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1. GENERALITA’
2. SUCCESSION I POLINOMIALI
3. SUCCESSIONI IRRAZIONALI
4. SUCCESSIONI FATTORIALI
5. SUCCESSIONI ESPONENZIALI
6. SUCCESSIONI LOGARITMICHE
7. SUCCESSIONI TRIGONOMETRICHE
8. SUCCESSIONI IRREGOLARI
GENERALITA’
Non esiste un metodo unico per il calcolo dei limiti di successioni ma si può affermare che
l’esercizio da svolgere consiste essenzialmente nella rimozione della forma di indeterminazione
nella quale si presenta quasi sempre il limite.
Ad esempio, trovare il
1
► lim
n→∞ n
lim n = ∞
n→∞
1
si ha la forma determinata =0
∞
Trovare invece il
n +1
► lim
n→∞ n
è un esercizio, anche se molto facile, in quanto il limite della successione si presenta sotto la
∞
forma indeterminata
∞
forma che è molto facile rimuovere scrivendo la successione come
1
1+
n
1. Individuate, tra le sette esistenti, la forma indeterminata sotto la quale si presenta il limite.
Se tale forma non c’è tanto meglio, il limite è notevole e quindi immediato.
2. Inquadrate il tipo di successione (esponenziale, irrazionale ecc.) e fate mente locale agli
artifizi specifici applicabili per rimuovere l’indeterminazione.
3. Rimuovete tale forma riscrivendo la successione in modo che tramite le quattro operazioni
siano legati tra loro solo limiti notevoli, costanti e forme determinate.
Importante ! Se dopo 2-4 passaggi l’indeterminazione non è stata rimossa è molto
probabile che la strada imboccata non sia quella giusta.
4. Rimossa l’indeterminazione calcolate i limiti per parti e ricavate quello finale della
successione adoperando le operazioni sui limiti.
Ed ora passiamo agli esempi, ma prima di iniziare voglio porre come icona di questo lavoro un
limite che, più che notevole, definirei ‘sublime’:
Fn+1 F 1
lim = φ , lim n =
n→∞ F
n
n→∞ F
n +1 φ
limite che avrete senz’altro riconosciuto e del quale parlo in www.4dmatrix.it/math/fibonacci.pdf.
SUCCESSIONI POLINOMIALI
lim n x = ∞, x ∈ ℕ
n→∞
1
lim = 0, x ∈ ℕ
n→∞ n x
n±a
lim = 1, a ∈ ℝ
n→∞ n
n±a
lim = 1, a, b ∈ ℝ
n→∞ n ± b
an x ± c a
lim x = , a , b, c , d ∈ ℝ , x ∈ ℕ
n →∞ bn ± d b
Infatti, dividendo N e D per i rispettivi elementi con esponente maggiore, la successione può essere
scritta come
a a a a
n p (± a0 ± 1 ± 22 ± ... ± pp−−11 ± pp )
n n n n
b b b b
n q (±b0 ± 1 ± 22 ± ... ± qq−−11 ± qq )
n n n n
della quale è facile calcolare i limiti dopo la semplificazione dei termini in evidenza ed adoperando
le solite operazioni sui limiti.
Nel caso la successione presenti uno o due polinomi fattorizzati non perdete tempo nello
svolgimento di calcoli noiosi ed inutili che possono portare ad errori. Calcolate solo indice e segno
degli elementi con indici maggiori a N e D e applicate la regola.
n
► lim =0
n →∞n +1
2
Che il limite di questa successione sia 0 lo si vede a occhio in quanto per n che tende all’infinito il
D cresce molto più che il N. In ogni caso per trovare il limite coi calcoli dobbiamo rimuovere la
∞
forma indeterminata sotto cui si presenta e per far ciò possiamo scrivere la successione come
∞
Ed ecco una stravagante successione trovata girovagando in Internet il cui limite si presenta,
∞
neanche a dirlo, sotto la forma indeterminata .
