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La Produzione
Digitale

Edizione Internazionale Proto Labs

di Brian Underdahl

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La Produzione Digitale For Dummies, Edizione Internazionale Proto Labs
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Ringraziamenti delleditore
Tra gli altri soggetti che hanno contribuito a portare sul mercato questo libro, si ringrazia:

Direttore progetto: Carrie A. Johnson Rappresentante sviluppo aziendale: Kim-


Direttore acquisizioni: Katie Mohr berley Schumacker
Responsabile editoriale: Rev Mengle Direttore di produzione: Suresh Srinivasan

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Indice
Introduzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
Informazioni su questo libro.................................................................1
Qualche presupposto scontato...........................................................1
Le icone del libro.....................................................................................2

Capitolo1: Comprendere limportanza della


produzione digitale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
Le fasi iniziali del ciclo di vita...............................................................4
Sviluppo iterativo e cambio di strategia.........................................6
Il passaggio da un processo allaltro...................................................6
Accelerare limmissione dei prodotti sul mercato...........................7
Dalla prototipazione alla produzione.................................................8
Oltre il lancio sul mercato.....................................................................8

Capitolo2: Metodo additivo e metodo sottrattivo


a confronto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Comprendere le differenze fondamentali........................................11
Punti di forza e punti di debolezza di ciascun metodo.................13
Lutilizzo complementare deiduemetodi ......................................15

Capitolo3: Uno sguardo ai diversi materiali


di produzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
La differenza fra materiali termoplastici, termoindurenti
efotopolimeri....................................................................................17
Plastiche e materiali in similplastica a confronto..........................20
Metalli duri e morbidi...........................................................................21
Scegliere il processo giusto.................................................................23

Capitolo4: Esploriamo la stampa 3D. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25


Comprendere la stampa 3D................................................................25
I processi principali..............................................................................27
Aspetti progettuali ...............................................................................31
Ultimazione dei pezzi stampati in 3D................................................33

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iv La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Capitolo5: Il processo sottrattivo nella


lavorazione con macchineCNC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
Comprendere la lavorazione conmacchine CNC..........................35
I principali processi di lavorazione amacchina.............................37
Aspetti progettuali della produzione digitale.................................39
Finitura al termine della lavorazione a macchina..........................41

Capitolo6: La produzione di componenti stampati


a iniezione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Presentazione dello stampaggio ainiezione...................................43
Conoscere i principali processi di stampaggio a iniezione..........45
Stampaggio con inserti esovrastampaggio....................................49
Comprendere gli aspetti della progettazione
di uno stampaggio............................................................................51
Gestione dello stampaggio a iniezione alla variazione
dei volumi della domanda .............................................................54

Capitolo7: Dieci modi per avere prodotti migliori


con ProtoLabs. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
Produzione rapida................................................................................55
Tecnologia avanzata.............................................................................56
Preventivi interattivi automatizzati...................................................57
Gamma di materiali..............................................................................57
Accesso in tempo reale a tecnicicompetenti.................................58
Pacchetti di servizi di produzione.....................................................58
Presenza globale....................................................................................59
Scala delle operazioni..........................................................................59
Componenti di qualit.........................................................................59
Vasta gamma di risorse........................................................................60

Glossario. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61

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Introduzione
L a produzione digitale abbraccia diversi processi che rispon-
dono a esigenze differenti. Potreste, per esempio, avere biso-
gno di un prototipo che mostri soltanto le caratteristiche generali
di un prodotto per ottenere lapprovazione del concetto. Altres,
potreste avere bisogno di un prototipo di alta qualit per testare
la funzionalit del prodotto. Oppure, potreste aver bisogno di un
componente perfettamente in grado di far fronte alle esigenze
di una produzione a volumi ridotti (o anche che vi consenta di
immettere velocemente il prodotto sul mercato per poterne misu-
rarne la domanda). Indipendentemente dalle vostre esigenze, la
produzione digitale pu essere utilizzata per accelerare il processo
di sviluppo e supportare il prodotto per lintera durata del loro
ciclo di vita.

Informazioni su questo libro


Se state cercando di capire come ottenere velocemente i com-
ponenti necessari al collaudo dei prototipi o a una produzione
a volumi ridotti, questo libro fa al caso vostro. La Produzione
Digitale For Dummies (Edizione Internazionale Proto Labs) prende
in esame le diverse tecnologie di stampa 3D, lavorazione con mac-
chine CNC e stampaggio a iniezione utilizzate nella produzione
digitale e spiega come sfruttare ciascun processo per immettere
i prodotti sul mercato in tempi pi rapidi. Scoprirete inoltre ci
che vi occorre sapere per valutare correttamente aziende e pro-
cessi adatti a soddisfare le vostre esigenze in termini di sviluppo e
fabbricazione dei prodotti. Lungo questo percorso vedrete in che
modo le tecnologie rispondono a bisogni diversi e si differenziano
tra loro in aree importanti.

Qualche presupposto scontato


I reparti tecnici delle aziende e persino i privati hanno ormai
accesso a strumenti di progettazione che sono anni luce avanti
rispetto a qualsiasi cosa fosse disponibile solo dieci anni fa.

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2 La Produzione Digitale For Dummies _________________________

Poteressere in grado di sviluppare un modello tridimensionale


usando un software CAD pu aiutarvi a visualizzare il compo-
nente e decidere quali elementi includere nel design. Il libro parte
dal presupposto che abbiate accesso a questo tipo di strumenti di
progettazione, che abbiate gi un progetto da produrre e che non
disponiate delle risorse necessarie a realizzare autonomamente
quel che vi occorre.

Le icone del libro


Per richiamare la vostra attenzione su informazioni utili, sono
state scelte le seguenti icone.

Le informazioni contrassegnate da questa icona sono rilevanti


e, pertanto, vengono ripetute per sottolinearne limportanza.
In questo modo, quando consulterete il libro in un secondo
momento, potrete facilmente individuare informazioni degne di
nota con un solo sguardo.

Questa icona indica informazioni eccezionalmente utili.

Questa icona contrassegna i punti in cui vengono analizzati aspetti


tecnici, termini gergali e quantaltro. Non abbiamo potuto evitarle,
ma sono informazioni che potreste trovare utili.

I paragrafi contrassegnati da questa icona richiamano lattenzione


su insidie abbastanza frequenti in cui potreste imbattervi.

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Capitolo1

Comprendere limportanza
della produzione digitale
In questo capitolo
L'inizio del ciclo di vita di un prodotto
Comprendere il processo di sviluppo
La scelta del processo giusto
Rapida immissione sul mercato
La transizione dal prototipo al prodotto
Le altre fasi del ciclo di vita di un prodotto

L a produzione digitale un tipo di produzione che sfrutta


la tecnologia informatica per ottimizzare lefficienza dei
metodi di costruzione sia tradizionali che moderni. Il risultato
offerto una maggiore produttivit, tempi di ciclo pi brevi,
minori scarti e risparmi significativi in termini di costi. Questo
capitolo vuole offrire unintroduzione alla produzione digitale,
presentandone le diverse fasi e sottolineando i concetti basi-
lari da conoscere prima di iniziare. Vi verr mostrato perch,
nel passaggio dalla fase di prototipazione allimmissione sul
mercato, la realizzazione del vostro progetto potrebbe dover
affrontare pi processi.

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4 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Le fasi iniziali del ciclo di vita


La prospettiva di sviluppare un nuovo prodotto da immettere sul
mercato pu essere molto entusiasmante. Sebbene i possibili per-
corsi da seguire siano molteplici, generalmente tutti prevedono sva-
riate fasi, soprattutto quando si tratta di produzione digitale.

In primo luogo, naturalmente, occorre avere unidea del prodotto


che si desidera realizzare. A questo punto non importa che siate
inventori solitari o lavoriate per una grande azienda. Limportante
che riusciate a visualizzare materialmente un prodotto che valga
il tempo e lo sforzo necessari a portarlo sul mercato. Armati, cos,
della vostra idea, potrete passare alla fase successiva.

Modelli concettuali
Normalmente, lo sviluppo di un prodotto inizia dai disegni o dai
modelli computerizzati che lo rappresentano. I modelli computeriz-
zati di solito si realizzano rapidamente e possono essere utilizzati
per determinati tipi di analisi e, una volta catturata lidea di base,
possibile passare a un modello fisico in grado di dimostrare il con-
cept del prodotto. Questo modello spesso non funzionale, ma per-
mette di avere unimpressione generale dellaspetto che potrebbe
avere il prodotto finito.

I modelli concettuali consentono di valutare laccoglienza che il


prodotto riceverebbe in azienda e di svolgere al contempo unanalisi
di mercato preliminare che vi consenta di misurarne lappetibilit
per i consumatori. Sono molto utili in quanto la maggior parte delle
persone comprende pi facilmente un oggetto reale che unidea
astratta. Se il feedback ottenuto internamente in azienda e lanalisi
di mercato sortiscono risultati positivi, potrete tranquillamente pas-
sare alla fase successiva del processo di produzione.

Collaudo di forma, adattamento


efunzionalit
Anche se pu dare unidea generale di come sar il prodotto finito,
con buona probabilit il modello concettuale non corrisponde a
ci che la gente sarebbe invogliata a comprare. Per avvicinarsi a
questo obiettivo, occorre dedicare un po pi di impegno per creare

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 Capitolo1: Comprendere limportanza della produzione digitale 5
qualcosa che abbia la forma, ladattamento e la funzionalit di un
prodotto finito.

Per iniziare, dovrete sviluppare un modello CAD 3D del prodotto e


dei relativi componenti. Questo modello digitale sar quello usato
dai costruttori per realizzare le parti che andranno a comporre il
prodotto stesso.

consigliabile scegliere un costruttore che abbia la capacit di svol-


gere unanalisi tecnica del modello computerizzato al fine di stabilire
se le parti possano effettivamente essere realizzate come da pro-
getto e che suggerisca le migliori opzioni di fabbricazione in risposta
alle vostre esigenze. Un costruttore che vi indichi, per esempio, se
il pezzo debba essere costruito strato per strato o se sia meglio ini-
ziare con un blocco solido per poi asportare il materiale in eccesso.
Lindividuazione del processo di fabbricazione pi adatto richiede di
valutare la geometria, il volume, il materiale usato, i costi del compo-
nente, oltre allurgenza e a diversi altri fattori importanti.

Prima di esser soddisfatti di ogni componente del prodotto finito,


potrebbe rendersi necessaria qualche iterazione; ma esattamente
questo il senso di questa fase del ciclo di vita del prodotto. Non
volete certo avviare la produzione di un prodotto per scoprire, in un
secondo momento, gravi difetti di progettazione!

Ridotti volumi di produzione


Una volta terminate le prove iniziali, sarete probabilmente pronti per
iniziare una produzione a volumi ridotti. Tutti i prodotti, anche quelli
potenzialmente in grado di diventare articoli di largo consumo,
spesso partono da una produzione a bassi volumi che ne consente
una pi rapida immissione sul mercato.

Le aziende specializzate nella fabbricazione digitale sono la scelta


migliore per avviare una produzione a volumi ridotti, poich sono in
grado di offrire i tempi di consegna rapidi di cui avete bisogno per
raggiungere il mercato prima della concorrenza. Infatti, a seconda
delle proprie capacit, unazienda di produzione digitale in grado
di soddisfare lintera domanda in termini di volumi, specialmente
per quanto riguarda i prodotti di nicchia.

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6 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Sviluppo iterativo e
cambio di strategia
Pochissimi sono i prodotti perfetti gi alla prima iterazione.
Solitamente, infatti, necessario affrontare pi fasi via via che si
eliminano i difetti intervenendo sui punti da migliorare. Ovviamente,
iniziare la produzione con quantit relativamente ridotte di prodotto
rende pi semplice intraprendere questo processo di sviluppo itera-
tivo.

La produzione digitale rapida ha costi minori ed pi flessibile


rispetto alla produzione tradizionale ad alti volumi. Parte della sua
forza sta nel fatto che permette di affrontare pi iterazioni veloce-
mente. In fondo, quasi nulla riesce bene al primo tentativo.

Un altro elemento comune del processo di sviluppo di un prodotto


la scoperta di utilizzi non previsti, che pu portare a un cambio
di strategia nella relativa costruzione e commercializzazione. Per
esempio, il prodotto immesso potrebbe registrare una domanda
inattesa in un mercato con requisiti leggermente diversi rispetto a
quelli previsti spingendovi cos a cambiare i materiali impiegati o la
progettazione.

Il passaggio da un processo allaltro


La fabbricazione digitale non un processo unico che prevede luti-
lizzo di solo tipo di materiale: spesso necessario utilizzare pi pro-
cessi e materiali diversi nelle varie fasi di sviluppo e produzione. Per
esempio, potreste richiedere al costruttore di creare componenti
iniziali per vedere come si presenterebbe il prodotto allocchio e al
tatto usando un processo e materiali che non funzionerebbero con
un prodotto finito. Poich questi componenti iniziali, tuttavia, coste-
rebbero poco e sarebbero veloci da produrre, sarebbe pi semplice
seguire le diverse iterazioni finch non si soddisfatti della forma,
delladattamento e dellaspetto.

I capitoli successivi trattano in maniera pi esaustiva i processi


e i materiali usati nella fabbricazione digitale. Per riassumere il
concetto, possiamo qui affermare che alcuni componenti sono
pi adatti a un processo additivo, che prevede cio la costruzione
tramite sovrapposizione strato su strato del materiale; mentre altri
sono pi adatti a un processo sottrattivo, ossia che parte da un

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 Capitolo1: Comprendere limportanza della produzione digitale 7
blocco solido di materiale lavorato poi per forgiare la forma finale.
Altri componenti ancora possono richiedere un unico processo
come lo stampaggio a iniezione. I materiali possono variare dalle pla-
stiche a bassa resistenza ai metalli ad altissima resistenza, a seconda
delle esigenze del prodotto.

Il vostro partner di produzione digitale esaminer con voi i migliori


processi e materiali da utilizzare in ciascuna fase dello sviluppo e
della produzione del prodotto. Per darvi unidea abbiamo inserito
nella figura 1-1 tutti gli attributi del processo di produzione digitale.

FABBRICAZIONE ADDITIVA
Attributo BJET SL FDM PJET SLS DLP DMLS
Quantit SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE
Complessit BUONA BUONA BUONA BUONA BUONA BUONA BUONA
Finitura superficiale SCADENTE ACCETTABILE SCADENTE ACCETTABILE SCADENTE ACCETTABILE SCADENTE
Selezione del materiale SCADENTE ACCETTABILE SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE ACCETTABILE
Stabilit del materiale ACCETTABILE SCADENTE BUONA SCADENTE ACCETTABILE SCADENTE BUONA
Colore BUONO SCADENTE ACCETTABILE SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE
Tolleranza SCADENTE BUONA SCADENTE SCADENTE ACCETTABILE ACCETTABILE ACCETTABILE
Velocit BUONA BUONA ACCETTABILE BUONA BUONA BUONA ACCETTABILE
Prezzo (bassi volumi) BUONO BUONO BUONO BUONO BUONO BUONO BUONO
Prezzo (alti volumi) SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE

LAVORAZIONE A MACCHINA STAMPAGGIO A INIEZIONE


Attributo CNC IM LSR MIM PRESSOFUSIONE THIXO
Quantit ACCETTABILE BUONA BUONA BUONA BUONA BUONA
Complessit ACCETTABILE BUONA BUONA BUONA BUONA BUONA
Finitura superficiale BUONA BUONA BUONA BUONA BUONA BUONA
Selezione del materiale BUONA BUONA BUONA SCADENTE SCADENTE SCADENTE
Stabilit del materiale BUONA BUONA BUONA BUONA BUONA BUONA
Colore SCADENTE BUONO BUONA SCADENTE SCADENTE SCADENTE
Tolleranza BUONA BUONA ACCETTABILE ACCETTABILE ACCETTABILE BUONA
Velocit BUONA ACCETTABILE ACCETTABILE ACCETTABILE ACCETTABILE ACCETTABILE
Prezzo (bassi volumi) ACCETTABILE SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE
Prezzo (volumi elevati) SCADENTE BUONO BUONO BUONO ACCETTABILE ACCETTABILE

Figura 1-1: I diversi attributi del processo di fabbricazione digitale.

