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12
°
Commissione
Affari
Sociali
della
Camera
dei
Deputati
Audizione Informale
1
Gentilissimo
Sig.
Presidente
della
XII
°
Commissione
Affari
Sociali
della
Camera
dei
Deputati
On.
Giuseppe
Palumbo
Signori
Onorevoli
12
°
Commissione
Affari
Sociali
Camera
dei
Deputati
ROMA
Nel
ringraziarvi
per
l’invito
rivoltomi
per
l’audizione
informale
al
fine
di
presentare
una
sintesi
della
mia
proposta,
colgo
l’occasione
per
invitarvi
a
dare
un
impulso
alla
soluzione
della
tematica
in
oggetto
,
a
nome
di
tutte
le
famiglie
italiane
che
vivono
questo
dramma
umano.
Ho
raccolto
migliaia
di
firme
,
con
documento
di
riconoscimento,
a
sostegno
della
mia
proposta
,firme
che
ho
trasmesso
alla
Camera,
come
risulta
dal
resoconto
stenografico
Non
sono
solo,
ma
porto
la
voce
di
moltissime
persone,
di
Associazioni
che
si
occupano
di
disagio
psichico
e
che
mi
sono
state
vicine
e
che
mi
chiedono
notizie,
ma
non
so
cosa
rispondere.
Spetta
a
Voi
Onorevoli.
Ho
fatto
questo
lavoro,
perché
lo
vivo
direttamente,
perché
vivo
un
grave
dramma
umano.
Ho
preso
parte
a
Convegni
come
relatore,
ho
conosciuto
psichiatri,
ho
constatato
il
disservizio
nell’assistenza
sanitaria.
Ho
condiviso
esperienze
da
pelle
d’oca.
L
a
mia
proposta
non
ha
la
pretesa
di
risolvere
ogni
aspetto
dell’assistenza
sanitaria.
Non
ho
l’intenzione
di
insegnare
niente
a
nessuno.
Porto
il
Massimo
rispetto
alle
Istituzioni,
al
Vostro
Ruolo,
al
lavoro
della
Commissione
.
Semplicemente
desidero
portare
il
mio
umile
e
modesto
contributo
di
familiare,
in
quanto
vivo
un
esperienza
di
vita
diretta,
avendo
mio
fratello,
portatore
di
handicap
psichico
al
100
%,
totalmente
incapace
di
compiere
gli
atti
quotidiani
della
vita,
di
anni
58
da
57
in
queste
condizioni,
di
cui
lo
scrivente
è
tutore.
Mio
fratello
deve
essere
seguito
24
ore
su
24
Conosco
la
sofferenza.
Ho
visto
di
tutto
e
di
più,
situazioni
delicate.
So
cosa
vuol
dire
parlare
di
assistenza
psichiatrica
Spetta
a
Voi,
illustri
Onorevoli
e
sono
convinto
che
abbiate
colto
l’importanza
del
problema.
Un
problema
serio
e
grave
che
coinvolge
migliaia
e
migliaia
di
famiglie
italiane.
Dobbiamo
pensare
ai
portatori
di
handicap
psichici
.
Le
famiglie,
con
a
carico
queste
persone,
sono
giustamente
preoccupate.
Affermano
:
“
che
ne
sarà
dei
nostri
familiari,
dopo
di
noi
”
Pensate
al
dolore,
all’angoscia
quotidiana
che
vivono
queste
persone
e
le
loro
famiglie
.
A
queste
famiglie,
bisogna
dare
delle
risposte
certe,
visibili.
Distinti Saluti
2
Sommario
L’assistenza
sanitaria
:
da
dove
iniziare
?
pag.
4
Aspettative pag. 6
La prevenzione pag. 6
Mappa
concettuale
(
ruolo
Ministeri
e
centralità
Alto
Commissariato
per
la
Salute
Mentale
)
pag.
10
La
proposta
:
Centro
Polifunzionale
per
la
Salute
Mentale
:
area
medica
-‐
area
di
intervento
logistico
e
sociale
pag.
