano gli occhi pieni di lacrime. Sapeva di veder-
da tempo. combattere ancora per un pò. Trovarono un li per l’ultima volta. L’aereo affrontò la pista con
Pochi minuti dopo videro l’aereo “fantasma” pre- altro P.40 con la fusoliera in buone condizioni. continui rimbalzi; alla fine, con uno stridio più
cipitare ed esplodere. In seguito, girando intor- Aiutati da una quarantina di indigeni e serven- acuto ed un rimbalzo più alto guadagnò veloci-
no alle risaie su un autocarro, riuscirono ad arri- dosi di leve e di corde, riuscirono a trascinare tà e si lanciò nel vuoto. Corn rimise l’aereo in
vare fino al relitto dell’aereo. fino a Miramag il peso di circa una tonnellata. assetto orizzontale e mollò il cavo di acciaio che
Quel P.40 aveva incassato un numero impres- Per il mese di Agosto i meccanici erano riusciti tratteneva gli sci e si diresse verso Formosa. Da
sionante di colpi da parte di aerei e dell’antiae- ad attaccare le ali del vecchio aereo alla nuova testimonianze nemiche si seppe che Corn
rea nemica. Inizialmente nessuno riuscii a capi- fusoliera. Sistemarono il motore al suo posto, Sherrill impiegò cinque ore per raggiungere l’iso-
re come il pilota fosse potuto sopravvivere tanto sostituirono un serbatoio che perdeva, asporta- la. I giapponesi confermarono che quello fu il
a lungo da guidare quel caccia fin quasi a rono parti non necessarie e nello spazio destina- primo aereo nemico a colpire Formosa. Il Ten.
casa. Nel suo giubbotto di cuoio furono trovate to ai bagagli inserirono un altro serbatoio da 200 Sherrill sorvolò l’aeroporto con le sue file ordina-
alcune carte ed un taccuino tali da ricostruire litri. Nei serbatoi di un B.17 caduto nelle vicinan- te di caccia e bombardieri. Si mise a mitragliar-
l’identità della persona. ze trovarono una buona quantità di benzina. li fila dopo fila e con la punta dell’ala strappò la
Si chiamava “Corn” SHERRILL; era arrivato a Ma il problema del carrello retrattile sembrava bandiera nemica che sventolava sull’edificio
Manila nel 1937 prima era stato assegnato a insuperabile. In modo quasi incredibile escogi- dello stato maggiore. Sganciò le bombe e fece
una squadriglia da caccia, poi aveva diretto la tarono il sistema per fissare alle ali un paio di sci in tempo a vedere il risultato della sua incursio-
costruzione di una catena di aeroporti ausiliari. fatti di bambù; per abbandonarli sarebbe ne grazie al fumo e alle esplosioni.
Dopo il 7 Dicembre 1941 con una aviazione bastato farli cadere, tirando un apposito cavo Poi il P.40 cominciò ad accusare i colpi dell’an-
americana sempre più indebolita, il 5 Maggio dopo il decollo. Ovviamente tutti sapevano che tiaerea; Corn col P.40 già crivellato di colpi non
del 1942 si ritrovò a Miramag (Mindanao) con se quell’aereo fosse decollato non avrebbe più poteva fare altro che volare a bassa quota per
un solo P.40 mal ridotto ed un gruppetto di uomi- fatto ritorno e uno solo di loro sarebbe partito evitare di essere colpito.
ni tra tecnici ed ausiliari nativi. Il loro compito cioè il ten. Sherrill. Poi fu raggiunto da alcuni “Zero” e fu un vero
principale fu quello di rimettere in efficienza il Studiarono le carte per scoprire il punto in cui il miracolo che il P.40 sparì fra le nubi facendo
P.40. Se fossero riusciti a riparare il loro unico loro caccia avrebbe potuto infliggere danni rotta verso la Cina. La rete visiva dei volontari
cinesi rivelò che aveva preso la rotta Taihoku-
Foochow-Kienow senza la minima deviazione.
La rotta per la Cina era esatta. A questo punto,
Sherrill con l’aereo crivellato di colpi e lui stesso
morente volse il capo insanguinato e attraverso
il tettuccio in frantumi scorse il muso di un P.40
con lo squalo che gli volava accanto come in
formazione. Era giunto in Cina Missione compiu-
ta..... Corn Sherril aveva portato a termine il suo
compito con l’abbraccio alla vecchia cara terra.
Da un racconto e testimonianze raccolte dal
Generale di brigata Robert Lee Scott Jr.
(Fine)
Per trasportare prima i piloti volontari poi quelli dell’aviazione dell’esercito USA Elaborazione e foto archivio archivio autore
venivano solitamente usati dei robusti Douglas C.47 sulla linea Cina-Burma India. Raffaele Sgarzi
Questo “My Dragon Ass” era in carico all’11° Comabt Cargo Squadron 1942
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Vetrina delle Occasioni
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