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2001
Relazione finale sul primo ciclo di valutazioni Assistenza giudiziaria in materia penale (1)
(2001/C 216/02)
SOMMARIO
Pagina
SINTESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
I. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
b) Prescrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
c) Motivi di rifiuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
e) Reati fiscali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
f) Doppia incriminabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
g) Procedura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
h) Vie di ricorso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
j) Trasferimento di materiale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
l) Buona prassi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
m) Rogatorie urgenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
n) Orientamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
q) Trasmissione diretta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
s) Risorse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
t) Formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
u) Specializzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
IV. RELAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
VIII. CONCLUSIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
Le valutazioni hanno portato a due constatazioni d'ordine le richieste di assistenza giudiziaria che vertono su reati
quantitativo: che si configurano come reati fiscali pongono problemi; è
auspicabile in futuro ovviare a questa situazione,
il volume delle richieste di assistenza è in aumento. Tutti la ratifica delle convenzioni richiede talvolta tempi più lun-
gli Stati membri lo hanno constatato e alcuni di loro ghi di quelli necessari sul piano prettamente tecnico,
hanno dovuto dotarsi di risorse supplementari o trovare un
modo per far fronte a quest'aspetto dell'assistenza giudizia-
ria, la doppia incriminabilità rimane un motivo potenziale di
rifiuto di una domanda, quando la misura richiesta è di
tipo coercitivo; l'Unione europea dovrebbe continuare a
la maggior parte del volume di richieste di assistenza con- discutere tale questione,
cerne la cooperazione fra gli Stati membri dell'Unione
europea (stimata fra il 75 % e il 95 %).
non si dovrebbe poter ricorrere a mezzi di ricorso per fini
dilatori,
L'esercizio di valutazione ha rivelato che, sebbene l'assistenza
giudiziaria non sia scevra di lacune, le critiche di cui è abitual-
mente oggetto, ossia che è lenta, infruttuosa e inefficace, sono le buone prassi dovrebbero essere attuate con le debite pre-
eccessive; tutto sommato, l'assistenza giudiziaria non funziona cauzioni negli Stati membri, sotto il controllo dalla Rete
così male come si pensa. In materia di stupefacenti o di reati giudiziaria europea,
gravi di diritto comune, un'ampia maggioranza degli addetti ai
lavori interpellati considera che l'assistenza giudiziaria funzioni
la prescrizione a norma del diritto dello Stato richiesto non
in modo efficace e soddisfacente. Inoltre, le persone coinvolte
dovrebbe più essere un ostacolo all'esecuzione delle richie-
nell'assistenza giudiziaria sono professionisti scrupolosi e seri
ste,
che cercano di aiutare nel miglior modo possibile le autorità
straniere, talvolta in condizioni materiali difficili. Questa con-
statazione attenua, senza pur tuttavia invalidarle, le critiche infine, si può trarre la seguente conclusione generale:
relative all'attuale funzionamento dell'assistenza giudiziaria.
livello nazionale degli impegni internazionali in materia di lotta La prima constatazione da fare alla luce delle quindici valutazioni
contro la criminalità organizzata, la presente relazione tenta di è che, sebbene l'assistenza giudiziaria non risponda alle aspetta-
trarre conclusioni dal primo ciclo di valutazioni per consentire tive di molti addetti ai lavori quanto a perfezione ed affidabi-
al Consiglio di prendere le decisioni che gli spettano. lità, essa non funziona così male come alcuni sostengono. In
materia di stupefacenti o di reati gravi di diritto comune, la
maggioranza degli addetti ai lavori interpellati considera che
l'assistenza giudiziaria funzioni più efficacemente di quanto si
Il primo ciclo di valutazioni ha riguardato i ritardi nel funzio- pensi. Le valutazioni hanno rivelato ad esempio che le afferma-
namento del sistema di assistenza giudiziaria e le domande zioni circa l'assenza di contatti diretti fra autorità giudiziarie
urgenti di sequestro dei beni. non rispondono al vero. Sebbene le autorità centrali non siano
state quasi mai in grado di fornire statistiche sui flussi di
domande di assistenza giudiziaria ai sensi dell'articolo 53 della
convenzione di applicazione del 1990 dell'accordo di Schengen
La presente relazione si fonda sulle singole relazioni di valuta- del 1985 (di seguito denominata «convenzione di Schengen del
zione, le relazioni intermedie e le discussioni svolte in seno al 1990»), le valutazioni indicano che la comunicazione diretta
gruppo pluridisciplinare sulle relazioni in questione. Essa non fra autorità giudiziarie è prassi corrente, anzi, sempre più fre-
mira tanto ad esporre le raccomandazioni fatte ai singoli Stati quente.
