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96 DETTAGLI COSTRUTTIVI Di STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO 2.2 PILASTRI- PARETI-A NUCLEI Pilastr, pareti e nuclei sono elementi verticali (rispettivamente mono- | dimensional ¢ bidimensionali) portanti, che hanno a funzione sia di trasferire i Carichi della sovrastruttura alle strutture sottostanti preposte a riceverlo, sia di | | | assorbire e sostenere le sollecitazioni provocate da azioni quali vento e sisma. } | | |!utto viene fatto assicurando il trasferimento dei carichi a terra in accordo con | tteri di sicurezza preseriti dalle norme, che comprendono le verfiche agli | | stati limite ultimi ¢ di esercizio, le verifiche di durabilté ¢ la valutazione degit | effetti delle costruzioni su manufatti attigui sull'ambiente. i Poiché tutto il territorio italiano & classificato come zona sismica, tutte le | Sttutture dovrenno seguire le prescrizioni del capitolo 7 delle NTCO8, che | Permette di considerare azioni sismiche ridotte qualora si garantisca, allo stato | “limite utimo, un comportamento strutturale dissipativo. | | Le strutture sismoresistenti in cemento armato sono classificate, nella | | Normativa ltaliana, in modo da associare a ciascuna categoria il fattore di | | | struttura (q) che consente di ridurre ta forza di progetto elastica, Esse sono | | distinte, in funzione degli elementi che le costituiscono, nelle seguenti | | tipologie: | ~ strutture a telaio, nelle quali la resistenza alle azioni sia verticali che orizzontali é affidata principalmente a telai spaziali; - Strutture a pareti, nelle quali la resistenza alle azioni sia verticali che | i i orizzontali é affidata principalmente a pareti, singole 0 accoppiate; i ! | 7 Strutture miste telaio-pareti, nelle quali la resistenza alle azioni vertical 6 | affidata prevalentemente ai telai, la resistenza alle azioni orizzontali e | __affidata in parte ai telai ed in parte alle pareti, singole 0 accoppiate; | strutture deformabili torsionalmente, composte da telai e/o pareti: | ~ strutture a pendolo inverso. | Nelt'ambito di una stessa opera pilastri pareti e nuclei possono quindi i | Soesistere; in alternativa, gli elementi portanti verticali possono essere ! realizzati soltanto con pilastri. Pareti e nuclei, nfatt, vengono spesso accoppiati a sistemi intelaiati al fine | | Specifico di assorbire le azioni orizzontali, lasciando ai telai unicamente i carichi verticali. | EDIFICI - PILASTRI 7 OT i a (2.2.1 PILASTRI Hl si definiscono pilasti gli elementi portanti vertical in cui il rapporto h’b tra le | £C2§ 9.5 | dimensioni della sezione non supera 4. Qualora tale valore fosse superato, i elemento strutturale 6 da considerarsi una parete. I pilastr, qualora possano considerarsi elementi secondari (quindi trascurabili’ | ai fini della resistenza della struttura alle azioni orizzontall) ovvero facciano | | parte di una siruttura progettata con q=1, dovranno rispetiare le sole regole | | prescritte al capitolo 4 delle NTCOB. | | Limitazioni geometriche dei pilastri i | Nella valutazione delle sollecitazioni dovranno essere tenute in conto le non | | NTCOS | linearité geometriche qualora T4612 j 5 0150 503 | vin cui | | gaPits i | vb | ‘ | dove: | | |. P @ il carico verticale totale della parte di struttura sovrasiante | orizzontamento in esame; | © d,8 lo spostarrento orizzontale medio dinterpiano; | 4 \ Ve la forza orizzoniale totale in corrispondenza dellorizzontamento in esame; | | «hr la Gistanza tra Forizzontamento in esame @ quello immediatamente | sottostante. In caso contrario, 'altezze della sezione non potra essere inferiore ad un decimo della maggiore tra le distanze tra il punto in cui si annula il momento flettente © le estremita del pilastro. Tale limitazione non si applica quando gli | effetti del secondo ordine sono compiutamente valutati altraverso un’anaiis | non lineare. Una discussione sul parametro @ e sulle limitazioni geometriche é riportata nel | Commentarie AICAP alle Norme Tecniche per le Costruzioni [10]. | In ogni caso la dimensione minima della sezione trasversale non deve essere | inferiore a 250 mm. tenets Armature longitudinali dei pilastri rove Le barre parallele all'asse devono avere diametro maggiore od uguale a 12 | 416.12 mm; [area totale di armatura longitudinale deve essere compresa entro i seguenti limit: Asia = Max {0,10 New / fy | 0,003 A} dove: fg @la resistenza di calcolo dell'armatura (riferita allo snervamento) Nes _@ la forza di compressione assiale di calcolo A, @larea di calcestruzzo. Aldi fuori delle zone di sovrapposizione, l'area di armatura non deve superare Acnax = 0,04 Ac, essendo A, 'area della sezione trasversale di calcestruzzo. | Deve isultare inoltre che la percentuale geometrica p di armatura | NTcO8 i §74.6.2.2 longitudinale, con p rapporto tra l'area dell'armatura longitudinale ¢ l'area della sezione del pilastro, deve essere compresa entro i seguenti limiti (Figura | 2.2.1): | | 1% 32 mm occorrera adottare particolari cautele negli ancoraggl e nelle sovrapposizioni. | £089562.1 Per tenere conto della penetrazione dello snervamento per effetto delle | deformazioni cicliche post-elastiche, in classe di duttiita alta la lunghezza di ancoraggio delle armature ancorate allintemo del nodo trave-colonna | del dovranne essere misurate a partire da un punto a distanza Sd, dalla facci nodo, essendo dy il diametro della barra longitudinale da ancorare. 