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Fondazioni dirette:

capaciti portante,
cedimenti,
teoria
dellaconsolidazione
5.1 Introduzione
Comegid evidenziatonel Capitolo 1, il progettodi una fondazionerichie-
de la definizionedel caricodi collassoe la valutazionedei cedimentiasso-
luti e differenziali,la cui entitde da metterein relazioneai valod tollerabili
dalla sovrastruttura.
Nel presentecapitolo I'attenzioned rivolta ai procedimentiche consento-
no di analizzare i suddetti aspetti, mentr€ alle tematiahe struttuali d riser-
vato il Capitolo8.
Quasi semprele condizioni pii reshittive sono rappresentate dai movi-
menti tollerabili dalla struthuae il caricoammissibilericavatonel risDetto
di lali vincolid soventeinferiorea quelloderivante dall'applicazione di un
coeffrciente di sicurezzaal caico linite.
Per queslo molivo si C prelerito trattarenello stessocapitolo A0rambi i
lemi.quellorelativoallolato bilgEi4g e quellorelaiivoall'itrirudine
al servizie,i1 m66s da sottolineareI'unitarietddell'iter progettuale.
L analisi prendele mossedall'applicazionedei teoremidella plasticitA a
quei casi per i quali d possibile ricavare una soluzione esatta del catico
limite. Successivamente vengonorichiamatii procedimentiimpiegatinel-
la pntica conente (evidenziandone il carattere di approssimazione)e si
discuteil problemadella sceltadei panmetri.
Si passaquindi a una disaminadei metodi per il calcolo dei cedimentie
della loro evoluzionenel tempo, si affrontail complessoproblemadegli
scavi, mentre si rimanda al Capitolo 9 I'analisi dei danni associatiai
cedimentie la definizionequindi dei valori di soglia.

5,2 Capacitirportantein condizioninon drenate


Quandosi applicaun caricosuun terrenoargilloso,si instauraun processo
di consolidazione caratte zzato da deformazioni differite nel temDo. con
progressiva riduzionedelcontenuto d'acquae aumentodellerensjoniefi-
caci. Poich6 la resistenzaal taglio aumentanel tempo, d possibile
innanzituttonotarecomele condizionicriticheper la stabilitdsianoquelle
iniziali. _Essendoinoltre la yeLocjLd_di.aBplicaz.rSle
4CtgAL!S_h1slgifi-e4lf:
varnpnle maggiore della velocitriLdi dissipazione delle sovrappressiorri
254 capitolo5

lnlgllltziq-b-q..ta,gi9nevole supp.orre_c!e la -fase di carico abbia luogo i!


condizioninon drenale,senzacambiociod del cqntenutod'acquao dissipa-
zione delle pressioniinteritiziali.
-eirmegilZisb-nisonei Capitoib2, tale casovieneusualmenteesaminatoin
termilJidi tensioni totali (per ovviare alle difficoltd legatealla previsione
delle sovrappressioni interstiziali)e con taleassunzioneil qriteriodi rottura
si riduce a quello di un materiale-pwamente coesivo,con resistenzaal ta-
glio espressadalla reristenzanon drenata su.
E gid stataevidenziatalapotenzialitddei teoremidellaplasticitdnellaricer-
ca del caricodi collasso.Vale comunquela penaricordarecheseil teorema
del limite superioreha il vantaggiodi risultarepiir intuitivo perch6basato
sullaintroduzionedi un meccanismodi collasso,I'interessemaggiorerisie-
de nel teorema del /imite infefiore, giacch6da essopuo ricavarsi una solu-
zione semprea favoredi stabilitd.Poich6tale teoremad meno sempliceda
applicare,in quantorichiedela costruzione drvr campodi sfoni equilibrati
e rispettosidel criterio di rottura in presenzadi discontinuitdstatiche,si
ritiene opportunopresentarenel seguitopiri di un esempio,riportantoinve-
ce sottoforma di eserciziletrattaziofi relativeall'applicazionedel teorema
del limite superiore.
Perintrodurreil problema,si consideriuna fondazionenastriformepriva di
attrito e si ipotizzi uniforme il carico unitario da essatrasmessoal terreno
(Figura 5.1). Si suppongainoltre che il teneno sia privo di peso,che la sua
resistenzaal taglio valga s, e che all'esternodell'area di impronta della
fondazionesia applicatoun sovraccadcouniformepari a 4.
Se si introduceuna discontinuitdin qorrispondenza del bordo della fonda-
zione, la costruzionedello stato di sforzo relativo alle due regioni, nelle
quali risulta diviso il dominio di analisi,pud ottcne$i come segue:
i) lo statodi sforuonella regioneB devesoddisfareI'equilibrio e il critedo
di rottura, e pertanto essosarii nppresentato da un cerchio di Mohr tan-
gentealf inviluppo di rottura, il cui polo pud ottenersi osservandoche, in
virhi dell'assenzadi componentitangenzialiapplicatealla superficie,i
piani orizzontale e verticale sono piani principali;
ii) I'uguaglianzadello statosforzolungo la discontinuitd,nel rispettodelle
condizionimenzionate,imponecheil cerchiodi Mohr relativoalla zona
.4 sia tangenteal cerchiodellazonaB e cheil polo coincidacon lo stesso
punto PB;
iiil lqqgq la discontinuitd si produce quindi una rotazione della direzione
della tensioneprincipale maggiorc dr td2;
iv) osservandoinfine che ol,4= 4fim,si ottiene

qti m= q+ 4.su ( 5. 1)

La soluzionetrovata iappresentaun /itzite inferiore dalla soluzione


esatta.
Owiamente, nell'ambito dell'applicazionedel teoremastatico,interessa
raffinareI'indaginein modo chela soluzionetrovatadia un caricoprcgres-
Fondazionl
dir6tto:capacitaportantg,
cedimenti,
teoriadellaconsolidazion€25S

Flgura 5.1 CapaC e podante di una ignoa-


zione priva di attrito in condlzioni
non drenate: soluzione relativa a
una discontinu e datlca

sivamentemaggiore e che tenda asintoticamenteal valore esatto, sl da evi-


tare di essereeccessivamentecautelativi.
Cid pud essere frtto introducendo pir) di una discontinuiti statica come
mosfato nel seguito.
+r FigFa 5.2 ricliama le principali relazioni che caratterizzano to ststo di
storm rn una regione attrauersatada :
iL il rynt9ryTpprcsenta eil puntop.{
lo statodi sforzorclatvoallazotr€'A
d il polo del relativo cerchio di Mohr, ottenuto tracciando da Muua pa-
rallela alla discontinuitA;
ii) le componenti normale e iangenziale dello sforzo devono essereusuali
prerle due 2one a contatto della discontinuiti, per cui lo stato di siorzo
dell'elem€nto appartetrentealla zona.B d mppres€ntatoancofa dal punto
Me il polo del cerchio di Mobr dal punto p3;
iii) la rotazione delle giaciture sulte quali agiscono le tensioni principrirli
maggiori che si produce passandodalla zona,4 alla zona d rappresen-
-8
tatadall'angolo 4
iv) la distaDzaha i cenhi dei due cerchi di Mohr e data dalla relazione

A s = s 3 -s ,4 = 2 s u .s i n a (s.2)
256 Capitotos

Figura 5.2 Angolodi rotazionedelledirezio-


ni principati attraverso una di-
scontinuiD loB

ttl
tlr
-i-
loe
ool
t-
I
I I
llt- -
TI o a
tl

I M(oa = oB; TA =
'-B)
(1) ?=90'-d
go'-a
(3)a= 180" -so' - i =99;-A
t2) 6=$= (+ )? -6 = d

Riprendendo il problema della capacitdportarte di una fond^zione priva di


attdto si suppongaora di introdurre due discontinuitd statiche io aooirpoo_
denza del bordo della fondazione (Figura 5.3).
Se si
Sgallgppone cbe la rotazionedelle direzioni prircipali si riDartiscaeoua_
ryg4gllq le discontinuirdrtalc ass.yzrone
itaie assunziiie notr e com
;;;uilF.b"nu;;i. le
ryr:-:r::yrry
necessaria). atftaversaudo
----i-.,.:--.:
ognunadi esseS li unlii6.eilT=-+Sl-
ti
Il cerchiodi Uotuiiiatiuo attalonaC e definito dalla condizione
ronura e slato

nel
zonaB hacciato imponendo che esso
pass: per-.il ,q e i[ suo polo d rappresentatodal punto ps. Infine il
tulo
cerchio di Mohr relativo alla zoaa A si ottiene individuando d-apprimail
punto N, tramite l'angolo a, e imponendo quiudi che essopassl per
tale
qunlo _LaJe.fta_tracciata per N da p, individua ta giacituradella ;econda
orscoDtrnurta, 5l Doh ora che dalla geometriadella Figura 5.3 d possibile
stabilire che la distanza tra i centri dei due cerchi estr;i vale

OA-Oc = 2. (2susir,a) (5.3)


Fondazionidirette:capacitaportante,cedimenti,teoriadella consolidazione 257

Flgura 5.3 Capacitaportantedi unatondazio-


ne privadi attritoin condizioninon
drenate, in presenza di due J
discontinuitastatiche

O B - O c= 2 s r' s i n a

e quindi il valore della capacitd portante sare dato da

qtim=q+2su(1+2sifi.rl) (5.4)

la (5.4) assumela forma eenerale


_!g_s_!,lg!,qdJgp_n_qf-{ls,co-nl!ggitd,

', (s.5)
, qim = q+ Nc . s u

nella quale

( .\
Nc=2ll+n-sin:z) (5.6)

Al coefliciente N"si d ilnome di cpemckfie di.capalitd portante e sip]ui)


o,Csgy4!9-9h9p9fI_te@nte a infmito essoassume

i N" =2ao (5.7)


258 capitoto5

(bas{asviluppare
in serie, ri* = *-{*{
scrivendo: -4.....".,.
7| -"" '
sr pudinohe dimostrarechel'espression" jlu",u
"ort
qy-=q+(2+r).su (5.8)
*".q.""11igtlenibiteapplicando
it teorema
detlimiresuperiore
(si
::1*19_"

i)T3i\i';2i;1,:T?i2
1i:ii'i',3i1ffi :::;::::,:;
:i:i,:;,il:i:f,l:
bibliografichealla fine del Caoitolo).

Esercizio5.1

Ricavare
il valoredellacapacitaportantedi unafondazione lisciain
condtztont
nondrenateapplicando il teoremadel limitesuperiore.
Con.riferimentoalla Figura 5.4. si ipotizzache il meccanismo
di rotnra sia
coslrtuttoda due cunei di eshemitee da una zona centrale
formata da un
fasciodi discontinuiti cinematiche.
Sesi imprimealla fondazioneuno spostametrto virtuale&. i movimenlidei
que cuDernsultelanno

6ra = 6vb = 6iv.J, .

Il lavorointemo.compiuto(peruno spostamento virtuale&) dalletensioDi


agentrrDun tasctodi discontinuitri. si ottienesommandoal lavoroeffet_
tuato lungo I'arco di circonferenzaquello effettuatosui piani
radiali (ii_
gura 5.5)

ee
--fr= su.(R6e).3w+(s,,R\.(6w60\
dw |
J -
|
J '''

Figura 5.4 l\reccanismodi collassodi una londazionesu terrenocoesivo


I

dir€tte:capacitaportante,
Fondazioni cedimenti,
teoriadellaconsolidazione259

Figura 5,5 Energiadissipatain un fascio di


discontinuitdcinematiche.

R30

Nel caso in esame,essendo , si ottiene

6w=2s,R6ttJ,

Sommandoil lavoro effettuato lungo i due piani di scorrinento dei cunei,


pai a2RsuA,.l2, illavolo interno totale risulta

6w=(2+nb,R6yJr.
Il lavoro estemo effettuato dal carico applicato alla fondazione e dal so-
lraccarico 4 vale

6[, = F,&-qB6v,

e osservandoche 3 = 4"/2 si ricava in definitiva

F.
q,.^ =._t =q+(2+ r\u.
6

Tale soluzionerappresentaa rigore un limite superioredella soluzioneesatta


e pertanto il suo impiego risulterebbe a sfavore di stabilitA. Nel caso speci-
fico essacoincide con il valore ricavato dall'applicazione del teorema del
limite inferiore (Equazione5.8) e rappresentaquiudi ancheil valore esatto.

Esercizio5,2

Calcolareil valoredellacapaciteportantedi unafondazione liscia


postasul cigliodi un pendio(Figura5.6),utilizzando
il teoremadel
limiteinferiore.
260 Capitoto5

Flgura 5.6 Carico timitedi una fondazione -


scia su un pendio

o z c =g I Oc

gbn=
q l n = osc+ z ssu+
osc+ 2 u sin37".5= 4.44s,
4'' ssu
u +4

Si suppongadi voler costr-uire il campodi sforzi richiestointroducendodue


rrreedt drscotrttnuitd.Il cerchiodi Mohr relativoalla zona C si ohiene
cbe la superficiedel pendiod un piano principalesul quale
:::.-Tdo
agrsce ta teDsroneprincipaleminore o36-: 0 e il polo p6-d fissatotraciian_
do dall'origine la paralletaalla giacituradella superficii del penclio,
Se al solito si supponeche la rotazionedei piani principali
i90. - 15") si
ripartisca equamentetra le due discontiluita, to stato ai sforzo
sulla prima
discontinuitd d rappresentatodal punto M, individuato dall,angolo '
ono_ I <o
a ='" '" = j1o311'
2
ed d_possibilequindi ftacciarela giacituradellaprima discontinuitd.
Analoghi ragionamenti consentono di definire la posizione dei
cerchi di
Mobr relativi alle zoneB e l, per cui in definitiva si ottiene

qfim= o3c +2su + 4s


rsine7.30,) = 4.44s,.
Il valore trovato rappresentaun limite inferiore della soluzione esatta.
Fondazionidirette:capacilaportante,cedimenti,teoria della consolidazione 261

8.3 99!4tts_p9rtantein condizionidrenate


Quajod lecjto assumere cheilprocessodi caricoawenga cosi lentamente
dqgolsentir€ la dissipazione delle sovrappressionineutrg, I'analisi pud es-
eq!![]atajrlter4ini di tensioni effrcaci ed d indicata come analisi in
lerc
! fukuiJ,lI9fate.
Per evidenziare i fattori che conhibuiscono a determinare il valore della
capacitdportantedi una fondazionesuperficialesi considerila Figura 5.7 e
qi.suppongache in condiziori di colasso si fontlino al disotta d-i-er.sa4up
zgne di equilibriolimite, rispettivamenle di spintaaflivae di resistenza
oassiva.Si suDDonsa ddlla ftindazio-
lnolffe cherl caricounitariotrasmess<i
;;;;di-'r''i .
il tereno.
!'assenzadi tensionitaagenzialisullaparete,tZ consentedi determinareil
regimedi spintatramitela teoriadi RarfrMe e il valoredel caricolimitepuo
esserericavato imponendo l'equiliblolr4 !4 spfnlg ptti_vqeqgry-ilat44q-l-cll-
neo RSi e la resistenzapassiva offerta dal cuneo ,SZZ date dspettivamente
dalle seguentiespressioni

e" = H t K, - qinHKa - 2c'H,l K


rr' "
(5.e)
p^ !y' U2X | a'HK
^ ^+ 2c,H,lK,

Imponendo Po = Po, si ricava

om = |r' BN, + c' t't,+ q'u n (5.10)

nella quale

Figura 5.7
(a)
=_ tw (b) (c)

CapaciGpodantedi una fondazionenastriformein condizionidrenate:(a) zone di equilibriolimite;(b) legamecostitutivo;(c)


criteriodi rottura.
262 Caoitolo5

1fK, ,)
ttz -' t
Ny=--:+---z
. :.,. ,tK"
l-

.. 2l,lKp+ lKal
ty.=+
(5.11)
\-:, K"
Nq=K?

