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Presentazione ed interventi
Prof.ssa Maria Boella Cerrato – Presidente del Club UNESCO di Cuneo 07
Questore Dott. Ferdinando Palombi 12
Vice Presidente della Provincia di Cuneo – Dott. Giuseppe Rossetto 14
Comandante Polizia Stradale Cuneo – Vice Questore Aggiunto Franco Fabbri 16
Comandante Provinciale Carabinieri di Cuneo – Col. Francesco Laurenti 17
Comandante Provinciale Vigili del Fuoco – Dott. Ing. Mauro Di Risio 19
Azienda Sanitaria Ospedaliera “S. Croce e Carle” – Pronto Soccorso (DEA) 21
Ex Presidente della Provincia di Cuneo Avv. Raffaele Costa 23
Presidente CSV – Società Solidale – Dott. Giorgio Groppo 25
Dott. Aldo Abello – Associazione Familiari e Vittime della Strada – Cherasco 29
Dott. Giuseppe Airaldi – Associazione “Viviamo la Vita” di Magliano Alpi 31
Dott. Alberto Botta – Associazione “Segnal’Etica” – Verzuolo 33
Testimonianza 37
Dott. Dario Bracco – Presidente “Centro Ricerche e Relazioni Cornaglia” 39
Il Progetto
Il progetto 41
Nota Metodologica 48
Gli Istituti coinvolti
Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Delpozzo” di Verzuolo 54
Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Cigna” di Mondovì 68
Istituto di Istruzione Superiore “L. Einaudi” di Alba 82
Ulteriori considerazioni 103
Motto e proposte degli Studenti 109
Ringraziamenti 112
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Presentazione
(prof.ssa Maria Boella Cerrato, Presidente, Club UNESCO di Cuneo)
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l’attiva collaborazione della Prefettura, delle Procure, dei Carabinieri, stabilendo collegamenti tra le predette materie e talune materie
della Polizia Stradale e delle Polizie Municipali di Cuneo, Alba, Bra, professionali (cfr. I.T.I.S.);
Fossano, Mondovì, Saluzzo, Savigliano.
• il progetto stimola la ricerca di soluzioni a problemi concreti;
Il Comandante della Polizia Stradale di Cuneo - Vice Questore Ag-
giunto - dott. Franco Fabbri, non solo ha approvato finalità e moda- • favorisce la creatività nel progettare a scopo divulgativo gadget e
lità operative, ma ha sostenuto operativamente il progetto. loghi o slogan relativi alla sicurezza stradale;
Va sottolineato che il Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. • offre agli studenti l’opportunità di animare iniziative di comunica-
Dott. Francesco Laurenti, nell’approvare scopi e metodologia del pro- zione con i loro coetanei che, in piena coerenza con gli esiti del-
getto, ha fornito utili suggerimenti e altresì richiesto la continuazione l’analisi condotta, stimolino l’adozione di comportamenti prudenti
dell’iniziativa negli anni futuri. e appropriati sulla strada e tengano viva l’attenzione sul tema;
Con altrettanto interesse il progetto è stato accolto dalla Prefettura • coinvolge gli studenti in attività extracurricolari per la realizzazione
di Cuneo, che tramite la cortesia della Dott.ssa Claudia Bergia ha di piccoli “corti” come attori, soggettisti, sceneggiatori.
messo a disposizione uno spazio, in uno degli uffici, per consentire
una agevole raccolta dei dati. Il Club UNESCO di Cuneo, tramite questa iniziativa, intende far sì che
i giovani arrivino alla guida di un autoveicolo pienamente consapevoli
Viva e consapevole partecipazione è stata dimostrata dal Presidente dei rischi che ne condizionano l'utilizzo (e, in particolare, quelli com-
dell’Azienda Sanitaria S. Croce di Cuneo Dott. Giorgio Gatti nonché portamentali).
dai Vigili del Fuoco tramite il Comandante Ing. Pietro Di Risio.
