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studio della radio per ascoltare un program- quindi strumentale (il tema infatti può non es-
ma registrato ed esprimere il proprio parere sere strettamente legato a quel gruppo speci-
attraverso due pulsanti posizionati sulle sedie, fico). La funzione del gruppo diventa, invece,
uno verde per le sensazioni positive evocate centrale quando il gruppo è l’oggetto di stu-
dal programma e uno rosso per quelle negati- dio (per capirne, ad esempio, il suo funziona-
ve. Al termine di questa fase gli ascoltatori ven- mento), ma questa seconda tipologia non rien-
nero intervistati da Merton sui motivi delle tra nei gruppi utilizzati per i focus group.
loro scelte.
Tale metodologia nel corso degli anni è
TAB. 1 - IL GRUPPO DEL FOCUS GROUP
stata ampiamente sperimentata: sono state
messe a punto una serie di procedure per la Focus group Gruppi naturali
sua realizzazione e introdotte molte innova-
Composizione Costruito dai Famiglia, squadra
zioni rispetto agli obiettivi e al settore in cui è ricercatori di calcio, gruppo
applicata, discostandosi dalla versione origi- dei pari
naria a tal punto che Merton ha più volte evi- Finalità Studiare un Studiare il gruppo
denziato la lontananza del focus group dalla fenomeno
sua intervista focalizzata.
La tecnica utilizzata dai successivi ricer-
catori, pur cambiando nella denominazione Il numero dei soggetti che partecipano ad
(intervista focalizzata, intervista focalizzata di un focus group è solitamente compreso tra i
gruppo, intervista di gruppo, focus group) e sei e i dieci partecipanti, ma l’ampiezza può
differenziandosi nelle procedure, sostanzial- variare anche tra i quattro e i dodici (Krueger,
mente, come sostiene Krueger (1994), pre- 1994, p. 17).
senta una serie di elementi comuni quali la Le differenze tra i gruppi più numerosi e
centralità del gruppo come fonte di informa- quelli più ristretti sono individuabili, nei primi,
zioni, l’interazione dei soggetti, la focalizza- in una maggiore difficoltà di condividere le
zione su uno specifico argomento, le infor- idee tra i soggetti e una conseguente fram-
mazioni di natura qualitativa e la presenza di mentazione del gruppo (Morgan, 1988, pp.
un intervistatore. 43-44): l’importante nel focus group è offri-
Nel presente contributo, per semplificare, re a tutti l’opportunità di esprimere le pro-
si utilizzerà un’unica espressione attualmente prie opinioni e condividere le proprie idee
più conosciuta e più diffusa, focus group, e si con gli altri. Tuttavia l’incontro di diverse
distingueranno al suo interno le varie diffe- persone favorisce una discussione più pro-
renze e peculiarità. duttiva in quanto l’interazione tra i membri
stimola lo scambio di idee e commenti e ri-
produce in modo più realistico il processo
Le caratteristiche del gruppo che presiede alla formazione delle opinioni
(Krueger, 1994, p. 6).
Il gruppo del focus group ha caratteristi- D’altro canto, Krueger (1994, pp. 78-79)
che particolari che lo differenziano dalle altre evidenzia i vantaggi di quelli che lui definisce
tipologie di gruppi sia per la composizione che «mini-focus group»: quattro o cinque sogget-
per le finalità che si propone (vedi Tab. 1). ti possono essere riuniti in ambienti più confor-
Per quanto riguarda la composizione dif- tevoli, ad esempio ristoranti o case private; il
ferisce dai gruppi naturali, che hanno una pro- numero limitato permette l’esplorazione di di-
pria storia e identità, in quanto è un gruppo versi argomenti con maggiore possibilità di
costruito dai ricercatori secondo gli obiettivi scambio di esperienze e punti di vista. Il rischio
della ricerca. La finalità del focus group è stu- è quello di avere una gamma di idee e opinio-
diare un fenomeno; la funzione del gruppo è ni ristretta.
