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,,, -'coLLANA ECONOMICA-

:, tlEI y VADE MECUM ) DI TECMCA itIILITARn


.: Vis G. D'Alzsno, 9 - BEI{GAMO

- Crcdcre
- Obtredirc
- Comltattbro

rye' ws&ttfit,
I.
per''specializzti
' , ,t. .i:

MARCOI\I

al ( Vade

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U
_.COLLANA ! 1C O N O M I C A -COLLANA EC O N OMIC A ..
DEI ( VADE llBCt,lI )) Dl TECIIICA
DEI ( YADE MECUM)) DI TECMCA MILITARI,]
Leducazione lascista, torroefrv dei citi adino_sotdato
Via G. D'Alzano, 9 . BERGAMO
dello
fmpero, e I istruzionc rechica m;tira].c, tor.mativa
del comlal-.
teDte devono essere insegnate, negii ambient scuob (e.f,;l{ - Credere
Reggimenti, l,egioni), seguendo, colne in quatsiasi scuola,
un. { - Obbedire
testo adatto che svolga sinteticamente il programma,
sia dl - Combartero
gulda agli istruttori, ma soprattutto serva
ai giovani pcr lo
s{udio e la prclarazione al combaltjmento.
I seguenti V(rale kxeclLn, sempre aggiolnati con tutte le ,l
va_
rianti pi recenti, ricchi ati illustrazioni, economicissiml,
devoDo
costltuire dZ coreal,o di ciascuno se si vuole oberare in profolli
dit c raggiungere rjEulla{i concrprl:
VADE MECUM di ietruzione generale rrrilitare - 80 iltu-
Idfr, hluturr'
atrazioni e 4 tavole q colori (Cultura fascista _ Regota_
meDti militari - fstruzione fomale - Le armi della fanteria
- Addestmmenlo tattico delta squadra fuciljeri _
perspocializzati
La !,an_
terla contro i Cari Armati - Le pattuglie _ Sicurezza in
marcla e in stazione - Stima dUe distaze _ L@vori del
cmpo di battaglia - Scherma di baionetta _ .dtteDdameto
MARCONISTI
- ifesa chimica e nebbiogeni - Servizi -
lnni e can-
zo\i . . , . , L,4,_
Appendic per specialLzz.r,ti : DC APPENDICE
l, - Mitraglicri (Breda 3? - Brecla 38 per carri s.rmati al ( Vadle Mecum dl istruzioDe generale militaie,
- I'iat 14185 e Tio contraelei) e
Squadra trortsi
. da 45 - 15 i[urtrazioni L. 1,80 (!otto,
II. - Tra6mettitori - (Mezzi animati: staffette. colombi.
cani - Mezzi ottici: banatine,appalil,i fotoplettricl
pe! fanteria, artiglieria e genio, segnalazione con
T
' aerei, artiflzi - Mezzi elettricii apparati telefonlci
per fantelia e.artiglieria, ccrtralini, teleglaIo). l
Metodo per impalare presto i segni Morse - 18
illustr.azioni L. 1;80 (nftto)
III. - Csrrisri - rneccaismo e condotta dei calli L BB/8E
- M. 11139 - M. 13,/40 - Autoblindo 40 - 12 illl- Edizione..,Anno XXI
strazioni L. 1,80 (nctto)
segv.e ik IIa pclgi a di cpertincl.
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NOZIONI DI ELETTRICIT

MAGNETISMO - TELEGRAFIA - TELEFONIA

Elettricit. - Si anmette comunemente che 1a ma-


teria, sia costituita da11a"riuuione di particelle piccolis-
slme chiamate atomi,.
L'atomo molto piccolo (un grammo di idrogeno oer
esempio contiene 6oo.ooo miliardi di miliardi di atomi) ma
a sua volta composto dalla riinione di particelle rli elet-
tricit ancora pir piccole chiamale elettroni e Proto;-
L ' a t o m o a s s o m i g l i aa l s i s t c m as o l a r e : a l c e n t r o d e l -
l'atomo, al posto del so1e, vi un nncleo. Intornb a que-
sto nucleo girano a distanze diverse, come i pianeti intor-
no a1 so1e, gli. elettroni.
- Gli eletlroni sono particelle di elettricitt, negalina men-
he il nucleo (protoni) eleltrizzato bos|i,1)amente .
G1i elettroni ed il nucleo si attirauo reciprocamente,
mentre gli elettroni respingono gli elettroni.
Normalmente iu un atomo le particelle di elettricit
negativa (elettroni) sono perfettamente equilibrate dalla
elettdcita positiva del nucleo (1'atomo neutro); qtando
vi sono meno elettroni che protoni, l'atomo cadco di
eletkicit positiva; quando vi sono pi elettrori che pro-
toni, l'atomo carico di elettricit negativa.
Vi sono atomi, specialmente dei metalli, in cui gli elet-
troni hanno tendenza a sfuggire dall'atomo di cui fanno
pae per passare in ul1 a1t!o atomo.
4 5

Se, in conseguenza, qualche elettrone di un atomo vlcini, e cos via. G1i atomi pi vicini a1lo zinco attireran-
neutro passa in un altro atomo neutro, avverr. che il pri. no g1i elettroni degli atomi di zinco negativi ll fenomeno
mo atomo diventer fositito (per deficienza di elettroni) continuativo, poich i1 sale ammoniaco continua a reu'
ec1il secondo negatino (per esuberanza di elettroni). I,'a- dere il carbone positvo e 1o zinco negativo, in rhodo che,
tomo diventato positivo attira g1i elettroni che sono par, tanti elettroni ha in pir io ziuco quanti in meno ne La
ticelle di elettrict negativa. il carbone.
I1 fenomeno si svolge anche se g1i elettroni andasselo
Pila - Corrente elettrica. - Si abbia un bicchiere dallo zinco al carbone attraverso il filo metallico e dal
con una soltlzione di sale ammoniaco in cui sono stati in. carbone allo zinco attlavclso slla soluzione
trodotti un bastoncino di carbone ed un cilindretto di Questo passaggio di elettroni attlaverso il 1o metal-
zinco (fig. r-a). In clueste condizioni i1 sale ammoniaco lico costituisce ci che si chiama couente eletlrica. La
ha la, proprieta di prendere ura parte degli elettroni del velocit con la quale avviene questo passaggio di elettro-
carbone e c1i aggiungere degli elettroni allo zinco. Quin- ni grandissima.
di i1 carbone diventa positivo e 1o zinco diventa negativo. Dopo un breve {unzionamento della pila cos costi
Il dispositivo esaminatocostituisce uua fila. Ne1la f- tuita, si sviluppa nel suo interno delf idrogeno, che va a
gura r-b) rappresentato il simbolo della pila impiegato clepositarsi sul carbone; esso in un primo tempo ostacola,
negli schemi. e impedisce poi, i1 movimento degli elettroni, per cui 1a
Riunendo il carbone allo zinco con un filo metallico corrente elettrica dininuiscc a poco a poco, sino a ces-
(figtra r-a) gli elettroni degli atomi neutri de1 filo metal- sare completamente.
lico, vicini a1 carbone, passeranno negli atomi positivi.del Per evitare questo inconvenieute si circonda i1 baston'
carbone e li renderanno neutri. Ma, a loro volta, g1i atomi cino c1i carbole con un siLcchettocoenente de1 biossiclo
del filo metallico abbandonati dagli elettroni, diventeran- cli mangancse (defolorzaatLe)che ha la propriet di as-
no positivi ed attreranno gli elettroni degli altri atomi sorbire, per un tempo piuttosto notevole, f idrogeno.
I.a pila descritta chiamata pila l-eclanch. I.o z'inco
ed il carbone si chiamano elettrodi dell'a pila, i loro estre-
mi si dicono boli, ed ll liquido in cui sono immersi si
chiama eleLtrolito.
Le pile Leclanch sono rese trasportabili, immobiliz'

ffiil,
zando i1 liquiclo per mezzo di una sostanza gelatinosa, op'
pure con del cotone idrofilo, e si chiamano alTota pile a
jn= secco.

) Inteueit. Tensione ' Reeistenza. - L'i'ttlensitt' de\Ia


.a)
cortete misurata dai numero degli elettroni, che pas-
c-, frr. z sno attraverso il fitro metallco in un minuto secondo Pla'
6
z

rente lettrica, si chiamano isolanti (qtarzo, mica, vetro,


ticamente per non si dice che f intensit, della corrente
ebanite, paraffi[a, ecc.).
per esempio di r.ooo.ooo di elettroni a1 urinuto secondo,
I corpi che lasciano passare 1a corrente, pi o metro
ma si misura la corrente it Ampre (A), o in sottomul-
faciimente, si chiamano conduttoti (argento, rame, i me-
tipli di Ampre : u milliampre (m A) un millesimo dj
tal1i e 1e leghe metaltriche in genere, 1e soluzioni saline,
Ampre; un ncroantfre (q. A) un milionesimo di Am-
ecc.).
pre.
G1i elettroni nel passaggio attraverso i corpi condut-
Per dare uu campione della intensit di un Ampre, si tori urtano contro g1i atomi costitutivi dei corpi stessi e
pu dire che ha f intensit di r Ampre la corrente che si producoDo calore.
verifica in u11filo di rame collegato a1 bastoncino di rame La difficolt di movimento degli elettroni attraverso i
ed a1 cilindro di zinco della pila gi considerata, quando mrpi, limita il uumefo degli elettroni stessi che.possono
la lunghezza dcl fi1o sia di 9o metri e la sua sezione equi. attraversare il corpo nel1'unit di tempo, limita cio la
valente a r milliuetro quadrato. irteflsita de[a coerte elettdca. La difficolt che incon'
. Si chiama circailo f insieme di tutti i conduttod pe!- trano g1i elettrotri a circolare attraverso g1i atomi di un
corsi dalla stessa corrente. corpo si chiama resislenzaelelLrca.
La corrclte ne1 fi1o di rame che collega gli elettrodi Pi grande 1a sezione di un conduttore, pi piccola
della pila tlovuta all'eccesso di elettrodi ne1lo zinco, ed la sua resistenza elettrica, poich gli elettroni hanno
al difetto di elettrodi nel carbone. Questa difierenza tra maggiore posto per attraversare il conduttore stesso.
1e condiziori de11ozinco e clel carbone, che agisce come Quanto pi un collduttore 1ungo, maggiore la sua
una pressione o lens,one e provoca il passaggio degli e- resistelza elettrica, poich la difficolt che incontrano gli
lettroni, detta anche di,ffercnza d.i polenziale, Qaanto clettroDi per attraversarlo prolungata maggiormente.
maggiore questa difierenza di condizioni, o tensione, o La resistenza elettrica si misura in Ohm; per dare utt
difierenza di potenziale, tanto pi intensa la corrente campione de1la resistenza di r Ohm, si pu dire che tale
che re deriva. La tensione o difierenza di potenziale si la resistenza di un conduttore di rame lungo 60 metri e
misura praticamente in Tolf (V). di sezione equivalente a r millimetro quadrato.
Nel1a pila considerata la difierenza di potenziale di Si verifrca che tra 1a difierenza di potenziale I/ (misu-
circa r,S Volt. rata in Volt), I'iotensit di corrente (misurata in Aorp-
re) e 1,aresistenza R (misurata in Ohm), esiste la seguente
Perch un filo metallico sia percorso da ufla couente
relazione: V:RxI. Questa relazione si cbiama legge di
elettrica occorre, in sostanza, che ai suoi estremi sia ap-
Okm.
plicata una tensione o difiereuza di potenziale.
Vi sono dei corpi che lasciano ayvenire pi o meno Regolazione della corrente - Reoetati. - Occorre
facilmente il passaggio di elettroni di atomo in atomo so- spesso variate f intensita de a corrente che circola in u:r
,
pra descritto, e altri corpi invece che impediscono tale cllculro.
passeggio. Questi corpi, che aon lasciano passare 1a cor- Ci si fa generalmente variando la resistenza del cir'
g

cuito mediante inserzione di resistenze variabili, costi-


tuite di materiale adatto, dette teostali. Una resistenza mero de1le pile collegate in parallelo. La difierenza di po-
variabile, generalmente costituita da un fi1o di cui si tenziale esistente tra i bastoncini di carbone e qrrelli di
varia 1a lunghezza, Questo flio avvolto a spirale, con ziuco ugrrale a qr-re11a
di urra sola pi1a. Aunenta invece
asse rettilineo o crcolare, ed un contatto mobile, mano-
vrato per mezzo di rrn pomello permette di variare la re'
sistenza. Ne1la fig. e-a) rappresentato un reostato: i due
serrafili I B fanno capo ad un estremo de11aresistenza
e r l a l c o n t a l t o m o b i l c ; r r e l 1 ap o s i z i o n er a p p r e s e n t a t ai n
figura, la resistenza iuclusa, sarebbc quella data dal 6lo
del lrettg di bobinr ,4 C. Nclla fg. .2-i,) rappresentato
il simbolo usato fleg1i schemi per rapprcsentare un reo-
stato.
Capacir tlcllc pilc e loro collegarnento. - Aumen-
tando le superfic dcgli elettrocli, si aumelrta il numero
b)
di elettlor-ri che c1al carbole vanno attraverso il sale am-
moniaco allo zinco, e attraverso il filo esterno che collega
i1 carbone con 1o zinco,pu passareuna corrente pi in- ng. 3
tensa.
Dopo un periodo pi o meno lungo di funzionamento la capacit, cio il numero degli Ampi'rc-ora, che sar u-
1a tensiole della pila comincia a diminuire, e finisce (per guale a quel1a di una pila moltiplicato pcr il numero delle
esempio dopo 3oo ore) coll'annullarsi. pile (fis. :).
Se durante questo tempo f intensit de1la corrente sar Le pile si collegano in sede, connettcncloi1 carbone di
stata mantenuta costante, i1 prodotto di questa inteosita, una pila con 1o ziuco dell'altra, e cos via (fig. 4).
espressa in Ampre, per la durata del1a scadca, espressa Gli elettroni presi da1carbone della pr inra pila vengono
in ore, misura iu Ampre-ora (L O) la ca,bacildella pila. trasportati, da1 sale ammoniaco, sul cilindro di zinco della
Collegando diverse pile si costituiscono le battee di stessa pila, ed attraverso il filo di couucssioue vanno sul
PiIe. carbone del1a seconda pila, dove-vcngouo tlasportati sullo
Il collegantento delle pile pu essere fatto in serie ed zinco de1la pila stessa, e cos via. Si avr quindi che tuttr
it ftr,rallelo. gli elettroni pnclranno a finire su1lo zinco dell'ultima piLa,
I,e pile si collegano in .parallelo unendo tutti i baston. cio questo elettrodo ricever un numero di elettloni tante
cini di carbone insieme a tutti i cilindri di zinco insieme. volte pi grande, di quello che si verifica con una sola
In tal nodo si ha una corrente di intensit uguale a pila, per quante soo le pile. La dlfrerenza di potenziale,
quella che dareblrc una sola pi1a, moltiplicato per i1 nu. tra il primo carbone e 1'ultimo zinco, tante volte quella
di una sola pila quante sono 1e pile collegate i.n serie.
.ro

galvanor4etro ,4 segnala un passaggio di corrente. f1 senso


Spesso 1e pile collegate in serie vengono unite fra loro di questa corrente, rivelato dal senso del movimnto de1-
in un blocco unico, per mezzo di una speciale sostanza i- f inclice de11o strumento, lo stesso de11acorrente che

'tr"...;L/.t:

a)