Si stimola così una duplice assunzione di responsabilità: da parte
Attenzione e sensibilità ha riscosso il progetto presso il Centro Ser- degli adulti nei confronti dei giovani e dei giovani nei confronti di loro
vizi per il Volontariato e le diverse Associazioni dei Familiari delle Vit- stessi, superando anche quell’equivoco atteggiamento per cui “que-
time delle Strada che operano in Provincia di Cuneo. ste cose toccano sempre ad altri”.
Il Club ritiene che il progetto presenti rilevanti valenze didattiche ed Gli studenti delle Scuole coinvolte hanno così potuto esaminare di-
educative e che sia stato concepito con particolare sensibilità nei namiche e conseguenze degli incidenti stradali e hanno analizzato i
confronti delle esigenze pratiche ed organizzative della Scuola: sinistri che si sono verificati nell’area geografica dove vivono, radi-
cando così il progetto sul territorio.
• il progetto non disturba la normale attività didattica della Scuola
con uscite e rientri sul territorio; Il progetto è particolarmente coerente con gli obiettivi statutari del
Club UNESCO, che privilegiano la formazione civica e socio-culturale
• gli studenti mettono a frutto su casi concreti le competenze ac- dei suoi membri.
quisite nei corsi di Matematica, Statistica, Informatica, Lingua Ita-
liana, per l’elaborazione dei dati e la stesura delle relazioni; L’importante lavoro di ricerca e di recupero dei dati è stato agevolato
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dall’impegno dell’Ispettrice Anna Drai della Polizia Stradale di Cuneo, A conclusione del lavoro svolto, la Presidente del Club UNESCO di
che ha collaborato al progetto anche intensificando i suoi interventi Cuneo e tutti i Soci attestano il loro vivo apprezzamento al prof. Ro-
presso le Scuole. Con la sua capacità comunicativa, ha animato ini- berto Negro, Segretario del Club, per aver ideato e realizzato il pro-
ziative di sensibilizzazione per stimolare una maggiore “vicinanza” getto “Analisi e prevenzione degli incidenti stradali in Provincia di
tra le Autorità e i giovani. Cuneo”.
Il trattamento dei dati ha richiesto un’attività di normalizzazione e Già docente di Informatica presso gli Istituti superiori di Cuneo, do-
validazione, tramite la quale si sono raggiunti due obiettivi: tato di eccellente preparazione scientifica e professionale, egli si è
impegnato perché il Club UNESCO di Cuneo, che da quasi cin-
• accrescere il più possibile la qualità, già molto buona, dei dati; quant’anni opera in Cuneo e Provincia, realizzasse quello che è il
• rendere il più agevole possibile reperire i dati di dettaglio relativi compito primario dell’UNESCO: la formazione dei giovani sotto il pro-
ai veicoli e alle persone coinvolte. filo civile, culturale, sociale.
Questi ultimi dati non sono risultati immediatamente disponibili in Per ovviare alla piaga degli incidenti stradali, in cui la nostra Provin-
quanto si sono ricavati dall’accesso diretto ai verbali relativi a ciascun cia registrava un triste primato, egli ha elaborato un progetto alta-
incidente, interpellando la Prefettura, le Procure della Repubblica, i Ca- mente innovativo, capace di coinvolgere i giovani delle Scuole
rabinieri, la Polizia Stradale ovvero le Polizie Municipali, operazione di Superiori e suscitarne la capacità di intervento e partecipazione.
grande impegno, agevolata tuttavia dalle Istituzioni locali.
Per tutta la durata del progetto 2008-2010 egli si è prodigato, con te-
Il progetto ha ottenuto il Patrocinio della Commissione Italiana per nace intelligenza, nella ricerca di dati statistici e di darne interpreta-
l’UNESCO, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, della zione, mobilitando collaborazioni con la Scuola, con le Forze
Federazione Italiana dei Club e Centri UNESCO, del Centro Servizi Vo- dell’Ordine, con gli Organismi Giudiziari, con gli Enti Sanitari, allo
lontariato di Cuneo, dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera di Cuneo. scopo di offrire informazioni, dati, riscontri aggiornati, precisi, basilari
per ulteriori ricerche.