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l’unico svantaggio è la sua difficoltà di utiliz- dal gruppo bisogna superare la difficoltà di
zo con gruppi con status socio-culturale basso trascrizione e interpretazione dei dati in quan-
e con soggetti anziani. to il contesto del gruppo con il relativo scam-
La fase finale del focus group si conclude bio di parola ne rende difficoltosa l’operazio-
con alcune domande aperte per permettere ne (Guglielmi, 1999, p. 230).
ai partecipanti di esprimere la propria opi-
nione e dimostrare la propria soddisfazio- Il report finale. I risultati, espressi in forma
ne/insoddisfazione nell’aver partecipato alla anonima, possono essere presentati, secon-
discussione. do Morgan (1988), seguendo un approccio
Al termine dell’incontro viene distribuito qualitativo o etnografico, con un resoconto
un incentivo per la collaborazione dei parteci- ordinato tematicamente supportato dalle ver-
panti che deve essere studiato a seconda del balizzazioni del gruppo (Ricolfi, 1997), o un
tipo di ricerca e del gruppo. approccio sistematico attraverso l’analisi del
Un focus group ha una durata media di contenuto (Amaturo, 1993; Losito, 1993;
circa due ore, in ogni caso è necessario pat- Amaturo, 1998), con una codifica metodica
tuire a priori con i partecipanti una durata della trascrizione. L’approccio etnografico
massima (tre ore) e minima (un’ora). La va- utilizza le citazioni dirette del gruppo di di-
riabilità di durata del focus group è determi- scussione, mentre l’analisi del contenuto pro-
nata da situazioni particolari come la presenza duce tipicamente descrizioni numeriche dei
di più figure leader che possono prolungare dati. Tenendo presenti queste differenze,
i tempi necessari per sviluppare i diversi sti- Morgan (1988, p. 64) ritiene i due metodi en-
moli proposti (interazione «calda») oppure trambi validi; a tale proposito Guglielmi so-
una veloce conclusione dovuta alla parteci- stiene che «solamente l’integrazione dei due
pazione individuale dei soggetti senza inte- approcci in un modello ibrido che cerca di
razione con il gruppo (interazione «fredda»). integrare quantitativo e interpretativo per-
L’abilità del moderatore risiede proprio nella metterà di eliminare gli svantaggi derivati da
capacità di gestire queste situazioni limite. entrambi» (1999, pp. 230-231).
Per una ricerca esplorativa è sufficiente la
Registrazione e analisi dei dati. Per poter re- stesura di un rapporto con una descrizione
gistrare i dati durante il focus group è neces- narrativa tratta dalla trascrizione dell’intervi-
sario avere il consenso dei partecipanti. Si pos- sta correlata dalle osservazioni del moderato-
sono utilizzare supporti video per ricostruire re e/o osservatore. Nel caso di un’analisi ap-
successivamente atteggiamenti ed espressioni profondita occorre seguire alcune procedure
non verbali e audio per recuperare ogni infor- (Bovina, 1998):
mazione utile in fase di analisi dei dati. La pre- trascrivere fedelmente l’intervista;
senza di un osservatore o verbalizzatore, come identificare gli argomenti rilevanti;
abbiamo già sottolineato, non sempre è possi- assegnare un simbolo per ogni argo-
bile, in ogni caso il suo contributo consiste nel mento;
prendere appunti sui contenuti della discus- unificare gli argomenti per categorie se-
sione (interventi particolari, frasi significative) condo livelli evolutivi;
e registrare le interazioni e le dinamiche che si discutere e interpretare i risultati;
creano. prendere in considerazione le osserva-
Il vantaggio di questi supporti consiste nella zioni del moderatore e/o osservatore;
possibilità di ricostruire le influenze nello svi- valutare i risultati.
luppo della discussione, individuare i feno- La stesura del report finale consiste in un
meni di gruppo e l’eventuale condizionamen- elaborato presentato per aree tematiche e sup-
to del focus group. portato dalle verbalizzazioni dei partecipanti
Nell’analizzare le informazioni prodotte al gruppo di discussione.
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BIBLIOGRAFIA
Alcune riflessioni conclusive
Amaturo E., Messaggio Simbolo Comunicazione, La
Nuova Italia Scientifica, Roma 1993.