Accelerare limmissione dei


prodotti sul mercato
Uno dei vantaggi chiave della fabbricazione digitale la velocit
con cui un nuovo prodotto pu essere immesso sul mercato. Nella
produzione tradizionale possono essere necessarie settimane o
perfino mesi prima che unofficina di lavorazione meccanica o altro
costruttore possa produrre i componenti, bench semplici, per il

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8 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

vostro prodotto. Nel mercato competitivo di oggi, ci vorrebbe dire


ritardare la commercializzazione del prodotto con conseguente
riduzione della quota di mercato, se non addirittura perdere unop-
portunit.

A differenza di quella tradizionale, la produzione digitale pu contare


su tempi rapidi. Per esempio, anzich dover attendere settimane per
ricevere qualche pezzo lavorato a macchina, con un partner di pro-
duzione digitale competente possibile avere in mano il prodotto in
un solo giorno. In molti casi, infatti, il successo arride al primo che
riesce ad arrivare sul mercato, mentre i ritardatari potrebbero non
avere alcuna possibilit.

Dalla prototipazione alla produzione


A un certo punto, il vostro prodotto sar pronto a passare dalla
fase di prototipo alla produzione effettiva. A seconda delle vostre
esigenze, questo passaggio potrebbe comportare semplicemente
lordinazione al vostro partner di produzione digitale di componenti
extra o ladozione di un processo di fabbricazione pi tradizionale.
In aggiunta, dovrete anche decidere il metodo di fabbricazione pi
appropriato: lo stampaggio a iniezione, la lavorazione a macchina, la
stampa 3D o altro ancora.

In questa fase, le previsioni sulla domanda del prodotto rivestono un


ruolo importante nel determinare le decisioni. Un prodotto di cui si
possono vendere milioni di pezzi richiede quasi certamente un pro-
cesso molto diverso rispetto a un prodotto che magari vender solo
qualche centinaio di esemplari.

Anche se la vostra analisi suggerisce che il prodotto godr di une-


stesa fetta del mercato, la fabbricazione digitale pu svolgere un
ruolo importante in quanto vi consentir di avviare pi celermente
una produzione pilota. In questo caso, unazienda di produzione
digitale veloce pu fornire lutensileria di raccordo in poche setti-
mane in attesa dellarrivo delle macchine utensili per la produzione
di massa. Questo processo normalmente richiede mesi.

Oltre il lancio sul mercato


I prodotti spesso rimangono in un costante stato di sviluppo per
lintero ciclo di vita. Nel caso dei processi di fabbricazione tradizio-

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 Capitolo1: Comprendere limportanza della produzione digitale 9
nali, il cambiamento pu essere difficoltoso e dispendioso; mentre,
avvalendosi dei processi di fabbricazione digitale rapida, aggiornare
la produzione riducendone i volumi risulta molto pi agevole.

Consideriamo, per esempio, un pezzo in plastica stampato a


iniezione. Nella fabbricazione tradizionale, quel pezzo verrebbe
prodotto usando un costosissimo stampo in acciaio. Unazienda
manifatturiera che si occupa di prototipazione e produzione digitale
a bassi volumi potrebbe produrre lo stesso pezzo usando utensili
in alluminio che costano una frazione del prezzo di uno stampo in
acciaio. Probabilmente gli utensili in alluminio non saranno suffi-
cientemente durevoli per produrre milioni di pezzi identici, ma per
la produzione di migliaia, o decine di migliaia, di pezzi, i risparmi in
termini di costi sono notevoli.

Per quei prodotti che prevedono una produzione a volumi ridotti


per lintera durata, dovreste considerare i processi di fabbricazione
digitale nelle diverse fasi del ciclo di vita illustrati in questa sezione.

Crescita e maturit
La crescita di un prodotto pu essere imprevedibile. Se, trascinati
dallottimismo, decidete di aumentare la produzione, potreste ritro-
varvi con eccedenze costose da stoccare nellattesa di assistere a
una nuova fase di crescita. Soddisfacendo una domanda del mercato
che richieda solo piccoli volumi di produzione nel periodo di cre-
scita potrete controllare meglio i costi: con una produzione digitale
a volumi ridotti potrete specificare il numero di prodotti che vi servi-
ranno via via che incrementate il mercato.

Quando il prodotto raggiunge il picco, la prospettiva di godersi la


vista dallalto per quanto pi tempo possibile pu essere tanto
irresistibile, quanto pericolosa. Riesaminare lo stato attuale del mer-
cato, la concorrenza, gli interessi dei consumatori e, naturalmente,
la domanda importante per individuare il momento in cui iniziare a
contrarre la produzione.

Gestire il ciclo di vita di un prodotto significa anche capire quando


deve iniziare lo sviluppo del relativo successore. Se un prodotto
rimane in uno stato perpetuo di sviluppo per lintero ciclo di vita,
possibile che la versione successiva abbia gi una base da cui par-
tire. Linizio del ciclo di vita di una nuova versione non cristalliz-
zato a un particolare stadio della versione esistente; bens, quando
si considerano i fattori di mercato correnti durante la crescita e la

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10 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

maturit, i percorsi di produzione dei due prodotti si intersecano in


quanto la produzione di uno aumenta mentre quella dellaltro viene
ridotta.

Il declino
La discesa di un prodotto dal picco di mercato pu essere difficile
almeno quanto la sua ascesa. Leccitazione iniziale del lancio del pro-
dotto solitamente scema quando inizia la fase di declino; pertanto, si
rende necessario raggiungere lobsolescenza del prodotto in modo
razionale. Forse, durante lo sviluppo e la crescita, stato utilizzato
molto precocemente lo stampaggio a iniezione con bassi volumi di
produzione; oppure, questultimo non mai stato utilizzato, e dalla
prototipazione si passati direttamente allutensileria in acciaio ad
alti volumi. In ogni caso, la filosofia JIT (Just-In-Time o Giusto in
tempo) sempre pi frequentemente incorporata nei piani di pro-
duzione.

Le aziende che devono ridimensionare la propria produzione pos-


sono richiedere la ricreazione o rivisitazione degli utensili a bassi
volumi consentendo cos ai clienti di effettuare ordini in tempo reale
(JIT). La produzione JIT elimina la necessit di immagazzinare - o
persino, eliminare - le parti inutilizzate che alloccorrenza potranno
essere ordinate in piccoli lotti. Mitigare i rischi durante il declino
parte integrante della pianificazione del ciclo di vita di un prodotto
di successo ed esercita un impatto diretto anche sul suo conto eco-
nomico.

Per qualsiasi prodotto, stabilire le tappe di un percorso di produ-


zione, sia nella fase di crescita che nella fase di declino, e impiegare
i processi di produzione giusti lungo il cammino, fa s che limpegno
profuso sia coronato da un meritato successo.

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Capitolo2

Metodo additivo e metodo


sottrattivo a confronto
In questo capitolo
Conoscere i due metodi
Comprenderne punti di forza e di debolezza
Come sfruttare al meglio i due metodi

S ebbene la fabbricazione digitale si serva di diverse tecno-


logie per produrre svariati componenti in tempi rapidi, le
tecnologie di lavorazione con macchine e di stampa 3D possono
avvalersi di due distinti metodi di produzione: quello additivo e
quello sottrattivo. Questo capitolo spiega le differenze fra i due
metodi e ne analizza i rispettivi punti di forza e di debolezza,
soffermandosi altres su come i due metodi possano essere com-
plementari.

Comprendere le differenze
fondamentali
Pur essendo diffusamente utilizzati nella fabbricazione digitale, il
metodo additivo e quello sottrattivo sono contraddistinti da diffe-
renze fondamentali, che bene conoscere per stabilire esattamente
in che modo potersene avvalere.

Fabbricazione additiva
La fabbricazione additiva un metodo che permette di costruire
componenti aggiungendo uno sullaltro singoli strati sottili di mate-
riale. Gli strati di materiale via via aggiunti fungeranno quindi da
base per quelli successivi.

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12 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Stampa 3D e fabbricazione additiva sono termini intercambiabili,


in teoria. In pratica, la fabbricazione additiva comprende diversi
processi. Sebbene le stampanti 3D comunemente utilizzate costrui-
scano pezzi soprattutto a partire dalla plastica fusa o altro materiale
simile, altri processi di fabbricazione additiva offrono una versatilit
decisamente maggiore in termini di qualit della fattura e scelta
dei materiali. Ad esempio, nella realizzazione di pezzi metallici, il
metodo di sinterizzazione dei metalli in realt fonde tra loro gli strati
di polvere.

Fabbricazione sottrattiva
La fabbricazione sottrattiva consiste nella lavorazione a macchina
di un blocco di materiale da cui saranno man mano asportate le
parti non richieste per la realizzazione del pezzo finito. Il materiale in
eccesso pu essere rimosso con diversi tipi di utensili; a ogni modo,
i processi di lavorazione come la tornitura e la fresatura sono quelli
pi comunemente utilizzati.

Per capire esattamente che cosa sia la fabbricazione sottrattiva,


immaginiamo uno scultore che debba modellare un grosso blocco
di pietra. Con martello e scalpello, lavora la pietra per creare una
statua. Questa necessariamente pi piccola rispetto al blocco di
pietra originario perch lo scultore ha sottratto i pezzi che non gli
servivano per realizzare il progetto finale.

Oggigiorno, per produrre pezzi di precisione, la fabbricazione sot-


trattiva comporta spesso luso di macchinari CNC (a controllo nume-
rico computerizzato) come i torni e le frese. Le macchine CNC sono
generalmente molto pi veloci e precise dei macchinari controllati
da un operatore e offrono al contempo un livello di ripetibilit che
sarebbe difficile da raggiungere da parte delleventuale operatore.

Tecnicamente, lo stampaggio a iniezione un tipo di processo


additivo ma spesso inserito nella categoria della fabbricazione
sottrattiva poich, per creare gli stampi per iniezione, vengono usati
metodi sottrattivi.

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strettamente proibito.
 Capitolo2: Metodo additivo e metodo sottrattivo a confronto 13

Punti di forza e punti di


debolezza di ciascun metodo
Nessun metodo (o materiale) di produzione pu essere applicato in
qualsiasi circostanza e per ora dobbiamo accontentarci di capire i
punti di forza e punti di debolezza intrinseci del metodo additivo e
di quello sottrattivo.

I punti di forza del metodo additivo


Poich permette di costruire componenti utilizzando migliaia di
sottilissimi strati, la fabbricazione additiva consente di creare geo-
metrie altamente complesse impossibili da realizzare con gli altri
metodi. Per esempio, i pezzi possono presentare canali e fori interni
in punti irraggiungibili da una fresa, per quanto moderna possa
essere. Ci significa che un assemblato molto complesso pu essere
realizzato in un pezzo unico, anzich con diverse parti combacianti.

La fabbricazione additiva offre inoltre lopportunit unica di creare


componenti personalizzati con volumi di produzione bassissimi.
Consideriamo, ad esempio, le possibilit offerte dalla fabbricazione
additiva in campo dentistico od orafo: una dentiera su misura non
verrebbe prodotta in grandi quantit, bens per uno specifico indivi-
duo.

Sebbene i metodi di produzione additivo e sottrattivo abbiano in


comune la possibilit di utilizzare una grande variet di materiali, le
propriet di questi spesso differiscono da un metodo allaltro. In pro-
posito sarebbe consigliabile rivolgersi a un partner di produzione
digitale.

I punti di debolezza del metodo additivo


Bench sia molto versatile, la fabbricazione additiva non rappre-
senta una risposta universale, per almeno un paio di motivi:

La fabbricazione additiva pi idonea alla produzione in


piccole quantit. Quando la produzione aumenta fino a
sfornare migliaia - o persino decine di migliaia - di pezzi,
questo metodo diventa troppo costoso da gestire.

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Solitamente non economicamente vantaggioso utilizzare il


metodo additivo per la realizzazione di pi di qualche centinaio
di pezzi. La differenza di prezzo potrebbe diminuire in futuro
con lo sviluppo tecnologico, ma allo stato attuale un fattore
da tenere presente se si intende produrre in grandi quantit.
Altro punto debole della fabbricazione additiva la finitura
superficiale, risultato diretto del metodo stesso di costruzione.
A differenza delle parti stampate o lavorate con le macchine,
quelle realizzate con metodi additivi tendono ad avere un
aspetto un po ruvido. vero che spesso basta levigare o altri-
menti preparare la superficie dei pezzi fabbricati con metodi
additivi, ma questa fase di lavorazione extra va necessaria-
mente a incidere sui tempi e i costi di produzione.

I punti di forza del metodo sottrattivo


La fresatura e la tornitura sono processi ben noti nella manifattura
tradizionale. I pezzi lavorati con le macchine possono essere realiz-
zati praticamente con qualsiasi materiale disponibile in forma solida:
molti tipi di metallo, legno e plastica possono fornire la base per i
pezzi fabbricati usando metodi di produzione sottrattivi.

La fabbricazione sottrattiva tende a creare pezzi dotati di aspetto


decisamente finito, che spesso non hanno bisogno di ulteriori lavo-
razioni per poter essere utilizzati. Inoltre, poich la lavorazione a
macchina parte da un blocco di materiale solido, normalmente non
si riscontrano porosit che talvolta causano problemi nei processi
additivi. Infine, la fabbricazione sottrattiva pu essere meno costosa
di quella additiva per via dei costi dei materiali.

Punti di debolezza del metodo sottrattivo


Proprio come i metodi di fabbricazione additiva, anche la fabbri-
cazione sottrattiva presenta alcuni punti deboli. Per esempio, per
realizzare a macchina un passaggio o un foro interno, questi devono
trovarsi in un punto accessibile agli strumenti. Purtroppo ci va a
completo svantaggio della complessit del pezzo, che invece pos-
sibile mantenere con un processo di fabbricazione additiva. In alcuni
casi, ci significa progettare pi pezzi da lavorare a macchina che
dovranno essere uniti in fase di assemblaggio finale.

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 Capitolo2: Metodo additivo e metodo sottrattivo a confronto 15
Anche la lavorazione con le macchine presenta alcune limitazioni,
imputabili alle capacit degli strumenti utilizzati nella realizzazione
dei componenti. A seconda del costruttore, le limitazioni potrebbero
riguardare la grandezza o la dimensione minima di quel che pu
essere lavorato.

Lutilizzo complementare
deiduemetodi
Naturalmente non necessario limitarsi a costruire un intero pro-
dotto usando un solo metodo o un solo materiale: infatti possibile
che pi metodi siano adatti alle diverse parti di un prodotto.

