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Artrosi della spalla

Lartrosi della spalla un processo artrosico che colpisce la cartilagine che riveste lestremit
delle ossa di una delle articolazioni presenti nella spalla.Delle due principali articolazioni di tale
regione anatomica quella che quasi sempre si ammala larticolazione gleno-omerale ( la pi
mobile ed perci quella che sottoposta a maggiore usura).

La malattia artrosica inizia intaccando e deteriorando le cartilagini che rivestono testa dellomero e
cavit glenoidea. Una volta innescato, il processo produce una degenerazione progressiva che
lentamente ma inesorabilmente danneggia e distrugge le summenzionate cartilagini
compromettendo la loro primaria funzione: ossia ammortizzare le sollecitazioni e ridurre gli attriti
tra le teste ossee nei movimenti articolari. Le cartilagini, infatti, non guariranno pi e si
assottiglieranno progressivamente solcandosi e fessurandosi, mutando cos la loro superficie da
liscia e compatta ad avvallata e rugosa. Le loro modificazioni col passare del tempo determineranno
cambiamenti anche della teste ossee dellomero e della cavit glenoidea che svilupperanno:
escrescenze (osteofiti), callosit e fori (geoidi). Condizione che comprometter ulteriormente la
mobilit della articolazione e quindi del braccio rispetto al busto. Anche la membrana sinoviale che
riveste larticolazione e che deputata alla secrezione del liquido sinoviale (nutre e lubrifica i
tessuti articolari) pu subire compromissioni e sviluppare un processo infiammatorio che induce
iperproduzione di liquido sinoviale e conseguente tumefazione della capsula e della spalla. Le
manifestazioni che segnalano il progredire di una siffatta situazione sono scricchioli e dolore
inizialmente blando e solo durante i movimenti e col tempo costante e in qualche tanto severo da
pregiudicare i movimenti.

Cause dell artrosi che colpisce la spalla.


Le cause dellartrosi non sono conosciute. Sicuramente vi alla base della malattia una
componente genetica che si eredita. La malattia, infatti, colpisce pi soggetti di una stessa
famiglia e lavere parenti stretti che soffrono di artrosi della spalla aumenta le possibilit di
svilupparla. Non sono per ancora noti geni correlati con la malattia. Sicuramente lartrosi una
malattia la cui incidenza aumenta con laumentare dellet dellindividuo e quindi in qualche
modo correlata allusura dellarticolazioni. Infatti essa interessa circa il 10% degli adulti e oltre il
50% della popolazione degli ultra sessantenni. Ovviamente quanto detto riguarda le cos dette
artrosi primarie o primitive che hanno cause sconosciute ed insorgono senza motivazioni apparenti.
Le artrosi secondarie hanno alla base delle cause ben identificabili o condizioni che aumentano le
probabilit di contrarre la malattia.

Dette cause possono essere:

Traumi che hanno interessato larticolazione gleno-omerale.


Processi infiammatori dellarticolazione.

Malformazioni anatomiche che determinano un anomalo funzionamento dellarticolazione


e quindi una sua eccessiva usura.

Lavori o pratiche sportive che richiedono movimenti stressanti e ripetitivi che portano il
braccio al di sopra della testa.
Malattie metaboliche come diabete e gotta (accumulo di acido urico nella articolazione).

Sintomi e segni della patologia.


I principali sintomi dellartrosi alla spalla sono:

Dolore. Inizialmente blando e si manifesta solo dopo uno sforzo e/o movimenti prolungati.
Col tempo il dolore diviene una costante ed i alcuni casi cos gravoso da pregiudicare i
normali movimenti dellarticolazione. Di solito il dolore pi intenso al mattino subito dopo
il sonno notturno e tende a diminuire con le normali attivit ma si aggrava se si sottopone
larticolazione a sforzi prolungati. Il dolore una conseguenza della infiammazione della
membrana sinoviale e non della degenerazione di cartilagini e capi ossei che sono privi di
terminazioni nervose.
Scricchiolii caratteristici durante i movimenti. Sono il segno della consunzione delle
cartilagini e dello sfregamento dei capi ossei poco protetti da queste ultime fessurate ed
assottigliate.