E’ stato sostenuto finanziariamente dalla Provincia di Cuneo, dalla
Fondazione CRT e dal Centro Servizi Volontariato di Cuneo. A lui, e al suo ottimo collaboratore, Vice Segretario del Club Rag. Piero
Giuseppe Goletto, i Soci del Club UNESCO di Cuneo esprimono sin-
Il progetto ha riscosso notevole interesse nell’ambito della Provincia cera stima e porgono vivissimi ringraziamenti.
di Cuneo, non solo, ma anche in altre realtà dell’Italia Centro-Set-
tentrionale che sono intenzionate ad attivare lo stesso tipo di inizia- La Presidente,
tiva nei prossimi anni scolastici, utilizzandolo come riferimento sul Prof.ssa Maria Boella Cerrato,
tema, in quanto replicabile in modo omogeneo in altre realtà nazio- e tutti i Soci del Club UNESCO
nali e realizzabile in modo iterativo. di Cuneo
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Intervento più importante messaggio che emerge dal progetto UNESCO in que-
stione.
(Questore Dott. Ferdinando Palombi, Questura di Cuneo
Molto sapientemente vengono riportati i dati caratterizzanti gi eventi
e che in un’ottica di attività preventiva non possono che risultare in-
dispensabili per il coinvolgimento di tutti, in particolare - si ribadisce
ancora - dei giovani.
L’iniziativa intrapresa dal Club UNESCO di Cuneo è degna della mas-
sima considerazione da parte di tutte le forze da sempre impegnate Solo da una conoscenza piena di un fenomeno può derivare un’effi-
a mantenere più alta l’attenzione sul grave e tragico fenomeno degli cace azione di contrasto alla diffusione sempre più allarmante dello
eventi luttuosi che si verificano sulle strade anche della Provincia di stesso fenomeno.
Cuneo.
Esprimo, pertanto, la mia completa e sincera approvazione per il pro-
Sono preoccupanti i dati relativi ai tanti e vari incidenti stradali anche getto posto in essere dal Club UNESCO di Cuneo, con la convinzione
mortali che si susseguono con impressionante ricorrenza per cui ri- che lo stesso possa contribuire sensibilmente ad inculcare i principi
sultano indispensabili le varie iniziative da parte degli Enti che con- di legalità e di rispetto delle regole della circolazione stradale che
corrono per migliorare una situazione oltremodo delicata. tutti dovrebbero costantemente osservare.
E’, infatti, proprio l’analisi attenta dei vari fatti, dall’età delle persone
coinvolte nei sinistri, delle circostanze di tempo e di luogo prese in
esame, delle dinamiche dell’incidente, che deve formare oggetto del
processo educativo e della prudenza alla guida che trova fondamento
prioritario nelle famiglie e nelle scuole e che deve coinvolgere tutti,
in modo primario i giovani che si accingono ad entrare nel grande
mondo dei patentati e, quindi, dei conducenti di autovetture e moto-
cicli.
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Intervento e 2008, emergono dati di interesse, a partire dalle strade maggior-
mente a rischio: l'elenco comprende ai primi posti la statale 231, la
regionale 20, la provinciale 661 e la statale 28. Rilevante anche l'ora
(Vice Presidente della Provincia di Cuneo – Avv. Giuseppe Rossetto di massima incidenza dei sinistri, registrata alle 18 di sera. Sono ri-
Assessore Provinciale ai Trasporti – Roberto Russo) sultati significativi che richiedono una riflessione e aprono la strada
alla modifica di comportamenti e abitudini errate alla guida.