_slnodeicoeffi cieuti.aipendqti deUlangolo,{ips !q.!eq4 al.taglio-itrdrpgli


gomecoefricienti di capacitd portqnte.
Il modelloutilizzatoe approssimatoper molli versie risulla quindi difficile \
att buire ai fattori di capacitd portante sopra riportati un significato che \
non sia puamente qualitativo.
E;qcL4 ggqrynqqeil..vantaCgio
di evidenziare dlqg{9n11d9!tac4p4qir}
fa
DOIIanteoa re contnbutl
. il pesode1terrenoaMntelng dr!!? rype4li9 4i scomnqeltpi
.
I co9q919agg_nt9lunso la llpelFcI 4t_q9grytlq"olo;
' $gyt199g1co appllcaloa lato della fondazione.
La strutturadell'Equazione(5.10)rimanequindidi validitdgenerale,men-
tre occorreimpostareanalisi pii rufEnateper valutare corettamentei
coeffici€ntidi capacitdportante.

Figura 5.8 Determinazione


delcoeflicientedi capacitaportantei,/o,

I
Fondazionidirette:capacitAportante,cedimenti,teoriadella consolidazione

5.3.1 Valutazlonedel contributodovutoal sovraccarico


Per la valutazionedifNnsi ipotizzache il terrenosia privo digeso e che la
coestonesmnulla. \-
I iiiiioOucenaouna discontinuitd staticaai bordi della fondazione,come
moshatoin Figura 5.8, l'analisi dello statodi sforzorclativo alle due zone
I e B consentedi scdvere

qhn= q
I l+sincr')2= q
I ) No
-l
\r_srnp /
_ (5.12)
-t
,"- _i l+sinp'l- _*
: '(l sing'J
I
Il valorecosihovato coincidecon quellofomito dall,analisiprecedentee si
puo al solito pervenirea una espressione pitr anendibileinnoducendoun
numero maggiore di discontinuitd, ad esempio due o addirittura un fascio
di discontinuitd.
Con riferimentoalla Figura5.9 d possibiledimostrareche le coordinatedei
I cenhi dei cerchidi Mohr sono legatedalla seguenterelazione

sz_sin(A+/)_co(d-l)
I (5.r3)
sj sin(A-f) cos(O
+ B)

nclla qualeI'angolo A e legatoalla rotazioneddei piani principali (perogni


discontinuitd)

I
t =!-e (5.14)
2
e I'angolo /d dato dallarelazione

I (5.15)
sin/=sila.ritrt'

Se il numero z delle discontinuitd diventa infinitamente grande, , tende a


zero,sin d= de dalla (5.15)seguesin p= sin /, per cui dalla (5.13) si pud
o$enere

6ls'_ ,._ sin(A+B)-sin(A-l)


.r' n,+o sdA - p)
2sind cosdshQ' (5 16)
= 5o.t =zer^o'
cos(e+ P )

Integando ta(5.l6).perunarorazione
complessiva
deipianiprincipali
pari
a a si ha quindi
264 Capitolo5

AB= o,qsinF= rtsino


l ",np = ",nr. r,
AC= AT= O As ine' ) ",n

= oAsinp = ,qc
f "in, l p= r. ,
AC =AT= OAsine' I ",n ",n ".n
si oc
^A^
uuL: =
;inz sin(1so-d- B)

^t^
vAU: ': = oc
sfi(136:zj s,in(d-}j
s:r sin('4 + P)
-
s; sin(a - B)

Figura 5.9 Stato di siczo in presenzadi tre discontinuita.


dirette;capacitaportante,
Fondazioni cedimenti,
teoriadellaconsolidazione265

\ = exppatu,q'l (5.l 7)
sl

Osservandoora che nel caso in esamevalgono le seguentirelaziori

= ;- - 4tm= r,,'(1+sing') =i (5.r8)


"l r - srnq "

si ottiene in definitiva

qrn' = 4' Nq
l+sino'
-. = -ery\,rtane
Na
(5.re)
, r-s l n @ )

Il valore trovato e il valore esatto del coefficient€ di capacitdportarte otte- (


nuto da Pmndtl (1921)con il metododelle camtteristiche.L Esercizio5.3
mostra come tale valore possa esseredcavato utilizzando l'approccio
cinematico.

Esercizio5.3
^ Ricavare di capacitaportanteNqutilizzando
il coetficiente ilteorema
del limitesuDeriore.

La Figura 5.10 mostraun meccanismodi collasso.In basea quantoevi-


denziato nel Capitolo 4, le linee di scorrimeuto devono esseredelle rette o
delle spirali logaritmiche, per cui in Figura 5.10 il fatto BC Crappresentato
da ma spirale logaritmica. Se si indica con 16 il raggio EB, il nggio EC
sarddato da:

(al (b)
Flgura5.10 Applicazlone
delteorema (a)meccanismo
dellimitesuperjore: (b)vettoridi scorrimento
di collasso; plastico.
266 Capitolo5

rc=,r=,0 *{[t""v') (5.20)

L ipotesi di normafta comporta che il lavoro intemo sia nullo e che il vet-
tore che rappresentaI'incremento di scorrimento plastico abbia inclinazio-
ne I rispetto alla superficie di scorrimento, per cui si deduconole rblazio-
ni seeuenti

/- \
6", = 6v, exol :tan tp'I
't , )
(5.2r
)
a,=a,,*,(i.l) *'(;,^,r')
nullo,percui
Il lavorovirtualecompiutodalleazioniestemedev'essere

q6n'B'&x-q L'65=0

le 5.21si ottiene
e sostituendo

I +stn@
4lin = 4' _sind exflr|an(P )
I

L'espressionetlovata coincidecon quella fomita dal teoremastaticoe rap-


presentapertanlo la soluzione esatta.

5.3.2 Valutazionedel contributodovutoalla coesione


Si consideri ora un tereno dotato anche di coesionema privo di peso
proprio.
Se si inhoduce una sola discontinuia statica, come mostrato in Figura 5. I I ,
nella regione I la tensioneprincipale minore d pari al sowaccarico, menfte
nella regione 2 la tensione principale maggiore d pari al carico limite. Dai
due cerchi di Mohr che rappresentanolo stato di sforzo delle due suddette
regioni si ottiene pertanto

qnrn+ c'cd e' = K?(q+ c' co'Q') (s.22)

che,richiamandola (5.I 2), pudporsinella forma

qy^= qN n+ c' N "


Nn-K.3 --". (5.23)
iV. = 1No- Dcot@1
2
Fondazioni
dirette:capaciieportante, teoriadellaconsolidaz
oedimenti, ione 267

r-?--l Flguta 5.ll Applicazionedelteoremadel limi-


te inleriore:(a) campodi slotzi in
presenzadi discontinuita statiche;
(b) sfozi in condizionidi equilibrio
timite.

(b)

La rehzione bovatapreseltale seguentipeculiaritii:il valoredi Na d, come


gie commentatoitr precedenza, troppoconservativo.ma la rel azidnetraN"
e Nq d quellaesatta,ricavatada Prandtlnel 192l. Peravereil valore esafto
di,ly'" sard sufficiente inhodurre I'espressione corretta di ly'n fomita clalla
(5.19),per cui si awri

M -f l+'i"P:""p(otnp')- l]cotq' (s.24)


L r-s l n @ l
In prutica tale dsultato d doluto al fatto che, come mostrato dalla relazione
(5.22), la soluzione relaliva a\t mezzocaratterizzatoda c'e / pud ottener-
si da quella relativa al mezzo dotato solo di attrito iltemo opera.ndosempli-
cementeuna taslazione dell'origine delle d, ossiaimmaginandoche il mez-
zo srasoggettoa una componentesferica pari a c' cotd (proprieta enunciata
da Caquot nel 1934, come teorema degli stati corrispondenti).
268 Capitolo5

5.3.3 Valutazionedel contributo


dovutoal pesoproprio
Se infine il terreno d dotato di peso proprio e non si consideraalcun
sovraccaricoai bordi della fondazione,non sussistealcuna possibilitd
di applicare un carico senzaviolare il criterio di rottura ai bordi della
fondazione.Il teoremadel limite inferiore forniscequindi in questocaso
I'unica soluzioneche d quella relativa al carico di entitd nulla; per con-
tro la soluzione fornita dal teorema cinematico ha il difetto di rappre-
sentareun limite superiore,ed d quindi inutile derivarla perch6di scar-
so iuter€ssepratico.
Le soluzioni riportate in letteratura sono pertanto approssimatee possono
fomire risultati diferenti tra loro di un fattore pari anche a 2.
Tra le vade espressioni proposte si richiama quella suggerita da Brinch
Hansen(1970).

(111't",-'r*1" (s.2s)

Esercizio5.4

Ricavarela soluzionerelativaal casodi caricoinclinatomostratoin


Figura5.12,utilizzandoil teoremastatico.
La relazione(5. I 7) nel casoin esamediventa

i=*,1'(i-,)'^rl (5.26)

e inoltre, sempredatla Figura 5.12, si deducono le relazioni

io=ffit ori,n= s;(1+sin@'cos


2!z)

per cui in definitiva si ha

", =nttffi*"lr(i-r),^rl (5.27\


4ti m= --1
cos,
Fondazionidirette:capacitdportante,cedimenti,teoriadella consolidazione
269

Figura 5.12 Applicazionedelteorema statico


oi al calcolo del carico limite incli-
YP nato.

I
I

5,4 Anafisi di routine in condizionidrenate I Lv'a rLi"' ''t )

Isaefficien_ti{i capaciteportanle(ripoftati iu Tabella5.1) sonostatiricava_


ti,considSran0e
se
;gpiuqtaagq1c_Lca!1rr!,b,{illg@ATEle-;id-;nt9
6e
ti tovati.
A rigore non pud quindi operarsi una sowapposizione degli effetti.
Nella pratica corrente si ignora tale aspetto, e, seguendoLa prassi inho-
dotta da Terzaghi (1943), si fa riferimento a una espressionegenerale,nota i
cme formula di lrlqqLd@0Sg! (1970), che somma i suddetti contributi.
e
T-cla 5.1 Coefiicientidtcapacftaportante(Vesic,1975).

0 22 26 28 34 36 42
5 .14 16.88 19.32 25.80 30.14 35.49 42.16 50.59 6't.35 75.31 93.71
1.0 0 7.42 9.60 '|1.85 14.72 18.40 23,18 29:44 37.75 48.93 64.20 85.38
0.00 7 . 13 9.44 12.54 16.72 22.40, 3U22 @ 56.31 78.03 109.4 155.6
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270 Capitolo5 '- -::-*.-.--..
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-'l.,- ,
rr-,Ur_lrJ - | r:-
' introduce tutta una gamma di coemcienti corettivi che tengono conto di
vari fattori. discussi nel sesuito

n|,-= lrfuu r"r,rrrs:,*r'N"r"d,i"b"gc


+q'Nqsqdqiqbqsq
15-28)
a) I coefficienti di capacitd portante sono stati ricavati nell'ipotesi di fqL-
0-gz!S!gla!t!!aredC.!u!ge (problema piano nelle deformazioni). Se la
fondazioneha dimensioniR e /. {con R < /), i risultati andrebberocor-
retti secondoMeyerhof (1963) namite dai 9pfiEi@i_A.-&!W Gupe-
riori all'unitA perch6si passada un meccanismopiano a uno tridimen-
sionale)
ti

- - l + si ncz'-.B l + si no'.;B
:. , :.. sa = s7 = -I - 0.1:-----:::-:- s.= l + 0.2: -:--' ( 5. 29)
I stnQ L I-stnq L

b) Se la base della fondazlalg d posta a un4lp&nd,itd plriaD, volendo


tener conto del contributo della resistenzaal taglio prcsente in tale zona
andrebberoiDtrodoni i seguenticoeffEiedti di profonllitLlBrinch-
Hansen,1970;De Beer e Ladanyi, 1961;Vesic, 1973).

ll' i ',dn=t+ztarlq'11-sy1r'p @<B)


f;
tarrr2
ds=1+ 2t^1e'Q.-s111q'llz 1D>n1
(5.30)
1- d-
' ' N
"'a^Q'
c) La presenzadi una clEqeleqEodzzontale Ildi elevata intersitd pld
prcdurrelglllggler semp_ligg_sgolf,ituelLto.
Se si escludetale eventuali-
te, in ogni casooccorretener conto, come mostratonell'Esempio5.4,
della marcata riduzione della capacitd portante rispetto al caso relativo
al carico verticale. Vesic (1973) suggeriscedi introdurre i seguenti
coemcienti corettivi

,,=(,-o#r*)'.', 1r=(:
-o#^r)^
Lr i R
l- i- 2+1 (5.31)
i-=i-- -'q:
q
- ' - t ,' , : ' Nrtar,e" ^=---L
t+4
.. L

d) Semprein presenzadi elevata compotrenteorizzoRtale,si ricorre talora


all'adozionedi.unafondazioneinclinata.La soluzioneesattad stataot-
tenutaper il caso mostratoin Figura 5.13 da Brinch-Hansen(1970),
nell'ipotesi di tenenoprivo di peso,e fomisce il coefficiente
!i ?:

i, Fondazionidirette:capaciteportante,cedimenti,teoriadella consolidazione

!-
f\
Figura5.13 Caricolimitein presenzadi incli-
nazionedel pianocampagnae del
pianodi posa (Vesic,1975).

lq
Y4i/4r

(s.32)

Viene inoltre suggeritodi assumerebo: bo, e di adottareper 6. una


espressione analogaa quelladel coelliciente
di profonditd:

l bq
h =h -
"' i-
-q
Nr t an( p' '

. Ve .,tl
e) Analogamente, nel caso di piarc campagna inclinato (Figura5.l3)
Brinch-Hansen (1970) ha ottenuto #

go=Q tatat)2 (5.33)


r- t\j --:r r: \

e valgonoconsiderazionianaloghea quellesvoltenel puntoprecedente


per quantoconcamei co€fficientig/" gc.
f) Infine, nel casodi qaricoeccentrico,il valoredella dimensiolqE della
fondazione da introdune in Ullqlg-preqedenti- fo-q4ule dovrebbe coni-
spondere,secondoMeJ-e,r.bof (1953), a quello relativo alla minima-su--
perficie rispettoalla quale il carico risulta cenhato(Figwa 5.14). Nel
caso ad esempiodi foalfugigre rgllangolare si avrcbbepeftanto .i

..a - B n-ze {5.J4,

-...1
]l-v,......
5.5 Analisi di routine in condizioninon drenate - Ai .; l-rFr : - i,:rr,.
v !- j !r :- r . r r n:.
Seguendoargomentazionianaloghea quellesvolteper le condizionidrena-
te, la fomula generaleda adottarein condizioninon drenatediventa

q im = su l\ .S.a .t.O.g . + q (s . 3 s ) .,:,1

1: ir',.) i)^-!. r..-


ir-
,.r. i r.r -
!ri. !i I '::-t.a j;: ..,.=
"..
a,) .-

4
ir . n , F Y\, , rii
r: jt J*
n,-
?)
1Y ? 4
1i it
&T
272 Capitolo5 d;

..
,
t-l

lr
I ; " l' I
l' 8 |
L

l
M

B= BR-2e

B
-DC
L AB
|
(n- r')(z
Area(BL) = 2 [R'.cos'1:.':Er:1-
" "lP -
n.r,- r,'f
h\ ul
h=R-e

Figura 5.14 Soluzionerelativaal caricoeccen- a) In tale formula il coeficiente di forma, ricavato da prove su modelli,
trico.
vale

.- p

:!.;* ',sl = 1+0.24 ' (5.36)


