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Pubblicato il 02/05/2018
N. 04770/2018 REG.PROV.COLL.
N. 08824/2017 REG.RIC.

R E P U B B L I C A I T A L I A N A

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8824 del 2017, integrato da


motivi aggiunti, proposto da:
Fiorenza Sabbatini, rappresentata e difesa dall'avvocato Fabio
Raponi, con domicilio eletto presso lo studio Giuseppe Naccarato in
Roma, via Tagliamento, n. 76;
contro
Istituto Superiore di Sanita', in persona del legale rappresentante p.t.,
rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso la
cui sede in Roma, via dei Portoghesi, n. 12 ex lege domicilia;
nei confronti
Michela Droghini, Silvia Vitali, Simona Berri, Lucia Bertuccini,
rappresentati e difesi dall'avvocato Domenico Naso, con domicilio
eletto presso il suo studio in Roma, Salita di S. Nicola Da Tolentino
n. 1;

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Francesca Vespasiano controinteressata non costituita in giudizio;


per l'annullamento
1) del decreto dell’ISS-Istituto Superiore di Sanità n. 176 del 5 luglio
2017, recante indizione di un concorso riservato, per titoli ed esami,
mediante procedura di reclutamento speciale transitoria, per
l'assunzione, a tempo indeterminato, di n. 345 unità di personale;
2) della presupposta deliberazione dell’Istituto Superiore di Sanità n.
4/2017 - allegata al verbale n. 16 della seduta del consiglio di
amministrazione del 26.04.2017 e pubblicata mediante affissione
all’albo dell’Istituto dal 12 al 27 giugno 2017 - recante approvazione
del piano straordinario di assunzioni 2017/2019;
3) di ogni altro atto presupposto, connesso e/o conseguente a quelli
sub 1) e 2), che si manifesti lesivo per la ricorrente e di cui ci si
riserva l’impugnazione mediante motivi aggiunti a seguito della sua
conoscenza;
e con motivi aggiunti depositati il 31 gennaio 2018
del decreto n. 351 del 15 dicembre 2017 recante approvazione della
graduatoria di merito del concorso riservato, per titoli ed esami,
mediante procedura di reclutamento speciale transitoria per
l’assunzione a tempo indeterminato di n. 3 unità con il profilo di
Funzionario di amministrazione – V livello professionale dell’ISS
nell’ambito di 345 unità di personale, nonché di ogni altro atto,
connesso, presupposto e consequenziale;

Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;


Visti gli atti di costituzione in giudizio di Istituto Superiore di Sanita'
e di Michela Droghini e di Silvia Vitali e di Simona Berri e di Lucia
Bertuccini;

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Viste le memorie difensive;


Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 9 aprile 2018 la dott.ssa
Pierina Biancofiore e uditi per le parti i difensori come specificato
nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:

FATTO
1.Con ricorso notificato all’ISS in data 11 settembre 2017 e
depositato il successivo 22 settembre 2017 la ricorrente espone di
avere partecipato al concorso ad un posto di Funzionario di
amministrazione presso l’ISS tenutosi nel 2011, risultando collocata
al 5^ posto nella graduatoria approvata con decreto n. 501 del 5
novembre 2012.
Con successiva delibera del 27 marzo 2013 veniva effettuato lo
scorrimento di n. 3 unità arrivando fino al quarto posto e la
ricorrente confidava che vi sarebbe stato un successivo scorrimento.
Con la delibera n. 4 del 2017 l’ISS pubblicava un “Piano
straordinario di assunzioni” nel quale manifestava la necessità di
acquisire n. 3 ulteriori unità di funzionario di amministrazione di V
livello, senonchè fra le 24 graduatorie individuate per lo scorrimento
non vi è quella approvata col decreto n. 501 del 5 novembre 2012
nella quale la ricorrente risulta dunque la prima interessata e ciò in
quanto l’Istituto ha ritenuto di coprire i posti vacanti di funzionario
di amministrazione con la procedura straordinaria riservata ai
dipendenti a tempo determinato.
2. La ricorrente dunque deduce: A) questioni preliminari di rito in
ordine alla notificazione a ipotetici contro interessati; sull’interesse e