) --+--]l---lr
fig. + fig' s

solante col]tcrluta in una scatola di cartone (fig. S), bloc- fig. 6


co che costituisce una batteria di pile.
sarebbe data da urla batteria connessa allo strumento col
Accumulatori: AL rIoMBo. - Si abbia un vaso di polo positivo dalla parte della lastra ,4 c col negativo da1la
parte della lastra B.
vetro con una soluzione di acido solforico i: acqua distil-
lata, nel1a quale siano immerse due {astre di piombo I e Questa corrente continua per nr-r certo tempo, poi di-
B (fis. 6). minuisce, e quindi cessa, mentre 1e due lastre cli piombo
Per mezzo c1idue pile collegate in serie, si faccia pas- ritornano allo stato primitivo.
sare 1a corrente attraverso 1'acqua acidulata. A questo sco- Si deduce che il sistema formato da due lastre di oiombo
po basta portare la manetta de1 comautatore M sul con- immerse nell'acqrraaciduata, dopo cssclc slato aitraver-
tatto D. sato dalla corrente, costituisce una specie di pila.
Per eftetto de1 passaggio c1e1lacorrente, una parte del- Questo apparecchio si chiama accuttulatore, ed. 11 li.
l'acido solforico si decompone e dei gas si sviluppano su1- quido in cui sono immerse 1e lastre si chiama elettrolito,
1e due lastre di piombo, 1e quali accluistano uu colore spe- come quello de1le pi1e"
ciale. Precisamente: la lastta collegata a1 polo positivo Quando si fa attraversare 1'accumulatore dalla corrente
de1la batteria diventa di colore bruno, mentre l'a1tra, co1- erogata dalla batteria di pile, si dice che l,accumulatore
legata ai noo ttegativo. diventa grigia si carica, mentre quando esso eroga la corrente di cui
Dopo qualche tempo, se si mettono in comunicazio[e, capace,si dice che I'accurnulatoresi sccrica.
attraverso la resistenzaR, le due lastre di piombo, spo- Se dopo avgre scaricato l'accumulatore. 1o si a at.tta-
stardo la manetta tI del commutatore sul cotatto C, il
versare ftovamente dalla corrente, l'accumulatote si ca_ cio in serie ed in !ara11elo. Ci'ca la tensione dl1e batte'
rica d; truovo e pu erogare nrlovamerte corre.te elt- rie di accumulatod e f irrteosit di corrente che esse pos-
trica. soro eros{e, valsoro le stesse.orsjderazioni fatte sl col-
11 r)olo psitivo del'accr1^tore du.arte la scarica leeamerto
- delle ile.
qre11o collesato dranie a cr.a al !o1o posidfo dells P s l a . . r i " t d L q l i - c c r m u l . t o - i D o D s i a d o p e r a r r od r
L , a r r " _ i ,x:! . l " g J n e r r e p p r i r ' l o r , i j r i ! o ordinario 1e pile, comc stato sopra considerato, ma si
La cdica e la scarica scinoaccorlrJasDateda modifica' adoperano altri geratod d corrente continus, e coe le
zioni climiche dcgli elettrodi. di'amo oppre si utilizza colfentc alternata raddrizzata.
Il recipi!te che cortiere l'accuDlatore a1 piombo
G1i clettrodi clegli acclr]1latori in pratica ron soro pu esser di 1'trc, celluloide, ebanite o di altra maieda
formatj da vcre e propric lastre di pjod,o; essi seDeral-
isolate (fig. 7).
m.rte sono costiluiti da ln'rrDralllra meiallica a foma ili
griglja, 1e ci Daglic sono ric pite di na Dast. sp{iale
(ossdi di fiombo), chc costltuisce la terja attil'a desli
eletlfodi e cle frlccipa a1l reazioe chirca.
^nalosarrc,rte a quanto siato detto irer ln pila, se si
rarica n iL'.urlliatore crogando da esso !a correte di
intensil coshte siDo a che la tensione si tidce a r,8
Volt,.il prodotio di questa jntcsit spless in -{mpre
per l .lrr^tx della scarica espressain ore, misur" rt Labv
cil' dell'ac.umlatore in Ampre-om.
llesli acct1lnltori a1 piombo ordiDari, f intetrsita di
coreqie massima per la carica e la s.ari.a data dalla
loro capacit di\,isa per ro' i altri teiid la durta dellr
caca e de11ascarica ror <lcve oidinari"mdte essere m-

Cos ur accllnrdatore da 60 A O, pu erogare a cor-


rcnte massina di 6 Atnpe.
fic.7
v ertenente 1a capacit degli a.cttulatoti dipdde
d]a sulcrficie .esli elettrodi ba$ata .lali'acido Perci Ar, F!RRo Nrcnn,. - Gl accunrulatod a1 iero ichel
Tref a crtarc 1^ capact dgi acclatori' serza esa- risltdo chiusi conpleta ente in recipent di laflierio
serarne lc .linensioni, inrece di due sole lastre, si mettono di acdaio nicheiato'ed oDdulato ed hanDo come eletim'
ttue seric rli lasire aitemate Le lastre <li ciascla sede lito uoa soluzion C porassa. L'elettrodo Positivo for-
sono collegatc tra loro nato da u1la sed d piastre, ciascDa co rcsta da tu-
G1i acctlmlrlatori si collegano tra loro come le pile, betti o saccbetti di lamieriuo di cciaio coltencnti idrato
di nichel e l1iche1pro; in qualche tipo, a posto -del ni
chel puro, vi srafic. L'elettrodo nesativo forato da ferro (masnetite) che ha la propet di attrarre alctlni
una scrie dj piasire, ciascura composla da sacchetti rer corpi, come i1 ferro e I'acciajo.
tangolari perforati corterenti ses.liossido di feo. l,c calamite 4rtificiali sono dei Dezzi di eccjiio di for-
na divcsa (a ferro rli caallo, a spraDsa rettihrea, ecc.)
che hanno acquistata la stessa proFict in scguito ad un
imti3lnento elcthico speciale.
Ifl gerer:lle tutte 1e calamite preseDtano dtte poli, 1
nord ed i1 sud; i poli ilello siesso rome di rcspiflsono e
qelli di nomc contrario di attmggotro.
Un pe?,zod1 ferro, posto 'clf interro di ttm bobina
percorsa ila corrente, acquista .nch'esso le propriet de1le
calanite, cics attira i pezzi di fcrro, acciaio o ghisa e pre'
setria i due poli trord e sd. Peld se si inteirope la cor-
rente, i1 feo perile queste propriet.
Se si fa passare la correrte in sefto mntrnlo, i1 ferro
:- -::== sj cralnjtcr r1i riovo, lla i' senso contrado: qtello che
' . i n , e. r r r o ' o i o . 1 . , 1 i \ r r ' | " l u . u d . ( v i ' e v a a x .
lrDRocr,AMlrD. - Ur1 nucteo di lerro a!-volto da
na bobina si chiana elettro@lanrita. llDa elettrocalamita
fic. 8 !u avere una o due bobine (fis. 9). Nel secotrdocaso si
ha ul1 unico 1rcleo picsato a ierfo d sva11o o due di'
,{a fine del1a carica l'ac.unulatore al feo nicel stinti rtclei riniti da ur pezzo .li lerro dolce.
rassiunse na difierenz! di potenziale di r,7 Vo1t. Chamasi ar?narlrla od, lncon ni fezzo di ferro dolce
Gli accumulatori al lerro nclel, per 1a toro maggiore l, cle si pore davartj a1lc estrcmitit polad del Ducleo
robustezza materiale, e pi fa.ile autelrzor! (fis. e) in una posiziore che dieesi rl rifoso, ed desti-
n, con-
froDto degli accruulatori ai piombo, so11onolto aalatti, e l1ato ad essereatfirtto qundo il filo rlell bobir!. attra-
i.
frEfeIL:li qu.l rer ', oti canIxl n.il:,ar:.
Nelk fig. 8 raptresentata 1a se,ione di
latore al ferro rriahel c ra batteria .li accumulato a1

Calamite. Vi sono dc spece di calanite I cala,


mire ndt rali e cdldktite dtLifLcidli.
I,e calamite ratural soDo costitllite da un ntua1e di
fig- s
-versaio dalla corrente elettrica. ?e. ricondune llarma- Se si vuole auentrre il numero di elettror dell'estre-
tL'ranella rGizione dirc.o, an.cDa ce*r Jacorror., ,; mit negativa, bisosr lr loro posto aunent:Lndore le
' n ' p r e s J , ' d n o ' l a i l l , l - c u j t < r - i o n e d i c e s jc o m u D e m e D t e diensio11i. Si possollo tjllzzare allo scopo del1e lastre
loiza dntasonhta.
I1 sahohom.tro, (apparecctio destinato a far coro- Due d qnesie'lastrc al:Iacciatc,n-. e qual si trova un
s c e r " ; l . p r s s a S c i o n I a c o e n r e t u n S o u n c o o t t D | l o r ee ezzo che rLo11 lascja irassare1a corrente(arja, carta paraf-
_b _.li f i l a t e , m i c a , ( c . ) c o s t i t i s c o r ou n . o D d , , s a 1 o / r . L e d u e
g . ' o l c o D s . : t ej D u n a q o m d g r a r : c o, {
inperniato orizzontalnente o verticatn1ert at ccntlo di lastre si chiarnano dflrature de1 condcnsatorc, e 1 niezzo
un tclaietto, attorno al q11ale avvolto a p spire tltr fito intcrposto d;el.l/rico.
' di ramc,sottile isolato. Un indice I,
sirevole assieme al1o
ago, serve ad in{icare la devizjone delt,aso; it.rutto

jh
contenrto in una scatola co coperchio di vetro. t e due

a)
a) b)
'
ns. ro flg. rr
estremit de1 filo fanno capo a de selfafrli per f inserzione CollesaDdo le duc aiatre del condeDsatore coD i
h circuito. Al pssassio del1a corrente, I'aso portato due poli di Na pila (fis. r-a), sli atoni deficienti di
a disporsi parallelamente all'assc della bobina (asse de elettioni dell'amllla positjva, e g1i elettroni superfli
poli della bobina), ir un senso o rell'a1tro, a ssotrd della dell'armatura iesativa, s attrassoto recirrocamente e
direzio!e della cor-etrte. quest'ultimi si mtcosleramo su qrlella laccia dc11'arma-
tura che consentc loro di essere1 piir possibilc viciro ai
Condenearori. - Se si taslia in un punto qualsiasi il primi (fis. rr-).
frlo metallico che riunisce i duc poli d'una pi1a, il pas- I'I questo avlietre a1l'irizio soltanto perch, qundo
saggio dcsli elettrori impcdito e quindi cessa 1a cor- arrivato rr certo nunro d elettroni sdl'armatur! ne-
rente. Pel i1 polo positivo attira gli eletroni ed il polo satva, i !ov eletlroni, chc vorrebbero andare sl1a
. negatvo 1i respinge: l'estremit libera de1 flo attaccato stcssa armatura, sono respillii d qrelli eiunti prima, co-
41 polo positivo ha minor numero di elettroni del1'a1tra n i , , r n o a c i r " o l a r ed . 6 . i l n " , r e - l . l L l r . e: o o r r r e
gstreqlita cornesFa con jl polD neBatirg, s l a t i . S i r c r i n c c ; o l ( : ! i c ? r r . n t e ( 1 c t " i . ' ad b r e l e d l -
r8 r9

raia. che aliDende dllc caratteristi.-he dcl condensatore' Poich i1 Farad sarebbe na unit troppo saDde ir
i dice allor che il condensatore sl .ari'ato, e l pratica, comunemcflte la capacit dei cordensatori si mi,
c o a F l r e ! e r i F c a t . c i: \ l : z a d l a ! o r P r r ' ' u i d ' i ' d . sura in nicroturad, opprtre in millcsii di nicrofarad
Un condensatore carico nnDssa,zha |111accrta quan- (u e F).
tir di enersia lettri.a Lrllendo le annature cor 1111 610
Nlla l9. r?-a rappresertato r.1ncofldensatore a die-
metllico si verifica una corrente elettrica di breve dtt- lettrico di nrica avente capcita invariabilc: .:l aimaiura
r J l a . a t u o q . d q U e l l s r i - m n l r a r a n c l a c x r i c '.c: l a s u a i n - re all a; A loslio di Ini.J; ' fodcll- o'et.lli.hc di 65
r e n : n a d i m i r r u i . . c a p o c oc | . r o i n ' c n r ' o r r tliflFreD/a
s.ggioj D seafili; E supporto tu ebanite.
di potnziale tra le arrature, e alla fine la corrente cessa'
Se si rniscono con i due poli di ura pila succcssira-
'
mente due condensatorj, d cui tlno avente sPerfrcieilelle
armeture dofpia de1l sflpcrncie del1e
t,o, quello chc ha l snPerficie doPDiaricevera n rttmeto
di clettrori dopfio e qi!(li dar luoso ad n corrent
armaiute dell'al1
c ,,Jl-
di carjc o di icarica pn iDtensa o di asgior duraia; si fis. r?
dice che il condensatore ha na capacrt masslore
La cbdciLtdi r cotrdeNatoc misura in sostaMa la Spesso necessario avere dei condersatori a spacit
n-onr'e,) di :n'n.,eizl:rdr" sli elerrron: Qup.r. c.roicit) ariabile. Ouesti si compongoro (fie. r3-a) di due sede
iinioa. a"t1 J e l l ea , , , 3 , u l e , h l ( o r d e' r r o r e e d a l l ' di rmatrre di sagoma opporttn: na mobile ed una fissa
" , " "
t l i u a n z a d t r ' . s t e ' s c , e J : T a g 8 i o r e q r r a u r l ol e a r m a t u r " Quando si sira I'asse delle arnuture mobili,
facendo ettrare n3 parte pi o neno smnde 4
11 metallo di clli sono costituite le arature de con-
densatori ro! inflise sul1x loro capacit, rn'ntr nvece
1I dielett co ha una grande infuena (r11rcodensatore
d: ognipd"caobilerra ep.".1. fi*e,varit
la capacit del coderstore. J!{;;
ffi
I.a nassima capacit di un condersatore dl
cte ha per dielettrico i1 vetro, ha una capacit cinque qesto tipo, ordnaria etrte di I rillesimo
lolte pi grande dello stessocondeNstore che ha per 'lie-

La capacit si lnisffa in Farad \F) Mictulatud lu F)


I con.lensatod variabili occpano jn gcflere
11votune massioe di quel1i 6ssi, ed hanno
C@
\J
la rjliorestu parte del Faraat. ',,3 cdoa.irarn.rore,r.erchL rrr.rrur" ':ll-
Per dare un canpion de11acaFcita di un Farad, si "ono
J.]|l!adis''l,JInegjole"di]]olo,l'.lellri"o
lu dire che alrcbbe tale capacit n cordensatore avcr- I'aria. I dielettdci solidi danno itvece la pos- fis rr
le 1 armature d; speifcie eguale a r.r5o.oo ooo metn s i h i l i r d i o r t e D e r ed e l l ' s r r n d i r r . r " i r p r c o r d e n s a o r i
qadrati alla distanza d r centimetro, avedo.per dilet- di piccolo volufle.
Il rapporto tra ta capacit d un condensatore co! die"
2f

Iettdco solido, e la capacit del1o stcsso cordesatore ad condeftatori, cio la capacit di qesto condensatore la
ara, si chiarna costdnte deleLtrictl deIL sostatza sata somm delle capxcit dci cordensatori collesati in pa'
rallelo.
Collegando de cotrdelsatod in serie, la epacji totale
ninore della pi pi.cola de11ecapacii di cias.uD cot' Inrluzione. - Si abbiano due 61i netalljci ,4 e B Pa'
raneli aila djstnz.1 qualchc centimetro 1'11ro dall'al-
Spporjamo difatti di ncre dae condensaLoricollesati tro (fig. r)- Alle estrenit del1o I sino collesati, cor'
ii seie $'s. r4-d). Possiamo sep1i6care il iliscsno co!- segnato jr figura, la htteria.ij, f irterruttore I< ed il
siderndo cle le armature 2 3 siano iunite, e Fppresefl- reostato R. A]1c estremit del fi1o B sia invece collcsato il
ta1e con L1trasola arnatlrra (6e. r4') Ma i'armntura galvarometro G.
,-3 rorl ha.lcnna irflrenz s1l calacit del si6tema,
qunrdi .ofle se il condensatore fosse tostitnjto dlle ai-
mature r-4 (6g. r4-c). Ne1 condensatore cos ottentto,
ta djslanza tra ]e ar ature pi srande di qllell dei due
condensatori, e di coftegucnza ta $a capacii sar mi-
nore dc11acapacit di uno qalunqe dei due condersatori

H*r'i["{ ll'
frC. t4 !bC
c. 1
155
Qando f irterruttore X aperto, rel fr1o E non cir-

Chiudendo irvece l'nterruttore I{, 1'ago de1 salvano'


metro si sposta, madfcstndo una corrcnte da , ad '! Per
Col1esan.1otulece .l\e candensalori n banllela' Ia cx' dlortrare suhito dopo flella sua posizionc nornalc.
pacit risultante 11sualcalla sooma de1le calacita dei D r l n a u . . n L r - u d ^ . : . l L r d cI i u r e r r u r l o r _ K d e s e l e l _
' -,1'". Nello
dre con.lcnsatori. SuDpoiamo pet senrplicit c1avefe col- r L o n i. ; e l L L - L e . i - f t e r c " o o r l 6 r o d d
lesat in parallclo .1te conaLe'satori alcrti 1.r stesso die- stesso stante rel 61() .B deelj elcttro sono passati da o
letrico e la stessa distanza tra le arnature (fis r5-d). ad 1', cio rella djrezione contrarj, Perch il salvanome-
iro ii h seeralati.
Se si avvicinmo 1e armature dei de con.le'1salori rn
ppure de fi1i non hanno nessuD pnto cone.
rnoclo che le armaturc r-3 e ,-4 si tocchino {ns. 15-), si
ha un uDico coD.lensatore che Ia co e supercjc delle Oesta corlenic re1 610 A per di breve durata I con-
tiuid a tener chilrso f intrruttore, coltinua a drcoLare
armature 1a somnD .1elle superfici dele armature dci de
23