membri quanto ad evidenziare i principali problemi emersi nel
corso dell'esercizio di valutazione, individuare le buone prassi,
analizzarle e, ove opportuno, proporre azioni sotto forma di
raccomandazioni dirette, a seconda dei casi, all'Unione europea Pur senza invalidarle, questa constatazione attenua le critiche
o agli stessi Stati membri. Nell'esaminare la presente relazione relative all'attuale funzionamento dell'assistenza giudiziaria.
occorre tener presente che, ovviamente, le raccomandazioni Occorre invero precisare che, sebbene l'assistenza giudiziaria
non hanno tutte la medesima importanza. non funzioni così male come si pensa, permangono nondi-
meno settori problematici, quali questioni d'ordine fiscale e
alcune fattispecie della criminalità economica.
Nel piano d'azione contro la criminalità organizzata del 28 La terza constatazione concerne l'attuazione degli strumenti. Gli
aprile 1997, adottato dal Consiglio europeo di Amsterdam, il esperti hanno rilevato che, quarant'anni dopo l'adozione, la
gruppo ad alto livello, partendo dalla constatazione che la coo- convenzione di riferimento ossia quella del 1959 non è
perazione in campo giudiziario deve raggiungere un livello applicata uniformemente fra gli Stati membri né all'interno
analogo a quello della cooperazione tra forze di polizia, ha rac- degli Stati membri. Si pone pertanto un vero e proprio pro-
comandato ricerche e soluzioni che facilitino la cooperazione blema di coerenza, che deve essere risolto.
giudiziaria, la creazione di una Rete giudiziaria europea che
promuova contatti diretti tra le autorità giudiziarie e migliori
le forme di cooperazione che consentono di combattere la cri-
minalità organizzata. Il piano d'azione proponeva anche l'istitu- La quarta constatazione riguarda la maggiore complessità dei
zione del meccanismo di valutazione reciproca sul quale si problemi giuridici dovuta a prassi obsolete, lungaggini ammini-
fonda la presente relazione. strative e strutture gerarchiche burocratizzate. Per migliorare
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l'assistenza giudiziaria occorre ovviamente aggiornare le proce- Strategia dell'Unione europea per l'inizio del nuovo millen-
dure operative ereditate dal passato e aumentare la flessibilità nio» (1), fissando la data limite per fine 2001 e la priorità 1. La
operativa. convenzione del 2000 invita gli Stati membri ad avviare la
procedura di ratifica della convenzione anteriormente al 1o
gennaio 2001.
La quinta constatazione generale riguarda l'uso delle lingue. Il
fatto che la stragrande maggioranza delle autorità giudiziarie Le valutazioni hanno dimostrato che è estremamente impor-
non sia in grado di esprimersi correttamente e in linguaggio tante che non vi siano lacune nel settore delle convenzioni in
giuridico in una lingua diversa dalla propria limita notevol- materia di assistenza giudiziaria, in quanto una mancata ratifica
mente l'ambito d'applicazione delle disposizioni in materia di può impedire o rendere meno efficace l'assistenza giudiziaria.
