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1
qualitativa presso i soggetti istituzionali “sensibili” al tema
oggetto dello studio.
Tabella 1
Il panel qualitativo della ricerca
2
Sulla base delle interviste realizzate, integrate, se del caso,
dalla documentazione di supporto e dall’analisi dei siti web è
stato redatto un report che risulta articolato in tre parti:
LE IPOTESI DI RICERCA
L’indagine ha preso avvio da una prima riflessione di scenario
finalizzata alla definizione delle ipotesi di ricerca - da validare sul
campo - e all’individuazione di elementi critici e fattori strategici
da approfondire nella rilevazione.
La prima ipotesi da verificare è stata mirata a verificare se i
diversi soggetti istituzionali intervistati (panel qualitativo)
disponevano di un sistema di monitoraggio ambientale.
Successivamente rispetto a chi ne ha dichiarato il possesso è
stato chiesto di esprimere il livello di soddisfazione rispetto
all’adozione del sistema. A tal proposito sono state ipotizzate
almeno sei tipologie di risposta chiusa:
3
• software di rilevazione ed elaborazione dei dati acquisiti.
4
La pianificazione delle emergenze dipende da un'efficace
politica di prevenzione dei rischi ambientali che la si può
realizzare attraverso l'implementazione di un sistema di gestione
ambientale.
L’analisi preliminare delle modalità operative con cui le
diverse realtà istituzionali hanno dato concreta attuazione alle
politiche di gestione del rischio ambientale, ha evidenziato una
realtà sicuramente avanzata sul territorio nazionale.
Ad una visione d’insieme, infatti, molto ampio appare il
numero di soggetti istituzionali (75,0% vs. 25,0%) che hanno
dichiarato di possedere un sistema di monitoraggio ambientale
e, dunque, con una ferma intenzione a prevenire i rischi
ambientali di attraverso l’adozione di misure programmate di
innovativo controllo del territorio.
Tabella 2
Siete in possesso di un sistema di monitoraggio ambientale?
Anno 2010
Valori percentuali
Modalità di risposta %
Possessori 75,0
Non possessori 25,0
Totale 100,0
Fonte: Demoskopika.
Grafico 1
Disponibilità di un sistema di monitoraggio ambientale
Anno 2010
Valori percentuali
Non Possessori
25,0%
Possessori
75,0%
5
Fonte: Demoskopika.
Tabella 2
Se SI, riesce a soddisfare le seguenti esigenze?
Anno 2010
Valori percentuali
Modalità di risposta SI NO
Rilevazione dei parametri atmosferici (pressione, temperatura, umidità,…) 77,8 22,2
Rilevazione dei parametri di superficie 44,4 55,6
Rilevazione dei parametri del sottosuolo (umidità del suolo, livelli piezometrici, in
44,4 55,6
clinometri in foro..);
Sistema di monitoraggio da remoto attraverso interfaccia web 55,6 44,4
Memorizzazione dei dati acquisiti 88,9 11,1
Software di rilevazione ed elaborazione dei dati acquisiti 88,9 11,1
Fonte: Demoskopika
Grafico 2
Livello di soddisfazione delle funzioni del sistema di monitoraggio
ambientale
Anno 2010
Valori percentuali
6
Softw are di rilevazione
11,1 88,9
ed elaborazione dati
Memorizzazione dei dati
11,1 88,9
acquisiti
No Si
Tabella 3
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Servizi/funzioni del Sistema di Monitoraggio Ambientale
Rilevazione Software di
Rilevazione Rilevazione Sistema di Memorizz.
ENTI parametri parametri di
parametri
monitoraggio dei dati
rilevazione ed
del elaborazioni
atmosferici superficie da remoto acquisiti
sottosuolo dati acquisiti
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possiede una mappatura completa delle aree a rischio frane che complessivamente sono 700. Da
questa mappatura il 10% delle aree identificate (quelle che presentano un livello alto di pericolosità)
sono attrezzate con sistemi evoluti (es. inclinometri che monitorano la frana, monitoraggio
satellitare ecc..)”1.
“... Le province devono dotarsi di strumentazione per il loro territorio e per la gestione di
determinati rischi ambientali (rischio idrogeologico, etc.). Oggi in mancanza di un’organizzazione
strumentale il territorio viene supportato dal CNR e dall’ARPACAL”4.
1
Ing. Secondo Barbero, Responsabile Centro funzionale dell'ARPA della Regione Piemonte.
2
Dott,. Rocco Mari, Responsabile del Sistema Informativo Territoriale – Provincia di Napoli.
3
Dott. Vitale Francesco, Ufficio operativo della protezione civile – Provincia di Torino.
4
Sig. Rizzuto, Unità operativa Cosenza – Protezione civile Regione Calabria.
9
“... Ad oggi è la Protezione civile regionale che interviene sulle emergenze. La Provincia di Crotone
non possiede la strumentazione idonea al controllo delle emergenze”5.
Tabella 4
Enti che non sono in possesso dello S.M.A e le relative funzioni che
s’intendono acquisire/ non s'intendono acquisire
Anno 2010
Valori percentuali
Rilevazione Software di
Rilevazione Rilevazione Sistema di Memorizz.
ENTI parametri parametri di
parametri
monitoraggio dei dati
rilevazione ed
del elaborazioni
atmosferici superficie da remoto acquisiti
sottosuolo dati acquisiti
5
Arch. Leone, Responsabile Protezione civile – Provincia di Crotone.
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