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Nota Operativa N. 16 PDF
Nota Operativa N. 16 PDF
16/2014
Il codice civile, nellart. 2380-bis, prevede che lorgano amministrativo possa avere sia carattere
unipersonale che collegiale e in tal caso si forma il consiglio di amministrazione.
Gli amministratori vengono nominati, generalmente, dallassemblea, per vi sono casi nei quali la
nomina non spetta allassemblea, ma sono previsti dalla legge:
Per quanto concerne i requisiti, il comma 2 dellart. 2380-bis c.c. stabilisce che possono essere
nominati amministratori anche non soci, e per la nomina sono richiesti requisiti di onorabilit,
professionalit e indipendenza. Le cause di ineleggibilit sono previste dallart. 2382 c.c..
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Gli amministratori possono essere revocati in qualsiasi momento per giusta causa o senza giusta
causa.
Il primo caso si ha quando lamministratore ha tenuto comportamenti contrari alla legge o allo
statuto societario. In tal caso, allamministratore potr anche essere richiesto il risarcimento danni a
favore della societ. Nel secondo caso, a richiesta dellamministratore , la societ dovr risarcire il
danno causato dalla revoca.
Pi precisamente, in base alla durata dellincarico, bisogna distinguere se gli amministratori sono
stati nominati a tempo determinato o a tempo indeterminato. Nel primo caso gli amministratori,
se revocati senza giusta causa prima della scadenza, hanno diritto al risarcimento del danno; nel
secondo caso, la revoca obbliga al risarcimento del danno solo quando non stato dato un congruo
preavviso, salvo ricorra una giusta causa.
Gli amministratori, nello svolgimento del loro incarico, sono tenuti al rispetto delle regole di
corretta amministrazione stabilite dalla legge e dallatto costitutivo.
Nel caso in cui essi violassero tali regole e la violazione fosse tale da produrre dei danni, il
comportamento posto in atto potrebbe costituire fonte di responsabilit nei confronti della societ,
dei singoli soci e di terzi. La responsabilit degli amministratori disciplinata dagli artt. 2392 e
seguenti del codice civile.
E da rilevare che per le Societ a Responsabilit Limitata, il comma 3 dellart. 2476 c.c. dispone,
tra laltro, che lazione di responsabilit contro gli amministratori pu essere promossa da
ciascun socio, indipendentemente dalla quota di capitale da essi posseduta.
In tal caso non pi necessaria una delibera di assemblea dei soci. Lazione di responsabilit da
parte del singolo socio non toglie, comunque, alla stessa la natura sociale di azione di
responsabilit, e ci significa che essa proponibile in primis dalla societ.
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- Le disposizioni civiliste e fiscali relative ai compensi degli amministratori
Il codice civile, rispetto al combinato disposto degli art. 2364 comma 1, numero 3 e art. 2389
comma 1, stabilisce che il compenso degli amministratori rimesso in primo luogo a quanto
previsto nello Statuto societario e, nel caso in cui questultimo non lo preveda, allassemblea
ordinaria.
Per gli amministratori investiti di particolari cariche, invece, il compenso fissato dal Consiglio di
Amministrazione, sentito il Collegio Sindacale.
agli amministratori, oltre al rimborso delle spese sostenute per lesercizio delle loro funzioni,
potr essere assegnata unindennit annua complessiva, anche sotto forma di partecipazione
agli utili, che verr determinata dai Soci in occasione della nomina o con apposita decisione.
AllOrgano Amministrativo potr altres essere attribuito il diritto alla percezione di
unindennit di fine rapporto, da costituirsi mediante accantonamenti annuali, ovvero mediante
apposita polizza assicurativa.
E da precisare che nel caso in cui si volesse procedere alla rideterminazione dei compensi in base a
quanto previsto dallo Statuto, essa sar possibile solo tramite una delibera dellassemblea
straordinaria.
Inoltre, il compenso pu essere pagato con periodicit annuale, mensile, trimestrale, ecc.. Nel caso
in cui lamministratore riceva un compenso non deliberato o superiore a quello deliberato, anche
sotto forma di benefici non tassati, esso pu essere passibile di sanzioni penali, in base a quanto
disposto dallart. 2634 del codice civile.
Per quanto concerne gli aspetti fiscali, il comma 5 dellart. 95 del T.U.I.R. prevede la deducibilit
dei compensi spettanti agli amministratori delle societ nellesercizio in cui sono corrisposti.
Il compenso deve essere iscritto in bilancio per competenza, ma fiscalmente deducibile secondo il
principio di cassa allargato.
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Il principio di cassa allargato prevede che il compenso si considera pagato nellanno, e di
conseguenza deducibile se percepito entro il termine ultimo del 12 Gennaio dellanno
successivo.