Come menzionato nel capitolo 1, probabile che per realizzare pro-


totipi stilizzati e di prodotti finiti dobbiate usare metodi diversi. Per
esempio, una finitura ruvida pu essere accettabile per il modello
stampato in 3D ma i clienti potrebbero non apprezzare la sensazione
di lavorazione grezza che il processo additivo conferisce ai pezzi.
Tra le possibili soluzioni, si pu optare per una finitura secondaria, il
passaggio alla lavorazione a macchina o addirittura lo stampaggio a
iniezione in fase di prototipazione. Un partner di produzione digitale
pu consigliarvi il metodo di fabbricazione pi adatto a produrre i
componenti che vi servono.

Non importa quale metodo di fabbricazione digitale risulti essere


il pi idoneo per creare il vostro prodotto: dovete comunque ini-
ziare con un buon modello CAD 3D. Lazienda a cui vi affidate per la
produzione dovrebbe essere in grado di usare questo modello per
offrirvi una consulenza sulla progettazione e aiutarvi a selezionare il
metodo di fabbricazione giusto.

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Capitolo3

Uno sguardo ai diversi


materiali di produzione
In questo capitolo
Termoplastiche, termoindurenti e fotopolimeri
Comprendere le plastiche e i materiali in similplastica
Materiali duri e morbidi
Selezionare il processo giusto

L e tecniche di fabbricazione digitale comprendono diversi


processi che possono utilizzare una svariata gamma di
materiali. Al fine di scegliere il materiale migliore per produrre il
componente richiesto, dovete comprendere i materiali disponibili
per i diversi processi e dovete altres conoscere alcune caratte-
ristiche dei materiali stessi. Questo capitolo analizza le diverse
categorie di materiali per aiutarvi a individuare non solo che cosa
sia possibile realizzare con ognuna di esse ma anche quali mate-
riali possono essere pi adatti alle vostre esigenze.

La differenza fra materiali


termoplastici, termoindurenti
efotopolimeri
Nel film Il laureato del 1967, Benjamin Braddock, il personaggio inter-
pretato da Dustin Hoffman, ricevette il consiglio - da lui ignorato - di
puntare sulla plastica, il materiale del futuro. Chi invece ha ascoltato
questo consiglio lindustria manifatturiera, che si serve di tantis-
simi tipi diversi di plastiche e materiali in similplastica.

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Per i non iniziati, i tanti tipi diversi di plastiche e materiali in similpla-


stica possono essere fonte di confusione per vari motivi:

La comprensione del fondamentale rapporto esistente fra la


struttura interna del materiale e le sue propriet non ancora
consolidata.
Ancora troppo poco tempo e attenzione sono dedicati alla defi-
nizione esatta dei requisiti applicativi.
Anche quando questi primi due ostacoli vengono superati, tro-
vare dati precisi sulle propriet dei materiali pu essere difficile.
Stabilire quale sia il materiale pi idoneo per lapplicazione che
avete in mente comporta raccogliere informazioni da svariate fonti
incomplete; la principale di queste fonti rappresentata dalle schede
tecniche dei materiali, ed importante capire come ricavarne quanti
pi dati sia possibile. Dettagli pi approfonditi possono essere tal-
volta ottenuti dai manuali di progettazione e dalle note applicative
pubblicate dai singoli fornitori dei materiali, andando cos a colmare
le lacune delle schede tecniche. pi semplice trovare informazioni
supplementari riguardo ai materiali speciali e ai tecnomateriali dalle
prestazioni pi elevate di quanto non sia per i materiali di largo
consumo. Se volete conoscere a fondo un materiale, dovete essere
pronti a fare un po di ricerca e qualche verifica.

Termoplastiche
La termoplastica, solitamente impiegata nello stampaggio a iniezione,
un tipo di plastica che diviene stampabile al di sopra di una deter-
minata temperatura e che si solidifica in fase di raffreddamento.
Detta anche thermosoftening o termomodellabile, pu essere, come
suggerisce la parola stessa, rammollita tramite riscaldamento.

Il termine tecnico che descrive quello che succede a un materiale


termoplastico quando viene riscaldato cambiamento di fase. Un
esempio molto comune di materiale che subisce un cambiamento di
fase lacqua alla temperatura di congelamento: al di sotto di questa
temperatura, liquida.

Alcune termoplastiche comuni sono:


Acetale, detto anche Delrin
Acrilico
Acrilonitrile butadiene stirene (ABS)
Nylon

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 Capitolo3: Uno sguardo ai diversi materiali di produzione 19
Policarbonato
Polietilene
Acido polilattico (PLA)
Polipropilene
Polistirene
Politetrafluoroetilene (PTE), detto anche Teflon
Polivinilcloruro (PVC)

Termoindurenti
Il termine termoindurente potrebbe generare un po di confusione,
soprattutto se paragonato alla termoplastica (vedi sezione pre-
cedente). La reticolazione (o indurimento) nei termoindurenti
irreversibile; ci significa che il materiale non pu pi essere ram-
mollito. Probabilmente il modo migliore per ricordare la differenza
che, mentre la termoplastica rimane plastica, un termoindurente
raggiunge uno stato permanente.

I materiali termoindurenti possono essere reticolati tramite reazione


chimica o irradiazione, a seconda della particolare composizione.
Un esempio comune di materiale termoindurente modellabile la
gomma siliconica liquida.

Questi materiali termoindurenti sono generalmente pi resistenti dei


materiali termoplastici e sono anche utilizzati per diversi processi di
stampaggio. Alcuni esempi di materiali termoindurenti sono:

Bachelite
Resina epossidica
Melammina
Poliuretani (che si trovano anche nelle termoplastiche, sebene
con minore frequenza)
RTV
Gomma siliconica

Fotopolimeri
I fotopolimeri sono plastiche che mutano di propriet quando espo-
ste alla luce: la rispettiva reticolazione, peraltro abbastanza rapida,
avviene solitamente con la luce ultravioletta. Sono frequentemente
utilizzati nella stampa 3D (e processi simili).

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I fotopolimeri tendono ad essere pi fragili rispetto ad altri tipi di


plastiche e spesso sono instabili quando vengono esposti alla luce
del sole o ad umidit elevata.

Come i materiali termoindurenti, anche i fotopolimeri subiscono


una mutazione irreversibile durante la reticolazione e non possono
essere rammolliti una volta induriti. Quando sono utilizzati in pro-
cessi come la stampa 3D, i fotopolimeri vengono solidificati strato
per strato. Normalmente questa operazione si esegue con un laser
UV che disegna (e solidifica) uno strato del pezzo sulla resina
prima di abbassare il tavolo pi a fondo nella resina per la larghezza
di uno strato. Quindi si procede con il disegno e la solidificazione
dello strato successivo e cos via finch non viene formato lintero
pezzo.
Nel processo di fabbricazione digitale vengono utilizzate diverse
resine polimeriche fotosensibili.

Plastiche e materiali in
similplastica a confronto
Da un punto di vista tecnico, non tutto ci che sembra plastica lo
davvero. I materiali termoindurenti e fotopolimerici si comportano
in maniera diversa dalle plastiche vere e proprie, ma solo gli esperti
sono in grado di distinguerli. Eppure, pu essere interessante con-
frontare le plastiche e i materiali in similplastica.

I materiali impiegati nella stereolitografia (comunemente usata come


processo di fabbricazione additiva, abbreviata in SL) sono fotopo-
limeri e non termoplastiche e, come tale, presentano diverse pro-
priet chiave rispetto alle normali resine industriali. Tuttavia, questi
materiali in similplastica possono essere molto utili ai progettisti,
per forma, adattamento e limitati collaudi funzionali se corrispon-
dono in qualche misura al materiale di produzione previsto. Normal-
mente, la propriet pi importante che i progettisti vogliono emulare
la rigidit (o modulo a trazione, in termini tecnici). Cos, quando
un costruttore offre un materiale analogo allABS, la sua affinit con
lABS la rigidit simile.

Le propriet dei materiali SL che maggiormente differiscono dalle


termoplastiche industriali sono lallungamento alla rottura (quanto
si allunga, cio, prima di rompersi - dato misurato in percentuale) e
la resistenza termica (quanto pu diventare caldo prima di rammol-
lirsi).

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 Capitolo3: Uno sguardo ai diversi materiali di produzione 21
Tutti i polimeri hanno una sensibilit allossigeno a lungo termine,
che aumenta a temperature pi elevate. La degradazione associata
allinvecchiamento descritta da una propriet chiamata indice
termico relativo (RTI). Questo valore viene determinato con un
test imposto e gestito da Underwriters Laboratories, attualmente il
metodo migliore per misurare gli effetti a lungo termine dellinvec-
chiamento sulle propriet meccaniche ed elettriche dei polimeri. Il
test dellindice termico relativo inizia misurando le propriet chiave
di base. I provini sono quindi invecchiati a diverse temperature,
mentre vengono monitorate le propriet basali, finch scendono
al 50% dei valori originari. Il tempo richiesto per raggiungere il 50%
delle prestazioni prende il nome di tempo prima del guasto.

Metalli duri e morbidi


Naturalmente, non tutti i componenti si possono produrre con risul-
tati ottimali a partire dalla plastica; spesso il metallo rappresenta
una scelta migliore. A seconda di ci che meglio per un determi-
nato pezzo si pu scegliere fra metalli morbidi o duri.

Metalli morbidi: alluminio,


magnesio, ottone e rame
Lalluminio il metallo pi abbondante sul pianeta e il terzo ele-
mento pi comune dopo lossigeno e il silicio: vi sorprender sapere
che lalluminio costituisce ben l8% della massa totale della crosta
terrestre!

Lalluminio morbido e altamente malleabile, quindi di per s non


un buon candidato per applicazioni meccaniche. Solitamente viene
miscelato con altri elementi, fra cui il silicio, il rame, il magnesio e
lo zinco; e quindi sottoposto a trattamento termico per realizzare le
leghe leggere e resistenti usate oggigiorno nelle parti stutturali degli
aerei, nelle automobili e nei vari prodotti di consumo.

Un altro materiale leggero molto popolare il magnesio. Di peso


pari ai due terzi di quello delle comuni leghe dalluminio e quasi
altrettanto resistente, il pi leggero di tutti i materiali strutturali. Il
magnesio il materiale di prima scelta quando importante raggiun-
gere una buona resistenza a basso peso. Ha eccellenti caratteristiche
antivibranti ed facilmente lavorabile con macchine, stampabile o
pressofuso.

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Altri due metalli morbidi sono il rame e lottone. Dei due, lottone
di gran lunga il pi versatile. Ad eccezione degli ambienti con elevata
presenza di ammoniaca e alcuni acidi, estremamente resistente
alle condizioni atmosferiche e alla corrosione. Se mai avete dovuto
sostituire il radiatore di una macchina o suonato il corno francese,
avrete sicuramente maneggiato oggetti dottone.

Metalli duri: acciaio, acciaio


inossidabile, titanio, cromo
cobalto e Inconel
Alcuni pezzi devono essere necessariamente realizzati in metallo
duro. Lacciaio principalmente composto da ferro, laltro elemento
pi abbondante dopo lalluminio. La fusione del ferro e una limitata
produzione di acciaio sono utilizzati da migliaia di anni, ma solo
alla met del 1800 che la produzione di massa di acciaio dalta qua-
lit stata resa possibile.

Come con i metalli morbidi, una piccola quantit di elementi uniti in


lega pu avere un effetto potentissimo sulle propriet dellacciaio:
laggiunta di meno dell1% di carbonio e manganese ci che tra-
sforma un acciaio fragile in robusto acciaio 1018, mentre la lega dac-
ciaio 4140, adatta per luso negli aeromobili, realizzata combinando
una quantit ugualmente ridotta di cromo con una polverizzazione
di molibdeno.

Acciai al carbonio come questi possono essere induriti in varia


misura e sono facilmente saldabili. C solo un problema: arruggini-
scono, rendendo cos indispensabile il rivestimento o la verniciatura
per quasi tutte le applicazioni che fanno uso di acciaio al carbonio.

Per combattere la ruggine si pu usare un acciaio inossidabile.


Aumentando il tenore di cromo ad almeno il 10,5% ne risulta for-
temente migliorata anche la resistenza alla corrosione. Lacciaio
inossidabile largamente utilizzato nellindustria chimica, nelle lavo-
razioni tessili e per le applicazioni marittime. Molti acciai inossidabili
sono anche resistenti alle alte temperature e sono in grado di sop-
portare oltre 1.480C, quello che basta per trasformare lalluminio,
lottone e il rame in bagni di fusione.

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 Capitolo3: Uno sguardo ai diversi materiali di produzione 23
Gli acciai inox della serie 300 sono composti almeno per il 20% da
cromo e una discreta quantit di nichel, il che li rende molto difficili
da lavorare a macchina.

Lacciaio inox come il 17 4 PH un materiale molto versatile e


molto resistente contenente nichel, cromo e rame. Anche se consi-
derato parte della famiglia degli acciai inossidabili, la sua lavorabilit
a macchina nello stato di ricottura si avvicina allo stato di superlega
quando trattato termicamente, raggiunge facilmente la durezza
di 45 Rc e una resistenza alla trazione di 150.000 psi o superiore, tre
volte quella dellacciaio al carbonio. molto usato laddove serve
una combinazione di elevata robustezza e buona resistenza alla cor-
rosione.

Infine c il titanio, un elemento spesso usato per le leghe con lallu-


minio e il vanadio, che costituisce un materiale robusto e resistente
alla corrosione. Come il cromo cobalto, anche il titanio biocom-
patibile ed ampiamente utilizzato per viti ortopediche, perni e
placche. Ci rende il titanio un materiale appetibile per lindustria
aerospaziale e i costruttori di veicoli ad alte prestazioni.

Nella categoria delle leghe resistenti, si pu considerare anche il


cromo cobalto o lInconel. LInconel contiene il 50% o pi di nichel,
che gli conferisce uneccellente robustezza alle pi svariate tem-
perature; viene utilizzato per le applicazioni pi estreme come la
fabbricazione delle pale delle turbine a gas, dei dischi compressori
dei motori dei jet e persino le camere di combustione dei motori dei
jet e i reattori nucleari. Proprio accanto al nichel nella tavola perio-
dica si trova il cobalto, il componente principale della lega cromo
cobalto.

Purtroppo, il cromo cobalto e lInconel sono generalmente conside-


rati troppo difficili da lavorare a macchina, pertanto sono pi spesso
utilizzati nella fabbricazione additiva con il processo di sinterizza-
zione laser diretta dei metalli (DMLS).

Scegliere il processo giusto


Talvolta lo stesso materiale pu essere utilizzato in pi di un pro-
cesso di fabbricazione digitale. Per esempio, alcuni materiali plastici
come il nylon sono adatti sia per la stampa 3D che per lo stampaggio
a iniezione. Parimenti, metalli come lalluminio e lacciaio inossida-
bile possono essere usati nella stampa 3D, nella lavorazione con
macchine utensili e nei processi di stampaggio.

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24 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

La scelta del processo giusto per le plastiche e i metalli usati nelle


diverse tecnologie si basa su tre fattori:

Luso che verr fatto del pezzo


La complessit della progettazione del componente
Il volume da produrre
Rimandiamo ai capitoli 4, 5 e 6 per maggiori informazioni sui princi-
pali processi di fabbricazione digitale.

