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: i

Spintadelleterre:
applicazionidellateoria
della plasticitde progetto
dellestrutturedi sostegno
4,1 lntroduzione
Le strutturedevono essereprogettatein modo da soddisfarerequisiti di
sicurezza,fitnzionalitd e durabilifi .
Quandouna struttura,o una parte di essa,cadein difetto nei confronti di
tafi requisiti,si affema che essaha raggiuntoun determinatostqto limite.
In particolaresi parla di stato limite ultimo quandosi ha la formazionedi
vn me.'cafiismodi col1asso(nel sensodescdttoal punto 4.2.3).
Sip la di snrc linit( di senizio quandoi cedimenti del rerrenoo la defor_
mazionedella strutturaraggiungonoentitd tati da comDrometterela fun-
zionalitddella stessa.
L'interpretazionedel collassonon d un problemasemplice,qualorasi vo_
glia tenerconto del complessocomportamentodel teneno, cosi come
de_
sc tto nel prccedenteCapitolo2. E tuttaviapossibilepervenirea soluzioni
di interesseapplicativo i[ modo piuttosto immediato,se si rinuncia alla
ambizionedi descrivereI'intera storia di qaricoe ci si concentrasolo sul-
I'analisi delle condizioniprcsentiall'istantedi collasso.
Una prima notevolesemplificazionechen€ derivai costituitadal fatto che
risulta sufficientetenerconto solo dei pammetridi resistenzaal taglio del
terreno.chepotraperlantoessereassimilato a un mezzoplasticoideale.
In aggiunta,l'impiego dei teoremidellaplasticitdconsenie,comesi vedrd,
di conferireun chiaro significatoalle soluzioniottenute.

Muovendoda questepremesse, il presentecapitoloha lo scopodi introdur_


re l teoremi della plasticith, di chiarireil significatocheil terminemecca_
nismo acquistaquandoviene attribuitoai t€neni, di evidenziarcDortatae
l i mi ti d ei pr oc edim en ti c o n v e n ,,i o cnoam
l i .ci l m e to d odel l .equi i i tri oti _
mite globale.
Le applicazionivengonoper ora limitate alle strutturedi sostesno,mertle
quellerelativealle fondazroni direnesarannopresentare nejCloitolo 5.
A p a rL ir edal P ar agr a fo4 .7 . l ' a l e n z i o n e ;i c o n c e nrrasui cri teri di
dimensionamento e di verifica delle shuthrrepirj ricorrenti,con un esame
anchedegli aspetticostruttivi.

E-
Capitolo 4

4.2 | teoremi della plasticiti


La principale differenzaha il comportamentodi un materialeelasticoe
quello di un materialeelasto-plasticod nppresentatadal fatto che, quando
intervengonole deformazioniplastiche,lo statodi sforzo diventauna fun-
zione della storid delle defotmazioni. Ossia viene a mancarela corrispon-
denzabiunivoca ha stato di sforzo e stato di deformazione,le relazioni
elasto-plastiche risultanoespressein forma differenzialee per ottenerele
stesserelazioni in forma finita occorrespecificarel'effettivopercorso di
carico e tr.legrare lungo tal€ percoNo.
In particolarenel casodi mezzoplasticoperfetto(Flgwa 4.l), infiniti valori
della deformazioneplasticasono compatibili con un valore della tensione
pari a quello di snervamentoe una relazionecostitutivache descrivatale
comportamentostabiliscesolo il segnodella velocitddi deformazione,sen-
za precisarlaulte ormente.
Per tale motivo soventesi fa dferimento
inveceche , con l'awertenza perd che
Mezzoplasticoperfeito.
i qui un sempliceparametrodlio e che le relazioni elasto-
?aitiCtie sbnoindipenderitida esso.
Coerentemente con tale notazione,-nellevalutazioqienerggtiche.
.al-post!-
pol€rze-
dei /a'orl si c-o!l,i<!g4l4,o_1e_qordspondenti
Al mezzoplasticosi attribuiscela proprietddi essercmeccanicamente t/4-
bile, cosi come stabililo dal postulato di Daker (1959):

il lavoro compiutoitt un ciclo cli carico e scarico da unape urbazione


i,rterna di uniostato tensionaleiniziale annissibile i non-nelativo.

,"loo*"a a ,trsumibile dalla seguentedisuguaglianza

tou- oi tdel >0 v ofi,f(ofi)<0 (4. l)

. h^ l" i.p;;;;; rp""ifi"ut",,"1 ,"gu,to.


Si suppongacheunaperturbazioneporti lo statotensionaleiniziale,rappre-
sentatodal puntoI in Figura4.2, nel puntoP, chegiacesulla superficiedi
snervamentodi equazionef(oii)=0. La (4.1) richiede che I'angolo a,
formato dalla direzione del vettore che rappresentala vadazione di ,sforzo
.ion
quellarelitiva at vettorecherappresenta f incrcmentodi deformazione
plastrca, sla acuto.
Ser-s d la tracciadel piano chenel puntoP d normaleal vettoredi deforma-
zione plastica,tale condizioned soddisfattaper tutti i punti che, comel,
sonoal disottodi essa,il che implica che la superfcie di snen'amentode-
v esserecowessa,
La (4.1) d inoltre Soddisfattaqualunquesia la direzionedel vettoreincre-
mentodi sforzo (anchetangente),solo seil vettoreincrementodi deforma-
zione d diretto comegradf
Cid implica chela superhciedi snervamenlosvolgeancheil ruolo di poten'
geometrica
-zilli plastico e.il criterio di flusso risu,ltaassociato(comed implicito nella
Figura 4.2 Interpretazione
postulatodi Druker Fieura4.2).

t!: .
Spintadelle delle terre:applicazionic{ellateorja
della plasticrta... 171

La coincidenza della superficiedi snervamenlo con rl polenziale Dlastico


y - g r na unarmponanza rilevantenellateoriamatematica deltaplasticitd.
in quanto consentedi formulare i teoremi
di uniclta at"uni piinclpi
variazionati {si.consutri a rateproposiro itcapitolo "
3 o.ri."i"
marne.m
li rilli,'ii.
attcoI theory of pl qsticity L
Inlrod_otto un polenzialepjasticoe moslratala coincidenza
di essocon la
superficiedi snewamelto,gli incremertidi deformazione
plastt;;;;;;
essereespressinella forma

d"!l = t" 6 (1.2)


" co,.i

il falro che la leggedi scorrimentoassocia


:l:.*'q."1i: a ogni sralo
tensronale al limiredi plasticird Jecomponenli
degliincrementi Oijeformu
zioneplastica. a menodi un fattoreposttvoL
Che.ilfattore2 debbaesserepositiv; pud essere
dedottodall,osservazione
che il lavoro di deformazioniplastica

dW,= o,dtli = ,to,,! (4.3)


ooi

d positivo. essendoil processodi deformazione


plastica un processo
ineversibilein termini termodinamicie, essendo
positivo il pr"d";;r;;;_
te o11(6fdtil), dev'esserenecessarramente
Z > 0.
4.2.1 Teoremadel limitesuperiore
I teoremidella plasticitdconsentonodi determinare
in modo relativamente
immediatoun limite inferiore e un limire
::llt*" : ;p;;i"r";il;;;:
ztoneesatta.Owiamente nel casoin cui tali
valori estremicoi*ia"*,
rappresentano anchela soluzioneesatta. "rri

11teoremadel limite superiorestabilisceche


se in un meccanismodi
coIlasso..
ci ncmati camcnre. ompai bilc. i I Ia _* n, uro u*oit |
i o't
Bra dt$rpata internamente.si verificasenz.ultroil collitsn e icarichi "iir'_
est:mt rappresentano utl limite superiore dei yalori
di collassoo coin_
ctaonocon essi

Per.ladimostrazionedi tale teoremasi fa


wo delprincipio dei lavori yir_
tuali.

Si consideriun sistemadi forze esterrieF,, al quale


corrispondonole ten-
sioni inteme qr, e un meccanismodi collairo ju ,p"rr"rr""ri
al contomo 8,vu e deformazioni 6e,,. "ui"tt.rirr"to
Se-la curva.9-^Sin Figura 4.3 rapprlsentaIa superficiedi snervamento,
vettore_che il
mppresental,incrementodi defo.marion" plasti"a
d; ;;;;
IOAOnate.
Figura4.3 Teoremadel ttmitesupenore
r
II 172 capilolo 4

i Applicandotaleteorema,le foze F,, produnannoil collassodel sistemase


i
:
(4.4)
lr,a,,=1";a",av
Se4,oc sonorispettivamentei veri caichi di collassoe le co[ispondenti
tensioniinteme,i1principio dei lavori virtuali consenteanchedi scrivere

(4.5)
ln,an=lo"oc,av
Osservandoperd che dalla Figura 4.3 si deducela disuguaglianza

oudeu> orStu (4.6)

si ottiene anche

F >F (4.1)

e quindi il sistema di foze ,F',rrappresentaun limile superiore del sistema


che provocail collasso,o al pii coincidecon esso.
Passando a un esempio,si consideriil problemadella determinazione della
resiste za passivo Pp che pud esseremobilitata dietro una parete verticale
(Figura 4.4). Si suppbngaper semplicitd che non vi sia attrito tra la parete e
il teneno e che quest'ultimosia privo di coesione.
Se si ammetteche il criterio di flusso sia associato(come richiesto dalla
dimostmzionedel teoremadel limite supedole),il cuneodi terIeto ABC
si spostav€rso l'alto seguendouna traiettoria che forma un angolo pari
a / con la giacitura,4B,in quantoalla distorsioned7d associatala dilata-
zionede, dovendoil vettoredi deformazioneplasticaincrementaledsulta-
re normaleall'inviluppo di rottura.
Il lavoro svolto dalle folze estemevale

P*dx-Wdy

*/,
1 -y',
"l

Figura 4.4
1t.9'
4-t
A dy

Applicazionedelteorema del limile superioreal calcolodella resistenzapassiva


Spintadelle delle terre:applicazioni
deflateoriadeltaplasticite...
173

mentreil lavoro intemo

cdy _ o,de

nsultanulloessendo 1= 0.
usservandoora che il peso l.tz
del cuneoe pan a

,
z^!r,nt6(
* ,p'1
\4 2 .)
e che

ay=a*tun(o*q')
\4 2)'
si ricava

ro ,=!y'n rru n(!*q ')


z \4 (4.8)
2)

lilTffH':,i:liffi,3'
#[";ltTfiTd;3_ ;;
""J#::filffi
4,2.2 Teoremadel limite inferiore

jj;]::::'i'F;:!i':Ir!:::':;:::
i;i#y:;:i::ifii:T
;,:r:
|:;:3
:,":"i,i:
iiii;,""iiii,ii!:!!,::',:,:;
;::;:,ii
n*trffff ,l1lTff
i:*:T:T,H.;iiH:::T,Tfl
"?;:":::l:ff
l+at=[o;a""av (4.e)
meotreper il sistema
{.o) il principiodei lavoriviftualiconsente
di scri_

(4.10)

Figura 4,5 Teoremaclellimite interiore.


4
174 Capitolo

o;6€c < o'c'€c ( 4. 1l)

si concludeahe

F,<F (4.12)

Perillustrareil modoincui taleteoremavieneapplicato,riprendiamoI'esem-


pio della paretegid esaminata(Figura4.6) e supponiamodi voler determi-
nareun limite infedoredellaresistenzapassiva(semprenelle suddetteipo-
tesi di pareteliscia e di assenzadi coesione).
Alla genericaprofonditAz, la tensioneverticaleefficacevale ofi = T' z e
la pressioneorizzontale,che soddisfile condizionidi equilibrio senzavio-
lare il critedo di rottura.pud dedursidal cerchiodi Mohr

, 1+ sin@'
oD=ov0:--------: ( 4. l3)
' r- stn?
d,o de o'

Flgura 4.6 Applicazionedel teoremadel limi- su tutta I'altezzadella paretesi ottieneinfine


Integrandotale espressione
te inlerioreal calcolodella resi_
stenzapassiva.
\ p"r^t( *q'
D ,' " 1 (4.14)
2 [4 2)

Talevalore costituisceteoricamenteun limite inferiore della soluzioneesatta.


Nel casospecifico,poich6coincidecon il limite superiore,essorappresen-
ta la soluzioneesatta.

Volendoora sottolinearegli aspettipeculiad dei due teoremi,va detto che


nel casodel teoremadel limite inferiore(definito taloraanchecometeorc'
ma statico)I'accerttod postosullecondizionidi equilibrio e sullacondizio-
ne di plasticitd,chedevonoesseresoddisfattein ogni punto,e si determina
la configurazionedei carichiestemiin equilibrio con la distribuzioneinter-
na delle tensioni,prescindendoda qualsiasiconsiderazioneriguardanteil
meccanismodi collasso.
Nel oasoinvecedel teoremadel limite superiore(indicatoanchecome teo-
rema cinematico)si ipotizzaun meccanismodi collassoe si ricava la con-
figurazionedei carichi estemida una uguaglianzadei lavori virtuali, senza
atalizzarele cotdizioni di equilibrio all'intemo dalla massadi tereno.
Questodisaccoppiamento delle condizioni cinematichee delle condizioni
di equilibrio d una dirctta conseguenza dell'ipotesi di mezzoplasticoper-
fetto.

4.2.3 Meccanismi di collasso

Quatdo in una strutturacostituitada un sistemadi havi (Figura4.7) viene


mggiuntoin una sezioneil momentodi plasticizzazione, la curvaturatende
localmenteall'inflnito e la sezionestessainizia a comportarslcome una
cemiemcheconsentealle dueparti da essacollegateunarotazionerelativa
Spintadelledelleterre:appticazionj
de a teoriade a plasticitd... 175

Si affermachein tale sezionesi d formatauna cetnieraplastica Dersotloli-


neareil latto che essad ancorain grado di trasmetiereil momento
di
plasticizzazione,mentre una cemiera perfetta non trasmettealcun
mo_
mento.
Quandouna cemieraplasticasi forma in una strutturaiperstatica,essane
riduceil gradodi iperstaticitddi una unitd.Owiamenie se la formazio_
ne di una cemiera plastica awiene in una struttura isostaticaquesta
di_
venta labile e si folma pertantow meccarlszo, come illustrato
ad esem_
pio in Figura.1.7.
Figura 4.7 lvleccanismo
dr co asso.
Nel casodi un mezzocontinuo,la formazionedi un meccanismo
richiede
l'introduzionedi un certonumerodi piani o superficidi scorrimento.
Se in
particolaresi consideraun problemadi deformazionipiuo",
tu t.u""lu Ji
tali superficie indicatacomelinea di scornmenro.

Ci si inteuoga ora sulla possibileforma delle linee di scorrimento.


Con
rifedmento alla Figura4.8, va innanzituftoosservatoche, in virti
dell,as_
sunzionedi una/eggediflusso associata,tl vettorecherappresenta l,incre_
menlodi spostamento {o. se si preferrsce. il vettorevel-ocital
dev.essere
Inclrnatodl un angolo,y'rispenoalla lineadi scorrimento. in quantoogni
distorsioned accompagnata da un aumentodi volume(si vedaanct e t,Esler_
c iz io4. 1) .
Se r d il raggio che indica la distanzadel punto in esarneda un centro
di
mstantanea rotaztone,dalla Figura 4.g si ricava

dr
- = ran(2 (4.l 5)

e quindi

(4.r6)
Si pervienecosi alla conclusioneche, nel casodi un mezzogranulare,
le
linee di scorrimentodevonoessedelle retteo delle spirali logiritmiche.
La stessarelazionedimosta che nel casodi un mezio purariente
coesivo
(ipotesidi interesseapplicativonel casodelle arlalisjin iowlizioni
non dre_
zale), le lineedi sconimentosarannocostituiteda retteo da archi
di circon_
ferenza.

4.2.4 Uenergiadissipata
Si d gid avuto modo di notare come l,assunzionedi una legge di
flusso
associata,necessariaper la dimostruzion€ dei dueteoremilimitJ]abbiacome
conseguenza-.neJ casodi un mezzogranulare privodi coesione.il fanoche
I energradrsstpatasianulla.in nettoconlrasto conil secondo principiodel_
la termodinamica.
Ne conseguechein questocasola Ieggedi flussonon pud essereassociata.
e per provarela validilddei risultarichesi onengono c;n l.applicazione dei Figura 4.8 Forma delle linee di scofiimento
suddettidue teoremilimite d necessariosvolgereulteriori considerazioni.
(Atkjnson,
1981).
176 Capitolo4

Innanzituttosi osservache,nella individuazione della capacitaL


di un siste-
ma, la soluzionestaticad quelladi maggiorinteresse,in quantoconsentedi
ottenererisultati che sonosemprea favoredi sicurezza.
In tale ottica si dimostrail seguent€ulterioreteorema(Chen, 1975):

se Apossibilecostruireun campodi tensioniin equilibrio co il sistema


di forze applicate, delimitato da una opportunq superfcie "g" interna
alla superfcie di snen)amento 'f", il collasso non pu6 awenire e la
configurazione dei carichi rapprese ta un limite inferiore dei carichi di
collasso.

Per la dimosfazionesi consideriin Figura4.9 la superficiedi sneryamen-


to /(oj; ) = 0 per un materialeaventeleggedi llusso non associata.Se da
ogni punto di tale superficiesi tracciail piano normaleal vettoredi defor-
mazioneplasticaincrementale, d possibileindividuarela superficieinvilup-
pog(o];)=0, intema a/(o;;)=0. Tale superficiepuo interpretarsicome
una nu6va superficiedi sneivamentoper lo stessomaterialeaventeperd
leggeassociata, per cui vale per essail teoremadel limite inferioree risulta
dimostratol'enunciato.

Esercizio 4.1

Discuterele implicazionicinematiche dell'assunzione


di una legge
di llusso associatanel caso di un mezzo che soddisfiil criteriodi
Coulomb.

L'equazione
dellasuperficie
di snervarnento,
coincidente
conla rettalimite
di Coulomb,pudporsinellaforma

f=oi( sile')- oiu(1+sinq') 2c'cosq'=o

t(ojj) = 0

Figura4.9 Determinazionedella superficie


g(d/t)=0(chen,1975)
Spintadelle delle terre;applicazionidella teoriadella plasticite... 171

La leggedi flussoassociatoconsentedi scrivere

af
a"{ = a4
d"h :+
lxtm

e quindi

, l -s i n 12'
o"i =-o"fn
"
iiri;A,
Quest'ultimarelazionedimosta che,se q/ > 0, ogni deformazionedev'es_
sereaccompagnata da un aumentodi volume (dilatanza).

4.3 Discontinuitadello stato di sforzo


Perillustrarealcunepeculiarild del metodostatico,e sopraitutto le dil col-
ta chepossono sorgere nelcostruireun campodi slorziimmissjbili. si ana-
lizzatl problenadi Rankine\18571delladiterminazione della\pinn ati-
va e dellaresi\tenzapatsiva.
Si consideri,come illustrato in Figura 4.10, un semispazioindefinito e si
prendain esamela verticalecorrispondente alla paretedell'operadi soste-
gno. Si suppongachenon vi sia attdto ha operadi sostegnoe tereno e, per
semplicitd,che la co€sionesia nulla.
In tutta la zona di terrenoa destradel muro, con le condizionial contomo
specificate,le tensioniprincipali sono costituite dalla tensione orjzzonta-
le o7, e dalla tensioneverticaleo,.
L'equilibrio d soddisfattoda qualunquevalore della tensioneo'izzontale,
purchtinon sia violaloil criteriodi rothfa. Analizzandolo sratodi sfozo
tramiteil cerchiodi Mohr si deduceche la condizionelimite si ha quando o; ol
vieneverificatala condizione Figura4.10 ll problema
di Rankine.

_ 1 srn e'
- _-,
eh_ua_uv- (4.r7)
I +Srn @

e il valoretrovatopretde iI nomedi spinta attiya.


Si osservi che in questocaso la aostruzionedel campo di sforzi d stata
particolarmenteagevolein virtu dellecozdizioni al contorno.resesemolici
dall'assenza di attriro.
Seinfatti si considera1ostessoproblemasupponendo perd chevi sia athito
tra muro I teneno, risulta immediato constatare come lo stato di sforzo
relativoagli elementi. A e B, evidenziatiinFigura4.11,non sia piri il mede_
slmo. Flgura 4.11 Discontinuitd
de o statodi slolzo.
178 Capitolo 4

Si arrivaquindialla conclusioneche lo statodi sforzonon d in qenerale


omogen6:o.e chedevonoesjstered€1l6line"_{lir_gqoa,iofili iparano
regronlcon statqdl storzo omogetrec _ "he
Considerandoun elementodi terreno a cavallo di una discontinuitd (Fi_
gva 4.12),le condizioni di equilibrio sono rispettate se sono uguali le
componenti di sforuo tangenziali e normali alla discontinuitd, mentre
possonoesserediversele componentinormalialla facciaortogonaiealla
otsconllnulla.