Tensione delle fasce muscolari che costituiscono la cuffia dei rotatori. Sono una
conseguenza dellirrigidimento della capsula articolare. La condizione aggrava la sindrome
dolorosa.

Riduzione funzionale della articolazione. E una conseguenza che inizialmente


provocata dal paziente stesso che avvertendo dolore tende a mantenere ferma larticolazione
(non solleva o ruota il braccio). Questa condizione induce un progressivo deficit dei muscoli
delle fasce che costituiscono la cuffia dei rotatori. Da qui la perdita di funzionalit che si
accentua col trascorre del tempo. Il problema si acuisce ancor pi per le calcificazioni delle
cartilagini e per la comparsa degli osteofiti che riducono lo spazio intra-articolare.

Diagnosi dellartrosi della spalla.


Per la diagnosi della malattia si procede generalmente nel seguente modo:

Analisi della storia medica del paziente e della sua famiglia.


Analisi dei sintomi e segni.

Visita medica del paziente. Esclude levenienza che i problemi lamentati siano di altra
natura e constata lo stato dellarticolazione (eventuali deformazioni) e della muscolatura che
insiste su essa. Durante tale visita lo specialista eseguir una serie di speciali manovre per
verificare la sua rigidit sia a breve che dopo immobilizzazione protratta.

I risultati di tali osservazioni consentiranno di formulare una prima ipotesi di diagnosi che dovr
essere avvalorata dalle seguenti indagini strumentali:

Radiografia della spalla in posizione standard. Fotografa i capi ossei che sono opachi ai
raggi X. Di norma basta da sola a confermare una diagnosi di artrosi in quanto evidenzia la
riduzione del fisiologico spazio articolare (tra testa dellomero e cavit glenoidea). Spazio
che in condizioni normali occupato dalle cartilagini (trasparenti ai raggi X) che la malattia
assottiglia.
TAC. Fornisce delle sezioni trasversali della spalla e quindi pu risultare essenziale per
valutare le deformazioni dei capi ossei ossia della testa dellomero e della cavit glenoidea.

Risonanza Magnetica Nucleare. Fornisce immagini precise dei tessuti molli (cartilagini,
membrana sinoviale, capsula fibrosa) e quindi consente di apprezzarne lo stato.

Rimedi: farmaci, terapie, esercizi ed intervento chirurgico.


Nella sua fase iniziale lartrosi della spalla, quindi nei giovani o anche anziani ma affetti da forme
lievi della malattia, pu essere trattata con terapia conservativa che consiste nell'assunzione di
farmaci per lenire il dolore, terapie e ginnastica o in casi particolarmente invalidanti, con
lintervento chirurgico.

Terapia farmacologica

Questa si avvale di:

Antiinfiammatori. Solitamente vengono usati gli inibitori selettivi della Cox-2 o


Cicloossigenasi- 2. Questa una enzima che presente nei tessuti che sono sede di un
processo infiammatorio. La sua inibizione determina una modulazione della infiammazione.
Gli inibitori selettivi della Cox-2 hanno il pregio che, agendo sulla sola Cox- 2 e non sulla
Cox-1, il cui deficit crea problemi gastrici, non hanno le controindicazioni dei comuni
FANS (Antiinfiammatori non Steroidei).
Steroidi. In qualche caso si rende necessario luso dei cortisoni che hanno ottime capacit
antiinfiammatorie ma molti effetti collaterali. Si preferisce, per ridurre tali effetti,
somministrare i cortisonici iniettandoli direttamente nellarticolazione, ma occorre lopera di
ortopedici esperti.

Acido ialuronico. E uno dei componenti essenziali del tessuto connettivo. Infiltrato
direttamente nellarticolazione aumenta il potere lubrificante del liquido sinoviale, combatte
linfiammazione, aumenta le capacit della struttura di assorbire le sollecitazioni.

Terapie e rimedi naturali.

Alla terapia farmacologica possono affiancarsi, anche se non sostituirli del tutto, alcuni rimedi
naturali e terapie che essenzialmente aiutano a lenire il dolore ed a migliorare la mobilit
dellarticolazione. I pi utilizzati di tali rimedi sono:

Riposo e riduzione del carico di lavoro che sollecita la spalla.