La scelta della plastica


Non proprio possibile raccomandare importanti, allora provate il polipro-
un materiale senza conoscere i req- pilene (PP).
uisiti applicativi completi del compo- Se queste regole non vi portano
nente da realizzare. Talvolta, per, non dove serve, allora dovrete iniziare
efficiente in termini di prezzo effet- a farvi qualche calcolo e un po di
tuare la progettazione completa prima analisi.
di procedere alla scelta dei materiali.
Ecco alcuni consigli pratici Se vi serve qualcosa che sia un
po pi tenace dellABS o in grado
Provate lABS: funziona in molt- di sopportare temperature leg-
issime applicazioni. Ha un prezzo germente pi alte, allora provate il
ragionevole, resistente, relati- policarbonato (PC). Se non seguite
vamente tenace, ha un aspetto le regole di progettazione standard
discreto ed cedevole anche se per i pezzi di plastica, il PC meno
non si seguono tutte le regole di cedevole dellABS.
progettazione standard per i pezzi
in plastica. Ha un punto di fusione Se intendete usare pezzi stampati a
relativamente basso. iniezione, potreste tentare di lavorare
a macchina un paio di provini con il
Se invece laspetto importante materiale che prevedete di impiegare
e vi serve trasparenza, provate prima di procedere con lo stampo. Gli
lacrilico (PMMA) che per un stampi sono progettati per adattarsi alla
po fragile. velocit con cui una particolare resina
Invece, un policarbonato traspar- si ritira via via che si solidifica, quindi
ente pi resistente del PMMA ma potrebbe non essere possibile usare
ha un aspetto meno accattivante. lo stesso stampo per pi resine senza
rischi per la misura del pezzo, le sue
Se il pezzo deve essere economico
tolleranze e/o dimensioni.
e rigidit ed estetica non sono

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Capitolo4

Esploriamo la stampa 3D
In questo capitolo
Conoscere il processo di fabbricazione additiva
Comprendere le diverse tecnologie
Aspetti progettuali da considerare
Rifinitura

S tampa 3D un termine generico spesso utilizzato per descri-


vere a grandi linee tutti i processi di fabbricazione addi-
tiva. Oggigiorno, la maggior parte delle persone probabilmente
associa il termine a un dispositivo in qualche modo simile a una
stampante a getto dinchiostro, ma questa visione ristretta non d
lidea effettiva delle tante opzioni che essa mette a disposizione.
Questo capitolo offre una breve introduzione alla stampa in 3D e
analizza gli importanti processi in cui si suddivide, presentando
alcuni aspetti importanti in merito alla progettazione e lanciando
uno sguardo a quel che verr in seguito.

Comprendere la stampa 3D
Diverse esigenze di progettazione richiedono diversi processi di
fabbricazione additiva. Anche se questi processi possono variare
considerevolmente, importante capire le caratteristiche che hanno
in comune prima di passare alle specificit di ciascun processo.

Il processo
Con il processo di fabbricazione additiva i pezzi vengono realizzati
mettendo insieme sottilissimi strati di materiale. Vi sono numerosi
metodi per unire gli strati di materiale e formare oggetti solidi: le-
strusione, il jetting, la fusione o la reticolazione, per nominarne solo

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26 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

alcuni. Indipendentemente dal metodo specifico utilizzato in un pro-


cesso, ciascuno strato di materiale viene posato individualmente e si
lega agli strati sottostanti per formare il componente.

Le apparecchiature
Nella fabbricazione digitale, decisamente importante disporre di
apparecchiature di alta qualit. Mentre una semplice stampante 3D
da tavolo potrebbe essere sufficiente per un inventore dilettante che
senza troppo impegno decide di realizzare un soldatino giocattolo o
un prototipo rudimentale, le apparecchiature necessarie a produrre
pezzi o prototipi pi sofisticati per progetti commerciali sono molto
pi complesse, efficienti e costose.
Gli strumenti usati per la produzione additiva variano in base al
processo impiegato, ma in generale devono essere in grado di siste-
mare il materiale con precisione estrema. A seconda del processo,
potrebbe essere anche necessario fondere o legare il materiale in
sede (alcuni processi utilizzano materiali che si legano automatica-
mente con gli strati di materiale esistenti).

Oltre a usare apparecchiature e materiali affidabili nella fabbrica-


zione additiva, la realizzazione di prototipi di alta qualit dipende
dalla disponibilit di potentissime risorse informatiche per costruire
pezzi di precisione. Unazienda specializzata nella produzione digi-
tale spesso offre tutto questo in un solo pacchetto.

Lutilit
Costruire un pezzo con migliaia di strati sottili offre lopportunit di
creare geometrie altamente complesse impossibili da lavorare con
delle macchine o da realizzare con degli stampi. La fabbricazione
additiva particolarmente accattivante per la creazione rapida di
prototipi, ma in alcuni casi anche importante per i pezzi in produ-
zioni a volumi ridotti. In termini pi semplici, sviluppare pezzi senza
la progettazione extra solitamente necessaria nello stampaggio a
iniezione o nella lavorazione con macchine CNC rende possibile
esplorare in tempi brevi le opzioni progettuali senza le limitazioni
che si potrebbero incontrare in processi di fabbricazione pi tradi-
zionali.

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 Capitolo4: Esploriamo la stampa 3D 27

I processi principali
In questa sezione, passeremo in rassegna il processo specifico di
stampa 3D per aiutarvi a comprendere meglio se nelle varie fasi di
prototipazione e produzione dei pezzi un determinato processo
possa essere adatto alle vostre specifiche esigenze.

Binder jetting
Il BJET (Binder jetting o getto di legante) uno dei processi di
prototipazione additiva pi semplici e basilari. Una testina di stampa
a getto dinchiostro si sposta lungo un letto di polvere, depositando
selettivamente un materiale liquido legante. Un nuovo strato di
polvere non legata viene quindi sistemato sopra lo strato parzial-
mente legato e cos via finch non viene formato il pezzo completo.
Al termine, la polvere non legata viene rimossa lasciando emergere
loggetto finito.

Il BJET offre i seguenti vantaggi:

Produzione veloce
Costi bassi
Semplicit di produzione in diversi colori
Semplice duplicazione di geometrie complesse

Ma presenta anche degli svantaggi:

Superficie ruvida
Bassa resistenza del pezzo
Inadeguatezza al collaudo funzionale

Stereolitografia
La stereolitografia (SL) si avvale di un laser ultravioletto controllato
da un computer per solidificare i pezzi immersi in un bagno di resina
fotopolimerica. Via via che gli strati vengono tracciati dal laser, il
pezzo viene abbassato nel bagno di resina liquida consentendo allo
strato successivo di liquido di reticolare. La qualit del pezzo finito
dipende in gran misura dalla qualit delle apparecchiature usate nel
processo SL, rappresentato nella figura 4-1.

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28 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Spostamento
asse Z
Laser UV Elevatore
mobile X-Y
Superficie
resina

Modello
SL Vasca

Figura 4-1: Il processo SL.

Lutilizzo del processo SL presenta tre principali vantaggi:

Prezzo moderato
Semplice duplicazione di geometrie complesse
Una delle migliori finiture superficiali per un processo additivo

Il processo SL presenta anche alcuni svantaggi: una bassa resistenza


dei pezzi, la resina reticolata diviene fragile nel tempo e i pezzi
hanno un uso limitato per il collaudo funzionale.

Modellazione a deposizione fusa


Con la modellazione a deposizione fusa (FDM) si fondono e risolidifi-
cano le resine termoplastiche (spesso ABS, policarbonato o miscela
di ABS/policarbonato) in strati che formano un prototipo finito. Uti-
lizzando resine termoplastiche vere e proprie, i pezzi sono pi resi-
stenti di quelli prodotti con determinati processi e possono avere
unutilit in certa misura ridotta per il collaudo funzionale.

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 Capitolo4: Esploriamo la stampa 3D 29
Alcuni vantaggi del processo FDM sono:

Prezzo moderato
Moderata resistenza
Parziale somiglianza alle caratteristiche fisiche dei pezzi in ABS
o policarbonato
Semplice duplicazione di geometrie complesse

LFDM presenta anche alcuni svantaggi:

Superficie dei pezzi increspata


Pezzi molto porosi
Limitata idoneit ai collaudi funzionali
Produzione lenta: possono volerci dei giorni per produrre com-
ponenti di grandi dimensioni
Scarsa resistenza lungo lasse z

PolyJet
Il PolyJet (PJET) utilizza una testina di stampa per spruzzare gli
strati di resina fotopolimerica che, uno dopo laltro, saranno suc-
cessivamente reticolati usando una luce ultravioletta. Gli strati sono
molto sottili, consentendo una risoluzione superiore. Il materiale
supportato da una matrice in gel che viene rimossa al completa-
mento del pezzo.

Alcuni vantaggi del processo PJET includono una buona finitura


superficiale e semplicit di duplicazione di geometrie complesse.,
ma tra gli svantaggi abbiamo anche una scelta limitata di resine,
scarsa resistenza e materiali costosi.

Sinterizzazione laser selettiva


La sinterizzazione laser selettiva (SLS) impiega un laser CO2 (anidride
carbonica) computerizzato per fondere gli strati di materiale in
plastica polverizzata, come il nylon, partendo dalla base e andando
verso lalto. La resistenza migliore di quella che si pu raggiungere
con lSL ma inferiore a quella prodotta nei processi come lo stam-

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30 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

paggio a iniezione o la lavorazione con macchine CNC. LSLS viene


utilizzata come metodo di produzione.

LSLS offre numerosi vantaggi:

Prezzo moderato
Elevata precisione
Maggiore durabilit rispetto ad altri processi, come lSL
adatto per alcuni collaudi funzionali
Semplice duplicazione di geometrie complesse

Tra gli svantaggi dellSLS vi il fatto che la scelta delle resine limi-
tata e la finitura superficiale spesso ruvida.

Elaborazione di luce digitale


La fabbricazione additiva basata su una elaborazione di luce digitale
(DLP) consiste in un sezionamento digitale di un solido in strati
che poi un chip DLP Texas Instruments provvede a proiettare, uno
dopo laltro, sulla superficie di un bagno fotopolimerico liquido. La
luce proiettata indurisce uno strato di polimero liquido posato su
un piano di stampa mobile che viene abbassato in modo lento e
graduale via via che nuove immagini vengono proiettate sul liquido,
indurendo ogni successivo strato al fine di produrre loggetto finito.
Il polimero liquido restante viene quindi fatto defluire dalla vasca,
dove rimane il modello solido. Il processo pu essere utile per pro-
durre un numero limitato di piccoli pezzi altamente dettagliati ma
meno adatto per i pezzi pi grandi, soprattutto quelli che richiedono
finiture lisce.

I vantaggi del DLP sono:

Relativa velocit del processo


Prezzi competitivi
Possibilit di alta risoluzione
Capacit di produrre forme molto complesse

Alcuni svantaggi del DLP sono:

Scelta limitata delle resine


Possibile inidoneit per il collaudo funzionale
Possibile ruvidit delle superfici

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 Capitolo4: Esploriamo la stampa 3D 31
Sinterizzazione laser diretta
deimetalli
La sinterizzazione laser diretta dei metalli (DMLS) il principale
metodo additivo per la realizzazione di prototipi di metallo. simile
alla sinterizzazione laser selettiva della resina plastica, solo che
utilizza metalli fra cui lalluminio, lacciaio inossidabile, il titanio, il
cromo cobalto e lInconel. Offre buona precisione, elevati livelli di
dettaglio ed eccellenti propriet meccaniche. Il DMLS pu essere
usato per elementi e componenti piccolissimi e, trattandosi di un
processo additivo, in grado di riprodurre geometrie impossibili da
lavorare a macchina, come degli spazi parzialmente chiusi.

Le operazioni secondarie sono quasi sempre richieste per pezzi


prodotti mediante DMLS e possono includere la perforazione, la sca-
nalatura, la fresatura, lalesatura e le procedure di rifinitura, fra cui
lanodizzazione, lelettrolucidatura, la lucidatura manuale e la polve-
rizzazione o la verniciatura.

Il DMLS offre alcuni importanti vantaggi:

Utilizzo della stragrande maggioranza delle leghe metalliche


Propriet meccaniche essenzialmente uguali a quelle dei com-
ponenti formati con metodi tradizionali
Realizzazione di geometrie impossibili da ottenere con mac-
chine utensili o con pressofusione

Il DMLS presenta anche alcuni svantaggi:


Relativa lentezza
Possibili costi elevati
Considerevole perizia richiesta per realizzare pezzi di qualit
Post-lavorazione generalmente costosa

Aspetti progettuali
Alcuni importanti aspetti progettuali influiscono sul modo in cui un
pezzo pu essere realizzato: per esempio, il tipo di processo usato
ha un impatto diretto su elementi quali la risoluzione. In alcuni casi,

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32 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

questo pu costituire un fattore limitante in termini di rifinitura dei


dettagli dei pezzi.

Talvolta pu essere necessario modificare il progetto per includere


supporti interni; la necessit dei supporti dipende da fattori quali il
design fisico e la composizione del materiale utilizzato. In caso il pro-
cesso da voi prescelto li richieda, il partner di produzione digitale
sar in grado di consigliarvi i supporti giusti.

Potreste anche dover effettuare considerazioni circa i costi del mate-


riale selezionato e il volume fisico del pezzo, per esempio. A seconda
del processo utilizzato, materiali plastici adatti sono:

ABS
Nylon
Policarbonato
Polietere etere chetone (PEEK)
Polieterimide (PEI)
Polipropilene

Metalli adatti sono:

Alluminio
Cromo cobalto
Inconel
Acciaio inossidabile
Titanio

I materiali sono analizzati in dettaglio nel capitolo 3, ma la tabella


4-1 offre un breve riepilogo dei materiali adattabili ad alcuni dei pro-
cessi.

Nello scegliere processo e materiale, dovete considerare fattori


come la resistenza e la finitura del componente.

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 Capitolo4: Esploriamo la stampa 3D 33
Tabella 4-1 Processi additivi a confronto
Processo Resistenza Finitura (tip.) Materiali
calcolata in psi
SL, DLP 2.500-10.000 0,051-0,152 mm Fotopolimeri affini
alle termoplastiche
0,002-0,006 pollici
FDM 5.200-9.800 0,127-0,330 mm ABS, PC, PC/ABS,
PPSU, PEI
0,005-0,013 pollici
PJET 7.200-8.750 0,015-0,030 mm Fotopolimeri a base
acrilica, fotopolimeri
0,0006-0,0012 pollici elastomerici
SLS 5.300-11.300 0,102 mm Nylon, metalli
0,004 pollici
DMLS 37.700-190.000 0,020-0,030 mm Acciaio inossidabile,
titanio, cromo,
0,0008-0,0012 pollici alluminio, Inconel

Ultimazione dei pezzi stampati in 3D


Sia luso previsto che il processo selezionato possono costituire fat-
tori importanti nel determinare lidoneit di un pezzo appena realiz-
zato. Per esempio, un pezzo che sia semplicemente un modello con-
cettuale studiato per darvi unidea delladattamento e della forma
di un prodotto finito non richieder ulteriori lavorazioni. Allaltro
estremo, potreste avere un componente in metallo finito, realizzato
con il DMLS, usato per esempio negli aeromobili: in questo caso, il
pezzo potrebbe richiedere lavorazione extra, come lanodizzazione,
per proteggerlo, o un trattamento termico, per rinforzarlo.

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Capitolo5

Il processo sottrattivo
nella lavorazione con
macchineCNC
In questo capitolo
Presentazione della lavorazione con macchine CNC
Conoscere i processi di lavorazione a macchina
Aspetti progettuali nella lavorazione a macchina
Finitura dei pezzi

L a lavorazione con macchine CNC (a controllo numerico) un


processo sottrattivo usato nella produzione digitale. Anzich
costruire i pezzi strato su strato come avviene nei processi addi-
tivi, la lavorazione con macchine CNC partendo da un blocco di
materiale solido asporta le parti in eccesso.