comunicazioni dirette. Questo ostacolo può essere eliminato
solo attraverso una maggiore formazione linguistica, costante Raccomandazione 1. Il Consiglio invita gli Stati membri a
nel tempo. prestare particolare attenzione alla ratifica, in tempi ragionevoli
e conformemente ai rispettivi requisiti costituzionali, degli stru-
menti internazionali che facilitano l'assistenza giudiziaria in
La sesta e ultima constatazione riguarda il volume delle richieste materia penale. In special modo è opportuno provvedere in
di assistenza giudiziaria che è in aumento. Tutti gli Stati mem- tempi brevi alla ratifica della convenzione del 2000. La presi-
bri hanno riscontrato un incremento generale, ma la propor- denza del Consiglio dovrebbe scrivere agli Stati membri chie-
zione varia a seconda dello Stato e delle circostanze; vi è tutta- dendo loro di presentare al Consiglio anteriormente al 1o otto-
via una certezza: le domande di assistenza giudiziaria tendono bre 2001 una relazione che illustri le ragioni della mancata
ad aumentare. ratifica delle convenzioni. Dette relazioni potrebbero costituire
la base per una discussione in sede di Consiglio durante la pre-
sidenza belga.
b) Prescrizione
III. OSSERVAZIONI SPECIFICHE
c) Motivi di rifiuto
L'Unione europea ha già espresso preoccupazione riguardo al
tempo di ratifica degli strumenti. Lo ha fatto nel piano Dalle valutazioni è emerso che tre dei quattro motivi di rifiuto
d'azione, del 28 aprile 1997, contro la criminalità organizzata elencati all'articolo 2, lettera b), della convenzione europea del
(raccomandazioni 13 e 14), fissando come data limite la fine
del 1998. Lo ha ribadito nella raccomandazione 27 del docu-
mento «Prevenzione e controllo della criminalità organizzata: (1) GU C 124 del 3.5.2000, pag. 1.
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1959 (sovranità, sicurezza, ordine pubblico) sono raramente essere eseguite in modo efficace se lo Stato membro richiesto
addotti per rifiutare la domanda di un altro Stato membro del- disponesse di un registro centralizzato di tutti i conti bancari
l'Unione. Gli interessi essenziali richiedono una considerazione invece di essere costretto a interpellare tutti gli istituti bancari
a parte. Almeno uno Stato membro ha citato gli interessi del paese. D'altro canto occorre riconoscere che taluni Stati
essenziali come motivo per rendere obbligatorio, prima del- membri che non possiedono un registro centralizzato di tutti i
l'esecuzione, il controllo da parte del ministero della Giustizia conti bancari potrebbero avere difficoltà a fornire tali informa-
delle domande di perquisizione o sequestro presso un istituto zioni.
bancario, anche se pare che questa prassi sia stata modificata
da una normativa recente in conseguenza delle valutazioni.
Gli operatori del settore sanno che non è facile identificare,
individuare e indicare un conto bancario aperto in un altro
Stato membro; tuttavia, molto spesso, essi sono al corrente
Allo stato attuale dell'evoluzione degli strumenti internazionali, della sua esistenza, ma non dispongono di informazioni suffi-
un apprezzamento effettuato dall'esecutivo ai sensi dell'articolo cientemente precise per individuare con esattezza la banca
2, lettera b), costituisce una decisione unilaterale dall'indubbia presso la quale è stato aperto.
dimensione politica, in quanto attiene alla tutela della sovranità
dello Stato. Le valutazioni hanno tuttavia dimostrato che l'assi-
stenza sta evolvendo in un ambito sempre più giudiziario,
come dimostrano la comunicazione diretta tra autorità giudi- Il progetto di strumento che il gruppo «Cooperazione in mate-
ziarie degli Stati membri, prevista dalla convenzione di Schen- ria penale» sta valutando include una proposta in base alla
gen del 1990 e dalla convenzione del 2000 e promossa e faci- quale si potrà fornire, a richiesta di un altro Stato membro, un
litata dalla Rete giudiziaria europea. L'ambivalenza tra apprez- elenco dei conti bancari di una persona fisica o giuridica.
