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Schiaffo al Kursaal
La Cassazione, lo scorso luglio, ha re il nascente
negato la ripresa dei lavori nell’area palazzo senza
appena a nord del Kursaal. Il cantie- colpo ferire.
re è fermo dal gennaio scorso, da La questione
quando, cioè, la magistratura ne ha è stata portata
disposto il sequestro per abuso edili- per due volte
zio. Sotto gli occhi di giuliesi e turisti, in consiglio co-
resta la mole di cemento grezzo che munale sia pri-
incombe sul marciapiede. Anche dal ma che dopo
mare l’impatto è notevole: adagiato il sequestro
una volta fra due ali di verde (pineta dal gruppo “ Il
a sud, palme a nord), il profilo liberty cittadino go-
del Kursaal subisce la concorrenza vernante per
visiva di un moderno fabbricato vi- cambiare”. “Da mesi - sottolineava sud. Emblematico il consiglio comu-
sta mare. All’ordinanza di sequestro una mozione dello scorso marzo - i nale dell’8 novembre quando, dopo
si è giunti in seguito all’azione legale giuliesi vivono come una grande of- aver onorato a chiacchiere la memo-
intrapresa dai residenti del confinan- fesa al decoro ed alla bellezza della ria di Angelo Vassallo (il sindaco di
te condominio Tritone, che contesta- propria città, nel cuore del lungo- Pollica che ha pagato con la vita la
no il mancato rispetto delle distanze mare, l’autorizzazione alla costru- tutela del paesaggio e della vivibili-
e dell’allineamento con gli edifici esi- zione di un edificio così impattante tà nel suo paese), la cui maggioran-
stenti. Il titolare della ditta esecutri- a ridosso del palazzo storico più rap- za ha respinto sia l’ordine del giorno
ce dei lavori, la “Gavioli restauri”, ha presentativo del lido”. Nella stessa per la difesa del Kursaal, sia quello
reagito denunciando presunti abusi mozione, puntualmente respinta, si che mirava a salvaguardare il pano-
commessi più di quarant’anni fa dai chiedeva quali fossero i motivi che rama visibile dal lungomare. Sulla
proprietari del Tritone. Con sorpren- avevano permesso la costruzione “di sorte del cantiere sarà la Magistra-
dente solerzia, l’amministrazione co- una porzione cospicua dell’edificio tura a scrivere l’ultima parola: il giu-
munale ha affiancato il costruttore fuori dall’allineamento previsto con dizio sull’amministrazione, invece, è
nella crociata contro il vecchio palaz- il Kursaal e la violazione delle norme scritto negli occhi e nei commenti di
zo di via Ravenna. Massimo garanti- del prg in ordine alle distanze tra gli buona parte dei giuliesi.
smo, invece, nei confronti di Gavioli: edifici”. Perché Giulianova Patrimo-
“tutto in regola” hanno continuato nio non ha tutelato il Kursaal, come
a sostenere il sindaco e l’assessore invece è stato fatto dai proprietari
Nadia Ranalli , anche dopo l’appo- del Tritone per il loro edificio? Da
sizione dei sigilli. Un atteggiamen- comprendere anche le ragioni che
to, quello del Comune, assecondato hanno spinto l’amministrazione ad
dalla maggioranza consiliare e con- assentire ad una variante in corso
fortato dal silenzio dal presidente di d’opera che, nella porzione ovest del
Giulianova Patrimonio, proprietaria palazzo, tollera la realizzazione di ap-
del Kursaal che ha scelto di guarda- partamenti senza finestre a nord e a
in primo piano GiuliaViva anno I n.1 5
L’ospedale invisibile
È bastato poco perché il nuovo - E’ necessaria la vendita di immobi-
ospedale (grande, moderno, ricco di li pubblici ? e in che misura la di-
medici e macchine) tornasse a farsi smissione di quei beni dovrà con-
avanti. E’ bastato che la Asl di Teramo, tribuire alle spese di realizzazione?
su richiesta della Direzione regionale - Cosa sarà dell’ospedale di via
Politiche della salute, chiedesse al Gramsci ?
sindaco di deliberare la disponibili- - Quali specialità saranno attivate
ta’ a variare la destinazione d’uso di nella nuova struttura?