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sulla legittimazione della ricorrente e sulla giurisdizione; 1)


Violazione dell’art. 3 della legge n. 241 del 1990 per motivazione
carente ed incoerente; eccesso di potere per contraddittorietà;
eccesso di potere per disparità di trattamento e ingiustizia manifesta;
violazione e falsa applicazione degli articoli 3, 35, 51 e 97 Cost.,
violazione e falsa applicazione dell’art. 4, comma 4 del d.l. n.
101/2013 conv. in L.n. 125/2013; 2) Sulla previsione di n. 115 posti
riservati ai soli dipendenti a tempo determinato in aggiunta ai n. 230
da stabilizzare: violazione e falsa applicazione dell’art. 1, comma 3 bis
del d.l. n. 244/2016 convertito in L.n. 19/2016; violazione dell’art. 3
della legge n. 241 del 1990 per motivazione carente ed incoerente,
eccesso di potere per presupposto erroneo e travisamento dei fatti,
per disparità di trattamento e ingiustizia manifesta; violazione e falsa
applicazione degli art. 3, 35, 51 e 97 Cost.; 3) Violazione del limite
della riserva di posti ai precari interni: violazione e falsa applicazione
dell’art. 4 del d.l. n. 101/2013 conv. in L.n. 125/2013, degli articoli
24 e 62 del d.lgs. n. 150/2009, dell’art. 52 del d.lgs. n. 165/2001.
degli articoli 3. 35, 51 e 97 Cost., eccesso di potere per violazione
degli articoli 8 e 12 del decreto ISS 3 ottobre 2002; violazione
dell’art. 3 della legge n. 241 del 1990 per carenza di motivazione,
eccesso di potere per presupposto erroneo e per sviamento; 4) Sul
dichiarato intento di risolvere il contenzioso in atto con i precari,
eccesso di potere per sviamento; 5) Mancata adozione del Piano di
fabbisogno del personale: Violazione e falsa applicazione dell’art. 1,
comma 3 bis del d.l. n. 244/2016 conv. in L. n. 19/2016, degli
articoli 6 e 35 comma 4 del d.lgs. n. 165/2001, violazione dell’art. 3
della legge n. 241 del 1990 per carenza di motivazione, eccesso di
potere per carenza dei presupposti; 6) Illegittimo utilizzo della

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capacità assunzionale e delle risorse finanziarie: violazione e falsa


applicazione degli articoli 6 e 35 comma 4 del d.lgs. n. 165/2001;
dell’art. 1, comma 3, 3 bis e 3 ter del d.l. n. 244/2016 conv. in L. n.
19/2016, dell’art. 9 del d.lgs. n. 218/2016; violazione dell’art. 3 della
legge n. 241 del 1990 per carenza di motivazione, eccesso di potere
per carenza dei presupposti; 7) Mancato accertamento dell’esperienza
professionale: violazione e falsa applicazione dell’art. 4 del d.l. n.
101/2013 conv. in L. n. 125/2013, degli articoli 24 e 62 del d.lgs. n.
150/2009; dell’art. 52 del d.lgs. n. 165/2001; degli articoli 3, 35, 51 e
97 Cost.; eccesso di potere per violazione degli articoli 8 e 12 del
decreto ISS 3 ottobre 2002; violazione dell’art. 3 della legge n. 241
del 1990 per carenza di motivazione, eccesso di potere per
presupposto erroneo e per sviamento; 9) Illegittimità costituzionale
dell’art. 1, comma 3 bis del d.l. n. 244/2016 convertito in L. n.
19/2016 per violazione degli articoli 3, 97, 35 e 51 Cost.
Propone questione di legittimità costituzionale della norma in
rubrica perché opera un’arbitraria e irragionevole disparità di
trattamento discriminando i dipendenti a tempo indeterminato che
sarebbero condannati sine die a permanere nel livello di
appartenenza vedendo allontanarsi la possibilità di progredire.
Conclude con istanza cautelare e per l’accoglimento del ricorso.
3. Si sono costituiti in giudizio l’ISS e quattro dei cinque
controinteressati evocati e tutti hanno rassegnato conclusioni del
tutto opposte a quelle di parte ricorrente, con compiute memorie.
4. Con due memorie per l’udienza camerale la ricorrente ha
contestato quanto dai controinteressati opposto ed alla Camera di
Consiglio del 17 ottobre 2017 l’istanza cautelare è stata rinviata al
merito.