zamento politico ed esame da parte delle autorità giudiziarie è
stata analizzata in diverse valutazioni in quanto causa di ritardi
nell'esecuzione e fonte di confusione sull'attribuzione delle Raccomandazione 3. Il Consiglio prende atto con soddisfa-
competenze tra ministeri e autorità giudiziarie. zione del lavoro svolto in sede di gruppo «Cooperazione in
materia penale» in merito a una procedura accelerata intesa a
rintracciare i conti bancari di persone fisiche e giuridiche e
chiede al gruppo di cercare quanto prima soluzioni soddisfa-
Il progetto di strumento attualmente all'esame del gruppo centi al riguardo.
«Cooperazione in materia penale» include una proposta intesa
a limitare l'applicazione dell'articolo 2, lettera b), della conven-
zione europea del 1959.
e) Reati fiscali
Il Consiglio prende atto con soddisfazione del lavoro svolto colo all'assistenza giudiziaria, ma può anche comportare un
in sede di gruppo «Cooperazione in materia penale» inteso ad dispendio di tempo supplementare nella procedura. Gli esperti
assicurare che le domande di assistenza giudiziaria non siano hanno altresì constatato che, secondo uno Stato membro, la
rifiutate perché il reato che le motiva è di natura fiscale. condizione della doppia incriminabilità imporrebbe addirittura
di prendere in considerazione le circostanze attenuanti del
reato oggetto di una domanda. Quest'impostazione amplia in
misura significativa la portata dei requisiti giuridici ed è di
f) Doppia incriminabilità natura tale da impedire l'assistenza.
Gli esperti hanno esaminato in maniera sistematica il criterio In terzo luogo si constata che in molti Stati membri la doppia
della doppia incriminabilità, talvolta addotto per non dar incriminabilità è interpretata in modo diverso a seconda della
seguito alle domande di assistenza giudiziaria o per non inviare persona preposta all'esecuzione della domanda, il che dimostra
alcuna domanda. Essi hanno constatato che tale criterio assume in quale incertezza siano lasciate le autorità richiedenti. È stato
forme differenti a seconda degli Stati membri ed è applicato in ad esempio rilevato che, in un determinato Stato membro, uno
misura diseguale. degli organi giurisdizionali incaricati dell'esecuzione delle
domande interpretava il requisito della doppia incriminabilità
molto più rigorosamente dell'autorità centrale.
Ciò non di meno secondo gli esperti:
dalle valutazioni non emerge che la doppia incriminabilità In quarto luogo si osserva che la doppia incriminabilità è valu-
rappresenti un ostacolo consistente all'assistenza giudiziaria tata in modo più rigido nei casi in cui le domande si riferi-
poiché, nella maggior parte dei casi, i reati oggetto delle scano a misure coercitive. Ora, le perquisizioni e i sequestri,
domande sono reati gravi, disciplinati negli Stati membri misure coercitive per eccellenza, sono essenziali nella lotta con-
da legislazioni ampiamente simili (droga, reati violenti, tro la criminalità organizzata sia per ottenere elementi di prova
truffa, ecc.), che per bloccare i beni dei criminali internazionali più intra-
prendenti. Si è tuttavia constatato che un dato Stato membro
non applica mai la doppia incriminabilità nei confronti degli
le opinioni divergono quando si tratta di stabilire se e in altri Stati membri dell'Unione, anche se la domanda riguarda
che misura il requisito pone dei problemi all'atto pratico, perquisizioni o sequestri.
la prassi varia molto da paese a paese e addirittura da un La questione della doppia incriminabilità dovrebbe diventare
organo giurisdizionale all'altro, meno spinosa con la graduale armonizzazione del diritto
penale materiale all'interno dell'Unione europea, sebbene dalle
valutazioni compiute risulti che essa potrebbe essere un osta-
per il semplice fatto che la norma esiste alcune autorità colo potenziale all'assistenza giudiziaria, soprattutto quando
giudiziarie non inviano domande poiché sanno già che la sono richieste misure coercitive.
loro domanda sarebbe respinta.
