Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Anna Frank una ragazza tedesca di origine ebrea, nata a Francoforte nel
1929, che, prima di morire a soli 16 anni nel campo di concentramento di
Bergen Belsen, ci insegna il valore della bont nonostante il mondo
disumano in cui si trova a vivere.
Perseguitati dai tedeschi, per la loro origine ebraica, lei, la sua famiglia e in
seguito la famiglia Van Daan e il Dottor Dussel, furono costretti a stare
nascosti in un alloggio segreto, fino a quando furono scoperti dalle SS.
Arrestati e portati nei campi di concentramento, la madre di Anna mor di
consunzione e, un anno pi tardi, morirono Margot e Anna, di tifo. Tre
settimane dopo la loro morte (1945) gli inglesi liberarono Bergen Belsen.
Il diario di Anna Frank, fu trovato nell'alloggio segreto e consegnato, dopo
la guerra, al padre di Anna, unico superstite della famiglia.
Fu pubblicato ad Amsterdam nel 1947, col titolo originale Het acherhuiscil
Il retrocasa.
Riassunto
scuolalodivecchio.it
Studiare la storia di ieri ... per non essere
indifferenti oggi!
scuolalodivecchio.it
ATTIVIT
scuolalodivecchio.it
Cinque commoventi citazioni de Il diario di Anna
Frank - Cinque cose belle
cinquecosebelle.it
Oh, triste, molto triste che per lennesima volta si confermi il vecchio
principio: Se un cristiano compie una cattiva azione la responsabilit
soltanto sua; se un ebreo compie una cattiva azione, la colpa ricade su tutti
gli ebrei.
Una grande metamorfosi per lumanit
Pessimismo e speranza nellalloggio segreto
Una delle cose che pi saltano agli occhi nel diario di Anna, un diario scritto
nello spazio di due anni, la maturazione della ragazza, una maturazione
legata non solo al naturale scorrere del tempo, ma anche alla condizione di
vita a cui costretta: la clandestinit, il vedere costantemente la propria
esistenza appesa a un filo, il rimestare sempre negli stessi argomenti che
deriva da una vita da confinata la fanno crescere presto, pi del dovuto. In
lei, almeno a tratti, lucidit di analisi e allo stesso tempo uninnocente
ingenuit si mescolano luna con laltra, dando vita a frasi che possono
apparire a prima vista banali, ma nascondono una verit pi profonda,
talmente semplice e scontata che gli uomini finiscono spesso e volentieri per
dimenticarla.
Coloro che hanno una religione possono ritenersi felici, perch non a tutti
dato credere a cose sopraterrene. Non neppure necessario credere alla
punizione dopo la morte; il purgatorio, linferno e il paradiso sono cose che
molti possono non ammettere; per una religione, non importa quale essa
sia, mette luomo sulla buona strada. Non si tratta di temere Iddio, ma di
tener alto il proprio onore e la propria coscienza. Quanto sarebbero buoni gli
uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti
della giornata e riflettessero a ci che v stato di buono e di cattivo nella
loro condotta! Involontariamente cercheresti allora ogni giorno di correggerti,
ed probabile che dopo qualche tempo avresti ottenuto un risultato.
cinquecosebelle.it
I bambini durante l'Olocausto
ushmm.org
Nella loro folle ricerca di "sangue puro ariano", gli esperti della razza delle SS
ordinarono che centinaia di bambini, nella Polonia e nell'Unione Sovietica
occupate, venissero rapiti e trasferiti in Germania per essere adottati da
famiglie considerate 'adeguate' dal punto di vista razziale. Nonostante
queste decisioni fossero basate su princpi ritenuti 'scientifici', spesso,
invece, capelli biondi, occhi azzurri e pelle chiara bastarono a "guadagnarsi"
l'opportunit di venire "germanificati". Inoltre, molte tra le donne polacche e
sovietiche che erano state deportate in Germania per lavorare ebbero
relazioni sessuali con uomini tedeschi, spesso costrette con la forza.
Inevitabilmente, molte di loro rimasero incinte e, nel caso gli "esperti'
determinassero che il nascituro non avesse abbastanza sangue tedesco,
venivano costrette ad abortire, oppure a partorire in condizioni tali da
garantire la morte del neonato.
Dopo la resa della Germania nazista, che pose fine alla Seconda Guerra
Mondiale, i profughi e i rifugiati cominciarono a cercare in tutta Europa i
bambini dispersi. Migliaia di orfani si trovavano a quel punto nei campi
profughi, mentre molti bambini ebrei sopravvissuti erano fuggiti dall'Europa
dell'Est, unendosi all'esodo di massa (Brihah) verso le zone occidentali della
Germania occupata, e dirigendosi poi verso Yishuv (la zona d'insediamento
ebraico in Palestina). Grazie alla Youth Aliyah (Immigrazione Giovanile), a
migliaia emigrarono nello Yishuv e poi nello Stato di Israele, dopo la sua
costituzione nel 1948.
ushmm.org
Occhi di Bambino - Antonella Ruggiero e "Orchestra
e Coro Under 13"
youtube.com
Giornata della Memoria: poesie, canzoni e brani
per ricordare
pianetamamma.it
Se questo un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un s o per un no.
