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Soluzione esercitazione 8 - 10 novembre 2015

NOTA: Se le propriet di un mezzo di una quantit, le denizioni, i passaggi sono


spiegati in un esercizio, non verranno riportati anche nei successivi.
Si raccomanda inoltre di riportare sia l'equazione in forma simbolica che quella in cui alle
variabili vengono sostituiti i valori numerici con la relativa unit di misura, es:
b 30 kg
a= = = 3 kg/s
c 10 s

1 Testi
1. Si consideri un cilindro chiuso da un pistone che contiene 0,42 mol di aria. Il cilindro completa-
mente immerso in una grande vasca contenente mercurio (Hg = 13 579 kg/m3 ) alla temperatura

di 300 C: la distanza fra il pelo libero del mercurio e la supercie del pistone di 3 m. Il pistone
ha massa pari a 1 kg, diametro di 20 cm e ha una corsa limitata superiormente, in modo tale che
il massimo volume disponibile all'aria sia Vmax = 12 dm .
3

Inizialmente, il cilindro in equilibrio (dinamico e termico) con il bagno di mercurio e non in


alcun modo termicamente isolato. Successivamente, il mercurio viene fatto deuire e il cilindro
lasciato libero di raggiungere l'equilibrio termico con l'ambiente, caratterizzato da T0 = 20 C e
da P0 = 1 atm. Si calcolino il lavoro estratto e l'entropia generata per irreversibilit in ciascuno
dei seguenti casi:

(a) L'eusso istantaneo no alla temperatura T1 = 214 C


(b) L'eusso viene suddiviso in due parti: la prima molto lenta e viene interrotta quando la
quota del pelo libero del mercurio coincide con la supercie del pistone. La seconda parte,
invece, istantanea.

2. Una bombola divisa in due parti da un setto: una parte contiene 1 kmol di gas, l'altra ne contiene
3 kmol. Il setto inizialmente sottoposto alle pressioni P1A = P1B = 1,5 atm e alle temperature
T1A = T1B = 25 C. Il gas contenuto nelle due parti ha massa molecolare M = 28 kg/kmol e si
sa che ha struttura biatomica e che si comporta come un gas ideale politropico. Con i dati a
disposizione si pu calcolare l'entropia prodotta per irreversibilit nel momento in cui si rimuove
il setto e si lascia che il sistema si porti in condizioni di equilibrio?

3. Un pallone riempito con 1 kg di idrogeno alla pressione di P1 = 125 000 Pa che occupa un
V1 = 5 m3 . Il pallone non pu scambiare calore con l'ambiente. A seguito di una
volume iniziale di
3
trasformazione reversibile, il nuovo volume pari a V2 = 4 m . Specicare il tipo di trasformazione
e calcolare il lavoro scambiato e l'entropia generata per irreversibilit, considerando il limite di
gas ideale e poi il modello pi adeguato di gas di Van der Waals, assumendo in questo caso che
P2V dW = P2id (entrambi politropici).

1
2 Soluzioni
1. Conversione dei dati in unit di misura del S.I.:
THg = 573,15 K; T0 = 293,15 K; P0 = 101 325 Pa;
n = 4,2 104 kmol; dp = 0,2 m; Vmax = 0,012 m3

I dati iniziali si calcolano allo stesso modo per entrambi i tipi di eusso: T1 = THg = 573,15 K
per equilibrio termico. La pressione interna deve essere tale da garantire il sostentamento del
pistone, che sottoposto al peso proprio, alla pressione idrostatica del mercurio e alla pressione
atmosferica:

P1 = P0 + (Hg g h) + (mp g)/(0, 25 d2 ) = 501 267 Pa

(a) L'espansione talmente rapida che lo scambio di calore non riesce ad avere luogo, e si ha
quindi un'adiabatica. Lo stato nale della trasformazione incognito: si conosce solo T1 ,
e a priori sono infatti plausibili entrambe le congurazioni seguenti, e per decidere qual
quella corretta bisogna vericare quale delle due d risultati coerenti.

