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Associazione Culturale Scienza e Coscienza Prof Gabriele Gallo

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Psicoterapia

Sogno, viaggio o immaginazione guidata

il SOGNO GUIDATO, secondo la NOSTRA SCUOLA, lo strumento pi

importante per giungere, con molta facilit, a conoscere le parti profonde delluomo e

le sue storture. Questa nostra finalit ci viene suggerita dal grande insegnamento del

SAGGIO SOCRATE che ha fatto suo lammonimento delphico, conosci te stesso

in quanto la conoscenza di s il fine principale della nostra associazione

SCIENZA E COSCIENZA.

Come sopra abbiamo gi detto il sogno guidato uno stato di


coscienza prodotto da un rilassamento psicofisico, assai profondo, che
d la possibilit al paziente di mettere fuori le sue facolt
fantasmatiche ed immaginative mediante le quali Egli rivive e descrive
situazioni antiche sepolte nel suo inconscio. La conoscenza che luomo
ha di se stesso non sempre reale vera per cui non sempre questa
conoscenza gli procura felicit, per questo luomo soffre conflitti.
Come giungere a scoprire lerrore o gli errori?

Mediante la conoscenza profonda di se stessi.

La presenza del terapeuta che assiste con amorevole ascolto, suggerisce di tanto in

tanto adeguate azioni o comportamenti inerenti a ci che il paziente manifesta

viaggiando.
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Il sogno guidato
Cosa il sogno guidato?

E uno stato di profondo rilassamento, che il paziente deve creare attraverso un libero

lasciarsi andare , per penetrare mediante la fantasia e limmaginazione nei ricordi

sepolti del passato e nei fatti sedimentati.

Con questo procedimento si pu giungere a capire quale vita dentro ciascuno di noi

e cosa c di diverso in noi; poich nel nostro vivere spesso depositiamo

nellinconscio la memoria di tanti fatti che furono nostri ma che non devono essere

ricordati.

Noi usiamo il sogno guidato perch riteniamo che la mente uno strumento

importante della natura delluomo che riproduce in nuce lessenza divina o la Natura

tout court, poich luomo oltre allaspetto materiale (cuore, cervello, gambe, ecc.)

possiede, la capacit mentale che riesce a conoscere, interpretare e a decodificare la

realt.

Possiamo portare un paragone per meglio capire ci che noi stiamo dicendo:

lantenna e il televisore.

Unantenna posta su un palazzo si congiunge con un filo al televisore, nel quale c

un decoder il quale riceve i segnali e li trasforma in immagini che appaiono sul

televisore.
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Questo modello strumentale ci d una immagine concreta di come funziona la facolt

intellettiva delluomo, in cui il decoder la mente, il trasmettitore i suoi sensi

attraverso i quali essa memorizza o muove luomo per vivere la sua vita quotidiana.

Tutta questa attivit mentale mantiene vivo luomo e lo espande, ma questo

meccanismo di cui abbiamo parlato sopra ha una funzionalit cosciente e inconscia.

Noi, col sogno guidato, tendiamo a penetrare nelle parti inconsce delluomo, affinch

egli ne prenda consapevolezza e se ne avvalga per il suo vivere sereno.

Troppo spesso luomo nel suo vivere quotidiano non ha coscienza di s, cio delle

sue parti profonde; e attraverso il sogno guidato che noi ripristiniamo queste parti

dimenticate e ne arricchiamo la sua persona.

Nonostante, noi col sogno guidato arriviamo a portare luomo alla conoscenza delle

sue parti profonde, tuttavia luomo non raggiunger mai quella pienezza che propria

e solamente di Dio: Dio il creatore luomo la creatura: essendo luomo composto

di una natura anche fisica, organica (che ne limita la grandezza e lespansione) per

questo motivo che diciamo quello che sopra abbiamo affermato.

Pur tuttavia nella sua limitata grandezza luomo sempre un riverbero della divinit

(del Sole) poich nel suo progredire evolutivo luomo diventa unit con Dio (diventa

Dio).

La teologia ci d un insegnamento dogmatico di quanto noi abbiamo sopra detto: Dio

manda suo figlio sulla terra, diventa uomo perfetto assumendo la natura umana (

come un sacrificio, una coartazione della sua onnipotenza divina) ma pur rimanendo

Dio un perfetto uomo.


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Dicendo che luomo nella sua crescita evolutiva si avvicina molto allimmagine e

somiglianza di Dio rimane sempre nellambito della creatura umana che pur tuttavia

ha la sua grandezza di essere autonomo e libero.

Nellottocento gli aspiranti scrittori e poeti, i rampolli di una buona

famiglia e i futuri politici e uomini di scienza europei erano soliti segnare

il passaggio, dalladolescenza allet adulta, con un viaggio, che in

genere li portava a visitare quei luoghi dellantichit, in cui luomo ha

lasciato un profondo segno del suo passaggio.

Si trattava di una sorta di viaggio iniziatico alla ricerca delle proprie

origini, di quei sottili fili che collegano il singolo al tutto, fissando in modo

indelebile nella memoria, tramite lesperienza sensoriale, quellunit e

quella continuit che ci consente di vedere la vita come un grande

disegno, di cui il singolo parte necessaria ed integrante e non un

semplice atomo che vaga sperduto nel nulla.