A queste osservazioni di carattere generale se ne aggiungono Il progetto di strumento attualmente all'esame del gruppo
altre più specifiche. «Cooperazione in materia penale» include una proposta relativa
al requisito della doppia incriminabilità relativamente alle
domande di perquisizione e sequestro.
In primo luogo si osserva che il concetto stesso di doppia
incriminabilità non costituisce una regola ferrea: laddove esiste
è quasi sempre considerato con flessibilità, non come l'esigenza Raccomandazione 4. Il Consiglio prende atto che la doppia
di una corrispondenza perfetta degli elementi che configurano incriminabilità resta una questione d'attualità tra gli Stati mem-
il reato nel diritto dello Stato richiedente e in quello dello Stato bri e raccomanda di proseguire le discussioni in materia.
richiesto ma, spesso, come una semplice questione di doppia
punibilità, vale a dire un approccio più incentrato sui reati che
sulla legge. Ciò significa che si verifica se la legislazione dello
Stato richiesto contempla un reato della stessa natura in base
al quale avviare un'azione legale, anche se esso non corri- g) Procedura
sponde esattamente alla definizione giuridica del reato oggetto
della domanda.
oppongono categoricamente, motivando il rifiuto con le dispo- Al riguardo occorre precisare che gli esperti sono rimasti favo-
sizioni della loro procedura penale che non prevedono tale revolmente colpiti dall'approccio informale alla cooperazione
presenza. Alcuni Stati membri hanno già introdotto nel diritto giudiziaria adottato da taluni Stati membri, che hanno ridotto
nazionale norme attinenti alla cooperazione internazionale che al minimo le formalità necessarie. Dall'entrata in vigore della
consentono di applicare la legge dello Stato richiedente su convenzione di Schengen del 1990 questo tipo di approccio si
richiesta di quest'ultimo. La convenzione del 2000 contiene sta diffondendo tra le autorità giudiziarie, benché la situazione
una disposizione secondo cui lo Stato richiesto si attiene alle possa essere ulteriormente migliorata.
formalità e procedure espressamente indicate dallo Stato richie-
dente, purché esse non siano contrarie ai principi fondamentali
del diritto dello Stato richiesto.
Il Consiglio rinnova la raccomandazione fatta in precedenza
a favore di una pronta ratifica della convenzione del 2000, che
prevede in generale contatti diretti e la trasmissione diretta dei
documenti da notificare. La convenzione esorta inoltre le auto-
In tutte le valutazioni si è dato spazio all'esame della procedura rità degli Stati membri richiesti ad accettare anche le procedure
interna seguita dalle autorità centrali e altre autorità che parte- con cui non hanno familiarità. Ciò permetterà indubbiamente
cipano all'esecuzione di una domanda di assistenza giudiziaria. di appianare in parte le difficoltà causate in generale dall'in-
Gli esperti hanno constatato l'esistenza di prassi burocratiche compatibilità fra le varie norme di procedura penale.
obsolete non rispondenti ai bisogni sempre più pressanti
dovuti all'aumento constante e considerevole del volume di
domande. In alcuni Stati membri l'attività dei procuratori è
appesantita da una gerarchia burocratizzata che rallenta molto Raccomandazione 5. Il Consiglio invita gli Stati membri a:
l'inoltro delle domande di assistenza anche nel caso in cui la
legislazione dello Stato membro in questione autorizza i procu-
ratori stessi a redigere e inviare le domande. Dalle valutazioni
emerge che le trafile inutili della via gerarchica possono cau-
sare ritardi di settimane o addirittura mesi. razionalizzare le loro procedure interne e l'iter amministra-
tivo, ed eliminare le lungaggini burocratiche delle autorità
preposte all'assistenza giudiziaria, definendo confini precisi
e compiti specifici, semplificando il ruolo della gerarchia e
responsabilizzando il personale interessato. L'obiettivo è
Queste procedure amministrative non sono conformi alle quello di ottenere un servizio flessibile e dinamico e, a tale
disposizioni della convenzione di Schengen del 1990 e della riguardo, si dovrebbe tenere conto dell'approccio informale
convenzione del 2000; è pertanto indispensabile una gerarchia adottato in alcuni Stati membri,
meno rigida a vantaggio di una maggiore responsabilità dei
singoli.