-.. L ab
ii_
f1. , b) Una soluzione approssimataper ii cgefficiente di profonditd d stata for-
t:l I nita da Meyerhof(1951), Skempton(1951) e Brinch Hansen(1961)
fr,
;. J-' i Lu n
-L
.l dl = l + O.44 (D< B )
N.:rj .i .,,. .- q!:
r \_ "J| (s.37)
: a|=t+o'q11y:2 (D>B)
N ,TJ

c) Vesic (1975) suggerisce I'impiego del segu€ntecoefticiente riduttivo


per tencr conto della coqporrentg orizzoatale del carico
!r '.
.li
5
:::
B.L [- )'-u:
t'
(5.38) I
9.," 1
I r- j j .
i .. ' t.l
d) linclinezionq @llq baseha rm'influenzache, secondoBrinch-Hansen
Y
(1971),pud esserevalutatacon il coefficiente

c \.t1?
^ t' |a'A
. 'r
\i*,' bi=l-:'u (519)
t- { - . lr

e) lolmeJjjBglinazLqss
{e'!!iesggppqgqq lo_opqrta(si vedaVesic,I975)
l'introduzione
delcoefficiente
=--_-t
Fondazionidirette:capacitaportante,cedimenti,teoriadella consolidazione 223

/' d:, , 2a
I P- E r - - (5.40)
z+ )T

e dell'ultedore termine

.9V/^
'i .r t.i t L

f,,'('-ool),-,., (5.41)

a-R
5.6 Sceltadei parametridi resistenzaal tagtio
Le relazioni che consentono di valutare la capacid portante di una fonda-
zione superficiale sono basate sull'ipotesi che il terreno possa essereassi-
milato a un materiale ideale, al quale associaregli attributi di mezzo plasti-
co perfetto.isobopoe omogeneo.
Osservandod'altra parte il comportamentomeccanico dei materiali reali si
d gid awto piri volte mgdo di osservare[a marcatainfluenza che le peculia-
ritd struth[ali hanno sulla risposta di un volume significativo di terreno, a
causadei felomeni di localizzazione e di rottura progressiva. Si comprende
pertanto come la scelta di un valore tappresentativo della resistenzada in-
trodune nelle analisi di stabilita non sia del tutto owia. Si ritiene comun-
que di poter fomire le seguenti indicazioni di caratteregenerale.
a) Iu arqi[e tenere-soprattuttosedi bassaplasticita, d irnportantetener con-
to dell'anisotropia della resistetrzanon drenatae del fenomenodi rottura
progressiva. SecondoKoutsoftas e Ladd (1985) il valore operativo in
sito_pudstimarsi con la relazione

jr =1s.zz+
o.o:yocno.s (s.42)
ovo

b) In argille dure fessurate,in condizioni drenate,d rilevante la resistenza


lungo le discontinuitd.
In condizioni non drenate,la rcsistenzain sito pud risultare oari al limi-
te inferiore dei valori onenuti in laboratorio,a causadelle ridotte di-
mensioni dei campioni che non consentonodi tener conto in modo ade-
guato dello stato di fessurazione.
Come gid evidenziato nel Capitolo 2, rimane comunque discutibile se
abbia significato condurre in tali materiali un'analisi in condizioni non
drenate.
c) ln sabbiedenseil caricoammissibiled condizionatodai cedimenti
tollerabili datla struttura e non si pone quindi il problema della stima
d€lla capacitdportarte.
In ogni caso,volendo effethnre una verifica di sicurezza.nell'ooerare la
sceltadell'angolodi resisteozaal taglio occorretenercoDtodeilenome-
ni di instabilitd meccanicz che caralteizzano questi matedali e pertanto
274 Capitoto5

rungo
ffllflJ'XTfi:l'tr'"J:Ti"il?"1il:ry
"he rasuperncie
dironura
;*n":'i#:::*i#iil;s;**i";?,#i
"iliiTili,'if!"t:Ti#."':xtr:lt1:i:x
l[:ff;
lH:,fi
comunqueanchein questocasoaslt?.,ii,,1T1*va
taradaicedimenti lacondizione
rappresen-
ro,,".ub,,,ou,,u

" I*;T:T"'#'fr$:';ru?iff '"' bire


inunambito
progosto
la
disrabrimi
correlazione
tedi
taln liguras l?. ch. tg"'i ,i;il"r9i19 ripofla-
-
g*l*rr#**#rffil#T:tr=y,.#lff
:
:"T:ff
,T:il1,",'f"H:.j;HH:'ft
':,l";ffi
:::Hh*xfl
l:
;ffi:::ffiJ:.T.till"jil;?,11ii,:T.";:m,4
iffi
della&_ldazjgne
pir) sollecitgta

scusso.ner
;i:d
successiviparagafi).
nol
m1*:;:*lili:L'ri,,x'l:*i,,T",:i olll per shutfureordinarie'comedi-

abaco'
laprocedura
dasesuire
puoessere
sinte-
J:j:il;"lllX3:i:"le

:->

30.32 34 36 sa qo -d aa
di resistenzaat taglio
^ngob I () Angolodi resistenzaal taslio
Figura 5.15 Determinazionedell,angolo :g\j)
or resistenza taglio
dj tereni granulariper irezzo Oei risufiatial prive Figura 5.16 Felazio_ne
tra.langolo di resistenzaat tagtro
Oi / ei
dinamiche
leect'Hanson
e
ffffiff#:l#l; ;??'(ir"if
#iillliirrapunravarurataco;raprova
Fondazionidirette:capacitaportante,cedimenti,teoria della consolidazione 275

i) I deposili sabbiosialluvionali sono camtterizzatida una marcata


disuniformitd,per cui occorreconsiderareil sondaggiopii sfavore_
vole e introdurre nella suddettacorrelazione la media dei valori mi_
suati entro una profonditd pai. alla larghezza della fondazione, a
partiredal piano di posadella stessa.
ii) Tutte le fondazionivengonodimensionatesullabasedi un unico va_ ^i=t
I
lore del carico unitario ammissibile, determinato per la fondazione z
pii sollecitata.
Taleprocedura garanrisce chela fondazjone
citatanonavni cedimentisuperioria 25 mm, ancheseessudovesse
piirsolle_

ncaderenella zonapiri sfavorevore(le fondazionidi dimensioniin_


*
7g4oo
---i=
.E
feriori awanno certamentecedimenti al disotto di tale limite. e il ce_
dimentodifferenzialesaririnleriorea 20 mm;.
iii) Pertenercontodellaposizionedellafalda,nel casoessasi trovi enho
E
€' 3oo
-l

tr
N = 30
o

yqlqrlqelcaricb3q!qlcqb!L6&bi1i
uua-prc&!d!A-p4li4lD'-+,4),
-i
dallaFigura5.17devonoeJser€ 8
'F
ridottiaotlipt!cag-{o,li-p-91_li,200
coeffreiente(Pecke/ a/., 1974) N =2 0

=
D
C,.,= (5.43)
' - 0.5+ 0.5--:rL
D+B =5

avendoindicatocortD,, eD rispettivamenteli rof.uditd della fal_ 012345


0u-eg!eUe_4el.p-ie1
o-di pqsa.- Larghezza
dellafondaziond.
fi (m)
iv) Infine,seeidinprcsenza,4!sc!qFgll&s4b!klq9!g$ggli{94, Figuft 5.17 Correlazioneempiricaper la sti-
per tgler conto dell'influenza delle sowappressioni neutre causate rha det carico ammissibiledi fon_
dazionidirettesu terrenisabbiosi
dall'esecuzione dellaprova.l'abacodi Figura5-17va utilizzaroin- (Terzaghie Peck, 1967).
troducendoun valoreconetto M5ol definito dalla relazione

ilr;"" = ts+o.s1rru"",
-ts; >15)
Getr'spz 6.44)

5.7 Le strutturenellafase di esercizio


-tLE
L-ostato limite_.ultimorappresentauno scenario(al quale si potrebbeag_
grungerefaggeflrvo immaginario dal momento che si sperasia sempre
remotodalla realtd)cheil progettistacostruisceintroducendoin un model_
lo conservalivo.ad esempiobasatosul teoremastaticodella teoriadella
plasticite. prudenzialidellaresistenza dei materialie combinazioni
_stime
s&yS1qv,9!i
dei-Slq4!.
Lo.ttqla ljJ4ite di terulz1o-prendeinvece in 9q,a-r,qq.llqomportanlenta delle
su!!rl_e_in esercizio.ossiain una fasein cui diventaimperativorimuovere
lo sceDanoanzidettoper lar posto ad assunzioniquanlo piil aderenlialla
realtd.
Il compito del progettistadiventa in questocasoenormementepiil com_
p l i ca t o:non gli s onop i i d i a i u to i te o re mid e l l ap l a sti ci tdnel l acosrru_
zi o n e di m odelli s e m p l i c i e d i j m m e d i a ta a p p l i cazi one, come
diffusamentevisto nei paragrafi precedenti,le eccesiive semplificazio-
[-

276 Capitoto
s

ni neliasimulazionedellarispostadei materialinontrovanorisconronel_
reosservazlonlsperimentali
ed effettilaloratrascurati,
qualiad esempiola
naturatridimensionale
di molti problemi.possonorirrliur. .rrr..uil.n,.
Iltevantl.
Nel.seguitovengonointuodottele metodologieper prevedere
l,entitd der
cedimentie la loro evoluzionenel tempo,rimandando,per
quantoconcer_
ne gli aspettistrutturalie I'influenzadei cedimentisulii
n a"il
struttura,rlspettivamenteai Capitoli g e 9. "^ri"""fiiJ
.E Perconseguireil suddettoobietiivo d utile introdurrele
seguenticonsidera_
o
zioni preliminari.
Quandour carico d applicato su una fondazionedr ertensionelimitata
*" lt rezocoestyo. si osservanoi seguentif"nor.ni iiigu'
;;,;:it;i" ""

Figura 5.18 Decorsodei cedimentinettempo. a) dur4[!c_!g_&s._Ct !=rpasi sviluppano nel teneno


delle sovrappres_
sioni interstiziaIi-e.considerata
la bassaconducibiliraiOrauf
iffiel_
!o sresso,st assumeche ci si t
arenate.Dlconsesuenzale.";il##*;:t?;ffi i:"^!-
Sqlza di.Y4IleZ1q4Id19!r11e e il cedimenlo ossenato in ,up.rfi"i.
e ll prodollodt una nura disrorsione.
euesta componenre del cedi-
mento d solitamenteindicatacomgrae.@ftzdisto
e, anchese
per suanaturanon d elastica,talora si dcorre alli
Goid-dell;elasticit,
per valutarne I'entitd.
b) Il p4!9!Co_!Ld!!Cipe_219.rc-ggle.pr_es__slo!rj=.lg$31ali,
cheper semplici_
ta operativasi immaginasi instauria compleianfiito
dellaiasedi carico
(pur essendoin realtdcontestualeall,appiicazione
del ;;;;;;
conseguenzaw ezditnprfte/4io.rfrsrrffdiizione. "".i*),
Il modello matematicoche consentela previsione
dell,evoluzione
temporal e di ral ecedi mentod l rattal odi ffusamentenel l .Appendice
B (i Paragrafi5.8 e 5.9 sono dedicatragli asperriapplicatir
i diiaie
modello).
c) Infine,ultimatosiil processodi consolidazione, si osserval,interventodi
!rlr4 ulteriore aliquota, definita in letteratur" og*gqke,v@dario e it
tdbuita al conlgllqqrcnto viscoso del tenen;=:
Anche in questocasova sottolineatoil caratteredi schematizzazione. giac_
ci6 la naturaviscosadello scheletrosolido gioca if pr"o.i"
irn"a"i-
I'inizio del fenomeno. -"f"
L'importanzarelativadelle tre suddettecomponentidipende
dalla geome_
tria del problema,dalla naturadel teneno e dal programma
di
generale si,puoossenarecheilcedimenloimmeaiatie di enlird ";";.1;
rile;i;
{pur essendo un'aliquotamodesra di quellotoraje)in argillereneredim-e_
dia.e.eLev-at4.pfastiet!4,
nell,ambito delle quuti porrono:u".if.arsi,;;fi-
cativi fenomeni di plasticizzazione.
Il cedimsntodiconsolidazione d sdiramejteI.aliquoladi q3gg_igr inreres_
sc per ]| progenrsta. ma tl cedimenlo.\econdariopud essererilerantein
tereni oruanici.
fri

Fondazionidirette:capacitaportante,cedimenti,teoria dellaconsolidazione 277

Nell'Appendice 1.A d statomoshatocome sia possibileottenerela distd-


buzionedelle tensioniindottenel terrenoda un carico applicatosulla sua
superficie, nell'ipotesi che esso possa assimilarsi a ut-mezzo elastico,
iSglppo q ogqggryg.
pud consi-
E stato alhesi evidenziato che mentre la soluzione_d,i?-ozsJizesc
derarsiattendibile per quanto concerneil valore della tensione yqrticale,
la stessaaffermazione non pud essele fatta per le altre componenti di ten-
sione. l
Poich€il calcolodei cedimentieffettuatoutilizzandola teoriadell'elasticita
presupponeI'integrazionedella dilatazionelinearein direzioneverticale,
la cui entitdnon dipendesolodalla tensioneverticale,I'affidabilitd del pro-
cedimentodsulta molto discutibile.
In aggiunlava osservatoche, anchein presenzadi elevati coefficienti di
sicurezza,in corrispondenza dei bordi di una fondazionesi hannofenome-
ni di plasticizzazione,che possonocondizionaresignificativamentela ri- \
spostaglobale.
Tutti questimotivi famo si che il calcolodei cedimentiabbiaancoraoggi
un fondamentopreminentemente empiricoed d a tali procedimentiempidci
che si fa riferimentonel sesuito.