Con dferimento ora al problemadella spinta attiva (Figura4.13), lo stato


tensionale relativo alla regione 2 saii nppresentato dal punto l, apparte_
nente alla retta di inclinazione d(angolo di attrito muro-terreno). in modo
chesiasoddisfatta la condizione.nv = ontan6.
Il polo del cerchiodi Mohr e rappresentato dal puntop2 e la giaciturasulla
quale agiscela tensioneprincipalemaggiored individuatadall,angolo g,
cheruppresenta la rotazionesubitadalla direzionedella tensioneprincipale
maggiore.
Il polo_del cer_chio di Mohr della regione I d rappresentato dal punto p1,
individuatodalla giacituradella discontinuitd,rappresentata dallaretta che
congiungei poli dei cerchidi Mohr con il loro punto di intersezioneC.
E possibile dimostrare(si veda il Capitolo 5) che le coordinatedei cer-
tri dei cerchi di Mohr sono vincolate tra loro dalla seguenterelazione

ri +c'cot@'_sin (A+p)
( 4. 18)
s2+c'cotrp' sin (A-p)

nella quale

,L^

2 (4.r9)
sin/=sin1.sinp'

Noto il valore del rapporto(si/si ), si pud determinarequello della spinta


atti!a osservandoche valeonole relazioni

on,t oh= o),.2

-t.- .. ,l .-"r.1
-t
t+r
o;, .2. | *o) - t.2
-+l- | l t-

T1
'oi.z
Flgura 4.12 Costruzionedel campodisforzi.
Spintadelledelleterre;applicazioni
dellateoriade a ptasticite... 179

Figura 4.13 Determinazionedelta spinta atti_


O A= O B - A B va rn presenzadi attritomuro-rer_
reno.
O8=si cosd
,qt- = si (sin2go',sin2d)0.5

o",|=rv
o,=)rao'-t+p)=66.32,

, o,,,
^ 1+sinp'
OA= OB- AB
OB= szcosd
AB = siJsirz,lE sr*26

' I cos6 .',r ,--,|


', -1,.;ft;f,('osd r/sin:esin')a)lr'z

Nel,casoesaminatoin Figura4.1J, corrispondente a d_ ry'12.si oniene


(\ls ?) = 1. 22 equ i n d i o 7 ,= 0 .2 2 7 y ' z
tp e t O-3 6 " ). Tal evatoreri sutra
rnteflorea quelloortenibilenell'ipotesidi pareteliscia(pa
nel casoirl
esamea 0.26y'z) e giustificala prassidi calcolarela spinia
attivatrascu_
ranoo,a vantaggiodi stabilite,l,attrito muro_tereno.
180 Capitoto4

t Nel casodella resistenzapassiya(Figura 4.14), analogheconsiderazioni


portanoinnanzituttoa stabilirecheil puntol, rappresentativo dello statodi
sforzo della regionel, devetrovarsi sulla retta inclinatadi d e il polo del
cerchiodi Mohr d rappresenrato dal punto p1. E possibilepertant; indivi_
duareI'angolo g cherappresenta la rotazioneche subiscela giaciturasulla
tr qualeagiscela lensioneprincipalemaggiore. passando dallaiegioneI alla
regione2.
ti - l .\. Nell'ordine si possonocalcolarequindi il valore di A=90._g e di
sinB = sin A sin/ , nonch6l'ascissadel cerchiodi Mohr relativoalla resio_
ne 2 tramilela relazione
.i\
_. i ' sl
f : -si n(A + /)
:-r\
i sz sin( - B)
^

..: Il punto di inlersezioneB dei due cerchidi Mohr consentedi definire l,in_
1'-" :' clinazionedella discontinuitde il valoredella resistenza
passiyavienede_
{ ' . - : t'- terminatohamilele relazioni\eguent

' y'2.
- 1- sinp'
04= OC + C 4: OC = ri cosd; C 4 = si l Gi nrel si nrd

.; =[--.* r.
;.,-,r-.,.. p -1 :t1 ir("*a-G,",,a--s"u)]
'," \i...'i ':', J\i Nell'esempioriportatoin Figum 4.14,avendoassuntoq, : 35", 6:
O 12,si
o tti enerrl /s7 r-1.77 equi ndj on= 5.j l y z.
Talevalore.pur rappresenrando un limite inlerioredellasoluzioneesatta.
risulrasignifi cariramenresuperiore a quelloottenibileper la parereliscia
lP^ r1-rl ", . (o n
-3.69y'
la resistenz
z), e si peryienepertantoalla conclusionechenel calcolodel_
a passivadiventaeccessivamente
/_\ cautelativotmscurareI'attdto
- -l' , ri I muro-telTeno.

&'al-'''' I
4.4 Slorziconiugatiin un pendioinfinito
Zu rl
:l<. P'.i il_
I Si definiscepetdro inrtnib ul semispaziodelimitato da un Dianoavente
cometracciaIa rettadi inclinazione i (Figura4. I 5 ). con proprierd
i!.. . ir , cosranti
alla stessaprofonditd,qualunquesia la verticaleconsiderata.
Taledefinizionerichiedecheeventualistratificazionisianoparalleleal pia_
no campagna e implicachelo slatodi sforzosu qualunque sezioneverrica_
le. comeE4 e D8. sia il medesimo. Le risultanridelle izioni asenrisu tali
.R <li sezionidel ono avereperlantolo stessomoduloe retted.azioniparaljele:
t --:.- (
?? inoltre.sesi considera l'equilibrioalla rotazioneintomoal ounroC. si d"_
duceanchecherali refiecoincidonoe sonoparallelealla rracciadelpiano
limite.
Spintadelledelleterre:appticazioni
dellateoriadeltaptasticita...lg.l

Etrl
bdi = 66 *
del :: = "r.,
' ur-1
-e., si Lcosd+ (sin-ga'_sin.d)"'l
hi-
rlla o=i9
-1

dla d = 24"25'

rdi
to-

I}
b-

l
'T

L
Figura 4.14 Determinazionedella resistenzapassrya
in presenzadi attritomurolerreno.
:
I

iiirl
Figura 4.15 Sforziconiugatjin un pendioinfinito.
t
i
,..f
182 Capitolo4

L equilibrio alla traslazione verticale permette di scrivere

o'rg = y' zcosi (4.20)

e si ariva pertantoalla conclusionechele tensioniagentisu piani verticali


o supiani parallelialla superficielimite risultaJroognunaparallelaal piano
sul qualeagisceI'altra e sonopertantotensioniconiugati.
Mentreil valoredella rensioneverticaled definitod;lla (4.20).il valore
delletensioniagentisui piani verticali risultaindeterminato,percui d d,in_
teresseindividuamealmenoil campodi variazione.
Con riferimento al cerchiodi Mohr riportato in Figura 4.15, il segmento
qY rapprc:elta-la rensioneou6che agiscesu un piano cbe ha la stessa
oDlrquta / del plano campagna.Il cerchiodi Mohr rappresentativo di una
condizionelimite devepassareper tale punto ed esseretangenteall'inviluppo
di rottura.L'odgine dei piani d rappresentata dal puntoF e le direzioni-dei
piani sui quali risulta mobilitata la resistenzaal iaglio sono rappresentare
d al l eretteaeb.
ll valore minimo che pud essereattribuito alla tensioneagentesul piano
verticale, nel rispetto delle condizioni di equilibrio e del criierio di ro'ttura,
pud essere cavato osservandoche la retta verticale tracciata dal Dunto,P
interseca il cerchiodi Mobr nel punto,r.
Valgonopenantole relazioniseguenti

OM = oto oA=oL
ON = OCcosi NC = OCsini MC = OCsine, I
oi
=ON - MN
oyo ON + MN

dalle quali si deduce che il valore cercato d dato da

cosr- cos2i -cos2p'


-.------;--.* (4.2t)
oto cosi+ Jcos2i- cos24r'

Considerazionianaloghepossonoesseresvolteper la ricercadel massimo


valorepossibileper la tensioneagentesul piano venicale.
In questocasobastaossewareche in Figura4.15 la tensioneverticalesard
rappresentala dal puntoP e I'origine dei piani dal prmtoM, per cui la (4.21)
esprimereif rapporto trala o,g e la o
o.
La ricercadelle condizionidi equilibri5 timite, nei termini descrini.d stata
impostala perla primavoltada Rankine( I 857).per cui le situazioni esami_
nate sono riferite in lettentura come co, dizione limite attiva e condizione
limite passiya di Rankine.
Va osservatoche la trattazione sopra sviluppata risulta notevolmente sem-
plificata dall'impiego del cerchiodi Mohr (1882),non ancoranoto ai temDi
Spintadelle delle terre: applicazionidellateoria della plasticite... 18il

di Rantine, il quale utilizzd direttamentei concetti relativi al criterio di


rctturae alla quaddcadegli sfozi, ponendole bast delmetododelle carat-
teristiche.

E
o tr 4,5 Strutturedi sostegnoe calcolodelle spinte
Con il termine strutturedi sostegnosi indicano gli intewenti in grado di
garantircstabilitda un fronte di terrenopotetrzialmente instabile.E relati-
vamentesemplicereperireesempidi muri realizzatiin pietrame,che rup-
presentanouno d€gli interventipir) diffirsi, anchese attualmentela pmtica
corrented orientataversoi muri in calcestruzzo.
Il t€rminemuro a gravitA (si veda la Figura4.164) indicauna struthra rn
pietrameo in calcestruzzola cui stabilitddipendedal pesopropio. Le di-
mensioni dell'opera sono solitamentefissatedal criterio che in nessuna
sezionesi producanosforzi di trazrone.
L'introduzionedi armah-rra nella zona tesaconsentedi realizzarestrutture
progressivamente pii snelle(Figura4.16b),fino a ottenerela configurazio-
ne di muro a mensola(Figura4.16c),chesfruttaper la stabilitdil pesodel
terrenoche insistesullapiastradi fondazione.

Pendenza

l
-+ Hl12+ Htlo
0.4+ 0.7 H B = 0.4= 0.7H O.4+ 0.6 H

(c) (d)

(fl
Figura 4.16 Opere disostegno.

t----
184 Capitolo4

I muri a contrafforti (Figura 4.16{ si differenzianodai muri a mensolr,


per la presenzadi irrigidenti, inseriti a sostegnodella lastruverticale.
Soluzioniinnovativesonooggi offertedallestrutturecomposteda elementr
prefabbricati,messiin operain mododa realizzare dellecille lcrib wallsJ,
successrvamente iempite con terreno(Figura4.16e).
Infine il termine diaframma indica una lastra (gettatain opera), la cui
stabilitdd garantitadalla mobilitazionedella resistenza passivae dalla
eventualepresenzadi uno o piri vincoli nella parte fuori terra (Figura
4.r6n.
4.5.1 ll calcolo delle spinte: teoria di Rankine
L'applicazionedella teoria di Rankine sibasasull,assunzione che lo stato
di sfozo agentesullaparetesia quello esistente,in condizionilimite, sulla
stessagiacitura,pensataappartenente al terrenoindefinito.
Con tale assunzionevalgono tutte le considerazionisvolte nel parasmfo
4.4 e in panicolarela spintaagentesu un paramentoverlicaleassume
l'espressionegeneralefomita dalla (4.21).
In basea tale formulazione,la spintaha una distribuzionetriangolare(Fi-
gura4.I 7). con rertad'azioneparallelaal pendio.
Nel casopii semolicedi piano campagnaorizzontale-la (4.21) si riduce
all'espressione

o., 1-si nrp' .(


zt
r < o' \
--L I (4.22)
ovy l +si n@' [4 2)

Nel casodi uu muro a mensola,la suddettaassunzionee verificata se le


superficidi rottura,individuatenel casopii generaledagli angoli

"=i(;-,).;,,',
,t
o=)li-e')-i<, (4.23)
. sln,
Sln.| = -
srnp'

non interfedsconocon il pammentodel muro, cosi come accadead esem-


pio in Figura4.18a.
In questocaso d coretto applicarela teoria di Rankineper calcolarela
spintasullapareteverticaleAB.
Nell'esempioillustrato invecein Figura 4.18b,la superficiedi rottura in-
confa il paramentodel muro nel punto B, siccheil calcolo della spintad
decisamente pii complicato.Occorrerebbe infatti tenercontochel,obliquitd
dello sforzod pari a d ne1t atti CB e AD, mentred pari a / sullasuperficie
Figu.a 4.'17 Distribuzionedellaspinlasecon- di rotturalB, e applicarei concettiespostinel paragmfo4.3, dal momento
do la teoriadi Rankine. che si d in presenzadi uno statodi sforzonon omogeneo.
Spintadelle de e terre:applicazionide a teoria della ptasticita...
lgs

sla

an
t).

cui
rlla
FA

to
lla

f,o
te

Fr

2'

(c) (d)
Figura4.18 tmpiego
dellateoriadi Rankjne
nelcalcolodellesplnte.

In praticasi.introducel'approssimaz ionechesull.interaparereDE t indivi_


duataa.paflire dalpianodi appoggiodellafondazione) siposs. i
teoriadi Ran_kine. essendomodestoe a favoredi srabiliidl.#;;;;;;;
"pplllrr.
deriva.
Analogamente. nel casodel muro a gravilacon paramento venicaleillu_
slraroIn llgura 4.]8c. la presenzadell'attritomuro terrenocomportauna
rotazione dei pianiprincipalie modificala superficiedi ,"*""
il. i
pruprana.Le condizionidi Rankinesi applicano
soloal cuneoC,jB e "on
risul_
terebbeconetto impiegare la soluzione (4 .2t) per
calcolii la;;;; l,i"#
tatamentealla parete vetticale AB.
plgl]".a viene semplificatosupponendoche
]i^p:ll:l ]] la superficiedi
scomimento MNpossa essererappresentata da un piano (l,e.ror" e _oi"_
sto nel casodella spintaattiva,mintre non e accettabile
nel casodellaresi_
186 Capitolo4

stenzapassiva), calcolando la spinta sulla parcte CM con la teoria di


Coulomb,comeillustratonel punto 4.5.4.
Infine, se la paretedel muro a gravitd d inclinata (Figura 4.18d), dsulta
sufficient€menteapprossimata1aprocedurache prevededapprimail cal-
colo della spinta sulla pareteverticale lB con la teoria di Rankine e 1a
composizionepoi di tale spinta con il peso del cuneol-BC per ottenere
la risultante P2 (che risulta pertanto determinatasia in modulo, sia in
direzione).
In questoultimo casooccorrerdcornunqueverificareche l'obliquitd della
risultantenon superi I'angolo di attrito muro-terrenoe, in altemativa,si
potd utilizzare la te oria di Coulomb.

4.!..2 La presenzadellacoesione
Se si consideraun semispaziolimitato da una superficieorizzontale,nel
casoin cui il mezzosia dotatodi coesione,l'analisi del cerchiodi Mohr in
condizionilimite consentedi scrivere

o' o,, fol+o-


.- l.
l- "' lsul@ (4.24a)
2 | 2 tana'l

dallaqualesi ricava

(4.24b)

Si concludepertantoche i valori estremidella tensioneorizzontalesono


individuati dalle seguentiespressioni,corrispondentidspettivamentealla
2c'"[G sDintaattiva e alla resistenzaDassiva
r-
oo = Koo'ul 2c'r[n
(4.2s)
o'p= Kpouo
+2c'J4

nella quale i coeffcienti di spi ta attiva e di resistenzapassiva han.!o


l'espressione

|d -,a --2
^n"
=-
L
Kp
.I r
tanz
t4
()' \
2)
I si np'
l + si ng'
(4.26)

Un'analisi della prima delle (4.25) rivela che la on risulta nulla alla pro-
Figura 4.19 Spinlain presenzadi coesione. fonditd
Spintadelle delle terre:applicazionidella teoria de a plasticita...
1g7

rdi
,ur^(Z*4)
la t4 ) I
zo= --'-z (4.27)
-)
:rl-
r la
gte con valori teorici di trazionea profonditd inferiori.
In realtd tali tazioni
,i n ron possonoprodursi, e, nell,ambito della profonditd
individuata dalla
(4.27),si produconofessuredi trazioneper cui I,espressione
g"o"ruf" J"iiu
lla spmtaattiva diventa(Figura 4. l9)
,s l

e,= x; nz- zlt- zc',[4tn- zo1 (4.28)


lr'
El 4.5.3 Analistdi stabilitain condizionlnon drenate Figura 4.20 Teoriadi Coujomb.
'iE
Quando si analizza la stabilitd di un diaframma, d dlevante prendere in
esameancheIe condizioninon drenate,corrispondenti
alla conig*urion"
inizi.ale carutterizzatada assenzadi moti di filhazione
ai Ai
volumeper le quali si awebbe " ""ri?i"ri
t4l

oa = ofi -2su
op= oy o+ 2Su (4.29a)

Volendotenerconto delle condizioniall'interfaccia,poich6


bl l,installazione
del diaframmaproducesempreun rimaneggiamento
del renen"
con ra paretedt calceshuzzo. si raccomanda "i;;;;;
di introdurrenell.analisi di
stabilitdun-valore dell'adesione r, paria unafrazionedellaresistenza
D
qrenata.ru.Leespressionerelativeallaspintaaftivaeallaresistenzapassiva non
!a
(ln termini di /er,iiori fola/i) diventano pertanto

or-o,o 2s,Fi
tl
(4.2eb)
o p =o r0 +2 srp-
!q

4.5.4 La teoriadi Coulomb


La teoria-di.Coulomb(1773) consideraI'equilibrio globale
di un cuneodi
tereno, d€limitatodal paramentodel muro, dalla
sulerficie limit";;i;;
reno e dalla potenzialesuperficiedi scorrimento(Figura
4.20).
Assumendo chela spintaattila agiscasecondouna direzione
Drefissata.
essendonotaanchela direzionedella risulrantedelie reazioni
dei
--- rerreno.
'-' '""'' d
possibiledeterminare il suovaloredall.equilibriodel .un.o. I
Comegidevidenziato nel paragrafo 4.2 {punro+.Z.Zy.tatemltodo prescin_ I
oe oar anattsrde e condizionidi equilibriolocale.Non
d notala distribu_
I
I
t
) I
lt
!
188 Capitolo4

zionedelle tensionisul paramentodel muro e il puntodi applicazionedella


spintadeve essercdeterminatoin modo indipendente.
Se il cuneo di spinta ha forma tdangolare,il punto di applicazionedella
spintaattivae a una distarzadalla basepari a 1113.Seil tenapienoha come
contomounaspezzata,si suggeriscedi assumere comepuntodi applicazio-
ne il punto individuato dall'intersezionedella parallelaalla superficiedi
scivolamento,passanteper il badcenfiodel cuneo,con il paramentointer-
no del muro(Figura4.2l).
Nel casodi un cuneo la soluzioneanalitica

attiva- per I

cos2\a'- B)
-.
"--,
+ p'lsintrp'-it (4.30)
cos2
B.cos(0 ,* /sin(d l-
'u, L I cos(/-r)cos{/-i ) |

Si noti che I'assunzionedi una superficiedi scorimento piana non d con-


gruentecon I'ipotesi che vi sia attrito tla muro e tereno, per cui, mentreil
valoredel coefficientedi spintaattiva calcolatocon la teoriadi Coulombd
in accordo con i valori deducibili da analisi pii raffinate, quello del
coefiiciente di resistenzapassiva risulta sovrastimato(e pertanto non
cautelativo),soprattuttoin presenzadi elevati valori dell'angolo di resi-
stenzaal taglio e dell'angolodi attrito muro-tereno.
Per tale motivo non si fomisce I'espressionedel coefficientedi spintapas-
siva. analogaalla (4.30). mentre si raccomandtTGoi-;lE-sohrzione di
( I965).riponalain Figura4.23,basatasulneridoAiiiiTa-
ratteristiche(del gtale si dd solo un cennonel punto successivo), di quelle
-okoiowskii
ricavateda Caquote Kedsel (1948) e Dembicki (1982) e delle soluzioni
riportatenelle Figura4.24 e 4.25, olter,ttleirnpiegandoil metododell'equi-
Figura4.21 Determinazione del puntodi ap-
librio limitell66aie-6i-iififfi ci di scorrimento costituite da spimli
plicazionedella spinta valutata logadtmiche.
glo-
con il metododell'equilibrio
oate, 4.5.5 Metodo delle caratteristiche
ll metodosi basasulla constatazione che,in condizionidi statopiano delle
deformazioni,le due equazionidi equilibrio e la condizionedi plasticitd
costituisconoun sistemadi tre equazioninelle tre incogniterapprcsentate
dalle tle componentidi tensione.
Se le condizioni al contomo vengono assegnatein termini di tensioni,il
problemarisulta ben formulato in termini matematicie pud quindi essere
risolto prescindendoda considerazionidi tipo cinematico.In generalesi
operasostitu€ndola condizionedi plasticitdnelle equazionidi equilibrio,
chediventano equazionidifferenziali alle derivateparziali di tipo iperbolico.
Essehamrc caratteristiche reali (da qui i1 nome dato al metodo), lungo le
quali risulta nullo il differenziale totale di un'opportuno parametro
ea=)7n'x"
.L tensionale.A partire da un punto al contomo,per il quale d noto lo stato
FiguJa4.22 Soluzione analjtica di l\4uller-
tensionale,risultapossibilecostruirelo statodi sforzonella regioneindivi-
Breslau(1924). duatadalle carattedstiche.
spintadete deteterre:appricazioni
deta teoriaderaprasticita...1gg

Figura 4.23 Coehicjentedj resistenla


passNa
{soluzrone
di Sokojowski. 1956).