dente, occorre ipotizzare una limitazione delle vie di ricorso k) Formulari uniformi e sistemi computerizzati per le rogatorie
nello Stato membro richiesto o, per lo meno, l'eliminazione, attive
dell'effetto sospensivo, seppur sempre predisposto dei diritti
fondamentali.
Vari esperti hanno raccomandato che gli Stati membri adottino
tutte le iniziative necessarie per migliorare la qualità delle
Raccomandazione 6. Il Consiglio invita gli Stati membri ad richieste di assistenza giudiziaria al fine di evitare fraintendi-
esaminare le rispettive disposizioni di procedura al fine di menti e, a termine, facilitare l'assistenza giudiziaria.
impedire che le vie di ricorso siano sfruttate per fini dilatori.
richiesta di urgenza come modo per far sì che le rogatorie ven- bri il ministero della Giustizia è diventato un punto centrale,
gano eseguite il più rapidamente possibile. Spesso non viene che garantisce la corretta distribuzione ed esecuzione delle
fornita alcuna spiegazione dei motivi che hanno indotto l'auto- domande ricevute. Le valutazioni hanno evidenziato che questi
rità richiedente a classificare il caso come urgente, anche punti centrali assicurano livelli differenti di controllo: in alcuni
quando l'esame del dossier e del materiale non evidenzia Stati membri assicurano unicamente la corretta trasmissione e
motivi validi a tal fine. ricezione delle rogatorie, mentre in altri sono maggiormente
coinvolti nell'esecuzione.
Tuttavia, nelle valutazioni è stato constatato che sono ancora zione parziale o completa alle autorità richiedenti non sono
necessari sforzi rilevanti a livello nazionale e a livello di sempre garantiti nell'ambito del trattamento delle richieste di
Unione europea e che occorre approfondire la conoscenza assistenza giudiziaria.
della Rete tra gli addetti ai lavori.
Raccomandazione 13. Il Consiglio invita gli Stati membri e la L'archiviazione e il controllo dei dati non costituiscono un
Rete giudiziaria europea a diffondere la conoscenza della Rete obiettivo fine a se stesso, ma vanno considerati un utile stru-
presso le autorità giudiziarie degli Stati membri e a sensibiliz- mento affinché uno Stato membro possa acquisire una cono-
zarle ai vantaggi di un uso più ampio dei suoi punti di con- scenza completa del sistema che pratica e delle richieste che vi
tatto, soprattutto nei casi urgenti. confluiscono. Non si tratta solo di sapere quanti casi entrano
ed escono dal paese. Una conoscenza più precisa dei dati per-
mette agli Stati membri di determinare se tutte le parti del
Raccomandazione 14. Il Consiglio invita gli Stati membri a sistema sono in grado di assolvere ai compiti che incombono
fornire ai punti di contatto della Rete giudiziaria europea tutte loro e di garantire un'efficace coordinamento delle risorse.
le risorse e la formazione necessarie e insiste sulla rapida attua-
zione della decisione del Consiglio (1), di dotare i punti di con-
tatto di un sistema Intranet nonché di posta elettronica critto-
grafata.
Raccomandazione 16. Il Consiglio invita gli Stati membri a
installare e utilizzare un sistema computerizzato per l'archivia-
zione dei dati, per disporre di un quadro più chiaro della situa-
q) Trasmissione diretta zione reale in materia di assistenza giudiziaria e consentire un
migliore controllo e seguito di ogni caso.