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5. Con ordinanza n. 4946 del 16 novembre 2017 in parziale riforma


della ordinanza del TAR sopra indicata, il Consiglio di Stato,
ritenendo condivisibile la valutazione del TAR di riservare alla sede
di merito l’approfondimento delle questioni proposte ha però inibito
sino alla data della udienza del 9 aprile 2018 la sottoscrizione del
contratto di assunzione limitatamente ad un posto del profilo di
Funzionario Amministrativo – V Livello.
6. Con decreto del 30 gennaio 2018 è stata concessa l’abbreviazione
di termini con permanenza della udienza già fissata alla pubblica
udienza del 9 aprile 2018.
7. Con motivi aggiunti depositati il 31 gennaio 2018 parte ricorrente
impugna la graduatoria di merito del concorso riservato, per titoli ed
esami, mediante procedura di reclutamento speciale transitoria per
l’assunzione a tempo indeterminato di n. 3 unità con il profilo di
Funzionario di amministrazione – V livello professionale dell’ISS
nell’ambito di 345 unità di personale, insistendo nelle già formulate
doglianze e sulla questione di legittimità costituzionale.
8. Il ricorso è stato trattenuto in decisione alla pubblica udienza del 9
aprile 2018.
DIRITTO
1.In via preliminare va esaminata e respinta l’eccezione di
inammissibilità del ricorso opposta dall’ISS e dalle controinteressate,
che hanno sostenuto il difetto di interesse in capo alla ricorrente alla
coltivazione del gravame, atteso che ella riveste la posizione di
collaboratore di VII livello assunta a tempo indeterminato e quindi
non è interessata alla procedura straordinaria di assunzione dei
precari o degli idonei di precedenti concorsi pubblici. E comunque
avrebbe già usufruito di una precedente procedura di stabilizzazione

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del personale precario come risultante da decreto del Direttore


Generale dell’Istituto n. 51 del 30 aprile 2009.
L’eccezione non può essere condivisa sulla base dell’osservazione
che il ricorso proposto dall’interessata tende proprio a sindacare la
scelta dell’ISS di non scorrere l’ultimo posto della graduatoria di
idonei del concorso ad 1 posto di funzionario di amministrazione di
V livello cui ella ha partecipato collocandosi al 5° posto, quarta degli
idonei, mettendo invece a concorso 3 posti della ridetta qualifica
riservati ai precari.
Per questo pure la circostanza che la ricorrente abbia già usufruito di
una sistemazione in quanto precaria ai sensi dell’art. 1, commi 549 e
643 della legge n. 296/2006 finisce per essere del tutto ininfluente
sulla questione in esame, in quanto dopo quella procedura di
stabilizzazione l’interessata ha partecipato ad un altro concorso per la
qualifica superiore rispetto a quella in atto rivestita di collaboratore,
in base alla graduatoria approvata con decreto dirigenziale n. 501 del
5 novembre 2012 nella quale è collocata al quinto posto come
idonea.
2. Ciò premesso deve essere accolta la censura di eccesso di potere
per motivazione incoerente, per contraddittorietà e per erroneità dei
presupposti e sviamento introdotta trasversalmente in tutte le
doglianze pure in narrativa riportate, laddove l’interessata fa valere la
incongruità e la irrazionalità della scelta dell’Istituto di procedere al
programma assunzionale dei precari nella qualifica di funzionario di
amministrazione per 3 posti nell’anno 2017 e per 1 posto nell’anno
2018 in presenza di graduatorie di concorsi ancora in essere, come è
quella del concorso di funzionario di amministrazione cui ella ha
partecipato prorogata fino al 31 dicembre 2017 in base all’art. 4,

