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Piano Nazionale

per le Lauree Scientifiche

Gruppo Collegato di Cosenza


Laboratori Nazionali di Frascati

Percorso di Fisica Subnucleare


Introduzione alla fisica delle
particelle

Del Gaudio Michela Liceo Scientifico Stefano Patrizi,


michela.del.gaudio@cern.ch Cariati
7 Aprile 2017

Progetto Lauree Scientifiche


Argomenti
1


Modello standard:

Costituenti della materia e fisica delle alte energie

Il modello standard: bosoni, fermioni, antimateria, interazioni

Il bosone di Higgs

Limiti del Modello Standard: materia oscura e teorie al li dà del MS

Acceleratori e rivelatori di particelle:

Acceleratori e collisionatori

CERN e LHC

ATLAS: componenti

ATLAS: ricostruzione

Massa invariante

ATLAS: trigger

Esercitazione pratica:

Event Display di ATLAS: “Hypatia”

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Modello
Standard
Costituenti della materia: ieri …
2

La materia è costituita da atomi indivisibili differenti per forma e grandezza,


dotati di movimento incessante.
Il movimento porta gli atomi ad aggregarsi o disgregarsi causando la nascita e la
morte di tutte le cose.

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... oggi: Fisica delle Alte Energie
3

Piccole dimensioni richiedono


grandi energie!
Δp Δx > ħ

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... oggi: Fisica delle Alte Energie 3

Piccole dimensioni richiedono


grandi energie!
Δp Δx > ħ

√ 2
E= ( mc 2 ) + ( pc )
2

oppure

E=E 0 +E k =mγc 2

mc 2 ( γ −1 ) mc 2

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Fisica delle alte energie 4


Studia le singole particelle:
protoni, elettroni, muoni, kaoni, pioni, quarks, … Nuove particelle?

Studia le forze di interazioni fra le particelle:
gravità, elettromagnetica, nucleare debole, nucleare forte.

Solo alcune sono 
particelle 
elementari!

… e molte 
altre!

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Il modello Standard 5

Si basa su Relatività Speciale e Meccanica quantistica:


velocità prossime a quelle della luce e scale di lunghezze subatomiche
Generazioni della materia

125 GeV/c2

Fermioni Bosoni
Spin 1/2 Spin intero

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Caratteristiche della materia 6

MASSA E 0 =mc 2
a riposo 

Determina il comportamento dei corpi


se sottoposti a forze esterne

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Caratteristiche della materia 6

MASSA E 0 =mc 2
a riposo 

Determina il comportamento dei corpi


se sottoposti a forze esterne

CARICA

Determina l’interazione elettromagnetica


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Caratteristiche della materia 6

SPIN

MASSA E 0 =mc 2
a riposo 

Determina il comportamento dei corpi Spin UP


se sottoposti a forze esterne

Spin DOWN

CARICA

Determina l’interazione elettromagnetica


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Caratteristiche della materia 6

SPIN

MASSA E 0 =mc 2
a riposo 

Determina il comportamento dei corpi Spin UP


se sottoposti a forze esterne

Spin DOWN

CARICA

Determina l’interazione elettromagnetica


Numero di giri per tornare alla configurazione iniziale
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Antimateria e annichilazione 7

L’antimateria è costituita da
antiparticelle, esse sono
identiche alle particelle ma hanno
carica opposta.

Interagiscono fra loro annichilendosi: la loro massa è convertita in energia.

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Antimateria e annichilazione 7

E = m· c 2

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Antimateria e annichilazione 7

E = m· c 2

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Adroni 8

Tutta la materia dell’universo è costituita dal Adroni


leptoni e quark della Prima Generazione. Composti
da quark
I quark non sono mai isolati.

Mesoni
Barioni
1 quark +
3 quark
d 1 antiquark

Protone Neutrone

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Adroni 8

Tutta la materia dell’universo è costituita dal Adroni


leptoni e quark della Prima Generazione. Composti
da quark
I quark non sono mai isolati.

