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DIVERSAMENTE LIBERI Illusioni e paradossi di una città giovane
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Livorno, 9 - 10 - 11 Maggio 2008 d
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http://myspace.com/diveramenteliberi È
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Direzione Artistica: Lamberto Giannini e Michelangelo Ricci
Direzione Organizzativa: Francesca Ricci c
Direzione Organizzativa e Tecnica: Associazione Nido del cuculo v
Coordinamento Tecnico: Andrea Pagani r
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Hanno Collaborato alla realizzazione del festival: ufficio progetti di iniziative per la cittadinanza attiva, a
Selica Vicidomini, Azzurra Ruggeri, Maurizio Muzzi, Matteo Giauro, Federico Bernini, Francesco Pacini, s
Sara Matteoni, Francesca Borella, Simona Baldeschi, Claudio Marmugi, p
Claudia Mazzeranghi, Elena Batazzi, Agnese e Carolina Romani, Alessandra Antonelli.
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Laboratorio Giornalistico e Realizzazione Catalogo a cura di: redazione Take it Easy Magazine P
Redazione TakeitEasy: Elena Batazzi, Agnese Romani, Alessandra Antonelli, Carolina Romani. o
Redazione Laboratorio: Eleonora Vitale, Marina Petri, Fabiola Fornaciari, c
Diego Pagano, Raffaele Busolli, Luca Birindelli. u
Fotografie: Jacopo Arena, Attilio Zavatta, Allegra Montanelli, Michele Giannoni, Eleonora Vitale. R
Idea grafica: Veronica Giari, Medea Ciangherotti, Matteo Russo, Denise Scarinzi u
Logo e impaginazione: zudesign.grafica@gmail.com a
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in collaborazione con
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L’apertura è l’atteggiamento con cui ci siamo posti davanti ai giovani livornesi nel proporre un
progetto come quello di DiversaMente Liberi, illusioni e paradossi di una città giovane, partito
oltre un anno fa con l’idea di produrre una video indagine sul mondo giovanile livornese e giunto
all’organizzazione di un vero e proprio festival che, per tre giorni, ha visto la città animarsi con le più
8 disparate manifestazioni artistiche e culturali. Una tre giorni che è stata non solo un’occasione di
festa ma anche di riflessione.
i È il titolo stesso dell’iniziativa che spinge alla riflessione: DiversaMente Liberi. I pensieri diversi
devono trovare accoglienza nella comunità, costruire ricchezza e diventare un elemento sul quale
i
i ci si confronta per ricucire la distanza di un conflitto generazionale e di genere e per modificare la
o visione distorta che oggi ci porta spesso a considerare l’altro come un problema più che come una
i ricchezza.
Questa iniziativa ci ha inoltre permesso di far progredire una riflessione importante sulla città già
, avviata da tempo con altri progetti come Cisternino 2020, che sta andando avanti molto bene e che
, si concluderà con l’inaugurazione dell’ex casa della cultura, attualmente al centro di un percorso
, partecipativo e destinata a diventare nell’imminente futuro il centro di una rete di iniziative e luoghi
.
della città che vedono protagonisti i ragazzi.
e Per questi progetti, attuali e in cantiere, chiediamo la partecipazione di tutti i giovani. Indispensabili
. oggi se vogliamo costruire un percorso che ci traghetti verso i prossimi anni, facendo sentire la
, comunità più legata ad un’idea di futuro positivo. Troppo spesso si sente nei giovani la mancanza di
. una speranza rispetto a condizioni di vita che oggi appaiono spesso dure.
. Ruolo dell’Amministrazione è quello di valorizzare le capacità trasformandole in azioni. La nostra è
i una città ricca di contrasti e potenzialità che ha bisogno di rafforzarsi, promuovendo e dando voce
m alle spinte che vengono dai suoi abitanti. Questo è stato uno degli obiettivi di DiversaMente Liberi
e lo stesso obiettivo verrà portato avanti mettendo in campo altre iniziative che, in modo continua-
n
tivo, possano dare nuove possibilità di aggregazione e di confronto ai cittadini più giovani, con la
speranza di costruire un futuro condiviso.
Alessandro Cosimi
Sindaco di Livorno
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Questo libretto che avete fra le mani è il frutto di un lavoro di squadra messo in campo durante il
laboratorio giornalistico che abbiamo organizzato nella tre giorni di Diversamente Liberi. Mentre
iniziative, musica e spettacoli si alternavano nelle strade e nelle piazze della città, la presenza di-
screta di Take it Easy magazine, tramite gli occhi dei suoi collaboratori, fotografi e giornalisti in erba,
osservava e annotava tutto. Sede operativa del laboratorio: un piccolo ma significativo gazebo bian-
co, allestito nel mezzo di piazza Cavour e attrezzato con computer e stampanti. Lì quattro giovani
grafici operosi, lavoravano all’impaginazione del catalogo.
