Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Il Sigillo.
Era mezzanotte nella campagna di Athalas, un grande villaggio nel
sud-est di Vasthonas.
Ilias cerc di prendere sonno quando un piccolo pensiero, ma
profondamente disturbante lo teneva sveglio: Devo davvero
migliorare nelle arti marziali pens. Quella sequenza che Maestro
Metil mi ha mostrato oggi davvero impossibile da perfezionare.
Sapeva che luomo che aveva considerato suo padre per quasi tutta
la sua vita lo considerava un pupillo eccezionale, ma a volte
percepiva un tono ironico quando si rivolgeva ai suoi strani e goffi
movimenti nellarte del corpo. Tutti i grandi maghi eseguono le arti
marziali perfettamente Ilias lo teneva sempre a mente, anche
quando quelle pose e sequenze sembravano impossibili. Non
riesco proprio a dormire ora, devo risolvere questa situazione,
fanculo Metil. Si alz e sgattaiol nella stanza dallenamento, si
tolse i vestiti e inizi a far pratica.
Proprio nella stanza accanto, Metil era steso sul letto,
contemplando la mappa del mondo di Athalas conosciuto intagliata
sul soffitto. Quel ragazzo vorr scherzare, pens, sentendo Ilias
trattenere i pesanti respiri forzati dalle pose contorte. Si alz e si
appoggi alluscio della porta, guardando di nascosto il ragazzo in
un bagno di sudore. Sorrise, vedendolo allenarsi senza sosta e con
cos tanta determinazione. I tuoi genitori sarebbero fieri, pens
fra s, lo sarebbero davvero..
Non trov nessuno in casa, sua madre era una donna molto presa
dal lavoro e sempre tralasciato ci che aveva dato alla luce insieme
al defunto marito. Tayah prese poche cose (la borsa era comunque
gi stracolma) e lasci un biglietto davanti alla porta: Addio
madre..
Erano le tre di pomeriggio e si rec da Madam Lories. Non accett di
farla entrare, Il tuo tempo scaduto Tayah, la puntualit
importante. Chiusa la porta, Tayah scoppi in lacrime, si lanci a
terra in un impeto di depressione. Cosa succeder ora, che ne sar
di Ilias pens mentre si asciugava il viso.
Si avvi nella strada principale del villaggio, fu un viaggio lungo
verso la casa del Maestro, pi di quanto non fosse mai stato. Non
pens a nulla, cera solo lei e la sua borsa, nientaltro. Tutti i rumori,
gli odori delle locande aperte, le grida dei bambini e il fetore dei
porci dei nani non erano percepiti dai sensi di Tayah. Tutto il suo
corpo era concentrato su quello che era successo e sul pensiero di
quel che sar.
Arriv a casa di Metil alle 7 in punto. Ilias ancora steso privo di sensi
e il Maestro seduto a tavola che la stava aspettando per la cena. Il
sole calava molto tardi su Athalas. Siediti ragazza, mangiamo.
Disse Maestro Metil.
Fu una cena silenziosa, tesa e forzata: nessuno dei due era
affamato, ma Metil sapeva che aveva bisogno di forze per quello
che sarebbe accaduto e Tayah non aveva nessuna intenzione di
offendere il Maestro.
Sei pronta a partire Tayah? chiese Metil, Si, maestro rispose.
Partiremo tra unora. Adesso devo meditare.
Tayah attese impaziente alla finestra di vedere il sole tramontare sul
mare, di fianco al suo amico, con il cuore in gola.