ESTRATTIVO.
Olivi alla presentazione del rapporto Legambiente: legge esempio per l'Italia
In Trentino 151 cave attive e 1.107 dismesse
TRENTO - «Grazie alla leva della
sua Autonomia, ma anche alla
capacità di visione strategica,
il Trentino può offrire oggi qual-
che spunto alla definizione di
un insieme di regole condivise
sul tema delle cave». Lo ha det-
to il vicepresidente della Pro-
vincia Alessandro Olivi a Roma
alla presentazione del «Rappor-
to cave 2017» di Legambiente
(nella foto), presenti esponenti
del governo, del Parlamento e
del mondo delle imprese. Il
Trentino era l'unica ammini-
strazione territoriale invitata.
In provincia si contano 151 ca-
ve attive e 1.107 cave dismesse
o abbandonate. «Il settore
estrattivo e minerario - ha sot-
tolineato Olivi - rappresenta an-
cora per il Paese un bacino di
competenze produttive e di op-
portunità occupazionali, capaci
di delineare una filiera produt-
tiva di qualità. Dobbiamo avere
il coraggio però di mettere in
campo regole più chiare ed ef-
ficienti. Il Trentino, con l'espe-
rienza delle celle ipogee della
Tassullo, esempio di economi-
ca circolare che coniuga l'atti-
vità mineraria alla conservazio-
ne delle mele in ambienti sot-
terranei, ma anche con l'intro-
duzione nel porfido dell'obbli-
go della lavorazione al grezzo,
con clausole sociali che tutela-
no il lavoro nei siti estrattivi e
con tutte le altre misure previ-
ste dalla nuova legge provin-
ciale, ha dimostrato di consi-
derare questo settore come un
ambito di innovazione econo-
mica, sociale e ambientale».