una ote indotta da ,r ad i, contraria alh pdma. Lo


corlente ne1 nlo,4, ma non c' pi corrcnte el flo B.
stesso si verifica se si aumenta l'htnsit della correrte.
ADrendo f i ierruttore .K, cio interoinDendo la coi-
reite nel filo ,4, si nota .lic 1'so de1 salvanometro si AnalosaneFlc. se si apre I'intefluuorp /(, o si dnD'-
stost truovamenter ma questa volta iD drezioDe cotrtr- nuisce l'Dtensit deila corrente, si veriflca una couente
ia alla precedente, Ddicando il passassio d elettrori da indotta da I ad , rotrcordante con 1 coffente che si ir-
, ad ,; anche qrLestacorente per di brere dutata. terrompc o si dimjnuisce.
l-o stcsso fenoneno si velidca dimitrucndo 1a corrente Ouesto efietto di irduzionc che una bobiia esercita $l
nel frlo ,{ per mezzo del reostato, opprc allontanando i s stessa dovuto all^ aulohduzioite o ikd.uanza dell^
cluefr1i,4, B. trobina, ch dipeDde dalle carattdstiche della bobim
stessa.
Questofenoneno, per il qualc si produconodellc cor-
renti a distarzx, si ohirn d'?rrr.; la correntech si L'efietto della autoindlrzione aumeta otevolflente se
veifica, sj chiana caneitc ndoha. il rucleo della bobina costituito da ferro.
Per quest fenorncni, qraDdo si foduce urra variozione
di correntc in unr, bobina, h corrente Do)r rsgiunge su-
bito la sua intcnsita prc| contrastata dalla corrente
di autoirdzione.
L'autoiDduzionc di u a bobi,n trrto pi grande
quanto maggiorc l'area de1le spire dclla bobi'ra, Doich
lc corrente passaido ir ull di esscilrnuisce lrrdggiormnte
l^ -^ s u l l c a l t r e ; d i p e n d e d a l n u r n e r od ( l l c s l ' i r e . e p r e c i s a r n e r -
.l tc crcsce aunentando il Du ero delle spirej dipende ds1o
spazio esisterte Ira le spie; perc!, pi lc spire soo vi-
fu17 cinc, tauto mageiore la loro i!flUer r,";froca, c per
ultimo dipcnde dal nrateriale sul qalc soro a\'.volte Ic
E' possibile arlentare questo efietto d'indnzione dan-
do ai due fili la Jorma di bobine o rocchetti e arvcinan- Talvolta la bobina ha vari attacchi che lnno caDo a
doli opportLuamente (6s. r7). dei bottoni. Una pccola lea, girando, va a far cofltatto
Se nrvece della bobina l, si awicina od alontana dalla successivamcnte cotr divers bottoDi, in odo da far va-
bobinn .ts nna calaita od elcttrocalamita, si verifca ar- liare i1 numero delle spire che famo cairo ai Dorseiti I e
cora f indnzione, cio in B si ha corrente indotta tnch -B (69. r8). In dgtta 6sura, solo la partc jUN della bo-
durail movimenlo. biM fa capo ai moisetti I 3.
Se avenrlo soltanto il circuito ,4, si chiude I'inte'tut' Cor questo mezSo per, l'atoitrduzione
tore f. si Drovoca na corrente elett!tuica d I ad m' e ontinita-
ne1lo siesso tempo, p induziore nel1a bobina nedesima,
inverso alla frima, a1lora, avvicijlando le due bobine, 1a
Per ottcnere qucsto,
Drrta irduzioie f dimirire f induttaza dcl sistema
{ns. ,o a). Nella Is. ,o- rappresentato l simbolo usato
N negli sche.
ll Drncifio del I'arionetro (fis. zr'a) il seguentc: due
bobine sono conresse in serie e r1a di esse p ruotar
dspetto al'altr:r. Ouando 1e spile delle due bobine sotlo
paratlele e 1e coireti hanno la stssa direziore, i'autoitr'
duzione del variometro massina; quafldo, i'r sesurto a
ot:lziore di mczzo sro della bobtua objle, e spire sono
1n"o-r p.r"lel-, rrr le "ofl'rrli (ir(olaro ir. .enso.ou
trario, 1'autoinduzione minima. Mentre la bobina mo-
fig. rE
t'i1e si slosia, l'autoinduzione varia n modo continuo tra
Se si conrettoro cle bobhe (fig. r9-a) l'una di sesuito i valori nassimo e rjmo prcdctii.
all';iltia lh scrie), itr Dodo che nella secorda bobina la Nella fis. ,r- r:rppresentato il sinbolo del vario-
corrente ircolj el1o stesso senso della prinu, l'Dduita!- metro usto nesli schen1i.
za dclf itrsjme srr egu1eall sornu delle iiduttaMe di L'a1rtoduzione si misu.a jn llenry' XfictuhetltJ' \a
ciascuna bobim, se esse sorlo abbastanzalontane tra loro; milionesina paiie di un Hcnr)'.
m i s u r an e , ; . l r ' I ! a ' a v v i " ' o i 3 l - l r r a i l n l l n p l z a
rc.inroca in!i,4 .id, ;o, ', 3,r | la. ed ru!re!ta quiDdi
l'irdttanza de1 sstema. Ne11e fis. 19- rapprsetato r)
simbolo usato egli schemi. /' |
1*+*r
ng 2r
Utr Hey corispondc alf inclzjore dj na bobina del
, --l'?ffit.f^\---./-ltfmf\''
v - fOo[J,m-O- diaetro di 50 certinetri e de1la luDehezza di r etro, su
vuvv - vuuJ L I_''' cui sono state awrclte 2?oo spjre di fi1o sottile
fig. ro ?oich l'tlenry srebbe L1nannit troppo sratlile per
l pratic., comurenelrte l'auioindtzione de11ebobite si
Se si cotrcttotro rrvcce due botrine ir se er a lD Eisura tr microheffy.
modo chc nelta sccorda bobina la corrente circolj in senso
tiva, srlcccde coe se una correntc alterata traversssse
Corrente altem:ira qea corrente che canbia pe-
riodicamente d sensoJ dovuta cio ad elettioni chc vaDno QaDdo ii periodo del1a correrte alterdatn molto
breve, cio ia requelza elevata, pochi elettroni :lvrnnno
I.a sua ntcnsit non costante, ma. varia dl valore il tempo di amnassarsi su1le armature, e perci utr coD-
zero ad r nassimo id n senso, ritorua poi a zero, s'in- densatoe, di piccola capacit, sar srficietrte per {ar pas-
verte, mggillnge L1n massino nei setrso contrado, pe. ri_ sare l1na cor.eDte di una certa itrtensii. }Ia quando la
tornare rtovamente a zero, e cos via. corente a bassa frequenza ed 1 periodo reltvanente
11 tempo che impiegaf,o g1i elettrotri per eff.tbrare tna leDco, molti eiettrori hanno il tcpo di amassalsi sulle
andata ed un ritorno, owcro il tempo ;mpiesato da a armture de1 coDdensatore,e rer far passde 1a stessacor-
corrente per riassrmere 10 stesso lalorc e 10 stesso sdso' rente, occorre dar loro uo spazio sficieute, bjsogm cio
si dtriart beriodo o ciclo della correrte altemata. Il nu- usare utr condesalorc d nassiore capacit.
mero dei perio(li per ogni seodo s] cl;a]D" lrequerza: Si verifica ir altri ienini che, Dertrc un condnsatore
chi,taciclo sot\o rooo pedod, e nirieciclo soro ro.ooo pe- aresta l corrcDte .on1inua, esso lasca passare quella al"
ternata; la intasjt di questa corrente, per ra crta te-
Am[iezza .lella cortenre alternata i1 valore massiflo siorc applicata, talrto masgiore qMtrto pi srandi sono
che asstrne 1'htcnsit della coirente in nezzo rleriodo. la capacita de1 condeDsatore c ta lrequenza dc11a tensione.
Si clrianta correrie a lreqteiza. nd stual. h corerte Qarto pi grandi sono qcsti elementi, tanto miorc
alternata u$t per illuminazione e foza motice, ce ha l o s t c o l o c h e i l c o D d e r j a l o r eo E r - a l p a - s d s s i od e l a ( o r -
comunemerte la frequerza di so periodi. Si ma anche reote, quello cio che si chianr resistenza o rcattunza di
correrte alterDatr a {requenza ninore (r6-2s) esctusiva- catactr del cordeftatore.
nente per torza motrice. fra teDsione effrece della cor-
rente alternata sata per iiluminaziore comftrnente ali R4{"rA\z-L rr..er\-mrc - - UDa tensone alteflata che
circa rro Volt, e quella usata per forza motrlce 22o. asisce ai capi di una bobiM, per efietto dell'autojnduzione
Si.hiania .orfeni ad ltd Jreqetuzo1a condte alter- (che colne abbano \.isto ha un efictto aaloso a quello
nata che ha {requenza superiore ai ro ooo periodi al mi- dell'inerzia), incontra diftcolt a metlere sli elettroni in
nio.secodo. Ir rdiotelegrafra si uliljzzaro coetti che
hanno Irequenze rariabili da ro.ooo a rs.ooo.ono di pe- Pir l'atojaduzole srande e Di la ireqnenzx ele-
'rata e maggiore difrcolt iniontra 1a correDte a circolre
odi al n1iuto secondo
ella bobira cio diventa massiore l'ostacolo che 1a bo-
. Rr!1^\z,t Dr cpAcrr'. Se il nmero dcgl elettro-
bi.ra ofir atla correte alternata, c.io qello che si rhia-
lli dell'arattta nesatila di !n condensatore' atmenta o n teaLlaz nasietica de1le bobiDe.
dimiruiscc, si avr rispettivamente !a dimiDzione od
L'i.sieme de11t resistena, della reattaDza di capacita,
tr aun1cntc'di elettroni sull'altra armata.
e della realtaDza masner.ica costitisce f ih'bedenza, c]tre
Se ti'amrxtur^, per esempio, diveia alternativamd-
coDprede cos tutti g1i elemerti da quali diperde ]'osta-
te positiv e eg^tivi, I'altra dilenter negativa e pos-
29
28

clo aI passasgio della corrente in nn circuiio, od ir altri cimenti, di cui uno formato di pochesPiredi fi1oreltiva-
ternini f intcnsit c1corente che !u produrre |l|a certa r ' " , r r " i - . o , e l - l l r o r o r rd l o d " u I r r r r n e rnoa g P i o(
dificrena di potcnziac. di spire di frlo reliivame te sottile
AccopprAMEN. Per trasncttere l'erergia eletttca
da u circtrito ad r altro vi sorio trc melodi :
r) qu$do i due cifcriti soro u1lit da un filo conduttore
si h^ 1'acco.bba.nto eLeuti.p;
,) qua do di L circuito fa parte l]n bobit e dell'a1tro
rn'aitra bobira ricina a1lx pd a, 'rr sena nessu le-
same ateriale .on la prima, si 1t l'ac.olbidlnekto
e i e u r o - m a s e t i c oo i n d h i N a . 1 1 c o r p l e s s od e l l e d u e
bbine accoppiate inaLttivamctrtesi chiama ,'aslorfld-

3) quddo ad un circito flt I'arDatura di tn con- Sg. e2


dersatore, nrcrtre,l'a1lro circuiio utrito all'altra ar-
ratura! si ha I'ac.obbianento .l,c cabtclLe. Sc in no !ej duc e\'\'olgimcti (prinario P) si fa cir-
li pr o elodo serle per 1a colrelrte .ontiua e per colre una corrente variabile, per irduzione si avr '1el'
qnella alternata o conutrque variabilei gli.altri due, sol l'aitro (secordado sJ una coirerie variabile ir nodo ana-
ianto fcr 1 .oriente alternata o variabile. logo; se in particolare la corrente a1tnata, si avr ne1
Ccnni sulle macchinc elethich, Da quanto sta- sec."A.r;o una corrente ptre altenrab c della stessa fre'
io detto ci.ca j feno1efli d'induzjoDe risulta che possi
bile: Il nc1eodi feffo serve pcr aumentare 1'elletto irdut-
r) traslornare cnergia elettlica in energia elettlica, me- tild. Pjccoli t,Lsforflatori, co111e clue bobine avvolte I'una
diante i feroneni di indllziotic dovti au^ lariaziole sopra I'altra su un rico ntcleo, .ostituiscono ci che sj
di correDte nel sistenu inditore; dice arclte ttr Ncchetto d'ir.duzione
2) trasformarc enersia meccarica jn enersia elettrica e vi' Su1 socondo dei prircipii soprcsPostisi basa il ftul'
ceversa, pcr rnez,o di fenooeni .li irdn,iore dovuti al zibnamento delle d,naa, esli aLlendtari e 'lei matott'
movilnetrto relativo tra il sistcDa i uttore e il si-
La ditldrlo l1na macciriDa clte produce correrte con'
tinai I'Itendrote tu macclrja che produce colrente
Su qucsti prhcpii fondato 1 fuzioracnto delle altcrnata; il nolore nD^ nEc.hina costituita come le
nacclre elettriche. djiamo e sli alternatori ma serve per trasornare l'energia
I1 pri o pcrmetie di spcsa1e i1 tunzionamento de1 elettri.i lorr"la 11)roin cn.rsia lnctraric,L.
trualortuatore. Un trasfonatore cosljtuito da u nucleo
di.Irro dolce (fis. ?r) su1 quale sono djsposli due avvol-
3o

Microfono e telefono. - It l1licroforo un apparec. trnu"r"u it -i


chio che trasfor a le librazioni acstiche di tln-sLiono, in nle branai f iotensit del1acorrente
:,"{.";;;," tttte te 1'ariaziori del "I'"
suono, perdl ogni
variazioni di intensit di coente elett|ica.
so"o* fa vaiare 1a resistenzade1microfono
E' costituito da piccoli grarlrli di carbone, coDtemti "'a.Il ,sldlal, r1r apparccchio capace di dtrasfornare in
tra na amjna erstica (membrana) di caibone o netall; vibrazioni acLrstichele rariazioui di corlte prodotte dal
ca ed una scatolett3 metallica (fig. a.t). j ..-o (orto.Lo da uD'eletlro.illmill ,l'
l,a menbrana isolata da1la scatola per mezzo di ra quale \afisccata llna lanin3 i1i ferro (6c. ,4).
rondella isolarte. Un coperchio loto tiene fermo per il l,'el it dei teleloni setreralmerte compo-
bordo 1a lamna; sut coperchio awitata urn imbocca- sta di dhe ruclei d'acciaio calamitti; la correte vada-
tura davalrti alla quale si produc il suono bile cheipircola neltc bobine a enta o diminuisce la ca-
Inserendo un microfono nel ciicuito di unn pita, ta
corrcnte circola attraversa i1 orbone. l1 carbone ha la Nelbfie. ,a rappresentatocome costituito un te-
propdet di cbierc h Dropri resistcnza variaudo 1a
lefono: ,4) eiettrocalanita,B scatoladel tel{oo,C padi'
pressione ala quale softoposto, pojch, pi i grsuti
sliore dei telefonoche ienc fermr per il bordo 1a larnina
soilo.ompressi tra loro, uassjore la superficie coElune
Se relih bobina defl'elcltro.a13mita circola una cor-
rente variabile, la nenrbraM elastica di frro vibrer pd-
ch sar attirata ti o meno dall'clettrocalnnta Quado
il teleforo travesato da utra corrente \'ariabile prodotta
da un microlono, la membmna vibra traducerdo in vibm-
ziod meccanichc 1e variaziori della corrente, e riprod-
ceqdo i1 stono prodotto davanti al oicro{ono-

legraffa. - La telesra.{iaeiettdca sj attua rnedrante


emissiotri di corrente di dffata varia o vadamerte com-

fg. zr fic.24
di cotrtatto ed il passassio degli elettroni faciltat,i
---lrltlt-{-}-
4-' t't*
Esercitan.lo una pressio e pi o lneno orte sulla meln |
brana, i1 micofono sar attraversato da una conente
pj o neno jntensa. fie-15
Parlardo davanti ad un nicrofono, le particelle d'adr
nesse in vibrazione dalle onde sonore, fanno vibrare ls binate, su na linea che collega le stazioni telesrafiche
32. 33

Generalmente1a lned o citcuito, mtsra, cio costi, - Orsani. d.i chianatat Solto uta nacchinetta msneto-
tuit da un solo cofl.luttore,mentre la tcrra costituisceil eLettrica per efiettuare la cliian1ata, cd
secondocollduttore necessarioper costjtuir.i1 circuito. polaiizzata per dceverla.
Ciascunastarione telesraficacomprerdeessenzialmen-
t e 1 6 9 ., 5 r :
un ltsnetl.itate,che srvea chidereod iqterroi"
pcre il cifcuito, stabilendoovverointerromrJcnilo th comu-
nicazionedella lina con la biterj di rile; /
n riceritor.r che servead tilizzareg1i efiprti dll 6--_]
ernissipi di corrente, Der re dere il ses alc, e4 costi"
tuito essenzialcnte dfl un.clcttronagrcte chejattira Ia .. Qtthbl6
icora durante l'emissio d corrcntc e la lasdiaandarc -Tts
a1 cessrrc della corrcntc. Il segtrAle senz,altbmcolto
ad udito c.l intcrfrct{to dall'oDeratorc(co1poe courrocor,
po dell'ncfaattratta e dlAsciata dall'elertrmasncte), frg. a6
oppre trdotto $rficamete da n aDDarccchit irddr,r- -
te, che fa pfte deLricevitore. UtL .onnNNttalorc,per collegarc 1a liflr a vicenda aglj
otgni di chistnata (colleaamerto norflal d riposo)
11 ciascrlnastazio[e la stesalira, a vicctda, viee
ed a quelli di corversazione (trasnissiore e ricezior).
collegataall'tlpparecchioirasmctiitore, per trasftettcre, o
all at,pofccchio riccvitore,.cr cevcre.

