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AsUs.Ts.00.8.A0G". MASSONERIA DI RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO SUPREMO CONSIGLIO DEL 33. ED ULTIMO GRADO D'ITALIA, DISCENDENZA DI PIAZZA DEL GESU’ vaP ZENIT, 21 aprile 2017 E.V. A tutti i Membri del Rito Scozzese Antico e Accettato LORO SEDI OGGETTO: Comunicato Carissimi, le gravi irregolarita commesse dal Sovran Gran Commendatore Gran Maestro Antonio Binni nel costituire, con artifizi non degni di un massone e in violazione dello Statuto, un Supremo Consiglio di comodo non pili riconoscibile come Organo di Governo del Rito ha spinto com’é noto il sottoscritto ¢ altri Membri Effettivi a contestare la legittimita del suo operato ¢ a chiedere immediate misure riparatorie. Lo sdegnoso rifiuto di confronto del Fr. Binni e la sua aperta ostilita verso coloro che avevano “gsato” richiamarlo all’obbligo di rispetto delle regole e al suo ruolo di Organo esecutivo del ‘Supremo Consiglio ha creato un frattura insanabile il cui effetto immediato & stato il disconoscimento dell’ anomalo organismo ¢ la rivendicazione di autenticita del Supremo Consiglio che si é riappropriato dei suoi poteri incaricando il Venerabile Gran Priore di sostituire il Sovrano Gran Commendatore e il suo Luogotenente, frattanto sospesi e sottoposti a processo massonico unitamente ai FF. De Cecco, Millimaggi, Novelli e Restelli, che hanno preso parte a queste violazioni In data 20 aprile 2017 E.V. la Giustizia Massonica ha fatto il suo corso: I’Alta Corte di Giustizia riunita in Roma ha condannato Antonio Binni e Luciano Romoli alla Radiazione dal Rito con bruciatura fra le colonne e gli altri quattro alla semplice Radiazione. Conseguenza di questo verdetto, sul pian nnale, @ la decadenza delle Cariche di Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro e di Luogotenente Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro Aggiunto Vicario, che vengono prowvisoriamente sostituite, fino a nuove Elezioni, dal sottoscritto Venerabile Gran Priore, ai sensi dell’art, 49 dello Statuto del Supremo Consiglio. ‘Analoga norma che preveda la sostituzione da parte di una terza Carica non esiste nello Statuto della Gran Loggia d'Italia e pertanto le Logge, private delle due figure apicali, continueranno a lavorare sotto la Giurisdizione del Supremo Consiglio regolare. Consapevole della gravita del momento e delle responsabiliti assunte, ma pienamente convinto della necessita di recuperare i valori etici ¢ iniziatici smarriti, chiamo a raccolta tutti i Fratelli e le Sorelle perché cooperino al progetto di rifondazione della nostra nobile Associazione. Vogliate gradire il pid caloroso Ti io Ciannella 33 jle Gran Priore

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