's ' ir -

e'r)
d naticamenrc
ammissibite,
maqu€sto
$i::T^":*:: :::?f risultato
;;::iff::ff::j,:l"j:f::ty"i::,: ffi j[1;':;
i,_; ;;;;;;;,:::ili}:?::
i""';-#;;ili:
pi,,,i.ria.
iii,"jff:* :ll,_":a.ru
;ras';;;;;; Jr,
;; #;fi ;;"'i:",:iffiU:l
:fj:"j::T: jj,',".T::li:l?-'i3
:iifesione
;::H:H'j a"rr,i"ei""i
pift
;; ;;.H;":r",,r-
r",'"'='";;;i;;;;;:
,1X;:::f:y:tr"." *gi"*.r.!ii'".
ri ;;:i
::1,:::
;:,lJ::lli_
[,:",,,:ff
se ::i::::j..:r,
rn termini di sforzo).
*;iil# ;i;:,".;il':il:
il:J]_
detcampo :*'siarili traredirezioni
;: :#j:11,:;j:'j"^f:j,,.-,1,1:]1
disforzoql,"ir" principari
a"i""'"p"?;ffi:H;l:i:::ff*:?,lf
"
190 Capitolo 4

1.0
Resistenzapassiva
30

o: = K- o.'.^
r r anQ
' pE- p

Spintaattiva
o;= Ka qJo
r tan e'
'a E 5 5+

3 3

2
ta I'

1.0
'1.0

r 0.6
'1.0

Spintatotale
oa= o; + uo

'1.0 0.8 0.6 0.4 0.2


Figu.a4.24 Coefficienti da Janbu(1972).
di spintaricavati

ne. Sfruttandotale ipotesi, unitamentealla condizione che la divergen-


za della velocitd dev'esserenulla (corrispondenteall'ipotesi di mateda-
le rigido-plastico), d possibile costruire anche il campo delle velocitd
associatoal campo di sforzi. In particolare si osservache le caratteristi-
che del campo di velocitd coincidono con quelle di sforzo nell'ipotesi
di flusso plastico associato,per cui queste ultime sono anchelinee di
scorfimento.
Come si pud immaginare,il metodo succintamenteespostod alquanto
complessoe Ilon si prestaa un utilizzo immediato. La sua applicabilitd
Spintadelle delle terre:applicazionidella teoria
della plasticita... 191

Fattoredi riduziohedi Kp 100


ite' = +0.6
80

50
ilg' = 19.2
40

30
i

i!U
.:x ilg' = 42
ftl
EI
^fil1
.9 u
9[i
!,L l
i19'= 4.6
.q I)
#ti
5 lq
o: 3
i/9' = 4.9

i/9' = 4.9

v
€ o.s
E "-
'd

E "" ilg' = +O.8


i/e'= +0.6
it?'= +0.4
#0, il9' = 0

\r 4 a 12 16 20 24 28 92
Angolodi resjstenzaattagtio g,
Figu.a 4,25 Coetficientidi spinta riportati
net ManuateNAVFAC(1971).

d.inoltre limitata ai casi di deformazroneplana. per


i suddetti motivi
I'esposizione,vienelimitata ai cenni appena
1atti, rimandandoil lettore
rnteressato al'argomentoai testidi Hill(1950),;i Sokol""rki
di Calladine(1985). ijGd;
192 Capitolo4

4.5.6 Inlluenzadei movimentidellastruttura


sul regimedi spinta
La relazioneesistentetra entitd e dishibuzionedelle spinte e movimenti
dellastruttura. inizialmente indagata da Terzaghi( lq34t. e stalaoggenodi
molti studi (tra i pii recentisi cita il lavoro di Jamese Bransby,1970),le
cui conclusionipossonoriassumersicomemostratoin Figura4.26.
Si noti innanzituttoche gli spostamentinecessarialla mobilitazionedella
spintaattivasonosignificativamenteinferiori a quelli richiestiper la mobi
litazionedella resistenzapassiva.Inolhe, una rotazioneintomo alla base
comportala mobilitazionedella resistenzadi picco in prossimitdde a su-
perficie del terr€no e, solo in seguitoa successiverotazioni, d possibile
raggiungerela condizionelimite lungo tuttal'altezza dellaparete.Al con-
ha o, se la rotazioneawiene intomo alla testadella parete,si ha inizial-
mente sviluppo della resistenzapassivain prossimitddel piede. Solo nel
casodi una traslazionerigida la distribuzionedellaresistenza passivaassu-
me l'andamentolineareprevistodalla teoriadi Rantine.
Ne consegueche la mobilitazionedella resistenzapassivacomportauna
rcttura progressiva,con un valoremedio della resistenzaal taglio lungo la
superficiedi scorrimentoinferioreal valoredi picco.
Infine, sei vincoli imposti all'operasonotali da impedimeogni movimen-
to, il regimedi spintad prossimoa quello di spintaa riposo ed d mccoman-
datoI'uso dei coeflicientidi spintadportati in Tabella4.1.

4.5.7 Spinte indotte da sovraccarichi


L'applicazionedi un sovraccarico3-n!&11le(Figura 4.27) sul piano
campagnacomporta un artmentodella tensioneverticale efficace della

,AH,
Sabbia
densa | \ t..:;'
- - *- - - {" " i o l t u
Sabbia \ t.::
" \ lj,
2.0
AH,
I \'
1.0

0.5

0.3
o.2

0.1
Figura 4.26 Influenzadei movimentide 'ope- 2
ra sull'entitadella spinta. AHtH (o/o')
dellateoriadellaplasticita... 193
Spintadelledelleterre:applicazioni

Koperalcalcolodellaspintaa riposo.
Tabella4.1 Valoridelcoefficiente

Sabbiadensa 0.35-0.40
Sabbiasciolta 0.55-0.60
Argillelenere 0.s0-0.60
Sabbia compattata 1 .0 0 -1.50
Argillacompattata 1.00-2.00

I
L
Figura4.27 Sovraccarico
unilorme.

stessaentitd, per cui il valore della spinta risulta anch'essoincrementa-


to di una quantitd pa;i;86;aaccar[o moliiFliEto per il co-FfficiEfrGilf-
sDlnta.
Molto piu complicatad invecef individuazionedella spintaindotta da un
ca co puntiformeo lineare.In generaled prassifar riferimentoalle indica-
zioni di Terzaghi(1954), che rappresentano una modifica empirica delle
soluzionielastiche.
Con rife mento ai simboli illustrati in Figura 4.28, la tensionenormale
agentesu una pareteverticale,dor,utaa un66n--C6-fiiEihpuo stimamicon
le seguenuespresslonl
I
1_
. ^- p m 2n
o -- (se m > 0.4)
H1m 2+ n212
Figura 4.28 Spintadovutaa un caricolineare.
n.. (4.1
r)
o,=0.2o3P (se ll' < 0.4)
' H (0.16
+ r, ),

Analogheespressionisi hannonel casodi ur4t6iii66il6fi*rigu.u


4.29)

," " O m 2 n 2c o s 2tl .l ry l


(se lz > 0.4)
"- " ' ,' H , Vn l + n r))
Figura 4.29 Spinla dovuta a un carico punli-
(4.32) forme.
^ 26 O n2 cosztl.lur I
^^ -=-
o ^ = U. ------------+ (se m < 0.4)
" H ! (0 .1 6+ n z ;.r

,t
194 Capitolo 4

4.6 Influenzadell'acquasul regimedellespinte


e interventidi drenaggio
I casi esaminatinei punti precedentifanno riferimentoper semplicitda si-
tuazioni in assenzadi acqua.Qualoraessasia presente,occone valutare
come si modifichi I'entite della spintaesercitatadal terrenoe quale sia la
spinta esercitata qq!'acqrra.- a seconda che ci si trovi in condizioni
idrostaticheo in presenzadi un motoi-i filGtlone.
Nei casi astratti di terrapienocompletamenteo parzialmentesommelso,
illustrati in Figura 4.30, con acquain quiete,il calcolo d analogoa quello
gid visto per la parte di tereno al disopradella falda. Al disotto di essa
occone invece distinguerel'aliquota di spinta esercitatadal terreno (da
computa$i in termini di tensionieffrcaci)da quellaesercitatadall'acqua.
In presenzadi precipitazioni, il terrapienotendea saturarsi,con conse-
guenteaumelto del peso di volume, e la pressionedell'acqua influenza
la stabilitd dell'opera in maniera dipendentedai sistemi di drenaggio
adottali.
Ad esempio,nel casosi realizzi un@
come illusftato in Figura 4.310, d possibilecostruireuna rete di flusso e
determinarequindi il valoredella pressionedell'acquain ogni punto lungo
la potenzialesuperficiedi scorrimentoCB. Ad esempio,la pressionenel

T- '7,--1
T
H2
\ iw;lw,
R\t I
\l
U\
I
7 H. Ka 7* . H I lr 7" Hz
'l H1 K" f'' H2' K
"
Flgura 4.30 Spintein presenzadi acqua in condizioniidrostatiche.

uA=Az.7w

(a) (b)

Figura 4.31 Spintain presenzadi un moto di filtrazioneprodottoda precipiiazioni.


SOint^aat"
y{t"rre: appticazioni ... .l95
de a teoriade a ptasticita

punto I pud esserecalcolata osseruandoche esso appartieneall'equi_


potenzialepassanteperl', averitepressioneatmosferica,€ dsulta Dertanto
payiayn.Lz (si vedanoancheil paragrafo4.6.3 e I'Esercizio4.31 La
ylU!e4l9!9!91!ejprnte-puq quindi effettuarsjconsiderando I'equitibrii del
conGlreG6ni-Aett'acq*,rager,ri suCTt Oere..i
"lgjggt.Tl9l9turo.
natein rcgimeil-l-ilrrilo ne.
E p6sii6'iG-v&ifiIareiffi-ii questocaso,pur essendonulla la pressione
dell'acquasullaparete verticale,
l,effettocomplessivo delmotodi dltrazione
si haducacomunque in un aumento dellaspintasull'opera.
Nel casosi abbiainvecela possibilitd di disporrein faseesecutivaundreno
suborizzontale(Figura 4.32).si consegue il vantaggiodi avere.sempTein ( 4,
.p::'YER*1i":i:i"]:-1:*@i.9@-e-qtisL@r-
orrzzonrall. rpotesrdr mezzo omogeneoin termini di conducibilitd
-Nelt
idraulica, la pressionedell'acquarisulta nulla in ogni punto e il calcolo
della spintad analogoal casoin cui I'acquasia assente,ialvo ricordarsidr
inhodule nelle analisiil pesodi volume del teneno safwo.
Nel casoinfine si eseguauno scavosostenutoda diaframrni
lFigura 4.33),
l'eventuale dislivellodi catic@
filtmzione, che alterain ogni punto il valore della pressioneneutrae, con_
seguentemente, delletensioniefficaci.La valutazionedelleazioniesercita_
te dal terrenoe dall'acquasulla strutturad ora decisamente piU complicata
e per impostareil problemad necessarioconsiderarele condizionidi eour_
iibrio in presenza di filtrazione.

(b)
Figutd 4.32 Drenosuborizzontale.

Figura 4.33 Rete dillusso in uno scavocon diakamma.


196 Capitolo4

4.6.1 Condizioni di equilibrio in presenza di tilrazione


Il moto awiene da un punto, cui competeuna quantitddi energia,a un
altro, al qualecompeteun valore inferiore.L'energiacineticad legataalla
velocitddel fluido; quellapotenzialedipendedalla posizionerispettoa un
piano di riferimentoe dalla pressionedel fluido.
Se si convienedi far riferimentoa un elementodi pesounitario,esaminan-
do il casodi moto unidirezionalerappresentato in Figura 4.34, le compo-
nenti di energiapossonoessereespressein termlni di altezze:
i) I'altezzageometricaz dipendedalla quotadel puntorispettoa un piano
di riferimentoarbitrafio;
11) 1'oltezzadi pressione (u/yw) rcppresentaI'altezza che il fluido pud rag-
giungerein virtu della suapressiorrc;
Figura 4.34 Definizionedell'altezza iii) I'altezzadi velocitd(vJ,l2g) d associataall'energiacinetica.
L'energiatotale d qulndi esprcssa
dall'altezzdtotale

u y?,
H = Z+ : + :^w
/* zB

e, se il fluido d non dissipativoe incomprimibile,tale altezzarimane co-


stantelungo ogni /irea di corrente,per cui si ottienela relazione

ul , vr)"e ,us
- - 'lrs (4.33)
ft zg l|| -:-t 8

nota come equazionedi Bernoulli.


Nel casodi un moto di filtrazionein un mezzoporoso,la velocitdd us-ual-
menteal disottodi 0.01m/s,per cui I'altezzadi velocitdd dell'ordinedi
5 10 6 m, ossiaun terminetrascurabile.
Sepertantosi trascuraI'altezzadi velocitd,quellatotaleviene a coincidere
con l' Lltezzapiezometlicq

U
,, ,-L
/ tr

e la perditadi energiaper unitd di percorsod definitagradienteidraulico

i= -vh (4.34)

Si ossewichenelle precedentirclazionila velocitdv. rappresenta 1'effetti-


va velocitd media del fluido attmversoi pori, mentle sl d,efrnisce poltatq
npecifica la poftata altraverso1'area totale u r:rtaia del mezzoporoso. Assu-
mendoche la porositdchecompetealla superficiesia statisticamente ugua-
le a quelladi volume,tra la portataspecificae la velocitdmedia sussistela
relazione

(4.35)
Spintadelledelleterre:applicaziont
de a teoriadellaplasticita... 197

fn condizionidi moto laminare,DarcyI lg5o) ha mosrrato


che Ia ponata
specificad proporzionale
al gradienteidraulico

9 = i fi (4.36)

II coefliciente di conducibilitd idraulica r( dipende


sia dalleproprietd
dellq matrice solida,(porositd,granutometria,iorma dei grani,',";;;rj_
ro*ifica), sia darleproprietd ttet
fluido (ien itu pll ui_
::;:,T:lo"a "
La permeabiliti I {dimensioni L2)del mezzoporoso.dipendenle solodal_
elesara
allaconducibiliti
idraulica
K{dimensio-
l: ry ii:i:iffjnce.

Kp
k=
pwc

Le definizioni inhodotte trovano la loro giustificazione


nella necessitiidi
descrivereil comportamentodel mezzoporosoa un livello
macroscopico
(si veda I'AppendiceB).
A livello micloscopicosi pud infatti osservareche le particelle
nell,intomo
di un punto sonocarattedzzate da un vettorcv (veloiitd microscopica)va_
riabile sia in modulo sia in direzione,a causadella tortuositd
d"t'p"r"o.ro
derirantedallastruttura del mezzoporoso.Fssendo peroimposriUif.i"i,_
ntre ta geometriadel mezzoa lilello microscopico.
occorrepassarea una
tlescrizion,e.macroscopica. operandodelle medie di .",np"i;;;;; ;;i:
I amolo def vo.tumeclenenftirerappresentalivoconsiderato
(si consultia
raleproposrtort testodi Bear.19721
Se la mediae operataall'inremodel volumetJ d,ellaJitse
u fluida-lagran_
dezzamacroscopicache si ottienerappresentauna media
intrinseca

n , , =L I oau (4.37a)
uv J U'

Se inveceIa mediad operatanell'arnbitodel volume Udell,elemento


raD_
ptesentativo del mezzoporoso si ricava la portata
, specifica

r)1,,'au (4.37b)

Velocitd media e portata specifica sono grandezze rnacroscopiche


del
mezzoporosoe godonodella proprietddi esserefunzioni
conrinuedella
posrzrone (da qui la possibilitadi una traltazione
del mezzoporosonel_
I'ambito della meccanicadei mezzi continui).

Ritomandoora alla leggedi Darcy, si ossewache la (4.36)


d stata cavata
emplncamenteed d limitata al caso di flusso monodimensionale.
La sua
generaltzzazioneal caso d1motc)tridimensionale
in un mezzoari"otrot o
198 Capitolo4

porta a scrivere(per le notazionitensodaliimpiegatenel seguitosi vedano


i dchiami ripotati nell'AppendiceA)

q= K i
qi = Kijij

nella quale K d un tensore del secondo ordine, definito tensore di


conducibilin) idr aulica.
Le componentidella portata specificanelle direzioni coordinate(-r,J,,,z)
assumonopertantol'espressione

qx= K xxi x+ K xyi \+ K xzi .


qy= K yx| + K yyi r+ K y.i z
qz = K zxir + Kdir + Kzziz

ed d possibileconstatarecomenel casodi mezzoanisotropoil vettorepor-


tata specificae il vettore gradienteidraulico non siano pii paralleli (nel
casomonodimensionale della (4.36),essendoKuno scalare,i vettori q e i
risultanonecessariamente collineari).
Con riferimentoalla conducibiliti idraulica"si osservaanaorache.in virti
della sua natura tensoriale,d semprepossibile individuare tre direzioni
mutuamenteortogonali,tali che le componentiK;; con indice misto (i;aJ)
risultinonulle.
Questedirezioni sono defrrLltedirezioni principali e, qreJj.doessesono as-
suntecomedirezionipergli assicoordinati,il tensoredi conducibilitdidrau-
lica si riduce a un tensorediagonale

o
triil=|0
[""
lo
Kzz
o L,]
L Equazione(4.36)presupponecheil moto dell'acquasia osservatodspet-
to allo scheletrosolido, che rimane fisso (questaassunzioned valida nei
casi di moto staziorario esaminati nel presenteparagrafo).
Se le particelle solide sono anch'esseinteressatedal moto, la (4.36) va
scrittain termini di velocitdrelativae assumeDertantola forma

K,-
nlvw -v{ } = --.\v u + p | 9 g YZ t (4.38)
p*c

nellaqualev'" ev" sonorispettivamente la velocitrimediadell'acquae delle


particellesolide,aventi il significatosopmspecificato.
Alla (4.38) si farri riferimento nell'AppendiceB dedicataai processidi
consolidazione.
Spintadelle delle terre;applicazioni
de a teoriade a plasticita...
1gg

;: ::,"',ll#:T.'[ j,fl;*.-m: ::ltud ri.guardarsi


comeuna
rerazio-
to:t.
ol;;;;.r;';
jll:"^ni"-,. ; ,ilrXi.n:T,$:*l:.,'#f
iiJ:::.,",,
j,*:.n*,lr,,ix,;:
H#1141j;"$q'ii"it;1,i.#iti#::
4i li:;,J;J"ritlfr[y*::1";;::i*"-""i'i",,,'.iJ'ri:ffi
;
z) 4,6.2 Gradienteidraulicocritico
ConriferimentoallaFigura
4.35,l.ec
l#j*H[,ff$:.',,i."'i"'i.'"];,i,"Jiii::ffi
]f :Iffi*::::,HUH::
Figura4.3s presenza
di rorzedi
at, ,iflr",j,ll"""
=o
a;t, @3s)
Richiamando
la definizionedi altezzapiezometrica

def
h = z+!_
/w

nsulta anche

us - u1 = (hs - ha)/n -
kn - ziln
ossla

0u
-r, - iY. (4.40)
az=
Utilizzandola definizionedi
tensione
: effcace, l,Equazione(4.39)
serenscntta nella forma pud es_

r*t._o
ff_"0!_tr,*
e sostituendola (4.40) si ottiene

At"
= -0'-iY.1
6i @.4r)

