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Pensiero computazionale nella scuola


Coding per i bambini: imparare a programmare, corso alla biblioteca Mortara
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CodeMOOC: esperimenti di coding immersivo al V Circolo Avellino


orticalab.it

Coding al femminile per accelerare le pari opportunità nel mondo


tecnologico, successo alla 'Emanuela Loi' - Il Granchio - Notizie Anzio e
Nettuno Online
ilgranchio.it

Così nelle scuole Faes di Milano s'insegna il creative coding


repubblica.it

Coding e pensiero computazionale: come applicarli concretamente in classe a


scopo educativo e didattico - Orizzonte Scuola
orizzontescuola.it
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Coding per i bambini: imparare a programmare, corso alla biblioteca


Mortara - OglioPoNews

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CASALMAGGIORE – La Biblioteca Civica di Casalmaggiore ospita un


corso gratuito di coding per bambini, un mini laboratorio per diventare
creatori di software. Il laboratorio partirà il 4 aprile ed è a numero chiuso. E’
preferibile pertanto l’iscrizione. Sono previsti 4 incontri. Si rivolge a bambini
e ragazzi dagli 8 agli 11 anni.Per le iscrizioni potete scrivere all’indirizzo:
info@biblioteca.casalmaggiore.cr.it o telefonare al N. 0375 43682. I quattro
appunntamenti sono fissati per il 4, 11, 18 aprile e 2 maggio, sempre di
mercoledì e sempre alle ore 16.30.

redazione@oglioponews.it

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CodeMOOC: esperimenti di coding immersivo al V Circolo Avellino

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CodeMOOC: esperimenti di coding


immersivo al V Circolo Avellino

La nota del V Circolo Didattico di Avellino

Oggi 10 aprile 2018, in collaborazione con il “Centro Studi Coding e


Dintorni” e “Giunti Scuola”, il 5° Circolo Didattico Statale “Giovanni
Palatucci” diffonde la cultura digitale nella scuola primaria con esperienze di
Coding e pensiero computazionale a scuola effettuate dal Prof. Alessandro
Bogliolo, Docente all’Università di Urbino, Coordinatore di Europe Code
Week, nonché autore di libri e testi sul pensiero computazionale editi dalla
Giunti Scuola.

Il Prof. Alessandro Bogliolo coinvolgerà alunni e docenti in “Giochi ed


esperimenti di programmazione visuale” per dare dimostrazione pratica delle
attività che possono essere condotte in classe mettendo in campo creatività e
pensiero computazionale.
Il Dirigente Scolastico, dott.ssa Angela Tucci, del 5° Circolo Didattico
ospiterà docenti ed alunni provenienti da altre scuole primarie del Territorio
per trascorrere insieme una giornata all’insegna dell’innovazione, come
dettato dal PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) in modo che le nuove
generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro non da
consumatori passivi ed ignari di tecnologie e servizi, ma da soggetti
consapevoli di tutti gli aspetti in gioco e come attori attivamente partecipi del
loro sviluppo.
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Coding al femminile per accelerare le pari opportunità nel mondo
tecnologico, successo alla 'Emanuela Loi' - Il Granchio - Notizie Anzio e
Nettuno Online

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“Un’esperienza pilota da replicare”. Lo dice convinta Debora Cavallo che


organizza i Laboratori Informatici per le scuole alla Fondazione Mondo
Digitale di Roma, valutando il Progetto di Coding al Femminile realizzato
con 27 studentesse dell’ITSSET e CAT “Emanuela Loi” di Nettuno.

Il Progetto – proposto dalla professoressa Elena Maria Brachetti, docente di


Informatica al “Loi” e dall’Animatore Digitale professor Stefano Cristiani –
è volto a promuovere la diffusione delle competenze digitali tra le studentesse
e ad accelerare, quindi, il raggiungimento delle pari opportunità nel settore
scientifico e tecnologico. L’idea è stata accolta con entusiasmo dalla
Dirigente Scolastica, Antonella Mosca, attenta alle pari opportunità e alla
didattica innovativa, che lo ha inserito – per le studentesse del triennio
partecipanti – fra le attività di Alternanza Scuola Lavoro per la sua valenza
formativa. Le ragazze, al termine del Progetto, hanno lavorato con bambine e
bambini di una scuola primaria di Ciampino sul coding.

