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Neoclassici: moneta mezzo di pagamento ma con utilità marginale pari a 0

Neoclassici domanda di moneta: la si detiene solo perché c’è asincronia tra incassi e pagamenti.
Neoclassici: domanda di moneta Fisher, la quantità di moneta detenuta dipende dal numero di transazioni (t) e dal
loro valore unitario cioè dal livello generale dei prezzi (p): tanto più è elevato il numero degli scambi ed il livello dei prezzi,
tanto più è alta la quantità di moneta domandata.
influisce anche la velocità di circolazione V=PT/M. Secondo l’equazione degli scambi di Fisher (teoria quantitativa) la
moneta influisce esclusivamente sul livello die prezzi poiché T è costante pari sempre alla piena occupazione, V costante
poiché data da fattori istituzionali mentre M che va ad influire su P è decisa dalla Banca Centrale.
Neoclassici:domanda di moneta Marshall, i soggetti detengono moneta in quanto questa fornisce una pluralità di
servizi, ciascun soggetto decide la porzione di reddito k detenuta in moneta. L’equazione di Cambridge della domanda di
moneta M=kPy dove k è l’inverso della velocità di circolazione e y il reddito in termini reali.
Keynes domanda di moneta: 3 moventi di detenzione di scorte monetarie: 1) transattivo (MdT) necessaria per dare
corso agli scambi di beni ed è funzione del reddito corrente. 2) precauzionale (MdP) per far fronte a pagamenti imprevisti
legati al livello del reddito corrente. 3) speculativo moneta detenuta in qualità di riserva di valore data l’incertezza circa il
suo livello futuro del tasso di interesse. A livello speculativo Keynes considera soltanto due fattori: moneta (rendimento
nullo) e titoli pubblici irredimibili (tasso fisso nel tempo). Rendimento Re=i+Ge (guadagni attesi in conto capitale) con
Ge=(Pe/P)-1=(i/ie)-1. Ovviamnete se Re=i+Ge=0 sarà indifferente detenere titoli o moneta. Ic=ie/(ie+1) e fino a quando
i<ic il soggetto terrà tutta la sua ricchezza in moneta. TRAPPOLA DELLA LIQUIDITÀ’:quando tutti i soggetti deterranno
la loro ricchezza esclusivamente in moneta.
Friedman domanda di moneta: riconduce la domanda di moneta alla domanda di una qualunque attività che offra un
flusso di servizi. il costo opportunità è rappresentato quindi dal flusso di servizi derivante dalla detenzione di attività
alternative alla moneta. Md=f(w,Pm,Ps,u) dove W=Yp/i con Yp reddito permanente poiché depurato delle componenti
transitorie. Per Friedman le attività alternative alla moneta sono obbligazioni, azioni e attività reali (immobili).
Tasso di rendimento delle obbligazioni è diviso in due parti, tasso nominale fissato all’atto dell’acquisto it e
guadagni/perdite in conto capitale derivanti in T da un aumento/diminuzione delle obbligazioni it-(1/it)(dit/dt).
Tasso di rendimento delle azioni, oltre alle due componenti prende anche in considerazione la variazione dei prezzi
dovuta ad una variazione generale del livello dei prezzi (1/p)(dP/dT).
La domanda di moneta è dovuta anche dalla composizione della ricchezza che può essere umana (poco liquida) non
umana (liquida). Tanto più alta sarà la quota della ricchezza non umana tanto più bassa sarà la domanda di moneta.
Domanda di moneta nei modelli delle scorte: hp i soggetti ricevono in pagamento un dato ammontare di moneta
predeterminato pari a T all’inizio di un periodo e lo spendono nell’arco di quel periodo. 2 scelte di investimento di fondi
(titoli esenti da rischio con rendimento i o moneta con rendimento nullo); all’interno del periodo i soggetti vendono i titoli
per ottenere k moneta; per ogni vendita ho una commissione pari a b. Numero cessioni titoli per ottenere moneta durante
il periodo =n=T/K con conseguente costo complessivo di negoziazioni=BT/K. Quantità media di moneta nei sottoperiodi
=K/2 e costo opportunità del detenere moneta =ik/2. CT=bt/k + ik/2 e quindi all’inizio di ogni periodo al soggetto converrà
detenere una quantità di monetamche gli permetta di minimizzare i costi totali k=[(2bt)/i]^1/2. Bd=T/2 - M dove m =k/2
Schema di domanda di “Miller e Orr”: i modelli di domanda precauzionale assumono che i flussi netti di liquidità siano
incerti. ci sono due tipi di costi: 1) costo opportunità del detenere moneta Mi;2) costo di illiquidità, costo di spostarsi da
titoli a moneta se i pagamenti netti N eccedono le scorte monetarie M. P è la prob di N>M e CT= Mi + pb con b costo di
intermediazioni l’impresa dovrò decidere in quale trade off collocarsi tra i due tipi di costi.
Hicks:moneta riserva di valore (Keynes) è trattata come un bene e quindi con utilità marginale positiva. Attività
finanziaria e non mezzo di pagamento.
Walras:transazioni in due momenti; 1 banditore raccoglie domande e offerte e stabilisci un prezzo di equilibrio; 2
avvengono gli scambi.
Arrow e Debreu: beni stato contingenti
Menger: per introdurre la moneta bisogna che i soggetti siano convinti che altri accetteranno una data merce come
moneta.
Jones: n beni nel mercato e ognuno produce o possiede un solo bene. il costo è rappresentato dal tempo che un
soggetto che vuole scambiare i con j non trova uno che vuole j con i.
Calcoliamo alcune probabilità1) il sogg è convinto che una porzione uguale di individui che desiderano acquistare un
bene desiderano anche venderlo e quindi la P che un individuo voglia i è uguale alla P che lo voglia vendere (Pi) 2) ciò
che un trader offre nello scambio e ciò che desidera sono indipendenti. La probabilità che quello incontrato voglia j per i
e PjPi e il numero di incontri necessari è 1/(PjPi)[scambio diretto]; scambio indiretto [1/(PiPn)+1/(PnPj)]. Individuiamo un
bene n che minimizzi gli scambi diretti e trasformarli in diretti.