La sicurezza stradale è da anni una delle priorità per la Provincia di Un ringraziamento particolare va al professor Roberto Negro, a forze
Cuneo. L'analisi e la prevenzione degli incidenti promossa dal Club dell'ordine, associazioni ed enti locali variamente coinvolti nell'at-
Unesco di Cuneo nelle scuole superiori della Granda rientra, quindi, tuazione di un progetto che unisce all'indubbia valenza documentale
appieno nella lunga serie di attività di sensibilizzazione attuate a li- anche il pregio dello strumento educativo.
vello istituzionale. Penso al lavoro del Comitato di monitoraggio per
la sicurezza stradale presieduto dall'on. Raffaele Costa, ai numerosi La ricerca mette infatti i giovani a stretto contatto con la realtà degli
incontri e ai progetti riguardanti i giovani, all'incremento dei controlli incidenti stradali e con le conseguenze gravi in termini di perdita di
su strada, ma anche e soprattutto alle opere infrastrutturali, molte vite, feriti, handicap spesso purtroppo permanenti. La Provincia au-
già ultimate, altre in fase di attuazione. spica quindi un'estensione del lavoro di ricerca a tutti gli istituti su-
periori del territorio ed è disponibile fin da ora all'esame dell'analisi,
Ci sono le rotatorie per la messa in sicurezza delle intersezioni, 173 per accogliere suggerimenti e ipotesi di intervento: è importante che
quelle realizzate dalla Provincia negli ultimi anni, ma anche i note- siano i giovani stessi a programmare il loro futuro, anche e soprat-
voli investimenti nelle opere di collegamento: oltre 62 milioni di euro tutto per quanto riguarda una tematica di fondamentale importanza
saranno destinati nel solo 2010 alla rettifica, all'adeguamento o alla come la sicurezza personale e della comunità.
creazione di nuovi tratti della rete viaria provinciale.
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Intervento Intervento
Il fenomeno infortunistico rappresenta sempre un evento trauma- Con molto piacere ho accolto, qualche mese fa, la richiesta del Prof.
tico, sia per chi ne è coinvolto sia per i rispettivi familiari. Roberto Negro di collaborare nell’impegnativo ed importante lavoro
E’ da rilevare, inoltre, che, nella maggioranza dei casi, i sinistri sono che il Club UNESCO di Cuneo qui presenta, mettendo a disposizione
causati dal mancato rispetto delle norme di comportamento poste a i dati dell’attività svolta dagli ottantaquattro Comandi dei Carabinieri
tutela di tutti gli utenti che circolano sulla strada. che in provincia di Cuneo svolgono attività di polizia stradale (oltre
La Polizia Stradale è quindi lieta di collaborare con il Club UNESCO 73.000 servizi svolti, 18.500 infrazioni al c.d.s. contestate, 1.400 in-
di Cuneo per uno studio approfondito volto all’analisi degli incidenti terventi per incidenti stradali, dei quali 42 mortali, sul totale dei 46
stradali, che si ritiene particolarmente meritevole di attenzione dal verificatisi in Provincia e 823 con feriti, sul totale dei 1.482 verifica-
momento che coinvolge ed è rivolto a studenti che sono e saranno tesi in Provincia – dati del 2009).
conducenti di veicoli.
Significativo in questa analisi sarà, quindi, l’esame dei dati raccolti A me pare che pur al di là dell’accuratezza e dell’originalità dell’ela-
che analizzano tipologia, dinamica e frequenza degli incidenti su ogni borato, il particolare pregio dell’iniziativa, d’altra parte in linea con la
strada, età dei conducenti e conseguenze dell’incidente per tutte le filosofia dell’UNESCO, sia da un lato di aver coinvolto così tante isti-
persone coinvolte, ed altri parametri che consentiranno a ciascuno tuzioni e dall’altro di rivolgersi agli studenti non solo come utenti della
di noi di trarne le dovute considerazioni al fine di improntare corret- strada ma anche come potenziale volano, straordinario volano per-
tamente la propria condotta di guida. ché la cultura della sicurezza stradale sia ulteriormente diffusa e per-
In proposito, va ricordato che ciascun utente della strada deve atte- cepita.