∞
n − 2002n − 1
3 2
► lim = +∞
n →∞ 500n 2 + 1974n + 3948
Si tratta semplicemente del quoziente di due polinomi nei quali coefficienti e costanti hanno buffi
valori studiati per gettare fumo negli occhi. Bene, ignoriamoli e proviamo a dividere N e D per n 2 .
Otterremo
1
n − 2002 − 2
n
1974 3998
500 + − 2
n n
il suo limite rimane immutato, così come rimane immutato se sostituite coefficienti e costanti con
l’unità:
n3 − n 2 − 1
lim 2 = +∞
n →∞ n + n + 1
n 2 − 2n + 3
► = +∞
2n + 1
Si può dividere per n o per n 2 ottenendo rispettivamente il limite con le forme
∞−0+0 ∞ 1− 0 + 0 1
determinate = = +∞ o = = +∞
2+0 2 0+0 0
► lim 3n − 2n − 4 = +∞
2
n →∞
n −1 1 1
1+ + 2
n − 1 n2 + n + 1
i = n i n n
n + 1 n 2 + 2n + 1 n + 1 1 + 2 + 1
n n n2
a
Abbiamo così ottenuto limiti notevoli del tipo x con limite zero sommate a costanti unità e limiti
n
n ±1
notevoli del tipo con limite uno come moltiplicatori. Pertanto il limite è 1.
n
(2n + 1)(3n 2 − n3 + 3)
► lim = −∞
n →∞ n
(n 2 + 2n + 2)( + 1)
2
n
Simile al precedente, il trucco sta nel togliere prima il fastidioso a D con una modesta operazione
2
per poi proseguire col solito metodo: dividere N e D del primo quoziente per n e del secondo per
n2 .
SUCCESSIONI IRRAZIONALI
Limiti notevoli da tenere a mente; anche questi, tranne uno, di dimostrazione elementare.
1
lim n a = 1, a ∈ ℝ ; n a = a1/ n , n → ∞ ⇒ → 0 ⇒ n a → 1
n →∞ n
lim n n = e
( 1n ) ln n = 1
n→∞
lim n nb = 1, b ∈ ℕ ; n ab = a b / n ecc.
n →∞
c c
lim n = c, a ∈ ℝ ;
n→∞ a 1
lim n ! = +∞ ; con o senza radice n ! → +∞
n
n →∞
n
lim = e ; la dimostrazione di questo limite è invece interessante e la si ottiene tramite la
n →∞ nn!
1
a a
proprietà lim an = lim ann = lim n+1 che è compagna dell’altra lim n = lim an+1 − an .
n
n→∞ n→∞ n→∞ a n→∞ n n→∞
n
nn
Infatti ponendo an = la successione data diventa n an ed applicando la suddetta proprietà
n!
a (n + 1) n+1 n ! (n + 1) n n 1
si ottiene n+1 = ⋅ n = da cui lim n = lim(1 + ) n = e (questo limite
an (n + 1)! n n n n→∞ n ! n→∞ n
notevole è dimostrato nella famiglia delle successioni esponenziali).
Successioni composte da un radicale, dal rapporto di due radicali o dal rapporto tra un
radicale e un polinomio.
Leonardo Calconi – Calcolare velocemente i limiti di successioni
Possiamo utilizzare quanto detto per i limiti dei polinomi..
Per un singolo radicale abbiamo
lim a0 n p ± a1n p −1 ± a2 n p − 2 ± .... ± a p −1n ± a p = +∞
n →∞
• se p<q, lim an = 0
n →∞
Due esempi:
n2 + 2 1
► lim =
n →∞ 2n + 3 2
n2 + 22
► lim =
n →∞
2n + 3 2 2
Nel primo limite a N abbiamo un radicando che è un polinomio con limite 1 e a D un polinomio con
limite 2. Controlliamo coi calcoli dividendo N e D per n:
n2 + 2 2
1+ 2
n +2
2
n n
= =
2n + 3 2+
3
2+
3
n n
ovvero, passando al limite,
1+ 0 1
=
2+0 2
Controllate come invertendo N e D anche il limite si inverta: 2.
