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Lartrosi della spalla un processo artrosico che colpisce la cartilagine che riveste lestremit
delle ossa di una delle articolazioni presenti nella spalla.Delle due principali articolazioni di tale
regione anatomica quella che quasi sempre si ammala larticolazione gleno-omerale ( la pi
mobile ed perci quella che sottoposta a maggiore usura).
La malattia artrosica inizia intaccando e deteriorando le cartilagini che rivestono testa dellomero e
cavit glenoidea. Una volta innescato, il processo produce una degenerazione progressiva che
lentamente ma inesorabilmente danneggia e distrugge le summenzionate cartilagini
compromettendo la loro primaria funzione: ossia ammortizzare le sollecitazioni e ridurre gli attriti
tra le teste ossee nei movimenti articolari. Le cartilagini, infatti, non guariranno pi e si
assottiglieranno progressivamente solcandosi e fessurandosi, mutando cos la loro superficie da
liscia e compatta ad avvallata e rugosa. Le loro modificazioni col passare del tempo determineranno
cambiamenti anche della teste ossee dellomero e della cavit glenoidea che svilupperanno:
escrescenze (osteofiti), callosit e fori (geoidi). Condizione che comprometter ulteriormente la
mobilit della articolazione e quindi del braccio rispetto al busto. Anche la membrana sinoviale che
riveste larticolazione e che deputata alla secrezione del liquido sinoviale (nutre e lubrifica i
tessuti articolari) pu subire compromissioni e sviluppare un processo infiammatorio che induce
iperproduzione di liquido sinoviale e conseguente tumefazione della capsula e della spalla. Le
manifestazioni che segnalano il progredire di una siffatta situazione sono scricchioli e dolore
inizialmente blando e solo durante i movimenti e col tempo costante e in qualche tanto severo da
pregiudicare i movimenti.
Lavori o pratiche sportive che richiedono movimenti stressanti e ripetitivi che portano il
braccio al di sopra della testa.
Malattie metaboliche come diabete e gotta (accumulo di acido urico nella articolazione).
Dolore. Inizialmente blando e si manifesta solo dopo uno sforzo e/o movimenti prolungati.
Col tempo il dolore diviene una costante ed i alcuni casi cos gravoso da pregiudicare i
normali movimenti dellarticolazione. Di solito il dolore pi intenso al mattino subito dopo
il sonno notturno e tende a diminuire con le normali attivit ma si aggrava se si sottopone
larticolazione a sforzi prolungati. Il dolore una conseguenza della infiammazione della
membrana sinoviale e non della degenerazione di cartilagini e capi ossei che sono privi di
terminazioni nervose.
Scricchiolii caratteristici durante i movimenti. Sono il segno della consunzione delle
cartilagini e dello sfregamento dei capi ossei poco protetti da queste ultime fessurate ed
assottigliate.
Tensione delle fasce muscolari che costituiscono la cuffia dei rotatori. Sono una
conseguenza dellirrigidimento della capsula articolare. La condizione aggrava la sindrome
dolorosa.
Visita medica del paziente. Esclude levenienza che i problemi lamentati siano di altra
natura e constata lo stato dellarticolazione (eventuali deformazioni) e della muscolatura che
insiste su essa. Durante tale visita lo specialista eseguir una serie di speciali manovre per
verificare la sua rigidit sia a breve che dopo immobilizzazione protratta.
I risultati di tali osservazioni consentiranno di formulare una prima ipotesi di diagnosi che dovr
essere avvalorata dalle seguenti indagini strumentali:
Radiografia della spalla in posizione standard. Fotografa i capi ossei che sono opachi ai
raggi X. Di norma basta da sola a confermare una diagnosi di artrosi in quanto evidenzia la
riduzione del fisiologico spazio articolare (tra testa dellomero e cavit glenoidea). Spazio
che in condizioni normali occupato dalle cartilagini (trasparenti ai raggi X) che la malattia
assottiglia.
TAC. Fornisce delle sezioni trasversali della spalla e quindi pu risultare essenziale per
valutare le deformazioni dei capi ossei ossia della testa dellomero e della cavit glenoidea.
Risonanza Magnetica Nucleare. Fornisce immagini precise dei tessuti molli (cartilagini,
membrana sinoviale, capsula fibrosa) e quindi consente di apprezzarne lo stato.
Terapia farmacologica
Acido ialuronico. E uno dei componenti essenziali del tessuto connettivo. Infiltrato
direttamente nellarticolazione aumenta il potere lubrificante del liquido sinoviale, combatte
linfiammazione, aumenta le capacit della struttura di assorbire le sollecitazioni.
Alla terapia farmacologica possono affiancarsi, anche se non sostituirli del tutto, alcuni rimedi
naturali e terapie che essenzialmente aiutano a lenire il dolore ed a migliorare la mobilit
dellarticolazione. I pi utilizzati di tali rimedi sono:
Cicli di terapia fisica. Come possono essere la fangoterapia o la TENS. La TENS una
stimolazione trans cutanea delle terminazioni nervose con scariche elettriche
opportunamente dosate. La sua funzione di lenimento del dolore. La sua efficacia non
comunque universalmente condivisa. La fangoterapia consiste nellapplicazione sulla spalla
di fanghi termali caldi per un periodo di almeno un mese. La sua azione antiinfiammatoria.
Agopuntura. Tecnica derivata dallantica medicina cinese. Ha una discreta efficacia nel
lenire il dolore.
Ginnastica.
La ginnastica per lartrosi della spalla consta di esercizi per rinforzare i muscoli ed attivare la
mobilit dellarticolazione.
Gli esercizi per la spalla si svolgono applicando una resistenza crescente. Inizialmente sono esercizi
a corpo libero quali:
Tieni le spalle dritte e falle roteare avanti e indietro. Ripetere lesercizio per 5 minuti.
Tendi il braccio e, aiutandoti con la mano opposta avvicina il gomito allatra spalla:
Eseguire due serie di 5 ripetizioni per ogni spalla.
Fletti il busto in avanti, appoggiati con un braccio al tavolo, fai dondolare latro avanti ed
indietro. Esegui 3 serie di 15 ripetizioni per ogni braccio.
Alza le braccia in alto, portale in avanti e poi indietro. Esegui 2 serie di 15 ripetizioni
intervallate da alcuni secondi di riposo.
Quando la forza del muscolo aumenta si aumenta la resistenza e si passa ad esercizi che utilizzano
fasce elastiche o pesi.
Intervento chirurgico.
Nei casi severi con articolazione molto dolorosa e funzionalit compromessa va valutata la
possibilit dello intervento chirurgico. Questo pu essere di 2 tipi:
o
Parziale e sostituire solo la testa dellomero ed allora lintervento detto di
emiartroplastica.
Totale e sostituire oltre che la testa dellomero anche la cavit glenoidea
(artroprotesi totale).
Lesioni di tendini e nervi e vasi sanguigni. La struttura ricca di tendini, nervi, vene che
possono essere lese nel corso delloperazione.
Al termine dellintervento che avviene in anestesia totale larto viene bendato e contenuto da un
tutore. Dopo una decina di giorni i punti vengono rimossi e viene iniziato un ciclo di terapia
riabilitativa che durer almeno 8 settimane e che consentir al paziente di riacquistare il tono
muscolare e la funzionalit articolare compromessa. Trascorso tale periodo si potranno tornare alle
normali attivit lavorative. Sar comunque buona norma continuare con cicli di fisioterapia.