Gli autori delle valutazioni hanno inoltre esaminato le trasferte Le valutazioni hanno dimostrato che all'atto dell'esecuzione o
all'estero effettuate dai magistrati e funzionari di polizia per della richiesta di assistenza giudiziaria possono essere applica-
controllare e seguire l'esecuzione delle domande. La conclu- bili diverse convenzioni ed altri strumenti normativi internazio-
sione generale è stata che vi è un'assoluta mancanza di flessibi- nali, nonché tutta una serie di strumenti nazionali. È pertanto
lità e che le risorse per le missioni all'estero sono limitate a essenziale che gli Stati membri accelerino e pongano maggior-
causa di forti sospetti di «turismo amministrativo». La man- mente l'accento sulla formazione di base e specializzata per i
canza di flessibilità è principalmente da attribuirsi al fatto che magistrati, al fine di porre gli stessi in condizione di fornire
la decisione finale di autorizzare una missione deve spesso risa- l'assistenza giudiziaria in conformità degli strumenti internazio-
lire tutta la gerarchia, talvolta addirittura fino al livello del nali e nazionali vigenti. Diversamente, gli strumenti internazio-
ministro in persona. Il tipo di indagini internazionali ai quali è nali negoziati e le nuove disposizioni di legge adottate dagli
verosimile che siano confrontate ai giorni nostri le autorità di Stati membri resteranno in gran parte lettera morta.
polizia e giudiziarie (traffico transfrontaliero di droga, immigra-
zione clandestina, ecc.) richiede una reazione rapida incompati-
bile con pesanti e complesse procedure burocratiche. Le restri-
zioni in materia di risorse dimostrano che i metodi utilizzati
appartengono ad altri tempi. Occorre adesso riconoscere l'esi- La formazione essenziale dovrebbe supplire al ruolo che i punti
genza di dare alle autorità i mezzi per svolgere le loro attività. di contatto della Rete giudiziaria europea devono svolgere a
tale riguardo fornendo alle autorità giudiziarie che ne fanno
richiesta informazioni sugli strumenti più appropriati ai fini
dell'ottenimento delle misure domandate allo Stato richiesto.
Le relazioni dei funzionari attivi in questo settore ottenute nel
corso delle valutazioni concordavano su un punto: le visite
nello Stato richiesto contribuiscono ad accelerare e a misurare
l'esecuzione delle domande, in particolare quando si tratta di Una conoscenza degli ordinamenti giuridici e istituzionali degli
effettuare perquisizioni o interrogare testimoni. Pur priva del altri Stati membri è apparsa anch'essa necessaria per compren-
diritto di intervenire nel territorio visitato, l'autorità può far dere i requisiti dei vari sistemi. Ne deriverebbero due vantaggi:
porre delle domande sulla base della sua conoscenza del fasci- si potrebbero evitare le richieste superflue destinate al falli-
colo; essendo sul posto, può reagire; fa rientro nel proprio mento e si potrebbero aggirare gli ostacoli attraverso una pre-
paese con copia delle prove o delle dichiarazioni, i cui originali sentazione adeguata e mirata delle richieste.
percorreranno poi l'iter ufficiale, inevitabilmente più lento.