Telefoni*. - La tlefoniarealilza 1alrasnissione4e1-


la Darola.,medianteun corfentc elettrica (telcfonica),che
ha nq ihtensit variabile (lnodulata) per azione della
parola stessa prorrllcihta a1la stazione trasmitteflte, e
cbe, raccoltdalla stazionedcevente,ripfoduce1a paola.
Gereral1nente1a lillea che collesa ]e due stazidni a
due condttori; ecceziol1almetrte pu esseremjsta.
fi,
Ciascunastaziore tclefonica costituita essenzieLner-
te rla ur, aptarato r.l.fon:.o rfig .,o, "l.e contreDdc:
- Otsani di trusnissioneI Sa1oil $licnlono, I^ ba,rtu-
ria dt 1)?1,(generalmentede elemtiilr serie) ed il
t occhet to d,'in duzione.
- Organo di ric.zione: E' I teletno.
35
34

Onile elettronagneriche. - Si ammette I'esisteua


di uM matetia inporderabile chjamata ele7, che riempie
NOZIONI DT NADIOTELEGRIFIA
ttti sli spazi, colresi quelli esistenti ira 1e larti che
E R.DIOTELEFONIA conpongoo gii atomi.
Ouando iD n coduttore si verifica ua correflte elet-
triciad alta fteqteaza, cjo 1r! r:rpidissimo movinerto dj
Srazioni e po3ii r. r. - Una sLazow md;otelesrafrca clettroai alternati\.aflente nei due sensi, 're1le parti dl
etere ci.costarti, si produce ua oscillazione che si pro-
- 'antenna (chiLtsao apeita) destinata ad iadiale ed Paga Bpidaerte.
a riceverele onde; Anranna. - Se si produce trel'antema di una sta-
- degli apparecchi di trasnissione e riceziofle, che si ac- zione trasflittelte una corrente ad alta frequeMa, si de-
.oppiano con l'antcnna secotrdo che s tratta di tra- termtuano dee onde che si propagano rello spazio n-
smettere o di ricevere.
In senerale quindi il radiotclegaGsta rc p1r rice-
vefe mentre trasDette-
In alcuni tipi di stazioni r. t. di recente costruzione
con antefln chisa (telaio), sono stati adottati alei dispo-
sitiri speciali che permettono di tetrere contemporanea-
mente in funzione con lo stesso telaio e suila stessa onda,
i1 trasmettitore ed il ricevitore, consenterdo cos a['ope-
ratore, mentre trasmette, di awertire gli evltua1i se-
snali della staziore corispondetrte.
11 selvizio viene ad essere in questo modo molto age-
volato, poich ne1 caso in cui la staziotre cevente non
't Ec' zz
abbia potuto ricevere r certo sesrale, oe chiede subito tomd ad esso. Oatrdo viceveisa le onde ivesiono l'an-
l: ripetizione a1la corrisporxderte serza aspettde che qe te la ricevetrte re fatrno oscillare sli elettroni, cioe se-
sta abbia ultimata la su1 trasmissione. reiao in quest'antema uta corrente della stessa {re_
S i d i c e c l , e q u e s t e s t a z i o t r ic o n s e D r o oI ' i r / e r r z l ; o ' ; aenza di q11el1a che ha provocato le onde (fic. 27) L'ir'
in qucste stazioni vietre ralizata la perftta esaslianza ensita di questa coneate, a Darit di altre cordizioni' di-
delt'onda, sia itr. trasmissione che in ricezione, e perci minuisce al crescere della distaa che separa la stazione
soro chiamate s"o'da. riccvente da quella trasmlttente
Nell'esercito sro usati anche dei Posri rodoLeleg'a- n conduttore Del quale si verifica 1a corrente ad alta
,ct (r.t.) semplicenente ricevitori: ssi comprerdono ir fteaeMa Darte essenzialedi osni dsPositivo raio, per
consegerza soltanto l',ante!]ra e gli apparecchi di rice- trasmissiore e pet la riceziotre; esso costituisce ci che si
36

chiana 1'antenra, la quale pr essereapeita o chiuss. direzione; Per n certo tempo questa corentg trasporter
I-'anleltna dbertd costituiia d rn aereo e da11rela- ancora deeli elettroni dall'armatufa tesativa all'armatura
tiva presa di terra. positiva, e qu.li 1'antur positiva diventer nesativa
N . ' u o ; h i i n { u i i l s u o o , s . i , r r o . - o . c i o q o ,c o D a c .
qa ad utra notevole profondit, dificle rcalzzare ul1a Il condensatoresi sara cos rica cato ifl sel1socontrario
buora presa di tea. In tali casi si pu adoperre na ca, a quello di prinB, talch si determiner uDa secotrda sca-
pacit di tea, conttabieso, costituita semplicemente da rica, in lnodo analogo a quel1o descritto. Gli eleltronj ir
una massa metallic isolata oppr da diversi fli metallici segito .ontinuerano ad oscillare altelativamente tra
a,che essi isolati, posti a breve distallza da1 solo. le due arDture de1 c.,ndnstore, traversardo la bobim
I.'areo codcortrapeso in particolare inpisato a bor, ora i un senso oa rell'altro.
n circuito lormato dal cotrdersatore e da11abobina
L'dtuthka chisa (rel.aia) costitita da una o pi spir chi^m to c.rcuita ascillanle ed essenzialenesli appafec"
di 1o metallico aventi un diamciro pirttosto srarde; sli chi mdio.
eqrren dell avloleiI .nro .u.lireL : le spira sno cor- La correntc, percorrerdo i1 fi1o metaflico, perde ura
ness cor sli .pparat. I telai sotro specialmcrte usati D a r t e d e l l a e r e r S i , b " e , J " . u n r ' l r t a e L. o r d e ! s c t o f e
ne1la ricezione, llla talvolta aDclie rella trasmissione r. t. e l e , . c e s s : v eo s l i 4 7 i o ! ' d i c o r r ,D l " d i m r -
"arico, nerci
nuiscono di ampiezza, nno a cessare completan1ente
Circniro oscillanre. - Supponiamo di avere un con-
Per mantenere costate 1'mpiezz dcil'oscillazione, bi-
deftatore cadco (fs. ,8), con una armatura positiva e
sogna fornire continuamnte euersia a1 cjrcuito prender-
d o ] ! d r f u s o ' g e n r ee s r e r o r .
11 movimento degli elettroIi nel circtito oscillnte ras-
somiglia a qe1lo di l1l1pendolo, clLe, dopo aver ragsiunto
1a sa rosiziotreror@le (1o vefticalc), continua ancora
it moviDeuro Dpr inerzia, poi ronra indieiro. ris.c dal
a l t r a n a r r e , e i " . A n t b " l e o s c i l L r z i o r id ( I e ! . l o l o d i r i -
fig. z8 niscoro di ampiezza a poco a poco iu sesuito a1la perdite
ua nesativa sli estreni di rna bobina d di energia dovuta a1la rcsisterza dll'aria
Nesli orolosi a perdolo, per mantellele costatrte l'am'
Clirdendo utr inteuuttore posio nel circllito; si pro- Dieza de1le oscillazioni, si dlNo r perdolo stesso, dei
'rella eoer-
dulr la scarica attraverso 1a bobift, 1na siccome ta bobim i i c c o U i m t ' u l ' i : d o s i o s c i l l z i o r e ,v " e n - . ' i
ha una certa induitanza, 1a corente si siabilir qnmentan- sia a . i n ' r r ' 3 . n e r e s e P r o i
do a poco a poco; quando poi per efietto della scadca, 1a 11 fe11ol]leno esamimto nel circito oscillarte rap-
difierenza di poteiale tla le armature sar divcntta Dresetato sm6camente nella fis. ,9, ilr cui' lungo 1a
n[a, si avra atrcora una corrmte itrdotta ne11a slessa ietta ,4 B tappresetato i1 uocedere del tmpo e con
38 39

. e S m e n t i r e r t " d : " o l r r i a . u e 5 t ar e 1 l a . ! P { r ( c e s s i ( i m o - trold devononoversi, e pi f indttanza, eande,m3g-


. meti .orispondenli ai $ccessivi punti della retta stesss. Eiore il co trasto che sli eletironi ircotrtrano nel loro
la intersit della corrente oscilldnte.
Il periodo dell'oscillazioe,come la drata di oscilla-
ziotredel pendolo, costante,ci@ indipendnteda11'am-
piezz^ della oscillazibne.

Antenna aperta e anrenna chiuea. - L'aereo de1-


l'anterna aperta di rra stazioneradiotelegaficapossiede
69. 29 fig. 3o dell'irduttanza, poichuna qualunquesua parte infuis.e
iduttivaoente sull'altra, e possiede anche de11acapacita,
Collesando sli estreni di questi sesmerti s ottiere la poich 1 sua parte $priore rppresenta'armatura di
curva teorica dclla coentc oscillante di scarica. ln a 1a ur conalensatoredi cui la teffa l'altra armatura.
corrente comircia e per casa de1la col-Iente di autoindu-
Si pu dire che la capacit e f induttaza di ufl aereo
zioe cresce a poco a pocor sino a rassiunsere il valorc dipendono da1la sua lunshzz, e da1la sua Iorma.
mssimo in . Ir qesto 1lomento 1a difierenza di poten-
zi1e non cessa immediatamente; sempre per efietto del. Per sumentarela capacitade'aereo si assiutrsonodei
I'autoinduzione, diniisce a poco a poco, sino ad ar- fili orizzoriali nella parte superiore. Si harno cos sli
n1larsi nel lnomento .. In questo momento il cordensatore aerei a form di I (fic. 3r) ed a fou di L lovesciato.
ricaricato i11 senso contrario, e la corrente icomincia,
na trella direzione cortraria e la itrtensit varia sesuendo

Nel momnto coirispondente al punto ? abbiamo nuo"


vamente 10 stato iniziale, che si aveva nel momento a, e
1a ariazione avrta da a ad e, si firnova.
Praticament la culva della corrente di scarie ha
itrvece 1a forma della fis. 30, perch l'ampiezza della o-
scillazione cledesce, in sesuito alla perdita di fnersia,
talch dol)o alcune oscillazioni queste cessano de1 trtto.
l1 ,"iodo, cio i1 teDpo che impiesano sli elettroni ad 6c. Jr frc- 32
fdare d^ una armaiura de1 condeNtore all'altra e tor-
tlare indietro, masgiore quanto pi srandi soo la ca- L'aereo costitllisce quini 1 ctcito ascillante aberto.
pacit e I'indnrtanza de1 circuito. Qesto si verifrca per- I,'antenna chirsa o telaio si comporta invece com utl
ch, in altri termin, pi 1a capacita srard, pi elet circuto oscillante chiso; ir esso s1i elettrori vmro da'
4r

ln'armatura a[';ltra del- cordnsatore attraverso I te' numero esuale, si respingono a vicerda, e quindi nel te-
laio. laio non circola corre11iee non si ricel'e niente, I11 qeste
Comunqe sia l'atrterna (aperta o chiusa), t#anrlata condzioni, come iappresertato nella ts. 34, s1i elet-
d rtr ritofuo degli elettroi provocano nello sp^zio uDa scnso indiuto nelle frecc oppurc ne
troni si rlllovoro 11e1
orda elettromagetica analogamente a quato succede a"
lorch si setta un sasso in uno stagno. Nella tosizo11eC ilvece i lati verticali del telaio si
pi dal'
Qnesta otda si pfopas aontanardosi scmpre irovaro I djstanze diverse dalla stazione trasnittnte;
quindi nei due lati rr'erticali del telao vi saranno correnti
Si chirrma lr1.rglLez:ad'onda Ia dist^nza percorsa dal- diverse e nc1 telaio circolera r1a coe11te dsuliante, la
I'onda nell spazio, durante il tempo di un'atrdata e di ut ci iriersit sar dia d11aditlerenza di qele de1le due
successivo litono dcsli elettrodi el'atenna Par2go-
ando le on<1eelettromasletiche a1le onde deLl'acqua, s
pu dire che 1a lunshezza d'ondl sa1e a1l distanza Questa corrente sar poi tanto pi srande quanto mas"
giore sar il nunero deslj elcttrod messi itr movimrto,
tra dlle creste d'orda consectifc
cio qunnto magsiore sar il nuero delle spire de1 telaio.
A[ontanado i due lati vefticali del telaio, aumenta
1a difierenz tra 1e distanze, dal1a stazione trasmittete,
clei de lti de1 teiaio stesso, e qirdi aumenter anche
la correnie rel telaio.
An.ntardo l'altezza dei lat verticali l'onda agisce
su una lunghezza di corduttori masgigre, ed arche pcr
qre"'o aurne tef: lr .orre rL r.l lel.ro.
Perci, la coferte cevuta da un telaio amenta col
nuero de1lespire del telaio, cor la distanza dei lati ver-
ticali e con la loro altezzaj cio armenta co1 numero de1le
spire e cor l'ara del telaio.
Facendo ruotare un telaio intoflo ad L1nasse vefticale,
ic 33
s ottietre 1 nssill1a inteftit di collete e qtiEdi 1a
tlo-
Ne11aposizione B i due lati verticali del tlaio si massima interlsit dei segluli, qtando esso atttaversato
da['antelrna trasmlttente e qurtr- dalle onde, cio quando i1 piano de1 telaio contiene 1a di-
vano alla stessa distanza
!elra reziqte de1l'anterna trasmittente, metrtre tron si perce-
i; ;s., i, oB,riinJUr". "xri I es o :D ' o' imclLo
d : e l e Lr r ' i ' ' l elPt' pisce alcrn sesnale qllatrdo i1 ielaio 1 rma posizione sd
aireri.ne u! nuLie-oegt$le
r e s s a-"ssi l" movimetrto nei due lati verticali' hanno
"iio"l algolo retto cor 1a precdentc, perch la corrnte nel te'
'"rL".-*"tr*i" rispetto alle spne del telaio, sono iu laio in qresto caso nua.
42 +3

I ricevitori muniti ali telaio sono seletrtli perchi se- Ir pratica 1e due Fosizioni di estinzjone dei sesmli
8Da)i dLllc .r1z:oni tr:rsmilrLrli 5i -eoto.,o1a_lo Deno non soflo esattamnte a r8o0 l'u dall'a1tra; perci
quanto pir le staziori soro scostate d1 piano del telaio. bene, dopo aver deteminata ulla sfaduazione, fa! ruotals
Per questo i ricevitori Duniti di te1io hanno il telaio iL telaio e determinare 1'a1tfa; fare qdndi la media delle
nobile, per poterlo oricntare te11a direzione che consente due lettffe e tenere qllesta sraduazione media risultante,
' qlralc idicatdce de11adirezione cercata. Con ci si potr
misl:or r'cezion".
dire che la drczione in cri si trova la stazione fa, per es.,
Rarliogoniometro. - Co! u]r ricevitoie dto di n ansolo r1i 30 gradi con la dirzione del N., ma noi
telaio. si Du conoscere 1a direzioe in cui si troi'a ia si-
si pu dire j11 qual dei due se1$i di questa direzione si
zionc traimittente. Tale direzione sar detenninata dalla trova la stazione. Per dsolvere questa incertezza, si ac-
posizione del telaio per ia quale si vcrifica 1a massina jn-
coppia la spirale S del telaio con f iDdttanza L di un ae"
trnsita di corrertc e qLlindi la massina irlensit di ce- reo conesso alla tefra (6s. 35).
11 coflmutatore C perflette di invertire i1 senso della
Se i1 lelao provvisto d' .lice scorrevole s n qua"
conte nella bobim L.
drante graduato d^ o0 a 36o0l'appatecchio si chiama radio-
S u p p o n i a a o c \ e 1 l r i c e r i t o r e s : s e D l al a m a \ s i r n a i o .
Praticamcnte, si dctermiaa la clirezione dl1a stazione tnsit del segnale e .he il telaio qtudi sia orientato ne1la
direziore delld strz:ore ta5Eirreo'
trasmittente lcssendo la eraduazione corrispondente al
pruto ifl cui slariscono i sesnali e non la sradazione Se nche l'aereo accodato sula stessa Inshezza di
c o r . , : t ^ r . ' e n r pa l t , r r r o i l . i I ' i r r t e l r s i t ad e i ) P 8 ! a l r : - onda, rel telaio esistono duc correnti: tra prodotta di-
sulta ,Lssina. Questo perch si apprezza meglio i] ?unto rettamet! trel telaio daue onde in aivo e l'altra indotta
in cui si estrsuoDo i segnali anzich quetlo in cui i se- nel telaio (per ezzo dell'acoppiaae|to L, s) dalla cor-
rente dell'aero.
snali assmoo 1 massina intensi.
Se si mettc f indice de1 telaio su11ozero della gtadta- S in una data posiziore de1 commtatore C 1e dette
zione qrando il piano de1 telaio ne1l3 direzlone est-ovest, correnti llanno la stsse direzione e si somaDo, rell'al-
s ricava 1a diicziore della stazione trasmittente, rifeita tla posizione de1 .ommutatore le correnti hanno direziore
a1l c1rcziore.lel nord, lessendo 1a sradazione dell'n1' opposta e si sottraggono.
dice corispondeDte a1la irtensit di dcezione n1la Difatti, se le conerti e1 telaio ad n dato istant hn"
In pratica, l'estinziore de1 scsnale non nett, ma no la direzione sesnatn nelh s. 35, boszione r-, del
esiste uD certa zona i ci il sesnale sparisce. Si lessono commutatore C), sse si sommano c si setrte il massimo
a1lora 1e de sradmzioni tra le qtali sparisce il sesflale e Se si sposta i1 commtatore nell'altra posizion, (2-3
se ne fa la rncdia. ng.35) lasci2trdo inalterato il telaio, lq corrente nella
Bisosr{ notarc inoltre che, owiamnte, esisioro due bobira si invede, e qi11di si inerte pure la coente in-
posizioni che |en'cttono di ottenere l'estidzione dei se- dotta da1la bobim re1 telaio. I,c dLle corenti a1lom han-
snali, scostate l'td dali'1tra di r8o0. no direzione contraria e si ottietre un afrevolillleto de1
45

Basta tracciare dai pnti ,4 c B, individuati sulla carta


toposrafica, de rette inclinate su11a direzione del nord
rispettivamente di 450 e 29a0,d il loro puflto di jnontro
ft dar 1a posizione de11astazione tresmrttente.