i. espansione no al raggiungimento di una nuova pressione di equilibrio (con l'atmosfera e


il peso proprio del pistone) e quindi arresto spontaneo dell'espansione. Se l'espansione si
arresta autonomamente, vuol dire che il pistone non ha raggiunto i fermi superiori, per
cui si hanno V1 < Vmax e P1 = Peq , dove Peq = P0 + (mp g)/(0, 25 d2 ) = 101 637 Pa
la nuova pressione di equilibrio.
Verica: V1 = nRT1/P1 = 0,016 m3 . Poich V1 > Vmax , si sta violando la condizione di
non aver ancora raggiunti i fermi superiori, e quindi questa non pu essere la congu-
razione raggiunta alla ne della rapida espansione.

ii. espansione no al raggiungimento dei fermi superiori. Visto che l'espansione si arresta
solo perch i fermi trattengono il pistone, la pressione interna deve essere maggiore della
nuova pressione di equilibrio (sempre con l'atmosfera e il peso proprio del pistone), cos
che, in assenza dei fermi, l'espansione continuerebbe. Si avrebbe quindi V1 = Vmax e
P1 > Peq .
Verica: P1 = nRT1/V1 = 141 764 Pa. Poich P1 > Peq , si sta rispettando la condizione
di pressione superiore a quella di equilibrio, e di conseguenza questa congurazione
accettabile per lo stato raggiunto alla ne del rapido eusso.

Una volta raggiunte le condizioni 1 , l'aria contenuta nel cilindro pu scambiare liberamente
con l'ambiente, no a raggiungere l'equilibrio termico e dinamico con esso, cio T0 e Peq .
Tuttavia, poich il lavoro e il calore scambiati dipendono dal tipo di trasformazione, bisogna
determinare anche di che tipo quest'ultima e, poich devono cambiare sia la temperatura
che il volume che la pressione, non sar nessuna delle tre iso-. Inoltre, anch il pistone
si muova, occorre che la pressione raggiunga la pressione di equilibrio con l'ambiente, ma
non si sa se le condizioni interne al cilindro consentono edettivamente di raggiungerla o
meno. Di conseguenza, anche questa seconda fase del processo pu aver luogo in due modi,
nessuno dei quali pu essere escluso a priori, e per cui necessario vericare la coerenza:

I. raeddamento no a T2 = T0 prima che P2 scenda no a Peq . Se P2 > Peq , la pressione
interna spinge il pistone verso l'alto pi di quanto non faccia la pressione esterna, il che
signica che il pistone rimane premuto contro i fermi superiori e che quindi V2 = Vmax ,
cio una trasformazione completamente isocora.
Verica: la pressione nale sarebbe quindi P2 = nRT0/Vmax = 85 kPa. Poich P2 < Peq , si
sta violando la condizione P2 > Peq , e quindi questa congurazione non internamente
coerente.

II. rareddamento no a una condizione intermedia T2 incognita. Durante il raredda-



mento no a T2 , nch P > Peq , il pistone rimane spinto contro i fermi superiori, e
quindi V = Vmax . Rimanendo costante il volume no alla condizione intermedia, la
diminuzione di temperatura causa una diminuzione di pressione. Si avr quindi il rag-
giungimento della pressione di equilibrio: da questo punto, la pressione rimane pari
a Peq , per cui ogni posizione del pistone di equilibrio indierente: ogni diminuzione
di temperatura si ripercuote in una diminuzione del volume, no al raggiungimento di
T2 = T0 . Il processo suddivide quindi in due sottoprocessi: un rareddamento isocoro

a V = Vmax no a P2 = Peq e T2 > T0 e poi un rareddamento isobaro no a T2 = T0 .

Verica: T2 = eq max/nR = 348,25 K. T2 > T0 , quindi questa possibilit accettabile.
P V
3
Alla ne del processo, il volume nel cilindro pari a V2 = nRT0/Peq = 0,01 m .