*H';lJfl
rtffiff i;ffi:rsil:"T,'"",Ti
j,1T'*"0'n,rrazione
<t, = (y,-iy*)z (4.42)
200 Capitolo 4

e tale tensionesi annullaquandoil gradienteidraulicoraggiunge urrvalore


critico D^ri a

. v' G,.-l
,c _- - _ (4.43)
y* r+ e

Nell'Equazione(4.42) il termineiy* dla forza di filhazione per unitd di


volume del mezzoporosoe rapprcsental'azione esercitatadal fluido sui
granelli solidi. Maggiore d la differenzadi carico,pii grandediventatale
forza di filtrazione,e quandoquestaariva ad annullarele tensioniefficaci
dowte al pesopropdo si instauraquel fenomenochenella letteraturatecni-
ca d designatocol nome di sifoname to: si ha ciod I'annullamentodelle
forze di interazionetra le particelle(tensioniefiicaci) con conseguente tra-
sformazionedella strutturadel te[eno in una sosoensione di oarticellein
un fluido.
Alla (4.43)si pud pervenireanchefacendole considerazioniseguenti:defi-
nito con j un vettoreunitado positivo verco I'alto (Figura 4.36), i vettori
-y' j e - y *j rappresentanole forze per unitd di volume dell'elemento
porosoin condizioni idrostatiche.In presenzadi filtrazione, la pressione
neutrad legataal caricototale dalla relazione

(4.44)
Tw

per cur

Yu= -y.i- y *j (4.45)

ll vettore 1z.i d diretto secondola velocitd di filtrazione, ed d pertanto


nppresentatoin Figura4.36dal segm€ntoorientatoBD. L'Equaziorc(4.45)
d mppresentatadal triangolo BCD, mentre il triangolo IBD consentedi
ricavarela dsultantedelle folze per unitd di volume dell'elementoporoso
agentisulla matdce solida

6= y'j+y*i (4.46)

7' = ( - n) (7" - 7* \

; --'-a-
j lI

I
vu =--it -it

Figura4.36 Equilibriodel mezzo poroso o, ic=iil


presenzadi fillrazione.
Spintadelle delle terre:
applicazionide a teoria
deltaptasticirA... 201

jlJT:l: idraurico,
l"i:,$;lll"Tfr.:,,H:.;:lteil:,,:#diretto versogl:
l.arto,
;::*ffJ:.:*;:llff
Ii::J.',i;:il:il*i". ,*':"i:i: ri;:';: ff
;;:";;:::'Ji,:: i:,n.'J,j,
;:,
ci com€ iltushaton.ff,ar*"iri"'i I
",.1.::j:':l.
l:n:ffi
:ill:
,.o1i"1'J;31tT: ; f lkl*j*l**o criricodipende
so,oda,peso
:fl[I[:,ff l.'jil:'1,
;.ili:,j:, ffi ili'il,T',1[:l['#
",."t;ffi ;:::,]:J-:ifJ#i: n;
:ffi Ti[:i:::ff
il'ffii'p", ;l*::".1.",::*fi;##::i:lf,:';JJ il-J#
tuUUloti;:T::J:i',*';,.;li
; ,"gu"nt;,Liii, lfr::,;:
.
::ililT:il*;l;ii;1i,,tiliillLr":|ec-ondizioni
arconromo
sirradu_
Hi,x'H#,:n:l:,
$:1:"F mi:t:i;lii,,rtr,,#
inbase
rniaie,
3il:l;tTili;::[Hi*:
mamente
elevato,
;;il;,;";.iffi
3",:HX1l"-1ffif,:i#,"-!l':,:::yt:
:,iiffi:ffara
dimciteaareaiJiaisrin pratica;
rerazione
di
ilii:,il:5:r
. nmane.pertanto
la fasciaintermedi
t.r..lt .osrituilidasabbie
ff;;ti':;:::1"::**,ii1!:iil;;6H",?:l['[:;,;r'j::il]:
rrmrsabbrosr

# :,"#i
non nt,cri.i ^-_, _.-1,9:i

:Hil,;.:,",X #J:ffiJ
::lli,:*i:,ff.ffiH;
finie

:ii,l,:"'Il
-,4 U mantenlmento
r r r r ) r dur zusl
di un gradiente
crrlrco.
(

frTlpif;g#'.,1;;$;l1iif';nr:";;i#i
ffi
FC- t"
iE (4.41)

*mffNffi (4.48)
nella qualeAi d ra perdita
di cadco tra ra profonditd
consideratae la fron_
202 Capitolo4

La (4.48) va applicata a varie profonditd di tentativo, e pud essereinterpre-


tata come una verifica nei confronli della possibilite che il fenomenosi
instauriall'intemo della massadi terreno.
Lo shato drenarte messoin operaper aumentareil fattore di sicutezza deve
soddisfare ai requisiti usualmentedchiesti per i filtri:
. deveavereconducibilitaidraulica superiorea quelladel materialeprotetto,
in modo che la filtrazione possaarvenire in essoserza perditedi carico;
. la distribuzione granulometricadev'esseretale da impedire fenomeni di
intasamentoa operadelle particelle del materiale protetto, eventualmen-
te tnsportatedall'acqua;
. dev'essereintemamentestabile, ossianon devono verificarsi movimenti
delleparticeltedi dimensioneminoreall'intemo dei woti compresitru
le particelledi dimensionemaggiore.
In generale tali critei sono soddisfatti se si verificano le condizioni se-
guenti (u.s.B.R., 1947):
i) il rupporto

- ,- 4.(filho)
t(r<=- (4.4e)
Q5(erreno)

dev'esserecompresotra 12 e 40 per filtri costituiti da particelle aroton-


datee tra 6 e 18 per particetlea spigoli vivi;
ii) il rapporto

Dsn(filho,
- (4.50)
"" Dso(teneno)

dev'esserecompresotra 12e 58 per particellearrotondate


e tla 9 e 30 nel
casodi particellea spigoli vivi.

Esercizio4,2

Con riferimento alla Figura4.37,determinare il valoredell'altezza


geometrica
totale,dell'altezza di pressionenei punti
e dell'altezza
A. B e C delcamoione di terreno.

Assuntocomepiano di riferimentoil piano passanteper il prmtoC, I'altez-


za lotaIe h A d pari a 9.00 m, in quanto non essendociperdite di carico nel
tratto .4D deve dsultare hp = h4
Nel punto C I'alt€zzatotale d nulla, e, ipotizzandoche le perditedi carico
siano uniformemente distribuite, nel tratto I C si ha la variazione lineare di
altezza totale mostrata in figura.
Sothaendoa tale diagamma quello dell'altezzageometricasi ricavaI'an-
damentodell'altezzadi Dressione.
dellateoriadellaplasticitar...203
Spintadelledelleterre:applicazioni

Figuia 4.37 Esempiodicalcolo dell'altezzadi


pressione-

/Esercizio 4.3
in Figura
Iatensioneverticaleetticaceneitrecasiillustrati
Calcolare
idraulica
di conducibilital
cheil coefficiente
4.38.nell'ipotesi siaco-
stanteconla Drofondita.

Nel caso(a.).ai punti ,4 e B competelo slessocaricototale.penantonon si


ha moto di filtrazione.La tensioneverticaleeflicacenel puntoB d pertanto
ottenibifedirehamente dallarelazioneoro- D y' .
Nel caso(D), tra il punto B e il punto I sussisteuna differenzadi carico
totale pari a Ai, per cui si d in presenzadi un moto di filtrazione diretto
velsol'alto.
In ogni puntodello stratodi spessoreD il calcolodella tensioneefficaceva
effettuatointrcducendonell'equazionedi equilibrio dello scheletrosolido
la forza per unitd di volumepari a (f'-iyv), per c\i

o',0 = (Y'-iY)'z

Assumendocome origine il punto,4, alla profonditdD si ottiene

a,, =1,'-f; r.) D=y'.D- y,n


^h
Lo stessodsultato poteva dcava$i considerandoI'equilibrio del mezzo
porososaturosoggettoalla forza di volume y=1y'+y.) e alle risultanti
delle pressionidell'acquaal contomo.
Nel caso(c) si ha lo stessovalore del gradienteidraulico,con 1adifferenza
che al punto B competeun cadco totale inferiore a quello del puntoI e il
flussod quindi diretto velso il basso.
Alla genericaquotala t€nsioneverticaleefftcacerisulta pari a

o',o= Q'+iy*) z
204 Capitolo4

Figura 4.38 Calcolo della tensione verticale


efficacein presenzadi fillrazione.

' | 'u
(D + H )-l w D .t'

F_--F-.-F---------]u
(D + H)tw Ah.7w oi
(b)

4h

(D+ H_ Ahllw ol
(c)

e alla profonditri D (calcolata semprea partire dal punto ,4) si cittiene

ovo. y' .D + y w Lh
Spinta delledelle terre:applicazionidella teoriade a plasticita... 205

4.6.3 Equazionedel moto stazionario


La descrizionedel moto stazionariorichiedein generalela conoscenzadel
valore della pressionedell'acquae delle tre componentidi velociti in tutti
i putrtidel dominio di filtmzione, suppostonel seguitoomogeneo.
Le he equazioniscalaridi equilibriodinamico,alla luce delle considerazio-
ni espostenel puntoprecedentee nell'ipotesidi mezzoisotropo,risultano
compendiatenella legge di Darcy Eenerclizzata

q= -Kvh (4.s1)

A tali equazioniva associatal'equazionedi conservazione


dellamassadel-
la fasefluida, che,nella formulazioneeuleriana,assumeI'esoressione(si
vedal'AppendiceA)

::i! +Y tnp*'t.t=o (4.52)

Seil moto a\.vianein assenzadi variazionidi volume del mezzoporosoe si


introducel'ulteriore ipolesidiJluido inconprimibile si ha

Y p.=o u? :o
" ot

e la (4.52)diventa

v q =o (4.53)

La (4.51)e la (4.53)costituisconoun sistemadi quatho equazioniin quat-


tlo incognitee consentonodi risolver€il problemadi moto stazionario,una
volta specificatele condizionial contomo.
In particolaresi osservache,se sononoti i valori di l(ny,z) nei vari punti
del dorninio,d possibileipotizzarel'esistenzadi una superficienello spa-
zio, i cui punti siano carctterizzati dalla condlzione

& = cost

Seds d il vettorespostamentotangentea talesuperficie,I'equazionedella


superficiestessapud esserepostanella forma

Y h .d s = 0 (4.s4)
V, € un campo vettoriale, e il vettore Vl? d in ogni punto normale alla
superficie, : cost,passanteper quel punto.
Sesi introducea1lorauna funzionescalaredelpunto O(r,y, z), intesacome
potenzialedi q (si icorda che si d introdottal'ipotesi di mezzoomogeneo
ed e solo in tale ipotesiche d possibileintrodurreil potenziale)

@(x,y,7)- -Kh+C (4.5s)


,o\""0

nella quale C d una costantearbiharia,risulta

& & &


(4.s6)
' ey oz

e sostituendonella (4.53) si ottiene

yrq = d^'@,
*d^'@".d^'?= o (4.s7)
ox' dY' CZ'

La (4.57)d un'equazionedifferenzialealle derivateparziali di tipo ellittico,


nota nella fisica matematicacomeequazionedi Laplace, e ogni suasolu-
zione d indicaracon il nomedilunzione armonica.
Se per semplicitd ci si limita a considerareil caso piano, ogni funzio-
ne O(x,y) = cost, soluzionedella (4.57),ruppresenta una curva lungo la
g\ale I'altezza totale si mantiene costantepd d percid definita curva
equipotenziale.
Si definisceinoltre linea di flussouna curvaY(x, y) tangentein ogni pun-
lo al vettorevelocitd.
Indicandocon ds un elementodi tale curva,la sua equazioned espressa
dalla relazione

qzds=0 (4.58)

ossla

dt _dJ
(4.s9)
qx 4y

La condizionedi parallelismotra il vettoreq e il vettoreds pud ancheesse-


re espressa
ossewandochedev'esserenullo il prodottoscalaretraVyr e ds,
per cui

_dY dx + ___:_
dy
d). = \) (4.60)
Cx dy'

Confrontandola (4.60)con la (4.59) si ottengonole relazioni

dv .. dh a@ dY ..dh a@
- t4_ol I
-' 0x 0y dy -' Cy dx dt

ed d possibileprovareche anchela funzioneY(x,y) soddisfaI'equazione


di Laplace,derivandole (4.61) spettivamenterispetto ar e dspettoa J.,e
sommandoi risultati ottenuti.
Si osservaancorache.poich6

V@.VY= 0 (4.62)
Spintadelle delle terre:appticazioni
de a teoriadella plasticila.-. 207

n:ffilifr.T.ff i:txli""
l[*Hil*,T",":'#iT:il*'::ilf
\Y2 .y.

q=
f av =v , - v ,
J (s dy -s y dx )= (4.63)
Yli, v+a(
tubodirlusso
laportata
ecostante,
essendo
tale
ij:"#::li::iq iffo,ln
4,6.4 Condizioni al contorno Figura4,39 Linee.equipotenziali
e linee di
L'e,quaz
ionedi Laplacesi presenta,come
d noto, in molti campidella fisica
matematica, vestendocosi notevol
r"..u.,i,i,pu,"i,.iJ_J,t" ffi;:fiilllilff ;:"XTL?:::#iii"*"
;:"ffiH?:[#ffiifli:X*ff:'Yl:r'*i"r'a.a'ri"'"ri'ii"" p""
fl:i:_l*r"d ai,* r,",i"". fXl:i:jilJ::ir'"",]ilT;
"#fi[X
la funzioneO rimaneunrvocamente
:,"1'y-l:a determjnata.
quando
nesiano
asse_
€li::ii{F,:J::ffiT::",i,1ri:T.:il"Tica
3?i?11tTiF"Tnn::::n;:i;rfr:li#l*,roru:
m9njc" d in questocasonotocomeproblulu"
ai fv.urn"on .-r;--"rJ;;
armon
icadd.,._inuou,n.no
iiunu,.Jl
ilf,i"":::ff "jnf*nzione
Questedue osservazioniindicanososlanzialmente
il modo in cui devono
;::Trisulli
ilXT13:j:rormulare tecondizioni ufrn;#i ;#il:
ma matemaricamente
benposir,. "r"on,o.no
tt nuovimente il casodeldiaframma
F,"J;X'".Tt" ""nsideri illustrato
in
L1,Y1,:l':" : :gsranre tunsoi conromi CDeFc. chesonoquindidele
rrnee equrpotenziali.Ogni lineadi flu
.^,. trri lazMdevepenanto interse-
"onto,.nil.";ff ffi#,;::'-:ome
ueneratrzzando si pudaffermare
chelungoun coDlomosul qualesia
Itcaloil valoredellapressione speci_
a(x.r). Ia condizioneal contomosi
esprime

u(x,t)= f (x,t)
o in termini di potenziale

@(x,,) = 8(x,/)

lli]ido /tp rl e g(x,r) due firnzioni nore del punto


ed ev€ntuatmente
casostazionado
chesi staesaminando
,ono,oton nri-o-nJ
::i ;"#il.""
l't
Capitolo4

Passando a considerare10sbatodi baselB, seessod impemeabilenon c'd


flussoattraversotale superficie,sicch6la linealB dev,essereuna linea di
flusso,e in questocasole lineeequipotenzialidevonorisultareortogonalia
essa.Analoga considerazionesi applicaal contomo DtF del diaframma,
che d una linea di flusso.
Irr questocaso,volendoesprimerela condizioneal contomoin termini ge-
nerali.si osserva preliminarmentechese l'equazionedellasuoerficieche
rappr€senta il contomod

F(x,t = 0
la normaled definita da

VF
lvrl
Se q, = n(v, - v" ) d la portataspecificarelatit a,\a condiziolledi assen-
za di flussodiventa

q..n:0

e, poichdla portataspecificapud esprimersianchein termini di potenziale,


si ha

V @ .V F = 0

da cui si evincechespecificarela condizioneal contomoin termini di flus-


so equivalea specificarlain terminidi gradientedel potenziale(condizione
al contomo del seco\do tipo a di Neumann).
Le considerazionisvoltesonosufficientinel casoin esamea catatterizzare
completamenteil dominio di filtrazione e consentonodi hacciarele due
famiglie di cuwe che soddisfanoI'equazionedi Laplacee che costituisco-
no quella che viene solitamenteindicatac omerete di Jlusso.

Esercizio 4.4

Con riferimento allo schema di scavo eseguito in presenza di dia-


frammi illustratoin Figura4.40, si chiede di determinareI'andamen-
to delle spinte sui diaframmi e la portata di filtrazione. i
Si suppongadi aver tracciatola rete di flusso seguendole indicazionidi-
scussenel punto prec€dente.Nota l'altezzatotale in corrispondenzadelle
quote significative,individuatedai punti da I a 1, d possibiledeterminare
nell'ordinela pressionedell'acqua,la tensioneverticaleefficacae quindi la
spintaattiva o.. e la resistenzapassivaor. cosi come riponaio nella
sottostantetabella.
\

Spintadelle delle terre:applicazioni


della teoriadella plasticita... 20g

24 24 640 40 10.8
23.2 72 20o 12a
c 22.4 104
u.7
D 280 176 47.69
I 21. 6 126 340
E 8 2 14 58
20.8 12a 360 232
E 8 20.8 12a
62.8
360 32 rio
I 20 110 140
10.5 30 150
19.2 a7 110
16. 8 16 115
20 2 't0
0O 0 _ 0

Si precisa che i valori della spinta


athva e della resistenzapassiva
iffi'."#
ti;::gff
#,'5itl{il
3*,p;irlru;"u
:n
corri_

iTl"l'3i;Jll"%1,'J,1,.,k;.:l
iX*H#,",xi,';ii{i"i.*i|il1i:':i#:"Tjyll
i"','"',l.:,ii;ffi "'*":
'J;;^.*,o,o,.
:'Jn:"J'#il""Tr'#[;,;[il+1i1.*]#,,of
ffi l*:*trH,:f,+rinn
;11i ""Tft
rtr r.#il:}i
con
ffiflf".liiT:;l,.icato AbinFigu.u
+.:0,
eufr,"r"
uiiJj;,;;;;;:
j:Hn,$
il11;HT3T,tHT*.i'tfixi:T
jJ:,i,;#1".11'l?:ff*:,;

' '
[#J[+) 86
1012 --'
con un coeflicientedi sicurezza
nei confronti del sifonamentopari
a circa
Per la determinazione dellaportata.coo riferimerto nuovamenre
ra 4.19. si osservache la portata alla Fisu_
attraversoil generic" *0" Oi iir""
""il-
g=r,!, L.6o=1,U
Lb Ne

sempreneli'ipotesidi reticoloa
magllequadrate.
t dallasomma
delieponate
attraverso
h:J:T:i::T" 'ata tutrii tubidi

a=tffu,
210 Capirolo4

Flgura 4.40 Esempiodi calcolodi un diarram-


ma in presenzadi moto di fil-
trazione:a) rete diflusso;b) pres-
sione dell'acqua;c) spinteagenti
sul diafranma.