12
Riflessioni pag. 1 3
Esperienza di vita diretta a fianco di mio fratello disabile psichico pag. 13
3
La presenza di autorevoli esperti del settore in Commissione Affari Sociali della Camera è per lo
scrivente, motivo di orgoglio, posso imparare molto da Voi.
Mi limito a fare alcune considerazioni. A mio modesto parere, occorre inquadrare il problema della Salute
Mentale in tutti i suoi molteplici aspetti e sono molti, al fine di migliorare la qualità della vita dei disabili
psichici e/ o diversamente abili.
In particolare :
- Area Medica
- Area farmaceutica
- Area previdenziale
- Serve una nuova cultura che non discrimini il disabile psichico e/ o diversamente abile
- Non serve solo una buona legge, se poi non viene applicata
- Servono controlli frequenti sulle condizioni igieniche, sanitarie dei presidi ospedalieri, delle case di
cura, delle case di riposo
- Serve una struttura snella che coordini i vari interventi, senza conflitti di competenza
- Serve un monitoraggio costante per eliminare i punti di debolezza e valorizzare i punti di forza
Illustri Signori Onorevoli, partire da questi punti, anche gradualmente, ma partire. Dare un segnale alle
famiglie, a chi soffre di disagio psichico
4
Situazione
realtà
italiana
:
In
ogni
aspetto
della
vita
di
un
portatore
di
handicap
psichico,
da
quello
medico,
a
quello
assistenziale,
economico,
sociale,
legale,
siamo
in
una
situazione
pessima.
Le
famiglie
fanno
notizia
solo
quando
succedono
fatti
di
cronaca
nera,
divulgati
dai
mass
–
media,
poi
tutto
tace
fino
alla
disgrazia
successiva.
In
Italia,
i
pazienti
e
le
famiglie
sono
stati
totalmente
abbandonati.
Sono
poche
le
realtà
che
funzionano
Previsioni:
Secondo
dati
OMS
,
la
situazione
è
preoccupante
in
tutti
i
paesi.
Il
disagio
psichico
è
in
forte
crescita
nelle
sue
molteplici
patologie.
Priorità :
Le
Istituzioni
definiscano
la
Salute
Mentale
una
priorità
e
individuino
gli
investimenti
finanziari
e
strutturali
necessari
.
Nel
rispetto
delle
rispettive
competenze
istituzionali,
lo
Stato
e
gli
enti
territoriali
definiscano
un
piano
d’intervento
sanitario
sulla
Salute
Mentale.
C’è un solo modo per migliorare la qualità della vita di chi soffre di disagio psichico :
Mettere
il
disabile
psichico
e/
o
il
diversamente
abile
e
la
sua
famiglia
al
centro
dell’attenzione
e
verificare
di
quali
servizi
necessita
LO STATO
L E R E G IO N I
Legenda : = Considerato l’art 117 Cost. , ove si prevede che la tutela della
Salute è materia concorrente, è opportuno che lo Stato detti le
linee guida di carattere generale , onde evitare disparità di
trattamento tra una Regione e l’altra. Successivamente, lo
Stato e le Regioni, ciascuno nell’ambito di propria
competenza, cooperano e individuano le risorse economiche
e strutturali a favore del disagio psichico
5
Aspettative
:
La
Salute
è
un
diritto
di
tutti
i
cittadini,
senza
alcuna
distinzione,
a
maggior
ragione,
quando
si
parla
di
persone
con
disagio
psichico.
Bisogna
evitare
altre
tragedie
familiari.
Occorre
un
intervento
urgente,
umanitario
,
concreto
e
visibile.
Migliorare
lo
stato
psichico
è
un
aspetto
positivo,
non
solo
per
il
paziente
e
la
sua
famiglia.
Ma
anche
un
valore
aggiunto
per
la
società.