L'intera sequenza di trasformazioni quindi riassumibile come:

(1 1 ) rapida espansione adiabatica no a T1


(1 2 ) rareddamento isocoro no a Peq
(2 2) rareddamento isobaro no a T0
Il lavoro totale si calcola come la somma dei tre lavori scambiati nelle tre trasformazioni:

out out out out


W12 = W11 + W12 + W22
dove ciascuno dei tre termini si calcola come:

out
W11 Q  = mcv (T1 T1 ) = 750 J
= U11 + 
| 11
{z }
adiabatico
out
W12 =0 (isocoro)
Z Z
out
W22 = P dV = Peq 2 dV = Peq (V2 V2 ) = 195,93 J
2
2 2
avendo calcolato la massa come m = n Maria = 12,2 g, da cui
out = 554,86 J.
W12
Per trovare l'entropia prodotta complessivamente per irreversibilit, si pu procedere som-
mando le Sirr di ciascuna trasformazione, oppure facendo un bilancio entropico all'intero
processo. La seconda strada pi veloce, quindi

S12 = SQ, 12 + Sirr, 12


Essendo l'entropia una funzione di stato, S12 dipende solo dagli stati iniziale e nale:
 
T2 R P2
S12 = m cp ln ln = 2,625 J/K
T1 Maria P1
L'entropia scambiata insieme al calore si calcola da denizione come
Z 2
Q
SQ, 12 =
1 T
ma non si conosce il legame funzionale fra Q e T e pertanto non si pu risolvere l'integrale.
Si ricorre perci all'ipotesi di equilibri locali (gli scambi di calore avvengono in modo re-
versibile, pertanto l'entropia ceduta dal sistema viene acquisita tale quale dall'ambiente e
viceversa), per cui

out
U12 + W12
Q12
SQ, 12 = = = 6,446 J/K
T T
dove l'ultimo passaggio si ottiene facendo un bilancio energetico all'intero processo. Si ha
quindi Sirr, 12 = S12 SQ, 12 = 3,821 J/K.
(b) Durante la prima parte dell'eusso, questo talmente lento da far attraversare una trasfor-
mazione quasi statica all'aria nel cilindro. L'aria quindi attraversa stati di equilibrio stabile,
cio istante per istante ha una temperatura e una pressione non solo denite, ma anche di
equilibrio con le condizioni esterne rispetto al cilindro, cio del mercurio. La temperatura
dell'aria rimane quindi uguale a quella del mercurio, cio T1 . La pressione invece, attraver-
sando tutti stati di equilibrio stabile, passa da P1 a P1 , per ora incognita.
A questo punto, la rimanente parte del mercurio viene lasciata deuire in modo repentino,
cos che alla ne di questa seconda parte di eusso il cilindro si trovi immerso in atmosfera.
Poich la seconda parte dell'eusso istantanea, anche questa si pu considerare adiabat-
ica, e quindi T1 = T1 . Analogamente, nulla si pu dire riguardo alla pressione: come nel
caso di eusso totalmente istantaneo (caso (a)), ci sono due possibilit:

i. espansione del pistone no a Peq e quindi arresto spontaneo dell'espansione. Se l'espansione
si arresta autonomamente, vuol dire che il pistone non ha raggiunto i fermi superiori,
per cui si hanno V1 < Vmax e P1 = Peq .
V1 = nRT1/P 3
Verica: 1 = 0,019 m . Poich V1 > Vmax , si sta violando la condizione di
non aver ancora raggiunti i fermi superiori, e quindi questa non pu essere la congu-
razione raggiunta alla ne della rapida espansione.

ii. espansione no al raggiungimento dei fermi superiori. Visto che l'espansione si arresta
solo perch i fermi trattengono il pistone, la pressione interna deve essere maggiore della
nuova pressione di equilibrio (sempre con l'atmosfera e il peso proprio del pistone), cos
che, in assenza dei fermi, l'espansione continuerebbe. Si avrebbe quindi V1 = Vmax e
P1 > Peq .
Verica: P1 = nRT1/V
1 = 166 791 Pa. Poich P1 > Peq , si sta rispettando la condizione
di pressione superiore a quella di equilibrio, e di conseguenza questa congurazione
accettabile per lo stato raggiunto alla ne del rapido eusso.