Questo capitolo offre una breve introduzione alla lavorazione con


macchine CNC, esamina i processi che ricadono in questa categoria,
presenta alcune considerazioni in merito alla progettazione e illustra
le operazioni richieste a pezzo terminato.

Comprendere la lavorazione
conmacchine CNC
La lavorazione con macchine CNC si avvale della programmazione
computerizzata per controllare il funzionamento delle macchine
utensili, le quali rimuovono il materiale in eccesso dal blocco o bil-
letta dorigine per produrre il pezzo desiderato.

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36 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Sebbene la lavorazione a macchina sia spesso utilizzata nella pro-


duzione tradizionale, lindustria manifatturiera digitale ha completa-
mente ribaltato il modello esistente. In passato, dati i costi non ricor-
renti di progettazione (NRE) implicati nella programmazione delle
macchine CNC, oltre a quelli per la costruzione di impianti a sup-
porto del processo, la lavorazione con macchine CNC comportava
un lungo periodo di ammortamento economicamente ragionevole
solo per grandi volumi di produzione. Le aziende di produzione digi-
tale hanno scoperto il modo per automatizzare la programmazione e
il fissaggio per molti tipi di pezzi. Il risultato di questa automazione
che in molti casi i produttori digitali possono produrre piccole quan-
tit di pezzi lavorati con macchine CNC a prezzi di gran lunga pi
ragionevoli di quanto fosse possibile un tempo.

Il processo
Il processo di lavorazione a macchina ha inizio con un insieme di
istruzioni impartite a computer che indirizzano il funzionamento
dei macchinari. Nella produzione digitale, queste istruzioni sono
generate da potenti elaboratori elettronici che analizzano il modello
CAD 3D del pezzo creato. Gli speciali calcolatori che eseguono
questa analisi ricercano anche aspetti che potrebbero impedire la
corretta formazione del pezzo; per esempio, analizzano i progetti per
verificare che non includano sottosquadri impossibili da lavorare a
macchina. Naturalmente, lanalisi prende in considerazione anche
altri problemi. A seconda della geometria che si desidera imprimere
al pezzo, il materiale pu essere fissato in sede per essere lavorato a
macchina oppure fatto ruotare contro un utensile.

Le apparecchiature
Le apparecchiature utilizzate nella lavorazione con macchine CNC
variano in funzione del pezzo da produrre ma, in ogni caso, lutensile
e il pezzo hanno un movimento reciproco. Nel caso del tornio, il
pezzo che ruota contro gli utensili, mentre nelle macchine fresatrici
il pezzo generalmente fissato in sede e a muoversi sono gli utensili.
In alcuni casi, possono essere necessarie entrambe le operazioni per
lavorare interamente un pezzo. Per esempio, un tornio pu essere
usato per produrre un pezzo cilindrico in cui poi, al termine, deve
essere praticato un foro trasversale filettato.
Il fissaggio una parte importante del processo di lavorazione con
macchine CNC, in quanto fa s che il pezzo conservi sempre il giusto
rapporto fisico con gli utensili ma, potendo essere costoso da realiz-
zare, occorre prima verificare i prezzi in via preventiva.

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_ Capitolo5: Il processo sottrattivo nella lavorazione con macchineCNC 37
Alcune aziende di produzione digitale come Proto Labs non fanno
pagare il fissaggio a parte, e questo pu a sua volta tradursi in note-
voli risparmi per voi.

Lutilit
La lavorazione con macchine CNC pu avere diverse applicazioni.
Oltre a creare prototipi per testare forma, adattamento e funzione,
questo processo pu anche essere molto utile per creare rapida-
mente pezzi di produzione, maschere, dispositivi di fissaggio ed esem-
plari unici.

I principali processi di lavorazione


amacchina
La lavorazione a macchina non si compone di un singolo processo: a
seconda dei pezzi da realizzare possono essere utilizzati diversi tipi
di lavorazione. In tutti i casi, per, le macchine sono computerizzate e
producono esattamente il pezzo richiesto dal progetto.
Un tempo tutto era pi semplice: i pezzi circolari venivano lavorati
al tornio, quelli che non lo erano venivano fresati. Con lavvento dei
centri di lavoro CNC, in grado di aggiungere con facilit elementi arro-
tondati ai pezzi, la linea di demarcazione fra i due processi di lavora-
zione diventata via via pi sottile. La situazione diventata ancor
pi promiscua con la motorizzazione degli utensili dei torni CNC:
operazioni che prima erano unesclusiva del reparto di fresatura, usci-
vano dal tornio gi finite. Di conseguenza, decidere quale macchina
sia la pi adatta per produrre un dato pezzo diventato pi compli-
cato di quanto fosse in passato.
Alcuni componenti sono naturalmente destinati al tornio; considerate
il pistone di un motore a gas: i lunghi rapporti lunghezza/diametro
del componente, abbinati a una complessa geometria esterna e com-
plicati elementi interni, lo confinano permanentemente al reparto di
tornitura. Al contrario, il blocco motore che va con il pistone - consi-
derate le grandi superfici fresate, le cavit rifinite e i fori intersecanti
non potr mai essere lavorato al tornio, anche se dotato di utensili
motorizzati.

Fresatura a tre assi


Il primo tipo di processo di lavorazione con macchine CNC da consi-
derare la fresatura a tre assi. Una fresatrice a tre assi muove luten-
sile lungo un asse X, Y e Z: ci lo rende abbastanza semplice da visua-

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38 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

lizzare una volta acquisita una certa dimestichezza con la descrizione


del 3D in termini di assi X, Y e Z.
Muovere lutensile in combinazioni di due o pi assi contemporane-
amente consente di creare forme e tagli complessi. Lutensile viene
tenuto perpendicolare a un tavolo a cui il pezzo in lavorazione fis-
sato con una morsa o altro dispositivo.
Per eseguire operazioni differenti, loperatore o la macchina stessa
possono cambiare gli utensili utilizzati per svolgere attivit diverse
usando ogni volta lutensile giusto. In aggiunta alla fresatura, queste
macchine possono eseguire operazioni di perforazione e maschiatura,
fintanto che lasse del foro sia in linea con lasse Z della macchina e il
foro non sia ostruito da sporgenze.

Fresatura a cinque assi


Unaltra opzione di lavorazione a macchina la fresatura a cinque
assi. Mentre la fresatura a tre assi muove lutensile lungo le dimensioni
X, Y e Z, quella a cinque assi aggiunge altri due assi alloperazione.
Con queste macchine, lutensile, il pezzo da lavorare o entrambi, pos-
sono essere fatti girare intorno a ulteriori assi durante lo spostamento
lungo tutti gli altri tre assi o uno solo di essi. Ci consente allutensile
o al pezzo di essere tenuti in posizione o movimentati secondo moda-
lit in grado di garantire una geometria pi complessa di quel che
potrebbe raggiungere una macchina a tre assi.
Pezzi con una geometria estrema come le pale delle turbine, le
superfici sporgenti o composte, oppure con una geometria interna
complessa, sono tutti ottimi candidati alla fresatura a cinque assi. La
necessit di infilare lutensile a rotazione (spinning tool) al di sotto
delle sporgenze o di eseguire fori in qualsiasi direzione richiede mag-
giori capacit rispetto alla lavorazione a tre assi o un maggior numero
di operazioni extra per potenziare il lavoro svolto dalla macchina a tre
assi.

Tornitura
Un tempo si usava una macchina chiamata tornio per ruotare i pezzi:
questi venivano fissati fra la testa e la controtesta e fatti girare contro
utensili fissi. Lindustria manifatturiera digitale ha decisamente
ridefinito il processo di tornitura, che ancora oggi viene utilizzato
per creare pezzi circolari, soprattutto quelli con elevati rapporti lun-
ghezza/diametro.
Tuttavia, alcune macchine pi moderne combinano le capacit di un
tornio con una fresatrice a tre assi con utensili motorizzati.

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_ Capitolo5: Il processo sottrattivo nella lavorazione con macchineCNC 39
Se avete ancora dubbi su quali parti richiedano luso di un tornio, pen-
sate agli oggetti di uso domestico. La lavorazione di un bicchiere da
birra, per esempio, di forma liscia e regolare e lunghezza pari a diverse
volte il diametro esterno, unoperazione piuttosto lineare se si usa un
tornio; non sar altrettanto semplice se si usa un centro di lavoro. Una
tazza da caff, daltro canto, con il manico sporgente forato, impossi-
bile da far ruotare. In questo caso lunica possibilit la fresa.
I classici manubri da ginnastica da 1,5 kg possono essere lavorati abba-
stanza facilmente al tornio: limpugnatura dellattrezzo, unarea larga
e relativamente incassata, pu essere tornita con una semplice opera-
zione di scanalatura, ma sarebbe difficile da tagliare con una fresa.
Un piattino del servizio da caff pu invece essere realizzato in
entrambi i modi. possibile aggiungere i rilievi concentrici e le super-
fici curve sia con una fresa che con un tornio. Ci detto, la tornitura
sarebbe certamente pi veloce, e molto pi efficiente in termini di uso
dei materiali.
Le superfici tornite sono pi lisce e pi rotonde rispetto alle contro-
parti fresate, dove si possono riscontrare i segni visibili lasciati dagli
utensili. Le imperfezioni vengono goffrate per conferire alle superfici
una finitura opaca ed eliminare ogni piccola sbavatura rimasta al ter-
mine del processo di lavorazione a macchina.

Aspetti progettuali della


produzione digitale
La lavorazione a macchina offre una soluzione di produzione digitale
affidabile ma, come in tutti i processi di produzione, vi sono alcuni
aspetti da considerare per quanto riguarda il design. Queste conside-
razioni agevolano la progettazione consentendo di ottenere i migliori
pezzi possibili.
Non trascurate i dettagli. facile concentrarsi sugli elementi e sulle
forme di base di un componente quando si pensa di realizzarlo con
processi di fabbricazione digitale. Tuttavia, quando si intende utiliz-
zare la lavorazione con macchine CNC per un processo di produzione
digitale, occorre considerare anche i particolari .

Fori filettati
I fori filettati sono spesso utilizzati per consentire agli oggetti di aderire
alle parti. Questi tipi di fori normalmente prevedono unoperazione
secondaria e talvolta necessario che il pezzo sia rimosso dal dispo-

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sitivo di fissaggio e sistemato in modo diverso. A causa di ci, la


presenza di un gran numero di fori potrebbe limitare i tempi di
lavorazione oppure richiedere luso di un processo di fabbricazione
differente.
I torni di pi recente generazione utilizzati dalle aziende di produ-
zione digitale sono spesso dotati di capacit di fresatura. Praticare
un foro laterale o fresare un foro di alloggiamento rientra decisa-
mente tra le loro possibilit, fintanto che lelemento sia parallelo o
perpendicolare allasse lungo della parte. Probabilmente, se riesce a
praticare un foro, il macchinario riesce anche a filettarlo.

Progettazione di componenti con


testo
Non infrequente aggiungere ai singoli componenti il nome della-
zienda, un logo o il numero di serie. A seconda delle esigenze, le
scritte possono essere realizzate sulla superficie usando caratteri
in rilievo o a incisione. Aggiungere testi, loghi o caratteri speciali ai
pezzi potrebbe richiedere una modifica dei fissaggi o dellutensileria,
con un significativo rallentamento della velocit di lavorazione. Cosa
ancora pi importante, esistono limiti per quanto riguarda la lar-
ghezza, la profondit e il livello di dettagli che possono essere creati
in tempi ragionevoli.
Le scritte piccole sono spesso problematiche nella fabbricazione
digitale. Date unocchiata alla Figura 5-1 per un esempio di lavora-
zione di un testo in uno stampo.

Figura 5-1: Lavorazione a macchina di un testo.

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_ Capitolo5: Il processo sottrattivo nella lavorazione con macchineCNC 41
Materiali
I materiali adatti alla produzione digitale sono molteplici; normal-
mente, per selezionarli occorre prendere in considerazione lintera
gamma dai vari tipi di plastiche fino ai metalli. Per quanto riguarda
i metalli, questi vengono solitamente classificati come duri o mor-
bidi, in base al particolare metallo o alla lega selezionati: da un lato
ci sono lacciaio, lacciaio inossidabile e le superleghe, mentre dallal-
tra troviamo lottone, il rame, il magnesio e lalluminio.
I metalli duri utilizzati nella fabbricazione digitale includono:
Cromo cobalto Acciaio
Inconel Titanio
Acciaio inossidabile

La rosa di metalli morbidi include:


Alluminio Rame
Ottone Magnesio

Le plastiche usate sono:


Acetale Polipropilene
Acrilico Polivinilcloruro (PVC)
Acrilonitrile buta- Polietere etere chetone (PEEK)
diene stirene (ABS)
Polieterimide (PEI)
Nylon
Policarbonato

Finitura al termine della


lavorazione a macchina
Le operazioni secondarie sono comuni nel manifatturiero, soprat-
tutto per quanto riguarda i componenti metallici. Il trattamento ter-
mico migliora la resistenza e rimuove le sollecitazioni interne create
nel trattamento del materiale grezzo e nelle lavorazioni pesanti. Gli
acciai al carbonio come il 1018 possono essere cementati tramite
nitrurazione o carburazione, mentre gli acciai 4140 possono essere
facilmente portati a 50 Rc o a una durezza superiore con metodi di
tempratura e rinvenimento. Gli acciai 17 4 PH possono essere

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42 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

induriti notevolmente, come anche alcuni acciai inossidabili serie


400, mentre gli acciai inossidabili serie 300 possono essere induriti
unicamente attraverso lavorazione a freddo o imbutitura tramite
matrice. I metalli morbidi come lalluminio e il magnesio non ven-
gono mai induriti, sebbene possano essere distesi criogenicamente
o invecchiati a temperature non troppo elevate (come quelle per
cuocere i biscotti, per intenderci).
Il rivestimento un altro processo comune di post lavorazione a
macchina. Lalluminio spesso anodizzato e questo gli conferisce
una superficie resistente ai graffi praticamente in qualsiasi colore
esistente. Per una protezione non decorativa, la pellicola chimica
o cromatazione rappresenta una buona opzione. Questi metodi
funzionano anche con il magnesio, ma in questo caso necessario
luso di diverse sostanze chimiche. Il rame e lottone scoloriscono
quando vengono esposti ad ossigeno, per cui pu essere effettuata
una nichelatura chimica o applicata una cromatura se serve prote-
zione. Lacciaio inossidabile e le superleghe non richiedono una pro-
tezione di questo tipo, ma allacciaio viene comunemente praticato
un trattamento superficiale a base di ossido nero o viene applicato
un rivestito in nichel, cadmio, zinco o altri materiali. Anche la verni-
ciatura una scelta abbastanza gettonata ma in questo caso, prima
dellapplicazione, raccomandabile eseguire una finitura perlata o
utilizzare qualche altra forma di preparazione abrasiva per avere
una superficie pulita e priva di ruggine.
Anche i pezzi in plastica lavorati a macchina possono richiedere una
lavorazione post-produzione, ma le opzioni disponibili sono pi limi-
tate rispetto ai pezzi in metallo.
La finitura perlata, come suggerisce il nome, utilizza un getto daria
compressa di particelle come perle di vetro per lisciare i bordi
affilati e rimuovere le sbavature, mentre per conseguire lo stesso
effetto la burattatura utilizza piccoli granuli di ceramica o plastica in
una vaschetta vibrante. Questi processi possono allungare i tempi
di consegna del prodotto da qualche ora a una settimana o pi, a
seconda del quantitativo dellordine e della configurazione dei pezzi.
Nella maggior parte dei casi, i clienti possono far rivestire, verniciare
o anodizzare i pezzi subito dopo.
Molti dei processi di post-produzione possono essere applicati
anche a pezzi prodotti usando le tecniche di fabbricazione additiva
discusse nel capitolo 4.