Le attività e i mercati finanziari


Esistenza di un MF deriva dal fatto che la decisione di investire e di risparmiare arriva da due soggetti diversi. Si=Yi-Ci
SFi=Si-Ii. I soggetti che presentano un disavanzo finanziario possono finanziarsi in tre modi: 1) utilizzando le scorte
monetarie disponibili e quindi aumentando la velocità di circolazione della moneta e aumentando il reddito aggregato.2)
cedendo parte della propria ricchezza finanziaria 3)Prendendo a prestito fondi aumentando così lo stock di att.
finanziarie in circolazione.

Il teorema di Modigliani e Miller


HP:1)esiste un mercato dei capitali perfetto 2) imprese raggruppate in classi di rischio equivalenti 3) non ci sono
tassazioni 4) presenza di situazioni di incertezza.
Mostrano dapprima che il valore di mercato di ogni impresa è indipendente dalla sua struttura finanziaria (in questo caso
la moneta è neutrale). Vj=(Sj+Tj)=(Xj/Kn) = rendimento investimento. NB se rB (costo medio capitale)<rA allora per
leverage Sb>Sa=>arbitraggio
vendita azioni b così Pmkt scende (Sb)e acquisto azioni A dato che r=x/(s+t) rB sale fino a che rB=rA.

Offerta di moneta
Moltiplicatore monetario:La banca non detiene l’intera quantità di moneta dei depositanti ma solo quella per
fronteggiare eventuali richieste di rimborso. D=(1/k)R moltiplicatore dei depositi. Accade perché le banche oltre alle ROB
detengono a scopo precauzionale anche RL e avremo una quota D=(1/k+q))R R=rob + rl. Ipotizziamo che il circolante
sia detenuto dai privati in una proporzione fissa rispetto ai depositi tale che c=CIRC/D.
Definiamo il moltiplicatore monetario: M= circ + d (moneta in circolazione) BM = circ + r; M/BM=1+c/(c + k + q) da cui
M=mBM. La banca centrale è in grado di controllare l’aumento di M controllando BM perché c,k, e q sono fissi
(moltiplicatore fisso). Ms=m(id+;i-;io+)BM in questo caso il moltiplicatore monetario m è variabile.
IP 3 soggetti (settore privato, banche ordinarie, banca centrale); Mercati (BM,D,L,T); Grandezze esogene (W,Y); Scopo
BMd=BMs.
Attività di rifinanziamento che la banca centrale fa al sistema: operazioni di mercato aperto e creditore in ultima istanza
(a favore di uno specifico istituto di credito).
Comportamento del settore Privato: domanda di circolante C(id-)D D=D(id+,y+,i-) con i (tasso sui titoli alternativi ai
depositi). L=L(il-,Y). Vincolo di bilancio w+L=circ+d+Bp.
Comportamento delle banche ordinarie:Le banche tenderanno a detenere una quota di riserve sui depositi
tanto più alta quanto più elevato è il costo di illiquidità (rappresentato dal tasso d'interesse sulle
operazioni di rifinanziamento della banca centrale, i ), e tanto più bassa quanto più alto è il costo
opportunità delle riserve medesime (rappresentato dal tasso di rendimento degli investimenti al margine,
e quindi, per esempio, dal tasso overnight, io) rl=q(io-,i+)D; rif=rif(io+,i-) Vincolo di bilancio
rf+d=l+rob+rl+b.
La domanda di riserve bancarie: L’obbligo di riserve può essere usato sia come strumento di
regolazione della quantità di moneta sia come strumento per smobilizzare i tassi di interesse di mercato
monetario.Le variazioni dell’aliquota di riserva si riflettono sul moltiplicatore monetario. Posto M=mBM un