Da qui in avanti, si procede come per il caso (a), cio l'aria pu scambiare liberamente calore
con l'ambiente no a raggiungere la temperatura di equilibrio nale T2 = T0 . In generale,
anche in questo caso non si sa se alla temperatura nale la pressione sar ancora superiore
alla pressione di equilibrio (sottocaso I, nel caso (a)) o se T2 verr raggiunta tramite due
sottoprocessi (l'isocoro e l'isobaro, sottocaso II nel caso (a)). Tuttavia, l'unica dierenza
fra questo caso e il caso (a) sono le condizioni di inizio rareddamento (T1 e P1 rispetto

a T1 e P1 ), ma la pressione di equilibrio, il volume massimo e la temperatura nale sono
le stesse in entrambi i casi, per cui anche in questo caso il rareddamento avverr in due
parti: l'isocora iniziale da 1 no allo stato 2 = 2 e l'isobara nale da 2 no all'equilibrio
con l'ambiente, cio lo stato 2 (questo si pu vericare valutando i due casi I e II, come nel
caso (a)).

Le trasformazioni coinvolte nel caso di eusso iniziale lento sono quindi

(1 1) espansione isoterma durante l'eusso, che lento fra (1 1) e rapido fra (1 1)

(1 2) rareddamento isocoro no a Peq


(2 2) rareddamento isobaro no a T0
Il lavoro totale dato da
out = W out + W out + W out
W12 dove ciascuno dei tre termini si
11 12 22
calcola come:

Z 1 Z 1 
out nRT1 Vmax
W11 = P dV = dV = nRT1 ln = 2 200 J (isoterma)
1 1 V V1
| {z }
P

out
W12 =0 (isocoro)
Z 2 Z 2
out
W22 = P dV = Peq dV = Peq (V2 V2 ) = 195,93 J
2 2

da cui
out = 2 004,87 J.
W12
Per calcolare l'entropia generata complessivamente per irreversibilit si sommano i tre con-
tributi dei tre sottoprocessi:





T R P
1 1

S11 = m cp
ln ln = 3,83 J/K
T M P

1 1

= Sirr, 11 = 0 J/K

| {z }
isoT

W out
Q11


11
SQ, 11 = = = 3,83 J/K

T1 T1
 
T2 R P2

S12 = m cp ln ln = 4,32 J/K
T1 M P1

= Sirr, 12 = 2,34 J/K
Q U12
SQ, 12 = 12 =

= 6,66 J/K
T0 T0
 
T2 R P2
S22 = m cp ln ln = 2,140 J/K


T2 M P2
out = Sirr, 22 = 0,199 J/K
Q U22 + W22
SQ, 22 = 22 =

= 2,339 J/K


T0 T0
da cui Sirr, 12 = 2,54 J/K (attenzione a calcolare i vari SQ utilizzando le giuste temperature
a cui avviene lo scambio termico, senza dare per scontato che a denominatore vada sempre
T0 !).
Come si pu vedere, nel caso di eusso parzialmente lento il lavoro estratto maggiore e
l'entropia prodotta minore che nel caso di eusso completamente istantaneo, perch il primo
tratto della trasformazione viene arontato in modo quasi statico, e quindi reversibile.

2. Inizialmente i volumi occupati dalle due masse di gas si calcolano con l'equazione di stato dei
gas ideali:

nA RT1A
V1A = = 16,3 m3
P1A

nB RT1B
V1B = = 48,9 m3
P1B
da cui Vtot = V1A + V1B = 65,2 m3 , che resta costante durante la trasformazione.
La temperatura nale si calcola tramite un bilancio energetico applicato al sistema complessivo
C chiuso, rigido e adiabatico:

U C = 
QC
+
WC
=0
|{z} |{z}
adiab. rigido

Per addittivit di U, modellando l'aria come un gas ideale politropico e sapendo che alla ne
della trasformazione il sistema sar in equilibrio stabile:

U C = U A + U B = (nA M )cv (T2 T1A ) + (nB M )cv (T2 T1B )

da cui T2 = 298,15 K.
Equazione di stato dei gas ideali in condizioni 2:
nRT2
P2 = = 1,5 atm
V2
dove n = nA + nB = 4 kmol e V2 = Vtot .
Per calcolare
C
Sirr si imposta il bilancio entropico al sistema chiuso e isolato C:

S C = SQC C
+ Sirr
|{z}
adiab.