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comma 4 del d.l. 31 agosto 2013, n. 101 conv. in legge 30 ottobre


2013, n. 125.
E tale incoerenza e contraddittorietà della scelta
dell’Amministrazione è dimostrata dalla lettura del paragrafo della
deliberazione n. 4/2017 relativo allo scorrimento delle graduatorie.
Icasticamente la ricorrente fa osservare che non si rinviene alcuna
congrua motivazione nella scelta dell’ISS di ricorrere allo
scorrimento di ben 24 graduatorie tranne quella di cui fa parte
l’interessata ed approvata con decreto n. 501 del 5 novembre 2012.
Un primo profilo di contraddittorietà è dimostrato dalla premessa
dell’Istituto (pag. 5 della deliberazione n. 4/2017) secondo cui “Le
graduatorie che risultano valide in Istituto per il susseguirsi di
proroghe sono 71 ed in particolare sono quelle approvate dal 30
ottobre 2003”.
La graduatoria di cui fa parte la ricorrente è approvata con decreto n.
501 del 5 novembre 2012, come sopra riportato, sicchè ci si
aspetterebbe nel prosieguo di trovare una qualche ragione che abbia
indotto l’Istituto ad escludere detta graduatoria da quelle da scorrere,
posto che essa è successiva al 30 ottobre 2003.
Ma così non è.
Anzi, tutt’altro, perché la limitazione che viene introdotta è collegata
alla Circolare n. 5/2003 del Dipartimento per la Funzione Pubblica
che rileva come a partire dal 2007 vi è un vincolo sullo scorrimento
delle graduatorie approvate dal 1° gennaio 2007 rispetto all’avvio di
nuove procedure concorsuali.
Ed allora conclude l’Istituto nel prosieguo, mettendo in evidenza le
fasi di stabilizzazione del 2008-2009 che avevano determinato un
blocco di assunzioni tra il periodo 2006-2010, sicchè “le prime

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graduatorie utili dopo il 1° gennaio 2007 sono quelle approvate dal


2011 che sono, maggiormente rispondenti al fabbisogno,
all’organizzazione ed all’evolversi della ricerca, con una
partecipazione che auspicalmente dovrebbe riguardare personale più
giovane.”.
La graduatoria che riguarda la ricorrente è stata approvata dopo il
2011, ed appunto nel 2012.
Segue la lista delle graduatorie pendenti dal 2011 tutte riferite al
profilo di ricercatore o di CTER, con la specificazione in calce che
“Le graduatorie a far data dal 2011 da cui non si attinge sono quelle
le cui aree di riferimento non sono riconducibili in alcuna nuova
realtà dipartimentale o di centro” , che fornirebbe una giustificazione
della stabilizzazione del personale impegnato nei settori di ricerca,
salvo poi prevedere l’assunzione del personale precario “funzionario
di amministrazione” per quattro unità tra il 2017 ed il 2018.
Cioè, in parole povere: va bene lo scorrimento, ma solo per le figure
professionali tecniche di ricercatore e di collaboratore tecnico enti di
ricerca, mentre per i funzionari di amministrazione si stabilizzano
solo i precari, pur in pendenza di graduatorie approvate dopo il 2011
ancora valide perché prorogate e adatte allo scorrimento.
La irragionevolezza e la incongruità delle scelte dell’ISS è dunque
palese con conseguente accoglimento dei relativi profili di doglianza,
laddove per quelli ulteriori pure nelle censure in narrativa indicati
non pare sussisterne l’interesse alla coltivazione, nella misura in cui i
motivi analizzati comportano, invece, l’annullamento della
deliberazione ISS n. 4 del 2017 nella parte in cui non ha previsto la
graduatoria approvata con decreto 501 del 5 novembre 2012 tra
quelle degli idonei da scorrere per la qualifica di funzionario