Considerate se questa una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza pi forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi, Se questo un uomo, 1947)
Shoa
"Difficile da riconoscere, ma era qui.
Qui bruciavano la gente.
Molta gente stata bruciata qui.
Si, questo il luogo.
Nessuno ripartiva mai di qui.
Fino al cielo?
Si.
Era terribile.
Questo non si pu raccontare.
Nessuno pu
immaginare quello che successo qui.
Impossibile. E nessuno pu capirlo.
e anche io, oggi...
Judenrein
"Da allora, senza segni premonitori,
Questa lenta agonia di continuo ritorna:
E fino al momento in cui
Non si racconta la mia terribile storia
Il cuore imprigionato dentro di me brucia"
JUDENREIN di SANDRA BIANCO
Vizio di forma
"Erano cento
Erano cento uomini in arme.
Quando il sole sorse nel cielo,
Tutti fecero un passo avanti.
Ore passarono, senza suono:
Le loro palpebre non battevano.
Quando suonarono le campane,
Tutti mossero un passo avanti.
Cos pass il giorno e fu sera,
Ma quando fior in cielo la prima stella,
Tutti insieme fecero un passo avanti.
"Indietro, via di qui, fantasmi immondi:
Ritornate alla vostra vecchia notte":
Ma nessuno rispose, e invece.
tutti in cerchio, fecero un passo avanti."
PRIMO LEVI incipit di "Vizio di forma"
Auschwitz
Son morto chero bambino
son morto con altri cento
passato per il camino
e adesso sono nel vento.
Filo Spinato
Su un acceso rosso tramonto,
sotto gl'ippocastani fioriti,
sul piazzale giallo di sabbia,
ieri i giorni sono tutti uguali,
belli come gli alberi fioriti.
E' il mondo che sorride
e io vorrei volare. Ma dove?
Un filo spinato impedisce
che qui dentro sboccino fiori.
Non posso volare.
Non voglio morire.
Peter, bambino ebreo ucciso dai nazisti nel ghetto di Terezin
Infanzia miserabile
Infanzia miserabile, catena
che ti lega al nemico e alla forca.
Miserabile infanzia, che dentro il
suo squallore
gi distingue il bene e il male.
Laggi dove linfanzia dolcemente
riposa
nelle piccole aiuole di un parco
laggi, in quella casa, qualcosa si spezzato
quando su me caduto il disprezzo:
laggi, nei giardini o nei fiori
o sul seno materno, dove io sono nato
per piangere...
Alla luce di una candela maddormento
forse per capire un giorno
che io ero una ben piccola cosa,
piccola come il coro dei 30.000,
come la loro vita che dorme
laggi nei campi,
che dorme e si sveglier,
aprir gli occhi
e per non vedere troppo
si lascer riprendere dal sonno...
La farfalla
L'ultima, proprio l'ultima,
di un giallo cos intenso, cos
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
cos gialla, cos gialla!
l'ultima
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sar gi la mia settima settimana
di ghetto: i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere del castagno
nel cortile.
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell'altra volta fu l'ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
Pavel Friedman (1921 1944)
La paura
Di nuovo lorrore ha colpito il ghetto,
un male crudele che ne scaccia ogni altro.
La morte, demone folle, brandisce una gelida falce
che decapita intorno le sue vittime.
I cuori dei padri battono oggi di paura
e le madri nascondono il viso nel grembo.
La vipera del tifo strangola i bambini
e preleva le sue decime dal branco.
Oggi il mio sangue pulsa ancora,
ma i miei compagni mi muoiono accanto.
Piuttosto di vederli morire
vorrei io stesso trovare la morte.
Ma no, mio Dio, noi vogliamo vivere!
Non vogliamo vuoti nelle nostre file.
Il mondo nostro e noi lo vogliamo migliore.
Vogliamo fare qualcosa. E vietato morire!
Eva Pickov - anni dodici - morta il 18/12/1943
RISORSE UTILI
pianetamamma.it
ATTIVIT
Scegli una poesia , parafrasala, memorizzala e
illustrala.
La Shoah dei bambini
raistoria.rai.it
Questo documentario del 1992 ricostruisce lorrore vissuto dai bambini ebrei
durante il nazismo.
Partendo da una pagina del Diario di Anna Frank, che riporta gli obblighi cui
essi erano sottoposti, vengono raccontati (con disegni, testimonianze e
drammatiche immagini) anche episodi dabbandono dei minori da parte dei
genitori, nella speranza di salvare loro la vita.
raistoria.rai.it