'
5.7.1 C€dimenrid€uerondaz,ion_i$..tl#lg , :, - skcti-i {.,rr.. 4
Nel casodifugfulpgj;g,4eryeg p7e-sii ilproiedimentopir)usatod rappre-
sertatodal 2191g!o
m.o-ygfu4ensionalepropoqto!f,Sffi I943). '.:^"..1: . t.-
salientipossono
I-.passi cosiriassumersr: I

i) si suddivide il banco di terreno comprimibile i4 un convenienteqqlnerq


di-shai-aventi sgessore-i1jziale Hi
ii) vengonovalutati in corrispondenzadella mezzelilLdi ciascunodi tali
strati la te_nsioneefficalg S)ostaticaol,o, la tgnsioqe {!p1ecqnlo!i;
dqzi.q4e-go e I'incremento Aoi ,prodotto dall'applicaziorrc del carico
@lplLeJgllgAgJsi veda l'Esercizio 5.5 per quanto concernetale defi-
nizione);
iii) I'incremelto dellatensiongyerticalevieneqffettu4to!iqoqq4dS3!!4,!e
oria dell'elasticitd,e utilizzandoquindi lq lolqzio{ lipoIt4.tg4911:Ap-
pqndiqqJ.A (per i casi pii ricorrenti si pud far riferimentoalla Figura
; { .4 " - i
5. 19) o
i ' ;.,,..4I'
iv) si calcolail cedimentodi ciascunostratotramitela relazione J

,,=!-H
'- , " . . , 1 - ' , - ' : lr . o t .' , . " . . ,
' | , , .,.
l -e o
," , :
- Er] anlrl- lcl
dopoavervalutatola variazionedell'indice dei vuoti tamite unadellerela-
zioni discussenel Capitolo2.
Richiamandoin particolarela formula :'-"
)ti

- i ,. "' :i
',.r,

v
278 Capitoto5

\-' Falda
0.6

4oJ = Incrementodella
tensiohevefticale

Flgura 5.19 Tensjoneverticaleat disolto oer,


I asse baaicentricodi un,area ol AE
carico ftessibile(Janbu, Bjerrum (5.46)
e Kjaernsti,.j956).

si dcordacheil valoredel coefficientedi compressibilitd


edomemca,ry
risulta dipendentedalla tensioneefficaceco;ente
1siveda i;Esercizio.
5.6):
v) si calcola infine il ceditrento
4ella tql&2f949_!pmq.B!d.o i contributi
degli straticonsiderati-
E importante osservareche,considerato il carattere
emplrico del procedl_
mentorn esame,la suaafrdabilitd riposasulleconferme
arutesidall'osser-
vazione del comportamento di strutture reali.
A tale proposito si riporta che l'ipotesi di partenza
di far riferimento alla
pressione.netta trovasupporton€gli studidi Bjemrm e Eicle
osservandoil comportamenrodi 11966),i quali,
fondazioni ionper.rare, so;;;iunti alla
conclusionecheil cedimertonella fasedi ricaricod praticam"nte.uguute
ut
rigonfiamentoche si ha nella fasedi scavo.
Simonse Som(1970)hannoinoltre osservatoche
nel casodi 9 edrlici fon-
s.ua,rgille tenere il rapporto ta cedimento immediato
lat,i e ceAi_"nro ,oru_
fe e nsuftatopan a (J.I0,meltre nel casodi fotdazioni
su argille cons-tstent\
il cedimentoimmediatod suuarocompresotra
il 32Voe il74(,/odet cedi_
mentototale.
Dallo studio emerge anche che ner casodi arg,re
tenele il cedimento sti-
i.
mato con il metodomonodimensionale conispondeall,aliquotaiuppr"r"rr_
I'{,:
di consolidazionee che quillo immediaiod pin ut tou.
llidil :*im:nto
ctrca ot tate strma_
t---..,r,.: NeI casodi argille cors,,r/en/i la suddettavalutazione
. _1r_ corrisponde invece al
.-\o-) cedimentotot(jle eilcedimenlo immediato,lsuttu
u in al
tale valore. "o_pr"sJt "Zn
', .. Non,d infine superfluo notare che i fattod che maggiormenle
influenzano
' l'affdabilini del procedimentosonorappresentati
dalla stimadella rensro_
ne di preconsolidazione e dalla correftavalutazionedella compiessrUifitd
del tereno. Entrambiquestifattori sonofo.t"_"nt"
alp"na"J juttu qu"fi
dirette:capacitaportante,
Fondazioni teorladellaconsolidazione279
cedimenti,

ti del campionee dalle proceduredi laboratorio, che devono esserepartico-


larnente curatenel c asodi argille leggermentesovraconsolidate e di argil-
le sensitive. Ogoi affinamento del modello che dimentichi questi elementi
risulta puramente fittizio sul piano dell'utilitd pratica. g2r.Dn lr<,r,"t
rt ( auo
-t
TdT^ctt;r, rL
Esorclzlo5.5 (41-lt rSPi A
r,\ < \^'
Detinireil termine'caricounitarionetcf e calcolarne il valoresia in
terminidi tensionitotalisia in terminidi tensionietficaci. i c,o
FrYA, l "'a'€ 4 i-
,.LncP: t
Il termine "carico unitario netto" indica il valore del carico unitario tra- ?nt Z'
smessodalla fondazione al terreno in eccessoalla teDsion€litostatica esi- (offarS ' -1^
stentealla quot4 di imposta della stessa.
Se si considerano il carico unitario toale Fasmessodalla fondazione e la
tensione totale litostatica, il carico netto d dato dalla relazione

\
q\et(a=L4=q-oro'=+- Al,,=e O
Poich6in iermini di tensioniefficacirisulta
I
Cl*t"= Aa'=(q-u)-(o,s -u)= bq'

si arriva alla conclusione che C indifferente eqp4tnereil carico n i , .(


: *.L^-
J-
mini di tensioni efticaci o totali. f^e"a-^.'14
f b'{ t* [l rr-, a. j
Eserclzlo5,6

di compressibilita t d * = q",^ - vv"


Ricavarela relazioneesistentetra il coetficibnte
edometricae la pendenza dellacuruadi consolidazione'

Con rifedmento a quantodiscussonel Paragrafo2.5, si osservaiDnanzitutto


che, se si confrontano le curvd di compressionein condizioni isotrope e in
condizioni monodimensiohali (edometriche)i si pud rilevare che le due cur-
ve hadno la stessap endena 1(Figan2.14). !r/, v( J?.,.

Ne consegu€ched possibile esprimerela curva di consolidazioneedodetrica


nella forma analoga a quella utilizzata-nel Capiiolo 2 per il modello Cam
Clay scrivendo - M.-.r'
((
(547) B 't-
v=Na-llnp'

Conftontandotale espressione con la relazionepi) usualmenteimpiegata


i risultatidi unaprovaedometrica
per rappresentare (9,,,.
s ,i*
.'_-'-.

Le= -c"bs9!
' . ovi
3 . r. 1i r" ^.
,tN . ,,
"
280 Capitolo 5

sl flcava

c" = )"tn(ro)=
2.u. (5.48)
Se si introduceil coefficientedi compressibilitd

Le
- = mr\oy
I+ e

poich6 lungo la curva di compressione il coefficiente fo d costante, sussi-


ste I'uguaglianza

Aoi, LD'
o! P'

ed essendo

, dp'
"
p'
si ottieneanahe

1
(5.49a)

Soventesi preferiscefar riferimento al modulo edometrico M = 4! = f-


Le" mv
che, sullabasedella relazione(5.49),risulta esprimibilenella forma

(s.49b)
)

che dimostra che il valore del modulo edometrico tangente dipende dallo
statocorente al qualeessosi riferisce.
Indicativamente il rapporto u/),, spessodefinito ..numero del modulo,', d
compreso(per le argille) tra l0 e 30.

Esercizio5.7

In Figura5.20sonoriassunti i risultatidiunaindagine geotecnica.


Si
vuoledeterminare il cedimento di unafondazione circolareflessibi_
le, postaa 3.00m dal pianocampagna, nell'ipotesiche essatra-
smettaal terrenoun caricounitariodi i70 kpa.
ll livellodellafaldaneltostratoargilloso superiore d a quota-1 .50m,
e nellostratodi sabbiainferiore d a quotaO.O0m.
dirette:capaciteportante,
Fondazipni tgoriadellaconsglidazione
cedimenti,

Figura 5,20 Esempiodi calcolo del cedimen-


, 2R= 15m to monodimensionale.
PC. = 0.00m
g = 170 kN/m2
wp = 14.5 (oh) 3 : .+ 5 0 '
wN = 29.6 (%) c T .ci=o.izz
Argilla OC maFon€
wL = 51.7 (" 1
7= 19 klvn3; OCR=5
wp = 17 5 l'hl
Argilla NC grigia
wn=25 O(Yol
wt=3 12 (ok) 7 = 18 kN/m3

Effettuando lo scavo fino a quota -3.00 m e teneudopresenteche I'altezza


piezometrica nello stmto sabbiosoCa quota 0.00 m, il coefiiciente di sicu-
rezza abreve scaAenza(condizioni non drenate) nei riguardi della rottura
del fondo scavo d oari a

4 . 1q+ 6. 1R
F.$=-':':' :i'"=L42 (/'' =10 tN/m3)'
10.13
Il calcolodel cedimentonell'ambitodel Drimosfato sowaconsolidato
va
effettuato con riferimento in quanto alle va-
rie quoterisulta sempre per cui si avrd !
{

6t
Nell'ambito del secondostratonormalconsolidatosi utilizza la stessaespres-
sione, sostituendoperd al rapporto di ricompressioneRR il rapporto di com-
pressioneCR
/
t Nc \
! \--'l
i s-' . -- ^- . ol,n+ Aol,
is= ) Ag.CR.loC-.
i- o v \

! incrcmento detta tensi


zione fomita dalla teoria dell'elasticitd

[]u
l1l
t;dl
L \2,/ I
{'
I
282 Capitolo5
-a -
Tabella5.2 Calcolodel cedimentodella fondazionein FiguraS.20.

4.00 2.00 76 28.3 238.5 113 0.03 0.03


6.00 2.OO 114 50.9 63.1 107 0.03 0.03
8.00 2.00 151 77.55 93.7 0.124 0.09
10. 0 0 2.00 147 96.1 90.9 90.9 77.1 0.124 0.o7
12. 0 0 2.00 223 114.7 104.3 104.3 61.8 0.124 0.05

osservandoche il caricounitado r€tto da introdurrenei calcoli vale

Lq = q - pr =
- 170- 3. 19 l 13 kP a.
c ti
ln Tabella5.2 sonoriportatii valori della tensioneefficacelitostatica,della
r' tensionedi preconsolidazionee dell'incrementodella tensioneverticale,
calcolatinellamezzeriadi una seriedi stratidi spessore pari a 2.00m, in cui
si d suddivisoil terrenodi fondazione.
Il cedimentoprcvisto d pari a 0.27m.

5.7.2 Cedimentidellefondazionisu
fa si che nel caso dei &r-
siano basati sui ds ltati di
PLo-y9r4.s.!.19*
'Tr.a i !-ari metodi proposti in letterahrm, quello suggerito da.ffiffi?-e
i,.
r a)
\ "SifBi4€-{ 1985) d camfterizzatoda maggioreaffrdabilitd (si veda Berardi
e Lancellotta(1993)per uno studiocomparativosull'argomento).
L'aspettocentmledi talemetodoe rappresentato dallapossibiltddi cor-
1. relare, sulla base di uno studio statistico di oltre 200 cas1,, rn indice3li
compressibilitd Ic al risultato ly' di Btove penehometrichedinarnisb€
'.c, i-t-, , .
r, r'(.:
; |.7..o
-' ,ryI'o (5.50)

Nel caso di una sabbiache possa considel?.rsyvirrl]qkgg@jrykon-


sJ!i]qlq-, il cedimello corispondente a un carico unitario 4' (espressoin
kN/m2) applicato in.€W.edcie d daro da
cE-k s (t"f :i-
I " gu'a Y .r,1-t
Sr s - q'Bo1!c (mm) l' ''""r'1 . , .( 5. 51)
:= 2e ' -td av-,rN-i..
Nel
lel caso
casoln
in cut fondazionesiapostaa una profonditdcui corrisponde
cui la 10ndr7ro
unatqUqf9qe,lilo_s-lqllc,qpel-q*o_ro!
cernp!9!!lu!!!4neltrattodi ricarico
-la
yieneassuntapari a un tezo_delvalore corrispondentealla fasedi cari-
co e pertantola relazionechefornisceil cedimentodiventa

fr
\il --t
q .<l
s'L\,c
wtur!" )ol"
:4 ' >
28i!
47/ 4io e tJd )zu)F
X e*&E Pc"Ll;'.j,)^& c'sYt'vatda"'
P.{45+
;r"t";+ :,
tq' {:'{t'
<n'r' i{s 1fu;
s')
N, C "
I: -
f :-*Lyl"l
20

el 0

stanteo crescaconla profonditd.


l1inne""&@gi$qg!!@9g@,4"t Ia profonditri.z7va assutrtopari a
NB\ 1
12 51020 50 100
\iench€ i valoridi Nnou vadanoconettipert€nercontodel livellotensionale,
8 (m)
n€l casodi falda" si apporterd la correzione
Flgura5,21 Profondite (Burtand
di infiuenza e
suggerita 1948)qualora-lr'siasuperiorea 15(Equazio- , Burbidge,
1985).
q9!.44) l.ro Cotutzt,"t

(co0etto)=15+0.5(lL- (5.53) lM 69,r[ c" .;

oftenuto daUeformule precedenti va inolhe oppor- I-


o":) Y
-1,f,{(q
dimensioni (78 > 1)

(5.54)

., Lo
6g=H (z -!).t (5.5s)
r-z zf\ zt)
v
c) I casi€saminati da Burland e Burbid.gemostranoche aachele fonda- (*{..t- (
cativaaliquotadice-
-a--Elryl"-ff-g'4.td5ffi!Ut+g"9",9unasierifi v
Gli Autori suggerisconopertanto di stimare il cedimento corrisponden- R
te a un tempo 4llanlli correggendoil valore fomito dalb (5.52) con il
seguetrtefattore

t fb aa- ;*L il
"'{'
It M.' r|JTaAsfelvf /.f L J.
V E {l {t$rt !r,: --,
Fa ?i *. i ):i .,-a4;ri
, ii'
!)i i aA i ol "r,.:.r --, ,
{

284 Capitotos

?r1i'tntrr
"t
4 o .tt,. i- {t*R.*RIon1 ] (5.56)

a, ) o,1 ig4icatoconR3l'.gliqpotgd-iqedrFqntqchesiver:ifrea_nei
..avelrdo plud
J annl.
'lli
Ivalori-di R3 e R valgonorispenivamente0..} e 0.2 itr presenzadi!4li_
a ,l 0/) chl staircl.e 0.7 e 0.8 nel casodi carichiciclici.
J Per quanto conceme l€ inCertezzeinsite nella previsione del cedimento,
d possibileformulareuna stima attraversol,analisi della distribuzrone
di 1i-eeuerzadei cedimentiper tutti i casiesaminatida Burland e Burbidge
(1985)(Figua 5.22).
La dispersionemostratadalla Figura 5.22 riflette l,imDossibilitddr re_
ner contoattrave$oil risultatodelleprovepenehometrichedei vari fat_
tori che influenzanola compressibilitddelle sabbie.A tale limitazrone
ya aggiuntoil fatto chemolta delladispersione
dei risultati d imputabile
I )r' i . , . .Aa var!!.ljr{4propriadejt€rreli:alfli;ilF€r q-nanto;-onc;ffi.;;;
lr ' , .
secondoaspettogli Autori citati hamo a!,utoinfatti modo di osse.rvare,
laddoveeraaopresentidue o pii strutture,che i si discostavano

1@!Eiii{ire70, le78).
!\' ,' - ' i 1 t" ' --" - L idea centrale di questo approccio prende le nosse dall,assunzione,
u P,-','a3-11-
-- --l1 -' suffragata da analisi teoriche non lineari e da misure di spostamentiet
I !1:1. ,
l ,i .?i i " l - j : {.j r ' i r tJ t4t. 1
' 4i
i i' F al
t,.? i :- r "r j
i' :
i' i ir i' { :1^
;, .. i

Qistribuzione
\,tnormale

P a t =; == _ .1 .7 0 6
z E!
6l

.El
oi

3 /N 14 .a,
ros
Figura 5.22 Distribuzionesiatisticadeltacom-
[;i7 'o')
pressibitiGaJ(Burtand e Burbidge, 50 100 170 200 300 500 1000
1983).
fr.",,0'
\l
' , - . 1i lL\ rc ,, i; d ;{ f : , 5q

,, 6 !4 r:

, Fondazioni
diretle;capacitaportante,
cedimenti,
tedriadellaconsolidazione2g5

(. t- ( - f '\
fenuatea varieprolonditiin provesumoo.t1(,.'.ird
h airu-iortio# a.tt" !
L{6} deformazionilungolaverticilebaricentncanonSiadissimiledaquella.|,'i..
.* ----- -'- --v"r!'l^v Ys!*s I
previstadalla teoia dell'elasticitd. ti -
S ep e Ita n to l a d i l a ta z i o n e l i n e a real l ageneri caprofondi tdzdpostanel l a'
E4-u forma ' i i

G-i-
,' -' '
d)- E -z : '.
riE nellaQuale
lAec
!f399Q!gg!!!y9q4 @iguras.23)il cui anda-
menlo denva dale precedenticonsiderazioni.I.espressione
per il cat
colo del cedioeqto"d.llafalrdazin.ed,.enra
I e-
itu- C,
',:,
ine . ; , : ; . '1 - : ', ' l: . 7 f <.t Ii :ri ,rrhl i rr1:
tile < >r'ur( /{ <e\
EFO
rE-
ll. . l. - . 1 . D t:F ;r' 4N /\

gual:At,,dlo lpessore
dellostratol-esimo(si vedaI'Esercjzio
nllo le]la
).v t.4i!!l44qo utriAariodetto
e er e C1sonoduecoemcienti conet_
!|JI chetengonocontodellap|#irA-ilelJ]iano di nosidettalonai
Yp. zionee delledefgg[qsfr@; I
td a .i
r L' /' \
'
cr= r 0.51
19 l ro.r . c-2=t+o . 2- ,\ b0 s. r(1+lrl in-a' n n ir( 5 . s e r
-- \ \^q)
- d-
otn
-
eegIg9lggja"9g"(,
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
1.,'

'9/z={
LI B = l -J

I A

N, 28
i .'
.)
€l

r' l^ t
4B
Figura5.23 Coefficientedi influenzaper ilcaf
7 colodei cedimenti(Schmertmann,
1q7At

C :i Ll . '
.Y
I
286 Capitolo 5

Per quantoconcemela valutazionedel modulo 4 {4 inserire nella (5 .58),


essoviene assuntopari a 2.5 volte 14lgqlqqnzaalla punta 4" nel caso
assialsimmetrico. e pari a 3.5q" in condizionidi deformazionepiana.
Tale assnnzionerisull.a appropriataper sabbievirtualmente ngllqkg!
solidq.te, melJ'le d 4gcisamenteconservatiy-anel gasg di-sabbie sovra-
coqsglidate,per le quali il modulopud risultarepii elevatoanchedi un
ordinedi grandezza.Qualorasi abbianosufficienli evidenzeda far rite-
nere il depositosolraconsolidato,lo stessoAutore suggeriscedi assu-
merecomecedimenro un valorepari allametddi quellocalcolato, os-
servandoche anche tale valutazione rimane ancora cautelativa.