Argillamamosa I

, 6m ,

ro (idrostatica)

B, \I

100 50 0 150 100 50 50 100 150


(kPa) (kPa)

100 50 0 50 100 150


(kPa) (kPa)
(c)
i

Spintadelle delle terre:applicazionidslla teoria della plasticita... 211


I
t
Nel casoin esamela portatadi acquaal disotto del piede del diaframma,
per tmitd di lunghezzadi parete vale
:
i e
Q = 104 . _:. 3 = 24.lO .s m3/s/m
IU
I e, se_ad
esempiosi ipotizzachelo scavoabbialuaghezzapari a 50 m, si pud
I con buonaapprossimazione assumereper la ponata tot;le da aeeottareil
valoreO = 24.10-s.150+ 121.2 = 3. 10-z st /5.
I

Y4.7 Le verifichedi sicurezza


Prima di introdurrei metodi per I'analisi di stabilitdlocale delle
oDered1
sostegno,va osservatoche un'operadi sostegnopud risultare
. se d assicuratala stabilitA stabile solo
del teneno all'iutemo clil qualeessad insedta.
Tale osservazioneriveste particolare importanza nel caso ad esempio
di
opereinseritein un pendio,a parzialesostegnodi uno scavoo aetpieae
ai
un rilevato,per cui risultapreliminareun'attentostudiodella sraUlfifa
aef
pendio.nelsuo.insieme.L'argomento,alquantocomplesso
da trattare,sia
pure nelle suelineegenerali,esuladagli scopidel presente
volume.It letto-
re_mreressatotrova una presentazionedei metodi di analisi e la
relativa
bibliografianel Capitolo8 del testodi Lancellofta(1995).

4,7.1 Analisidi stabilnadei muri a grav[a


La geonletria
-iconenre dei muri a gravitd d deducibiledalla Figura4.i6.
!1f9I]a1q!94ente cimensionivariabili da l/2 a 2/i de at-teZae rati

gente. La retta risultantedelle azioni esterne deve quindi


rntenecareIa sezionedi baseentro il suoterzo medio.
La deformabilitd di tali strutture d ai fini pratici trascuabile,
nel corso del-
I'analisi si supponequindi che essesubiscano,ofo
,i!iai, po
cui, non entrando in gioco la rigidezza relativa muro_tereno,
-o"i-"ntl if sirtemu t
statlcamentedeterminatoe per risolvere il problema sonosufiicienti
le equa_
zioni di equilibrio.
Con tali premesse.i requisitidi progettoda soddisfare(elencati
nel sesui_
to) sono quelli che prendonoin considerazionei possibili meccanisrni
di
collassodel tereno (ai quali vanno owiamente aggiuntiquelfi ,efufui
ufiu
struthra).
Conriferimentoalla Figura4.41.si supponga chela forzapolacui
obliquird
e parf alr angotodl attritomuo_terreno) rappreseDti la spintaattivae sii ut
il pesodel muro.
La risultantedelle azionitrasmesseal Lerrenoe
le componentip,, e della reazione del terreno.
La a mulo
te Eascurata. zota soggettoa
ed essiccamentoche rendono alquanto incerta la ialutazione d"i
d;";i, Flgura 4.41 Analisi di stabilitadi un muro a
sia perch6 il terreno stessopud issere facilmente asportato o ero'so.
gravita.
I
212 Capitolo
4

a) Il mwo dev€ risultar€ stabile rrei dguardi della taslazione odzzontale.


Taleverificad soddisfattas€I'obliquitddellareazionee risultainferiore
a tan 4 ossia

o,,
=-a < hnt (4.64)
Qv
Tenuto conto delle incertezze insite nella valulazione dei parametri e
della spinta attiva, la maggior parte dei regolamenti introduci un marei-
ne di sicurezza espresso in rerminidi coefljcienre globale.per cui a'ila
(4.64)si sostituiscela condizione

(4.65)

avendoindicaloconp ep, le componenti


verticale
e orizzonta
li della
spinta.Terzaghi
e@
Io muro-teneno

sabbiee ghiaie pulite tand = 0.55


\
sabbiee Bhiaie timose tand = 0.45
{
Ju* tand = 0.35

b) La risultante R trasmessaal tereno di fondazione deverisultare inferiore


al carico limite di quest'ultimo(i metodi per la determinazionedella
capacitdportantedi una fondazionesuperficialesono discussinel Ca_
l-rtoloTIAniEe in questocasovieneriihiesla la sussisrenza di un mar-
gine di sicurezz4 che, se espressoin termini di coefficiente globale, d
solitamentEli6;GEfi ar6;i3)
c) Per quanto concemeinfine la verifica d 6-ult"i}-t-d lr" osservatoche
essad soddisfattasela retta d'azione della ri\Jaii6I-intercetta la sezio-
ne di basedel muro.

il momentoribaltanlenonsiainferiort ma tale restrizionenon costi-


fulsceun teonco.
Va inveceosservatoche I'aumerttodi eccentricitdproduce,in un mezzodi
limitalaresistenza. l'insorgeredi lenomenidi plasticizzazione,percui l'ana-
lisi di stabilitidev'esserericondoftaa quelladi capacitdponanie,cosicome
menzionatoal punto precedente.
Con i simboli introdotti itF igva 4.42,la verifica convenzionaled efettua_
ta osservandoche il momento baltantee dato da

M ,= P,,
h "- P,,1 :.f) (4.66)

e il momentostabilizzanted espressoda
5
Spintadelle delle terre:appticazionidella teoria
della plasticita... 21g

Flgu 4.42 verifichedi stabirita


di un /-i,
gravitii. ^uro ^

+-F
Y',l'
".'tr i '

r,t"=w'l|-",).e,
n, (4.67)

per cui il coeflicientedi sicurezzaal ribaltamento


risulta cosi definito

,'1f,-",).r,,
(4.68)
e"nn"-r",(|. r)
*fra esposri
si rrascura
la resislenza
passirala (4.b8)si
l:.1.]],ll:ll
nouce altasesuente

Y YG=,)
a" (4.69)
P "hh"-p*l:+fl
\z I
Generalmentesi raccomandaql) > 1.g, ma per carichi
frequentipud ac_
cettarsi C,u)1.5 e in situazionieccezionali
iud esseresuffi"f"r,"'l-"-
re Csv>1.2 (senzadimenticaretuttavia il carattere
converzionut"Oi-t"i"
verifica). I

4.7.2 Reazionidel terrenoin condlzionidiesetcizio


T
i

214 Capitolo4

ne, la distribuzionedella componentenormale delle reazioni di conlatto


e data da

_ -+N , (N e" ). x
o= -
B 18, (4.10)
t2
L'eccentricitdsi ricavadalla condizior.re

W'.e, + Po1.h" - Po,. f = (W' + Pav).en

nella qualeeod l'eccenhicitddel pesodel mvo W.


P onendoN = W + P o,, si ha

W ' e" + P .h.h" -P ^,.f


(4.71)

e i valori massimo e minimo risultano rispettivamente Dari a

N 6Ne-
(4.72)
!" 882

N 6Ne_
(4.73)
\l '

La validitd delle suddette relazioni d subordinata alla condizione os ) 0,


ossiaalla condizioneche la dsultantesia intema al teno medio.
Se tale condizionenon d soddisfatta(ossia se e- > 8/6). ponendo,con
riferimentoalla Figura4.43, AC=MD con AD=(Bl2)-en, la condizio-
ne di equilibrio alla traslazioneverticale si esprimescrivendo 1l2oa.AC=N,
Dercul

.2N
oo=
B \ (4.74)
5l ;
-( - en I
- \1 )
Per contenerela rotazione rigida del muro versovalle, in generesi intodu-
le'l ca per I'eccertricitd e, la limitazione
=t l

B (4.'r
e-s- s)
Flgura 4.t13 Distribuzionedelle reazioni. '6
Spintadelledelleterre:applicazioni
dellateoriad€llaplasticita... 21S

4.7.3 Disttibuzionedelleteazlonidel terreno


nellacontigutazionedi stato limite ultimo
Nelle analisi di capacitriportante, coerentemeutecon le ipotesi che sa_
rannodiscussenelCapilolo5, va introdottaunadjstribuzione dellacom_
normale delle reazioni de
come mostrato ln
conceme

fiostrate nella stessafigura.

4.7.4 Predimensionamento
dei muri a gravita
Il predimensionamento dei mud a gravitAvieneeffettuatoper tentativi.se_
guendoprocedimentisolitamentealquanlolaboriosi.ier rendere
oii
speditivatale fase,sonostati elaboratialcuni abachichefanno rifedmento
schemi i mostmti in 4.4). lt cur
stratonel seguitotramiteun
i.valori di o,4/H,e,4/H,
C"2 e C", in funzione del rapporto B/.FL

L=-t=-.1 L=-l-=-l
\a) (b) (a') (b)
Figura 4.44 Reazioniin fase di esercizioe a o stato limiteultimo.

Figura 4.45 Tipologieconsideratenegtiabachi


Tipo A di predimensionamento.
216 Capitolo
4

vEsercizio 4.5

Si supponga di doverdimensionare un muroa gravjta,a sostegnodi


un terrapieno di 5.00m di allezza,caratterizzatoda un angolodi
resistenzaal tagliod = 30' e da un pesodell'unitadi volumeparia
18kN/m3.
lSi assegnaallasommital delmuiounospessore di 5OOmme al pa-
/ramentoesternounainclinazione 1/10.ll pesounitario del calce-
lstruzzononarmatod di 23 kN/m3,la suaresistenza caratteristica
d
ldi 25 MPae si assumeunvalored= 20'comeangolodiattritomuro-
terreno.

500 mm Si richiedeinoltre,per la verlficaallo slittamento,


c"., > 1.Se, per
l-r quq||? itr !q!lgrn94g_G,1=Lg,__
I dati di progettoindividuanola configurazionegeomehicadell,operamo-
stratain Figura4.46.
Utilizzando l'Abaco C-2, i requisiti sopramenzionatiportanoai seguenti
valod del rappoto B/F1:
1) per soddisfarela condizioneC"2> 1.5deverisultareB/11) 0.33;
2) la condizioneC"u) 1.8conduceinvecea B/H20.40;
3) i requisitiin fasedi servizio,espressidalla condizione(dII1= (0.2/5000)
= 4 . 10 s N/mm3,richiedonoche siaB/.F1)0.60.

Figura 4,46 Esempiodi predimensionamenro. Le limitazioni impostein fasedi serviziosonole pit) restrittivee pertantosi
assumerd-B: 0.6 . 5000= 3000mm, ottenendoper la strutturalo schema
geometriaomoshatoin Figura4.47.
Passandoora alla fasedi verifica,utilizzandoper il calcolodel coefficiente
di spintala Formula(4.30) con Q : 30" e 6: 20", si ottengonoi seguenti
valod per la componente\orizzontale e per quellaverticale .,
a
\ du l,\..^,-6{ ( lr-r U

*2 =18 0.3752=83.3kN/m
P.r P",=r8.033i4=i4.3 kN/m
Pv= 74.3 kN/m
con punto di appliaazionepostoa 5/3 : 1.67m dal piaao di posa.,
Pr= 83.3 kN/m
Essendo ilpesodelmuro Cparia W:I(O.5+3)/21.5.23:201.3
kN/m,
la risultante
delleazioniverticalid

N = 201.3+7 4.3- 275.6kN/m

^ll i) Il coefficiente
di sicurezza
mendocomecoefiiciente
nei confiontidelloslittamento
di athitotan30. = 0.577)
risulta(assu-

-E
500|

-* 275.6.0.577, ^, . ,
L",=-=1.91>t.)
Figu.a 4.47 Veritichedi sicurezza. 83.3
Spintadelle delle terre:applicazionidella teoria
della ptasticitat... 217

ii) Il momentoribaltanteassumeil valorenegativo

od M,= 83.3.1.67
-74.3.2.33 = _34 kN.m
r( '
r ia a indicarechela rcttad'azionedella spintainterseca
la basedellafonda-
zione,per cui norrsi pone il problemadeltaverifica
a ribaltame;to.
F iiit Perquanro requisitida soddisfare in fasedi sewizio,con il
be- :9n:"T".i
slgnl carodet srmboliintrodottiin Figura4.42.risulta veda
aa Figura4.47..1 1si
e, - 0.28 m e/ = 0.83 m e penantof ..""nr.i,a
anchela
T} J"ffu .il
sutranlede[e azronib-asmesse al lerrenor,ale
la
zi! _ 201.3.0.2818i.3 . | .67_ 74.i . 0.8i P
- 0.49 m < "-
201.3+74.3 6
ET
Con riferimentoalla (4.70) si ricava dunque

) ' 1a 7, A ' t1<.


oA = -' :' ." ' ' a Y -"^4 2^^ = 1 8 t.9 kN /m2=
0.182 N/nrm2
x! iv) Passando agli aspenistrutrurali.nell.ipotesi
che al collassodell.ooera
non_srano associati grossirischi.si puo assumere _ 1.45e
l venlcetre 1, occonf
che In nessuna sezionedel muro la tensionedi trazioneo-,,
'nsulll supenore allaresislenzadi calcolo

l)l
Ina = @ lcony, | .5 . | .2 per il calcesmrzzonon armato.l
y.
sl
EI Inoltre.per quanroconcemela \ erificaa taglio.
la tensionedi calcolor_,
deverisultareinferiorealla resistenza
di callolo
t
ri

nellaqualeqc,ad la tensionemediadi compressione e 7 = l, in basealla


normaENV 1992- 1-6.
Entrambele suddefte verificherisultanosoddisfatte
nel casoin esame.
I

Y c.e tniuria mensola:


abachi di predimensionamento
peri muria gavitd.ancheperquellia mensola
9?T: qia..Iir.
:,:"1,i
il#,,'J,:'""":::::
L:#ni:.";ff ,,"i;l'
JJl;ff ,""#ff tFisura

t'ase allequalisonostatielatoraii
fi
gti"abachi
[:
ilT:i".f:t3:"" 'i;;;;l;
218 Capitolo
4

Innanzihrtto si osservache talora. oua.ndonon d soddisfatta la verifica alla


traslazione,si ricorre all'introduzionedi un taglione,comemostratoin Fi-
eura4.48.
L'efficaciadi taletaglione,quasisemprediscutibilesesi prescindedai casi
di immorsamento in roccia e in materiali molto consistenti, d subordinata
alle modalitd esecutivee va valutata con molta cautela.facendoriferimento

(a) (c)

(dl
perla redazione
Figura4.48 Scherniutilizzati degliAbachiC3-C6.
Spintadelle delle terre:applicazionidella teoriad€lla plasticita... 2lg

h la posizione ottimale viene inoltre a coincidere con I'estremitd di valle


dh fondazione (Figura 4.48a), oppure con la verticale distante 2c da tale

csrtmiti (Figura
4.48e),
sesi stima
^lU, !)"2.
Scqlre ai fini della redazione degli abachi di predimetrsionamento,con
rifuiEento alla Figun 4-49, sono state introdotte le seguenti semplifica_
zini (per maggiori dettaglisi consultiil testodi Cabv;, 1989).
.) si i trascurato il pesoproprio della mensoladi valle della fondazione;
b) il volume,4llr'OP di calcestruzzoe stato sostituito con un volvme MNOp
di lerreDo;
cl al tsreno Cstato attribuito un peso unitario pari a l g kN/m3;
d) per il volume lfQs si d assuntoun pesounitario / intermedio ha quello
del terrenoe quello del calcestruzzo,in funzionedel rapportod/{ sti_
mando i/ = 1.8+ (2.3-1.8)(dlH) =18.6 kN/m3 (d/1i C usualmentedel_
l'ordinedi 0.1): Figurg 4.49 Predimensionamonlo
di un muro
a mensola.
e) la spina d statacalcol@

E=l Y' H 2 l -s i a ?
.-
2 l _ sj.l|.(p

Con riferimento ai simboli introdotti in Figura 4.49, ponendo

E=K.H2 p=r.H.y (4.76)

E
(4;11)
F=tata=v

H
BC =v.1 (4.78)
3 .ac=y.::+!
32
e sostituendonella (4.77)i valoi dr E e p espressidalle (4.76),si ottiene

K.H
rv
Indicando inolhe con e l,eccentricitri della risultante rispetto al baricentro
della fondazioneftnesapositiva se versovalle), si ha

=K H 2*Y -B
"= + 7 2-B
2 3 ry 2 z
e in forma adimensionale
220 Capitolo4

e K ^-YIH ^-
"''
B .B BIH "'' (4;te)
-'Hg
",,.!

con valori estremi definiti da e/B : 0. corrisDondentea una distribuzione


Luriforme dellereazionidi conrafto. e da p/8: 0.331,assuntocomeIimite
supenore.
Perla valutazionedelle reazioniin fasedi serviziosi distinsuonoal solito i
due casi
a) see/B>116,ct =(2PhEq, e, essendo

E C :B -A C = B -" " L
3' r v 2
si ricava
v
o2E
e\ (4.80)
'vH 3B (^-
-t u.)-- |
H \- B)
b) se invecee/B < l/6, siha o= P/B (1 +6. e/B) e, esprimendop con la
(4.76),si ottiene

ytIT t,
_ =o t +b -. _
el | (4.81)
-B
. I H\ B)
r. H
In aggiuntaalle suddetteconsiderazionirelativealla dishibuzionee inlen-
sita delle reazionidi contattonella fasedi servizio,il coeflicientedi sicu-
rezza al ribaltamento. osserva.ndo che

F.I]
'3 e u"=ela-l)
d espresso
dallarelazione

vf B
^
J7.:t --U -f:^-y) I
H\H H) (4.82)
^
",K

Analogamente,per il coeflicientedi sicurezzaalla traslazione,indicando


con I il coemaientedi attrito e con F qualsiasialtuafoza stabilizzante.si
ottiene

(4.83)
Spintadelle delle terre:applicazionideltateorja de a plasticita... 221

FissandoC"2= 1,5e sostituendole (4.76)nella (4.g3), si ottiene


inoltre la
n9) Ielarzlone

F 1.5K y
pDe (4.84)
vH2 y - H
nite
checonsente. per un datorupporlo,),,H.
di ottenereil valorerichiestodella
ftoi ror/a f- da consegtirsitramitela mobilitazione dellaresisten./apassivao
tramite altri interventi.
Per I'impiego degli abachisi ossewaora quanrosegue:
r) se lo scorrimentoviene impeditounicamentedalla mobilitazione
delle
foze di attrito,ognunadelle refte alla sinistradell'assedelle
ordinate
comspondea unprefissatovaloredel coefficientedi attritoe consente
di
valutarc direttamenteil rapportoy/1L La soluzione d pertantorappresen_
tatadai \aloriB,H cheapparlengono allarelraorizz;ntale.purrunt.p.,
Ia suddettaordinatav/F/
Con riferimentoad esempioall,abacoC-3, conun valoredi = tan
I 30",
t0) la retta in esameindividuerebbe,nella zona corispondente
alla limita:
ziote o/H { 2 . 10-5 kN/mm2/mm, il segmento,4B, ,upp."r"r,iu it
luogodei possibilivaloridel rapporto8H chesoddisfano "t " fu'.onairion"
rla lmposta.Il punto,,1. al qualeconispondeil pii piccolo rupportoBtH,
rappresenta la soluzionepii economica.
ii) Se.lo.scorrimento d inveceimpeditodallapresenzadi qualchevincolo,i
tl l valori della coppia(y/ll, _B/ll)sonocondizionatiruricamente
dalla mas_
srmareazroneammissibile.Se si impone nuovamentela stessa
limita_
zlone,i punti di interessericadonosemprenellastessazonae la
soluzio_
EO- ne pii economicaconispondeal punto C.
E}
iii) Pud inoltre essereutile, in relazioneai requisiti di progetto
e ai vincoli
imposti dallecondizionial contomo,sinteiir"-" t" p"J"tiurita
a"U" ,o_
luzioni ottenibilidagli Abachi C-3-C-6nel modo seguente.
I muri a mensola.chein Figura4.50si collocanone'ilazona,,1.
oresen_
lano:
. ridottedimensionidella mensoladi valle:
. elevatorapporto.BH;
. modestaeccentricitde modestainclinazione(rispettoalla verticale)
della risultante:
13r . valori dellareazionedi contattoelevatio comunquesignificativi;.
. elevativalori dei coefficientidi sicurezzaal ribaltamenioe allo
scor_ I
rlmento.
io Nella zonaB si hamo:
l-s
. dimensionidella mensoladi valle e di montetra loro compambili;
. valo medi del rapporto _B/F1;
. elevataeccentricitdd€lla risultante,la cui inclinazioned superiore
a
l3 t quellarelativaal casol;
. reazioni di contatto elevate;
222 Capilolo 4

Figura4.50 Tipologie
di muria mensola.

. valori accettabili dei coefficienti di sicurezza allo scorrimento e al


dbaltamento.
Nella zona C si ritrovano;
. elevati valori della mensola di valle e dirnensioni di quella di monte
ancoramaggiori;
. alti valori del rapporto B/I1 e valori m edi di y/H;
. modestaeccentricitridella risultante (poco inclinata);
. contenuti valori delle reazioni di contatto;
. elevati valori dei coefficienti di sicurezzaal dbaltamento e allo scor-
dmento.
Infine alla zona D corrispondono:
. ridottedimensionidella suoladi monte:
. elevati valori del nppota B/H;
. modesti valori delle reazioni di contatto;
. eccentricitddella risultante e valo di omolto sensibili alle variazio-
ni del mpporto l,/11;
. bassivalori del coefficiente di sicurezzaallo scorrimento;
. valori del coefficiente di sicurezzaal ribaltamento da medi a bassi.