Risonanza. - Si detto come 1e correnti ad alta fre"


queDza ptolocano re1l'etere del1e onde, che nssilngotro
I ' a l p t n a - i . e v " ! r e , g e I r " - d o i I q l t s r ou n a c o r r e d l e a o
ic. 35 fiC. 3 alra ftequenza della stssa specie. Qusta corente sar
segfla1e.Con aDportuni dispositivi atti a ren.lere esuali per molto pi debole, di qrlella dell'a{tenna trasntterte.
la itensit delle de corr.rt, si !u ottenere i1 tal caso Questa debole-colrete sar pi intensa, abbsstarza per
la scomparsadei sesnale. poter essere dvelata, se i1 circuito di antenna avr 1a
Con 10 spostamerto del commtiator, si ottieDe lo stessa tunghezza d'onda dell'aDtenna trasnitteDte; quan-
stesso efietto che si oiterrebbe lasciando inalterato l'ac- do si verifica qesta codiziorre, si dice che i circiti sono
coppiamento del'aereo co1 teLio, e !otando questo dj in rtsoratrza oDDufe che soflo a.cotdote.
r8oo.
Si ha cos i1 flezzo, con la connutazione delia bobina
L, che pi agevole della rotazione alel telaio, di difie-
rerziare i dre sensi de11adirezione in.ui si trola la sta-
zione irasnittrt.
I dcevilori dei radiosonioneti, oltre ad avere una
orte amplifcazione, ha4ro opportrui accorgienti co-
strttivi (compe{saziore) pe rn(e a1 mnrino alctne
cause di errore nella detrmioazione desli angoli.
Avendo a disposizione due radiogotriomet il]stallati
\a.a ;,
aC un certa distanza l'no dr l'aliro, e aLetenriMto con
ognuno di essi 1'aneolo che, per esempjo, la djfezione de1
rord fa cor rua dta stzione trasmitterte, si pu lndivi- 8st o) D)
duare su un carta topoarfica, per intctsezioDe, la posi" fic. 37 fic- 33
ziore dell.r stazionc-
Si srlpponsa che il radiosotrio etro I (s. 36) seta Se si sposiail pendoloB (ns. 3i) da1lasuposizionedi
la stazone R sotto r arsolo di 450 con 1a direzione de1 eqdlibrio e poi 1l) sj abbandona,1e se oscinazionitel1-
Nord, ed i1 radiosonioetro B serta la, stessastazione sot- derarno di mano iD flano a dnntuuire dj ampiezzaper
t o u n a n e o L od : . . r 0 c o n l a 5 l e s - ad i . e z i o n e . effelrodella re:isre!z.rdell aria. Per, se .i imlrjnrono
11
4
duttanza. La variazione dell capacit si ottiere, ir1 questo
al pendolo desli jmp1r1si, anche debolissimi, tutte le volte caso. Der mezzo di 1111condensatole variabile.
che es3o passa per h posiziotre O 3 l'ampiea de1la sua C U s l e s i d i s r o s i r i v i " s a m i D s t is i i m P i e c a n op e r l a r i s r e
oscillazioDe aumenta rotevolmerte. La cordizione che la 1ghezza d'onda d'una stazioe trasmitterte'
d - v e e " s e r e i - r e r t a t a c b e 8 l i i r n p u l s i s u c r e s s i v i ,d s e - Sucede spessocbe, qando un'antenna accoldata s1
guano col periodo propdo del pendolo. ma data lullgheza d'onda di una stazione trasmttente,
A questo fenomeo si d l nae di. isoidnza, .Ietttca- si sdte cofltemporaeaDente atrche u!'altra stazione che
In seerale si dice che un sistema capac d osciflare trssmette con uaa lurshzza d'onda abbastanza djfieren-
in risotra. tutte le volte che sotto f in0uelrza di tei si dice a[o!a c]re il ricevitore poco rlet,ilo o ch 1a
'antenM non acta
osc;llazioni averLi un Feriodo usuale .l nroprio, pcr rui rienanza de
diverta sede di oscillazioni di ampiezza relatlvamcnte Si ottiene una masgioe selettivita ipiegado il se-
e1ent sistena di accordo: si insersce rel circuito di
Cos ull circtlito oscillatrtc (aereo o telaio) pu divcE- iereo una bobioa l-, cte si accopPia con 1a bobina L' dj
tare sede di oscillazioni etettriche relativamente iotense'
. se g1i iE1pulsi che riceve dalle onde radiotelegrafrche lo-
r o u t r p e r j o d o c o . n c i d " n r e. o n q u e l o o r o n n o .
Una stazone che trasmette con ura data feque'za o
'
v
lurshzza d'onda sertita solameate da quei ricevitori a t I
\ /'-------1
ct !o I
che, troverdosi rei limiti d11a portata de[a stazione,
hanflo il propdo aereo in risonanza con 1a frequenza u-
sata i trasmissioe. 9 e__l
E,4'.88,
ge_l *o
?er mettere I'artenna ticevente ir risomfa
onde da ricevere, occore variae la s11aitrduttanza oppure
co! le
I
Nel caso de11'antena aperta si pt1 a tale scopo i[se-
l
rire De)l aereo circuiro o..itlnre, la capaclr e indut- r)
tanza del quale variano quella dell'aereo (fig. 3&a) a) ,e
Freauentemente si isnscono nell'aeieo, uno dopo fig lg
I'altlo itr sede, un condensatoie vsriabile ed 1l3 bobia
d'induttaza (As. 38-b), oppure un vatioetro, i qali un alto circuito oscilla[lc (.'cairo osci\dnle chiltso)c}'e
permettono di vaiare f iDduttanza e la capacit ddlo si accorda arcle esso s1l'onda che si vuol ricevere (fr-
-
Per accordare invece un, telaio su varie lursheze di Pit si auoDtarala bob;DaL' dallz bob;naL, pi la
onda, si preferisce aenerslmente vaiare soltarto la capa- risonaza acuta, perch, dimiuueodo l'4ccoppiacrto
cit del circuito oscillante di cui il telaio co6tittisce l'i-
48 49

irduttivo tra 1e bobine, non riescono ca, si chianaro eletttadi; essi soro sostenti da piccoli
cuito L'Cr che oscillazionidello stessoperodo di que11o supporti ir metallo fissati ifl un blocchetto dj vetro.
proprio del .ircuito stesso.
Cosl, anche se oscitlazioni di periodo difierente influen-
zano laereo. il circuiro L'ai Don raccoe;p.be l.oscilla-'
z i o n e c o r l a q u a l e i r i s o l a ! z J .
Si ottiene in tal modo uru bon-a selettivit, anche
senza accordare il circito di aeeo sult'otrda che si vuol
ricevere. Difatti in quesio caso tutte le onde innretrze-
ratno molto debolmente t,aereoJ ed ii cjrcnito L'C, per-
nettr di scesljere tra esse solo que1la su cur e accor-
. dato, cio quella che si vuot ricevere (frc. 3e-b). Si dice '
'm questo caso che I'aereo
non accordato; si suol dtue'
aDche impfopliamente che il circito di aerca abeo.
/\-
Con s1i ordiDrri ricevitori si possotro difierziare de
stazion che tiasmcttono con lnghezze d,orda scartate da tl
r a ?.miriacjcli; si pr, i altri telmiri, riceverc t tm- c)
a) rt b)
smissione di ra delle dre stazioriJ senza esseredisturbati
dalla trasirissione dell'alira. fic.40

T r i o d o e d i o d o , - 1 1t r i o d o a ! a l \ o l a a t r c e i e r t l o d i , I,a s. 4o-a rappreseDtal'asPctto eenerale di una la


serve a produrre corrente ad alta frequerza, ad an1pti- pada: P placca; G grisliar l filancnto; B spine di con
care corenti debol, ed a far passare la corrente itr un so1
seso, cio funziona da seneratore di corretrte ad alta L'ampolla di vetro spesso coperLa internamerte da
frequenza, da amplilcatore e da raddrizzator. u deposiio sottilissimo di masnesio .he d alla laDpada
E' costitito nel se$ente modo: un aspetto metallico. QL1.Sostrato deriva da volatilizza-
tra ampolla di vet(o dalla quale stata estratta I'aria, zione di ! celta quantit di rns esio, efiettuata ne11o
cortiene un frlo corto e sottile, dniatuto filmenta, r1t- itrterno de11alsmpada allo sropo di assorbjrc particelle
condato da uD altro nlo pi srosso, avvolto generlncnte gassoselimastevi dopo la ruotatra fatta cor pompe.
ad elica cone quello di una molla a sprale, chianraio. .I,'alnpo1la sosteruta da t1lro zoccolo cilindri.o di nla-
srislia, il qale a sa volta circondato da un piccolo teria isolarte, che pL1essereesteriorentc circon&to da
tubo di metallo, chjanato lacra (frs. 4o'l1). un cilindro metallico per aumcrt3llle la resistenza mec'
I tre elementi de1la lampada, frlamento, griglia e plcc-
5o \

I,e due estremita del filamento fanno capo a due spine Si avr qunrdi una corrente elettro'rica che va dallo
Essate su11ozoccolo della lanpada; la srislia e la placca estremo nesativo del1a lratteia arodica al filanetrto, t!a-
fano capo ad alire d11espine frssate sE1lo stesso zoccolo versa poi lo spazio libero tra i1 filamento c la placca,
(fis. ao-.). dalla placca ritorra all'cstrmo positivo della battcda.
I1 simbolo rappresentante la ldmpada a tre elettrodi Si pu constatare 'esistenza di questa coente per
negli schemi dei circiti radioteleglanci disegnato nella ne/zo d' u gdlvro! F _o i/ is"rlo su -o pa$dggo.
fi8.4o-4. Se si facesse1a placca nesativa spctto al ilamento,
Spponiamo che 1a valvola ro! contensa altro ch jl inl'erteido cio 1a batteria B, sli elettroni emessi dal 1a-
fl1ameoto. Se ne co'nettiamo 1e dqe cscl ta a que1lc mento sarebbero respitrti dasl elettuoni liberi sulla plac-
dei poli d'ina batteda di pile (baft.ri1, d"tccehsione), '1ax
corrente percorr il filamento. ln relaziorc alla tensiorLe
pplicata, 1a resistenza del lall1ento tale che i1 614- i:i:l:
mento si dscalda e diventa incandescerte.
In queste condizioni molt eletttoni sono espuls dal
filamento nel1'nrterno del1a lapada (fig 4r), e s dice
liiiiilllj iitiiliji
che i1 filamento cmette degli elettroti.
G1i elettroni sono itrvisibili: per mostrare nel1a 6gura
la direzionc de1 loro :novimento, si sono appresentati
triiiiiii
sotto {orma di Ficcole fracie 1sc1iti dal lamento
Siccome jl Ahmento chiuso nell'an1polls di vetro del-
la lampada, 1,r spazio inte o subito ricErPito di elettm-
ni, ed i1 filamento ror pu pi emeitelne desli altri, per-
ch sli elettroni si emssi respinsono que11i che terde- fic.4r fic.4r
rebbero ad abbandoMre il fitameDto.
correrte s stabilirebbe tr il fila ento e la
Se 1a lampad4 ontiene oltre ai lamento anche la
,iacrd di reta11o (spessochiamata d"odo), collesata allo Da queste cosiderazioni viere sirstiflcato il rome che
estremo positivo d'una batteria di pile (spessochiamata
si d a1la lanpada di Mlaold o al,laala elettrcnical essa
batteri anodica) che ha l'estremo negativo collesato col permettc il passassio del1a colrelte elettronica in rrn solo
nlaDento (s. 4r), la placca divente positiva dspetio al
serlso, cio solameute dal fitarneDto aa placca e non dala
frlamnto.
In qeste coDdizioni la placca attirer sli elettrol1i e' Dlacca al filamerto.
La vah'o1a dlre elettrodi ora descritta si chiama di.do.
mssi dal flamento, i qa1i itorneranno a1 ilamento per-
n terzo elettrodo, a forma seneralmente di spirale, che
correbdo i1 circuito: spazio filaflento placca, placca bat-
esiste nei tdodi e che si chiana gislia, serve a far va-
tea anodica, filairento.
riarc f i'rtensita dc a correrte elettrontca
52

Per t1na data temperatura del fflameflto, si pr au. Per amentare la portata di na coente d'acqua in
meniare f itrtensit dlla cotrenle che passa nel iircito un tubo, cio la c.Luantitd'acqra che- passa attraverso il
di placca, auoentado la difierenza di potnzjale tla la tubo in 1111 secordo (ntensit), sj pu aumeniare la pres.
placca ed il flamenio fino per al limite dela cosidetta sioe (1adifiererza di potenziale)i ma si pr anche aprin'
catrcnte di saturazione; ragAinto questo lirnite, essrn di pi,il rubinetto che regoia t'efl1usso.11 funzjoamento
aumento di difierenz di potnziale potr far aument!'.+ della griglia p parasonarri a quel1o de1 rubinetto.
f i n r e D s : t d i c o ri e o t e . Nei due casi, ur piccolo canbiameDto rc11o stato de1la
Per a data temperatura de1 frlamerto, vl un a1t$ edgla o del ubinetto, fa variare molio l'tutensit de1la
l]todo per far variale la corrnte, e cio variando ]a te'n- coente elettronica o la portata della coirente d'acqua.
sione della sdslia. ?er sirnsere alla pl.Lccs sij elettroni
clevono attraversare ia Criglia. Se noi rediano 1a srisla Triodo gcoerarore di oscilldioni - Srazionc L t.
positiva rispetto al filamento, essa attirer Dn elettroni e trasmittente, - Un tdodo pu costituire r gereratorc
la corrent sar pir intcnsa (ts. 43-d). Se rerdianLo inve- d oscillszioni pesistenti o continu.
. Quando t1n condeflsatore si scarica attraverso uM D-
ce 1a arisli resativa, essarespirger gli elettroni (69. 43
ar),nalefxdo il richiamc c1el1aplacca. I.a griglia pi vi duttanza, la corrnte d.i s.arica oscillante, ma questa
cina a1 filnrerto che non la placca, e quindi le vadazioni corente cessarapidamente in seguito alla perdita di ,er-
gia nei condttori.
11 triodo pn sefvire per sererare delle oscillazioni e
renderle coniifte.
Si chialna: ct.dlro .l; .rjslid f iDsieme delle concs-
siod che fnno capo alla srisiia ed al filamento e 10 spa'
zio tra srisl e filamentoj ciculo d blac.d quello coF
p r D d e n rles p s . . a , I i r r e r r n n o r e / ( , l r b a r t e r i a . n ( ' l i . a ,
it frlamento e lo spazio filamentoltcca (frg. aa).
Supponiamo di avere n circtito oscillante composto
4, b')
dalla bobina I e da1 condensatore variabjle C, collesato
fic. 43 alla srjglia ed al filan1ento del tliodo. Nel circuito d
del suo potenziale i!fluiscono fortemente sull'jntensit di plarcasia irserlta 1: bobina B.
colrente. trIentre, per esempio, per amettare f irtelNjt Se le due bobine I c B sono avvicmt, tra loro c'
di o,, milliamprc si dovtlto aume tar di ro Volt la irduziore. CLiudeudo I interruttofc /( si produ." inr
difiereza di potenziale tra i1 filamento e la placca, per ot- correrie elettronica, re['interno de11alampada, dal fi14-
tenere 10 stesso risulbto bast3 aumentare soltaDto di u merto a1la placca, che percoll.e 1 circuto di placca. La-
Volt la difierenza dj potcnziale tra 1a griglia ed il fila' sciando il polo negativo de1la batteria arodica, s1i elet-
troni arrivaro al fiiamento, percoono la bobina f da
5.5

, ail o, saltano rc1la placca, e ttomano at polo positivo diventa meno positiva rispetto al fllamento, cio 1a loro
- clel1abatteria. La correrte che circoi nella bobina B da diCer.DzaJi lotezia e dininuisce, c uindi. ta grieti
, ad o, induce rella bobia I una corrente da D ad l, s l t ; r a n e 1 o t o r L e m e i eA l : e l e r o n i e h c o r r e r e e l e t t r o -
cio qesta corre:1te eiettronica va dalla srielia'armatura rica di placca dininuisce di iriensit. Dimilluendo per
de1 codensatore, a1 filamento-armatlua , de1 conder- la coff4te di placca attraverso 1a bobina B da 1, ad o, sj
produce rella bobira I una corrente indotta che va que-
sta volta da I ad fl, e questa conente si som.a a qrella
d scarica del cordesatore. Ouando l cotrdnsaiore coll-
pletamente scarico, sli elettrori cotinuano i1 loro nrovi
mento dal filamnto e dall'amutura ,, verso 1a sdslia e
'armatura r. Per consesuenza1a s:rislia diventa ora nega-
tiva ed 1 aondensatoresi ricarica, ms con de11cadche di
seso contrario. . Mentre la griglia diventa nesatil'a, la
coente arodica dnniouisce senpre e finalmente cessa.
In seguto, siccomc non cr coenie rel1a bobha B,
non c' pi correntc ilrdotta in ,4, lna i1 condensatore
6g 44
o|a rcancato, I'armatufa ? positiva, l'arnutur! I ne-
Si fornu qdndi rl1a difieenza di potenzjale tra sdslir stiva. 11 colldenstore quidi si scadca, e g1i elettrosr
e 6lamento e h sdslia diventa positiva per 1a perdita vanno dalla srislia e dall'anlratura r, verso i1 fihmento e
desli elettrori dspetto al frlamcnto che acquist s1i stessi l'arnatura ,. I"a srislia cliventa perci rneno necativa e
1a coente di placca comincia nLlovalnente circclarc, ed
Essendo cos diventta positiva 1a srislia, ia corrente il suo aumento produce di nuovo tlna corrente indotta
di placca e quindi 1a corrente rella bobin B a11merta, ne1la bobina ,.1 che si sonna a queua di scadca de1 on"
qrindi aumeDta anche 1a rorrente indotta nc1la bobia ,{, densatore. Cos i1 condensatore si scaricher, cio rtotr vi
e 1a grislia diventa ancora pi positiva, per cui la corente ser alc11nadifierenza d potenziale tra la srislia e{ il
di placca cresce nncora frlamento. trfa nello stesso tempo la correrte di tlacca
Ma la corrente anodica (del circuito di placca) ]loh :n aumeio, il .ordFncatorcsi -i.ar'(a ncl "e!'o di hr
cresce indefinilacnle poic! si ha la coente di satura, divertare 1a s{slia positiva ispetto a1 6hmento, e tutt.
zioDe che non pr esseresuperata. Siccome allora 1a cor- il proce.lieDto si ripete qui di con contlruit.
r e n r e J i p l r ' . a . f e r a r e r " a l a b o b j s : rB o o D \ ' 3 r i a p j .
Riassuaendo: chiuso i1 circuito con I'iterruttore L,
on si produc pi corrente itrdotta ir I ed a11orail con-
nel circuito di srislia citcol2 pernarenterre|te una cor-
d e 5 a t o r e ,c l . e c - . L n , t u r a r n o s l i \ a c l a , r e g a l i v a ,
rente alterata, cio una corente che canbia periodica"
si scarica. Gli elettrori de1l'armatra a e dal filamento
nente di serso; cotrtemporanamentenel circuito di plac-
vanno all'armatira r ed a1la srslia. l,a gdslia qunrdi
5o