S C si calcola considerando che i due sottosistemi A e B possono anche scambiare massa re-
ciprocamente: di conseguenza, S C sar data dai due contributi di variazione di entropia dei
due sottosistemi S A e S B pi un contributo extra dovuto al loro miscelamento, che (per una
1 S mix =
P i ln y i . Il pedice
miscela ideale ) si calcola come i Rn i si riferisce NON AL SOT-
TOSISTEMA ma a ciascuna SPECIE CHIMICA che subisce il miscelamento, e yi ne rappresenta
la frazione molare y
i = ni/n.
Di conseguenza, se A e B contengono ESATTAMENTE LO STESSO GAS, ci sar una sola specie
chimica in gioco, quindi yi = 1 e S mix = 0. Al contrario, se i due sottosistemi contengono
GAS DIVERSI (che condividono solo per caso M = 28 kg/kmo e struttura molecolare, come ad
esempio CO e N2 ), il miscelamento produrr un'irreversibilit.

Quantitativamente:

(a) Se i due sottosistemi contengono lo stesso gas:

S C = S A + S B + S mix =
  !
T 2 R P 2 T2 R P 2
= (nA M ) cp ln@ A ln@ A + (nB M ) cp ln@ B
@ @ @ @
ln@ B Rn
ln 1
XX X

X
T1@ M P@ 1 T1@ M P@ 1
@ @
C
da cui Sirr = 0.
(b) Se i due sottosistemi contengono gas diversi:

S C = S A + S B + S mix =
  !
T 2 R P 2 T 2 R P 2
= (nA M ) cp ln@ A ln A + (nB M ) cp ln@ B
@ @ @ @
ln@ B +
T1@ M @ P@
1 T 1@ M P 1
@
@ @
1
costituita da gas ideali e in cui non c' interazione fra le molecole dei diversi gas
R nA ln y A + nB ln y B = 18 701 J/K


da cui
C = 18 701 J/K.
Sirr Questo termine rappresenta un lavoro svolto a temperatura T2
e in modo reversibile necessario a separare tutte le molecole delle due specie chimiche e a
riportare il sistema nello stato iniziale in cui le due specie chimiche erano segregate.

Un discorso analogo si pu applicare alle pressioni parziali: la pressione parziale P ii della specie
i-esima in una miscela ideale rappresenta la pressione del gas se, a parit di volume occupato dal
gas e di temperatura di equilibrio, fosse presente solo la i-esima specie chimica:

ni RT2
P2ii =
V2
Se la miscela ideale, allora deve valere il principio di sovrapposizione degli eetti, per cui la
pressione eettiva del gas data dalla somma delle pressioni parziali:

!
X X ni RT2 RT2 X nRT2
P2ii = = n i
= = P2
V2 V2 V2
i i i

Anche in questo caso si hanno due possibilit:

(a) Se i due sottosistemi contengono lo stesso gas si ha una sola specie chimica, cio inizialmente
le due partizioni contengono lo stesso gas generico i:

ni RT2 nRT2
P2ii = = 151 995 Pa = P2
V2 V2

(b) Se i due sottosistemi contengono gas diversi :

nA RT2
P2AA = = 37 996 Pa
V2

nB RT2
P2BB = = 113 999 Pa
V2
dove P2AA e P2BB indicano le pressioni parziali delle due specie chimiche inizialmente con-
tenute in ciascuna partizione. Sommando le due pressioni parziali si ritrova la pressione
eettiva del gas:

P2 = P2AA + P2BB = 151 995 Pa = 1,5 atm

In denitiva, quando due sistemi si scambiano anche della massa, non suciente conoscere i
parametri quantitativi del gas (massa molare e struttura molecolare), ma serve anche conoscere
qualitativamente di che gas si tratta, per poter calcolare
C
Sirr e, eventualmente, le pressioni
parziali.