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Capitolo6

La produzione di componenti
stampati a iniezione
In questo capitolo
Che cosa lo stampaggio a iniezione
Comprendere i processi di stampaggio
Considerare inserti e sovrastampaggio
Esaminare gli aspetti della progettazione
Gestire le variazioni di domanda relativa ai volumi di produzione

L a maggior parte dei pezzi in plastica sono creati con un


processo chiamato stampaggio a iniezione, che prevede
liniezione di plastica fusa nella cavit di un dispositivo chiamato
stampo. Tuttavia, lo stampaggio a iniezione, pu essere utilizzato
anche con altri materiali. Infatti, molti pezzi stampati a iniezione
sono realizzati in gomma siliconica liquida o metallo. Sapere
come funziona lo stampaggio a iniezione semplifica la progetta-
zione dei pezzi. Questo capitolo vi spiegher come funziona il
processo di stampaggio a iniezione.

Presentazione dello stampaggio


ainiezione
Lo stampaggio a iniezione un processo semplice da descrivere ma,
come per la maggior parte dei tipi di fabbricazione molto scien-
tifico. Occorre, infatti, tenere presenti fattori quali il modo in cui il
materiale scorre nello stampo e in cui forma e dimensioni mutano
quando lo stesso si solidifica nello stampo; altres, bisogna seguire
linee guida di progettazione che aiutino a migliorare la stampabilit
di un pezzo.

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44 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Il processo di stampaggio a iniezione


Il processo di stampaggio a iniezione pu essere scomposto in
alcuni passaggi di base:
1. Fusione (liquefazione) del materiale.
2. Iniezione del materiale fuso nello stampo.
3. Raffreddamento del pezzo stampato.
4. Estrazione del pezzo dallo stampo.
5. A seconda del materiale utilizzato, procedere a ulte-
riori lavorazioni per creare un pezzo finito (vedi
Stampaggio a iniezione dei metalli pi avanti in
questo capitolo).

Le apparecchiature usate per


lostampaggio a iniezione
Sebbene esistano differenze tra le apparecchiature usate per diversi
processi di stampaggio a iniezione, le presse sono simili fra loro.
Allinterno della pressa, abbiamo un serbatoio per il materiale, un
mezzo per riscaldare il materiale e quindi trasformarlo in uno stato
che gli permetta di fluire, un sistema ad alta pressione per iniettare il
materiale nello stampo, e lo stampo stesso.
Nello stampaggio a iniezione, i termini stampo e attrezzatura sono
spesso intercambiabili perch lo stampo quello che conferisce la
forma al prodotto finito. Una delle differenze tra lo stampaggio a inie-
zione convenzionale e lo stampaggio a iniezione nella produzione
digitale rapida il tipo di materiale usato per lo stampo. Tradizio-
nalmente, gli stampi sono in acciaio, progettati per elevati volumi di
produzione e sono costosi da costruire. Le aziende di produzione
digitale come Proto Labs, invece, normalmente realizzano stampi
in alluminio anzich in acciaio. Questa variazione significa che gli
stampi solitamente progettati per una produzione di volumi ridotti
possono talvolta essere modificati per tenere conto di piccole varia-
zioni nella progettazione e sono comunque meno costosi da costru-
ire. Inoltre, questi produttori digitali sono in grado di fabbricare gli
stampi molto pi rapidamente, il che riduce drasticamente i tempi
necessari a produrre pezzi personalizzati con la stampa a iniezione.

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 Capitolo6: La produzione di componenti stampati a iniezione 45
Lutilit dello stampaggio a iniezione
Lo stampaggio a iniezione un sistema per produrre volumi pi ele-
vati di pezzi identici rispetto ad altri processi di fabbricazione, come
la stampa 3D o la fresatura, che si utilizzano invece per quantit infe-
riori. Nella maggior parte dei casi (ma non sempre), i prototipi ven-
gono prima prodotti usando uno degli altri processi, per poi passare
allo stampaggio a iniezione che consente la produzione dei pezzi
approvati in modo pi economico e su scala maggiore.

Conoscere i principali processi di


stampaggio a iniezione
Lo stampaggio a iniezione comprende di fatto molti processi diffe-
renti studiati per utilizzare vari tipi di materiali.

Stampaggio a iniezione
delletermoplastiche
Parte integrante della produzione, lo stampaggio a iniezione delle
termoplastiche offre unincredibile scelta di materiali. I pezzi realiz-
zati con questo processo sono cos comuni che impossibile non
incontrarne nella vita di ogni giorno. Pastiglie di resina (e talvolta
coloranti o altri additivi) sono aggiunte a una tramoggia e alimentate
nel cilindro dove vengono fuse per liniezione nello stampo. Una
volta ottenuta questa miscela e uniti gli additivi alla resina, si apre
una valvola che consentir liniezione della plastica nella cavit
dello stampo. Usando canali di colata per connettere cavit multiple
(chiamati stampi multicavit se tutte le parti di uno stampo sono
identiche e stampi a pi figure se le parti sono diverse) si possono
realizzare pi pezzi contemporaneamente con un solo stampo. Per
maggiori informazioni sullo stampaggio a iniezione dei materiali
termoplastici, rimandiamo alla pubblicazione Injection-Molding Part
Design For Dummies (John Wiley & Sons, Inc.).

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46 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Stampaggio della gomma


siliconicaliquida
I pezzi in gomma siliconica liquida (LSR) vengono stampati mesco-
lando una resina siliconica raffreddata con un catalizzatore e iniet-
tando la miscela in uno stampo riscaldato; il calore nello stampo
accelera la reazione chimica che induce la solidificazione del pezzo.
Prima di indurirsi, il materiale ha una viscosit molto bassa, simile
a quella dellacqua; dopo lindurimento, assume unagommosit(o
durezza - misurata al durometro) che varia normalmente fra i 20 e gli
80 Shore A.
La LSR in grado di sopportare temperature costanti fino a 316C
(600F) e temperature intermittenti di 371C (700F). Per coloro che
hanno familiarit con le termoplastiche ordinarie, potrebbe sem-
brare un controsenso pensare che un materiale cos gommoso possa
essere utilizzato in applicazioni ad alte temperature, ma le LSR sono
effettivamente fatte per sopportare il calore. A differenza delle termo-
plastiche, che si ammorbidiscono quando vengono riscaldate, i ter-
moindurenti come le LSR sono creati a temperatura elevata e, nelle
varie forme, possono invece facilmente sopportare temperature in
grado di fondere le termoplastiche. Questo le rende adatte a una
variet di applicazioni industriali, nel settore automobilistico ad alte
temperature e per prodotti medicali sterilizzati con il calore.
Oltre a quelle elevate, le LSR possono normalmente tollerare anche
le temperature basse - decine di gradi sotto lo 0 - conservando la
tipica flessibilit. Lesatto grado di flessibilit varia da composto a
composto, ma pu essere molto alto. La LSR disponibile in una
vasta gamma di colori oltre che di qualit adatte per applicazioni in
campo ottico e medicale.
Le LSR hanno eccellenti propriet di resistenza termica, elettrica e
chimica, ma possono essere degradate da alcuni solventi come la
benzina o lacquaragia minerale. Vi sono, tuttavia, materiali LSR spe-
ciali come i fluorosiliconi che sono resistenti ai carburanti.
Le LSR sono inoltre approvate per applicazioni in campo medico,
ove devono entrare a contatto con la pelle. La stabilit della gomma
siliconica liquida le impedisce di avere reazioni nocive sulla pelle o di
essere, a sua volta, alterata dal contatto con la pelle. Alcune qualit
delle LSR, combinate con il giusto ambiente di produzione, possono
essere usate in applicazioni impiantabili. Le loro propriet idrofo-
biche (idrorepellenti) le rendono ideali per applicazioni in cui vi sia
presenza di acqua. E il fatto che abbiano anche propriet ignifughe e
non emettano tossine o alogeni quando bruciano le rende adatte per
una variet di applicazioni nel campo della sicurezza.
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 Capitolo6: La produzione di componenti stampati a iniezione 47
Una volta rimossi dallo stampo, durante il raffreddamento, i pezzi in
LSR stampati continuano a ritirarsi. A causa della flessibilit del mate-
riale, le diverse parti di un pezzo finito possono aderire a ciascuna
met dello stampo, lasciando sospeso il pezzo quando lo stampo si
apre. Per questo motivo, i pezzi in LSR vengono normalmente rimossi
dagli stampi manualmente.

Stampaggio a iniezione dei metalli


Lo stampaggio a iniezione dei metalli (MIM) un processo di fabbri-
cazione in grado di realizzare in grandi volumi pezzi metallici dalle
geometrie complesse. I pezzi fabbricati con MIM presentano buona
resistenza, eccellenti finiture superficiali con propriet meccaniche
simili ai materiali lavorati e, alloccorrenza, forme complesse.
Per il MIM vengono utilizzate una variet di polveri di metallo. Lac-
ciaio inossidabile, il materiale pi comune, viene usato in meno
della met di tutte le applicazioni MIM, mentre il pi frequentemente
utilizzato lacciaio inossidabile 316L, per la combinata resistenza
meccanica e resistenza alla corrosione. Lacciaio inossidabile
17-4PH un materiale molto tenace che contiene nichel, cromo
e rame eviene usato quando serve una combinazione di elevata
resistenza meccanica e buona resistenza alla corrosione. Gli acciai
basso-legati sono il secondo gruppo pi prevalentemente usato nel
MIM e vengono perfezionati con leghe di ferro-nichel e metalli speciali
come il titanio e il tungsteno. Anche se sono disponibili feedstock
di alluminio, il loro impiego nel MIM raro. Poich lalluminio un
metallo morbido, altri processi metallurgici come la lavorazione
con macchine o la pressofusione tendono a essere pi comuni. Per i
metalli duri come lacciaio inossidabile o lacciaio al carbonio basso-
legato, la lavorazione con macchine e la pressofusione diventano pi
problematiche; in questo caso il MIM pu funzionare meglio.
Lo stampaggio a iniezione dei metalli richiede degli accessi relativa-
mente pi grandi rispetto allo stampaggio a iniezione delle plastiche,
per via dellelevato contenuto metallico del feedstock. Di solito, gli
stampi per pezzi realizzati con MIM sono, in una certa misura, lucidati
per impedire che i pezzi aderiscano allo stampo durante lestrazione.
Dopo lo stampaggio, il MIM richiede ulteriori passaggi - deceraggio e
sinterizzazione - per cui occorrer effettuare a monte alcune conside-
razioni sulla progettazione. Il pezzo uscir fuori dallo stampo come
pezzo verde, ossia piuttosto fragile e ancora contenente lagente
legante. I pezzi verdi dovranno essere trattati al fine di rimuovere la
maggior parte del legante dando cos origine a una parte marrone, la
quale dovr essere riscaldata (sinterizzata) in un forno per rimuovere
il restante legante e formare un pezzo metallico interamente solido.

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48 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Durante la sinterizzazione, un pezzo realizzato con MIM subisce una


contrazione di circa il 20%, il che significa che, per tener conto di
ci, gli stampi per MIM dovranno essere sovradimensionati. Inoltre,
durante il processo di sinterizzazione, il pezzo stampato con MIM
sensibile alla gravit. In questa fase, infatti, viene rimossa la maggior
parte del legante polimerico, il quale rimane presente in quantit
appena sufficienti a tenere insieme le finissime particelle metalliche
per la sinterizzazione al forno. Nella fase di sinterizzazione, il pezzo
si ammorbidisce via via che le polveri di metallo si fondono e si
uniscono fra loro. Quando si contrae, il pezzo scivola in parte sulla
superficie di supporto per raggiungere la posizione finale. Un pezzo
radialmente simmetrico si contrae uniformemente verso il centro
mentre il centro della massa rimane nello stesso punto durante il
processo. Per far s che mantengano la forma desiderata, i pezzi
devono essere progettati in modo da avere un supporto adeguato
durante il processo di sinterizzazione. I pezzi pi facili da sinteriz-
zare hanno una superficie piana comune che pu adagiarsi su un
supporto o substrato di ceramica. In presenza di elementi non sup-
portati, spesso necessario aggiungere un supporto con un fissaggio
speciale per ridurre al minimo, o eliminare, la distorsione del pezzo.

Pressofusione
La pressofusione un processo di fabbricazione che produce pezzi
metallici geometricamente complessi iniettando ad alta pressione
zinco o alluminio fuso in stampi riutilizzabili (chiamati matrici) rea-
lizzati in acciaio di alta qualit. I lingotti dalluminio, per esempio,
vengono fusi e tenuti in questo stato allinterno di un forno prima
di essere versati in un contenitore ed esser pressati in uno stampo
per realizzare una forma. I macchinari per la pressofusione generano
pressioni di iniezione elevate e al tempo stesso tengono unite le met
dello stampo per resistere a dette pressioni e consentire cos la pro-
duzione di pezzi solidi.
A differenza dello stampaggio a iniezione dei metalli, la pressofusione
non utilizza alcun materiale legante: nella cavit sotto pressione
viene introdotto solo materiale fuso come lo zinco o lalluminio. I
pezzi cos ottenuti non sono resistenti come quelli lavorati a partire
dagli stessi materiali con macchine CNC, ma hanno comunque molti
impieghi e vi si possono applicare processi addizionali.

Thixostampaggio del magnesio


Il thixostampaggio del magnesio un processo che viene utiliz-
zato per realizzare pezzi in magnesio solidi, simili a quelli prodotti

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 Capitolo6: La produzione di componenti stampati a iniezione 49
attraverso la pressofusione, usando una pressa per stampaggio a
iniezione. Nel processo di thixostampaggio, il feedstock di magnesio
tagliato viene riscaldato nel cilindro della pressa. Una vite punzona-
trice lavora il materiale in uno stato thixotropico e il materiale viene
forzato in uno stampo dacciaio ad alta velocit e pressione, creando
cos il pezzo. Nello stato thixotropico la viscosit del materiale dimi-
nuisce quando viene soggetto alle forze di taglio generate dal pro-
cesso di iniezione. Il materiale a bassa viscosit pu riempire stampi
pi complessi con pareti pi fini di quelle che possono essere usate
in un processo di pressofusione. Il thixostampaggio produce pezzi in
magnesio resistenti e leggeri, che mantengono elementi dettagliati e
possono avere pareti fini.
A differenza dello stampo in alluminio per lo stampaggio rapido a
iniezione di plastiche, uno stampo per thixostampaggio viene fab-
bricato in acciaio usando una combinazione di fresatura CNC ed
elettroerosione CNC con macchine EDM.
La progettazione delliniezione e degli sfiati molto importante per
ladeguata formazione di un pezzo: questo deve riempirsi unifor-
memente e senza eccessiva agitazione e una buona parte del bordo
guida del materiale viene spinto completamente nel pezzo e fatto
fuoriuscire dal sistema di sfiato. I pezzi riempiono rapidamente lo
stampo e si solidificano velocemente, dopo di che, vengono estratti
dalla pressa e il ciclo si ripete.
Dopo lestrazione, le parti vengono caricate una a una in un sistema
di distacco degli accessi. Per il thixomolding rapido, questo sistema
di distacco consiste in uno o pi fissaggi studiati per tenere il pezzo
nella fresatrice CNC. Il sistema di distacco rimuove i residui dellinie-
zione e gli sfiati, e applica qualsiasi operazione di lavorazione secon-
daria richiesta, che non potrebbe essere realizzata in un processo di
stampaggio (per esempio, le filettature interne).
Il magnesio viene spesso utilizzato per ridurre il peso delle parti in
applicazioni nel settore automobilistico e aerospaziale.