11 circuito oscjllantc, anzch snl circuito di Criglia


ca la colfente anodca cresce sno ad un massimo e poi de-
come nell fis. 4.1, pu esseresr1 circuto di plac.a.
cresce sino a zero periodicamente.
Per utjlizznre questa corrente si usa it sslcma inclicato
11 pedodo (tepo inlliegato dalla co ente altenata a
partirc dal valore zero per rassiungerc i1 massino, di- nella s. 45, ojtpre qllello indicato nclla fis- 46.
nhuire di nuovo sino a zero, rassiunsere il massino in La fig. 45 rappresenta il circito schematico dclta
senso contrario e dtomale qllindi ai valore zero: il tempo pafte tmsnittcnte t1i una stazione con circuito osciilxnte
cio impiesato a compiere un ciclo) dipelrde da1la caps, su1 crcrito di pacca, in cui le bobine I e B de11a6s. 44
cita aiel cotrde,satorc C e dall'induttanza della bobilu ,4 soro costitujte ciasctrlla da rlla sola spira .li sra'de dia,
del circuito oscillante. metro, e la bobina ,4 fllnziona da telaio.
Il condensatore C' chiamasi condersatore di bloccoj
serve ad nnpe.iire che 1a batteria di placca vadr in corto
circuito, ma lasca pssare 1a corrcrte oscjllante ac1alta
frcqL1ea. I.a bobina L" ipedisce all corrente ad alta
Irequenza di circolar ne1 ciicuito d alimentaziore de11a
placca. I1 reostato , serve a variare 1'accensionede1 6la-
mento del1a lapada.
L'accoppiamento tfa Ie due spirali ,4 e t p esscre
anche sepamto dal telaio. Itr qesto caso nr scric aila spira
srande costituent il telaio, iasert,L la bobina B, indi-
pendertemcnte da1 telao. L'accoppjaneDto tra queste due
bobine, in questo modo, p ar.he esscre vadabile, mer-
tre l'ac.oppiantrento $l telio della fig. 45 fisso.
I,a s. 46 rappresenta il circuito sctrenatico del1a par-
te tra$nittentc di una staziolle col1 arteDna aperta, con
circuito oscillant sul circuito di sriclia. I,e bobine ,{ e
B della fg. 44 sono a.coppiate Anche alla bobin che
isrita nell'aereo.
fis.45
La corente ad alta {requenz-a della bobim I pmduce
Qllcst conente cos ottemta d alta tuequenza,come na conerte indotta nella bobina al e quhili 11 tutto
precisancDte serve r1 radotelegrafia. 11 numero di te- l'aereo; variado 1a opacita C de1 citcuito os.illdte si
dodi tu ur sccordo, come stto detto, si chiama fre- trover un punto in cui 1a corcnte dr' aereo sar massimaJ
{luenza, cio 1 correflte cousiderata ha una frquenza di cio il circuito di aerco sar in dsonar.za con la lrequerza
della coente de1 senerator.
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iiiii
67'
66
basse frcquenze. 1'ra il filamento la srislia dell,unicaJ
Ma 1q realizzazione de11oschema della fig. 5, non sa- o della plima valvola amplificairice a bassa frequeDzs,
r e b b e t o . . i b i l " . r e ' c l l r p 1 3 c L .J e l l a p r i n 3 v s l v o l a si applicano s1i estremi de1 circuito in cui circola la coF
utrirr .lx srielia 'lelh la tesorre dDodict' rnte laddrizzata precedeDteme[te per mezzo di n cri-
placca, " c o n d x unita acle alla
rjsulterebbe stalto o d tr triodo. Ne1 cilcuito di pla.ca dell,ultima
c'ltre che alla sriglia
della seconda valvota ln questq odo la sdglia de1la se' v a l v o l as i D s i s . c i l l e l e ' o o o .
conrL valvola saebbe jortemente psiiva e attirerebbe Nel caso de1l'aDplificazionea bassa frequenza il cor-
molti elettroni, perch oltre ad essere posjtiva anche densatore di arresto a, dcve essere di maggire capacita.
molto vicina al Elanento
Amplifcalori a risoDanza. - S: otredsouomeuen-
Le oiccole variazioni di tcnsione sl1a rcsistenza R
do utr cordnsatore parallelo sl1a impedenza.
farebbeio nr tal casd lariare pochissno 1^ corrente di
place. Occorle Derci seprare nrcdiante m cor'lcnsatore ln quesio caso il coFlplessoinduttanza-capacita, in de-
. terminate condizioni, rappresenta n'impederza $aDdb-
sia per la corente alternata. Si dmostra precisamertc
che questa intpederza nussina quando i1 circuito oscil-
lante cos costituito accoldato sull'otrda che si vuole
r i c e r e r et 6 9 . 5 a '
Accordando quidi il circuito Lr Cr sulla fre,rueza
che s luol riceverc, si rende nassnla ta sa impede[za

6c. 53
di arrsto c, la $islia di questa valvola dalla placca della
precednie (fir.. .-<3)e itrsedre 1a rcsisterz Rr tra la cri-
clia ed i1 flamento, che permette alla grigla di scaricare
gli eie$roi sul l.rneDro.
L'amplificatore a resistel,za cotr no o ?i stadi, co fic, 54
co4 una o pi valvole, si p impiegare ache per 1
3 js$F5.5 sB 11tij s+ rEEa +!#s t
t-e:{E*ii: :fiEs
es;:g=*;E
-:= ;.;9 "ei3 I "+
;0.* li :; :iti
5:"ge lc :t e;=Ee ;= lii: 3i:i :
4EE&Eri:"f 5-:ai :i 3=:iE .-"il:
r:ei;;;:ir ;;?i"3:; =1r E j;r:
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Ei!r!isi i!:-; :J Ee1!!.s:ae ;;
:ti!i;ilil;
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ter;l:; ;;+j::it:
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Es5=si!!; :rl, :;i; r;ti :i
t;iilii!; i;ii;;i;lqi
l:Fi;;i;+*!
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:a;8i."3.
E93s=^- . - L*Q.)a-'.L - -'o
s: :999 ; Ili; r=i: :
:ii::i;iii:;!ii!+i
;
i:fiiil::I::;;
;J;i;;:iiilii;i::
i;
i'i;;lii;illir*;i;
7ra

I questi circuiti si"assiungono no o due condensa-


I'altra Lt, per trasmcttere le lariazjoni di tn$orc (pro-
tori opporhuramentc inseriti come per esempio. nclla fis.
dotte da a correDte raddizzata dalla valvola I'?) di Duovo
5. Per opportuni valori di questi conde$atori C,e C' rel circuito di srisli! della slessa lahola per mezzo de[6
si neutrlizzano le variazioDi di potenzhie tra$ress dalle
bobina I;.
caFcit plac.a-sdslia e grielia-Elanento. Qrlesto me-
lodo di amplincazione (neutrodra) impiesato in alcuni
opti posti di ascolto.

frg' 57
fig 56 La valvola l/, funziona iluirldi da addrizatdcc ed eu,
dodina (amplificatrice e aercratlice a rcazio e). La rea-
I condeftatori Cr e C, sono variabili per regolare la zione, esscndo fisso l'accoDpiamcnto tr le bobine L: ed
Ioro capacitin modo da nentralizzaresattamente1e va- .I-', si ottier, i,r questo caso, varirnaLo il conderNtore
dazioni di potcnziAletmsmessea1circuiro di griglia dalle
capscitaphccr-srislia e grislia-fllrnenro. L valvole vi e /a souo amplificatrici a bassd fre-
Nella fig. 57 riportato 10 schema di un dce.vitorc queMa e I'alnplifrcazione otteruta per czzo di tra-
neutroditracon teiaio. stormatori a lucleo di f o.
11telaio costituiscef induttsnzadel cirito d'accordo, Sul circuito dj plaaa dell'ultin1a valvola inserito il
mentre il condensatore C ne costituis.e la capacit.
I,o schena de1la valvola y, pelfettamente analoso Per evitare che i fli costituenti i1 circuito di placca
alo schema esaDinato per la iicezione neutlodina- Alla qneno di s.jsiia diano luogo ad accoppiamenti parassiti
bobina Lr del circuito di placca sono accoppite itrvaria- si ricorrc a1lo schermaggio, che consiste nel racchiudere
bilmnt (e costituiscoo trasformatoli 4A alta frequena) i pportune cassette metallicbe i stddettj circiti
du bobitre, una L, con circuito acco.dato per trasmetter I cas*tte metalliche sono poi elettricamete col1-
le variazioni di tensione al1a sriala della va.lvda V,, se alla massa e qindi alla terla
.t
Per l'an1plifcazione ad alta {reqreMa delle onde corte Yarola. qattro e ciDque clcttrodi o telroro.
si sano enche i ricevitod a cambiamerto di freqrenza, Esistono vari tipi di valvolc a quarFo elcttod, o teirodi;
olpre le valvole scbcrnate. ma i1 pi impiecato quello che cortiene ua plcca, du
sdglie e n nlancnto.
Ricvitore a cambiamento di fre$enza ((supere- I particolari di costruzione di qteste la1vole variano
rerodina). - Prima di efiettuare l'amplificaziore della secondo lluso per i1 quale sono desinrate.
coente ac1 alta frequenzri, se ne abbass L1 freqrenza, Le valvolc a duc saiglie comprendoro: le valvole a
rendendola cos pi facile ad amplific^re. questo scopo sriglia schemarte e le valvole bjsrislia prolriameDte detie.
un'eterodiDa snera delle oscillazioni che interferiscono,,
con qtelle ;r arrivo in modo che 1a difieren,-a tra le fte- l) TRoDo a cRrcr-r scrrERrr,lNTE.
quenze dell'onda in rrivo e di qucua senelata dall'ete- La g- s8 mostra la disposjziore desli elettrodi in
rodina si sempre usualc ad uno stessoDunero, per esem, |1'a valvola a sriglie schernante. Nel1 ls. 58- rap-
pio 3o.ooo. Se la hcqucnz dell'oDda in arrivo di 3 mi- presentato il simbolo usato ncsli scheni. I,a srigta ir1-
lioDi (lunshczza d'orda rn. roo) si ac.ord I'ctrodina
sul1a frequcnza di ?.97o.ooo orrpure 3.o3o.ooo. Nei de
casi dopo I'nrterferenza ln {requenza sar di 3o.ooo. Que-
st frcq enza jntermedja facile di amplificafe. Si pos-
sorlo qunrdi pplicare 3 oppre 4 stadi di amplificazione
a risonanza, cor i circiti accordati ufl volta tanto sulla
frcqueoz.L irtermdia.
Pcr riceyere onde modulate (telefonia) b.1sta raddriz-
zare 1a co(ente frequeiza intenedi ed anrpljfcarla
nuovarnente in bassa frequenza.
Per riceverc tuvcce orde non moduhte (telerrfil o.-
cotre provocarcJ dopo I'amplificazione de1la media fre,
quenza, di uuovo il le oneno delf interfcrenza, jr modo .
da ottenere uD' colrerte dsultante a freqetrzd udibile,
per nezzo di una eterodina, quindi mddrizzare ed arnrrli- 9
ficare di ruovo i! bassa lrequena qriesta correnre. 6c. s8
Di (Festi dcevitori a canbiamento di frequenza, olt
quello sopra lldcato \suberctercd"ind)Jne esistono altri tefl1a simile alla srisiia di u11a valvola a tre elettrodi)
tlPl. l'altla griglia, quel1 schermaEte, awolse completamente
la placca. I,a srislia schermante fa capo a1la spina d[c
zoccolo a cui rornralmente collesata la placca dei tfiodi;
75

mertr 1a placca collegeta ad r1 filo che, attaverso ura s{fficientei la tensione delh gdglia interna serve a 1an,
- a l d r r f - r o . r d . u , s o m ni r a d c ] n r b o . i . s s i u r s e n c a p -
cr'are s1i etettronj, che passano attraverso ]e sue naslie,
puccio terminale metallico. Gli attacchi degl altri elet- e contiruando la loro traietioria cone in un comr1ne
r,odj s i r i l j a q u e l 1 id e i t r : o d i . tdodo. l,x srislia itrtema ha, in certo qual modo, I'ufrcio
"ono
I,a srislid schermante 1u 1a propriet di ridrrre 1Dol"
r i s s i no l a c , t a c : t \ t l a . c a C r i s l i a , t , o i c l , c o m e s i d e r t o .
1a placca e la sdslia fnzioaano come armature di un
condesatore. ?er qucsto la valvola a srielia schermaflte
particolarmente adatta per essere usata come alrplifi-
catiice ad alta frequenza, specialeDte pcI le onde corte.
. Poich la capacit p1cca-sds1j piccolissia, evi-
lato l'accoppiamento di capacit tra placo e srislia ed
reso possjbile t'so de circrliti accrdati (am"lificatori
a risoranza) otterendo co una forie amplificazione e
srande selettivita.
lJ) 1troDo lrcrrctr^.
Nella ls. 59-d rappresentato f intelDo della lampada
bisrislia, e ne1la fig. 59- il simblo usato neeli schemi.
h questo tipo di valvola ]e de grislie sono siDili e ror
difirisco)ro che per la loro posizio|e relativa risptto a1 fic 59
6 t a n ] e u t oe d a l a r l a . .
i l i u n a | o n p a 4 i e l e t l r o D .e d p o r l a t r . d u D d e t e r m i n a t o
11 collesamento del1a eiglia illterna con l'estelrlo potenziale positivo rispetto al filatnerto (ya=l circa del
Aetreralmente ottenuto mediante un piccolo scrraflo si- potezia1e di placca), I,'altra srislia (strna) lia 1a fun-
stmato 1teralneDte al1o zoccolo. Gli attacchi desli altri zioe ordiraria de11agdglia, come in 11ll triodo comtlne.
elettrodi sono sinili a quelli dei triodi.
I e 6 e , t o . o m e s e e " i s t e s : eu n 6 l a m . u l o i D 1 1 1 g i r 1 - i o
I,a sdsUa intena o srislia di campo portata ad un vicinissimo alLagrislia estena, molto pi vicino di qanto
determimto poteMle positivo ispetto al filamerto; I'al- potrebbe essere realizzato platicmerte.
tm eisli, qella estefna, h la stesa tnzione della sri. Qrindi, in determinate condiziold, anche le piccole va-
slia dei kiodi. La disposizione relativa delie crislie in razio di teflsiore della grisu esterna, prodco|o for-
qrsto tipo di valvola perci prfcitamef,te opposta a tisrime variazioni di corrente elettronica, cio di coetrte
quella dclL \alvola a gr:slia -chernrlte. di place; pelci quest vaivola d luoso ad una anplifl-
Nlla valvola bigriglia, la tensione di p1cca troppo cazione molto lorte.
debole in sererale per produre ufla correrte elettrodca
76 77,

rDento. Nello spazio compreso tra i poli del1a calamits ed


il nrcleo di feo irvasi la bobna, che costituita da un
pirolo telaio su cuj vvolto del nlo di piccola iesistcrza
l,a bobina girevole irtono.all'asse O, e porta soli-
APPARECCHI DI MISURA dale un idice che score su na craduazione.
l,a corrente da misrare viene fatta circolare ne1la
bobina, i cni stremi fanno carc a due serrafili l, B. Op'
prtune mol1e a sprali mantensoro la bobina nelL posi-
f, nisLlre che occorre frequentcmerte eseguire neue zione indicaia in'6sura, in corispondeza dela qnale
stazioni radiotelegranch soro: 1a nisfta delf inte$it l'iDdice seCDazero. Per qnaDto in precedenza stato detto
di co erte continua od osci1lte, la isura de[a difre- quardo Della bobina passa corrente, essa tende a ruotare
renza di potenziale contir|la, e la nisura del1a lunshezza
d'orda. Si accenna di scgllito asli stftmerti impiegaii
comuemcrte nelle nostre stazioni per queste misffe.
Ampermetro a conenre conrmua. - Sene e misir-
rare l'irtctrsit de11acorrete. E' seneralmente composto