3. Esercizio sull'elasticit del gas ideale. Non serve per l'esame.

4. L'esercizio va risolto modellando il gas prima come un gas ideale politropico, e poi come un gas
di Van der Waals politropico:
(a) CASO GAS IDEALE: Durante la trasformazione, il pallone non pu scambiare calore con
l'ambiente (adiabatico) e l'aria evolve in modo reversibile, quindi la trasformazione com-
plessivamente isentropica. Se un gas ideale politropico subisce una trasformazione interna-
mente reversibile, la trasformazione una politropica. Peculiarit delle politropiche che
qualche variabile termodinamica (o combinazione di esse) rimane costante: in questo caso
resta costante l'entropia e quindi la trasformazione una politropica isentropica.

L'equazione di moto delle politropiche P v k = cost, dove k l'indice della politropica e si


calcola come n= cx cp/cx cv , dove il pedice x indica quale grandezza resta costante. Nel
caso di un'isentropica, non si ha un calore specico a entropia costante, quindi per ricavare
il valore di k si parte dal considerare che S = 0 a cavallo della trasformazione. Prendendo
la generica trasformazione a b:
    cp  R
Tb Pb Tb Pb
S = m cp ln R ln =0 = ln ln =0 =
Ta Pa Ta Pa
"    #
Tb cp Pa R
 cp  R
Tb Pa
= ln =0 = =1 =
Ta Pb Ta Pb
 R/cp
Tb Pa Tb Ta
= =1 = R/cp
= R/cp
Ta Pb Pb Pa
R/cp si pu riscrivere come cp cv/cp = 1 1/ = 1/ dove = cp /cv . Poich non si sono
T
fatte ipotesi sulla natura degli stati a e b, si capisce che il rapporto = cost in tutti
P R/cp
1
i punti attraversati durante l'isentropica, e cio TP = cost. Per ricondursi alla forma
generica P v k = cost, si sostituisce T con la sua espressione derivata dall'equazione di stato
dei gas ideali T = P v/R, da cui

P v 1 1
P = cost = P v = cost = P v = cost
R
per cui k= in un'isentropica. Nel caso del pallone sono noti i volumi iniziale e nale e la
pressione iniziale, per cui si pu calcolare P2 con la legge dell'isentropica:

 
v1

P v = cost = P1 v1 = P2 v2 = P2 = P1 = 170 837 Pa
v2

dove v1 = V1 /m = 5 m3 /kg e v2 = V2 /m = 4 m3 /kg.Le temperature iniziale e nale si


calcolano con l'equazione di

stato dei gas ideali, da cui T1 = 151 C e T2 = 161 C.

Per calcolare il lavoro scambiato ci sono due possibilit: dal bilancio energetico risulta che

W12 = U12   = mcv (T2 T1 ) = 139,3 kJ


Q12
| {z }
adiabatico

dove cv = 2.5R/M con M = 2 kg/kmol essendo l'idrogeno molecolare una molecola biatom-
ica.

In alternativa, applicando la denizione di lavoro e ricorrendo alla legge dell'isentropica, si


ha

2 2
P1 v1 P1 v1 1
Z Z
W12 = m P dv = m dv = m (v v11 ) =
1 1 v 1 2
! " #
v21 v11
1
RT1 1 v2
=m (cv
= m c
p )T1 c c

1
1 v11 | {z } ( p/cv ) v1
v
R | {z }
1

Si pu manipolare P v per esprimerla in funzione di altre coppie di variabili: un esempio


1
che T P = cost visto sopra. In alternativa si raccoglie P v per avere (P v) v 1 =
(RT ) v 1 = cost da cui T v 1 = cost, e cio T1 v11 = T2 v21 . Sostituendo nell'equazione
precedente, si ha
" 1 #
v2
W12 = mcv T1 1 = mcv (T2 T1 )
v1

che coincide con quanto trovato dal bilancio energetico.