nersi al principio generale informatore della circolazione espresso
dall’art. 140 del Codice della Strada, il quale sancisce che “gli utenti 122 vittime della strada nel 2000 in Provincia di Cuneo, 59 nel
della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo 2009, è sicuramente un dato che ripaga, ne sono convinto, lo sforzo
o intralcio per la circolazione ed in modo che sia in ogni caso salva- davvero straordinario di chi ha saputo mantenere nel tempo al cen-
guardata la sicurezza stradale” e da cui si evince, quindi, che il mi- tro dell’attenzione di Istituzioni ed opinione pubblica il drammatico fe-
glior dispositivo di protezione è la “testa” del conducente. nomeno ed insieme l’impegno istituzionale, sociale e civile di quanti,
soggetti pubblici, dell’Associazionismo e privati, hanno avuto parte in
Nel rinnovare, infine, un invito alla prudenza e la raccomandazione questo straordinario risultato.
di porsi alla guida solo in condizioni psico-fisiche ottimali, ovvero ade-
guatamente riposati ed evitando di aver assunto sostanze alcoliche Sono però altrettanto convinto che solo riflettere sul fatto che cia-
oltre i limiti consentiti o stupefacenti di qualunque tipo, rivolgo a tutti scuno di questi numeri, quando anche riuscissimo a limitarli a poche
un cordiale saluto e un augurio di … buon viaggio! unità, porta con sé sempre un costo umano, sociale ed economico
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mai ristorabile e tanto più incomprensibile perché quasi sempre evi- Intervento
tabili gli incidenti che ne sono la causa, imponga di rifuggire da qual-
siasi tentazione di considerare “la missione compiuta” o peggio dal
rischio di assuefazione mantenendo, invece, forte e costante la
Dott. Ing. Mauro Di Risio,
spinta motivazionale. Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Cuneo
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Condividiamo inoltre la scelta di fare prevenzione partendo appunto Intervento
dai ragazzi, coinvolgendoli attivamente nell’analisi del problema per
educare e formare le loro giovani coscienze senza imposizioni.
Azienda Sanitaria Ospedaliera “S. Croce e Carle”
Proprio perché i vigili del fuoco, insieme agli altri enti deputati al soc- di Cuneo – Pronto Soccorso DEA
corso, conoscono molto bene il volto del dolore, apprezziamo e so-
steniamo tutte le iniziative come questa, affinché nessuna vita debba
più essere spezzata dentro un groviglio di lamiere fumanti, né nessun I traumi conseguenti a incidenti stradali rappresentano la prima
ragazzo o ragazza debba portare sul proprio corpo i segni di una tra- causa di morte nella fascia di età al di sotto dei 45 anni. Nonostante
gedia consumata sulle nostre strade. lo sviluppo della tecnologia e della conoscenze mediche, difficil-
mente si potrà modificare tale primato. Il soccorso al paziente vittima
di incidente stradale è un processo complesso che coinvolge più or-
ganizzazioni sanitarie: il soccorso territoriale, e i servizi ospedalieri
nel loro complesso. Un soccorso tempestivo e efficiente nella prima
ora successiva al trauma, “golden hour”, può essere in grado di ri-
durre anche del 20% la mortalità.
Nel nostro Pronto soccorso, ogni anno giungono 2000 persone vit-
time di trauma stradale e di queste ben 200 vengono ricoverate.
Esse rappresentano quindi una quota rilevante dell’attività del no-
stro Pronto Soccorso, anche in relazione alla complessità delle le-
sioni che spesso sono contemporaneamente presenti nel soggetto
traumatizzato e che devono tutte ricevere un adeguato e tempestivo
trattamento, al fine di ridurre non solo la mortalità, ma anche le con-
seguenze invalidanti successive.