103 mature longitudinali in un pilastro (NTC 08 § 7. Figura 2.2. EDIFICI ~ PILASTRI 104 DETTAGLI COSTRUTTIVI DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO | Se sotto l'azione del sisma la forza assiale su un pilastro é di trazione, [a nro 08 | §7.46.2.2 _ lunghezza di ancoraggio delle barre longitudinal deve essere incrementata del 50%, Armature trasversali dei pilastri NTC 08 | Il diametro celle staffe non deve essere minore di 6 mm e di % del diametro §41.6.1.2 massimo delle barre longitudinal i wre 08 | Il diametro dalle staffe di contenimento e legature deve essere non inferiore a6) | $746.22 mm ed il loro passo deve essere non superiore alla pit: piccola delle quantita | i seguenti: I og |= 113 e 1/2 del lato minore della sezione trasversale, rispettivamente per ' CD’A’e CD'B": | | > 125 mm @ 175 mm, rispettivamente per CDA" ¢ CD"B"; | i - 6 e 8 volte il diametro delle barre longitudinali che collegano, bE | __tispettivamente per CD'A’ e CD'B”. | o£ wroos | Le armature trasversali devono essere poste ad interasse non maggiore di 12 i S4164.2 volte il diametro minimo delle barre impiegate per I'armatura longitudinale, con | Il un massimo di 250 mm. NTC08 Nelle zone critiche devono essere rispettate le condizioni seguenti (Figure § 74 2.2.4 e 2.2.5): le barre disposte sugli angoli della sezione devono essere contenute delle staffe; almeno una barra ogni due, di quelle disposte sui lati, deve essere trattenuta da staffe interne o da legature: le barre non fissate devono trovarsi a meno di 15 cm e 20 cm da una barra fissata, rispettivamente per CD'A" e CD'B". ‘Si devono disporre staffe in un quantitativo minimo non inferiore a: fb per CD"B" (zona etitica) ¢ per CDA" al di fori della zona critica 0.08. fabs yer CD*A" (nella zona critica) i a aoanonpei i in cui: i Ay @ area complessiva dei bracci delle staffe (Ay @ da intendersi come Vrarea della sezione trasversale della barra con cui é realizzata la staffa | per il numero di lati della staffa); 105 ‘} } lato minore della sezione trasversale; 175 mm, /3 del lato minore della sezione trasversale, 125 mm; 6 volte il diametro minimo delle barre longitudin: 8 volte il diametro minimo delle barre longitudin: 2 de Ags min {1 Ages min {1 oy a 4) x ry i he } ‘ i i 106 DETTAGLI COSTRUTTIVI DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO by la distenza tra i bracci pid’ estemi delle staffe; s @ilpasso delle staffe. Llespressione @ valida solo per staffe semplici quadrate. Si consiglia di seguire quanto indicato nel'EC8 per tutti gli altri casi (si veda quanto osservato nel | Commentario AICAP [10}) | Nod trave-pilastro wreoe | Si definisce nodo la zona del pilastro che si incrocia con le travi ad esso $7443 concorrenti I nodi, che possono essere di sommita o interpiano, si distinguono in: = nodi interamente confinati, casi definiti quando in ognuna delle quattro | facce verticali si innesta una trave; il confinamento si considera realizzato | quando, su ogni faccia del nodo, la sezione della trave copre per almeno | i 3/4 Ja larghezza del pilastro e, su entrambe le coppie di facce opposte | ! del nodo, le sezioni delle travi si ricoprono per almeno i 3/4 dellaltezza | (Figura 2.2.6); - nod! non interamente confinati: tutti i nodi non appartenenti alla categoria precedente. La resistenza del nodo deve essere tale da assicurare che non pervenga alla rottura prima delle zone della trave e del pilastro ad esso adiacenti. Per questo motivo, sono da evitare, per quanto possibile, eccentricita tra lasse della trave @ ase del pilastro concorrenti in un nodo. Le zone di possibile localizzazione del danno (Figura 2.2.7) sono principalmente: (i) j punti di attacco ai nod di travi e pilastri; (i) i nod | Le rotture dei nodi sono assolutamente da evitare, dato il loro carattere fragile @ poiché, vanificando i criterio di gerarchia delle resistenze tra travi (che devono essere deboli) e pilastri (forti) possono dar luego a meccanismi del tipo piano debole (Figura 2.2.8). La resistenza dei nodi é affidata essenziaimente alle armature dei pilastr. ‘Sono pertanto da evitare ancoraggi delle armature e sovrapposizioni all’interno della zona nodale. E inoltre necessario disporre, nei pilastri, almeno una barra longitudinale irtermedia tra quelle d’angolo. 107 Figura 2.2.7 - Localizzazione del danno ai nod: 4) raggiungimento della massima capacita rotazionale all’estremita delle travi; ) raggiungimento della massima capacita rotazionale all’estremita dei pilastrl Figura 2.2.8 - Collasso dei nodi: a) espulsione de! copriferro; b) rottura a taglio bos (fonte: Reluis 2009) t

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