Esercizio5.8

Con riferimentoalla Figura5.24,calcolareil cedimentodel plinto


quadratonell'ipotesi
che il caricounitariotrasmessoal terrenosia
paria 250kPa.

Utilizzaado il metododi Burland e Burbidge (1985) e ipotizzandocaute-


lativamente che la sabbia sia normalconsolidata, il cedimento d valutabile
con la relazione:

' fr ? \ I
,' =7,f,fullo'-i.,o t,
)tot 1,
Consideratala geometriadella fondazionee l'andamentostratigr{fico,nel
caso in esamerisulta f" - fp =1 . La tensioneverticale effrcace sul piano di
posadella fondazioneEpai a27.96Wae il valor medio di N5pr, nell'am-
bito della profonditddi influenzapari a 2.80 m, d di 20 colpi/piede.
L indice di compressibilitd risulta oertanto

l- 4.00m -. 20 30 40

N^y = 20 colpi/3o cm

Figura 5.24 Esempiodi calcolodel cedimento


di una fondazionesu sabbia.
Fondazionidirette:capacitaportante,cedimenti,teoria dellaconsolidazione

t^" = t'7r,=o.ozo
20r.4

e il cedimentoimmediatod stimabilein

s = (250_ 18.64).40 7 . 0.026= 15.87

Tenendo conto delle deformazioni differite nel tempo, dopo 30 ami tate
cedimentodiventa

s = I.1 5 .8 7 = 2 3 .8 1 (m m)

Talestimacorrispondeal pii probabilevaloredel cedimento.Viste le con-


siderazionisvolte sull'affidabilitd del metodoin relazionealla variabilitd
spazialedei depositisabbiosi,ci si pud attendereche il cedimentorcale sia
compresotla 12 mm e 36 mm.

Eserclzio5.9

Calcolareil cedimentodella fondazionedell'esercizio precedente,


nell'ipotesiche si disponga dei risultatidi orovepenetrometriche
stataclle
mostratiin Figura5.25.

l- 4.00m _-l o

g'= 250kN/m2

P = 1.9Mg/m3

Flgura 5.25 Esempiodi appticazionedet metododi Schmertmann(1970,1978).

4-
288 Caoitolo5

Facendo riferimento al metodo di Schmertrnann,lo spessoredello stmto


comprimibile da prendere in considerazione d par!,a 28 : 8 m, i1 carico
unitado nctto d pari a 222.04 kla e la ter$ione efficace litostatica alla pro-
fonditd B/2 dal piano di posavale 65.24kPa.
II massimovalore del coefficientedi influenza1zd pertantopari a 0.68 e la
suavariazionecon la profonditdd diagrammatain Figura5.25,unitamente
all'andamentodella resisteMaalla puntadel penetomeho statico.
Considerando gli strati indicati nella stessafigura e tenendo conto che il
coefiicienteCt vale 0.94,si ottieneun cedimentoinizialepari a 22.60mm.
Dopo 30 anlli (C2: 1.495)il cedimentocomplessivod stimabilein 34 mm.
I dettaglidel calcolo sonoriportati in Tabella5.3.

Tabella5,3 Esempiodi calcolodelcedimento


di unalondazione
su sabbiaconil
melododi Schmertmann.

Skato (-) Az(m) t, (-) qc 0'rtPa) L


^q
2-i4c
a 0.5 0.16 6.0 1.18
b 0.5 0.30 8.0 1.67
1.0 0.53 8.0 5.88
at 0.5 0.66 3.26
e 0.5 0.60 10.3 2.59
0.5 11.0
lt 0.43 14.O 4.09
h 0.5 0.32 14.4 0.99
i 2.5 0.15 14.4 2.16

-LtL d - =- =2 4 0 4 m m
z.J4c

i ,- ,
(o r ' l il:: .. a.tr ' !ii.:i !ct Partendoda un'analisi retrospettiva dei risuttati pubblicati da Burland e
Burbidge ( 1983)j Beir,iitr€ffic1lottdi(.1991) hamo proposto di utiliz-
zare il seguenteprocedimento,che, pur prendendole mossedall'impie-
go della teoria dell'elasticitd,tiene conto delle variabili che maggior-
mente influenzano il modulo di deforrnazionedi una sabbia.
i) Il cedimento di una fondazione pud'essereespressonella forma ge-

.t'{ t:r D4tLIL stratocompressibile(si veda la lqlglla 5.4).


L affidabilitri della (5.60) dipende fondamentalmentedalla stima del
modulo di deformazioneche in essasi introduce.
'\-. Tale parametrodipende,come gid evidenziatonel Capitolo 2, da
t:l molti fattori, tla i quali i seguentitre hamo comunque un peso de-
terminante: lo stato tensionale. il volume snecifico e il livello de-
formativo.
l)
jt
.t,
.1
b"^- \*/
4- i,'(a o- €
.>l\,lt*,a
et !"
rat6
dirstte:capaciGportants,
Fondazioni teoriadellaconsolidazione289
cedimentl,

ii) L'influenza dello sy'to tensionalecorrenie pxd esserepresa in conto


utilizzando I'esprpssiotresuggeritada#(l 963)

,- . E, = ^Eipa[ - l

(tu- \* -ir
(/,=to^,)25 I ll
nellaqualepod la pressioneamostbricadi riferimento. :\ ,/^Lt
,,;' d6,: )l:
La @iigg.g!g4g efficacee l]!g@@llo della verticale
lensio$e ! =j " "' g/"
--loo- )-'-. A-
iri\ ll numero del modulo Kp,dz n?odtxrenella (5'6t) clipendedal vo- '=z#
Yn'J''u^ *'-,
f;lf-"" prd stimatodalla correlazioneriportatain )^ g.r-,
,\:-.'.-2 ..r.
" "r*ie '"$.
I
Figum 5.26, basata,come gii detto, su un'analisi rehospettivadei
\
<lairiportatidaguriande Bubidge0S83). \ r' (/ \-,
;) -\
t \urn "---&r.J
Ilvrlore.lir-d,eq"^;c@i'rF "
**lgggJ6 ( kt,'"\
rv) Vblendo tener conto dell'influenza del livollo deformativo, si pud
ihfodurre la variazione del numero del modulo con il cedimento re-
/ lativo, riportatainFigra5.27. \
Si osservache, combinando opportunamente le informazioni conte-
nute nelle due Figure 5.26 e 5.27 con le Formule 5.60e 5.61' d pos-
I sibile descrivere I'intera curva carico-cedimento della fondazione'
j
tenendoconto degli efietti di non tinearitd.

\l

^-l.*..*
g' )e- o<'^^t^'
tE ---" r-
\7

;r'3' j
!n)' DP.
v"(-t,
d,
aJ.
"/L
delnumerodelmodu-
Flgura 5.26 Valutazion€
loda misuredi cedimento(Berardi
1993).
e Lancellotta,
290 Capltolo5

Figurs 5.27 Influenzadel livellodi deformazio-


ne sul numero del modulo (Be- 800
rardlE Lancellotta,1991),
Y
€ 600

g 4oo

t 200

0
0.2 0.4 0.6 0.8 1:0 1.2
Cedlmento
normall2zato
s/8 (%)

Tabella5.4 Coefficientedi influenza/ per uno strato di spessorefinito H


t976)
Crsybvtch,

o.77 o.a7
0.96 1.16
1.O4 '1.31
1.15 't.62

0.78

p,revaDi r|/
$ov
j). 4 LF' : : ie1'
[*1
<AL(tt-a
(:) (s.60a)
,r'
V r(t-45i .& Operativamente -procederecome segge
*a
A*rF;a -4,1rEtl€
;: .
'sl
1 1-t irtalA_
(provepenefometrichestaticheo dinamiche)e i valutaljlqlero
delmoduloR)cbllaFieura5.26:
--\'
. il Kr ott*t" -
"ort valutato"rmrp
mazione per una teDsione verticale media oari a, a:
- -\. l

. sidetermina tramiG la (5.60d) ia reliione carico-cedimento;


Fondazionidirette:capacitdportante,cedimenti,teoriadella consolidazione 291

: ( f .1 ?'!.) t'
. si_goregge, i! m9dqj9!atiyS,.j!gls!9..ds!lqqd!!-s t!e!4$e la rel.9-
zione(5.61),per lenercontodell'influenzadello statotensioDale
cg[ellq (sLosservacomunqueche. rascumnco tale corezlone. sl
ottengonoslime cautelativedel cedimentose la tensionevertiaale
corrented maggioredipo).

5,7.3 Rotazionedi una fondazionerigida

dellarigidezzaalla
le era 19l9j9Sp-q,l9!1?go.-Uli_lgllglgqli-gspressioni
rotazione,basatg.qu,ll4__Leo"qg4€lIelqslicitd
(Borowicka,
a) fo@io-ne.circolare 1943)

IH
M 8 G R 3. (5' 62)
;= ;;

::- e Serebryaayi,1p6l)
b) {qr]iazionequadrdta(Goftunov-Possadov

M GB3
(5.63)
a 2 (l - u )

I. c) ford4ziolgl4qtriforyre (Wolf, 1988)


I:
qo
M C B2 .^ -^,. (5.64)
-= -l I
--"
a 4 ""

5.8 ll decorsodei cedimentinel tempo


lr
L'interessenei confronti della teo a della consolidazionescaturiscesia da
esigenzedi carattereteodco, legatealla meccanicadel mezzoporoso,sia
da esigenzeapplicative,riguardantiad esempiola previsionedel decorso
r)
dei cedimenti nel tempo, i fenomeni di subsidenza,il trasportodi inqui-
nanti, I'estrazionedel petrolio, come pure i fenomeni transitori connes-
si con gli eventi sismici e pir) in generalecon la propagazionedi una
perturbazione.
b Il problemad dunquedi interesseper tutte quelle discipline scientifiche
t) nell'ambito delle quali si pongalo studio dell' accoppiamentodel moto di
unJluido (o di piifluidi) con le deformazioni d.elmezzoporoso.
Nel presenteparagrafoe in quello successivol'attenzioned rivolta agli
!- aspetti applicativi e pertantol'esposizioned limitata ai processidi
,,
consolidazionein condizionemonodimensionale e assialsimmetrica.
Data I'importanza dell'argomento, si d comunque dtenuto opporhrnori-
portarenell'AppendiceB una suahattazione completae approfondita.
292 Caoitotos

5.8.1 Teorlamonodimenslonale
La teoria monodimensionaledella consolidazione,che trova una
suaprima
forrnnlazione nei lavoi di Teta$i (1923), d basata sulle segq"rtt
;;_
ztotrl:
i) il flusso dell'acqua e gli spostamentidel terreno awengono solo
in dire-
zione verticale (Figura 5.28);
ii) le defonnazioni sono considerateinfruitesime;
iii) il legame costitutivo dello scheleho solido d suppostolineare;
iv) il mezo poroso d omogeneo.
L'equazione di conservazionedella massaper la fase solida, nella formula_
zione euleriana

d0- nt'+ 010-


L
nlv"f
- r-n (5.65)
dt az
combinata con quella relativa alla fase fluida

dn d(nvw) ^
-;l+---:-=u (5.66)
or dZ

dri origine all'equazione di continuitri d€lla miscela (particelle solide


e
fluide)

ale-")v"+n*l _o
(s.67)
Oz
L'equilibrio della fasefluida i espressodalla leggedi Darcy

ft*Ion6*-u,';=o (5.68)

Figura5.28 Consolidazione monodimen_


sionale.
ilrl
dirette:capaciteportante,
Fondazlonl c€dlmenti,
teodadellaconsolidazione

nella quale z rappresetlala sowappressiane in@rstiziale, ossialo pressio-


ne dell'acqua in eccessorispetto a quella che compete alla coudizione di
equilibrio iniziale.
Derivando la (5.68) rispetto a z

6zn ,* 0l nQ|'- vs)l ^ (s.6e)


az2 K dz.
e combinando con la (5.67), si ottiene

d2u yn &s
^ (s.70)
ar-T a="
Osservando
che

6ts aeo
i (5.7r)
I aa
? e introducendo il legame costitutivo dello scheletro solido

II 6to = muSo' (s.72)


I
|' si ottiene

#.+^*-o (s.73)

Poich6 I'equilibrio dello scheletro solido richiede (in assenzadi variazione


nel tempo del carico applicato in superficie)
I
au@- ^
(5.74)
I aa
si ha in definitiva

I
(5.75)
au a.

: nellaqualeil coefficiente
I
K
c (s.76)
mSPw

d dsfmin coffrciente di consolidazione.

i
294 Capitolo5

Per ricavarela soluzionedell'equazionedella cousolidazionesi considera


pertanto il problema iniziale e al contomo cosi formulato

0<z<2H, t>0
ol
u(0,t)= u(2H ,t)= O r> 0 6; l'l)
u(2,0)=f(z) O3z32H r= 0

In particolare, cosi come sono formulate, le condizioni al contomo si riferi-


scono a uno strato avente spessorecomplessivo pari a 211col entrambele
frontiere drenanti, sicchela sor,'rappressioneinterstiziale 4 assumeivi valo-
re nullo in qualunque istante di tempo.
Nel caso di una distribuzione iniziale della sovrappressioneinterstiziale
costantecon la profonditd,ossia

u(2,0)=ss51=ut

d possibilericavarela soluzioneseguente(si veda l'AppendiceB)

,,.,rr=f "ott-to'no'"-[-..
' l ' tf z t r t *) (5.78)
fr ,ut I \ 2 H)
-.)'rlrtf
Per descrivere il decorsodei cedimenti nel tempo si introduce il pammeho
Us, defnlto grado di consolidazione medio, pad al npporto tra il cedimen-
to al generico istante di tempo e il cedimento finale di consolidazione

def
s(t)
ur = (s.79)

Nell'ambito della teoria lineare valgono le relazioni seguenti

ao' du
at at
de' = m'1-6o1
per cui il grado di consolidazionemedio, espressoin termini di cedimenti
risulta pari al valore dello stessoparametro espressoin termini di sovrap-
pressioneinterstiziale

2H

| (uo- u(t)\dz
us= up=
n (s.80)
I uodz
J
0
I -

Fondazionidirette:capacitaportante,cedimenti,teoriadella consolidazione 295

e nel casodella (5.78)si ha

t- 7
U , -l (5.81)
) .-= 1 e x p (-M' /T,)

avendoposto

.. zn+l * c,,t
I n-

E possibileprovare che I'espressionerelativa al grado di consolidazione


medio d la stessaanchenel casoin cui I'isocronainiziale sia triangolare,
purch6entrambele due frontieresianodrenanti.
Se si ha drenaggioda una sola estremitdsi possonoapplicarele soluzioni
riportatein Figura 5.29.
Si osservichela soluzionerelativaall'isocrcnarettangolared equivalentea
quella fomita dalla (5.80),a patto che I'altezzaH rappresentiquestavolta
l'intero spessoredello strato,e non metd dello spessorecome assuntonel
casodi due ftontieredrenanti.
Cid si spiegaosservandoche,in presenzadi duefrontieredrenanti,il piano
medio d un piano di simmetria.