fu.61
Sotto le azioni, deviatdce de[a corente e esistente delle
mo11e,che tendono a atenetla nel1a poslziore iniziale,
la bobina ruota di un ansolo 1a cui arnpiezza dpende da1-
f intensita de a correrte. Ir'nrdice sesner! stll'appositA
sraduazione 1a misra delf iniensit di corrente che per-
fis. o
L'amperrnetro I (6g. 6r) vienc inserito ir sere nel
da na .alaDrita a feno di cavllo ed ura bbina mobile circuito, ln modt che la coente da isurare circoli tutta
(ts.60). trel1a bobina dl1o strtmeoto.
r f a r l ] o l r o e 1 1 clahita si trova un ncleo cilinddco La resistelza de1l'anpernetro dovr essere relativa-
di erro dolce che serve a rendere pi sersibile 10 stru- m e n t e n : 1' o l - f e - c h ; l d s u a : r ' ' - z : o r e r e t c : r c u i r oo o n
79
?a
per efietto della corrente che l'attraversa, provoca la sa
modifichi sersibilmerte la resistenza totalc di questo e dilatazione e qindi i1 stlo allunsanento; il punto l' si
p e r c o o s . 8 u e , , z aI i l r " n r i r d e " 1 c o , e , t r abbass per efletto del1a no11a C F e l'jtrdica si sposia
cli ampermetri costruiti per la misua di deboli itr- trascirato dalla rr1legsa. Uno dei ptnti di aticco del
temita di conte si cheaDo Di[iaDpertoetri o galva-
loetri.
Ouesto tipo di strumetrto non potiebbe servire per 1a
msu? delLa intensit di na corrente alterata, prch la
bobina sarebbe sollecitata alterMtivametrte trei de scnsi,
e quindi in sostata resterebbe ferma.
Vohmetro a correlrle corrina. - E' costituito in
'/
Enere come l'ampemetro, con 1a sola difieienza che il
voltDetlo ha una gtai1e resistenza intenD otteDuta, sja
facendo la. bobina con 01o che oftra molt resistetrza a1
passagsio dellc corrente, sia inserendo delle opportune re-
sistetrzc in serie alla bobina nobile.
Il voltmetro (1g. 6:z) viene nserito ifl dertuazione tra fs.6J
i pr1nti ,4 e B di un circito, tra i quali si vuol misurare
1 difierenza di poiel1ziale. La resistcza del voltmetro filo ca1do,il punto D, fissatoad una ro11^K r, e p
. essereleggennerte spostatomediante 1a tiLe di resola-
deve essererelativaente 8rade perch la sEa inserzione
in derivazionc, aunenti di rloco 1a coretrte sosata dal zione v che perritettedi riportarc 1'tur1i.eallo zero, quan-
generatore, e quird notr odifichi se$ibilmente L ca- do re11ostru ento non passacorrente. Questi strumeDii
duta di teffione tra i de purti di inserziore. si taraflo facendoli attaversareda .orente continua di
nota intersita; essi msrlrano i valod efEcaci del1ecorenti
Ampermerro per conenri ad aha lrequcnza. - oscilknn.
cli ampermeiri comunemente impiesati per misurare la
inteftit di cornte ad alta lrequerza soro quelti a tlo lnprmetlo con pira o coppia rermolrics' -
Per la misura delle corretrti oscillarti pmo intensesi im-
11 prilcipio di funzionanento di qesti strunenti il piaaro le pinze o coppie termoelertdche.
sesuente: 1a corrente da misurare passa per i sea61i I Due frli, uDo di fcrro a (fis. 64) I'altro di costafl-
e B (fis. 63) e percoe il l1o C, che si riscalda. Al pn- tan, d, messiir soce e salti itr O, costituisco4ona
to di mezzo E .li questo flo saldato un altro filo metal- pia o coppia termo'elettiica. Un milliampernletio per
lico che va rd awolsersi su una piccola pulessia P, sul, coerte contina ,4 inserito tra l, e d Se la teml)ela-
lksse dl1a qr31e fissato f irdice. Questo 610 teso tura delle saldatre O d b la stssa, Ilessna corteot
dalla molla a laiDa G F. 11 dscaldamento del 610 C r,,
8o 8r

scillarte fomato da u'a induttanza t e da un conde-


attravcrsa questo circiio. Ia s si riscalda na dele satore variabile C (fig. 6i).
sal.lature, O pcr cscmrio! restaDdo in\.arjlbjle la tenpe-
U''apposita tabella o cuna dj taranrra forDisce ta
ratua dee atre, si verifica una coeDte coDrinua el
lns1zza d'ondr corispondente ad osni divisjoDe del
circuito, e 'ago clel gah,?nometro devia-

ls. ,1
ng o.5
Sc 1.r corrcrtc oscillnrtc si I circolate atlraverso il
circuito i d o d l!, cssa l)rollncc calore, riscak^ l sald- Per poter lnisurare ]a lurytczza dell,oflda enressada
trra O c l'indcc dcl rillianlpcrmctro devia. Questa de- un gnetore, occorrc jDscrire trgli estrenri detr coudefl.
viaziolc trrLlo nrasgiorc qunto.pil elcvat! la tctr s,atore un raddrizzatole h)e escrrpio salenr) d un lnilli"
Derntrrr! (li O, cio quanio pirl intensa la corre tc cbc ampermctro, cone segnato Drntcgsiaro nella fis. s
opplrre inscrire ir serie al circr:ito os{illantc una Dccol!
f,r col)pia si tar assiem a1 nlillianDefmctro, come lampad;na ad incaDdesccnz M. Vrrirldo la c:roaci C
per g1i rml)elrclri a filo .aldo, mediatrte I'indicrziore d c t l ' o n d a m e t r os i o t t e r r a l a D r a s . i n , .i r r c , ) . r i , t i ; o u u r e
dsta d{l1o stru uto sotto l'azione di corrente continua al milliampermetro, oppure la lapadiDa av 1a massina
cli ota intnsii- i n c a u d e s c r z aq, u s D d oI o r r , l . n r e t r o . r r i , f j c o r n , , r c o n
Per rriccole intcsit di corrente oscill.nte, e quando I'ord. del gcncratore.
nor si ha intefesse di ollosccr il valorc deila intensita Per le stazori di piccola potenza si lrsa efiettuare la
de1la correrte osciliante, ma si vuole senpiice erte tr nisur4 per assorbimento ridcendo l,oidaDetro sempti
nrdicator di assima correrte, si p irstrire ret cir- cemente alla itrduttanT-a ed al condersatore variabile_
cuilo percorso datla coffente una piccola lampadina ad
Ouando uD circuito capace di oscillare si trova ncl1e vici-
incandescenza. La massina intensita lrninosa dea lam- nanze di ur seneratore, si verifieno h esso delle oscil1a-
padina coisponde alla nassima intensita di coente.
zioni, che diventano notevoli qando 1a hrnshezza d,onda
- L'ondafletro propiia usFale s que11adel generatore, cio q ardo i
Ondsmciro- sere a misurate la lull-
ghezza dell'onda di un seneratore, oppute la lnshezze d circuiti sono in risonafta. l,a corrente circola retto
ondametro a spese del streiatore ed al momento de11,ac-
dell'onda su cui accordato un ricevitore.
T,a parte essenziale di n ondaetro un circuito c corde l'rltensit di correrte del generatore spbisqe qa
8, EJ

netta dininujzione, che si rivela all'ampemet'o che ni- llll periodo eguale a qrello della tersione ad alta tre-
)ur. dere .or.nre qenz-a. La lastr;ra di quar2, hl ler uD periodo pro-
Per impicsare un ondametro ad assorbinenlo lo si pno, dipendente dalle sue diDrcrsiorj smrncti.he, col
accoppier indrttvaneDte co1 getra-:tore e si manoer quale sbisce rr lacilmerte questc variazjori leiiodiche.
il coidensatore veriabile sino a1 morento itr ci si vedr Se il periodo della teNoDe appljcato at qtrrrzo cojrcidc
diminuire l'nrteGit di correDte del scneratoe. Ira lur'- col pedodo proDrio de1 qrarzo, si ha lrn efietto di !iso,
shezza d'onda del seneratore sar qrella corrisporilente rana pe. cui f intensit .lelta conente oscillarte diventa
a a sraduazore del condensatore dell'on&metro, con Ia
q , r a l c{ i ' \ . f l a l e d r r : n n , o r ed i c o , r c ' , " . Gerainente i ricelitori ed i seDeratori radiotele$a.
P"1h qu-.La m-r _a s:L IrF.i... u,r\ic,'c ,,r'ot'pi.re fci hamo i dotazione na tabella di taratura da cui ri-
debolmente 1'oi.lametro al circnio .1e1generatore, i nro- sulta l'onda che coisponde ad ogri divisione de1 corl-
do da avere una dnnnruzione c1i corrente del senatore dersatore de1 circuito oscillante.
non trotpo graDde. . Per nrezzo del quarzo s possoro ottcnere de11eotrde
Lo stesso mctodo si inrt)icgr per a jsura della lun- campioD, cio non suscettibili di setrsibjli varaziori, che
shezza d'o11da per ln qualc ac.orclto 11'ricetitore. Si possolo sen'ire per la verjfica della tabella di taratura
procede in qucsto nodo: s'jnnesca 1a reazone del rcc- dei riccvitori o del generatori.
vitorc e teirendo la cFa all'orecclio si sente il cratte- I-'oldametro a qr1azo per orda canpione vibra su
ristico ( iic '; si accoppi.r qndi 1'o anetro al icev; l1na sola lurghe,za d'orda (quella del quazo) e si ado-
tore c si DErovra il coDdenstote dell'onalalnciro sino a pera coe l'ondameto ad assortriDeDto. Accoppiando la
.".rx ' i rflrr:o ro\Jro rlld rea?iooe. induttana .leil'oDdaDetro aetrcratoe c col dcevitore, e
l o q , . - r o . r . o r r r t t J r J o - :J i d e h o l i quaD_ sariando la epa.it dci cn-cujti osilanti di questi, s
"s,ilhzioni. tover il prto jn cui si verifica iisfeitivamente la di-
do l'ordaneho in rsonanza col ce\.itore, la reioe si
disinnesca. La lun8heza d'onda del ricevitore qela minrzioe di coente di antenna ovvero il disinDesco
corispof,dente a1la srAdrzione de1 corddsalorc dcll'on-
daetro per cui si avuto il disinnesco delle osillazioli. I.a gaaduazione del condensatore per 1a quli si veri-
A r . l . - i D q L e " t o . d . o " o B , e r . ei n e c n e r <i r n t i . a a r . 6ca la diminuione ilella .orreDte di artenra, ncl caso
accoppiamert deboli. del. trasmettitore, oprre il dsinnesco della o$i[azior1e,
nel caso dcl ricevitolc, quella che corrisporde alla 1un,
Ondametro a quavo. - Un ondtretto a qurzo sheza d'otrda campione del'ondanetro a quarzo.
consta di ura hdtttarza e di una sp(ie di pccolo conden- Spesso si fialrno divese ode carpioni, utilizzado
satore fisso, il cu dielettrico 11 soitjle lzmitetta di di!,rsi crjsta[] di quarzo, compresc nel1a gamma d'oida
dei seireratori e ricevitorij si ha cos i1 lnodo di poter ve,
ricare la loro taratura in divers potj del1a gan]ma.
, 11 quarzo, sottoposto ad uia ditrerenza di potenziale
! a1t frequerza, stbisce delle vibraziori clastict, co
84 8s
P-ur avendo co:rDilto il tcato con parole della linga
i t a l i a n a , f r a n c c s c ,l l i n a , t c d c s ( r ' , r i A l c s c ,s p a s n o l a , n '
METODO g b e r e s ei,L r E " ' l r \ ,n , , h 3 n ! ' l t t r r I r t " ' r l n ,1 r r o r i J e l -
pr impare psto i segni MorBe 1'addestnnento, che la paroh bl)ir trn ssnincato ]et.
r e r a l e ,m s u l r n e c . x r i , m o J e i s ( s I i ( : u l e l o r . v . l '
combinazioni e succcssiorli che occorre iDsistere cor me
Qre.ro Derodo trstrco utite sir llej I L\pgnamcnro
itr aula col tasto sia ai sesnlato con baldier; i qat; Se si \rosliono ottenere dstrltati adsuati necessain]
sono spessoobblisali .d nnparare da soli i sesni Morse, a che-ostri llievo sia dotato di qtesto Melodo per darsli la
tentatvi, con fatica e scarsissimo protto. possibilii dj coDtrollae osni sioho s stesso mentre pra-
tica l tras jssione e per esercilarsi ancbe da soo nelie
Occorre tra$rettere con la stessa velocit:t cor la quale
, ore lilere.
si sa ricevere, adattardosj alla capacit de1 corrispondente.
Cattiva abitudine quclla di eseicitarsi trasmettendo
I-a nanipolazonc dcl tasto e l'uso de1la baDdiera, .' da giornali o libri qualsiasi, mancando n tsl nodo I'eser-
deve essere copiuta sca risidit, a cadenza regolale. cizio di trasmissiore dei caratteri e parole pi difrcili.
I l p , , r o s i f r o J . r c , . o D I ' a b l , a 5 : a m e(ro
sollevanerto jstantaDeo del tsto; la liiea h^ ta durata di
3 pnrri; I'intenallo fra , elemeDti dj una siessa lettera ESERCIZI
di un punto; rtells ltu due letterc di una st.rra I'arola
di 3 punrij l'jalrroallo lra 2 barclc cansectuLhe di s 1.- e. i...... t
esito iflnolo ossetti stenni eslin'o
G1 9sfciz sesuent sono basati ull t1asnrissiore di sneui enisro setriuio osmosi ettese teste jnitolnni ..q&,; ido
istesso Ise. sotrnesso seh: tesri ntissitne tcttoie id$iro ontlso
vpcaboli di var;e linsue fornati cotr le lettere: e, , !, r, iote omissis niroses rtessia tsG ite Silt stiessest sbmo
m, o, ale quali, in ogi esefcizio successjvo, assiunta Miiie smite testionio Serit nisto osieo t.sts steo,et lesorti
na nuol'a lettera secondo la smislianza dei sesni. lrilna
dj passarc alla trasissione dei dispacci, si corsisla di h.... ch
. n- s t e r e s u g l i e . e r . i z ; s r J ! l u r l i . tsG htie cisit c!misetts michos cbese smith ficine h.i.s
Allo scopo di aumentare in modo corsidercvole il nu. 6ec!s Chieii chiode eicliBi ettiche chinsi sed,itichc Dich8
ero delle rrarole di ogni esercizio, l'istruilore: hessich Doscletto ocle chiee .schee ottiche cotetcl,e risricL
u o r ' a r g S i u n p er ( r l t r e t o r D a l e I q , s o l r a D r oC . l l ( Noscle ciose cliDo toEchi socLod hei ihoi cn|o n,ihos scheDi
l F r l p - e I o a d l l o r r ' i D s e ! f a t e e L l i D . i - r e D d os u l l e l e 1 - 3..
terc . he -vr" ,ro .lJto luoSo-d errori; Maometto amich tsso assistito .ssise En,n, siamesi Asi! maasic
l r a s m L r t e , 0e 6 r i p a r o l - a r o v c \ : o j o c o m . " i a I d o . i o sbio assiere stari .stcdrlo Mclastasio iatlichc
!. dall'ltima letters (ch nor pu per esslrc u,vcru!o/; dsiio domesa staticle scitt chiestta assest Aosh nnittio
- iEvcnire le Mstlis clanois aclrt toflat roo ltaiti moclet
":llabe.
86

nloneta hidna notte nomea rtites, imane tossiche Grinali .!i.