Obiettivi :
Strategie :
1. informare, in modo corretto e senza allarmismi sulle conseguenze del disagio
psichico
2. creare le condizioni sociali , per cui chi è colpito da un disagio psichico non si senta
solo,abbandonato
3. individuare le risorse umane, materiali e finanziarie per curare i portatori di handicap
psichici
4. per i casi gravi ed irreversibili, creare micro – comunità o casi di riposo decorose
5. sostenere non solo un’uguaglianza formale, ma anche sostanziale, rimovendo ostacoli
di ordine medico, economico, sociale, al fine di migliorare la qualità della vita dei
disabili psichici e / o diversamente abili
6. intervenire sul territorio ,in tema di educazione culturale, verso la popolazione,
ricordando che i disabili psichici e / o diversamente abili sono PERSONE
La prevenzione :
Considerato l’alto rischio di incremento del disagio psichico che comporta gravi conseguenze socio –
sanitarie ed economiche, sarebbe opportuno investire nella prevenzione, non sottovalutando i casi a rischio
che derivano dal tessuto sociale. Basti pensare ai luoghi di lavoro, dove la disoccupazione può creare stati
depressivi o nelle scuole per i casi di abbandono e di insuccesso scolastico . Per non parlare delle persone
anziane. Non dimentichiamo le strutture detentive.
E’ importante muoversi sul terreno della prevenzione, al fine di ridurre i casi a rischio, senza creare
allarmismi.
La prevenzione passa necessariamente su alcuni livelli d’intervento, quali :
1. informazione sociale e ascolto con sportelli nelle scuole per prevenire il disagio, l’abbandono
2. informazione sociale e ascolto con sportelli nei luoghi di lavoro
3. informazione attraverso i mass – media
6
4. saper ascoltare le esigenze degli anziani e aiutarli a sentirsi soggetti attivi della vita sociale
5. la formazione di una cultura nuova, che veda il disabile come persona, per dire basta ai pregiudizi.
6. coinvolgimento della società civile. Ad esempio, artigiani, maestri d’arte e professione che aiutino
il disabile, potenzialmente capace ed in grado di avere un minimo di autonomia, dotato di conoscenze
e capacità di orientamento, quali spazio e tempo ad inserirsi nella società, ad aiutarlo a riacquistare
fiducia e dignità personale.
ma attenzione
Occorre valutare i seguenti aspetti :
1. i disabili psichici e / o diversamente abili sono persone differenti per età – sesso
2. le patologie sono diverse
3. i possibili interventi di prevenzione devono necessariamente essere differenziati
Per migliorare la qualità della vita del disabile psichico e/ o diversamente abile è importante
ricordare che bisogna risolvere in modo pratico i singoli casi,considerato che le patologie sono
diverse e i soggetti coinvolti sono diversi per età, sesso e che pertanto non si può dare un’unica
risposta alle tante variabili presenti in ogni situazione
quindi anche la prevenzione deve essere adeguata ai diversi soggetti coinvolti, considerando
anche l’ambiente, il territorio, il contesto, i tempi in cui operare.
È
fondamentale
nel
rispetto
dettato
Costituzionale
,
garantire
e
tutelare
la
libertà
di
cura
e
la
manifestazione
di
volontà
dei
soggetti.
Sappiamo
tutti
che
la
coercizione
è
la
negazione
della
libertà.
E’
chiaro
che
le
soluzioni
al
disagio
psichico
devono
essere
sempre
applicate
nel
massimo
rispetto
della
persona
e
della
dignità
umana
e
della
libera
e
consapevole
scelta.
Altresì,
è
importante
tutelare
le
persone
totalmente
prive
di
capacità
totale
d’intendere
e
di
volere
e
di
compiere
quindi
i
semplici
atti
quotidiani
della
vita.
Serve
anche
il
buon
senso
Occorre dare risposte mirate al disagio psichico e valutare caso per caso.
Si
può
affermare
che
ci
sono
persone
con
diverse
patologie
e
diversi
gradi
di
infermità
e
non
si
può
pensare
di
dare
una
sola
risposta.
7
Molti
psichiatri,
per
fortuna
non
tutti,
credono
di
avere
la
verità
assoluta
.