Ci significa che i pagamenti si intendono effettuati nel momento in cui le somme entrano
nella disponibilit del percettore. Ad esempio: il pagamento mediante assegni bancari o
circolari si considera effettuato quando il destinatario li riceve e li mette allincasso entro la data
ultima del 12 gennaio, mentre i pagamenti effettuati mediante bonifici si considerano avvenuti al
momento in cui il beneficiario riceve laccredito sul conto corrente. Il suddetto principio si
applica solo quando il compenso agli amministratori rientra tra i redditi assimilati al lavoro
dipendente.
Al riguardo da precisare che il suddetto principio non si applica alle societ con periodo di
imposta diverso dallanno solare. Ci significa che, se lesercizio a cavallo della data del 31
dicembre, il compenso si pu dedurre solo entro il termine dellesercizio stesso.
Lo stesso principio vale nel caso in cui il compenso corrisposto ad un soggetto che svolge attivit
di lavoro autonomo: in tal caso il compenso pu essere deducibile dal reddito dimpresa della
societ solo se corrisposto entro la fine dellesercizio. Per il professionista amministratore esso
concorrer a formare il reddito tassabile nello stesso esercizio, se corrisposto entro la data del 31
Dicembre.
In sede di calcolo delle imposte da pagare, quando tra il principio di cassa allargato e quello di
competenza ci sono sfasature temporali, occorre effettuare una variazione in aumento sul modello
di dichiarazione dei redditi. Trattandosi di variazioni temporanee e in presenza di una
ragionevole certezza, si dovr procedere al calcolo delle imposte anticipate da allocare alla voce
22) imposte sul reddito dellesercizio, correnti, differite e anticipate del Conto economico del
bilancio (Art. 2425 c.c.).
I compensi erogati agli amministratori sotto forma di partecipazione agli utili, sono disciplinati
dallarticolo 95 del T.U.I.R, che al comma 4 dispone che essi sono deducibili anche se non
imputati al conto economico.
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Una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione, la n.17673 del 19 Luglio 2013, ha
asserito quanto segue:
In merito alla congruit del compenso, esso deve essere determinato secondo criteri di
ragionevolezza in relazione alle dimensioni, alla struttura e alla redditivit della societ.
A tal riguardo, soprattutto per i soci di societ a ristretta base sociale, si sono verificate
contestazioni da parte dellAmministrazione Finanziaria, in quanto la corresponsione di un
compenso sproporzionato viene da essa ritenuto un artificio volto a distribuire utili
mascherandoli da compenso, e quindi secondo la stessa non sono deducibili (Risoluzione
Ministeriale 113/E/2012).
Tuttavia, una recente sentenza di Cassazione la n. 3243/2013 ha affermato che rientra nei poteri
dellAmministrazione Finanziaria la valutazione di congruit dei costi e dei ricavi esposti in
bilancio e nelle dichiarazioni, e quindi dei compensi corrisposti agli amministratori, potendone poi
disconoscere parzialmente la deducibilit se ritenuti sproporzionati.
La diversit di opinioni emerse dalle varie sentenze inducono a porre la massima attenzione nel
giustificare le scelte relative allammontare del compenso attribuito agli amministratori.
A fine esercizio bisogna redigere le scritture relative alla maturazione e attribuzione dei compensi
degli amministratori.
Diversi a Diversi
- Compenso amministratori
- Contributi Inps
- Amministratori c/competenze
- Erario c/ritenute
- Inps c/contributi (carico amm.ri)
Nel momento in cui viene corrisposto il compenso, si procede con la seguente rilevazione
contabile:
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- Se il compenso dellamministratore viene percepito sotto forma di partecipazione agli utili,
da precisare che esso non rappresenta civilisticamente un costo, ma solo una modalit di
destinazione degli utili. In tal caso, le modalit di destinazione dellutile di esercizio sono le
seguenti:
1- una parte di utile da destinare alla riserva legale, qualora essa non abbia raggiunto 1/5
del capitale sociale;
2- una parte a copertura delle perdite, qualora siano presenti;
3- una parte alle riserve statutarie, qualora siano previste;
4- infine, come compenso allamministratore.
In tal caso, la scrittura contabile la seguente:
- Conclusioni
Il ruolo che svolge lamministratore nella gestione della societ complesso e al contempo
delicato. La normativa di riferimento spesso non chiara (vedi le contrastanti sentenze di
Cassazione sopra riportate), e ci comporta incertezze anche nella corretta elaborazione del
bilancio di esercizio.
Tale nota operativa ha lo scopo di dare alcune delucidazioni in merito agli adempimenti che gli
amministratori devono compiere al fine di non incorrere in eventuali sanzioni e
responsabilit.