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Bisogna tuttavia ricordare che ben il 50% dei decessi secondari a un Intervento
trauma avvengono nei primi istanti o nei primi minuti successivi al
trauma, in seguito a lesioni talmente gravi e devastanti che nessun
intervento sanitario, per quanto avanzato, può trattare. La riduzione
On. Raffaele Costa, Presidente del Comitato di Monitoraggio
di mortalità di questa quota di popolazione potrà essere ottenuta sol- per la Sicurezza Stradale della Provincia di Cuneo
tanto riducendo il numero degli incidenti, o limitandone la gravità at-
traverso la prevenzione e lo studio delle condizioni che favoriscono
la probabilità degli accadimenti e le situazioni che ne amplificano la Ci troviamo dinanzi ad un problema che presenta, da decenni, aspetti
gravità. drammatici e che vede impegnati, per contrastarlo, lo Stato, le Re-
gioni, le Province, i Comuni, la Chiesa, le scuole, le famiglie e tante
diverse associazioni.
Dott. Giuseppe Lauria Abbiamo accertato, nel passato, numeri drammatici: ancora oggi ci
Responsabile SS Pronto Soccorso troviamo dinanzi ad aspetti tragici.
Dipartimento di Emergenza
A.O. S. Croce e Carle Contano sicuramente i numeri che indicano realtà diverse ma non
meno tristi rispetto al passato.
Pensare che nel 2009 sono mancate, nella sola nostra provincia, 59
persone che avevano tutti i diritti di continuare a vivere con, come
noi, costituisce un’espressione, della nostra terra, negativa, financo
drammatica.
Sono convinto che in tanti, centinaia e centinaia di persone, abbiano
fatto il loro dovere trovandosi dinanzi ad una realtà per certi versi as-
surda, espressione di un mondo che si sviluppa crescendo com-
plessivamente ma presentando macchie pesanti per la società nel
suo complesso, per le famiglie, soprattutto per tanti individui.
In dieci anni sono morte lungo le nostre strade circa 1000 persone:
non è trascorso un solo mese, dal 2000 al 2009 in cui non ci sia
stata una vittima.
Soltanto nell’anno che è passato vi sono stati mesi, esattamente tre,
febbraio, settembre e novembre, con una sola vittima: negli altri 117
mesi del decennio i morti sono stati superiori all’unità fino a rag-
giungere quota 17 in un solo mese, i feriti in 10 anni sono stati
30.000 nella sola provincia granda.
La sicurezza è una questione che ci coinvolge tutti e tutti commet-
tiamo spesso gli stessi errori, dimenticando come la strada sia fonte
di rischio; non sempre ci comportiamo con consapevolezza.
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“Guida sicura” significa riconoscere i pericoli, ma nel contempo af- Intervento
frontarli per evitarli.
Il sistema di sicurezza del veicolo si fonda poi su una serie di ele-
Dott. Giorgio Groppo, Presidente CSV - Società Solidale
menti volti a proteggere l’occupante in caso di collisione: cinture di
sicurezza, air-bag, elettronica di controllo, ovviamente contano anche
altri elementi quali la posizione di guida, l’area d’impronta delle
gomme, il tempo di reazione, la distanza di sicurezza, il controllo in
lontananza del comportamento degli altri automobilisti. Il Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” di Cuneo ha tra
“La Sicurezza Stradale richiede un continuo impegno ed as- le sue funzioni principali la promozione del volontariato e della cul-
sorbe ingenti risorse ma porta ad un risultato che non ha rivali tura della solidarietà. Questo obiettivo è inevitabilmente rivolto, in
quanto ad importanza: la salvaguardia della vita umana”. modo speciale, ai giovani perchè rappresentano il futuro anche del
non profit. Nella convinzione che prevenire e valorizzare siano le pa-
role chiave, piuttosto che soccorrere e contrastare, il CSV Società So-
lidale è al fianco delle Organizzazioni di Volontariato che mettono in
campo progetti per prevenire il rischio e le dipendenze, favorire le
forme di protagonismo sociale alternative all’uso e abuso di sostanze
stupefacenti, promuovere la sicurezza stradale. Oltre al sostegno ed
alla collaborazione con queste iniziative il CSV Società Solidale sin
dal 2005 ha realizzato il progetto “Prendi la Vita al Volo!” che ha
come obiettivo primario la promozione del Volontariato legato alla si-
curezza stradale, attraverso attività, momenti di confronto, pubbli-
cazioni. Inoltre il CSV ha inserito nel programma una linea di azione
denominata “I giovani e la strada”. Nell’ambito di tale strategia di in-
tervento, tra gli altri, ha appoggiato il progetto “Analisi e prevenzione
degli incidenti stradali” proposto dall’associazione Club Unesco di
Cuneo e rivolto agli studenti delle scuole superiori della provincia.