Mesoni
Barioni
1 quark +
3 quark
d 1 antiquark

Protone Neutrone

Ad alte energie il protone non appare


costituito solo dai 3 quark di valenza, ma è
un sistema di quark e antiquark interagenti
tra di loro attraverso lo scambio di gluoni
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Interazioni e bosoni mediatori 9

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Il bosone di Higgs 10

Il 4 Luglio 2012 gli esperimenti ATLAS e CMS hanno annunciato la


scoperta di un bosone di massa 125-126 GeV compatibile con il
bosone di Higgs.

Premio Nobel per la Fisica 2013 assegnato a


Peter Higgs e Francois Englert
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Il campo di Higgs 11

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Il campo di Higgs illustrato 12

PhD David Miller e animatori di TED-ED


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Il campo di Higgs illustrato 13

PhD David Miller e animatori di TED-ED


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Schema delle interazioni nel MS 14

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Diagrammi di Feynman 15

Rappresentazione  pittoriche  delle  espressioni  matematiche  che 


descrivono  un  determinato  processo  fisico  quantistico  (es:  interazione  di 
particelle  subatomiche,  annichilazione  particella­antiparticella, 
decadimento, etc.)

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Diagrammi di Feynman 16

Bosone di Higgs:

H→ Fermioni H  W,Z 2H  W,Z

Hgg H  γγ o γ Z

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Limiti del Modello Standard 17

Problema della gerarchia

Troppi parametri liberi!
Dov'è l'antimateria?

Neutrini massless

Perché 3 generazioni  Materia oscura?
di particelle?

Come includere l'interazione gravitazionale?

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Materia oscura 18

Gran parte dell’universo è costituito da materia oscura, non prevista dal MS.
La materia oscura è dotata di massa, ma non è mai stata rivelata direttamente.

5%

68 %

27 %

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Al di là del MS: Hidden Valley? 19

Solo particelle altamente


energetiche (come quelle che
esistevano al momento del Big
Bang o che si ottengono tramite
gli acceleratori) possono
decadere nell'Hidden Valley.

Super-simmetria,
Teoria delle stringhe
Teoria delle extra-dimensioni

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Acceleratori e
rivelatori di
particelle
Osservazione sperimentale 20

Qualunque teoria necessita di essere validata sperimentalmente.


È necessario costruire rivelatori e acceleratori di particelle.

Fotografia originale proveniente da


una camera a bolle.
Un antiprotone si annichila con un
protone fermo, producendo 8 pioni.
Il passaggio di particelle cariche
produce una traccia visibile
costituita da bolle.

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Acceleratori di particelle 21

Permettono di aumentare l’energia delle particelle in modo da indagare scale


di lunghezze sub-atomiche
√ 2
E= ( mc 2 ) +( pc )
2

Acceleratori lineari Acceleratori circolari


(SLAC)

Vantaggi: dimensioni e costi


Svantaggi: perdita di energia per luce di
sincrotrone
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Collissionatori 22

Nel 1961 Bruno Touschek ha un’idea geniale: invece di costruire esperimenti a


bersaglio fisso, realizzare un collisionatore di particelle e+e-.
Nasce a Frascati il primo collisionatore al mondo: ADA.

Tutta l’energia della


collisione è disponibile per
essere convertita.

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Organizzazione Europea per la 23
Ricerca Nucleare: CERN

Fondato nel 1959 da 12 Stati membri tra cui l’Italia.



22 Stati membri e 6 Stati associati

Più di 600 istituti e università

Circa 12000 scienziati (fisici, ingegneri, informatici, neurologi, etc..) di 120
nazionalità differenti
Il CERN è un laboratorio di pace

Programma di Ricerca:

Fisica sub-nucleare (materia oscura, modello standard, raggi cosmici, etc... )

Informatica (WWW, GRID)

Medicina (PET, Adro-terapia, Human Brain Project, etc...)