t) Formazione
Raccomandazione 20. Il Consiglio invita il Segretariato gene- Considerata la mole e la rilevanza delle informazioni, tanto
rale del Consiglio dell'Unione europea e la Rete giudiziaria giuridiche quanto pratiche, raccolte in materia di assistenza
europea a rendere disponibili le informazioni contenute nelle giudiziaria internazionale nel corso del primo ciclo di valuta-
relazioni di valutazione in formato elettronico (ad esempio su zione e alla luce delle disposizioni del patto di preadesione
CD-rom oppure sul sito web della Rete giudiziaria europea). quale approvato dal Consiglio il 28 maggio 1998 (1), parrebbe
utile estendere ora tale procedura ai paesi candidati. Non sarà
difficile prendere adesso quest'iniziativa, grazie all'esperienza
maturata. Occorre inoltre sottolineare che nella riunione del
24 maggio 2000 il gruppo pluridisciplinare, riunito come
V. SEGUITO DA DARE ALLE VALUTAZIONI gruppo di esperti del patto di preadesione, ha menzionato la
possibilità di un'estensione in tal senso dell'azione comune del
5 dicembre 1997. Una decisione ufficiale non è stata tuttavia
In ciascuna delle quindici relazioni gli esperti hanno rivolto agli
Stati membri precise raccomandazioni invitandoli a correggere, (1) Patto di preadesione sulla criminalità organizzata tra gli Stati mem-
modificare o emendare taluni particolari aspetti dei rispettivi bri dell'Unione europea e i paesi candidati dell'Europa centrale e
sistemi di assistenza giudiziaria. orientale e Cipro (GU C 220 del 15.7.1998, pag. 1).
C 216/26 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee 1.8.2001
ancora adottata. In ogni modo sarà essenziale, in primo luogo, valutazione all'estradizione, iniziando i lavori anteriormente al
stimare i costi dell'estensione di questa procedura che gravereb- 1o luglio 2001 (1).
bero necessariamente sulle risorse del Segretariato generale del
Consiglio, con il sostegno di esperti nazionali. Si può inoltre osservare che, sebbene la classificazione «riserva-
tissimo» della procedura abbia rallentato la traduzione, ciò non
Raccomandazione 22. Il Consiglio invita il gruppo compe- ha costituito un ostacolo insormontabile ed è stato un fattore
tente ad estendere agli Stati candidati all'adesione il meccani- importante per ispirare fiducia agli Stati membri; dopo averne
smo per la valutazione dell'assistenza giudiziaria internazio- discusso, hanno tutti convenuto di sopprimere il requisito della
nale. riservatezza. Più che una procedura «riservatissima», per il
secondo ciclo di valutazioni è utilizzata una procedura «riser-
vata». Ciò semplifica il trattamento amministrativo delle valuta-
VII. MECCANISMO DI VALUTAZIONE zioni, senza far venir meno la fiducia che il meccanismo di
valutazione ispira.
L'articolo 10 dell'azione comune del 5 dicembre 1997, che
costituisce la base per le valutazioni, invita il Consiglio ad esa-
minare le modalità e il campo di applicazione del meccanismo
VIII. CONCLUSIONI
e ad adeguare, se del caso, l'azione comune.
Nel corso del primo ciclo di valutazione il meccanismo in fun- In conclusione, benché la procedura di valutazione rappresenti
zione ha dato piena soddisfazione. Le sue disposizioni non certamente un onere e richieda molte risorse, il che rappre-
hanno creato particolari difficoltà e la procedura si è svolta senta talvolta una difficoltà per gli Stati membri, il suo aspetto
senza intoppi. Vi sono state discussioni in sede di gruppo plu- critico è di grande utilità, dato che si tratta di una valutazione
ridisciplinare al momento della prima relazione intermedia, al paritetica e addirittura, in qualche misura, insostituibile. Il
fine di risolvere le ambiguità interpretative per quanto con- primo ciclo ha dimostrato che lo strumento funziona bene.
cerne un ristretto numero di questioni di dettaglio. La proce-
dura è ora ben sperimentata e il secondo ciclo sui servizi pre- Sulla base di una relazione della presidenza entro la fine del
posti all'applicazione della legge e sulla lotta antidroga, attual- 2003, il Consiglio dovrebbe prendere atto dei progressi com-
mente in corso, si sta rivelando soddisfacente. Il gruppo pluri- piuti a seguito dell'attuazione delle raccomandazioni formulate
disciplinare ha inoltre già deciso di dedicare il terzo ciclo di nella presente relazione.