Questa
diversa
situazione,
a
livello
medico,
di
intervenire
sul
problema
genera
un
forte
disagio
sociale.
Quindi,
dal
primo
intervento,quello
medico,
esiste
già
il
caos.
Chi
paga,
per
questo
scontro,
sono
i
disabili
mentali
e
le
loro
famiglie.
Per
carità,
porto
rispetto
ai
medici.
Ma
chiedo,perché
non
ascoltare
i
familiari
?
Pertanto,
nel
rispetto
delle
diverse
scuole
di
formazione
medico
/
scientifica
e
del
codice
deontologico
professionale,
si
chiede
ai
psichiatri
di
rimettersi
in
gioco
e
di
confrontarsi.
Molti
psichiatri
affrontano
il
problema
della
Salute
Mentale
in
modo
diverso,
perché
diverso
è
il
loro
pensare.
Metodologie
diverse
per
risolvere
una
realtà
critica
come
il
disagio
psichico.
Oggi,
nel
terzo
millennio,
siamo
ancora
qui
a
discutere
,
se
favorevoli
o
contrari
alla
Legge
Basaglia,
la
famosa
Legge
180
del
1978.
Desidero
fare
lacune
riflessioni
:
-‐ La legge 180 ha avuto il merito di chiudere luoghi di coercizione usati in modo disumano
-‐ La legge 180 ha avuto il merito di aprire un dibattito sul rispetto della dignità umana
-‐ La legge 180 non è stata applicata , o in qualche caso applicata in modo parziale.
Conseguenze
:
A
mio
modesto
parere
,
è
appurato
che
lo
scontro
politico
crea
la
paralisi
legislativa.
Per
cui
,occorre
riflettere
su
alcune
considerazioni
:
1)
il
diritto
alla
salute
mentale
è
un
diritto
di
tutti
i
cittadini
2)
nessuno
ha
la
verità
assoluta
3)
non
si
possono
prendere
posizioni
solo
per
credo
ideologico
4)
servono
risposte
mirate
dettate
dal
rispetto
della
persona
,
della
legalità
e
dal
buon
senso
8
Le
famiglie
italiane
Vi
chiedono
di
non
farvi
sempre
reciproco
ostruzionismo,
ma
di
operare,
almeno
quando
si
parla
di
persone
meno
fortunate
di
noi,pur
nel
rispetto
del
vostro
schieramento,
offrire
da
parte
Vostra,
la
giusta
sintesi
che
produca
un
prodotto
finale,
quello
legislativo,
basato
sul
buon
senso,
sul
giusto
equilibrio,
nel
rispetto
della
dignità
umana
di
queste
persone.
Non
sono
un
ingenuo,
so
che
Vi
è
difficile,
ma
pensate
un
attimo
a
chi
vive
nella
più
completa
angoscia
e
non
giocate
sulla
pelle
altrui.
Le
famiglie
con
disabili
psichici
chiedono
aiuti
concreti,
visibili.
Su
alcune
questioni
come
la
Salute,
occorre
che
tutti
i
gruppi
politici
facciano
un
passo
indietro
,
partendo
dal
presupposto
che
il
Diritto
alla
Salute
è
un
Diritto
di
TUTTI
i
Cittadini,
a
maggior
ragione
di
persone
che
soffrono
di
disagio
psichico
La
Salute
Mentale
:
cosa
fare
?
sono
consapevole
che
per
affrontare
un
tema
delicato
come
la
Salute
Mentale
servono
diversi
aspetti,
derivanti
da
una
programmazione
seria
che
abbia
basi
solide,
fondate
su
obiettivi
concreti
,
misurabili
e
supportata
da
investimenti,
sia
finanziari
che
strutturali,
oltre
che
su
un’accurata
ricerca
e
motivazione
delle
risorse
umane.
Tuttavia,
ritengo,
a
mio
modesto
parere
che
non
si
può
ulteriormente
ritardare
l’analisi
su
una
questione
sociale,
così
importante,
come
la
Salute
Mentale.