60.000 metri quadri di terreni agrico- - Esiste una tempistica credibile
lo perché la città, o forse solo la sua dell’iter amministrativo e dei suc-
classe politica, ricominciasse a so- cessivi lavori edilizi?
gnare . Non solo. Applausi a scroscio Anche il sindaco, in apertura dei la-
sono piovuti sul manager della Asl vori dell’ultimo consiglio comunale,
Giustino Varrassi e sulla giunta regio- ha ammesso di non aver ricevuto al-
nale di centrodestra. “Disponibilità”: cuna garanzia su un’opera che resta
poco più di niente, rispetto ai tanti aggrappata alla fantasia collettiva
passi concreti che occorreranno per e al trionfalismo di uomini e partiti.
veder sorgere una nuova struttura in Non a caso, la sola richiesta di “di-
via Cupa. La commissione Sanità del sponibilità” ha fatto scattare la fanfa- procedure di individuazione dei siti
Comune è tornata a riunirsi in muni- ra dell’attribuzione dei meriti e sca- e le conseguenti acquisizioni delle
cipio il 13 settembre. Ai partecipanti tenato la corsa di chi, sulla questione aree. In buona sostanza, nei rapporti
è stato consegnato il carteggio inter- “salute”, vuole ad ogni costo metter- con la Regione e con le Asl dovrebbe
corso tra Regione, Asl di Teramo e ci la faccia. valere il detto del “dare soldi, vedere
amministrazione . In quei fogli, nes- Resta incomprensibile come, dinanzi cammello”. I direttori generali delle
sun riferimento ad impegni di spe- ad un percorso tanto incerto, si deb- Asl abruzzesi sembrano invece voler
sa o ad attivazioni di reparti. L’unica ba sposare con zelo la prospettiva di instaurare una prassi diversa: prima
considerazione di fondo è che non è una variante urbanistica. Se, come vogliono vedere “il cammello “ e solo
conveniente ristrutturare il vecchio già accaduto, l’accordo di program- dopo vogliono preoccuparsi dei sol-
ospedale attraverso le somme mes- ma dovesse incepparsi, la nuova di.”
se a disposizione per la riduzione del destinazione dei terreni di via Cupa A Giulianova, il grado di incertezza
rischio sismico. La spesa, insomma, rimarrebbe inalterata? rende ancor più insopportabili i pro-
non varrebbe l’impresa. Per questo si Illuminante la considerazione di blemi dell’ospedale esistente, grava-
punta al nuovo, ma lasciando senza Carlo Costantini, capogruppo regio- to da guasti strutturali, mancanza di
risposta una serie di interrogativi. nale dell’Idv: “Di regola - ha detto personale, tagli di reparti, scarsità di
- Esiste un serio piano finanziario -, quando si decide di costruire un attrezzature, difficoltà organizzative.
per realizzare il nuovo ospedale? nuovo ospedale, le comunità locali E se la politica fissa lontano un “gi-
- In quali termini si ricorrerà, even- interessate prima devono acquisire gante” invisibile, il “nano” della sanità
tualmente, alla compartecipazio- la certezza delle coperture finanzia- teramana conta le sue piaghe e accu-
ne di privati? rie e solo dopo possono avviare le sa i colpi della peggiore propaganda.
6 GiuliaViva anno I n.1
I nostri soldi
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A tutto sport GiuliaViva anno I n.1 9
Condivisione di affetti Questa mostra della collana ‘La città degli Uffizi’ è stata
Firenze e Santo Stefano di Sessanio. allestita a Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo in se-
Opere d’arte dalla Galleria degli Uffizi gno di solidarietà nei confronti d’un luogo d’incanto,
che s’era guadagnato l’ammirazione degli ospiti anche
dal 28 luglio al 30 settembre 2011 stranieri e che un destino funesto ha quasi ridotto a
una silenziosa solitudine.