4.8.1 Verlchedi sicurczzae in fase di servizlo


dei muri a mensola
Le verifiche da effethrare,una volta dimensionataI'opera, sono le stesse
gid analizzatea propositodei muri a gravitd (Paragrafi4.7.1 e 4.7.2),per
cui ci si limita solo a richiamarc due asoetti.
A causadelleriserveespresse a-p-roposito
delf introdq3i,qgg_d9llgrcsrjlear_
.,.
A-pe-sCiv-a,TdlitittE;t;n[g-d;tddiacaeltire chesia C.7) 1, conP, = 0,
Spintadelle delle terre:applicazionidella teoriadella plasticitd... 2Zg

nella fase di servizio e di garantireche sia C7" ) 1.5 in presenzadi p


lello alttdTm'ite-Tftino,-v;iin;i,hdo-I'affidtbilitd delfassunrionecnef;--
terrenoTEefiannsce la suddettaresistenzinon .1g.
f lfS$gf9LS"rj"_ _
della vita dell'opera.
llry!|i!}fg19._91 co^ntatto,valutata in fasedi servizio, deve risultare
inf-eriorealla reazioneammissi5ile,dedottadail-anafiiidi iabacitd oonan-
@1u1q!e_G.pbig!6 in servi2Jo,s_i
ta _
una distribuzionetriangolareo tiapizoidale,Ji;;;i6 s;;te ii;"
naggio-ra?ione. variaSiie
aal zs il :f %,aer -aeaoio
amrnissitile Oa
'
iosrante, "aL&i
ielagiv4all'anatisiai starotimiie uldrno-.
Ulg_diatribuzio;A
In alternativasi imponela limitazioneer l 8/6, per evitarecheaumentr,
anchemodesti,dellaspintapossano badwsiin rotazioniindesiderale del_
l'opem.

Y4,8.2 Dimensionamentoe verifica degli elementi strutturall


I valoridil e B (Figura4.51)si ottengono dagliabachidi predimensio-
Jramentol lo spessore dj coronamento haun minimocostruttivo di 2jim e
folpessoredellafondazione vieneassunto, in baseadanalisidi oltjmizza_
zronedellasoluzione. Daria HllO.
La mensolaverticaleTl6iii6iiita unapiastradi spessore variabile,per
cnGelGveriftcheocconerebbe introdunei, azionetaglianteridotta(si vLoa
il testodi Calavera( I 999):Proyectoy CdlculodeEstnrcturasdeHormigon,
Irrtemac). Essendo modesta la variazionedellospessore, la suainfluenza
sullariduzione del ragliod trascura-biG e inoltiepudassumersi chela
_ flessione siaprodotra solranrodallacomponenie_o"Z9fIu-1.
L{
propriodelterrenoe daun eventuale sowaccarico uniformeld esDressa da
unaparabola cubicae que)tad"l ruel1o gq un"_pql4glg jit;"-do gA&
IFE-tI3tt- -
L3{-aqql in Figva 4.52 viene determinata utilizzando l,Abaco C-7
(riportatoin AppendiceC.1e. se l'altezzadel rnuro non supera-l3iliGi-
vienep!o1q!€9le_d4lla di utt@
_C_rzon"

Figura 4.51 Diagrammidimomentoe taglio retativialla mensolaverticale.


224 Capitolo4

lorme (Figura 4.53a). Perq]-El4q!_egClq4r ieneprolungatafino al coro_


!amentosoloil 50oodellaarmarura per lalezioneGica (ptura
calcolara
5 53r),@t!9,4pa1u9_
o!]!g rg3lojg nglta_guate
essanon d piir richiesra.per un rrano

I =0,51a
+d (4.85)
(il primo terminea desta non dev'ess€rein ogni casoinferioreal minore
tla i valori dati da 0.316,l5A o 200 nm), essendo/6 la lunghezzadi arlco_
ruggioin zona I e d I'altezzautile dellasezione.
-A{qralur4a4alogaall'armaturaI vienedispostanella suoladi valle (Figura
4.52a)e la lunghezzadi sovrapposizione /, d <jefinitada.
-

, , A", necessaria
ts=cl l b+ (4.86)
A{. reale

con a specificatoin Tabella4.2. La distarrzaa che figura in tabellaha il


sign_ificatoillusLraloin Figura4.54. nella qualevieni anchemosrraloil
(b) modom cur devonodisporsile barrein pareteger non
Figura 4,52 Armaluraprincipaledj un muro a della sezione.
-?d-tiilevare
mensola. come la disposizioneadottatanel caso in cui I'armatura
vengaprolungatainteramentefino al coronamento(Figura 4.53n)non sia
teodcamenteottimale,poiche la sovrapposizione ricade nel tratto di mo_
mentomassimo.TuttaviaI'esperienzanon ha mai segnalatoinconvenienti.

Tabella4.2 (EC2) Lunghezza


di sovrapposizionet
vatoridelcoetfjciente
o (barre
ad aderenza
migliorata)
Distanza a Bare sovrapposte
lJa Ie barrc e dlstanza sovrappostein lrazione in compressione
b dal bordo rispettoall'amatuJatotale
<3 0 % >3 0 y "
a <1 O A e b <5 q 2.O 2.O 1.0
a> 104 o b > 5q 1.4 1.4 1.0
a >1 O q e b >5 2 J 1 1.4 1.0

'l .-l
Figura4.53 Disposizione
pale.
dell'armatura
princi,
_i __J
Spintadelle delle terre:applicazionidella teoriadelta plasticltd... 225

|l> L'areadell'armarura verticalenondev.essere in ogni-qAlo inferiorea quel_


la ricbiestaper il conrrollodella fessurazione. .
ra ne alel[v"-"'!e urrui^ irtt^
iE sezionedi ca.lcesrruzzo ne di Q6{1.{} nella quale,4ld espressain mm2e
f,; in N/mm2.
f:13 l""to1u ygricale va inoltre posta l,armaturaorizzontale2 (Figura
15) 4.53), in grado di assorbireun momento flettente pan al2OoAd"l
agentealla quotaconsiderata. -;r";;i; -1f....'l
l, t o a l
re Inoltre, nella zona di sovrapposizione,essanon deve risultare inferiore >5 0
x> a 1/3 dell'armaturadi sovrapposizione, se quesramppresen ta tl 5O%odel Figura 4,54 Inlerassetra le barregiuntateper
totale,e non inferiore2/3 se si superail 50%. sovrapposizione.
Sullafaccialato valle vannoinfin- dispostele armaturevertic alie oizzon_
tali previsteper il controllo della fessurazioneda ritiro.

Per quanto concemeil dimensionamentoa taglio, indicando


con Z, il
6) taglio per unitd di lunghezza del muro e con d I'altezza ttle dela
sezi#e,
deverisultare
fl
il V1<Vps = lc pg(1.2 + q pi]d (4.87)
le
esserdoK- 1.6-zl { | {condin m le pt- lAs/bm@ercentuale geomerrica
E oer armaturatongttudinale). I valoridi r.7sonospecificaliin Tabella4.3.
il Tn corrispondenzadella ripresadel getro. la uerifica va inotrre
emenuaia
D- Introducendo cometensione nominalemediala seguente espressione.sug_
ri geritada Calavera(1999)

tnallJJa-at + cos(r| 30.25f.d (4.gg)


_- J ua.a(O.6sina
sp

nella quale

fu resisiinzadi calcoloa compressione del calcestruzzo


nella sezionedi
npresa:
1", sezionedelle barredi cucituradella seziole suddetta;
s distanzatra le bau€;
p laryhezza del giunto, decurtata delle fasce estemepari a 20 mm
o al
diametromassimodegli inerti o corispondenti a iicoprimenti infe_
rio a 30 mm;
resistenzadi calcolo delle armahle trasversaliN/mm2 (/ 400 N/mm2).
d angoloformatodallebare di cucituracon il pianodi ripresadel getto
(non vanno dispostearmaturecon a> l35o o con a<45.): "
It.a resistevadi calcoloa trazionedel giunlo;
B coefficientepari a 0.2 in zonacompressae pa a 0 in zonatesa.

Tabella4.3 Vatoridi r/d (N/mm2)per /c=1.5.

lck :4
30 35 40
0,34 0,37 0,41
226 Capitoto4

La verifica a fessurazionemerita particolareattenzionein quanto,come


gid evidenziatonel Capitolo l. si hatta di un fenomenonon osservabilee
pud portare alla corrosionedelle armafurecon rotture senzasegni pre-
monitori.
Perla maggioranzadei casid sufficienteattenersialle prescrizioniriDortate
nelleTabelle4.4 e 4.5. trattedall'8C2.valutandola iensionedell.acciaio
con I'espressione

M,t
' (4.8e)
0,9dA.
Passandoal dimensionamentodella suola di fondazione a valte (Fizura
4.55a),va osservalocheil momentoflenentemassimod inferiorea qu-ello
dellamensolaverticalee inoltreil suospessore d generalmenr. ,up.rior. u
quello della sezionedi attaccodella stessa,per cui d in praticasufficiente
prolungareI'armatura I come mostratoin Figura 4.53. In questomodo
si realtzzaun efficaceancoraggiodell'armaturae se ne ottimizzaIa di_
sposizionegenerale(si vedanoi Dettagli Costruttivi portati nell,Appen-
dice D).
Per la suola di monte (Figura 4.550),si trascuranogli effetti della spinta
agelte da Pl a P2 e si osservache d preponderanteI'effetto del peso del
lereno. che generatrazionidelle fibre superiori.
Il dimensionamentodell'armaturasi effettuacon i criteri gid visti per la
mensolavertiaalee, comesempre,particolarecuradev'essereprestataall€

Tabella4.4 (EC2) Diamet.o


massimo
de e barre.

Tensionedell'accialo (Mpa) Diamelro magsimo delle barJe

ds Sezione armaia Sezioneprecompresaa


'160 32 25
200 25
240 20
2AO 8
320 6
360 10 5
400 8
450 6

Tabolla4,5 (EC 2) Distanzamassjmaka le barread aderenzamiqliorata.

Tenaionedell'accialo (MPa) Masslma distanza tra le barre (mm)

Flessione semDlice
160 300
200 250
240 200
2AO 150
320 100
360 50
Spintadelle delle terre:applicazionidella
teoria della ptasticitit... 227

I€
be Figura 4.55 Calcolodelle mensojedella suo_

I
lE- ta di fondazione.

&
i)

p)

lir
lo
I I*=
r ?-.-

-b
L
l-

!
d

I
b

(a) (b)
(c)
Flgura 4.56 Ancoraggiodell,armatura
della mensoladi monte.

'""1:ffi jl;
:ffJil,.,"T.1i
$,!i"#,'..:1"":Ti:':;xT:llX,il.J1,"ffi
ncorrerea diametripiccoli o ad armaturepiegate
(Figura4.56ct.
Anarogaanenzlone dev'essere

l;T:Hl;lffi ,,;::",j'iH::.:';"1,'rulln."l,;il*;,
:?i5ffi
prestata
alle condizionidi ancoraeeio
del_

/ Esercizio4.6

Progetlareun muroa mensoladi lO m di altezza(Figura


. sostegno di un terrenosabbioso_ 4.58),a
moso,caratterizzato dai sequentl
parametrid = 30", pesounitarjopari
a fa f<frflmi,rlspei#i;';
limitazioni
seguenti:oamm = 0,2 NAm2, Csu> f .a "
i3.""
"'C"f

i
I
,,1
t

228 Capitolo4

Figura 4.57 Armaturadeltaglione.

\a) (b)

Si assumelo spessoredi coronamentopari250 mm, un,altezzadel-


la suoladi fondazionedi 1 m e si assegnalo spessoredi 1 m alla
sezionedi attaccodella mensola.
Si assumonoinfine i parametriseguenti:5 = d , fck= 25 Mpa, y1=
1.5,y" = 1.5,ys= 1.15,acciaio8-400.

Predimensionamento
La massima-reazione delterenopudmggiungere il valoreo: 1.25o*_r,:
0.25N/mm2(si vedail Paragrafo 4.8.1),per cui,entrando nell'Abalob3
co\ p: 0.577, si ottiene ylH : 0.42e, conla condizione a/H=2.5.l0 s
N/mm2/mm si ricavauoB/H:0.54 e e/B: 0.13.
0.25
=tt Le dime$ionidaassegnare allasuoladi fondazione e allamensoladi mon-
te risultanopertanto y = 4,20m e B : 5,40m, chesi aumenta a 5,50m.
L'eccenhicitd dellarisultanted paria e = 0,70m < 8/6.

Verifiche
La spintaattivad paria

tin lo' =
E=l.l8.to:l 3ookN,-
I 2 1+sin30"

conpuntodi applicazione
a 3.33m dalpianodi fondazione.
La resistenza
passivaa vallevale
i
^l
6l
-l l
I no=f,.rc.ssoz
-os'r =s+rNr-
-t_' I ]la4,j

Figura4.58 Esempiodi dimensionamento


di
un muro a mensola.
r, ' = 2 . lq -o l2 s = l. o 8 , o
3 1.5'- O.25
Spinla delledelle terre: appljcazionidella teoria della ptasticifir... 22g

Fondazione 5.50. 1.00 25 137.5 2.75 378.1


Mensola 0.25. 9.00 25 56.3 2.175
0 .5 0 .0 .7 5 .9 .0 0 1 2 2 .5
25 84.5 1.80 152.1
Terrenosulla
suoladl monte 9.00. 3.20 18 518.4
I Terrenosulla 3.90 2021.4

L
I
suoladl valle 0.50. 1.30 18 11.7 7.6

I P= 808.4 >M = 2682j

Il calcolodei momenti,dspettoall,estremoI della fondazione,delle forze


rappresentantiil peso propdo della struttura e quello del terreno d portato
nella soprastante tabella.

bt- Verificaa scorrimento


{a
808.4.0.577.
^ - --
""d 3*-='"
Verifica a ribaltamento

2682'l
c",, = =
i- "' 300.3.33 z.es
c3
D-5 Reazioni in fase di setvizio
L'eccentricitd
dellarisultante
d intemaal terzo medio(en=0.67< 8/6), per
cul

808.4 6.808.4.067
o'-
550 -oo4N/mm2

808.4 6.808.4.0
6?
dA = +- =025 N/mm2
5io 55oi
Dimensionamentostrutturale
l. Mensolaverticale

t t_.rs.sz.|;##=243
kN/m

uo = G ul. :.,1rosot"n /-
Dalf'Abaco C-7. con d = 960 mm.J - {25l[.i]= I 6.1 Vpa e
c(t 11- 1| eQ4.
l ooy(l 6.7 . I000 . 9602)= 0.07.si ortiene(.d = 0.07).conispondenre alla
capacitimeccanica-U" - | 122 240N. e quindi l.armaturarichiesta,4, -
(U"/fr|\ = 3224 mmz ltl Q 20tml
230 Capitolo
4

Con la suddettaarmatura,dsultanoosservateanchele prescrizioniriporta-


te in Tabella4.5, rel ative alla verifca afessurazione.
Porchel'altezza del muro d importante,si prolungafino al corcnamento
solo il 50% dell'armaturacalcolata.L'aliquotarimalente,corrispondente
a
U" = 561 kN e (i) = 0,035,copre un momentoridotto pari a p= 0,035, e

I
Figura4.59 Distribuzione
del momentoftet-
vienepertantoprolungatafino a una distanza.rdal coronamento(si vedala
Figura4.59) deducibiledall'equazionedella parabola

u"=A!'
^
t
129
Ienle. conI = 0.9d*.U", percui,imponendo
combinata

Mo =
" .o.gd-
,, o.s.U
729

IJ
a"=o.e +o.zs
lo.zs
si ottienex = 6,65 m.
A partireda talevalore,I'armatun sardprolungataversol'alto per un tuatto
parra (0,516+d,): (0,5/6 + 0,80m).
Come armatumhasversalevengonodisposti8 Q ll/m.
Le barreverticali,chesonoprolungatefino al coronamento,sonocollegate
per sovrapposizione e la lunghezzadel trattodi sovrapposizione
dev'essere
( cona: 1,4):l s= 1,4l b.
Lo sforzotagliante,nella sezionea una distanzadall'attaccodella mensola
utile,valeV7= |.5/2.18 82K, = 2391*r-,\ralore infe-
pari all'altezza
rioreal taglioresislente

t -)r-
v,,, I o..l.r'l "r'
1.2-ast-!+1le6s 3e034k\
I - L \ slO ,'l't. s r.,,,,..: -l
I /
I 2. Dimensionamento
della suola difondazionea valle
I
162 kN/m2 Poich6il momentonella sezionedi incastrod inferiorea quello che si ha
cil
nella sezionedi attaccodella mensolaverticale,d sufficienteprolungare
tr
I
=l

nella suoladi fondazioneI'armaturaprima calcolata.


IJ
E f- 3. Dimensionamento
della suola di fontlazionea monte
z 4 N/mm_
RL='-* La distribuzionedei carichi che sollecitanola mensoladi monte d ripor-
r_-
tata in Figura4.60 e il momentonella sezioneMN yale 911 kN . m/n,
C.CU --
al qualecorispondonoi valoriadimensionali p:0.059, ar= 0.059e U":
Figura4.60 Dimensionamento
dellamensola 945 898 N .
or monle, L'amatura richiestad pertanto
t
t,
f.
Spintadelle delleterre; applicazionidolla teoriadella plasticita
l ... 231

945898
=2719 nvn2(9 O 20/n)
dt
t alla-qualesi associaun'armaturatrasversaleparia Ar:0.2 ,
2719= 544
A l2l200 mm), e si osservache,an&e in qriert" Lr", ,irrft"r"
"":1.A
soddisfatte le prescrizioni relative alla verifica a fessurazione.
La disposizionecostruttivadell'armaturaprincipaled illustrata
in Fizura
4.61. alla quale d da aggiungerequella secondariaseconOogti
schl'J
nportati nell'AppendiceD.

I Q lllm
/4.9 Muria contraffoni 10 O 2glm
I
QuandoI'altezzad€l muro superai l0 o l2 metri. lo spessoredella men_
sola nchiestoper far fronte alle sollecitazionidiventasignificativo.
oer
crli si awene I'esigenzadipassareda unapiastramassicciaa
u;;;"#;
(Frgra 4. 62a-b).
Una-prima soluzione prevede I'introduziore di contrafforti interni,
sic_ a
ch6la piashafrontalefirnzionacomeI'ala di una sezione
a ?e 1,";;t ."
di hazione d disposta nelle nervatffe.
L'introduzione di contrafforti estemi C mello interessante Figura4.61 Disposizionedell'armaturaprinci-
da un punto di pale.
vrsta meccanico,giacche la zona compressasi riduce allo
spessoreder
T contrafforti e inolte pone problemi estetici, talora mitigati datt,'uaorlon"
O,
una vanazione dell'altezza dei contrafforti secondounalegge
sirnile a quella
dei momenriflenenti tFigvra4.63a_b\.
Bencb€la sFutturain.s6-risu h i piri leggeraconl.introduzionedeiconh?ffortr,
essendomodestala differenzaha il pesounitario del calcestruzzo quello
e
del terreno, per quanto concemela fase di predimensionamen
,"ln;;;i"
F considerazioni gid espostea proposito dei muri a mensola (soprutt
quanto dguarda il rapporto B/m.
" itto p".
Peralho, alla riduzione di volume di cAlcestruzzoofferta questa
da soluzio_
ne, fanno contrasto le maggiori complicazioni di posa in opera
a"ff" ar_a_
L hue e di setto.

a) Muro a contraffortiinterni;b) [/turoa contratfortjesterni.


lt--

232 Capitolo4

Figura 4.63 Contraftortiad altezzavariabile.

generali
4.9,1 Disposizionl
In basea considerazionianaloghea quelle svolteper i muri a mensola,lo
spessoredella fondazionevaria solitamelte da H/10 a H/12 e la distanza
tra gli speronioscilla da H/3 a H/2. Lo spessoredi questi ultimi non pud
essereinferiorea 250/300mm, sia per esigenzelegateal gettoe all'allog-
giamento delle armature,sia perch€essi sono soggetti a sforzi di taglio
apptezzabili.
La piasta fiontale deve avereanch'essa,per gli stessiproblemi esecutivi,
uno spessorenon inferiorea 250/300mm, anchesetalom si cercadi adat-
tare la sceltadello spessoreall'altezzadel muro e alla distarzatra gli speroni.
Un aspettopratico che condiziona molto il progetto dei mud a contrufforti
riguardala disposizionedei giunti di dilatazione.Anche se si tratta di un
aspettosul quale si tomerd in seguitonella sezionededicataagli aspetti
esecutivi,d necessariopremett€rcalcuneconsiderazionisulla loro distan-
za, essendoquestoun elementochecondizionala definiziouedello statodi
sforzo nella piastra fiontale.
La Figura 4.64 presentadue possibili disposizioniin pianta: nella prima
lcasoa) si raddoppiano Ie nervature in corrispondenza del giuntoe le luci
dei vani sonotutte uguali,mentrenella seconda(caso6) non si mddoppia-
no le nervature ma si varia la luce in corrispondenza del giunto, in modo
che i momentiderivantidalla flessioneorizzortalesianotra loro uguali.
Trattandosi di muri alti, d pratica corrente disporre i giunti ogni tre o quat-
tro vani.