Nelle
pagine
successive
si
analizzino
le
mie
proposte
e
si
potrà
notare
che
si
possono
dare
risposte
concrete
al
problema
del
disagio
psichico.
proprio
perché
è
necessario
pianificare
un
progetto,
pensavo
che
si
potesse
istituire
un
gruppo
di
lavoro,
denominato
Alto
Commissariato
per
la
Salute
Mentale,
coordinato
dal
Ministro
della
Salute,
che
operi
sempre,
con
i
seguenti
compiti
:
9
Questa
mappa
concettuale
illustra
come
vari
Ministeri
possono
attuare
al
loro
interno
alcuni
punti
di
rilievo
inerenti
il
problema
del
disagio
psichico
e
come
l’Alto
Commissariato
per
la
Salute
Mentale
sia
un
punto
di
riferimento
e
di
coordinamento
per
la
soluzione
dei
molteplici
aspetti
riguardanti
la
possibilità
di
migliorare
la
qualità
della
vita
dei
disabile
psichico
e
/
o
diversamente
abile
e
la
sua
famiglia
Ministero
degli
interni
Ministero
di
Giustizia
Attua
procedure
per
Alto
pensioni
–
controlli
per
Commissariato
Procedure
veloci
i
contrastare
abusi
per
tutela
e
amministratore
di
per
la
sostegno
Interventi
per
le
famiglie
con
a
Educazione
nelle
scuole
carico
portatori
di
handicap
psichico
Ministero
semplificazione
normativa
e
Campagna
educativa
e
lotta
Semplificare
normativa
per
pensioni
allo
stigma
invalidità
10
La proposta, il progetto :
11
Centro
Polifunzionale
per
la
Salute
Mentale
Si
propone
la
creazione
nel
territorio
nazionale,
di
Centri
Polifunzionali
per
la
Salute
Mentale.
In
tali
centri
si
creano
due
livelli
di
interventi.
Uno
medico,
l’altro
logistico,
sociale
di
supporto
alle
famiglie.
Suggerisco un esame globale del problema diviso per aree d’intervento:
12
Riflessione su :
-‐ Farmaci
Passiamo
al
livello
farmaceutico,
dove
siamo
al
paradosso
che
alcuni
farmaci
devono
essere
pagati,
in
quanto
non
rientrano
nel
prontuario
medico,
fa
niente
se
il
paziente
è
un
disabile
mentale,
con
una
pensione
da
fame
e
che
necessita
di
farmaci
giornalieri
.
Questo
accade,
perché
non
si
pensa
ad
una
programmazione
mirata,
ma
si
procede
solo
con
la
logica
contabile
e
del
taglio
alla
spesa
pubblica
-‐ Burocrazia
Per
non
parlare
di
una
burocrazia
lenta,
penalizzante
che
ostacola
il
quotidiano
vivere,
anche
per
la
mancanza
di
comunicazione
tra
i
vari
enti
o
peggio
ancora
tra
un
ufficio
e
l’altro
dello
stesso
ente.
-‐ Stigma
Nell’ambito
sociale
esiste
la
discriminazione,
il
tabù,
lo
stigma
verso
i
disabili
e
le
loro
famiglie.
È
necessario
creare
una
nuova
cultura
di
rispetto
per
queste
persone.
E’
necessario
fare
una
campagna
sociale
di
educazione
con
messaggi
rivolti
alla
popolazione
aventi
come
tema
il
rispetto
della
persona
con
disagio
psichico
e
/
o
dei
diversamente
abili,
al
fine
di
favorire
l’accoglienza,l’integrazione
nella
società
Per
quanto
riguarda
l’aspetto
economico,
i
disabili
psichici
e
/
o
diversamente
abili
al
100
%
percepiscono
una
pensione
di
invalidità
lorda,
veramente
misera,
pari
a
€
256,
67
;
accompagnamento
pari
a
€
480,47.
(
rif
mod.
O
bis
anno
2010
)
Vi
chiedo
come
si
fa
a
vivere
con
questi
importi
?