Applicazioni ripetute nellarco della giornata (almeno 5 della durata di almeno dieci minuti)
di una borsa ghiacciata. Hanno la propriet di ridurre il processo infiammatorio.

Cicli di terapia fisica. Come possono essere la fangoterapia o la TENS. La TENS una
stimolazione trans cutanea delle terminazioni nervose con scariche elettriche
opportunamente dosate. La sua funzione di lenimento del dolore. La sua efficacia non
comunque universalmente condivisa. La fangoterapia consiste nellapplicazione sulla spalla
di fanghi termali caldi per un periodo di almeno un mese. La sua azione antiinfiammatoria.

Cicli di fisiochinesiterapia. La fisiochinesiterapia un mix di interventi (manipolazione,


massaggi, esercizi dedicati, correzione della postura, etc.) tesi al ripristino: della funzionalit
articolare, tono muscolare e corretta postura. Pu essere molto efficace ma ridiede
applicazione e personale esperto.

Agopuntura. Tecnica derivata dallantica medicina cinese. Ha una discreta efficacia nel
lenire il dolore.

Ginnastica.

La ginnastica per lartrosi della spalla consta di esercizi per rinforzare i muscoli ed attivare la
mobilit dellarticolazione.

Gli esercizi per la spalla si svolgono applicando una resistenza crescente. Inizialmente sono esercizi
a corpo libero quali:

Tieni le spalle dritte e falle roteare avanti e indietro. Ripetere lesercizio per 5 minuti.
Tendi il braccio e, aiutandoti con la mano opposta avvicina il gomito allatra spalla:
Eseguire due serie di 5 ripetizioni per ogni spalla.

Fletti il busto in avanti, appoggiati con un braccio al tavolo, fai dondolare latro avanti ed
indietro. Esegui 3 serie di 15 ripetizioni per ogni braccio.

Alza le braccia in alto, portale in avanti e poi indietro. Esegui 2 serie di 15 ripetizioni
intervallate da alcuni secondi di riposo.

Quando la forza del muscolo aumenta si aumenta la resistenza e si passa ad esercizi che utilizzano
fasce elastiche o pesi.

Intervento chirurgico.

Nei casi severi con articolazione molto dolorosa e funzionalit compromessa va valutata la
possibilit dello intervento chirurgico. Questo pu essere di 2 tipi:

Pulizia della capsula articolare. In artroscopia con appositi strumenti comandati


dallesterno, visionando il campo operatorio con una microtelecamera, si libera
larticolazione dai corpi mobili, calcificazioni ed aderenze intra-articolari.
Impianto di una protesi articolare. Con un intervento di chirurgia tradizionale si
sostituisce la naturale articolazione con una speciale protesi studiata appositamente per
consentire i naturali movimenti articolari. La protesi pu essere:

o
Parziale e sostituire solo la testa dellomero ed allora lintervento detto di
emiartroplastica.
Totale e sostituire oltre che la testa dellomero anche la cavit glenoidea
(artroprotesi totale).

Ovviamente lintervento di protesi che comunque un intervento di chirurgia maggiore non


immune da complicanze. Le principali sono:

Infezioni. Le probabilit con i moderni sistemi di sterilizzazione sono minime e sono


correlate a qualsiasi intervento.
Fratture. Linserimento della protesi nel moncone dellomero privato di testa pu causare
nei soggetti con debolezze fratture.

Lussazioni. Perdita dei rapporti articolari della protesi.

Lesioni di tendini e nervi e vasi sanguigni. La struttura ricca di tendini, nervi, vene che
possono essere lese nel corso delloperazione.

Problemi correlati alla somministrazione dellanestetico. Lintervento avviene in


presenza dellanestesista che istruito a venire a capo di tali evenienze.

Al termine dellintervento che avviene in anestesia totale larto viene bendato e contenuto da un
tutore. Dopo una decina di giorni i punti vengono rimossi e viene iniziato un ciclo di terapia
riabilitativa che durer almeno 8 settimane e che consentir al paziente di riacquistare il tono
muscolare e la funzionalit articolare compromessa. Trascorso tale periodo si potranno tornare alle
normali attivit lavorative. Sar comunque buona norma continuare con cicli di fisioterapia.

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