Foto, articoli e grafiche si intrecciano adesso in queste pagine che, si spera, offrano un bel reso-
conto di quello che la manifestazione, promossa dal Comune di Livorno e dalla Regione Toscana e
realizzata da un team di associazioni, ha offerto alla città. Non solo un momento di intrattenimento
ma soprattutto un modo, a nostro avviso, di far vedere quante belle realtà esistano sul territorio
e quanto sia più proficuo collaborare e lavorare insieme per un progetto comune, piuttosto che
chiudersi dentro se stessi. Con la speranza che l’esperienza sia servita d’esempio a tutti e, in futuro,
se ne possano ripetere altre.
La Redazione
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di Marina Petri
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di Eleonora Vitale
“insane” di joannablu
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“2 party propaganda” di P. eldritch 7
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Lo spettacolo itinerante celebra l’unione handicap è stata eccezionale. Sono dei bravissi-
delle diversità. mi attori, comici, intraprendenti ma soprattutto
sorprendenti. Da loro ci si può aspettare di tutto,
di Fabiola Fornacciari esemplari nell’improvvisazione. Già, perché
quest’ultima ha rappresentato un elemen-
Questa è la storia: Renzo (Matteo Giauro) e Lucia to fondamentale. In primo luogo perché il
(Lucia Catalucci). I due si stanno per sposare. Le direttore artistico Lamberto Giannini e il regista
diversità tra i due saltano subito all’occhio. Lo Michelangelo Ricci (presente allo spettacolo
sposo appartiene a una famiglia dell’alta bor- nonostante le stampelle dovute a una caviglia
ghesia, alto circa 2 m, moro con gli occhi azzurri, danneggiata, la bicicletta è un mezzo pericolo-
bellissimo nel suo smoking bianco candido. La so) hanno cambiato continuamente le scene. In
sposa fa parte di una famiglia di pezzenti, una secondo luogo perché siamo artisti di strada, se
nanetta di 1 metro e 40, caschetto moro, occhi non improvvisiamo noi chi lo deve fare? Plauto
neri profondissimi, splendida, bellissima nel suo di Sofocle?
abito bianco.
Tutto inizia con un’atmosfera di attesa (piazza L’interpretazione la lascio al pubblico. Io l’ho
Cavour). I parenti di Renzo vestiti in maniera im- pensata come una critica al modo pomposo di
peccabile, smoking per i signori e abiti, gonne celebrare un matrimonio, al quale siamo tutti
e tacchi per le signore, tengono un comporta- abituati, quello borghese fatto di falsità, sorrisi
mento sostenuto in attesa che arrivi lo sposo. I costretti e auguri forzati. Ma il mio giudizio è di
parenti di Lucia indossano sacchi d’immondizia parte, io sono la pezzente che ha fatto scattare
con decorazioni di spazzatura, per loro è il me- la rissa. Infondo siamo tutti un pò borghesi e pò
glio per una cerimonia. Questi urlano, sbraitano: pezzenti. Siamo borghesi nell’animo, alla ricerca
“Viva la sposa” e ancora: “ma che palle, quando del successo e dell’ultimo I-pode in uscita. Ma
arriva?”. Sono sguaiati e non sopportano aspet- siamo anche pezzenti, poveracci, precari, perché
tare. Alla fine i due arrivano, ci sono feste pacate le nostre tasche piangono miseria.
e urli, schiamazzi. Durante il tragitto per andare
dal sindaco a celebrare le nozze (via ricasoli, via
goldoni), succede il finimondo: le due famiglie si
offendono, “ir babbo della bimba” critica la figlia
e poi si sente male, scatta una rissa. Ma una
volta arrivati dal sindaco (largo Goldoni) le due
famiglie si riappacificano. I pezzenti urlano ad
un’indecisione di Renzo nel pronunciare il fati-
dico “si, lo voglio”. Poi tutto prosegue per il verso
giusto. Riso e spazzatura volano dappertutto, ci
sono auguri e ballate di tarantella.
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di Eleonora Vitale
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photo:Allegra Montanelli (1), Michele Giannoni (2), Alessandra Antonelli (3,4), Attilio Zavatta (5)
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di Eleonora Vitale
3 domande ai KOROO
di Raffaele Busolli
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di Eleonora Vitale
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Il progetto “Cisternino 2020” è iniziato due anni Susan George, gallese trapiantata a Pisa, è
fa in collaborazione col comune di Livorno e attualmente presidente del corso di laurea in
l’università di Pisa. Si occupa di interpellare le Comunicazione Pubblica, sociale e d’Impresa
persone, specialmente i giovani, a proposito dell’università della città della torre pendente.
