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NOTA OPERATIVA N.

16/2014

OGGETTO: Gli amministratori di societ: aspetti civilistici, contabili e fiscali.


- Premesse

La presente nota operativa ha lo scopo di riepilogare e chiarire le tematiche civilistiche, contabili e


fiscali riguardanti la nomina, la revoca, le funzioni e la responsabilit degli amministratori nelle
societ di capitali e il relativo trattamento civilistico, contabile e fiscale dei compensi.

- Nomina, requisiti, revoca e funzioni degli amministratori

Gli amministratori costituiscono lorgano cui affidata la gestione societaria e la direzione


dellattivit imprenditoriale.

Indipendentemente dal modello di amministrazione adottato (Tradizionale, Dualistico o


Monistico), gli stessi sono tenuti al rispetto delle regole di corretta amministrazione stabilite dalla
legge e dallatto costitutivo.

Il codice civile, nellart. 2380-bis, prevede che lorgano amministrativo possa avere sia carattere
unipersonale che collegiale e in tal caso si forma il consiglio di amministrazione.

Gli amministratori vengono nominati, generalmente, dallassemblea, per vi sono casi nei quali la
nomina non spetta allassemblea, ma sono previsti dalla legge:

- nomina nellatto costitutivo;


- nomina da parte dello Stato o da altri enti pubblici;
- nomina dellassemblea dei sottoscrittori, nel caso dei primi amministratori nelle Spa
costituite per pubblica sottoscrizione;
- nomina dei detentori di particolari strumenti finanziari emessi dalla societ;
- nomina per cooptazione ( il consiglio di amministrazione stesso che nomina nuovi
amministratori; la delibera deve essere approvata dal collegio sindacale, se esistente).

La carica solitamente triennale ma rinnovabile senza limiti.

Per quanto concerne i requisiti, il comma 2 dellart. 2380-bis c.c. stabilisce che possono essere
nominati amministratori anche non soci, e per la nomina sono richiesti requisiti di onorabilit,
professionalit e indipendenza. Le cause di ineleggibilit sono previste dallart. 2382 c.c..

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Gli amministratori possono essere revocati in qualsiasi momento per giusta causa o senza giusta
causa.

Il primo caso si ha quando lamministratore ha tenuto comportamenti contrari alla legge o allo
statuto societario. In tal caso, allamministratore potr anche essere richiesto il risarcimento danni a
favore della societ. Nel secondo caso, a richiesta dellamministratore , la societ dovr risarcire il
danno causato dalla revoca.

Pi precisamente, in base alla durata dellincarico, bisogna distinguere se gli amministratori sono
stati nominati a tempo determinato o a tempo indeterminato. Nel primo caso gli amministratori,
se revocati senza giusta causa prima della scadenza, hanno diritto al risarcimento del danno; nel
secondo caso, la revoca obbliga al risarcimento del danno solo quando non stato dato un congruo
preavviso, salvo ricorra una giusta causa.

Generalmente, agli amministratori sono attribuite le seguenti funzioni:

- deliberare sulla gestione sociale;


- convocare lassemblea e stabilirne lordine del giorno;
- redigere il bilancio desercizio da presentare allassemblea dei soci per lapprovazione;
- dare esecuzione alla volont assembleare;
- curare e tenere le scritture contabili;
- rappresentare la societ di fronte a terzi e in giudizio.

- La responsabilit degli amministratori

Gli amministratori, nello svolgimento del loro incarico, sono tenuti al rispetto delle regole di
corretta amministrazione stabilite dalla legge e dallatto costitutivo.

Nel caso in cui essi violassero tali regole e la violazione fosse tale da produrre dei danni, il
comportamento posto in atto potrebbe costituire fonte di responsabilit nei confronti della societ,
dei singoli soci e di terzi. La responsabilit degli amministratori disciplinata dagli artt. 2392 e
seguenti del codice civile.

E da rilevare che per le Societ a Responsabilit Limitata, il comma 3 dellart. 2476 c.c. dispone,
tra laltro, che lazione di responsabilit contro gli amministratori pu essere promossa da
ciascun socio, indipendentemente dalla quota di capitale da essi posseduta.

In tal caso non pi necessaria una delibera di assemblea dei soci. Lazione di responsabilit da
parte del singolo socio non toglie, comunque, alla stessa la natura sociale di azione di
responsabilit, e ci significa che essa proponibile in primis dalla societ.

E infine, da precisare che la responsabilit di un amministratore di una S.r.L. limitata allincarico


assegnatole, in quanto sono sempre i soci che rispondono in maniera solidale delle responsabilit
societarie.

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- Le disposizioni civiliste e fiscali relative ai compensi degli amministratori

Il codice civile, rispetto al combinato disposto degli art. 2364 comma 1, numero 3 e art. 2389
comma 1, stabilisce che il compenso degli amministratori rimesso in primo luogo a quanto
previsto nello Statuto societario e, nel caso in cui questultimo non lo preveda, allassemblea
ordinaria.