aumento di k e la conseguente diminuzione di m comportano una diminuzione di M. L’obbligo di riserva
permette di ridurre la volatilità del tasso di mercato monetario.
I tassi di interesse a lungo termine: dipendono in via principale dalle scelte di risparmio e
investimento dei privati. Spostamenti di Td: all’aumento della ricchezza Td aumenta e il tasso diminuisce.
Un aumento del rischio determina una riduzione della domanda di titoli. Un aumento della liquidità e
quindi negoziabilità dei titoli provoca un aumento della domanda. All’aumento dell’imposizione fiscale
diminuisce la domanda.
Spostamenti di Ts: all’aumento della redditività attesa degli investimenti consegue un aumento delle
richieste di finanziamento e le emissioni di titoli aumentano. Nel caso di tassi fissi e che le imprese si
aspettino un'accelerazione del tasso di inflazione, il costo reale atteso del finanziamento diminuisce e
l’offerta di titoli aumenta aumentando il tasso di inflazione a lungo termine. Aumenti del disavanzo
pubblico che sono finanziati anziché con la creazione di base monetaria con l’emissione di titoli tendono
a determinare un aumento dell’offerta e incrementi di it.
Tasso di interesse reale e l’effetto Fisher: Un aumento dell’offerta di moneta determina una
diminuzione dei tassi di interesse sui titoli seguita poi da un aumento del livello di attività produttive e da
un innalzamento delle aspettative di inflazione. In corrispondenza di un inflazione attesa più elevata il
tasso di rendimento di titoli a lungo termine diminuisce e Td scende. Contemporaneamente il costo reale
del finanziamento con titoli scende e l’offerta aumenta. Alla fina si ha un innalzamento del tasso di
interesse di equilibrio.
La trasmissione della politica monetaria
L’approccio neoclassico: le quantità domandate e offerte dei singoli beni e servizi dipendono
esclusivamente dai prezzi relativi.Mercato dei beni 1)y = I/P + C/P 2)y — C/P = S/P = S(r)/P 3)I/P = I(r)/P
4)S/P = I/P Mercato della moneta M=kPy Mercato della produzione y=f(Nd ) Nd (W/P) = Ns (W/P). Le
equazioni 1 e 4 rappresentano il settore reale nel quale viene determinata l’allocazione del reddito tra
risparmi e consumi. y(output in termini reali) I e S(risparmio e investimenti nominali) r (interesse a reale)
M/P scorte monetarie in termini reali I/P:investimenti reali che dipendono negativamente da r reale. M
ammontare di moneta in termini nominali Il reddito è al livello di piena occupazione
Effetto delle scorte liquide reali (real balance effect): un aumento della moneta in termini reali incrementa
la ricchezza e la domanda. L’effetto finale è un incremento dei prezzi M ↑ => C ↑ => AD ↑ => P ↑ La
moneta è neutrale, sue variazioni nello schema neoclassico hanno effetto solo sul livello dei prezzi e non
sull’output.
Teoria Quantitativa della Moneta Py=VM Variazioni del valore della moneta sono determinate
esclusivamente da variazioni della sua quantità.Allorché la moneta diventa abbondante, il suo valore
(ovvero il suo potere d’acquisto) diminuisce e conseguentemente aumenta il livello assoluto dei prezzi dei
beni. L’opposto accade se la quantità di moneta diminuisce.Questa conclusione è il derivato di un insieme