di come occupare le varie strutture inutilizzate Un pò teatrante e “pseudolinguista”, come ama
di Livorno, in particolare il Cisternino di città definirsi, si dimostra subito molto disponibile ed
o ex casa della cultura. Un edificio inutilizzato, interessata ad informarmi in dettaglio del suo
di circa 700 metri quadri nel centro della città, ruolo nel progetto Cisternino2020. Il compito
nel tratto di via Grande compreso tra p.za della di Susan è istruire i facilitatori, una figura ancora
Repubblica e p.za Guerrazzi. poco nota in Italia ma molto efficace nell’ascol-
Dopo un processo partecipativo avviato diversi to attivo e nell’intermediazione. Il modello del
mesi fa e composto da numerose fasi (tra cui la faciltatore è stato sviluppato dalla LDM (Law
mostra itinerante allestita su un autobus, che ha Department of Massachusetts) dove è presente
partecipato alla tre giorni di Diversamente Libe- un’associazione che si occupa di gestire i nego-
ri), il 22 e il 23 maggio si svolge al terminal cro- ziati. Nel caso del Costernino2020 i facilitatori
ciere una delle tappe finali del progetto: l’Open dovranno intervenire alla Stazione Marittima,
Space Technology. Il primo giorno, verranno nei giorni 22-23 Maggio 2008, dalle 10 alle 18,
analizzate le idee che date dalla cittadinanza per i lavori dell’Open Space Technology, due
nei giorni antecedenti e ne verranno avanzate giornate in cui tutti i cittadini potranno interve-
di nuove. Il secondo giorno, si svilupperà un nire con le loro proposte già in mente per la ex
dibattito da cui dovrebbero emergere delle de- casa della cultura. Ogni proposta sarà discussa
cisioni sull’utilizzo di questa struttura. Il progetto e vagliata in una sorta di tavola rotonda del
non tocca solo il Cisternino ma diverse altre nuovo millennio. Per chi fosse interessato a fare
infrastrutture di Livorno attualmente abbando- delle proposte anche adesso, esiste un forum
nate, sparse in diverse parti della città. di discussione all’indirizzo web www.cisterni-
no2020.comune.livorno.it
Queste sono alcune delle idee proposte fino ad ora:
Centro teatrale, musicale o di danza, centro di accoglienza per studenti, museo, Scuola Alberghiera,
Spazio per suonare (in modo da far suonare band emergenti senza problemi da parte
delle forze dell’ordine), Club cinematografico (proiezioni film a basso prezzo), Bibliote-
ca notturna, Spazio per concerti di artisti nazionali e
internazionali
Per informazioni:
Arci Solidarietà www.distrettopace.livorno.it
Lila www.lila.it
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di Elena Batazzi
Quel gazebo bianco allestito in piazza Cavour pc, iniziando fin da subito a pensare alla coper-
ha destato una certa curiosità fin dall’inizio, tina. I giornalisti, aggiornati con la scaletta delle
quando ancora era vuoto. L’interesse è andato interviste del giorno, hanno iniziato a pensare
poi crescendo con la comparsa nella tarda alle domande da porre. Nel giro di poco, hanno
mattinata di venerdì 9 maggio, delle prime per- iniziato a transitare: assessori per le interviste,
sone che lo hanno animato. Da quel momento amici e conoscenti per i saluti e strani ospiti
fino a sera, il gazebo non è più rimasto vuoto. inattesi, desiderosi di ficcanasare. I fotografi
Il montaggio dei pc, l’allacciamento a luce erano già pronti ad immortalare tutto.
ed internet, fili ovunque, tecnici arrampicati Così è andato avanti il laboratorio: 2 giorni di
sulle scale. Anche ciclisti, distratti dai lavori in formicolante attività ai piedi della statua di
corso, messi in pericolo dall’inaspettata pedana Cavour e un giorno da inviati speciali, tutti in
copri-cavi posizionata in terra. Nel pomeriggio diretta da piazza Cavallotti, a seguire i concerti
le persone sono aumentate ed il gazebo è di- che hanno chiuso il festival.
ventato un piccolo crocevia di persone. Così ha Infine è partito il lavoro silenzioso, quello
preso avvio il laboratorio giornalistico di Take it che non si vede perché si svolge tra le mura
Easy magazine. Anzittutto le presentazioni tra la domestiche. I giornalisti a scrivere, i fotografi a
redazione di TiE e gli iscritti, poi una breve serie selezionare le immagini, i grafici a impaginare. Il
di schede illustrative per una piccola infarinatu- prodotto editoriale che avete tra le mani ne è il
ra di giornalismo, fotografia e grafica. A seguire risultato. Un fermo-immagine di Diversamente
un piccolo team di grafici ha preso possesso dei Liberi 2008.
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La redazione di Take it Easy magazine
ringrazia:
Francesca Ricci
Andrea Pagani
Clarissa Tempestini
tutti coloro che hanno reso possibile la rea-
lizzazione del festival e i ragazzi che hanno
partecipato al laboratorio giornalistico e
che vedete nelle foto a lato.
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I Licantropi
Subito dopo suonano i Licantropi, con Andrea
Landi alla voce, Alberto Bindi al
contrabbasso elettrico, Alessan-
dro Birilli alla batteria e, ultima
entrata, Claudio “Sax” Fabiani ai
fiati. Questi livornesi veraci pro-
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Link
Licantropi www.ilicantropi.it
Bobo Rondelli www.boborondelli.it
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INFO: I
info@licaoni.it V
www.licaoni.it 0
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