“Il percorso ‘Coding: reazione a catena’ – spiega la professoressa Brachetti


– si è articolato su 16 ore divise in 4 incontri ed è stato animato da Valentina
Gelsomini della Fondazione Mondo Digitale. Si è poi concluso con
un’esercitazione pratica, per verificare subito conoscenze e competenze
apprese dalle studentesse, che si sono messe alla prova con bambine e
bambini di una classe quarta della Direzione Ditattica Statale “Ciampino II”
svolgendo una mini lezione di un’ora, con otto bambini per volta”.

Le 27 studentesse partecipanti hanno aderito con grande convincimento ed


impegno al Progetto loro dedicato, recandosi a Roma per le varie lezioni da
cui hanno ottenuto – dicono – un “sapere aggiunto” che riverseranno anche
nelle loro attività didattiche e nelle classi in cui studiano. E la maestra
Cecilia, al rientro a Ciampino, ha inviato alla coach Valentina Gelsomini
questo post: “Grazie per la bella esperienza che i nostri alunni hanno potuto
fare presso di voi”.

Di seguito le studentesse dell’Istituto “Emanuela Loi” che hanno partecipato


al Progetto di Coding al Femminile “Coding: reazione a catena”. Classe2° B
Afm Penna Sara, Buttaci Flavia: Classe 1° E Afm Augugliaro Carmen,
Ceccarelli Michela, La Sala Alessandra, Pappalardo Angelica, Quadrotta
Erica; Classe 2 A Afm Aktar Mommina; Classe 3° A Rim Bruni Maria,
Corrosa Francesca, Criscuolo Raffaella, Lo Mascolo Claudia, Pappalardo
Maria Giovanna, Romei Alessandra; Classe 4° A Rim De Santis Michela,
Paolini Arianna, Romagnoli Annamaria Ventresca Irene; Classe 4° B Sia De
Santis Sara, Landolfo Claudia; Classe 1° B Afm Perronace Giada, Vicinanza
Matilde, Volpini Arianna; Classe 2° E Afm Pascali Stefania, De Santis
Daniela, Onori Beatrice, Yotova Irena.

Questo il sito della Fondazione Mondo Digitale con l’iniziativa svolta.

http://www.mondodigitale.org/it/news/reazione-a-catena

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Così nelle scuole Faes di Milano s'insegna il creative coding

repubblica.it

A scuola di creative coding, ovvero di programmazione informatica creativa.


Per imparare giocando con robot e animazioni digitali. Nelle scuole Faes di
Milano si fa già dall'età di 7 anni. Il pensiero computazionale entra così
sempre più nelle scuole elementari. Avanza tra i banchi, anche dei più
piccoli, la nuova frontiera della didattica che si avvale di giochi interattivi,
robot e apposite applicazioni come Scratch, il software gratuito ideato da
Mitchel Resnick che consente di realizzare storie, animazioni, giochi
interattivi. Da alcuni anni il creative coding e la robotica sono materia di
studio curricolare fin dalla seconda classe della primaria anche alle scuole
paritarie milanesi gestite dall'associazione Faes e che contano circa mille
studenti, dal nido al liceo.

"Il coding non serve a fare uscire dalle nostre scuole dei programmatori –
spiega Sam Guinea, collaboratore del Faes e responsabile del progetto -. Noi
intendiamo potenziare già nei bambini il pensiero computazionale facendo
riferimento al linguaggio informatico per sviluppare la loro capacità di
problem solving. In estrema sintesi, un problema complesso va analizzato in
maniera critica e scomposto in problemi più piccoli in modo da individuare
cosa sia fondamentale e cosa no. Esponendo i ragazzi al creative coding si
insegna loro il valore della sperimentazione e del “fallimento”, che è parte
integrante e naturale del processo, e a non arrendersi se all’inizio la soluzione
proposta non funziona. Un secondo obiettivo non meno importante è rendere
i ragazzi consapevoli della crescente pervasività dell’informatica nella
società, in modo che sappiano leggere e capire il mondo che li circonda".