4,9.2 ll progettostrutturale
Va premessoche il calcolo strutturale dei mud a contrafforti non d affatto
agevole,a differenzadi quantovisto per quelli a gravitdo per quelli a men-
sola.
In letteraturasonostatiprcpostivad approccie, tm questi,quello suggerito
da Huntington(1957) d ampiamenteconvalidatoda esperienzepositive.
Iniziando dalla piastra frontale, si osservache si tratta di un elemento
bidimensionale,libero nella parte alta e vincolato lateralmenteai contrafforti
e in bassoalla fondazione.
L'efficaciadei vincoli lateralivaria lungo l'altezzae, perler'ercontodi tale
vadazione,Huntington(1954) suggeriscedi calcolarei momenti di cam-
II
II
233
I Spintadelle delleterre: applicazionidella teoria della plasticita

Figura 4.64 Disposizionedei giunti.

Figura4.65 Diagramma dispintaper ilcalco-


lo dei momenli di campatanella
oareteverticalein llessioneoriz-
-T zontale(Huntington,1957)'
I H -h
l4
JI H - h
--'.
t-
T
H-h
l4
+ I H -h
t--
t - "-
Distribuzione
secondo
Rankine

pata in flessione orizzontate con il diagramma in


di spinla-corrispondente
irigura 4.65 alla zorla tratleggiata, mentre i momenti di appoggio vanno
cicobti utilizzandol'analogodiagrammamostratoin Figura 4 66'
In entrambii casi il valore di p1 d quello che si ottienedall'applicazione
della tgoriadi Rankin€.
Si assumeinoltre che la dsultante,corispondenteall'area del tdangolo
ABC inFigtrra 4.61, vengatrasmessacome carico verticale alla fondazione'
Per quatrto-concemel'entitd dei momenti,nel casopir) sfavorevoledj tre
contraffonisi adottanoi momenlisugli appoggiindicaliin figura 4 68'
mentree consisliabile aumeniare quellidi campat^ dapl2'24a pl2'2O
234 Capitolo4

p1
,2
I
-T
H-h
-'7
_+' t\
I H-h \\
_Tl4 LL\
I H -h
+-u-n
tt\\
I N
I4 I sl\
t --A \
I/:\
Dist.ibulone
secondo
Rankine

Figura 4.66 Diagrammadi spintaper il calcolodei momentiagli appoggidella pa- Figura 4.67 Caricoirasmessoin fondazione.
rete verticalein flessioneorizzontale(Huntington,1957)

del
Nel casoinveceincui i conhafforti sianoraddoppiatiin corrispondenza
giunto (Figura 4.69), si procedecome segue:
a) nellapartealtadellapiastra,per [e condizionidi vincolo non dissimili da
un sempliceappoggio,si adottanoi momentiriportati in Figua 4.694;
b) nella parte bassa,tenendo conto dell'estrema rigidezza dei contrafforti,
si awebberoi momenti teorici moshati in Figura 4.696,ma d consigliabile
adottarei valori pit cautelativi riportati in Figura 4.69c;
c) in entrambi i casi i tagli vengono calcolati con dferimento a uno schema
isostatico,conun valore di spintapari a ool2, essendooo il valoredella
spinta calcolata secondoRankine.
Per quanto concemela flessiotre nel piano verticale, sempresecondo
Huntington(1957),si fa riferimentoal diagrammadi momentoriportatoin
24
Figua 4.70.
10. 41 Il t o 4 1 tl
La distribuzione indicata corrisponde ai momenti massimi, che si verifica-
(a) no nel piano medio tra i contrafforti.pari a

M1= 0.03p1l (H h) (4.8e)

p1 I (H
M,: O,O075 h) (4.e0)

Nella (4.89)e nella (4.90)p1 indica al solito il valoredella spintaal livello


della sezionedi attaccodella piastracon 1afondazione,calcolatasecondo
Rankine.
I suddetti valori si riducono awicinandosi ai contrafforti, con legge
parabolica. Per semplicitd operativa si assumedi mantenerecostanteil va-
(b)
lore massimo per un tratto pari al terzo medio del vano, riducendoli poi
Flgu.a 4.68 Momentidi calcolo. linearmentea zero.
li
Spintadelle delleterre: applicazionidella teoria della plasticia ... 235

(a)

-p t2 -p 12 12 -p t2
12 12 - p12 12

pt
24
(b)

Figura 4.69 Momentidi calcolo.

Ma=o.oo754t (H-h)
l-r
H-h
4

H-h

H-h
4

M f O .0 3 P t l \ H - h l Figura 4.70 Flessionenel pianovertlcale.

Lo sforzo di taglio nella sezione di attacco della piastra con la fondazione


nud stimarsi con la relazione

V: 0,4p1I (4.e1)

con I'osservazione,anche qui, che tale valore si riferisce al piano medio ha


due contrafiorti.
La sua distribuzione nella direzione trasvenale non ha comunqueun reale
interesse,giacch6 il taglio dev'essereassorbito senzaI'intervento di arma-
tura trasversale.

f_
236 Capitolo4

Passandoalla disposizionedelle armature, quella orizzontalea ridosso


dellapareteeslemadellapiastrar ieneorganizzala in tre /one:unasuperlo-
re e una inferiore di dimensione (H h)/8 e la terza corrispondentealla
restante pane.
L'armaturadellafacciaa ridossodellaparetea contattocon rl terrenovlene
anch'essaorganizzatain trc zone:
quella superiorepari a (H - h)/4, quella inferiorepari a (F1- l)/8 e quella
centralecorrispondentealla restanteparte.
L'armaturavertiqalesi dispone,lato monte,per un tratto pari a (H h)14(a
partire dalla fondazione),secondoil diagrammadi momentomoshato ln
Figura 4.70. Sulla faccia a valle si disponeI'armaturacorrispondenteal
momentoMo, fino a un'altezza3(H - h)14,alla quale si aggiungela lun-
ghezzadi ancoraggio.
Su enlrambele paretidev'essere presente in ogni casoun-amaturaorlz-
zontale e verticale minima, richiesta per compensaregli effetti delle
deformazioniimpresseimPedite.
Il calcolodella suola di fondazione a valle si dduce anchequi a quello di
una mensola.Larmatura l" viene prolungatanella suoladi monte(Figura
4.71), per consentirela realizzaziotredello schemastaticomosfato in Fr-
gura 4.73b,discussonel segulto.
Risulta invecemolto complessoil calcolodella suola di monte, perchesi
trattadi unapiastrarelativamentespessa,con vincoli di differenteemcacia
su tre lati e libera sul quarto.
Con riferimento alla Figura 4.72a,essarisulta sollecitata:
. dal pesoprcprio,Ft;
. dal pesodel te[eno agentesulB, F2;
dellasuoladi
. dalli componentiverticale e orizzontaledella spintaagentesuBE, F3e F4i
Figura4.71 Dimensionamento
va e.
. dalle componentiverticale e orizzontaledella della spintasu BC, F5 e F6;
. dalla risultantedelle reazionidel teneno,F7;
. dal momentoM,. trasmessodalla suoladi valle

I
4t:*
ptanP si nP l . pt anB
\)-1k4:::,p
+1 --a
-1-1
(D)

Figurc 4.72 Dimensionamentodella suola di


monle,
Spintadelle delle terre:applicazionidella teoriadella plasticita... 232

Per quanto conceme la valutazione degli effetti del momento M., se si tra_
scura la rigidezza flessionale della piastru verticale, lo schemaltatico pud
ricondursia quello mostmtoio Figura4.736.cheevidenziacometali effeni
si faducano in una hazion€ F8, lrasmessaai contrafforti. L analisi dello
stato di sfozo viene semplificata immaginando che la suola di monte sia
soggettaa un cadco con distribuzioneparabolica,la cui intensitdmassima
p8 si ottieneimponendola condizione

M^
ps=2,4; (4.e2)

Noti pertantoi carichi da q a FB,d possibiledimensionarela suola di


monte come una lastra continua vincolata ai contrafforti. La valutazione
(a)
dei momenti si effeth.racon gli stessischemi gid visti per la pareteverticale,
a secondadella disposizionedei giunti e, se occone,suddividendooppor_
tunamenlela lastrain strisce.in modo da tenerconto della variazionedei I
carichi lungo .48 . I
I1 calcolo dei contralforti va ricondotto a quello di una mensola dl altezza
variabile. I 6" + ' ,8
Nota la spinta sulla parete verticale e definito I'interasse.r tra i conhafforti
(Figura a.74), si determina iffianzitutto la distribuzione dei carichi susli r! l-
stessi. /\t f-----------r I
Solitamented possibile tuascurarela componenteverticale della spinta e far M,\
'| - - al-----------------
---i
riferimento,nel calcolodei momentie dei tagli. solo alla componenteoriz-
zontale. (b)
Il calcolo a flessionedi qualsiasisezione,comela M-M, riohiedeDrelimi-
Flgura 4,73 a) Carico fittizio equivalenteal
narmentela valutazionedella larghezzacollaborantedell'ala cornp..rru, momentotrasmessodallamenso-
Trattandosidi una mensolapuo assumersi.in accordoa quantosuggerito la di valle (Huntington,1957);b)
dal Mod.el Code CEB-FIP e con i simboli riportati in Fiswa 4.74 Schemastalicoper la determina-
zione di FB.
b e = t+ 0 .3 (H -h )< s

(4,

Figura 4.74 Dimensionamento


di contralforti.

I
238 Capitolo4

Il calcolo procede a questo punto come per una sezione rettangolare di


larghezzab" e altezzautile d, con l'aiuto dell'Abaco C-7, ammessoche il
rapporto .lr/d,indicato nello stessodiagramma, nor, superi hy'd.
Al solito si calcoladapprimail momentoadimensionale

Ma (4.e3)

e, ricavatoil valore di @,si determinala capacitdmeocanicadell'armatura


4, definita da

U s: a' fcdbe d (4.e4)

Trattandosi di un elemento di altezza vaiabile,la capacitd meccanica da


metterein oDerasecondolo schemamostratoin Figum 4.744d espressa da

(4.es)
' cos d

L'armaturacorrispondentealla suddettacapacitdmeccanicava dispostaa


shati, per motivi di spazio,e va ancorutanella fondazione.
Semprea causadella vaiazione dialtezza, I'azione taglianteridotta e espres-
sada

v " 1= v -4 t n a (4.96)

conz = 0,9 d.
Per assorbireil suddettosforzo si dispongonole staffeorizzontaliindicate
itrFigva 4.75a-b, ancoratenell'ala compressaintomo alle bare verticali'
Indicandocon Urrla capacitdmeccanicadellestaff€e cons la loro distanza
di senarazione, la relazioneda soddisfared la seguente
(b)
v,t<v"u+ o.g!u,t (4.e'1)

nella quale

--JilL
- ., vc,,=lt k (1.2+ 40p)]bd (4.e8)

ffi B- B
Il valoredi calcolodella tensionenelle staffenon dev'essereassuntosupe-
riore a 400 N/mm2.
Inolhe, la verifica a compressionedelle bielle di calcestruzzorichiedeche
sia
Figura 4.75 Disposizionedelle staffe:b) oriz-
zontali;c) dell'armaturadi sospen-
sione. I/d < 0.27 t dJ;d (4.ee)
dellatsoliadellaplasticitA
Spintad€lledelleterre:applicazioni ..' 239

Jirflim limitazionenond soddisfattarisultanecessario aumentare


'lr r:b4lo spessore / o entrambele dimensioni.
frr*rn ocservatoched importantochele staffeorizzontalioperino
r&ccollegamento ha la pareteverticalee i contrafforti,riprendendo
h- g€oeratadalla spintaorizzontale,pari, perunia di par€teverti-
*,e2-s.
Ilqrii Eoccanicadellestaffedevb.pertanto risultarenoninferiorea

Ustl= rf 'Ph's (4.100)

lft di Uo.1 va sommato a quello di Uy fomito dalla (4.97), al fine di


lEiE i diaieEo delle staffe, da sagonare secondo uno degli schemi
frri in Figura 4.76.
Elmbha del tutto analogo si pone per quanto concemeil collegamento
lhfudazione e i contratrorti.
3a:i irdica con la forza per unita di lunghezzatecessaria arealizzar tale
rcsione, la capacita meccanicadell'armatura verticale dev'essere

U"t,z: lJT (4.101)

h cdrispondente annatun viene disposta secondo lo schema di Figura


4?5c e viene protung^ta per trli,ta I'eltezza del contmforte, it'modo da
c@ere la fessurazioneprodotta dalle deformazioni impresseimpedite.
I &gli costruttivi relativi a tutti gli elementi descritti in questopaxagafo
so riportati in AppendiceD, nelle schedeDC-01.08- DC-01-12.

/L10 Criteridl dlmensionamento


e verificadei dlalrammi
L termine diaframma indica una lastra, gettata in opera la cui stabilitd d
garantita clallamobilitazione della resistenzapassiva e dalla eventualepre-
senzadi uno o piri vincoli (si veclala Figura 4.16/).

t.l

(a) Figura 4.76 Ancoraggio delle statfe.


240 Capilolo 4
- ' i- r "- \ r r ( - \- i+ Q' ' ir \ ' : ''
- i - f , r - ! 1 r - -, : ,1 ,:

a\!\ i. \ + itr'tll \!.P-i'\ La deformabilitddetl'operad in questocaso sufficientementeelevatada


-1r.,.;.
influenzareil campo di sforzi nel teneno e la distribuzionedelle azioni
all'interfaccia, pertanto rl p]qSgqo q9'or!bb9-u!9qqin4gl9,4qu! aaalrct
r.. eo- in. r .,'" f :: "qn
di interazione.
tu . L J i l ,s -e\ che
suppone
Tuttavia,si ricorreso'"ot" 4 491q9qj9|1L9!L!lq49I!l.lj9.si
ffi icorrimentoplastico.assumendo cosi
J5r /. \: delle azioni all'interfaccia,e si prescinde dal metter€
.-?1.-f. ko ern ijr ..ji^l nota la distribuzione
-. r- '- in conlo la risidezzarelativastrulfura-terreno
: Jl o: ' . . . . : ^t . ' i ' di rottura
li Nel casodi
"-@meccanismo
d ,appresentatoE.trratotazio* intomo al punto O, prossimo alla base,e ]a
u:. i.r.) della resistenza passi-
.." ': 7 '. i a d '' f -. ' stabiiitddell'operae assicuratadalla mobilitazione
' ^:a
va, sia a valle del diaframma nel tratto al disopradel punto O, sia a mont€
i,. ^.- . t.i, 1-c nel hatto al disottodi tale Punto.
L analisisemplificatacheiolitamentesi'efethra considerala distribuzione
-i.itoi" -
a,," ] 'ot-
- - taiiEdETl6lFintalttiva-eddll-aresisrenzapassivqagential disgttodgl punto
di rotazionesia rappresgqtldulb&Zn R. applqala rn L,l'qsr rpotlzzacne
sia trascurabileil momenlodi trqslorlo-.-
Ljt*s"G fotd".inGje O"i ptobtema,rappresentatadalla lunghezzadi
im;o-rsamento4 si ottieneimponendol'equilibrio alla rorazioneintomo
-A;unt6-ddn modo da escluderela resis-ervaR, incognita.lNel casoad
6t. P' \t
'
(,..
C " ., .i ,\-.,
i
' ' l'l

..\'r 7,'
l\. I ,..- - t'l

,iil

(a)
i.

11 r tJ
l\.1

Figura 4.77 Analisidi stabilitedi un dialram-


ma a mensolae relatividiagram-
mi delle caratteristichedi sollecl-
lazione.
Spintadelle delle terre:applicazionidella teoriadella plasticita... 241

esempiodi tereno omogeneoe di assenzadi falda,utilizzandoi simboli il


I . \Lacclalr \
cui significatod illustrataitFig.ua 4.77b2,I'equazionerisolventealla qua-
le si perviene e la seguente 1t. Ll \ie f AQ( : '1
Co4!r'o
Jl
ra- 111 q.ruDu Lp{ i'iAYa trA
' :r d 3 - KA th +d f= 0 (4.r02) uoP bQ.i !'.,i'-: l
Lt

{"- *c

leneleJ, va owiamente tenuto presenteche la spinta attiva e la resistenza


passivadevonoessereespressein termini di tensionitotali, cosi comegid
chiaritonel Paragrafo4.5.3. ':-,
:'-< ;.

Nel caso in cui la parte tuori terra del/fid;ii sia vincolata da uniii6--'
lGEfitYo da un-py41to4Q-!gstabilitd dell'opera e garantita dall'azione del 'J

vincolosuddettoe dallamobilitazionedellaresistenza passiva(Figura4.78).


L'analisi limite pud esserein questocasosvoltacon rifedmentoqdue pos- c
sibili altemative,a secondadell' ipotesichesi introducesullecoudizionidi
vincolo della parte di diafiamma immorsata nel terreno.
i) Se si ipotizza per la parte inferiore del diaframma una condizione di
sempliceappoggio(condizione definita di estremo libero, dalla dizione
anglosasso$efree eorth support), la struttura risulta isostatica e, nuova-
mente,le condizioni di equilibrio sono suficienti a ricavare le due inco-
gnitedel problema.rappresentate dal hatto di infissioned e da--a-19g4jg_
ne del vincolo F.
T-equinU;o aU rotazione.intomo al puntodi applicazione{ella forza

4.78 e con le ipotesidi mezzoomogeneoe assenzadi falda,l'equazione


risolvente alla quale siferiieneEa seguente

lK; (2.
2 FP'\3
a,-f,rx^lla.n-!<n+"t
&+ a+ al=og1s31

dalla quale si ricava d.


Successivamente. l'equilibrio alla taslazione orizzontaleDermettedi de-
terminarell valore ilellaforz;a E
Poichdla rotturapud prodursiin questocasqper erata valuEzio[edela_
resistenzapassiva,o per mancanzadi vincolo in testa.e prassiaDDIic-are
242 Capitolo4

Flgura 4.78 Analisidi stabilitadi un diatran-


ma con ancoraggjoin testa e se-
zione liberaa a base (Iree earth
suppon).