La Galleria degli Uffizi – aggredita nel 1993 dalla furia
d’un attentato che avrebbe potuto farla tracollare e
che ne distrusse due capolavori assoluti, guastandone
molti altri – trovò nell’Associazione Amici degli Uffizi
25 Settembre - Tornareccio (CH) -
(nata giusto in seguito a quell’esplosione, come gesto
d’incondizionato affetto) un grande conforto per la sua Regina di miele
resurrezione. Quell’esperienza premurosa e intelligen- Mostra mercato del miele
te (che peraltro tuttora vive ed è per il museo così profi- e dei prodotti tipici
cua) ha indotto a stringere relazioni forti col Comune di
Santo Stefano di Sessanio, avamposto mediceo in terra
d’Abruzzo, colpito – al pari del museo fiorentino – da 1 e 2 Ottobre Bisenti - Festa dell’uva
una tragedia inaspettata e fulminea. e del vino montonico
12 GiuliaViva anno I n.1
Primo e Secondo
Volendo individuare il periodo più
Brodetto alla giuliese, felice per la preparazione del brodet-
miracolo di gusto e convivialità to si indica quello che va da agosto a
di Andrea Beccaceci novembre, tempo in cui il novellame
diventa adulto e le carni sono più sa-
Il brodetto è il piatto che più di ogni do preparare dei pasti a bordo, usa- porite, come anche il pomodoro.
altro rappresenta la gastronomia vano i pesci meno adatti al mercato o
giuliese. Da sempre è un simbolo di quelli esteticamente imperfetti, uniti
aderenza al territorio, privo di status ai pochi ingredienti che avevano a
sociale, garanzia di convivialità: il po- disposizione. Da questa premessa
ter mettere un tegame od un coccio nasce il brodetto come “piatto pove-
fumante al centro di una tavola è ro” dei pescatori.
giustamente considerato un privile- I pesci indispensabili alla preparazio-
gio. La cura con cui prima vengono ne tradizionale sono, dunque, quelli
scelti gli ingredienti e poi eseguita la di scarso valore commerciale o per-
cottura lo rendono un piatto dal fa- ché molto spinosi o perché di sapore INGREDIENTI PER 4 PERSONE :
scino inimitabile . meno pregiato. Gallinella (mazzolina) - razza -
Il brodetto non è un tegame Nel tempo i giuliesi - invero an- scorfano - palombo - triglia - rana
con il pesce messo lì sul fuo- che i cuochi dei ristoranti - ne pescatrice - seppia - lucerna - pa-
co, svogliatamente, in attesa hanno ampliato il concetto nocchia- tracina -
che sia pronto: è un rito di rendendolo una preparazio- 1,5 kg di pomodori maturi
tradizione, gusto e vita socia- ne. Sono state aggiunte alcu- 1/4 di un peperone verde di media
le; non è il canonico piatto che ne specie di pesci, crostacei e grandezza
la donna di casa prepara men- molluschi che le prime flotte 1 spicchio d’aglio
tre gli ospiti siedono a non pescavano: scam- 1 ramo di prezzemolo
tavola in attesa, ma è pi, rane pescatrici e 1 dl di olio extravergine d’ oliva
la pietanza che coin- razze. PREPARAZIONE
volge e fa parlare di Gli integralisti del- Dopo aver pulito accuratamente
sé anche durante la tradizione so- il pesce, soffriggere leggermente
la cottura, quan- stengono, addirit- in una padella l’aglio triturato nell’
do il profumo tura, che sono da olio, aggiungere il pomodoro, il pe-
inizia a spander- escludere anche le perone il sale e, se gradito, il pepe-
si nell’aria e tutti vongole e le cozze roncino. Unire le seppie tagliate a
sentono la neces- che, invece, sono listarelle e dopo 4/5 minuti aggiun-
sità di avvicinarsi a entrate da tempo gere i pesci a seconda delle loro di-
controllare il lento bol- nella ricetta in quanto mensioni e caratteristiche. I pesci a
lore del tegame. sprigionano un’ ulte- carne più coriacea per primi scorfa-
La nascita del brodetto riore carica di sapore no , gallinella , palombo e tracina gli
tradizionale alla giulie- marino. altri successivamente. In ultimo ag-
se è contemporanea Quello che, ancora giungere i frutti di mare.
a quella della flotta oggi, tutti evitiamo di Servire direttamente dal tegame
peschereccia locale. I introdurre in pentola guarnendo con del pane tostato ed
marinai, infatti, doven- è il pesce azzurro. il prezzemolo tagliuzzato.
Noi allo specchio GiuliaViva anno I n.1 13