Sono
presenti
questi
due
istituti
giuridici,
importanti.
Massima
certezza
,
previa
accurata
indagine
medica,
per
stabilire
lo
stato
d’interdizione,
onde
evitare
casi
ingiusti
della
privazione
della
capacità.
Dove
invece
è
necessario,
è’
doveroso
proteggere
la
persona
incapace,
assegnando
un
tutore,
per
i
casi
acclamati
di
totale
incapacità
di
provvedere
a
sé
stessi,
quindi
di
compiere
gli
atti
quotidiani
della
vita.
Si
parla
di
gradi
di
invalidità
totale
al
100%.
Per
gli
altri
casi,
di
minore
gravità,
la
figura
dell’amministratore
di
sostegno,
è
già
prevista
.
E’
doveroso
controllare
l’operato
dei
familiari,
onde
evitare
che
qualche
congiunto
approfitti
del
disagio
psichico
del
disabile
e
/
o
diversamente
abile.
Inoltre,
serve
snellire
la
procedura
e
garantire
la
gratuità
dei
costi
giudiziari
e
legali
per
chi
è
invalido.
Evitiamo
di
umiliare
le
famiglie
già
provate
da
una
disgrazia
familiare
Le
case
di
riposo
servono,
poiché
ci
sono
soggetti
totalmente
inabili,
non
in
grado
di
compiere
gli
atti
semplici
e
quotidiani
della
vita.
Dove
sono
queste
case
di
riposo
?
C’è
un
altro
problema
:
applicano
rette
elevate.
Vi
chiedo,
quando
il
ricovero
è
necessario,
come
fa
una
famiglia
a
reddito
fisso
a
pagare
la
retta
mensile
?
Perché
si
applica
il
cumulo
dei
redditi
?
13
-‐ Monitoraggio
Definito
un
programma
è
necessario
monitorare
costantemente
il
percorso
seguito,
al
fine
di
eliminare
eventuali
errori
commessi
e
relativi
punti
debolezza
e
valorizzare
i
punti
di
forza
Trasparenza
Tutti
i
soggetti
coinvolti,
siano
essi
pubblici
e
/
o
privati
che
intervengono
sul
disagio
psichico
agiscono
nella
massima
trasparenza
procedurale
e
sono
soggetti
a
controllo.
Il
controllo
è
fatto
per
evitare
il
ripetersi
di
trattamenti
contrari
al
rispetto
della
dignità
umana
Penso
modestamente
di
poter
dare
il
mio
umile
e
modesto
contributo,
considerata
la
mia
vita
diretta.
Ho
perso
mio
padre,
diventato
cieco
e
caduto
e
per
questo
motivo
in
depressione,
con
tutte
le
conseguenze
del
caso.
Due
familiari,
in
un
colpo
solo
da
assistere.
Ho
vissuto
e
vivo
sulla
mia
pelle,
situazioni
pesanti.
Non
mi
piango
e
non
faccio
la
vittima.
Il
destino
mi
ha
tolto
tanto,
ma
mi
rimetto
in
gioco.
Da
10
anni,
porto
avanti
questa
difficile
battaglia
a
favore
della
Salute
Mentale.
La
mia
famiglia
ha
dato
tutto,
la
propria
vita
e
continua
a
dare
tutto
per
il
proprio
caro,
con
tanto
amore,
con
sacrificio,
con
rinunce,
per
far
sentire
mio
fratello,
semplicemente
uno
di
noi.
Ho visto situazioni di tutti i tipi, ho affrontato delicate emergenze. Ho aiutato altri disabili.
Buon
Lavoro
e
grazie
per
la
Vostra
attenzione
e
per
la
Sensibilità
evidenziata
verso
il
problema
della
Salute
Mentale
Distinti Saluti
Cav.
Uff.
prof.
Maurizio
Munda
Via
Enrico
Toti
2
20051
Limbiate
(
MB
)
e
–
mail
:
maurizio.munda@tiscali.it
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