di proposizioni che possono essere cosi sintetizzate:1.Il postulato di proporzionalità tra prezzi e moneta Il
livello assoluto dei prezzi varia nella stessa esatta proporzione delle variazioni della quantità di
moneta.Ipotesi: la moneta è detenuta esclusivamente per ragioni transattive e l’output corrisponde
sempre a quello di piena occupazione.2.Il ruolo causale della monetaLa direzione causale va dalla moneta
ai prezzi, non viceversa: variazioni della quantità di moneta precedono e causano variazioni del livello dei
prezzi.real balance effect: i soggetti, trovandosi a disporre di una quantità di scorte monetarie reali
superiore a quella desiderata, accrescono la domanda di beni reali. Ciò (data l’ipotesi di piena
occupazione) determina un aumento del livello dei prezzi fino a che l’ammontare delle scorte monetarie
in termini reali torna ai valori iniziali;3.Il postulato della neutralità della monetavariazioni della quantità di
moneta nel lungo periodo sono del tutto neutrali rispetto alle variabili reali.Nel breve periodo, per contro,
possono aversi riflessi di variazioni della quantità della moneta sull’output. Tali riflessi possono derivare
da un aumento non proporzionale delle disponibilità monetarie dei singoli individui.4.Il livello dei prezzi
dipende esclusivamente dalla quantità di monetaUna quarta proposizione della teoria quantitativa
afferma che il livello dei prezzi dipende esclusivamente dalla quantità di moneta.Fattori reali, come
innovazioni tecnologiche, cattivi raccolti, forme di embargo, grado di monopolio di certi offerenti,
influiscono sui prezzi relativi dei beni e dei servizi, ma non sul livello assoluto dei prezzi.5. Il postulato
dell‘esogeneità della quantità di moneta in termini nominaliPer la teoria quantitativa la quantità di
moneta in termini nominali non è in alcun modo determinata o condizionata dalla domanda. Essa dipende
esclusivamente dall’offerta. Tale proposizione è un corollario del postulato 2, vale a dire della direzione
del nesso causale della moneta ai prezzi.il postulato di esogeneità si riferisce alla quantità di moneta in
termini nominali, non alla sua quantità in termini reali, che è determinata endogenamente e corrisponde a
quella desiderata dal pubblico.
L’interpretazione Neoclassica di Keynes:Ipotesi: tasso monetario determinato nel mercato bancario
può differire dal tasso di interesse naturale (tasso di rendimento reale del capitale investito)Aumenti della
quantità di moneta si riflettono sulla domanda non attraverso l’effetto delle scorte liquide reali, ma
attraverso variazioni del tasso di interesse:M ↑ => i ↓ => I ↑ => AD ↑ => P ↑ Tuttavia l’effetto
sull’output è temporaneo. Schema IS-LM Mercato dei beni S = sY I=I0 +I(i) S=sY=I=I0 +I(i) Mercato
della moneta Md = Md (Y;i) Ms = M M= Md (Y;i) Trasmissione della politica monetaria M ↑ => i ↓ => I ↑
=> AD ↑ => P ↑ => W/P ↓ => N↑ => y ↑ IS: equilibri del mercato dei beni, rappresenta la
combinazione di tasso di interesse e output. LM: equilibrio del mercato della moneta. In questo modello
l’offerta di risparmio dei privati è funzione del reddito corrente anziché del tasso di interesse e la
domanda di moneta dipende oltre che dal reddito anche da i.

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