\ \ \ I . N- . * tt!. t
g ir
.r. , )r1 1
-. ,,
* tl,'.ro d g"' T-'- .;
'
. C-e.".^ k,. c.'- u" ' r ""
N;.1 : \i r. ie)
'..
(b) Spinte
,i -,
- t
:,

.,,.. i .,

T\n-- . i, S: '
\ 4. ii,
.- i

"l'
--l

(c) Deformata (d) Taglio


I (e) Momento
-.
)
un coelliclenledi sicuezza(solitame;tepari a 2) alla reslstenza
passiva
e@entepafra rli;i fifugt[
@
ii) Nel casosi introducaI'ipotesi di estremofisso(dalla dizioneanglosas-
sone@entenonsi
pud prescinderedalle
Partendocomunque dall'osservazione che in corrispondenzadel punto
Cin Figura4.79 si ha momentonullo, si pud pensaredi inserirein corri-
1 spondenza di tale sezioneuna cemiera, spezzandocosi la struttura in due
I travi separate, la prima semplicementeappoggiatae quella inferiore co-
\ stituitada unamensola.
Il procedimento semplificato che ne deriva d noto come metodo della
tave equivalente lBlum. 19501.
_Lq_profondilddella sezjonein corrispondenzadella quale va posta Ia
-_-__.--_
cemierapud assumersi,aenz@Ir,
a partire dal fondo scavo.
t-IEquifi6fro atErcta;Gfintomo al punto I consentedi determinarela
,i reazione R. e, successivamente, I'equilibrio alla traslazionepermette di
<. determinarela reazioneF.
I Infine I'equilibrio alla rotazioneintomo al puntoD consentedi determi-
I nare la lunghezzadel hatto infisso.
r,, lu
t
., " i
o".''""u"
'i,',''r- dellateoriad€llaplasticita
Spintadelledelleisrre:applicazioni ... 2/|3

Figura 4.79 Analisidi stabilitedi un diafram-


ma con ancoraggioin testa e se-
zione di base fissa (fixed earth
suPPort)
.,oF\j sA):ir - t,xJ;-: C l ,? 'I 5 "fA€ i

11<.\- -G.\.!
(,€^I r!,e
".'13,''-l'+")
l Q, :-€o C^ !' p11 ,r':f- ir!
lL
Di (o(e."?" k^ q,'. i-rr l.r,.,r
! .ql
::.r i::.... 1f U'rAa. It t
J ;' "' layDeiormata (b) Spinte

. .^e;i fo-e Pe!.-' "3*-


--]

\l
, ,s'l- \, .! \ I y-c

\F s * .l .r {- :. .1

--l\ \ ' - r ..: j xt l", i, ^ l - - x^YcI.v+i '. '


-

!
(c) Taglio (d) Momento (e) Traveequivalente T{ ltf'
-.1 -'

I
{-: 1 l, . il ic:-'! )
I Al solito, per gamntire la presenzadella reazioneR, la lunghezza della
parte infi
qucsrocaso alcutr coenrcreDre or siiiF?-za alla resistenzaoassiva.in
-.i

I
,!,-
4.10.t Analisidello stato di sollecitazione /'--
L analisi limite presentatanei prccedenti due punti consentedi definire la
'r r, X--l
profonditd di imrnorsamentodi un diaftamma nelle varie condizioni di vin-
I colo.
-:t,/'
-l

! aralizzato passandoallo studio dell' interazione struttura-terrenq.-


Soventecomunquetale interazione d ancorauna volta tmscuratae la proc€-
dura convenzionaleper il calcolo delle sollecitazioni nel diaframma preye-
.
nell'analisilimite.
Va perd osservatoche, con riferimento a questo particolare aspetto, al di-
sotto dello scavova introdotta la resistenzapassivasenzaI'applicazione di
alcun coefficiente di sicurezza. Tale scelta d eiustificata dal fatto che in
244 Capitolo4

prossimitddel fondo scavoi movimentidel diaframmasonotali da produr_


re Ia mobilirazione quasitotaledellaresisterapassiva. per cui si pud am_
mettereche,procedendodalla sommitedel diafiammafino alla sezionedi
mom€nto.massimo(Figura 4.80), il diagrammadi momentocorrisponda
alla distribuzionelimite delle sDinte.
Al disottodella sezionedi momentomassimo,non d pii mobilitataintera_
mentela resistenza passiva. percui l.andamento dei momentinon DuoDiit
esserecalcolatoin basea taleassunzione(essosi smorzerebbe tropporapi_
damente,con elevativalori degli sforzi dilaglio).

moqlg{ j3! puflro


I'U 1lar Emtggqt rnq!!!mo al ptede
masslmo at piededel
del dratramma,
diafiam*u, come mostato
uto in
in
"omi -ost
Figura 4.80 Diagrammadel momentoflellen_
anche sforzi 4
te ottenutoconsiderandola com-
plela mobilitazionedellaresisten_ Non conveniente mettere in
za passiva. slmmet ca,come

ve con l'

4.10.2Aspettiesecutivi
La_grylqgqlqfnfma del calcestruzzo non dev'essereinferiorea 25 Mpa
ed d raccomanilato,
pd[i65iffiiiii-getto, chel,abbassamento aleono-ii-
Abramsnon sia inferiorea 150mm. per non aumentareil mppofio acqua-
cementoolfte i limiti raccomandabili,si impieganodei fluidificanti.
L impiegodei fanghibenroniliciinvitaa valutarecon una buonadosedi
cautelala lunghezzadi ancoraggiodelle barre.In baseagli srudi effettuati
jiY t 968). l'aderenzaacciaio-catce;ruz;puo-;isutiF;i:
**pqtel
ootraqet )u"/" _
9id_richiede.che.vengano raddoooiatele usualilunglezzedi ancoraeeioe,
in alcunicasi,pud esserenecessarioii ricorsoad altri accorgim"nti qiufi tu
saldaturadelle baue trasversalicon quellelongitudinali.
D C -O1.19 in
. AopendiceD.
Le schedeDC-O.1.15-DC-0.1.19, dguardanoin particolarele connessioni
fta travi e piastre, eseguitein opera, e il diaframma.

4.11 Scavipuntellati
Gli scavi puntellati rientrano nella categoria degli interventi tempomnei,
caraltetizzati da alcttnepeculiaritd ffi
Innanzihrtto questi interventi non ruppresentanoil dsultato finale, per cui
la sceltadei margini di sicurezzae gli aspettieconomicisono legatia que_
sto carafteredi pro.!.visorietd.
Sovented difficile definire un progetto esecutivo in hrtti i suoi aspetti, per
cui d importanlecheil progettistaprevedapir) di un possibitescenario,con
(b) le relativecontomisure,in manieratale cheil programmadei lavori possa
Flgura 4.81 Diaframmasoggettoanche a ca- essereadattatoalle reali condizionidel terreno,riscontratenel corsodesli
richi assiali. scavl.
Spintadeltedelleterre:applicazioni
de a teoriade a plasticitA... 24S

A talepropositonon d superfluosottolinearcche I'interventoandrebbeaf_


frontatanello.spiritgd,elmeto.loosset-vazionale
(pgck, 1969),la cui essen-
za e nas\umtbtlenel seguentipasst:
i) elaborazionedi un inventariodei possibiliscenaridi rischio,cheposso_
no presentarsiin relazionealle condizioni del sito e al programmadei
lavori;
ii) definizione
degli inlervenliallemati\i- ai quali riconerenelcasoin cui
le assunzionidi progettoiniziali non do,resserotrovarerisconfo nella
realtd;
iii) individuazionedegli elementipii significativi, che possonoespletare
unafunzionediagnosrica in laseeseculira;
rv) progettodi un programmadi monitoraggio,checonsentail controlloin
temporealedegli elementiindividuatinella faseiii).
In aggiuntaai punti menzionativamo richiamatele difiicoltd chesi incon_
tano rn sedeprogettualequalorasi voglia tenerconto dell,influenzachele
precisemodalitddi scavo(intesesia in termini di procedure.sia in termini
di sequenze temporalilhannosullarisposra del teneno.
Tutti questi elementi fanno si che il progetto delle strutturedi sostegno
degli scavivengaeffettuatoin modo empirico.
Per fissarecomunquel'attenzionesugli elementiche rivestonoun ruolo
rilevantenell'analisi di stabilitd,convienerichiamarele causeche hanno
determinatoeventi di collasso.
a) Nel casodi scavi in terrenisabbiosial disopradella falda, le rotturedo_
cumentatesonoimputabiliquasiesclusivamente a fenomenidi instabili_
td dei puntelli, mente non si sonoavuti casidi collassoper rotturadel
fondo dello scavo.
b)fAl contrario,in sabbiesotto falda, le rotture registratesono imputabili
( principalmentea sifonamentodel fondodello scavo,o a improwisa rot_
I furadellostesso
nelcasol'acquifero risulticonfinaro dadue:n-atiargillosi.
c) Nel casodi scaviin argille,i tempi esecutivisonoin generesufficiente_
mentebrevi da rendereragionevolel,ipotesid!31ra!isiincqryliztqli nqtr
olenate.
se-la profondilljlijgqllfiTgl5lgl!$iste ii pericolodi una rorura
. oet tondocon flllutmentodel terrenoall'intemodelioscavo.Laddorc
talefenomenonon si epr@erinsta_
bilitd dei puntoni,in modo del tutto analogoa quantoosservaioper gli
scaviin sabbie.
La succintadesc zione delle causedei dissestidchiamaI'attenzionesulla
necessitddi dimensionarecon le dor,.utecautelei puntoni e di anabzzarele
condizionidi stabilitddel fondo dello scavo.
Riguardoal primo aspetto,va notatocheman manochelo scavoprocedee
vengonoinstallatii punroni.Iedeformarionj d"llu srn,nura di .to
nsulfanovta vla crescenti.Ne consegrre_cle "onGni
lo_statodi sfozo all,intemo
left!@Eyql@srl"!" p6ASae_eelralqei qlilq-"'r,
246 Capitolo4

distribuzione delle spinte si modifica

di numerosiscaviben documentari 1Peck.19691Terzagbie


sono stati convertiti in una serie

sost€gno,

L.
cui intensitde Dari a

stnq'
-- ..1-
P app=^ uo)Y nl + si d (4.104)

Nel caso di scavi in argille, il primo passo consistenella Yahtgzto!!

@di rottura analogo a quello utiliz-


zato per la determinazione della capacitd portante in condizioni non
drenate delle fondazioni superficiali (si veda il Capitolo 5 per maggiori
dettagli). Da tale schemad possibile dedurre un coefficiente adimen-
sionale

ll2+ t 3lt2

(t3+ | 4Y2

Argilla Argilla
normalconsolidata sovGconsolidata
>- T
: tu.zan
F :I

t+l ^- - ..

10.65KAl H K atH I 0.2+ 0.41Hl


1 - sin@' 4S,,
''a Ke= 1 - m;i
1 + sing
Flgura 4,82 Diagrammidella spinta apparen- ( 6) (c)
te (Flaatee Peck,1973).
Spintadelle delleterre: applicazionidella teoriadslla plasticije... 247

-- vH \
(4.105)
\",
assuntocome indice di stabilitd.

Figura 4.83 StabilitAdel londo di uno scavo.


qi,&-q1&ftfnentoel diagammadi !g spo
elastica(e
sostanzialmente

serva preliminarment" ch"j diug*i di rpintu uppt


scopo di coqsentire la sti4glglleg4$ima3zione assiale qhe. nel cotso f
. degfi scavi. si puo averenei puntoni. Tali diagramminon vanno perlanto ! y i
I
_utilizzati come diagrammidi spintaper il catcot@ { /\ |
parete. ,) _
-TEilfiFmensionamento
desli elementi di oarete si susserisce di ricorrere. I
li r"mpticq3ppoggig-rhrj! d.t : T j\.
mdenza49ll:ultilnopun&nelqqssj. 'r::=l-.'.-- I .1'1:, I
@-jt'r"ll'lai'.d l tt'f. '
vanno valutate corle di cojsuejl 9_ )L-I/
-
di sicurezzapari a 1.5.

dia&ammaancoratoin testae eslremolibero

4,12 Ulterioriconsiderazioni
sulla misura
della sicurezza
BenchdI'impiego dei diaframmi sia estremamentediffiiso, poca attenzione
d stata finora dedicataallo studio della misura della sicurezzadi tali oDere.
Soventeci si limita a estrapolarea esseproceduremessea puntonel caio di
palancolemetalliche,con il risultatochein praticai coef{icientidi sicuez-
za vengolo applicati in modi alquanto diversi tra loro, ingenerando non
poca confusione (per una approfondimento di tali aspetti si vedano i lavori
di Burland er a/., 1981e Simpson,1992).
Allo scopo di tracciare un quadro orientativo si riesaminano nel seguito i
procedimenti che pir) frequentementericorrono in pratica, facendo riferi-
mento allo schema di diaframrna con un ordine di ancoraggio (in corri-
spondenzadel punto,4)illustato in Figura4.84 e supponendodi condurre
le analisi nell'ipotesi di estremo inferiore libero (free earth support).
248 Capitolo 4

i) Un primo modo di coprire le incertezze consiste nell'applicare il


coefficiente di sicurezzaF, allatesrstenzapassiva(casoa in Figura 4.84),
determinandosuccessivamente l'infissioned dalle condizionidi equili-
brio alla rotazioneintomo al punto.4.
I1 valore della resistenzapassivad solitamentecalcolatofacendodferi-
mentoai metodicheconsentonodi teneraontodell'attritomuro-terreno,
basatisull'inhoduzionedi superficidi scorrimentocomposite.
Si tatta del metodo forse pii difusarnente :ulillzzato, e, nel contesto
delle considerazionisvolte nel Capitolo 3, il coeflicientedi sicurezza
cosi appliaatosottolineaimplicitamenteil fatto che le incertezze(di
modello e di parametri)si collocanopdncipalmentenella valutazione
dellaresistenzapassiva,
ii) Un secondometodoconsiste(si vedail casob in Figura4.84) nel deter-
minare dappdmala rcsistenzapassivanetta,a valle del diafiamma,e
nell'applicarequindi a essaun coefficienteF' solitamentepai a 2.0.
Taleproceduraha una suagenesipuramenteempiricaed d difticile col-
locarlain un conlestopiir generale.
iii) Un terzo modo di procedere(suggeritoda Tsch€botarioff,1973)consi-
ste nel determinare la lunghezzadel tratto di infissione senzaapplicare
alcun coefEcientedi sicurezzaalle spintee di amplificaresuccessiva-
menteil valoredelf infissionetramiteun coefficientemoltiplicativopari
a 1.7, nel casodi terreni granulari,e pari a 2.0 nel casodi analisi in
condizioninon drenate.
iv) L'Eurocodice 7 suggerisce,in armonia con quanto viene fatto nel caso
della stabilitddei pendii, di utilizzaredei coeffcienti da applicarealla
resistenzadel materiale. Nel casoin esamequindi si tratterebbedi defi-
nire dapprima un valore caratterktico dell'angolo di resistenzaal taglio
42, di determinare successivamenteil yalore di colcolo trafiite I'lf.ltro-
duzione del coefficientr di sicurezzaparziale y,(pari a 1.25)

, ,( tncp,' \
o) =Ian-rl
'- I (4.106)
| 1.2s.l

e di calcolareinfine, con tale valore, i coemcientidi spintaattiva e di


resistenzapassiva.
Si noti checosifacendosi intervienenon solo sul valoredellaresistenza
passiva(cherisultapenalizzato)ma anchesul valorc della spintaattiva
(chedsulta incrementato).

Un confronto tra i suddetti metodi effettuato su casi relativamente semplici


(terrenoomogeneo)permettedi pervenirealle seguenticonclusionidi inte-
resseapplicativo.
a) Nel casodi analisi effetl:.lateir\ condizioni drenate, per valori dell'ango-
lo di resistenzaal taglio compresitra 25' e 35", il primo (Fo= 2) e il
terzo modo di procedere(F,7= 1.7) conduconoa valori tra loro consi-
stenti,che corrispondonoa un coefficientedi sicurezzaapplicatoalla
tt
l

I Sptntadefledefletarre:appticazionide a teoriadela plasticita


t ... 249

res$tenzr al taglio dell,ordine di 1.5 (sono quindi


cautelativi risDetto a
quaDrosuggeritodall'Eurocodice7).
['

t
Uapplicazionedel coefficieDtedi sicurezzaalla resistenzapassiva
(secoudomodo di procedere)conispoude netta
aff" q""ri t""r"-Jo[iii"rl'oil
cera resrstenzaal taglio ed d pertanto nou cautelativa.

tI b) Le cose si complicano nel caso delle analisi in

colare il secondoe il terzo modo dj procea"r"


condizioni non drenate-
in quantonessunodei metodi tradiionali risof u ,oaOirta""nt".

totale mobilitazione della resistenzail taglio (" p*r"oruoo


"orrirpooaooo
io o-#l
uiu [J*i
p"rr*tili-
I gini di sicureza reali alquanto modesti-),
f fpoflJazi*"
I ara resrstenzapassiva totale pud condurre-"ri".
a risultad Lconsistenti (af,
O f-
esempro,nd-uzionedella profonditA di infissione
i all,aumentaredel
t
coemcletrte dr $cuezza).

t
t
Per i suddettimotivi Burland er a/. ( I 9g I halro
)
$reftl andogn cotr quanto viene fatto nel casodelle
suggerito di procedere in

li (si vedail Capitolo5), come illustratonel sesuito-


fondaziotri suoerficia_

t
l
t
I'
I
I

I = 1 .5 ,2 .0

I
(bl

I
2s,,

l'_
l,'
I &
(c)
= 1.25
(Ec7)
Flgura 4.84 La misura de a sicurezza de e
. struflurcdisoslegno.

[,

I
250 Capitoto4

Con riferimentoal casod in Figura 4.84,la forzapol d la risultantedelle


spinte attive

oo = y .z_2sn (4.10',1)

agenti nell'ambito della profondita di scavo ,.


La forza Po2 d l'azione attiva derivante dal teneno al disopra del fondo
scavo,pensatocomeun sowaccarico
La forza Prn d la.isultante delle azioni del tereno nel fatto inlsso d, nel-
l amDltocel oualesl ha

o p n = o p - oa = (y.zi + 2su)-O.zi -2s)= 4. tu (4.108)

Procedeudoin tal modo, il coefticiente di sicuezza risulta dato da

4su.d.l o
-
O.s(yh L a r7.4.4
- zs"'Sz (4.109)

I valori ottenuti iu termini di F, risultanoconsisterti con quelli derivanti


dall'applicazionedi un coefficieutedi sicurezzaalla resisrenza. comesus_
geilo dall'Eurocodiee Z, in baseal quale occorrerebbeeffettuare te
analii
non drenateutilizzando un vqlore di calcolo definito dalla relazione

* =t u k (4.110)
" , , " =s /s"
,,k 1.4

Si noti che la procedura s\ggeila dall'Ec7 d leggermente pit cautelativa,


perch6 non influenza solo il valore delle spinte ma anclie il braccio
cli
leva , .
'l

Bibliografiaessenziale
1. Le questionirelativealla Teoriadellaplasticitrie all,aaalisilimite sono
tmttate in manieraapprofondita nel volume drW.F. Chen:Limit analysis
and soil plasticity, Elsevier,1974.
2 Itrterameutededicato al calcolo delle spinte e ai criteri di progefto delle
opere di sostegnoi il votume di W,C. Huntingtot: Earth pressures and
retaining walls, Wjley, I 957, da considerarsiun classicosull'aryomento.
3. I criteri di dimensionamento e verifica degli elementi strutturali sono
trattati in dettaglio trel volume di J. Calavera Muros de conte ci6n y
murosde sotano,Intemac,1989.2a ed
4. Per quanto concerne il problema specifico dell'influenza dei moti di
filtrazione sulla stabilitd delle palancole d di interessela trattazione ri-
Sptntia
delledelteterre:applic.\zioni
dellateoriadsllaptasticita
... 251

portatanei Capitoli 5 e 6 del volumedi M.E- Han:


Grcundwaterand
seepage,McGraw-Hill, 1962.
5- h.atratonel presenrecapiiolo riguardagli ancoraggi.II
Y" !:T" _Tl
Capitolol7 delt'opera
di C. Cestelticui di:eitecnii e recnid1.ru
Fo4*,b:,: Hoepli,.t984,7aed.,pagg.562-603, riportaunatrattazio_
Desladeglletementidi progettosiadelletecniche esecutive
e dei con_

6- Perufteriori appmfondimentidello stessoargomento


si consigliail te-
srodi T.H.Hanna:GnrundAnchors,TtnsTe& poUi*tio _ff"C_*-
Hill, 1982.
7. Tematicheinnovative,Wali terra amata e infono
dei teneni, sono
trattatenel Capitolo2l; ..ReinforcedEarth-, reiatto da
F. S"d;;;;
M. Basticke nel Capitolo26,..Gmundan.lo., ,ol *if. io,"iuioiJ
structures",redatto da I. Juran e V. Elias, dell,opera
-A : founaatii
EngineeringHandbook,ed.Hsai-yangFang,V- N.rt
_a i"mof{
1991.
E. Infiag per quantoconcemeI'analisidel comportamento
dellestrutture
di sostegnoin presenzadi azioni sismiche,sl iu f"tt rru-i'"i
capitolo 7 det volume di S.L. Kraner: e "oorlgiu
Engineerfug,PrenticeHall, I 996. "ot""niiiit:-oiifqiii"

I
I
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