Tutto questo in un contesto ludico, spiegano i docenti delle scuola Faes. Dalla
seconda classe della scuola primaria vengono svolti laboratori settimanali di
un’ora utilizzando il programma Scratch. I piccoli imparano a risolvere i
problemi attraverso la creazione di semplici algoritmi. Nelle classi quarte e
quinte i bambini vengono sollecitati a raccontare storie all’interno di
videogiochi, inventandone i personaggi e facendoli muovere, parlare,
interagire. Le ore sono condivise con la docente di arte, che seleziona
materiale visivo idoneo a supportare le storie e lo digitalizza. Nelle classi
della medie, invece, le lezioni di coding vedono l’affiancamento del docente
di educazione tecnica. Questo approccio, reso maggiormente complesso e
adeguato, viene poi proposto anche agli studenti dei licei Faes, per i quali è
stata inserita una specifica materia denominata “Digital”.

repubblica.it
Coding e pensiero computazionale: come applicarli concretamente in
classe a scopo educativo e didattico - Orizzonte Scuola

orizzontescuola.it

PubbliRedazionale – Corso pratico di formazione online, costituito da 4


lezioni inviate via e-mail a cadenza settimanale, rivolto a docenti di ogni
ordine e grado per supportarli nell’apprendimento dei principi del pensiero
computazionale e nell’applicazione in classe del coding.

Il pensiero computazionale è entrato a far parte delle recentissime


Indicazioni Nazionali del MIUR (27/02/2018), portando non poca ansia tra i
docenti, che non hanno ancora ben chiaro il valore del coding e come
insegnarlo ai propri studenti.

Si tratta di un processo mentale che consente di risolvere problemi di


varia natura, seguendo metodi e strumenti specifici.

Il coding è la sua applicazione pratica: attraverso la programmazione e lo


svolgimento di esercizi, giochi, rappresentazioni e animazioni gli studenti
imparano a programmare e di conseguenza a pensare per obiettivi.

Il coding è trasversale: si applica sia alle materie scientifiche sia a quelle


letterarie, permettendo una sperimentazione a 360° di nuovi approcci didattici
da proporre in classe, sempre in un contesto ludico. Inoltre, è una strategia
che permette di catturare l’attenzione anche degli alunni più distratti e
demotivati, che credendo di giocare imparano a risolvere un problema, più o
meno complesso in base alla fascia di età.

Cosa sono il pensiero computazionale e il coding? Come applicarli


nella didattica?
Come programmare attraverso gli strumenti open source del web?
In che modo stimolare l’interesse degli studenti attraverso il lavoro in
aula?
Come organizzare un laboratorio di coding in classe?
Come valutare i progressi degli alunni?

Il pensiero computazionale è una competenza che risulterà fondamentale al


cittadino 4.0, proprio per questo i docenti hanno il dovere di insegnare il
coding già dalla scuola dell’infanzia, attraverso la programmazione cartacea
e manuale, per poi passare a strumenti più complessi come il programma per
coding “Scratch”, che permette di creare animazioni, giochi e progetti
pedagogici per ogni disciplina.

Il nostro e-Seminar le fornirà gli strumenti concreti per utilizzare la


didattica computazionale e il coding a scopo educativo, attraverso linee
guida, spunti pratici e videotutorial che Le permetteranno di progettare
lezioni innovative e stimolanti, al passo con le esigenze dei nativi digitali.

Al termine delle 4 lezioni ciascun docente avrà aggiornato le proprie


conoscenze, senza perdere neanche un’ora di lezione, perché riceverà tutto il
materiale formativo direttamente sul proprio PC, con notevoli vantaggi in
termini di tempo e costi. Inoltre, ogni partecipante potrà rivolgere quesiti,
richiedere pareri al nostro esperto e ricevere l’attestato di partecipazione
finale.

Tutto il materiale didattico resterà a disposizione di ciascun partecipante per


sempre e potrà essere consultato e studiato con la massima flessibilità.

Per maggiori informazioni e conoscere i benefici concreti legati alla


partecipazione al corso clicchi qui.

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