Oggi, il viaggio in luoghi sconosciuti stato fatto oggetto di un processo

cos esteso di mercificazione da perdere il suo significato pi profondo di

viaggio interiore, subendo, quindi, una retrocessione ad un livello

inferiore per quanto attiene alle sue capacit evocativa.

Quando nella realt loggetivizzazione di un archetipo perde il contatto

con la forza originaria, da cui aveva preso vita, viene presto rimpiazzata

da un nuovo strumento evocativo, per ridare voce allarchetipo svanito.


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Solitamente questo processo implica anche un ricollocamento

delloggetivizzazione archetipica su un livello pi alto, ponendolo al di

sopra di ogni possibile banalizzazione e garantendogli, cos, il pieno

espletamento delle sue propriet magiche.

Non a caso ai viaggiatori romantici dellOttocento sono subentrati nuovi

esploratori che, grazie a ingegnose astronavi, hanno iniziato ad

esplorare il cosmo, e ad altri ancora che, con pi sofisticati strumenti,

quali psicoanalisi, hanno osato penetrare nelle profondit della psiche

per scoprire linconscio.

Quando si decide di fare un viaggio, cos come quando ci si appresta a

scrivere un libro, necessario stabilire fin dallinizio quale sar il nostro

particolare indirizzo di marcia, la nostra personale impronta con cui

marcare il percorso, senza porre, per, limiti troppo vincolanti alla nostra

libert di accogliere limprevisto.

Ogni viaggio unico e irripetibile e, anche se ci sembrer di percorrere

strade gi note, ogni volta ci coglier inevitabilmente lo stupore nello

scoprire scorci mai notati in precedenza, grandi spazi aperti camuffati da

inestricabili labirinti, mentre la linea dellorizzonte ci apparir ancora

possibile andare. C chi sar perfettamente felice di una breve gita

fuori porta, chi abbandoner la tranquilla sicurezza dei dintorni di casa,

per avventurarsi nei sentieri sconosciuti, e chi, pur avendo camminato


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fino allaltro capo dellorizzonte, continuer a provare il desiderio

struggente di andare a fare due passi su Marte.

Ci che rimarr in noi, indelebile, sar quanto del viaggio avremo

compreso in rapporto al nostro personale stadio di sviluppo interiore.

Vediamo: il viaggio psicoanalitico un viaggio doppiamente mediato,

perch basato sulla verbalizzazione dei ricordi, sulla rappresentazione

simbolica di certe esperienze e sul ricordo del sogno. I simboli e gli

archetipi, che prendono forma e vita durante il sogno onirico, vengono

interpretati, accolti e riconosciuti, da svegli, solo nella misura in cui

vengono compresi; vale a dire, solo dopo aver passato la censura del

nostro Io cosciente. Per noi, abituati a considerare il sogno come

unattivit naturale del sonno, lattivit onirica non riceve mai

unaccoglienza gioiosa, o per lo meno non viene mai equiparata alla

realt esistenziale, che rimane sempre il termine di paragone per

stabilire se una cosa o non . Limmagine onirica, ed il suo significato,

continuano, pertanto, a restare qualcosa di lontano e distaccato da

quella parte di noi che da svegli li ricorda, li analizza e si confronta con

loro. Ci significa che se si verifica una profonda scissione fra il

momento in cui viviamo lesperienza e quello in cui il nostro io cosciente

la assimila e rielabora.
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Invece nel nostro sogno o viaggio guidato, questa scissione meno

netta, perch le immagini vengono riconosciute dallIo cosciente come

esperienza sensoriale.

Il confronto non pi immediato da un ricordo fantasmatico, ma molto

concreto: le immagini sono pi nitide, vive e tangibili da provocare

spesso una reazione immediata, istintiva e viscerale. I sentimenti e le

emozioni, inoltre, sono cos profondi e viscerali, nella loro assolutezza,

da non lasciare spazio ad equivoci. Quando cogliamo qualche immagine

di noi che produsse tristezza, essa si riversa in noi e tutto il nostro

essere non diventa altro che tristezza, e chiediamo a gran voce di essere

capiti e accolti con amore.

Non essendoci la mediazione del ricordo fantasmatico, ma una cosciente

percezione, lIo cosciente si trova spiazzato e, pur sforzandosi di filtrare

e rimuovere le immagini che creano disagio, costretto a confrontarsi

direttamente con esse.

Unaltra sfaccettatura importante di questo Modello terapeutico, la

sensazione di aver trovato un accesso privilegiato nel proprio mondo

interiore: un accesso che non ha bisogno di parole, di immagini oniriche,

di interpreti speciali, per cui noi ci sentiamo molto pi attivi e partecipi nel

processo di riconoscimento e guarigione.

A differenza, inoltre, della psicoanalisi tradizionale, questo modello

terapeutico ha il vantaggio di risolvere, in tempi relativamente brevi, il


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Problema sempre a patto che vi sia, da parte del viaggiatore, una

notevole disponibilit al confronto cio a lasciarsi andare, e una forte

spinta interiore alla soluzione dei propri conflitti. Chi mal sopporta le

tappe forzate o gli inevitabili scossoni, si sentir a disagio e preferir il

rollio pi dolce e pi lento del metodo psicoanalitico.

Sia il viaggiatore pigro, che limpavido esploratore, non potranno,

tuttavia, fare a meno di ritenerla una esperienza importante ed

estremamente stimolante, di cui vorranno sicuramente conservare una

fotografia nellalbum dei ricordi.

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