9..
nna seo Siea rDeno sirtorLo nenliche nonnno eslinto strue brole lantsfta aannro londent sin fantesche
inesatG n*tino amnisria.inan. sente mehini osscttino ansioo foatala fioci inlnito ofesa bafirio letido sbfio naschi frlesta
seatenti. ernei natio imitatior afteint hinro {odo ansiarie arone diletto al'lift s[.!! Olaalo finnneti f-
talona ain$ asienlo hnet ll'! sniie nichts steen nalt aroc[ hitr afiettali tulests faycnli. ela defen6io aisil Lullci faisrli
schmahten aemer S.nio nos]lecl schniemen hana tlai lohe vividant estofa lccha lenie inlanl.do opoot lond Sec.ter Fetudir
F.rst dfbnden ind Homa! {on!i!es lav
5. to. -
stroia mRthitin ,Masara nrsea snlussato hnisa nfto stlo
ayale sultano llftione iloliaila virrett. nic\cio
slahe auto!ia terte nsotre rnicle nrnit rito lnGoro nolo
lco! sibil' fante latitante 6imd LnbDl ll.silc. llddo lrre.
ltuan,r esbato scltrite 4oia sostillt stah'etta islitnro lruar
velelo intelletto frem. albc baleno 6a1te delitto olestia dilctt.
rteln Iic. rnalitas Dolr!s o]*atr
tisse itrlali.li sillaba lvante levilai laadatio.alhm iilette lenoril
soriietr ersnilc ac1lcho nlesosr nntsc]ler arnlLer ntlat utu.
soleil flttesc liLvd tmosna lieuto mrli! slovel ditcll nienIg
helt]1as Machnsn stosser lac]]th mtei.Den Oisha schinmosud leil allons lje
salvato leisch S.hloss nu1o enveles sulh.i

6.. d lr. -
lddome inaudito diss io Dcdeftoa si.lato assodara inedia dltir oisqra chitrrra Eritrea rondine rioDbo Blrile rcrivlo disdor.
.danarinro Udnre dnnissio eer,l. iicstino ilisclils deBnto rarreoa sder malia urifero alhme irveo siiontalo illercsse
stlilente tnnid. danlo scheda dromo adesso iodestia s!*iilio iaa. trttola rarn,a fabbro diteria snena srcr more rerdsto for41l
ilita ilinaDiie assidn. reditrlio tradd hnldus dibanche lideas. n'ia senfin. on vro rans serior ruillae Rntear llclet'
erdi! donaiio ehnuada os.lada nsted lideons dease ailnG! 'donsieur Lr.bis merto gierra rabiiLo rerih lrotrle Strasse !er
IEa& ]lr{i Diest Start Schried Muad il6ac esd! IIonid aar vernentnen StraLl cisennart brlsui.I rliiler Hanveihcin

r 12. - k
tiva ytuchi navata iasativo veneno rtivo arvcnimclto slo atrak kueel triLet B!vr liaskr llaik.ni Ke tr.en
ewiva reria sorente vedov evso viltime , Kfth Kasr jnsekt rirsche benltetr Trunt sllnkc! KGteneter
vino ovaia redta vilotio itrdto dovtri. teatxtilo indiduo chive
itiyino wniotteme advcho aiditas or.to .dvenit .dvivo ilvils 13. - p.--
aviiin strvri saivant oh.lve , r'ooDeo rrkde esleito Fililpo pre arro plsiura rjpste raljda
vio llicht devcst vaniscb iayest hreu stov vr tn !nrn, preililelt rrrbolr nrrro luLdro Pes.tu lersraso aprtia speme
preftt lreside djrloma depntat sspno !rterle rolpe palhrto
8,. b piri ehpileo DrofaDi vokftDtas nnrtixe !lcbr
pllye !euch.n! hrte reDplado lincha Fspncsi.
!hla erio betrdo srblioso ebcr babrJino sDiadilo rrsse bott. e Spoe rfrt Sk!pel Sliellalle xroprincb
belea! Spalisn Kllter
obso neblria ncrir. cb.riie sabato lrasnno losso obiettivo al,ete
titbmt. llobbnr disato boscli Lobina b.iatta .bbattura i, .t4..
. bottita bast sbsu ianabito btls lila !bil b!tt ais3e prolixe vixen n&
bclon b.hia aesdl betr. bal]no ilfmb buisch indebded ib. autrdf, aadar trillx exior inerrble bcsiirui
tiorar horlea eqedido erloit Expnne ert.{ 1liliar exep]ir
bibe dbn Ablcht rhcLciiten abrd obseint otrdbs bveben boef
exlres xportatin tavir e*amer r.xifl! rerclob xaathr
88 &

usato a che per T l.---


s u o j . a i " e A ' i r . r , s b ; , a o t e , " r s i o j d t j { , I jus.{ e.
awrnb. Nviso vljva avvnnr. owjo spednovli inveavc r , , _ s - o r ,r d l d x r c r , " J o . t r t , , 1j J l u i e r
, 1 , " . 1 . r" o w , n r w b r r n : r q b r ! " , wo re \! ,,d-, wrscu
:-,..: ,fd,r$cg
u D w c , , ! t u , t v i s W o . L 1 . u c$ o t . r v s E r !
I.ol ang jnlit coorir sa,ln amat ottenebr orterr
lartir
16. , g:-. trnert apDroitr hssercn lanci scribacchi bhbard i;nnd

rbjatrdr irl{rl'o r.,nNj !dr, ghi 23. I


. zizata bldarza rczione grazi! mjnrzia lazzolerto tazza zaD!.
ll-_llli,";11,"-'" rr;ru. Dac.ri",-igriobcro zpl'o ttrlzd venaia ldanzaia mcrcanze pj$jzi.
,"r*: or\0cio anudtizia delizica
l:!"i'l "rs.crio o otrdos. I,edos d:so aps,i sprzzo potcnza desrrezza ova,inc rrcrezjo tr-
brz. and^Lz ti^c.h.zza vzzs.
s.tif.ur LLsts!d ,rL,g 3i-ge K."ca Kupte,setd avarizir c.lz3hrra tazzreltd ilec.e?irc,za
rbu6 /o i".ns .jcizo 7diU" uvadu rozotJd./dq, r , Le,m/so
ro,zudo
q--.- j F r l r r - , n F s " . r t e t J 7 ,g Z a - r

Qtri-iaat- ru.et." q.,d.rrt" .r.!LiFro que,inronis d,.oqL" q1s.cs ma ti


qd'ello u tia .u , .e rq, au,o ,re Itruela !r.,i, .rr
.!is, ".t; gioynt banl Caar ors v
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s.ra.d p.yo 4
,^1,ro oy,d , mity trrorrl. v,Lobrba yitr 6
7
19. -
'6545 4;ao 6444 4oo4 5506 6440
5546 44So 4c,440546 46s6
vr,bi.'ro lo!f. i a ' d o t r f o , l " , c mru-i io r:..t,r.,r d,.o rJ- 4 5 r 4 r 5 : l 4 { J 4 o , 6 J 4 r 3 0 J 1 4 J 5 4 0 3o J o J s J o o J r o J 5 3 4 4
'x!.. 't.erJ !'o,li6cq sJoo Soo4 J64J s7br 3576 67J4 7756 ohoT o75l ooJ5 ooJJ
s.. pe* sc.mpio acign disciplira goccia ctota rstic de,
7 5 4 J t t 3 3 o J 7 7 4 r a t 3 7 7 6 4 0 6 5 7 J 6 5 7 3 55 o 4 o5 J 5 44 7 5

o!ci.! .!ita .iooteil tsche, wr.cL Bedcctrulg ,rshcte! t^ct!,t


66i2.4632 e7o7 S22S0625 6726 2426 5277 3277qZ2
3323
20, - o72o 6522 5724 3572 2453 2552 o662 2074 4a52
5427 o273
cir iaon) csrirr I.arcrnircirra alivitA fct,cira iDfsDita 4 2 J s o 2 o 4 8 7 5 6 8 J 4 5 r 8 o o J o S ? J s s 0 8 7 7 4 7 7 8 . i o o 9o 3 7 \
dn 8 o 3 , 4 8 7 7 o 4 8 4 o o 8 o 5 84 r 8 o 8 r j 7 7 3 4 8 8 : 4 o o 3 r 8
qu Doba ttuEbrra praE sil! pap ba 781o
90.
.9r

28. . invitardo n tris,Iettere: Torino da Milano Ii ot,lrrre,


4381 8Jor 2or8 348r 134360118814 31226012 8a4t 227t. se non pu ri(evere, scsnal: AS (aspettare);
84or 2213 r3ot 73318r7r 3379 78953139 5998949 5927
ostg 7s72 ss3s 774s 796r ogif 5839 38956299814gsro
3. il dispaccio. Questo a sua volta composto:
29. - purto (.) .. . . .. - la qualifLca pcr i telegranlmi di sbto e di servirir):
purto e virsola (;) -. -. -. PA prcccdenza assolrt; DDD ursentissimo; D fir.
virgola (,) . genre;
due punti (:) - il trerr',r" .. .io.
lroso di destiraziore (roninativo dlla stazio c
e s c l m a z i o ,(r|e) --..--
ssometo ? trisioderi | 6lste, il1laro. sperbia ritrGiai 6ldcio '
jot.n, 3572 villu 1|toao .li trve['ienza (noninativo della staziore tra.
srelol Gjaptone r4o5 frstello frorniorio:
qldado; Svizeral coralo, !htie:? biec: 53?6 jgnaria, s?azioi
bfrarilal steDD. ilaccllo? drasoDil jxtalositia !ololrie Mor DU,. o J:. irLivodel r-eprumri,
delle palole (p!) o sruppi di cifre (sr),
30. . doppia lineetta data e oa dj presentazione (oessj dalle stazonj
apostrofo (')
rtaziore (/J
- t'ir.lirzzo (ollressodalle staziori capali se il di-
prere$ \ l
pi (+) spacco diretio al comando pcr it cLualc ta sta-
- zio11efa servizio),
stpeniia r/6 corredo 3/5 - 0,60 (sirattrra) l'cqta 7069 = cdfa
76,5: corcoidia. eles'ual sinrlaco: 9/r: sll'alDero (vers!tta e - il testo del dispaccio;
6bara) + *cha - inde3lo a/7 + l'ato = lelicital r</rqr7
- la nirlna (oDessa event. colre l,iDriirizzo);

Norme al corrispondensa .eleerufica e R.T. 4. il sesale di fne ttuenissione


L'operatore ricevntc riporta a pena o scrive diretta.
Ogni lrssmissioe comprende : nente il dispaccio srll'appisito mo]lo. Se ltan .aiis.e j
il tecnale di attenzion. :. -. - segnali, interrope la trasmissione col sesrate . . . . (er-
Ia chi.amata, che sesue immediatanetrte i1 precednte, mre) e ripete l'ltina trarola ricevuta esatteDerte facetr-
dola sgure da un ?
e che si compore del nominativo de a stazione chia-
mata seguito da11a particetla ( da , e dal roininativo Teroiraia ]a ri.ezionc I operarore conla le parolej se
non corrisponde il ioro numero c qre11o delle parole
della staziore che trasmette. Se l'oritro deve chiamare
ricevute, searala: P sesuiio dal Dunro delle parole l;
Milano, sesnala: Iilano da Torino; Milao dsponde
92 93
B da DN r34r 20 .. 5,15 47X16=
Terflinata ogDi rettificazione la stazone iceverte da Fp-imen.o
r e n, l.rn-,..40 e 5.'o,\ /.,".ro^eird.J..Jr.o
icerttd del telearana: RN .. .. (N. del telesrammaj q", o.r ,,zi^l1
n.(.r. Liriri
e sccsslvamente: AR (6ne di ricevinento e NN (coru- ".\
AS da D 3715 rS 3j 9,,3 r4rzt =
spondenza esaurta). Dr ouFb r'f ,f', l\. \' c \t r'ul,-., o.jf-,. ..,a,,,-nn, crcr
11 telesransla ha l'obbliso della resTerzzapit asso- dipsdrzs conrDdo artistirnr corpo a,rnxrL
1uta. Sui telegrammi sesna l'ora e appone la frna. Con-
FN da VC r3r rs ,s r6,js 9s6 =
s e r v ai n u n a . c r q c r t i r a l a ? o a ad i o g q i d : s p a c . r op e r e t e D -
sqrez de p'". e 1"..':D n" p,. u: tsi ,,r,rtrrp. r'rd1r,ir.u,
"

Esecz d corrispo,ulen"a l.U au zN 1s6 16 rJ r,55


Batatllon \vnde ah rcchter ufer sraben Mtritusbricte Schrau.n
UN itr ,! r!r3 rS ? 13,45 193?6 = hals .lrch Maschirenss,elllteers lt.h.horg nd albentajn
N.eo esllorante riisli movimeDto leEo Nord conpito renere c.a-
'._!r ' 'noleJJ,r,itnc-rn'o o- j
rf 15 roiss 767 =
DR ila .S 3r7 4 : r3,s5 rr46 =
gt:s dq$ 19555 3jr37 ltgfd r39S3 stslz Lssyt gyrsr d;Dgq.
Bttaelio arestalo str sli.rda destr2 rosso Dese n! tulco nitiagtia-
trici piovcDientc M. sldr Be'Esuu dr ..' rod-
EF ,1. Df r t o,'3 4.93/.. Pdtirdo rr das seftimarc lrobaLitnente tao lorro
'Awia !trnlo
Colcentrmelto grDp. su M. Formrtrro Dhto. reti circa prtezior.etrto corrratto.
co.gurto'la' s.sr F d TR 65i 14 ?r rJ,?5 543 =
"./io1
ND da os cbnd G' .,er s.J . . l g . u ! r t.,s, \rt{ rsrt /\\"q
?4?3 ,a ie ,a,jo 7q7a = "dc.s
rocli lomni ..tr inienso oco tucileria sinulaao lre6enza olt
ulpe rosho strclro cnttto \\r d^ ZX i24 19 24 r6,4s 6439 =
. S! ila R ?r9 13 9 ro,r? 36599 = 'r4! 9'o !73? r @.o 5ro' o-3o Jro7.so sTrg ors/
Rtto ionte nico dilashim srl stu tergo prntando verso sllaila
Trerislio Cravaggio
a! d BC i3o 16 q ,3,36 2463 =
CE da lZ 1936 rr jo
.r,r.1 .2S5r = t4or 9t3.6121 76A7 53jr 739? 513 9370 ,q3 7651 3?ro oo48 6005 sog?
occnDzir lebica rerarti avdzari trocrr.no ti,
BF da GE r t6 2s r4,. 3274 =
F d. 3C ry4 16 r? 3Jo 34: = acdbJrg nrl fso s.'1' prsr Lo?: on.t pf; lsLo uwcc hiar zJtg
Rcparti ?rialo caglirne han Lenerti lemico llso
lin.. g te!ta d. nGtra esplorazioe

M da PD 37 16 19 9,.3 r3t =
Copasnie mitraglieri da resione Cotle deLta rinit appoggino an
tacc colonla dstla 6 q, ?or N.
9t

JNDICI]

. NOZIONI DI ELIJTRICII' '


MAONEIjSI{O - EI,EGRAIIIA . ]'TLDTONI

Elettricit pas, 3
Pila " Corrente elettdca . 4
tutensi - I'cDsionc" Rsisterza. 5
,Regolazoedcll. conente - Rcosiari , 7
Capacitdelle tile c loro coltesllnreto
Accuulatori
Cala rite , Elettrocalanite
Cofldersatori
lnduziotr
*.*1,""",ll":"i - ReartA?:
-.Acc.r],ii_
26
Ceftli sullc macchinc clettiche
Microforo e tlefono 3o
Telgrafia 3r
TleIonia 32

NOZIONI
DI RAubTELEGRAIIA E RADIoTILEFoNLI

Stazioni e posti r. t. . pac. 34


Onde elettroasretiche - Aniema 35
Circuito oscilante
Auterlu apertae artenna chiusa .
Orietamertodel 1lio
t lV, &'rr,,to!'r'" tnfcrnr.i^rirnnri rli snn e rro.ro
rrdr., chii(r ({]o$i p.,{. .)
Radioso'liornetro :r(, tllrstrlzLji L. 1,50(r.il.)
IisoDaD,i /l-5 V. {rrili..ri
'1'io.1o
e dio.lo !rl..i, Nxov r(zioro, n0 ilsthziori t,.2,I0 (Deuo)
'Idodo
!:tercratore ,.ti os.i|aziori - Sta,nne Vl. - Moro.i.lLti o Mokrnitn.gtid.i - 20 illnetr, r_, r,8{r O,(ti)
r.r.r:'.,ir'r
1l.,l,rl.7 .- 53 VIr. - ^rrn.ri - lnfio Fcr co.rnjtjLrjrc t!
tatcDt. Aurd|
lli\-1. .r. d.l ^ I c.n otr a bcnri& o a nalia _ 42 nl. L 2,r0 1f||.o)
l - i ,e z i ^ F r . l .
59 Vlf. l,\''itr.i - corsj g.nuai c slcciilirz|l - l.;r.::
A,tl 6.. i., .,.:,i. -||| 6?
.adnlisri , ?0 ithrstrazionl l_. :, . ltrftto)
A | ififlI ., 1...:, 61 Nozioni com .t{: di dc,rirot(\r.rl,
A r1 ."., I 64 ridior..,l.lonitr - Iterod prrt:co
\ r,,li; l;; I)resio i scari Morse 65 itlu.ifa-
S { J r c r r ! l i l ) r i r L . i t , i ti)l i l . f i . : c r f t o r e n o r n r x t c L, 2,50 arotk,)
X. - Ilsplorak,ri - pdtusialort - osscrviLo.i -;Iror,
':. iori ',r,ti ':. arori - 12 illutfazloni L, 1,3C(n.[o)
lii : . . . . . . ' r , , i : ' , , - r . . ud i r h , , r . L/r. , t - , r - -
XL Moriicri da 8l , Carron.ri da 47 , L.lrafi.rlhrc
1 . . . t, r r t i , , J 20 itlustmziori L. 1,80 (r.tto)
Valvol a qailro e c;Dquc elctrrod; o tetroclo
XU. - Alf'ieri , tecDica del'aharlic. r)e1o su roc.,a c
Appar ecchi di Drisrra
ghiacci - 40 iltslmzjonj .
ArnperD.to a corrcrte cotrtrra _ $ L, 2,- Grcflor
Volajlelro a corrente cofltinra XXII. - Ruolio d.l srrduro L. t),so (rorto)
'73
AlDfenretro per correlti a.l alta frequeDza ,78
A r n . . r r , , r r o r I . i r . /1 , . u r t . i " r ^ f l , u . t " | | i , .
rlrd.Ierro " "79
CONDT?IONI DI VENDI'I
O rd Tr l_o d .t rrrz^ . 42
\IcruJo ter '1 iJrda tr!\to scsxi Nlor.c ,84
Hcnto ilel 592 lar ordir.ziori oltr. t0 cofi..
f'or ordjhazoli inferjori di 50 col'jc inrjarc scnpfc r!n]r.ro
rticlrato 3Dza s(to. Caso cortr.rio ,Ie.lifcrr .ortfo

St)cac di Dorto e lnilhgrjn aralxit{:,


IttlbllJcrr Le 1i.hi.ct. a.t
njn1o dj rjslrrpar. it 15 fcbhraio 1943-XXl (t)t,L,{NA nCANOilfXC,\
tr{ Tnc\IcA Mr{,r.f^}t
coD l lil)i d.ll! s. ,. arti l]Ftche po1dctrnc vj{ e. D^rzaro, c - ER6AAI{,
lr'1 1t",,i.'.rrd vr',v,4.t..,o,a,,lrn1, i!t,.N ' . i

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