Avanzamento scientifico e tecnologico (know-how)

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Large Hadron Collider (2016) 24

Lunghezza=27 km
2800 bunches con 1011 protoni
distanti 25 ns, con velocità 99,9998% c
Energia nel CM=13 TeV
√ s=14 TeV
Luminosità integrata=35,6 fb-1

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ATLAS: A Toroidal Lhc ApparatuS 25

46 m
25 m


~ 7 000 tonnellate di peso

~ 100 milioni canali elettronici

~ 3 000 km di cavi

~ 600 milioni di eventi al secondo
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ATLAS: Principali componenti 1 26

Magnet system Inner Detector

Barrel
Toroid

EndCap
Toroid

Obiettivo: curvare la traiettoria di Obiettivo:  identificare  direzione, 


particelle  cariche  al  fine  di  carica  e  impulso  di  particelle  cariche 
misurarne l’impulso. prodotte dall’interazione p­p.
Si  usa  la  curvatura  della  traccia, 
causata dal campo magnetico.  
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ATLAS: Principali componenti 1 27

Calorimetri:
Spettrometro a muoni
elettromagnetici e adronici

Obiettivo:  rivelare  la  traiettoria  di 


Obiettivo:  Misurare  l’energia  che  particelle  cariche  sfuggite  ai 
le  particelle  perdono  durante  calorimetri,  e  misurarne  l'impulso 
l’attraversamento, “assorbendole”. tramite  la  curvatura  della  traccia 
causata dal campo magnetico.
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In dettaglio: i calorimetri 28

Permettono di misurare l’energia delle particelle che interagiscono e-m o


adronicamente: calorimetri elettromagnetici (rivelano e- , e+ , γ) o calorimetri
adronici.
Costituiti da strati di materiale denso, detto assorbitore (nel quale la particella
incidente perde energia) alternati a strati rivelatori.
Creazione di uno sciame elettromagnetico: ad alte energie gli elettroni creano
fotoni di Bremmstrahlung, mentre i fotoni causano produzione di coppie

Particella
incidente
assorbitore

rivelatore
...
Carica rilasciata è proporzionale
all’energia della particella incidente

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ATLAS: Ricostruzione di particelle I 29


Le tracce di particelle cariche vengono ricostruite fittando i punti
rivelati dai tracciatori

L’impulso e la carica elettrica delle particelle sono calcolati usando
la curvatura delle tracce nel campo magnetico

Vertici primari:

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ATLAS: Ricostruzione di particelle II 30


Elettrone: traccia nell’Inner Detector + cluster energetico nel calorimetro EM

Fotone: nessuna traccia + cluster energetico nel calorimetro EM

Muone: traccia nello spettrometro matchata con traccia nell’Inner Detector +
poca energia nei calorimetri

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ATLAS: Ricostruzione di particelle III 31


Neutrone: nessuna traccia + cluster energetico nel calorimetro adronico

Adrone carico (p, k, π): traccia nell’Inner Detector + cluster nel calorimetro
adronico+ poca energia nel calorimetro EM

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ATLAS: Ricostruzione di particelle III 31

Neutrone: nessuna traccia + cluster energetico nel calorimetro adronico


Non
 è carico
Adrone sempre(p, k, così semplice….
π): traccia nell’Inner Detector + cluster nel calorimetro
adronico+ esserci
Possono poca energia nel calorimetro
decadimenti EM
all’interno del rivelatore:

un fotone che converte in e+e-,

un adrone può rilasciare energia nel calorimetro EM,

un elettrone altamente energetico può rilasciare un fotone

etc...

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Prodotti di decadimento 32

Le particelle che non hanno  vita media sufficiente da essere rivelate dai 
detector, sono identificate utilizzando i prodotti di decadimento.

La Z vive 3x10-25 s, troppo


poco per essere rivelata.
Però è possibile rivelare le
sue particelle figlie.

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Massa invariante 33

La grandezza utilizzata per identificare una particella a partire dai suoi N prodotti
di decadimento è la massa invariante

(√ ( )) ( ( ))
2 2
Ei pi
M= ∑ i c
2
−∑
i c

Massa invariante di un sistema di  N particelle

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Massa invariante 33

Istogramma di distribuzione di massa invariante per Z­>e +e­

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Massa invariante 34

Istogramma di distribuzione di massa invariante per varie particelle che decadono 
nella coppia +­ Le particelle appaiono come risonanze nella distribuzione  
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ATLAS: triggers 35

LHC ogni anno produce 10 milioni di GB.
Se tutti gli eventi prodotti venissero salvati si otterrebbe una 
pila di CD alta 20 km!!!

Il  trigger  è  un  sistema  che  decide  in  tempo  reale,  quale 
sottoinsieme di dati rivelare e quali eventi salvare, in modo 
da ridurre il numero di “eventi di fondo”.