Per gli amministratori investiti di particolari cariche, invece, il compenso fissato dal Consiglio di
Amministrazione, sentito il Collegio Sindacale.

Generalmente, negli Statuti societari prevista la seguente clausola:

agli amministratori, oltre al rimborso delle spese sostenute per lesercizio delle loro funzioni,
potr essere assegnata unindennit annua complessiva, anche sotto forma di partecipazione
agli utili, che verr determinata dai Soci in occasione della nomina o con apposita decisione.
AllOrgano Amministrativo potr altres essere attribuito il diritto alla percezione di
unindennit di fine rapporto, da costituirsi mediante accantonamenti annuali, ovvero mediante
apposita polizza assicurativa.

E da precisare che nel caso in cui si volesse procedere alla rideterminazione dei compensi in base a
quanto previsto dallo Statuto, essa sar possibile solo tramite una delibera dellassemblea
straordinaria.

Le varie tipologie di compenso sono le seguenti:

a) compenso in misura fissa;


b) compenso variabile in base alla partecipazione agli utili;
c) compenso misto, composto da una base fissa pi una parte variabile in base agli utili;
d) compenso variabile in base al volume di affari.

Ad essi possono essere aggiunti:

e) il rimborso delle spese sostenute in funzione del proprio mandato;


f) indennit di fine rapporto;
g) compensi in natura;
h) benefici supplementari.

Inoltre, il compenso pu essere pagato con periodicit annuale, mensile, trimestrale, ecc.. Nel caso
in cui lamministratore riceva un compenso non deliberato o superiore a quello deliberato, anche
sotto forma di benefici non tassati, esso pu essere passibile di sanzioni penali, in base a quanto
disposto dallart. 2634 del codice civile.

Per quanto concerne gli aspetti fiscali, il comma 5 dellart. 95 del T.U.I.R. prevede la deducibilit
dei compensi spettanti agli amministratori delle societ nellesercizio in cui sono corrisposti.

Il compenso deve essere iscritto in bilancio per competenza, ma fiscalmente deducibile secondo il
principio di cassa allargato.
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Il principio di cassa allargato prevede che il compenso si considera pagato nellanno, e di
conseguenza deducibile se percepito entro il termine ultimo del 12 Gennaio dellanno
successivo.

Ci significa che i pagamenti si intendono effettuati nel momento in cui le somme entrano
nella disponibilit del percettore. Ad esempio: il pagamento mediante assegni bancari o
circolari si considera effettuato quando il destinatario li riceve e li mette allincasso entro la data
ultima del 12 gennaio, mentre i pagamenti effettuati mediante bonifici si considerano avvenuti al
momento in cui il beneficiario riceve laccredito sul conto corrente. Il suddetto principio si
applica solo quando il compenso agli amministratori rientra tra i redditi assimilati al lavoro
dipendente.

Al riguardo da precisare che il suddetto principio non si applica alle societ con periodo di
imposta diverso dallanno solare. Ci significa che, se lesercizio a cavallo della data del 31
dicembre, il compenso si pu dedurre solo entro il termine dellesercizio stesso.

Lo stesso principio vale nel caso in cui il compenso corrisposto ad un soggetto che svolge attivit
di lavoro autonomo: in tal caso il compenso pu essere deducibile dal reddito dimpresa della
societ solo se corrisposto entro la fine dellesercizio. Per il professionista amministratore esso
concorrer a formare il reddito tassabile nello stesso esercizio, se corrisposto entro la data del 31
Dicembre.

In sede di calcolo delle imposte da pagare, quando tra il principio di cassa allargato e quello di
competenza ci sono sfasature temporali, occorre effettuare una variazione in aumento sul modello
di dichiarazione dei redditi. Trattandosi di variazioni temporanee e in presenza di una
ragionevole certezza, si dovr procedere al calcolo delle imposte anticipate da allocare alla voce
22) imposte sul reddito dellesercizio, correnti, differite e anticipate del Conto economico del
bilancio (Art. 2425 c.c.).

Larticolo in partita doppia il seguente:

Crediti per imposte anticipate (C II, 4-ter) a Imposte anticipate (E 22)

I compensi erogati agli amministratori sotto forma di partecipazione agli utili, sono disciplinati
dallarticolo 95 del T.U.I.R, che al comma 4 dispone che essi sono deducibili anche se non
imputati al conto economico.

E da rilevare che, secondo una sentenza di Cassazione a Sezioni Unite la n. 21933/2008, il


compenso percepito senza delibera nullo, in quanto la mancanza di deliberazione sintomatica
di un reale intento evasivo. Inoltre, non ammessa la ratifica tacita neppure con la delibera di
approvazione del bilancio, e ci comporta, dal punto di vista tributario, lindeducibilit dello
stesso.

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Una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione, la n.17673 del 19 Luglio 2013, ha
asserito quanto segue:

conseguentemente allapprovazione del bilancio contenente la posta relativa ai compensi degli


amministratori non idonea a configurare la specifica delibera richiesta dallart. 2389 cit., salvo
che unassemblea convocata solo per lapprovazione del bilancio, essendo totalitaria, non abbia
espressamente discusso e approvato la proposta di determinazione dei compensi degli
amministratori.

