Sei sulla pagina 1di 1

La nascita dell’impresa

Al momento della nascita di un’impresa, l’imprenditore o i soci devono affrontare alcuni problemi e compiere
alcune scelte organizzativa. Innanzitutto devono essere valutate la validità dell’iniziativa e la possibilità
concreta che l’idea imprenditoriale (business idea) possa realizzarsi; dopo aver individuato il settore di attività
in cui la nuova azienda si vuole inserire, si effettua uno studio di fattibilità e si redige il piano economico dei
primi tre esercizi, considerando gli investimenti da effettuare e i finanziamenti da ottenere.
Successivamente occorre assumere una serie di decisioni riguardanti:
 il luogo (localizzazione) dove situare l’azienda e dove sviluppare l’attività in Italia o all’estero;
 le dimensioni aziendali, che dipendono dal numero dei lavoratori dipendenti, dall’importo degli
investimenti in beni strumentali (fabbricati, impianti, macchinari), dall’entità del capitale proprio, dal
fatturato ecc.
I parametri da prendere in considerazione, in base a un Decreto Ministeriale, per definire piccola, media o
grande un’impresa, sono i seguenti:
- micro imprese, quelle che hanno un numero di dipendenti inferiore a 10, il cui fatturato non supera 2
milioni di euro e che il totale attivo di bilancio non supera 2 milioni di euro;
- piccole imprese, quelle che hanno un numero di dipendenti inferiore a 50, il cui fatturato non supera
10 milioni di euro e che il totale attivo di bilancio non supera 10 milioni di euro;
- medie imprese, quelle che hanno un numero di dipendenti inferiore a 250, il cui fatturato non supera
50 milioni di euro e che il totale attivo di bilancio non supera 43 milioni di euro.
 la struttura commerciale, che varia in base alle scelte dei Paesi in cui operare, dei canali distributivi e
delle politiche di marketing e vendita;
 la struttura organizzativa, che richiede la definizione del modello organizzativo;
 la forma giuridica da assegnare all’impresa, che dipende dal grado di rischio connesso all’attività prescelta
e dal fabbisogno di capitali necessari per la gestione.
L’avvio di una nuova attività imprenditoriale necessita di una serie di adempimenti amministrativi e fiscali:
 la richiesta all’Agenzia delle Entrate del codice fiscale e del numero di partita IVA;
 l’apertura presso l’INAIL della posizione assicurativa;
 la richiesta all’INPS dell’iscrizione dei lavoratori dipendenti, per il versamento dei contributi sociali;
 la richiesta di iscrizione al Registro delle Imprese, presso la Camera di Commercio Industria Artigianato
e Agricoltura (CCIAA) della provincia di appartenenza;
 l’eventuale invio della SCIA (Segnalazione Certificata d’Inizio Attività) al SUAP (Sportello Unico per le
Attività Produttive) del Comune di residenza.
Tutti gli adempimenti possono essere assolti presentando un’unica documentazione al Registro delle Imprese,
la Comunicazione Unica d’impresa, valida ai fini fiscali, previdenziali e assicurativi.
La Comunicazione Unica d’impresa contiene:
 un documento con i dati del richiedente e l’oggetto della comunicazione. La Comunicazione, infatti, può
essere utilizzata oltre che per la costituzione di una nuova impresa, anche per i casi di modifica o cessazione
dell’attività aziendale;
 i moduli per il Registro delle Imprese, l’Agenzia delle Entrate, l’INAIL, l’INPS e l’eventuale SCIA.
La Comunicazione Unica deve essere inviata per via telematica, utilizzando la firma digitale, al Registro delle
Imprese che, a sua volta, provvede a inoltrarla agli altri enti interessati.
Il Registro delle Imprese spedisce in automatico all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) della
nuova impresa la ricevuta di protocollo e la ricevuta della Comunicazione Unica, valida per l’avvio
dell’attività. Entro 5 giorni la Camera di commercio di competenza comunica l’iscrizione all’indirizzo PEC
d’impresa ed entro 7 giorni i singoli enti comunicano gli esiti della pratica sia al Registro delle Imprese, sia
all’impresa interessata.

Potrebbero piacerti anche