ATLAS è basato su tre livelli di trigger:

Level 1

Level 2

High Level Trigger (software)

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Esercitazione
pratica
Hypatia: Event Display di ATLAS 36

Semplificazione del software ATLANTIS, usato per operazioni di 
Data acquisition e Data quality durante la presa dati. 

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Obiettivi 37

Un software di event display elabora i segnali registrati dai componenti del


rivelatore durante una collisione, e li mostra come eventi

 Imparare ad identificare elettroni (e±), muoni ( ±), fotoni (γ) rivelati 
da ATLAS

 Imparare a riconoscere gli eventi calcolando la massa invariante 
dei prodotti di decadimento 
 Z0 (≈91 GeV/c2)  + - (oppure e+e-)
 J/Ψ (≈3 GeV/c2)  + - (oppure e+e-)
 H (≈125 GeV/c2) +- +- ( oppure e+e-e+e-)
 H (≈125 GeV/c2)  γγ

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Hypatia: pannelli 38

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Visualizzazione: prospettive 39

φ
θ
z

Piano trasverso Piano longitudinale (lungo z)


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Visualizzazione: colori 40

Spettrometro muonico Tracciatore interno

Calorimetro
elettromagnetico

Calorimetro adronico

I neutrini attraversano il rivelatore senza


interagire con la materia e sono rilevati
indirettamente attraverso la ‘missing energy’
MET

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Caricare un file di dati 41

File→READ EVENT LOCALLY → caricare il file con contenente gli eventi

Sia i run che gli eventi sono identificati univocamente tramite un numero
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Pannello tracce e oggetti 42

Navigare fra gli eventi

MET (es:neutrini)

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Pannello tracce e oggetti 42

Pannello delle tracce

Carica

Impulso

Impulso trasverso

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Pannello tracce e oggetti 42

Depositi
elettromagnetici di
alta energia

Ricorda:
se non sono associate a
tracce sono fotoni

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Pannello di controllo I 43

Ingrandire

Selezionare

Alcune degli strumenti che è possibile utilizzare permettono di interagire con


l’event display: zoomare, selezionare.

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Pannello di controllo II 44

Inserire dei tagli è utile per selezionare gli eventi interessanti eliminando il fondo.
Se cerchiamo particelle come H o Z che hanno alta massa, possiamo inserire un
taglio sull’impulso trasverso (es: Pt >5 GeV)

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Finestra di massa invariante 45

Quando seleziono due o più particelle (es: muoni, elettroni, fotoni) esse
compaiono nella finestra di massa invariante.

Massa invariante della coppia di particelle selezionate.


Se le particelle selezionate sono compatibili con un decadimento di una particella
(Z, H, J/ψ), allora la massa invariante calcolata sarà prossima a quella della
particella decaduta.
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Istogramma di massa invariante 46

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Tagli e consigli utili 47

1. Selezionare il PT minimo di 5 GeV


2. Studiare le tracce e gli oggetti e classificarli come elettroni, muoni, fotoni,…
3. Zoom in entrambe le viste per distinguere tracce singole, doppie, verificare
che le tracce abbiano origine nel vertice primario, verificare che i depositi
energetici siano associati alle tracce…
4. Controllare quando la massa invariante di una doppia traccia e’ compatibile
con la conversione del fotone (Mγγ ~ 0 GeV)
5. Richiedere almeno 2 pixel e/o 7 SCT hits
6. Controllare che coppie di tracce provenienti dallo stesso vertice abbiamo
carica opposta

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Obiettivi 48

 A partire dalle particelle figlie, rivelate da ATLAS, cercare di 
capire quale sia la particella madre. 
Per  farlo,  calcolare  la  massa  invariante  dei  prodotti  di 
decadimento  e  confrontarla  con  la  massa  delle  seguenti 
particelle: 
 Z0 (≈91 GeV/c2)  + - (oppure e+e-)
 J/Ψ (≈3 GeV/c2)  + - (oppure e+e-)
 H (≈125 GeV/c2) +- +- ( oppure e+e-e+e-)
 H (≈125 GeV/c2)  γγ

 Se trovate un evento interessante riportarlo nella tabella
 Costruire un istogramma di massa invariante 

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Buon
lavoro!

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