5.9 Consolidazionein presenzadi dreni verticali


Lo scopoprincipaledei dreni verticali d quello di accelerareil processodi
consolidazione riducendoil percorsodi drenaggio,in virh) dellemodifiche
chel'installazionedei drenicomportain temini di dominio di filtrazionee
t relativecondizionial contomo.
In aggiunta,poich6 la maggior parte dei depositi naturali presentacarat-
t er is t ic he di a n i s o tro p i a i n te rmi n i d i conduci bi l i td i draul i ca IR
(K", = Kyy >> K"")' il flusso in direzione radiale, oltre a esserecarat-
HR
terizzatoda gradientiidraulici pii pronunciati di quelli che competono
al flusso in direzione verticale, beneficia di tale comportamento
,.>
anisotropo.
L'idea di consolidareun teneno coesivoteneromediantel'applicazionedi a t F=
,J F
un precaricoin presenzadi dreni verticali fu avanzatanegli USA da D J. I::-

Morannel 1925e la primaapplicazione si ebbealcuniannidopoin Califomia -60


(Porter,1936).
A metddegli anni '3O,Kjellman il'izid itr Sveziaun'ampiasperimentazione
con dreniprefabbricatie da allora in poi sul mercatone sonostateintrodot-
te innumerevolivarianti.
La Figura5.30dporta 1oschemageneralenormalmenteadottatoquandosi
ricorre alla suddettatecnicadel precaricocon dreni verticali. Figura5.29 Soluzionedella consolidazione
In generalei terrenichedchiedonotaletrattamentosonocostituitida argil- monodimensronale (Janbuel a/.
le tenereingrganiche,limi compressibili,argilleorganichee torbe,ossiada 19s6).

L
296 Capitotos

Figuia 5.30 Schemadiinstallazioie deiorenl


verticati(Ladd, 1976).

I Assestimetrosuperficiale
I Assestimetroprofondo
d Piezometri

tutti quei materiali che in presenzadel cadco di progefto possonodar luogo


a cedimentieccessivio non offrire sufficientimargini disicurezza.
Poich6tali materiali,per la loro pronunciatacomprissibilitd,non consento_
no rapidi (o perlomenoagevoli)spostamentie posizionamentialle macchi-
ne impiegateper I'installazionedei dreni, d nicessariopredisporrein
su_
perficie un materassodi materiale drenanteavente sia la funzione piano
di
di lavoro, sia quellaidraulicadi raccoltae smaltimentodell'aaquu
gliata dai dreni. "onuo_
Quandosi adottanoparticolaritecnologiedi esecuzione,qualead esempio
I'esecuzionedi dreniin sabbiamedianteperforazioneidraulica(solitamen_
te i dreni cosi realizzati sono indicati in le tlerutwa comedrenii)uing,
han_
no diametrodi 0.2-0,3m e sonoinstallatia un inlerassecompiesotrl Z
e5
m), tale matensso viene contaminato dal fango proveniente d alla realizza-
zione del foro e la suafunzionalitdidraulicapud risultarecompromessa
al
punto che occorle soventeprevedeme la sostituzione, prima d]
iniziare la
posain operadel rilevato di precadco.
P€r quanto dguarda le metodologie di installazione dei dreni va osservato
che i dreni in sabbia,installatimedianteinfissionedi un mandrinoa punta
chiusa, sono stati i piti difftrsi fino a poco tempo fa, in virtu del bassocosto
di installazione.
Va pero rjlevatochetale merodod quellochecomponail maggiorgrado
di
qlsrurDooet tereno- con rimaneggiamento dello stessonellazonaa contat_
to con il dreno e conseguenteperdita dei bcnefici dedvanti dalla macro-
struttura del deposito.
La perforazioneidraulica consenteinvece un'installazioneappropriata,
minimizzandohrtti gli inconvenientipresedtatidall'installazione-mediante
mandrino.Essendoperd una tecnicamolto pii sofisticatadchiede un,at-
tentasupervisionein cantieree molti conftolli in faseesecutiva.
I dreniprefabbricatisonocostitqitidaun'animacentraledi plastica(si veda
la Figura 5.31),che costihriscel,elementoresistentee nella qualesonori_
Fondazionidirette:capacitaportante,cedimenti,teoria della consolidazione 297

cavati i canaliper il drenaggiodell'acqua,e da un filtro estemo(in carta


trattatao in non tessuto)che ha la funzionedi impedire I'occlusionedel
drenoda partedelleparticelledi teneno(il diametroequivalentechesi pud
iootizzared dell'ordine di 60-150mm).
Sonosolitamenteinstallati staticamentea interasseoompresotra l '2 e 4
m, mediante ut attrezzat\radi spinta, fino a profonditd dell'ordine di
50 metri.
Per confollare I'evoluzione del processodi consolidazionee la validitd
delle assunzionifatte in sededi progetto,d indispensabilepredisporreun'ade-
guatastrumentazione, costituitanormalmenteda piezometri,assestimetfi 2(a + b)
1f
di superficiee profondi, inclinometriverticali e orizzontali'
Solitamentei dieni sonoinstallatisecondouna geometriaa 4'inconce (frle Figura 5.31 Sezione trasversaledi un dreno
lamellarePrefabbricato.
parallelesfalsatedi mezzopasso),per cui, come mostratoin Figura 5'32, d
iecito ridune il problemain esamea un problemaassialsimmetrico'
IntroducendoI'ipotesi cheil flussoin direzioneverticalesiafascurabilese
conliontatoconquelloin direzioneradiale,1'equazione dellaconsolidazione
assumela forma (si veda I'AppendiceB)

F p*sd",!al,(y" K__4)f (s.82)


l+eo dt " A))
tel\Aeo
b-
h-
Se il mezzo d consideratolineare, sia la conducibilitd idraulica sia la
T}
compressibilitddello scheletrosolido non vadano nel colso del processo,
!o per cui, introducendoil legamecostrtutlvo
o-

to & (5.83)
Il- r+ e O
Figura 5.32 Cilindroequivalente.
IF
:5
zt-
d l--s
Ia
- r"l
lo
IA
,.
"r' l
s

di
a-
rt>

b-
|!e d"= 1.05s d e= 1 '1 2 8s
!-

(b) Disposizione
a (c) Condizionial contorno
rb (a) Disposizionedei
drenia quinconce magliaquadrata
n-
298 Capitolo5

nellaquale t rappresenta
il valor mediodellapressione
interstiziale,
la
(5.82) diventa

d K* rd( at\
(5.84)
d png.., r e\ A)

Il problema al valore iniziale e al contortro da risolvere e pertanto


sesuente

dn= ta( au\


cr-=-l r- | rw < r< re, t> O
(7,
- rar\ dr)
u(r,O)= uo r= tO
u(rw,t)= 0 r>0 (5.85)
du(r",t) _ n
r>0

la cui soluzione (vedasi Barron,l948), in termini di sovrappressione


interstizialee di gado di consolidazionemedio, d datadalle sesuentifun_
zioni

"=#rl't^(;)-tf]- (5.86)
U p= l -et'

dove

R7
) =- - =- L
F(n)
2 , - 2_ l
"2
f(r) = _' ,ln(n)_"'l ;.
n'- l 4nz

n=.k_
rw (5.87)

. - c/_( r- )l -;,
'r- n-l -
aa \pw g.nv )d6

5.9.1 Influenzadel rimaneggiamento del terreno


e dellateslstenzaldraullcadel dreno
La soluzioneespressadalle (5.86) fa dferimento al caso ideale in cui il
dreno possa essereinstallato senzarimaneggiare il terreno e non vi siano
resistenzeal moto del fluido a[ suo intemo.
I
Fondazionidirette:capacitaportant€,cedimenti,teoriadella consolidazione 299

Per tenerconto del rimaneggiamento indotto dall'installazionedel dre-


no, Barron (1948) e Hansbo (1979, 1981) hanaosuggeritodi introdune
nelle (5.86)la seguenteespressionedi F(z)

F(,)=h[*,)-0".?'[fJ (s.88)

nella quale d" e r(" indicano rispettivamenteil diametro della zona


rimaneggiatae la conducibilitdidraulicain tale zona.
ii) L'influenzadellaresistenzaidraulicachesi sviluppaall'intemo dei dreni
(essenzialmenteprefabbricati)pud esseremessain contoin modoanalo-
go, introducendonelle (5.86)la seguenteespressione di F(r)

F(r) = 61r.1 0.75+,rz(Zt-z)Er (s.8e)


aw

nella quale4," d la portataspecificadel drenoe I d una lunghezzacarat-


teristica,pari a metdrdella lunghezzadel drenose essoconfinacon due
strati drenantie pari all'intera sua lunghezzase essoconfina con un
solo stratodrenante.
Va osservatoa talepropositochela portataspecificadellamaggiorpar-
te dei dreniprefabbricativaria da 100a 500 m3/anno,per cui il proble-
ma si pone solo per dreni di elevatalunghezzae in presenzadi elevate
tensioni di confinamento(si veda per maggiori dettagli Holtz et al.,
1991) .

5.9.2 Un esempio di applicazione della tecnica di precarico


in presenzadi dreni
Nel quadro della rcalizzazione delf impianto te.moel€ttrico dell'ENEL a
Porto Tolle furono costruitinove serbatoimetallici a coperturaflottarte.
Le caratteristichedel sito sonogid statedescrittenel Paragmfo1.7.3e non
vengonopertantoqui richiamate.Si ricordasolo che,a causadella presen-
za di uno stratodi argilla teneradi spessoresignificativo (22 metri), si ri-
tenneopportunoil ricorso alla tecnicadel precaricoin presenzadi dreni
verticali.
In particolare,nel casodei serbatoiI e 2, aventidiametrodi 67 m e capacitA
pari a 50.000m3 (si vedala Figura5.334),il precaricoverurerealizzalaaon
il caricod'acquautilizzatodurantela fasede1collaudoidraulico.Nel caso
dei serbatoida 100.000m3 venneinvecerealizzatoun dlevato in tera, la
cui geometriad deducibiledalla Figura 5.33b.
Per accelerareil processodi consolidazionefurono installatidreni verticali
prefabbricati,di lunghezzapari a28 m e dispostia interassedi 3 m.
Le Figure 5.34 e 5.35 riportano in dettaglio il programma di carico e
l'andamento dei cedimenti misurati in corrispondenzadel centro e in
corrispondenzadi alcuni capisaldi posizionati lungo la circonferenza
dei serbatoi.
t'
I 300 Capitolo5

I
I serbatoio2 AXA

l+3.10
-1.50 v
-1.50
.V
I -L
! Riporto
Area con geodreni Area con geodreni
i (a)
i' (b)
Figura 5.33 Schemadei rirevatidi precaricodei serbatoidela centrareENELdi porto ToIe (Heggeral,
I 1983).

I
Coskuzione

€^ 4oo
i-F Z€ zoo
8..* o
o
40

5r o
q
120

e 160
ts1g"*sr=,1--

I 3 200

qPq--
.; .3r u.o
S{ F' oo
1.0

0.4
Tempo
Figura 5.34 Programmadi caricoe decorsodei cedimentirelativial serbatoion. 2 (Hegg et at, 1983).

E significativonotareiruEnzituttoI'entitd del cedimento(2.40m) misurato


duranteIa fase di precaricoe, con riferimento alla Figura 5.35, osservare
come,unavolta precadcatoil tereno, il cedimentoprodottodal successivo
caricoidraulico sia risultatodi pochi centimeti.
A completamentodel quadro delle misure effettuate, le Figure 5.36 e
5.37 riportano l'andamentonel tempo degli spostamentiorizzontali, ri-
levati in corrispondenzadel perimetrodei serbatoi,medianteinclinometri
verticali-
I

consolidazione 301
Fondazionidirette:capacitaportante,cedimenti,teoriadella

Costruzione
lnizioprecanco del serbatoio

f; 5- aoo
:o> 2oo
6-9
5E "

o 0.6
40
I.:_A ""
80 = € Bo.4
120 0.3
160 Bordo(valoremasslmo)
.E
o 200 Bordo(valoreminimo)
240

Figura 5.35 Proglam m adic ar ic oedec oFodeic e d i m e n t i l e | a t i v i a | s e r b a t o i o n . 6 ( H e g g e t a / ', 1 9 8 3 ) .

Spostamentolaterale, Yh (cm)
10 20

tf vtM i4
(Serbatoio
2)
vtM #4 |
(Serbatoio1)

n. 1
Serbatoio
E 1 08/04fl6 E
2 07112n6 Serbatoion. 2
3 10102177 1 11101177
4 17103n7 2 26105n7
3 21107 n7
5 09/05/77
6 06107177 4 25l0an7
7 02109n7 5 28110n7
8 16112n7 6 09/03t8
I 02102178 7 13104178
10 20103178 a 24lo5n8
11 27l07na 9 23nan8
12 t4l12qa 10 29i09/78

inclinometriverticali(Hegg et at' 1983)'


Figura 5.36 Spostamentiradialidel lerreno'misuratitramite

I
302 CaDitolo5

Serbatoio6
'=i\-r:-- lnclinometrc
'','\ii" verticale/ry1bis

).!_Q.
,,/ "'!.
',, '', \9 ;(
,/ ,'/ ,/
' i/ 6
i serbatoio
E l/
tt/ t/'

"
/
,/ Inclinomeko
verlicale lfvl

,.nuru
Carico
ti',irt
E

ii/, '
Lettura
Hro
(m)
zznzna @ zt reloerao@ o.oo
zaoana@ sa zslosleo@ tz.oo
09/09/76@ 126 zltolao @ t+.so
solosno@ lzs roltreo @ ta.so
oznna @ tts zsirrno @ ta.oo
ostornt @ tts zanzao@ ta.oo
otozm @ zas zvoalet@ te.oo
tttoznt @ zat oarozaz@ o.oo

(a)durante lafasedi precarico;(b)


Figura 5.37 Spostamentiradialidel terreno,misuratitramiteinclinometriverlicall(Hegg elal, 1983):
duranleil collaudoidraulico.