La tecnica dei focus group, secondo Corrao
Amaturo E., L’analisi del contenuto tematico, in
(1999), ha una applicabilità ad oggi ancora Giovannini D. (a cura di), Colloquio psicologico e relazio-
marginale e risulta prevalentemente impiega- ne interpersonale, Carocci, Roma 1998.
ta nella fase esplorativa della ricerca. La fase Bertin G., Decidere nel pubblico. Tecniche di deci-
preliminare di un’indagine è di fondamenta- sione e valutazione nella gestione dei servizi pubblici, ETAS
le importanza perché determina l’impianto Libri, Milano 1986 (citato da Bovina L., I focus group.
Storia, applicabilità, tecnica, in «Valutazione», 1, 1998,
della ricerca condizionandone procedure ed pp. 1-9).
esiti. A tale proposito occorre precisare che Bovina L., I focus group. Storia, applicabilità, tecnica,
nell’ambito di tale tecnica non risulta piena- in «Valutazione», 1, 1998.
mente definita e condivisa la questione rela- Corrao S., Il focus group: una tecnica di rilevazione da
tiva all’analisi e interpretazione dei dati. Infatti, ri-scoprire, in «Sociologia e ricerca sociale», 60, 1999, pp.
94-106.
i risultati ottenuti attraverso i focus group non
Di Lellio A., Le aspettative sociali di durata, intervi-
possono essere proiettati sull’intera popola- sta a Robert K. Merton, in «Rassegna italiana di sociolo-
zione in quanto il numero complessivo dei gia», XXVI, 1, 1985, pp. 3-26.
partecipanti non è sufficiente a tale scopo, né Guglielmi D., La metodologia dei focus group, in
la strategia del campionamento qualitativo dei «Risorsa Uomo», 2, 1999, pp. 227-231.
gruppi conferisce valore proiettivo di tipo sta- Krueger R. A., Focus groups. A Practical Guide for
tistico. Invece, la peculiarità e potenzialità di Applied Research, Sage Publications, Newbury Park 1994.
questo strumento risiede nella possibilità di Losito G., L’analisi del contenuto nella ricerca socia-
le, Franco Angeli, Milano 1993.
essere utilizzato insieme a strumenti quanti- Morgan D. L., Focus Group as Qualitative Research,
tativi per spiegare il perché e il come di spe- Sage Publications, Newbury Park 1998.
cifici eventi, intravedendo la possibilità di in- Ricolfi, La ricerca qualitativa, La Nuova Italia
tegrare i due differenti approcci auspicata in Scientifica, Roma 1997.
campo metodologico. Spaltro E., Il gruppo come strumento diagnostico: di-
Inoltre, nell’utilizzo di questa metodolo- fese, episodi e fenomeni di gruppo, in Trentini G. (a cura
di), Manuale del colloquio e dell’intervista, Mondadori,
gia bisogna tenere in considerazione il fatto Milano 1980, pp. 116-122.
che i focus group possono essere influenzati Stewarth D. e Shamdasani P. N., Focus Groups. Theory
da fattori interni o esterni al gruppo che por- and Practice, Sage Publications, Newbury Park 1990.
tano a risultati particolari e diversi fra loro.
Pertanto, secondo Bovina (1998), in una stes-
sa ricerca si devono ripetere gruppi di di-
scussione con differenti persone finché le infor-
mazioni ottenute risultano ridondanti (gene-
ralmente risultano sufficienti tre o quattro
gruppi per ogni sottoinsieme della popola-
zione oggetto d’indagine).
In ultimo, occorre sottolineare che «i focus Laura Migliorini - docente di psicologia dei grup-
possono essere considerati una tecnica pode- pi presso la facoltà di scienze della formazione
rosa per capire ed operare nel mondo reale: dell’Università di Genova. Recapito: dipartimento di
ascoltare e capire diversi punti di vista può scienze antropologiche (sezione psicologia) - Vico S.
cambiare le prospettive. Sono chiare, in tutto Antonio 5/7 sc. B - 16121 Genova - tel. (010) 2099958-
questo, le implicazioni etiche: ciò fa parte di 9854 - e-mail: quattrocorde@libero.it
Nadia Rania - collaboratrice assegnista presso il
un bagaglio deontologico e di una tensione dipartimento di scienze antropologiche. Recapito: via
morale che dovrebbe appartenere ad ogni ri- Monaco Simone 1b/1 - 16133 Genova - tel. (010)
cercatore» (Bovina, 1998). 383224 - (0338) 2365145.