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amministrativo – V livello.
3. Nelle more del ricorso l’Istituto ha approvato con decreto n. 351
del 15 dicembre 2017 la graduatoria di merito del concorso riservato
per titoli ed esami della procedura speciale transitoria per
l’assunzione a tempo indeterminato di n. 3 unità con il profilo di
funzionario di amministrazione – V livello professionale,
specificandosi che l’assunzione della terza classificata avverrà
compatibilmente con quanto stabilito dall’ordinanza del Consiglio di
Stato n. 4946 del 16 novembre 2017 che ha inibito la sottoscrizione
del contratto di assunzione limitatamente ad un posto del ridetto
profilo, in parziale riforma della ordinanza del TAR n. 5427/2017.
Tale graduatoria unitamente a quella di tecnologo sono state
impugnate dalla ricorrente che avverso di essi ha insistito nelle già
prospettate doglianze.
Al riguardo tuttavia è da osservare che non vi è alcun bisogno di
sospendere l’assegnazione del posto alla Droghini, terza classificata
nel concorso a 3 posti di funzionario di amministrazione, cui aspira
la ricorrente, dal momento che il Programma Triennale di assunzioni
di cui alla deliberazione n. 4/2017 prevedeva 3 posti di funzionario
di V livello per il 2017 – che sono quelli per i quali si è tenuto il
concorso – ed 1 posto per il 2018 che non risulta sia stato ancora
messo a concorso, sicchè ben può essere riservato agli idonei della
graduatoria approvata con decreto n. 501 del 5 novembre 2012,
rilevate le illegittimità della deliberazione anzidetta sopra evidenziate.
Sotto tale profilo i motivi aggiunti vanno pertanto respinti.
4. La questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 3 bis
del d.l. n. 244/2016 convertito in L. n. 19/2016 per violazione degli
articoli 3, 97, 35 e 51 Cost. ancorchè rilevante è però manifestamente

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infondata dal momento che il chiaro tenore della norma e la sua


collocazione nel decreto c.d. Milleproroghe ne rendono evidente la
funzione di stabilizzazione del personale adibito allo sviluppo della
ricerca nell’ambito dell’ISS, anche se tale competenza dell’Istituto
non cozza con la valorizzazione del personale amministrativo che
fornisce il supporto a quello dei ruoli scientifici e per la cui
graduatoria di appartenenza, ancora persistente, come è quella della
ricorrente, appare opportuno lo scorrimento.
5. Per le superiori considerazioni il ricorso va accolto come sopra
indicato e per l’effetto va annullata in parte qua la deliberazione
dell’ISS n. 4 del 2017 recante l’approvazione del piano straordinario
di assunzioni 2017-2019 nella parte in cui non ha previsto l’utilizzo
della graduatoria degli idonei del concorso ad 1 posto di funzionario
di amministrazione di V livello approvata con decreto n. 501 del 5
novembre 2012 e per il resto lo respinge, come pure i motivi
aggiunti.
6. La parziale novità delle questioni trattate consente di ritenere
giustificati i motivi per la compensazione delle spese di giudizio ed
onorari tra le parti.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza
Quater), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe
proposto, così dispone:
- lo accoglie come in motivazione indicato e per l’effetto annulla in
parte qua la deliberazione dell’ISS n. 4 del 2017 recante
l’approvazione del piano straordinario di assunzioni 2017-2019 nella
parte in cui non ha previsto l’utilizzo della graduatoria degli idonei
del concorso ad 1 posto di funzionario di amministrazione di V

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livello approvata con decreto n. 501 del 5 novembre 2012 e per il


resto lo respinge;
- respinge i motivi aggiunti.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità
amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 9 aprile
2018 con l'intervento dei magistrati:
Giuseppe Sapone, Presidente
Pierina Biancofiore, Consigliere, Estensore
Massimo Santini, Consigliere

L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Pierina Biancofiore Giuseppe Sapone

IL SEGRETARIO

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