5.10 Scavi sotto falda


La realizzaziore delle fondazioni dirette richiede sempre l'esecuzione di
uno scavo,lecui dimensionipossonoesseresignificativequalorasiaprevr-
sto l'utilizzo di volumi in sotteraneo.
Come gid evidenziatonel Capitolo 4, a propositodelle operedi sostegrc
prowisorie, le condizioni ambientali(natwa del teneno, presenza-d€lla
ialda) e le condizionial contomo(presenzadi edifici o servizi,possibilitd
di abbassare la falda) sonoi fattori chemaggiormentecondizionaaole mo-
dalitdLesecutive.
Se le condizioni al contomo costituisconolimitazioni assairestrittive,di-
ventairrinunciabileil ricorsoalla realizzazionedi quelleoperedi sostegno
analizzate nel Paragralo 4.I l.
L'esecuzionedi scavi aperti d subordinataalla possibilitd di occupare
aree che consentanola realizzaziote di scarpate,la cui profilatura d
strettamentel€gataalla naturadel terreno e alle condizioni idrauliche al
contorno.
I
i
Fondazioni portante,
dirstte:capacita cedimenti,
teoriadellaconsolidazione
303

5,10.1 Scaviapertiin terenl coesivi


Nel Capitolo 4 d stato mostrato code sia possibile garaatire la stabilitd a
breve termine di rma parete verticale, se la sua altezza risulta inferiore al
valore critico definito dalla relazione

(5.e0)

Il coefiicisnte di sicurezza (i4teso come rqporto h"/h) dz assumerenella


verifica varia da 1.2 a 2.0, a secondache una eventualemthrra possacom-
portare solo danni di natua economica oppure rischi per le persone.
Se le pareti dello scavo sono profilate secondo una certa penalenza,ula
prima verifica in sededi studio di fattibiliti pud essereeffetrua:arnlizzan-
do l'abaco riportato in Figura 5.38, nell'ipotesi ch€ il materiale possacon-
siderarsiomogeueo.
Per comprenderecome sia stato elaborato I'abaco citato, si immagini dap-
prima che il materiale costituente la scaryatapossa essoreassimilato a un
carico applicato alla base dello scavo,
Un'analisi di capacita portante condunebbe a una relazione che pud porsi
nella forma (nella quale viene usato il simbolo c per indicare la resistenza
non drenata)

fr =u"*L (5.e1)

I
t
:
I
I

Flgura 5.38 Abaco per I'analisidi stabilitain


condizioni non drenaie (tratto da
Scott. 1963).
304 Capitolo5

che mostra come il termine f/c possainterp rctarci comeul indice di stabi-
Iitd, il c\1 valore va determinato analizzindo meccanismi di rottura chc
coinvolganoanchela resistenzaal taglio della scarpata.
Storicamentesonoattribuibili a Collin (1g46)i primi studidi stabilitdeffer
hratiinhoducendosuperficidi scivolamentocostituiteda archi di circonfe_
contributisonorappresentati dagli studi di Taylor (1948)e
1eya..Ult91-o1
Fellenius (1939), ai quali fanno rifedmento le considerazionisvolte
nel
segulto.
Per pendenzedella scaq)atasuperioria 53., la rottura si sviluppa lungo
superficipassantiper il piede della stessae i valori dell'indice iistabilitd
sonoquelli corrispondentialla linea d-0.
fe^it 3fri1l1 !omogeneo e di spessoreinfinito, per valori dellapendenza
inferiori a 53" I'indice di stabilitd diventapari i 5.5 tul" valore risulta
indipendentedalla pendenzadella scarpata(linead_g)."
La presenzadi uno sftato di migliori caratteristichemeccanichea una pro_
fondite pari a nh (Figura 5.38) impore una restrizionealla posizionedel
cerchio di rottura, per cui, con la condizioneche essosia tangetrtea
un
praro o zzontalepostoalla profonditd,?i,si ottengonole curvecorrispon-
denti a vari valori del rapporto lr,
L abacofomisce inoltre indicazionisullaposizionedella superficiedi ro!
tuta:
. essa_coinvolgela basedella scarpatase il punto (rappresentativo
delle
condizionigeometrichee meccanichedel problemafiadenella reeione
compresatra le lineeg-d e.f-d;
. passaper il piededella scarpatasericadenella zonahatteggiata;
. si sviluppasolo nella parte superiorese il puntoricadeal disopradella
c,Jryae,d.
Le condizioni di stabilitddelle pareti dello scavoevolvonocomunquenel
tempo,in funzioneprincipalmentedella aonducibilitdidraulica def mate_
riale e degli interventidi drenaggioo di mitigazionedelle pressioniinter_
stiziali chevengonoadottati.

Per valutarecome i margini di sicurezzapossanomodificarsinel tempo,al


variaredelle condizionial contomo,d utile far riferimentoall,abacoiioor_
tatoin Figura5.39lle considerazioni cheseguonosi applicanoanchealle
strutture in tera di ritenuta idraulica).
La geometriapresain considerazione d descrittadallevariabili evidenziate
in Figura 5.40a.In particolarenell'analisiche seguesi supponeche sia

& = t5m i = 30.

e che il comportamentomeccanicodel terreno sia caratterizzatodai se_


guenn parametn

/ = 20kN/m: e' =2Oo c' =t}ytr{tm2


teoriadellaconsolidazione3(F
dirette:capacitaponanG,c€dimenti,
Fondazioni

0.25

-lr.
,i 0.20

CI

$ o.rs
E

0.10

"o 10 20 30 40 50
i
Angolodi Pendenza,
(Iaylo( 1937)'
Flgura 5.39 Abacoper l'analisidi stabilitain condizionidrenate

,J
306 capitolo5

i) Si immagini ora di iniziare I'analisi di stabilitd con I'assunzione che lo


scavo sia completamette sommerso.
Le forze alle quali d soggettoil volume di tereno potenzialmenteinsta-
bile sono rappresentatein Figura 5,40r, dove sono stateindicate con Ub
e con Ud le risultanti delle pressioni dell'acqua agenti al contomo del
volume di terreno considerato,mente l/, X1 e Cl rappresentanorispet-
tivamente il peso del suddettovolume, la risultante delle forze norrnali e
di athito e la risultatrte delle forze di coesione.
Il poligono delle forze riportato nella stessafigura mette in evidenza
come sia assolutamenteequivalelte considerarein questo casol'equili-
brio del mezzo poroso nel suo insieme, infoducendo al contomo la ri-
sultantedelle pressioni dell'acqua, oppure considerareI'equilibrio dello
scheletro solido, soggetto al peso del materiale alleggerito ([/) e alle
forze di attrito e di coesione.
Con i parametri sopra indicati l'abaco di Figura 5.39 fomisce un valore
della resistenzanormalizza;t^pai e 0,025 (si noti che I'abaco in esame
riporta l'inverso dell'indice di stabilitddefinito clalla(5.91)),per cui il
margine di sicurezza,valutato in termini di altezzadella scarpata,risulta
dato dall'esDressione

10
-h" c' l
h 0.025y' h - 9.81)15
0.02s(20

Se si lrrole esprimere il margine di sicurezzain terrnini di coefftciente


applicato ai parametri di resistenza al taglio occorre procedere
iterativamente, dal momento che essorisulta applicato sia all'angolo di
resistenzaal taglio, sia alla componentecoesrva.
Ipotizzandoad esempioiuizialmenteun valore pari a 1.3,si calcolaun
valorc di tentativo dell'ansolo mobilitato

, ,( tan,p,\ .
e"'=til_,[1fJ:,: -.
Con questo valore si entra nell'abaco di Figura 5,39 ottenendo per il
coefficiente di stabilitd un valore pari a circa 0.05, con il quale si stima
il coefiiciente di sicurezzaapplicato alla coesione

l0
0.05--
4(20-9.81)ls
Se i due valori fossero risultati diversi sarebbestato necessarioripetere
le operazioni fino a convergenza.
ii) Nella fase di rcpldo svaso si supponela rimozione quasi istantaneadel-
l'acqua contenutanello scavo,in modo da poter supponeche non si
instauri alcun moto di filtrazione nel corpo della scarpata.
Le azioni da prenderein considerazione(Figura 5.40c) sono rappresen-
tate dal peso totale I/, dalla sottospinta U6 (che rimane uguale a quella
t\

Fondazionidirette:capaciteportante,cedimenti,teoriadella consolidazione 307

del casoprecedente, per la suppostaassenzadi drenaggio),dalla isul-


tante R2 e dalla dsultante delle forze di coesioneC2
Si notiihe, poich6rispettoal casoprecedentedi pendio sommerso,la
risultantedelle pressionidell'acqua non d nulla, le condizioni di sta-
bilitd peggioranoin modo significativoe per assicurareI'equilibrio d
ora richiestala mobilitazionedi un'aliquotamaggioredellaresistenza al
taglio.
Un'analisi approssimatapud effettuarsi in questocaso rmmagnan-
do di introdurreun angolodi resistenzaal taglio fittizio, definito dalla
relazione

q.=Lq' (s.e2)
r i

(la suddettarelazionepud giustificarsiosservando(si veda la Figura


i .40c; cheil momento dellefone R2 e U 6rispettoal cenho di rotazione
dev'essereugualea quello della loro risultante,cheha inclinazionein-
feriore a quella di.R2).
Nel casoin esamesi avrebbe

,r
2 0 -9 .8 1 - -^ .^^
- - il": l-i "
20

e utilizzandonuovamenteI'abacodi Figura 5.39si pud dedurrecomeil


coeffrciente di sicurezza (io termini di altezza) risulterebbe inferiore
all'unitd

l--h -c- -' <l


,= >- l
h 0.06Yh

(si noti che i parametrida utilizzaresonoI'angolo di resistenzaal taglio


fittizio e il pesodi volumetotale)
iii) Sela fasedi svasoarvieneinvececosilentamenteda consentireI'instau-
rarsi di un moto di filhazione e si supponedi esserein co dizioni di
motostazionalio, il problemapud essereanalizzatoconsiderando alter-
(si
nativamentecomeazioni veda la Figura 5.40d)

a) il peso alleggerito ,/ e la dsultante "/ delle forze di filtrazione;


b) il pesototale(l/ + Ww) e la risultanteU" dellepressionidell'acqua
al contomo.
La dsultantedelle forze di filtrazionedipendedalle condizionial contomo
e in particolaredalla posizionedella superficielibera, che definisceuna
delle condizionial contomodel dominio di filtrazione,per cul soventenon
d facile ottenereuna soluzioneesatta,
E possibilecomunqueosservareche il coeffrcientedi sicurczzarisulta in
questocasocompresotm quello relativo al casodi rapido svaso€ quello
ottenibiledall'ipotesi chele pressionidell'acquaal contomo sianonulle
308 Capitolos

(b)

(c) (d)

Figura 5.40 Analisjdi stabilitadi uno scavot(a) geometriadel problema;(b) pendiosommerso;(c) analisidi stabilitanellafase di rapido
svaso;(d) analisidi stabilitein reglmedi flusso stazionario

l0
0.025yh 0.02s.20.15

La Figura5.41iassume tutte le condizionidi equilibrio esaminatenei pun-


ti precedenti,per evidenziarel'evoluzionedei margini di sict:rezzaal va-
riare delle condizioni al contorno.
I suddettimargini possonointerpretarsiin termini di resistenzamobilitata,
sicch6a un aumentodel modulo de1vettore C corrispondeun peggiora-
mentodelle condizionidi stabilitd.
Ne sezueche i marginidi sicurezzasi riduconopassandodal pendiosom-
rn.rrJ(u.nor. Z) al rapidosuasotvenoreE7). mentrelendonoa miglio-
rare con I'instaurarsidi un moto di filtrazione stazionario(vettoreGl) o
con I'annullarsidelle pressioniinterstizialial contomo(vettorell4).
Situazionipiri complesse(caratterizzate ad esempiodallapresenzadi strati
di diversanaturao da parameti di resistenzavariabili con 1aprofonditd)
Fondazionidir€tte:capacitaponante,cedimenti,teoria della consolidazione 309

Figura 5.41 Configurazioni criticheper la sta-


bilitadelle paretidi uno scavo.

e'9)

***ffi^*,**,,**t****
..ufj:f.

A B = W'
a6=w.
4=u,
DB=u"

4=*,
BF = J
G -=u"
FG = R3

(b)P€ndio
sommorso: C1=/A
svaso: C = Cz=Ei
(c)Rapido
(d)Filtrazione
stazionaria: C" = fr
(e)Pressioni nulleal contomoiC = fr
interstiziali

richiedonoanalisipit accurate(si vedaa tale propositonel Capitolo 8 del


vdlume di Lancellottai. Geotechnical Engineering, Balkenra, 1995,la parte
dedicata alla stabilitddeipendii).
In argille consistenti, canlleizzate da discontinuitd e disonogeneitd, di-
venta impraticabile ogni tentativo di incorporare nelle analisi l,influenza
delle peculiaritdmacrostrutturalidel deposito,sia per la difiicoltd intrinse-
ca di definire i parametri operativi, sia per I'influenza che modeste varia-
310 Capitolo5

scavo(Calabresiet
zioni di tali paramehihannosulla stabilitddei fronti di
a /.. l 9q0).
A tale DroDosito si ricordacomenel Paragrafo 2 6 10 sia statomessotn
eridenzacomeunaconseguenza molto importante del comportameo /r?-
dalla
siacostituita difficoltd dt prevedere rl
rtablledelleargilleconsistenti
inn o a guelli relativi alle liscoz-
oult"n*io dai iarametri det materiale
i,rr#li o"i"it. ir valoredellacoesione giocanell'ambitodegliscaviun
graoo
ruolo determinante, ne consegueche1'analisid soggettaa un elevato
di incertezza.

5.10.2 Scaviap€rtiin terreninon coesivi


pdvo di coesione d sta-
In assenzadi falda, un ftonte di scavo di un teneno
t" *'inclinazione inferiore all'angolo di resistenzala taglio'
;ilr" ;;;tfi
della falda, le condizioni di non saturazrone
i" f" t"".pi" d al disopra
giir eiaminato nel Capitolo 2' a una.coesione a.pparen.-
du*o luogo..o*.
t
re. legalaalle pressioniintelsliTialinegative'checotrtrrbulsc€ T',9,'1"]i:
le co-ndizioni di stabiliti.fino a renderetalorastabili'in tenenl lrmoso-
sabbiosi,pareti verticali di altezzamodesta'
v" i"t-J'ilt"-"0i"*-ente notato che variazioni del grado di saturazione
,*i ,"*pt" po.riUili in relazione a mutamenti delle condizioni ambienta-
ii i"t *nullamento della coesioneapparcntee instabilitddeL
falda non
scavo,sicch6d buonapratiaanegliscavial disopra.dclla
""ir"gt"*"
ftonte di
superiori a 45''
plontur" tu ,"ntputu con angoli di inctinazione

asciuttounitamentea
Nesli scavisottofalda,la necessitddi tenerelo scavo
Ji*"i-,lt.l" slabilitddellepareli'chevengonoa tro\arsiin condi-
(minori o uguali a
ll"i-"ti iJ" *.r,. .on angoli di inclinazionemodesti
""ii"
prorwedimenti (impiego di pozzi o di
dZi, rerrdeinevitabile il ricorso a
punte drenanti) per depdmere la falda'
estemamente all'areadi scavo'tramltesonde'
-' | oozzivengonoinstallati
a\
di una pompa
un-diametro taleda consentire l'alloggiamento
"iu*o
sommersa(Figura5.42).
tatto filhante di
Sono costituiti da un tratto superiore cieco e da un
caDtazione.