Nel secondo limite applichiamo direttamente la regola per il limite del quoziente di radicali di
polinomi che fornirà
1 2
=
2 2
Per controllare con i calcoli basta dividere N e D per n.
Anche in questo caso verificate l’inversione di N e D e del limite: 2
1
► lim n = +∞ (trascinate n sotto radice...).
n →∞ n +1
Qui conviene non far caso agli indici diversi ma completare il binomio (vedi più avanti)
n 2 + 1 + 4 n4 + 3n − 1
moltiplicando e dividendo per . Si otterrà infine la forma determinata
n2
1+ 0 − 1+ 0 − 0
=0
0 + 0 + 1+ 0 − 0
Anche in questo caso assieme al completamento del binomio è necessaria una divisione per n,
stavolta per abbattere gli esponenti dei polinomi sotto radice ed evitare a D la forma indeterminata
∞−∞.
SUCCESSIONI FATTORIALI
La dimostrazione dei limiti notevoli seguenti si basa sul teorema del rapporto per il quale una
a
successione an è infinitesima se lim n+1 < 1 .
n→∞ a
n
an a n+1 n ! a
lim = 0 ; infatti lim ⋅ n = lim = 0 < 1.
n →∞ n ! n→∞ ( n + 1)! a n →∞ n + 1
n!
lim n = +∞ ; segue dal precedente
n→∞ a
n! (n + 1)! n n nn 1 1
lim n = 0 ; infatti lim ⋅ = lim = lim = < 1.
n →∞ n n→∞ ( n + 1) n +1 n ! n →∞ ( n + 1) n n→∞ 1
(1 + )n e
n
n
n
lim = +∞ ; segue dal precedente
n→∞ n !
dividete per n ! per passare dalla forma indeterminata ∞ − ∞ alle forme determinate 0 − 1 e 1 − 0 .
n !− 2n n n n − n3 1
► lim n = − 2 , lim =−
n →∞ n − n 3 n →∞ n !− 2n n
2
0 − 2 1− 0
dividete N e D per n n per ottenere le forme determinate e .
1− 0 0−2
n !+ 2n
► lim =0
n →∞ ( n + 1)!
SUCCESSIONI ESPONENZIALI
Limiti fondamentali
n n
1 1 1
lim 1 + = e ; lim 1 − = , definizione del numero di Nepero
n→∞
n n→∞
n e
lim e n = +∞ ; caso particolare di a → +∞
n
n→∞
n
n→∞
a
Per il limite
b
n
lim n
= 0, a > 1, b > 0
n →∞a
ci si serve del criterio del rapporto già visto in precedenza, e già che ci siamo definiamo gli
b n n
infiniti di ordine crescente: ln n, n , a , n !, n per i quali i limiti dei rapporti valgono:
b n
ln n n a n!
lim b
= lim n
= lim = lim n
=0
n →∞ n n →∞ a n →∞ n! n →∞ n
n
a
lim b
= +∞; a > 1, b > 0 , segue dal precedente
n →∞
n
en na
lim a = +∞, lim n = 0 ; casi particolari dei precedenti.
n →∞ n n →∞ e
Scomponendo si ottiene un limite notevole come base ed un limite polinomiale come esponente:
n
n + 6 = 1 + 4
n n+ 2 n+2
→ ( e4 )
1
.