Per trovare Sirr si pu impostare il bilancio entropico oppure, molto pi semplicemente,


ricordare che la trasformazione reversibile, da cui automaticamente Sirr = 0.
(b) CASO GAS DI VAN DER WAALS: Il modello di gas ideale assume che il gas sia innita-
mente diluito (cio le distanze medie sono innitamente pi grandi del raggio delle molecole),
e che tutte le interazioni siano spiegabili con un modello cinetico. La conseguenza sica
che ogni molecola non sente la presenza delle altre, quindi il gas ideale innitamente
comprimibile (al limite pu occupare un volume nullo) e la pressione misurata data dalla
sovrapposizione degli eetti delle singole forze esercitate da ciascuna molecola, dove le forze
sono semplicemente le variazioni di quantit di moto delle singole molecole quando urtano
contro lo strumento di misura.
Un modello leggermente pi completo rimuove queste due ipotesi: di conseguenza da un
lato il gas non comprimibile no a occupare un volume nullo, perch il volume minimo
quello occupato dalla somma dei volumi delle molecole (il cosiddetto covolume ), e dall'altro
le forze molecolari che danno luogo alla pressione devono includere anche l'interazione re-
ciproca fra le molecole, che di tipo coulombiano. Come si pu intuire, entrambi questi
eetti diventano rilevanti quando il gas non pi rarefatto, cos che le distanze medie fra
le molecole siano paragonabili con le dimensioni delle molecole stesse e che le forze inter-
molecolari diventino rilevati. Nel caso in cui il covolume e l'eetto delle forze intermolecolari
siano costanti, si ha il modello di gas di Van der Waals, per cui l'equazione di stato diventa

a RT
P+ 2
=
v vb
dove i coecienti a e b rappresentano rispettivamente gli eetti delle forze intermolecolari
e del covolume e si pu dimostrare che dipendono unicamente dalle condizioni del gas nel
punto critico:

27 (RTcr )2
a=
64 Pcr
vcr
b=
3
Rispetto al gas ideale, il gas di Van der Waals non ha mai cp = cost, nemmeno nel caso
politropico (cio con cv = cost) e quindi non si pu descrivere una trasformazione isentropica
con la legge P v cp /cv = cost.
Nel caso dell'esercizio, il gas non pi ideale e quindi la trasformazione, sebbene adiabatica
reversibile e quindi isentropica, non una politropica. Di conseguenza non si pu calcolare,
con gli strumenti a disposizione, la pressione al punto nale. Per questo motivo il testo deve
fornire ualche altro dato riguardo allo stato nale: nello specico, dice di assumere che P2
sia la stessa che si trovata per il caso di gas ideale, cio P2 = 170 837 Pa.
Per trovare le temperature, in anaogia a quanto fatto per il caso di gas ideale, si usa
l'equazione di stato. Per il gas di Van der Waals, occorre calcolare anche i due coeci-
enti a e b. Sapendo che per l'idrogeno al punto critico si hanno Pcr = 1,2 MPa, Tcr = 33 C
e vcr = 0,033 m3 /kg, si trovano a = 6,6 103 Pa(m3 /kg)2 e b = 0,011 m3 /kg, che ermettono
di calcolare
  
a v1 b
T1 = P1 + 2 = 150 K
v1 R
  
a v2 b
T2 = P2 + 2 = 163 K
v2 R
Per calcolare il lavoro, anche in questo caso, a priori si pu sia risolvere il bilancio energetico
che utilizzare la denizione. Nl primo caso si ha

W12 = U12   = mcv (T2 T1 ) = 135,1 kJ


Q12
| {z }
adiabatico
R2
Nel secondo, invece W12 = m 1 P dv . Nel caso di gas di Van der Waals, tuttavia, la
trasformazione isentropica non pi descrivibile dall'equazione P v = cost, per cui non si
pu risolvere con gli strumenti a disposizione.

Per il calcolo dell'entropia prodotta per irreversibilit, anche in questo caso, basta consid-
erare che la trasformazione reversibile, e quindi Sirr = 0.

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