Stampaggio con inserti


esovrastampaggio
Talvolta, i pezzi stampati a iniezione possono essere incrementati
usando processi noti come sovrastampaggio e stampaggio a inserto.
Essenzialmente, questi processi modificano i pezzi ottimizzandone
lutilit.

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50 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Sovrastampaggio
Il sovrastampaggio un processo nel quale un pezzo stampato a
iniezione viene sistemato in un secondo stampo prima dellaggiunta
di altro materiale. Se avete mai usato uno spazzolino da denti con
il manico in gomma sagomata, allora avrete sicuramente gi avuto
modo di imbattervi in un pezzo sovrastampato. In unapplicazione ad
alti volumi di produzione, il sovrastampaggio pu essere realizzato
usando una pressa speciale (a doppia iniezione) in grado di sostitu-
ire una met dello stampo e iniettare entrambi i tipi di materiale.
Il sovrastampaggio usato in molte applicazioni (spesso per gli
oggetti che si maneggiano), fra cui dispositivi medicali o pezzi con
manico a impugnatura morbida, come i pennelli e diversi tipi di
manopole. A seconda di quel che occorre, il sovrastampaggio pu
essere effettuato sia con plastiche dure che morbide. Normalmente
un materiale morbido si usa per realizzare, per esempio, una presa
migliorata mentre un materiale duro pu essere usato per rinforzare
o proteggere il pezzo. Il sovrastampaggio usato anche per creare
una guarnizione integrata su un pezzo che sar poi assemblato con
altri pezzi in plastica.
Poich il sovrastampaggio elimina lapplicazione di un legante che
sarebbe altrimenti necessario per fissare tra loro i singoli pezzi,
questo processo spesso riduce il costo totale della fabbricazione
del componente. Inoltre, i pezzi sovrastampati sono solitamente pi
resistenti di quelli composti realizzati unendo un paio di pezzi con
un adesivo. Il sovrastampaggio garantisce infine un adeguato allinea-
mento del secondo materiale.

Stampaggio con inserti


Anzich aggiungere un altro elemento allesterno di un pezzo stam-
pato, lo stampaggio con inserti aggiunge qualcosa al pezzo stampato:
un ottimo esempio di pezzo stampato con inserto pu essere una
manopola in plastica con un inserto metallico montato su unasta; un
altro esempio sarebbe un inserto metallico filettato che consente di
fissare un pezzo in un supporto con dei bulloni.
Oltre a essere spesso pi resistenti di altri tipi di pezzi, quelli stam-
pati con inserto possono essere meno costosi da produrre perch
non vi alcuna necessit di usare adesivi o altri mezzi di fissaggio.

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 Capitolo6: La produzione di componenti stampati a iniezione 51

Comprendere gli aspetti della


progettazione di uno stampaggio
Lo stampaggio a iniezione richiede apposite considerazioni in merito
alla progettazione che opportuno conoscere e che tratteremo in
questa sezione.

Angolo di spoglia
I pezzi stampati a iniezione devono essere rimossi dallo stampo
al termine del processo di stampaggio. Tuttavia, estrarre il pezzo
pu essere difficile se la geometria non adeguata. Per esempio,
un pezzo con pareti profonde e diritte tende ad aderire allo stampo
anzich fuoriuscirne con facilit. E per questo che i cubetti di
ghiaccio non sono veri e propri cubi: se lo fossero non uscirebbero
dallapposito stampo.
Una soluzione per estrarre pi facilmente i pezzi stampati quella
di progettarli in modo che abbiano un angolo di spoglia (una rastre-
mazione) ai lati. Langolo di spoglia facilita la rimozione del pezzo
dallo stampo ed particolarmente importante nello stampaggio a
iniezione dove pi pratico estrarre il pezzo usando dei perni de-
spulsione. La figura 6-1 illustra langolo di spoglia nello stampaggio a
iniezione.

Angolo di
spoglia

Figura 6-1: Un esempio di angolo di spoglia nello stampaggio a iniezione.

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52 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Linclinazione dellangolo di spoglia necessaria per far fuoriuscire i


pezzi con facilit dallo stampo varia in base al materiale utilizzato,
alla goffratura della superficie dello stampo e alla profondit del
pezzo. Per esempio, i pezzi pi lisci richiedono un angolo inferiore
rispetto a quelli con goffratura marcata.

Spessore delle pareti


Dal momento che i pezzi realizzati con la maggior parte dei processi
di stampaggio a iniezione sono pi o meno cavi, le pareti devono
essere realizzate per produrre facce esterne e facce interne che fun-
gano da supporti. Esistono determinati limiti per quanto riguarda
lo spessore di queste pareti, in base al materiale e allaltezza della
parete. Se una parete troppo fine, potrebbe non riempirsi adegua-
tamente prima che il materiale inizi a solidificarsi. Ci pu creare
delle fessure e persino impedire il riempimento di porzioni dello
stampo. Se le pareti sono troppo spesse, invece, possono distorcere
la forma o le facce del pezzo in punti critici.
Cos, se avete bisogno di modificare lo spessore delle pareti, assicu-
ratevi che le transizioni siano omogenee per limitare le sollecitazioni
sulle pareti e ridurre al minimo le differenze nel ritiro via via che il
materiale si raffredda. Vedi figura 6-2. Inoltre, anche gli angoli vivi
causano sollecitazioni maggiori sul pezzo, creando un potenziale
punto di cedimento.

Figura 6-2: L a modifica dello spessore di una faccia dovrebbe essere


effettuata con una transizione.

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 Capitolo6: La produzione di componenti stampati a iniezione 53
Tutti i materiali utilizzati nello stampaggio a iniezione, quando si
raffreddano, si ritirano. Poich la solidificazione dei pezzi avviene
dallesterno verso linterno, se presente un volume di materiale
particolarmente grande in una parte del pezzo, il processo di raf-
freddamento pu distorcere una porzione della superficie esterna
che cadrebbe al di sotto della superficie circostante e ci darebbe
limpressione che una porzione del pezzo sia ammaccata o affossata.
Progettare pareti dallo spessore uniforme e usare delle pareti anzi-
ch dei blocchi pu migliorare la qualit e ridurre i problemi causati
dalla depressione.

Raggi
Gli angoli vivi interni di un pezzo in plastica creano una concentra-
zione di sollecitazioni in un punto che potrebbe determinarne la
rottura. Un pezzo stampato a iniezione, opportunamente progettato,
ha un raggio in ciascun angolo interno. Il processo di fresatura CNC
pu lasciare un raggio di curvatura anche sugli angoli allesterno del
pezzo. La figura 6-3 illustra i raggi.
La grandezza del raggio importante. utile avere un raggio interno
uguale allo spessore della parete alla quale connesso. Uno spes-
sore uniforme delle pareti rende pi semplice lapplicazione di
questa regola pratica.

B A

Figura 6-3: I raggi su un pezzo stampato a iniezione.

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54 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Vedi www.protolabs.com/injection-molding/
fundamentals-of-molding per ulteriori informazioni sugli
aspetti della progettazione nello stampaggio a iniezione.

Gestione dello stampaggio a


iniezione alla variazione dei
volumi della domanda
In teoria, i prodotti buoni continuano a crescere in termini di
sviluppo, quota di mercato e, in molti casi, volumi di produzione.
Per alcune aziende, la produzione di volumi bassi e medi (ossia, di
decine di migliaia di pezzi) sufficiente a portare i rispettivi prodotti
dalla fase di crescita alla maturit. Altre hanno bisogno di un produt-
tore su larga scala (e, verosimilmente, di attrezzature in acciaio per
lo stampaggio a iniezione) per raggiungere la capacit di produzione
necessaria a soddisfare la domanda di mercato. Quando un prodotto
giunge al picco del ciclo di vita, la discesa pu essere altrettanto dif-
ficile da gestire. Anzich effettuare rischiosi investimenti di capitale
in una produzione di volumi elevati, che pu comportare onerose
spese di gestione delle giacenze a magazzino, nella fase di ritorno
alla produzione di volumi ridotti mirata alla transizione verso lobso-
lescenza, generalmente si ricorre alla produzione su richiesta o JIT
(Just-In-Time) .
La traiettoria di un prodotto non sempre semplice come unascesa
seguita dalla discesa (rappresentata dalla classica curva a cam-
pana). Il percorso disseminato di picchi, valli e plateau con cui
bisogna fare i conti, siano essi gi messi in conto o sopraggiungano
inaspettatamente. Affidarsi a un partner di produzione affidabile
sfruttandone in modo adeguato le capacit di stampaggio a iniezione
potr aiutarvi a raggiungere una produzione di successo.

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Capitolo7

Dieci modi per avere


prodotti migliori con
ProtoLabs
In questo capitolo
Ottenere quel che vi serve in tempi rapidi
Accedere alla migliore tecnologia
Conoscere il costo dei pezzi e le problematiche relative alla proget-
tazione
Avere a disposizione una vasta scelta di materiali
Lavorare con tecnici "reali"
Ottenere i servizi di produzione che vi servono
Avere un accesso globale a portata di mano
Variare la scala di produzione secondo le esigenze
Avere a disposizione risorse da esplorare
Ottenere pezzi di produzione di qualit superiore

Q uesto capitolo presenta dieci ragioni per cui lavorare con il


giusto partner di produzione digitale importante.

Produzione rapida
Oggigiorno, le pressioni del mercato concorrenziale impongono di
muoversi rapidamente. Attendere settimane o mesi per avere i pezzi
prodotti significa potenzialmente perdere lopportunit di commer-
cializzare il prodotto nei tempi necessari ad aggiudicarsi una buona
fetta del mercato.

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56 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Proto Labs in grado di fabbricare velocemente i pezzi necessari


a immettere il prodotto sul mercato in tempi pi rapidi rispetto a
quanto normalmente consentito dai processi di fabbricazione tradi-
zionali. In molti casi, Proto Labs pu trasformare il vostro modello
CAD 3D da semplice idea a oggetto concreto in pochi giorni. Questo
processo illustrato nella figura 7-1. Quindi, una volta avuta la pos-
sibilit di ispezionare il prodotto, verificarlo e magari modificarne
il progetto, potrete passare alla produzione a bassi volumi avvalen-
dovi di un processo come lo stampaggio a iniezione.
Modelli Controllo forma Collaudo Produzione + attrezzatura Produzione
CAD 3D
concettuali e adattamento funzionale bassi volumi di raccordo su larga scala

Figura 7-1: T ipico processo di sviluppo che permette diportare un prodotto


dalla prototipazione alla produzione.

I brevi tempi di lavorazione dal prototipo alla produzione potreb-


bero essere proprio quello che vi occorre per immettere il prodotto
sul mercato prima della concorrenza.
Con Proto Labs, avrete:
Spedizione dei pezzi stampati a iniezione in 1 - 15 giorni
Spedizione dei pezzi lavorati con macchine CNC lo stesso
giorno in cui viene effettuato lordine
Spedizione dei pezzi stampati in 3D in 1 - 3 giorni

Tecnologia avanzata
In larga parte spinta dalla tecnologia informatica, negli ultimi 10 anni,
la produzione digitale ha registrato progressi significativi. Caricando
un modello CAD 3D in Proto Labs, riceverete quasi istantaneamente
un preventivo interattivo e, quando il pezzo sar pronto per la fab-
bricazione, i macchinari automatizzati riceveranno le istruzioni digi-
tali avviando cos la produzione.
La tecnologia alla base di questa interazione virtuale consiste di un
complesso software che gira su una rete telematica potentissima, in
grado di gestire sia il sistema di preventivazione che la produzione.
Rivolgersi a unazienda che si avvale dei pi moderni ritrovati tec-
nologici nei suoi processi di automazione e fabbricazione general-
mente aiuta a ottenere prodotti migliori in tempi minori.

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 Capitolo7: Dieci modi per avere prodotti migliori con ProtoLabs 57
Un grosso vantaggio di Proto Labs in termini di tecnologia dato
dai potenti sistemi informatici sofisticati e dedicati in grado di
analizzare velocemente i modelli CAD 3D. Questi sistemi sono appo-
sitamente progettati per offrire risultati veloci.

Preventivi interattivi automatizzati


Una volta caricato il modello CAD 3D in Proto Labs, i sistemi
dellazienda sono in grado di determinare rapidamente il costo di
produzione dei pezzi e offrire unanalisi DFM (Design For Manufactu-
rability). Non solo potrete conoscere il costo dei pezzi in base ai vari
processi di costruzione, materiali e volumi di produzione, lanalisi
evidenzier inoltre i potenziali problemi di progettazione prima
dellinizio effettivo della produzione.
Poich Proto Labs ha la capacit di produrre pezzi in modi diversi,
potrete esplorare il processo migliore in base alle vostre esigenze.
In genere, il preventivo automatizzato corredato di informazioni sui
prezzi e di unanalisi DFM viene trasmesso nelle 24 ore successive al
caricamento del modello CAD 3D. In alcuni casi, Proto Labs fornisce
addirittura una proposta di revisione del modello CAD che incor-
pora le modifiche alla progettazione, da utilizzare a vostra scelta.

Gamma di materiali
Pezzi diversi richiedono lutilizzo di materiali diversi. Addirittura,
per passare dalla fase di prototipazione alla fase di produzione, uno
stesso pezzo pu essere composto da pi materiali. Per questo
avrete bisogno di un partner di produzione digitale che si avvalga di
un assortimento di materiali e possa suggerire quello migliore per
un determinato processo di fabbricazione.
Come indicato nel capitolo 3, i materiali usati nella fabbricazione
digitale possono variare dalla plastica e i materiali in similplastica
alle gomme siliconiche liquide o ai metalli. Alcuni di questi materiali
sono specifici per un particolare processo di fabbricazione, mentre
altri possono essere usati (in forme leggermente differenti) in pi di
un processo.

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58 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Accesso in tempo reale a


tecnicicompetenti
Nessun libro o manuale pu reggere il confronto con locchio
esperto di un perito o di un artigiano. sicuramente utile seguire
delle linee guida, ma se non avete precedenti esperienze di produ-
zione digitale, potreste applicare al progetto quelle sbagliate.
Dovreste collaborare con persone in grado di aiutarvi a rivedere
il progetto e ad analizzare le vostre esigenze. Un esperto potr
condividere informazioni che vi daranno una prospettiva diversa
sulle regole da applicare alla vostra specifica situazione. Mentre il
software proprietario di Proto Labs si occupa di buona parte della-
nalisi del progetto iniziale, un tecnico competente pu guidare il
progetto di produzione.
Anche se avete esperienza di fabbricazione, i professionisti di Proto
Labs possono apportare un punto di vista nuovo aiutandovi a rag-
giungere una prospettiva diversa. I processi di progettazione nella
produzione digitale e la disponibilit dei materiali sono in continuo
mutamento; in un simile scenario, i migliori alleati sono quanti si
consacrano a questi argomenti .