Posizione
iniziale

Figura 5.42 Abbassamentodella ialda tramr- Argilla


te Pozzi.
Fondazionidirette:capacitdportante,cedimenti,teoriadella consolidazione 31 1

Nella zona filtante il mpporto tra I'arca della superficie dei fori e quella
totaledovrcbbeessereelevato,in modo da non offrire resistenzea1Das-
saggiodell'acqua (solitamente un rapponopari a 0. l5 d sufficienreallo
scopo);al tempostessola dimensionedelle apertureva sceltain modo
da conseqtireil passaggiodella frazione pil) fine e da ftattenere quella
piri grossa, si da favorire lo sviluppo di un Jiltro naturale (la fiazione
fine entratanel pozzo andrebbesuccessivamenterimossa tmmite opem-
zioni di spurgo).
Le condizionidi drenaggiopossonocomunqueesseremiglioraterealiz-
zandonell'intercapedinetra pozzo e teneno unfltro artifciale,le cui
caratteristichedevono soddisfarei seguentir€quisiti:
. il filto deveav€rcuna conducibilitdidraulicasuoeriorea quelladel
terrello cllcostante;
. il suo fuso gmnulometrico dev'esseretale da impedire che le parti-
cellepir) fini del tenenopossanointasarlo;
. dev'essereintemamentestabile,ossiale particelledi dimensionein-
feriore non devono muoverci nei \.uoti determinati dalle particelle di
diametromaggiore.
I1primo criterio d soddisfattose il rapporto

Dso(filro)
^ =-
,{{n r/s q1\
-" Dso(tereno)

e aompresotra 12 e 58 nel casodi filtlo costituitoda particellearroton-


datee tra 9 e 30 nel casodi impiegodi particellea spigoli vivi.
Il secondocriterio richiede che il rapoorto

Drs(filho)
_-
^ <=
,tl (5.e4)
'- Dl5 (tereno)

sia compresotra 12 e 40 nel casodi particellearrotondatee tra 6 e 18


nel casodi particellea spigoli vivi.
Infine la condizionedi stabilitririchiede

Deo(filtrq)
, . . , 15 q5\
qo(nltro)
(permaggioridettaglisullacostruzionedeipozzi si vedail testodi Todd,
1 980) .
b) Le punte drenanti (well points) ve\gono installate idraulicamente (con
getto di acquain pressione)e successivamente collegatea un sistema
cheoperacon unapompain depressione. Poich6la massimaprofonditd
di aspirazioned limitata (solitamentenon si va olhe i 6 metri circa), 1o
312 Capitolo5

scavoviene eseguitoa gradoni, in modo da dispore le punte drenanti a


pin livelli (Figua 5.43).
c) Naturalmentenon sonorari i casi in cui, per situazioni stmtigrafiche par-
ticolari, si ricorraall'uso combinatodei due sistemi,comemostmtonel-
la Figura 5.44.

5.10.3 Dimensionamentodel sistemaidraulico


per I'abbassamenlo
dellafalda
Le soluzioni analiticheutilizzate per dimensionareil sistemaidraulico messo
in operaper l'abbassamento della faldasonoriassunlein Figura5.45 e
sonobrevementecommentatenel seguito.
i) Innanzituttoessesi dferisconotutte all'ipotesi di/asso ln regimesta-
zionario, giacchl in questa sede non d altrettanto rilevante la fase
transitoria.
Tutte le formule riportate moshano inoltre che la portata d proporzionale
al coemcientedi conducibilitdidraulica,la cui determinazione non d del
tutto immediata, essendo tale parametroinfluenzato dalle caratteristiche
macrostrutturali del deposito.
Per tale motivo, il metodopii affidabileper ottenereindicazionisulla
conducibilitdidraulicadi depositinon coesivid rappresentato dal corso
a provedi pompaggio(descrittein dettaglionel Paragafo7.1I del testo
di Lancellotta,1995),sulle quali sonobasatele indicazionidportatein
Figura 5.46.

Figura 5.43 Sistemadi well pointsu pii livelli


ol scavo.

tn'

Flgura 5.44 Scavocon impiegocombinatodi


pozzi profondiper deprimereil li-
vello piezometriconello strato di
base e di well point per abbassa"
re la lalda nellostratointeressato
dallo scavo.
\

Fondazionidirette:capacitaportante,cedimenti,teoria della consolidazione 313 I

Flussoradiale Flussoradiale
in un acquifelo in un acquifero
non confinato confinato
H2-h1
Q = kn ---=j Q = 2tr kb---=:

t-I
t-
Flussoin condizioni Flussoin condizioni
pianein un acquifero pianein un acquifero
non confinato 60nfinato
h e . H '- h ' Q = ,, H-h
| . i= K L 7 KD--T-
tt
vTTVVVVVZVVVVVZTm
tc l
Figura5.45 Modellidifiltrazione
in regimestazionario.

Sovenlesi ricorre anchea prove di permeabilitdeseguitein foro di son-


daggio(provedi immissioneo di estrazione), ma i risultati ottenutipos-
sonoconsidem$imppresentativisolo in temini di ordinedi gand€zza.
In virtu delle suddetteincertezze,legate
alladefinizionedi un attendibi-
le valore della conduaibilitdin grandescala,il dimensionamentodel
sistemadi &enaggio viene fatto su basi empidche, tarando direttamell-
te in sito,durantel'€secuzion€dei lavo , le previsioniteoriche,tramine
un attentomonitomggiodei livelli piezomehici.
ii) L'espressioneriportata in Figua 5.45a

H2 -h?
O:kr = "
(5.e6)
Ro

d relativa al caso di un pozzo it]un acquifero non conJinato.


La soluzionedel problemad ottenutacon riferimentoalle classicheipo-
tesi inhodotteda Dupuit (1863)
a) il gradienteidraulico d pari alla pendenzadella superficiepiezomeaica
ed d invariantecon la profonditd;
b) per modesteinclinazioni della superliciepiezornetricale linee di flusso
possonoconsiderarsiorizzontalie le linee equipotenz iali verticali.
Comedimostrato da Bear( 1972)le suddette dueipotesiconsentono di
semplifiaarenotevolmenteil problemain esame,ma comportanodelle
approssimazioni,sicch6 la portata stimata risulta coretta, mentre non d
314 Capitoto5

Flgura 5.46 Conducibilihidraulica


dedottada
provedi pompaggioneltaVa e 1.fi-2
del
Mrssissippi(l\4ansure Kaulman,
1e62).
e 5.10-3
5

E 2.fi-3

1 .10-3
E

5.10-4 Legenda
Pozzo
o H - 1514
oH-185
2.10'4 . FC-1os

^ ES-64
6 v OR- 1
1. 1 0 4
o
Nota: k, basatosu prove

2 0.5 1.0 2.0


D 1o (mm)

dellasuperncie
piezometdca
nelleimnediare
;f'il:g: iiT#::to
H"!:i:]ff :TJJrn,T:ffi
;3:'pozzoattravenicompretamen
,o.".
r po,,o
puJin,".Ji;';;l1iil'll;,:,liTl*,i*[:"A".',m-
Ia1?#"#,:H:;f d"1dr"il;il;; ;;#il;-
ll1c"ffi..iH:
;;*:il:ii$il:lffi ;:13x"'1""i:1*'u*m'f
lr*:
ttt' analoga
)",hlif$1"rffie lelresnressione relativa
avr acquifero

g = 21116l:!g
.Kt
h----?- (5.97)
&
comparc 1l ruggio di influenza del pozzo,
che pud stimarsi, nel caso di
un pozzo isolato,con la formula diSichardt (D2g)

_hdJi
RL=3ux(H (5.98)
Fondazionidirette:capacitaportante,cedimenli,teoriadella consolidazion

(le unita sono m e rnls).

iv) Infine il caso relativo a un sistema di pozzi (o di punte drena.nti)pud


esserehattato sovmpponendogli effetti prodotti da ciascunpozzo.

Bibliografiaessenziale
l. I fondamenti della Teoria della Plasticitd sono tlattati nel testo di
C.R. Calladine:P/asticity for E gineers, Ellis Horwoord, 1985 e nel
testo di R. Hill: The mathemqtical theory of plastici4,, Oxford Un.
Press,1950.

2. Per quanto concemele applicazioni dei teoremi limiti, si raccomandala


lettnra del testodi Atkirxon: FoundatiansqndSlopes,McGraw-Hill, 1981
e del testo di R.H,G. P arry Mohr circles, stressPaths and geotechnics,E
& FN SPON, 1992.

3. Al metodo delle caratteristiched dedicato il volumo di V.V. Sokolowski:


Staticsof granular media, Butterworths, 1960.

4. Perun approfondimentogeneraledei problemi di base,ossiaimpostazione


del Fogetto, sceltadella soluzionenonch6 aspettiesecutivi, d preziosala
letturadei seguentitre classicidella leneraturageotecnica;
. K. Terzaghi e R.B. Peck Soil Mechanics in Engineering practice,
Wiley, 1967;
. G.A. Leonards:-FoundationEngineering, McGraw-Hill, 1962;
. R.B. Peck,WE. Hanson,T.H. Thornbum: Foundation Engineeering,
Wiley, 1974.

5. Per quanto conceme le fondazioni di macchine vibranti si consiglia la


lettura del testo di F.E. Richart, R.D. Woocls,J.R. Hall: Vibrations oJ
Soilsqnd Foundatiazs.Prentice-Hall,1970.

6. Ai processi di consolidazionein presenzadi dreni verticali d dedicato il


volume di Hottz R.D., JamiolkowskiM., LancellottaR. e Pedroni S.:
Prefabicated vertical drains : design andperformance, CIRIA, Lot:.dta,
1991.

7. I problemi relativi agli scavi sotto falda sotrofattati dettagliatamentenel


Capitolo 3 del citato testo di Leonards (1962), curato da Mansur C.I. e
KatJfrnat R.1.i D ewater ing -

8. Infine per tutti i problemi non tattati in questasede(solo per citare alcu-
ni esempi si pensi alle fondazioni a pozzo, alle fondazioni su terreni
rigonfianti o collassabili, alle opere in tena, atle discariche di sterili di
miniem e a ta.ntialtri ancora)risulta estremamenteutile la consultazione
dei due tomi costituenti il terzo volume dell'opera coordinata da J.A.
Jimenez Salas:Geotecniay Cimientos, Editodal Rueda" 1980.
Appendice5.A
Compattazione
Non semprei terrenipresentarocaratteristiche geotecnicheottimali da un
punto di vista ingegneristico.Spessohannoresistenzaassaimodestao ele-
vatacompressibilitde in molti casila sceltadel sito d condizionatada fatto_
ri che non sono solo di naturatecnica.
Sull' ingegnerericadecosi il compitodi adattarcla soluzioncalle caratte -
stichedel sito, o, in altemativa,quello di migliorarele caratteristichemec_
canichedel terreno.Le tecnichedi miglioramentoe di rinforzo dei terreni
sono numerosee da solo questotema costituisceun capitolo abbastanza
corposodi testispecialisticidi ingegneriageorecnica.ln queslaAppendice
la finalitd della tattazione d molto pii modesta:si vogliono utilizzare gli,
elementi introdotti nel Capitolo 2 per analizzarei prlncipi della compit_
Iqztonemeccantca.
Taletecnicad di particolarerilevanzaquandole tere sonoutili zzatecome
matedaleda costruzione:d questoil casodellarealizzazione di dlevati sha_
dali, di piste aeroportuali,di argini e dighe in tena.
I principi teorici sonorelativamenterecenti,essendostatiformulati da R.R.
Proctornei primi anni del 1930per il controllodellacostruzionedi diehein
terra per conro del Bureau of l(arerworks antl Supply di Los Angeles
(Proctor,1933).
A ricordo di questicontributi,la prova di laboratoriostandardizzata, come
pure la prova modificata introdotta dall' US Army Corps of Engineers dt_
rantela secondaguerramondiale,vieneoggi indicatacomeprova proctox
Proctorfu il primo a mostrareche la compattazione dipendedalle variabili
seguenti:il contenutod'acqua r,r,,l'energia di compattazionee il tipo di
materiale(ossiagranulometia, contenutodi fine, plasticitd).
Generalmente, dopoaver compattatoin laboratorioil materialesecondole
procedureraccomandate dalla normaASTM (1980)-D698, si determinala
densiti totale del campionecompattatoe il suo contenutod,acquarr.
La densileseccad ricavaladallarelazione

L
-.- I tw
Se i valori della densitdseccasonodiagrammatiin funzionedel contenuto
d'acqua(Figura 5.47) si ottieneuna curva caraftedstica.defriita curva di
companaztone.
Riferirsi alla densitd secca e un lafto puramente convenzionale e or,-via-
mente la curva potrebbe esseretracciata utilizzando altri Darametriindica-
ti\,i dello statodi addensamento. quali l'indicedei vuoti, la porositao il
volumespecifico.
Il picco della suddetta curva corrisponde alla massima densitii secca
ottenibileper il materialein esamecon quellaspecificatecnicadi compat-
I portante,
dirette:capacfta
Fondazioni teoriadellaconsolidazione317
cedimenti,

h Figura5.47 Curvadi compattazione.

I
!er"-
F"
t
hri-
h*-

F;
Eice
Ftt'
f"
F
tazione e il contenuio d'acqua a esso corrispondente d definito contenuto
d'acqua ottimale per i motivi che verano chiariti nel seguito.
D opportuno conirmque sottolineare che n6 la densitd seccan6 il contenuto
d'acqua ottimo rappresentanoproprietA del tereno in esame:modificando
ad esernpioI'energia di compattazioneentrambi i valori cambiano. In ge-
nerale d possibile osservaresperimentalmenteche i picchi delle varie curve
di compattazioneappartengonoa un'udca curva, la cui equazionepud ri-
cavarsi combinando tra loro le due relazioni

H ottenendo
l+e

L
P.'

-*2zg
PS

Tale relazione rappresentail legameesistentetra la densitd seccae il conte-


nuto d'acqua per un assegnatovalore del grado di saturazione.
La cruva teorica ,i: 100% rappresentala curva a contenuto d'aria nullo e
in pntica tutte le curve di compattazionesi collocano a sinistra di essa.
Le curve degli ottimi, otIarrut9 congiungendo i massimi delle curve di
compattazioue,risultano quasi parallele alla curva teorica S : 100o/o.

F e
318 Capitoto
s

La posizionenella qualesi colloca


tipoditerreno:inge;;;il;;*ilX:HLl.'"T#;i[iiffi
ij'."":ll*]
sitd,secca
superiorea quello che competea sabbieuniformi; nel ** *'
argille la deruitdseccadiminuisceal irer""." a"tf"
a"ttu pturti"iia.-- "uro
La particolareforma delle curve di
zione
ner
ratto
chequando,,,"J:T1X1ffiXT
n:ffi Hijff :',ri"i;
progresst\ a aggtunta di acquafacilitai movimentirelativitra i granulipor_
tandoli\erso una configurazione che d caratterislica di un materialeoiLi
addensaro. Aumenrando peroolrreun ceno valoreil J r.o*ii,
mserlurdatendea rjmpialzarei granuli.e. poiche """,""ri.
Ia densitddell.acoua e
Inrenorea quelladelleparticelle. la curvadi companazione iniziaa decre_
scere.Si riscontracosi I'esistenzadi un v aloreottimale
del co.t"n* a;u"_
qua,cur coruspondela massimadensitdsecca
ottenibile.
Le considerazionisopraespostesi applicanoai rcneni prana
a /ine. inoar_
ncorarea/teargi e_limose.ai limi argillosi.allesabbie
fini limoie_areittose.
Ner casodelte,sabbre e delle ghiaie Ia rispostaalle variazionidi contenuto
or conrenutod acquanon d affanosimile alle curve
finoraillustrate.ln
generale,Ia massimadensitdseccasi raggiunge
nei casiin cui ll ;il;
sla completamenteseccoo saturo.In presenzaai un
Jlu"ouu
intermedio. le_lorzedi capillarirdimpejisconoai gran"fi "ont"nuto
ai rnr"".rrlrJfa-
flvamentefta toro per raggiungereconfigurazionipiir
addensare e la densi-
ra seccansu a rnieriore(Foster,lq62).
Cosi pure va menzionatoche nel casodelle argille non
d affatto semplice
modificareil conlenulod acquacon tecnichedi compatazione
di breve
ourara.e. soprattuttoin lase reali,/zaliva.risulrati soddisfacenti
possono
ottenersisolo se il materialesi trova gid in presenzadi un
cont"nutoa _-
qua leggermentesuperioreal limite plastico.

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