In merito alla congruit del compenso, esso deve essere determinato secondo criteri di
ragionevolezza in relazione alle dimensioni, alla struttura e alla redditivit della societ.

A tal riguardo, soprattutto per i soci di societ a ristretta base sociale, si sono verificate
contestazioni da parte dellAmministrazione Finanziaria, in quanto la corresponsione di un
compenso sproporzionato viene da essa ritenuto un artificio volto a distribuire utili
mascherandoli da compenso, e quindi secondo la stessa non sono deducibili (Risoluzione
Ministeriale 113/E/2012).

Invece, una precedente sentenza della Cassazione la n. 24957/2010 ha affermato la piena


deducibilit dei compensi degli amministratori, deliberati e liquidati dalle Societ di Capitali, ed ha
chiarito che lAmministrazione Finanziaria non ha il potere di disquisire circa gli importi o di
riportarli al c.d. valore normale.

Tuttavia, una recente sentenza di Cassazione la n. 3243/2013 ha affermato che rientra nei poteri
dellAmministrazione Finanziaria la valutazione di congruit dei costi e dei ricavi esposti in
bilancio e nelle dichiarazioni, e quindi dei compensi corrisposti agli amministratori, potendone poi
disconoscere parzialmente la deducibilit se ritenuti sproporzionati.

La diversit di opinioni emerse dalle varie sentenze inducono a porre la massima attenzione nel
giustificare le scelte relative allammontare del compenso attribuito agli amministratori.

- Le scritture contabili dei compensi agli amministratori

A fine esercizio bisogna redigere le scritture relative alla maturazione e attribuzione dei compensi
degli amministratori.

Bisogna, quindi, distinguere i vari casi.

- Se lamministratore un lavoratore dipendente fa sorgere lobbligo di iscrizione alla


gestione separata Inps ed al pagamento del relativo contributo. E da precisare che allatto
della nomina, liscrizione allInps territorialmente competente pu essere effettuata dagli
stessi amministratori o anche direttamente dalla societ. Inoltre, i contributi previdenziali
sono pagati dalla societ, tramite modello F24, entro il 16 del mese successivo a quello di
pagamento del compenso (per 2/3 sono a carico della societ, mentre il restante 1/3 a
carico dellamministratore).
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La scrittura contabile la seguente:

Diversi a Diversi
- Compenso amministratori
- Contributi Inps
- Amministratori c/competenze
- Erario c/ritenute
- Inps c/contributi (carico amm.ri)

Nel momento in cui viene corrisposto il compenso, si procede con la seguente rilevazione
contabile:

Diversi a Banca c/c


- Amministratori c/competenze
- Erario c/ritenute
- Inps c/contributi (a carico amm.ri)

- Se lamministratore un professionista, lo stesso dovr emettere regolare fattura,


assoggettando il compenso ad IVA con ritenute dacconto.
Ad esempio: un professionista Dottore Commercialista. che amministra una societ e riceve
un compenso dalla stessa, emette regolare fattura.
La societ registrer la fattura ricevuta con le seguenti scritture contabili:

Diversi a Debiti Vs Amministratore


- Compenso amministratore
- Iva a credito

Quando la societ provveder al pagamento del compenso, registrer in PD quanto segue:

Debiti Vs Amministratore a Diversi


- Banca c/c
- Erario c/ritenute

Erario c/ritenute a Banca c/c

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- Se il compenso dellamministratore viene percepito sotto forma di partecipazione agli utili,
da precisare che esso non rappresenta civilisticamente un costo, ma solo una modalit di
destinazione degli utili. In tal caso, le modalit di destinazione dellutile di esercizio sono le
seguenti:
1- una parte di utile da destinare alla riserva legale, qualora essa non abbia raggiunto 1/5
del capitale sociale;
2- una parte a copertura delle perdite, qualora siano presenti;
3- una parte alle riserve statutarie, qualora siano previste;
4- infine, come compenso allamministratore.
In tal caso, la scrittura contabile la seguente:

Utile desercizio a Diversi


- (Riserva legale)
- (Riserva a copertura perdite)
- (Riserve statutarie)
- Compenso amministratori

- Conclusioni

Il ruolo che svolge lamministratore nella gestione della societ complesso e al contempo
delicato. La normativa di riferimento spesso non chiara (vedi le contrastanti sentenze di
Cassazione sopra riportate), e ci comporta incertezze anche nella corretta elaborazione del
bilancio di esercizio.

Tale nota operativa ha lo scopo di dare alcune delucidazioni in merito agli adempimenti che gli
amministratori devono compiere al fine di non incorrere in eventuali sanzioni e
responsabilit.

Delucidazioni o ulteriori approfondimenti potranno essere effettuati, se richiesti, dagli


iscritti allAccademia di Ragioneria.

Il Redattore Il Presidente della Fondazione


Dott.ssa Valentina Rotondo Prof. Paolo Moretti
Dott.ssa Valentina Tancioni

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