Pacchetti di servizi di produzione


Durante lo sviluppo, la produzione pu essere ottimizzata gestendo
buona parte della costruzione in un unico luogo: unazienda che vi
consente davvero di tradurre unidea in migliaia di pezzi prodotti in
poche settimane.
Cercate un costruttore in grado di offrirvi pi processi di fabbrica-
zione, realizzati internamente allazienda, come lo stampaggio, la
lavorazione con macchine e la stampa 3D, perch ogni processo
ha una finalit ben precisa. Un solo produttore rende pi semplice
passare dalla fase iniziale di prototipazione a quella del controllo di
forma, adattamento e funzione, fino alla produzione a volumi ridotti
colmando cos lo spazio che separa dalla produzione su larga scala.
La versatilit dei processi di fabbricazione in Proto Labs vi consente
di gestire la vostra produzione digitale - o almeno una buona fetta -
da un unico centro servizi. E se i tempi saranno maturi per rivolgervi
altrove e dare cos il via a una produzione su larga scala, i progetti
saranno gi pronti.

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 Capitolo7: Dieci modi per avere prodotti migliori con ProtoLabs 59

Presenza globale
Per coloro che hanno bisogno di servizi di produzione digitale al di
fuori degli Stati Uniti, importante scegliere unazienda affidabile
che vanti unesperienza globale. Proto Labs non solo spedisce pezzi
in molti Paesi diversi in tutto il mondo, ma dispone anche di impianti
di produzione in Inghilterra e in Giappone per servire al meglio il
proprio portfolio di clienti internazionali.

Scala delle operazioni


Con unazienda di produzione equipaggiata di centinaia di macchine
e presse ininterrottamente in funzione difficile che il vostro pro-
getto subisca ritardi per problemi di capacit. Questa una risorsa
preziosa, che consente ai fornitori come Proto Labs di consegnare i
pezzi in pochi giorni. Se avete pi pezzi da fabbricare contempora-
neamente, impianti di dimensioni maggiori possono anche gestire gli
stessi pezzi in parallelo per accelerare ulteriormente il processo di
produzione.
Proto Labs ha la capacit di fabbricare pezzi su richiesta. Nel corso
del ciclo di vita di un prodotto, vi saranno probabilmente momenti
in cui non avr senso avere giacenze ingenti che potrebbero non
rivelarsi mai necessari. Potendo contare su pezzi prodotti in volumi
ridotti su richiesta, potrete evitare vuoti di produzione senza dover
impegnare capitali per le giacenze in eccesso.

Componenti di qualit
Niente pu rovinare la reputazione di un prodotto tanto in fretta
come pezzi di fattura scadente. Probabilmente non avreste unopi-
nione tanto alta di uno smartphone moderno con uno sportellino
posteriore dozzinale che cade in continuazione o di una macchina di
lusso in cui sono stati utilizzati materiali scadenti per i sedili.
Avete bisogno di un partner di produzione digitale come Proto Labs,
che non solo realizza prototipi di alta qualit, ma anche pezzi di pro-
duzione di tipo industriale utilizzabili in applicazioni destinate allu-
tente finale. Le prime impressioni contano davvero e non potrete
permettervi cattive impressioni, perch per il cliente saranno sino-
nimo di scarsa qualit .

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60 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

Vasta gamma di risorse


Trovate unazienda specializzata nella produzione digitale disposta
a investire nella costruzione di una biblioteca di risorse educative
per i propri clienti. Proto Labs ha realizzato un esauriente elenco di
materiali e contenuti gratuiti per i progettisti e i tecnici che lavorano
ai prodotti allo scopo di consentire loro di realizzare i migliori pro-
dotti possibili. Queste risorse includono:
Sussidi fisici per la progettazione con una spiegazione dello
stampaggio a iniezione e dei materiali termoplastici
Schede tecniche dettagliate che analizzano temi quali la
stampa 3D, lo stampaggio del silicone liquido (LSR), il MIM e
altri processi complessi
Suggerimenti di progettazione con consigli da tenere presenti
sui diversi aspetti del design nella fabbricazione additiva, nella
lavorazione con macchine utensili e nello stampaggio
Riviste a pubblicazione periodica che trattano le tendenze
dellindustria, gli avanzamenti nella produzione e molto altro
Studi di casi che seguono i percorsi di sviluppo dei prodotti in
ogni settore industriale
Libri in edizione For Dummies che possono essere utilizzati
come modello per la produzione digitale

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strettamente proibito.
Glossario
S egue una lista dei termini legati alla produzione che
potranno tornare utili durante la lettura.

adesione: problema che si verifica durante la fase di estra-


zione dello stampaggio, quando il pezzo resta intrappolato in
uno dei semistampi, ostacolando la rimozione. Si verifica in
particolare quando il pezzo progettato con angoli di spoglia
insufficienti.
angolo di spoglia: rastremazione applicata alle facce di un
componente stampato a iniezione per evitare pareti parallele
alla direzione di apertura dello stampo. Questa caratteristica
impedisce di raschiare e danneggiare il componente durante
lespulsione dallo stampo.
bisello: detto anche smusso, un angolo a taglio obliquo.
CAD: acronimo di Computer Aided Design (progettazione
assistita dallelaboratore).
compatto o interamente solido: nello stampaggio a inie-
zione dei metalli, il termine generalmente corrisponde al 96%-
99% di densit di un pezzo equivalente in lega forgiato senza
punti vuoti.
componente marrone: stato intermedio di un componente
lavorato con MIM successivo allo stampaggio e al deceraggio
ma precedente la sinterizzazione. Un componente marrone
poroso e fragile ed ha una quantit di materiale legante resi-
duo appena sufficiente a impedirgli di sgretolarsi.
componente verde: lo stato intermedio di un componente
realizzato con MIM successivo allo stampaggio e precedente
il deceraggio e la sinterizzazione. Un componente verde
morbido e fragile in confronto a un normale componente
stampato a iniezione, ma sostanzialmente pi resistente di
un componente marrone.
deceraggio catalitico: processo di rimozione del legante da
un componente verde (fuso) che utilizza un catalizzatore in
grado di evaporare per ottenere un componente marrone.

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deformazione: curvatura o piegatura del componente che si


verifica durante il raffreddamento per effetto delle sollecita-
zioni causate dai diversi coefficienti di raffreddamento e ritiro
delle diverse parti del componente. I componenti realizzati
con resine rinforzate possono deformarsi anche per via del
modo in cui il rinforzo si allinea durante il flusso della resina.
I rinforzi si ritirano spesso a velocit diverse rispetto alla
resina matrice e le fibre allineate possono introdurre sollecita-
zioni anisotrope.
depressione: cedimento o altra deformazione sulla superficie
del componente che si crea quando zone diverse dello stesso
raffreddano a velocit diverse. La causa pi frequente uno
spessore eccessivo del materiale.
di grado medicale: materiale che pu essere impiegato in
alcune applicazioni mediche.
durometro: strumento di misurazione della durezza di una
resina. La durezza calcolata su una scala numerica di valori
che vanno dal minore (materiali pi morbidi) al maggiore
(materiali pi duri). Una delle scale di misurazione lo Shore
A.
espulsione: fase finale del processo di stampaggio a iniezione
durante la quale il componente finito si stacca dallo stampo
mediante estrattori o altri meccanismi.
fascia: superficie curva di incontro tra una nervatura e una
parete, progettata per migliorare il flusso del materiale ed eli-
minare concentrazioni di sollecitazioni meccaniche sul pezzo
finito.
feedstock: materiale grezzo usato nello stampaggio a inie-
zione dei metalli, formato da polvere di metallo combinata
con un sistema legante. Il feedstock nello stampaggio a inie-
zione dei metalli corrisponde alla resina nello stampaggio a
iniezione.
finitura perlata: goffratura di superficie realizzata con un
getto daria compressa contenente perle di vetro o altre
sostanze abrasive.
finitura: tipo specifico di trattamento di superficie applicato
ad alcune o a tutte le facce di un componente. Pu essere
una finitura liscia o levigata a motivi altamente sagomati che
mascherano le imperfezioni della superficie e migliorano la-
spetto estetico o tattile del pezzo.

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 Glossario 63
forma netta: forma finale desiderata di un componente
oppure forma che non richiede ulteriori operazioni di forma-
tura prima delluso.
foro assiale: foro parallelo, ma non necessariamente concen-
trico, allasse di rotazione del componente lavorato al tornio.
foro in asse: foro concentrico allasse di rotazione del pezzo
lavorato al tornio. Si tratta semplicemente di un foro collocato
allestremit di un pezzo, in posizione centrata.
foro radiale: un foro realizzato mediante lavorazione con
utensili motorizzati, perpendicolare allasse di rivoluzione del
componente lavorato al tornio, pu essere considerato un
foro laterale. La linea centrale del foro non deve necessaria-
mente intersecare lasse di rotazione.
fresa a codolo: anche detta mulino; utensile da taglio usato
nella lavorazione con macchine CNC e altre fresature.
goffratura: tipo specifico di trattamento di superficie appli-
cato ad alcune o a tutte le facce di un pezzo. Pu variare da
una finitura liscia e levigata a motivi altamente sagomati che
mascherano le imperfezioni della superficie e migliorano la-
spetto estetico o tattile del componente.
IGES: acronimo di Initial Graphics Exchange Specification
(specifiche iniziali di scambio dat grafici). un formato
comune per lo scambio di dati CAD.
iniezione: processo di immissione della resina fusa nello
stampo per formare il componente.
lavorazione con utensili motorizzati: processo di lavo-
razione simile alla fresatura, eseguito su un tornio in cui un
utensile rotante asporta il materiale dal componente. Questo
processo permette di realizzare allinterno del tornio elementi
vari, tra cui fori di alloggiamento, scanalature, incavi e fori
assiali o radiali.
linea di giunzione: margine del pezzo nel punto in cui si
separa lo stampo.
LSR: acronimo di liquid silicone rubber - gomma siliconica
liquida.
MIM: acronimo di metal injection moulding - stampaggio a
iniezione di metalli.

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64 La Produzione Digitale For Dummies ___________________________

modellazione a deposizione diffusa: con lFDM, filamento


di materiale estruso da una testina di stampa in strati trasver-
sali successivi che induriscono creando forme tridimensio-
nali.
parete: termine generico usato per indicare le facce di un
componente cavo. Luniformit dello spessore delle parete
un aspetto importante.
piattaforma di stampa: base di supporto in una macchina
additiva su cui sono costruiti i componenti. Le dimensioni
massime del componente costruito dipendono dalla gran-
dezza della piattaforma di stampa della macchina.
porosit: vuoti indesiderati allinterno di un componente. La
porosit pu manifestarsi in molte forme e dimensioni per
molteplici cause. In genere, un componente poroso meno
resistente di un componente compatto.
pressa: macchina per stampaggio a iniezione.
produzione (o fabbricazione) additiva / stampa 3D: due
termini generalmente intercambiabili, la lavorazione addi-
tiva (o stampa 3D) comporta lutilizzo di un modello CAD o
la scansione di un oggetto che sar poi riprodotto, strato su
strato, come oggetto fisico tridimensionale. La stereolitogra-
fia, la sinterizzazione laser selettiva, la modellazione a depo-
sizione fusa e la sinterizzazione laser diretta dei metalli sono
alcuni dei processi additivi pi comuni.
raggiato: bordo o vertice arrotondato.
resina: termine generico del composto chimico iniettato
nello stampo per formare un componente in termoplastica. E
anche detta semplicemente plastica.
risoluzione: il livello dei dettagli stampati ottenuti su compo-
nenti costruiti con metodi additivi. Processi come la stereo-
litografia e la sinterizzazione laser diretta dei metalli consen-
tono risoluzioni estremamente fini con elementi minuscoli.
ritiro: la modifica delle dimensioni del componente in pla-
stica durante il raffreddamento in un processo di stampaggio.
Il fenomeno prevedibile sulla base delle raccomandazioni
del produttore del materiale ed tenuto in considerazione
nella progettazione dello stampo prima della produzione.

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 Glossario 65
sfiato: piccolissima apertura (ad esempio, 0,02-0,01 mm) nella
cavit dello stampo, in genere sulla superficie di chiusura
o tramite un tunnel del perno dellespulsore, usata per far
uscire laria dallo stampo durante liniezione della resina.
sinterizzazione laser diretta dei metalli: detta anche DMLS,
si serve di un sistema laser che disegna una traccia su un
letto di polvere metallica, saldando la polvere per formare un
solido. Dopo ogni strato, una lama aggiunge uno strato fresco
di polvere e il processo si ripete fino alla formazione di un
pezzo in metallo finito.
sinterizzazione laser selettiva: durante il processo SLS, un
laser a base di CO2 disegna una traccia su un letto rovente
di polvere termoplastica dove sinterizza (fonde) la polvere
in solido. Dopo la sinterizzazione di ciascuno strato, un rullo
posa uno strato fresco di polvere sopra il letto e il processo si
ripete.
sinterizzazione: riscaldamento e condensazione di un com-
ponente realizzato con MIM in un forno speciale. I componenti
costruiti con MIM vengono sinterizzati ad alte temperature,
prossime a quelle in grado di fondere completamente lintero
componente di metallo. A tali temperature le superfici delle
particelle metalliche si legano fra loro per produrre il pezzo
finale, compatto al 96%-99%.
smusso: detto anche bisello, un angolo a taglio obliquo.
sottosquadro: parte del componente che fa ombra a unaltra
parte dello stesso, creando un incastro tra il componente e
uno o entrambi i semistampi, ad esempio un foro perpendico-
lare alla direzione di apertura dello stampo ricavato nel lato
di un componente. Il sottosquadro impedisce lespulsione del
componente e/o lapertura dello stampo.
spessore strato: lo spessore preciso di un singolo strato addi-
tivo che pu essere piccolo quanto sottile (dellordine di qual-
che micron). Spesso, i componenti stampati in 3D contengono
migliaia di strati.
stampo a pi figure (differenti): stampo che contiene pi di
una cavit, usato per realizzare pi componenti in uno stesso
materiale durante un unico ciclo. In genere, ogni cavit forma
un tipo diverso di pezzo.

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stampo scorrevole o semplice: stampo che utilizza soltanto


due semistampi per formare la cavit in cui viene iniettata la
resina. In genere si riferisce agli stampi privi di azionamenti
laterali o altri elementi speciali utilizzati per risolvere i sotto-
squadri.
STEP: acronimo di Standard for the Exchange of Product
Model Data (standard per lo scambio di dati in ambito di inge-
gneria di produzione). un formato comune per lo scambio di
dati CAD.
stereolitografia: la SL utilizza un laser ultravioletto concen-
trato su un piccolo punto per tracciare sulla superficie di una
resina fotopolimerica liquida. Dove il laser disegna la traccia,
il liquido si solidifica. Questo viene ripetuto in sezioni tra-
sversali bidimensionali fini, stratificate per formare complessi
pezzi tridimensionali.
STL: originariamente abbreviazione di STereoLitografia.
un formato usato di frequente per trasmettere dati CAD alle
macchine per la prototipazione rapida; non adatto per lo
stampaggio a iniezione.
tempo di ciclo: tempo necessario per completare un compo-
nente nello stampaggio a iniezione. Comprende la chiusura
dello stampo, liniezione della resina, la solidificazione del
componente, lapertura dello stampo e lespulsione del com-
ponente.
tornitura: durante il processo di tornitura, una barra di
materiale ruota nel mandrino di un tornio, mentre un utensile
penetra nel componente per asportare il materiale, creando
un componente radialmente simmetrico.
ugello: raccordo conico sullestremit del cilindro della
pressa per stampaggio a iniezione attraverso il quale la resina
entra nel cono di colata.
utensile di raccordo: stampo temporaneo o provvisorio
usato allo scopo di realizzare componenti di produzione
finch non sia stato realizzato uno stampo per la produzione
di grandi volumi.

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Notes

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