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Ciberspazio e Diritto 2010, Vol. 11, n. 1, pp.

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La Convenzione di Budapest nell’insostenibile salto


all’indietro del Legislatore italiano, ovvero: quello che
le norme non dicono …
Brevi cenni sui problemi di giurisdizione che emergono in tema di inter-
cettazioni telematiche e di data retention e sui correlativi ostacoli all’azio-
ne investigativa di contrasto al crimine

Francesco Cajani 1

Sommario: 1. 2001/2008 Odissea nel cyberspazio. – 2. Il vecchio che avanza. –


3. La prospettiva del Consiglio d’Europa: dall’attuazione alla implemen-
tazione della Convenzione di Budapest. – 3.1. Le linee guida di coopera-
zione tra le Forze di Polizia e gli Internet Service Providers. – 4. “La Legge è
per il mondo reale e non certo per il cyberspazio” – 4.1. “No server no law
opinion” vs. “no server but law opinion”. – 4.1.1. I sistemi di comunicazio-
ne VoIP. – 4.1.2. L’intercettazione di caselle di posta elettronica @.com. –
4.1.3. La conservazione dei dati relativi al traffico telematico. – 5. La giu-
risprudenza americana sulla legge applicabile al mondo Internet. – 6. Di
quali obblighi, derivanti da leggi nazionali già esistenti, possiamo ragione-
volmente pretendere l’osservanza? – 6.1. La normativa in materia di co-
municazioni elettroniche. – 6.2. La normativa in materia di conservazione
dei dati (data retention). – 7. Gli obblighi di mutua assistenza con gli Sta-
ti Uniti derivanti dalla Convenzione sul Cybercrime. – 8. Quali previsioni
per un futuro incerto?

1. 2001/2008 Odissea nel cyberspazio

L’attuazione della 2001 Council of Europe Convention on Cybercri-


me (c.d. Convenzione di Budapest sul Cybercrime), salutata dai più come
una pietra miliare nella storia della legislazione italiana in tema di reati
informatici, ha sicuramente ravvivato – con numerosi volumi delle più


  Francesco Cajani è magistrato a Milano, dove si occupa soprattutto di reati in-
formatici presso la locale Procura della Repubblica.

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