n + 2 n + 2
Come caso particolare si ha
n
n+2 = e
► lim
n +1
n →∞
► lim a − n = +∞, a, b ∈ ℕ
n b
n →∞
nb
Ponendo a − n = a 1 − n si rimuove la forma indeterminata ∞ − ∞ ottenendo ∞ ⋅ 1
n b n
a
Successioni con limiti calcolabili in max tre passaggi
n
► lim 1 +
1
= +∞
n →∞
ln n
1. Poniamo
n
n ln n
1 + 1
n
1 ln n 1
ln n ln n
= 1 + = 1 +
ln n ln n ln n
2. Risolviamo a parte
1
ln n ln n
∞
lim 1 + =e =∞
n →∞
ln n
n
n2 + 2n + 1
=e
2
► lim
2
n →∞ n
1. Osservando che
n + 2n + 1 n +1
2 2
1
2
= = 1 +
n
2
n n
2. Sarà
2n
1
lim 1 + =e
2
n →∞ n
3
n +1
n3 + 1
► lim 3 =e
n →∞
n
1. Posto
n +1
3
1
3
=1+ 3
n n
2. Sarà
1
3
n
1
lim 1 + 3 1 + 3 = e
n →∞ n n
SUCCESSIONI LOGARITMICHE
n eln n
lim = = +∞
n →∞ ln n ln n
1
lim =0
n →∞ ln n
ln n
lim b =0
n →∞ n
ln n
lim n =0
n →∞ b
1
ln n
n n eln n e 2 n
lim = +∞; = = ,n → ∞ ⇒ → +∞
n→∞ ln n ln n ln n ln n ln n
► lim ln n − n = −∞
n →∞
Ponendo ln n − n =
ln n
n
− 1 si avrà la forma determinata ∞ ⋅ (0 ⋅ −1)
n1 / 2
ln n +1
► lim =0
n →∞ n
ln n +1 1 ln( n + 1) n + 1 1
Ponendo = si ottiene la forma determinata ⋅ 0 ⋅1
n 2 n +1 n 2
1 + ln n
► lim =0
n →∞ n − ln n
1
1+
E’ sufficiente scomporre in
ln n
⋅ ln n per ottenere la forma determinata 0 ⋅ 1 + 0
n ln n 1− 0
1−
n
ln( n + 1)
► lim =1
n →∞ ln n
ln n 1 +
1 1
ln( n + 1) ln n + ln 1 +
n n ⇒
1. = =
ln n ln n ln n
2. lim 1 +
1 1
⋅ ln 1 + = 1 + 0
n →∞ ln n n
SUCCESSIONI TRIGONOMETRICHE
Limiti fondamentali
sin an
lim = 1, a ≠ 0, ∀n
a n →0 a
n
n
Limiti notevoli da tenere a mente
a a
lim sin = 0; lim cos = 1, a ∈ ℕ
n →∞ n n →∞ n
n →∞ n
In modo analogo trasformiamo nella forma ∞ ⋅ 1 :
1 1
lim n sin = lim n ⋅ n sin = ∞
2
n →∞ n n→∞ n
1
► lim n sin =∞
n →∞
n
Ancora una semplice trasformazione:
1 1
lim n sin = lim n n sin =∞
n →∞
n n →∞ n
sin a
► lim n = a
n →∞
sin b b
n
La forma è indeteminata del tipo 0/0, ma è immediatamente eliminabile moltiplicando N e D per n.
SUCCESSIONI IRREGOLARI
► lim ( −1)
n
n→∞
La successione assume solo i valori ±1 e pertanto non può essere divergente; del resto non può
neanche convergere ad l in quanto
| ±1 − l |= 1 + l ≥ 1 > ε se ε < 1
n +1
2
► lim ( −1) ⋅
n
n →∞ n +1
Ricordando le successioni polinomiali si vede che la parte irrazionale del limite tende a infinito
quindi, per quanto sopra visto, per n pari la successione tende a +∞ e per n dispari a −∞ .
Ugualmente, se il grado dei due polinomi fosse stato pari la successione non avrebbe avuto limite
tendendo a l per n pari e a –l per n dispari. Ma se il polinomio a N fosse stato di grado inferiore a
quello a D la successione avrebbe avuto come limite lo zero.
Le due successioni sono limitate ( ±1) ma non ammettono limite. Non divergono perchè esistono
infiniti M in corrispondenza dei quali per un indice ν > 0 la diseguaglianza sin n, cos n > M non è
verificata. E non convergono ad l in quanto per un ε > 0 qualsiasi non esiste un indice ν > 0 per il
quale sia | sin n − l || cos n − l |< ε .
Leonardo Calconi
leo@4dmatrix.it