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cessario. Sono i giovani, infatti, che devono giudicare sé stessi e, in irreversibile. Concludo con uno stralcio del discorso di Giovanni Paolo
particolare, i rischi ed i danni dell’uso e dell’abuso di sostanze stu- II ai giovani che tanto amava e che radunava in folle oceaniche, in oc-
pefacenti, di alcolici e dell’assenza di senso del limite. Quando ai ra- casione della Veglia di preghiera a Tor Vergata, nel Giubileo del 2000:
gazzi vengono sciorinate indagini e ricerche sugli incidenti stradali “In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi
compiute soltanto dagli esperti, solitamente capita che quantomeno aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bel-
non si sentano compresi. Quando invece sono proprio loro a guar- lezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di ra-
darsi allo specchio ed a scoprire quanto la leggerezza di un istante dicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che
possa diventare un peso insostenibile, ecco che si mettono le radici vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che
della maturità. vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare.
E’ Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qual-
È a questo che vuole lavorare il CSV Società Solidale: alla costruzione cosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi in-
di una consapevolezza che non faccia rischiare la propria vita come ghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e
un gioco, perché non è la velocità che rende importanti le persone di perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più
fronte alla gente, ma il dedicare la propria vita ad un sogno. Piantare umana e fraterna”.
delle radici per innalzarsi, come un ulivo che sale verso il cielo e che
produce buoni frutti che poi ritornano a terra per essere condivisi. I
giovani, ragionando e riflettendo, possono così scoprire il volonta-
riato e riconoscervi una forma di impegno e di protagonismo alter-
nativa. Ammettere che ci sono dei limiti, non solo di velocità e
imparare a farli propri, interiorizzarli senza vederli più come imposi-
zioni esterne, ma come buon senso significa ricominciare a coltivare
l’entusiasmo per sé e per gli altri. Significa riscoprire che di fronte al
mio io c’è sempre almeno un tu e, magari, un noi.
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Intervento
Dott. Aldo Abello, Presidente della “Associazione Italiana Familiari
e Vittime della Strada ONLUS” Cherasco
Anche la mobilità che ogni giorno ognuno di noi pratica dovrebbe es-
sere fatta in modo più consapevole e senza dover correre dei rischi
o quanto meno limitarli a una remota possibilità.
Cosa fare?
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Per il rimanente che è molto meno sensibile e socievole si deve in- Intervento
tervenire quindi con i controlli e quindi con le multe, le sanzioni am-
ministrative, la decurtazione dei punti sulla patente e il ritiro delle
stesse.
Dott. Giuseppe Airaldi,
Presidente dell’ “Associazione Viviamo la Vita” - Magliano Alpi)
Quindi, e adesso mi rivolgo a questi ragazzi/e studenti che hanno
capito che si deve fare qualcosa per questo problema, dico di conti-
nuare in questo senso trasmettendo il lavoro che stanno facendo L’ Associazione Viviamolavita è nata da un gruppo di genitori seria-
quest'anno ai colleghi che il prossimo anno avranno la loro età e così mente preoccupati su come il divertimento sia diventato una mina
via, in modo tale di dare una continuità al progetto adesso e anche vagante pronta ad esplodere e a mietere vittime tra i nostri giovani.
nell'avvenire. Quello che dovrebbe essere tempo utile per il bene del corpo e dello
spirito in troppi casi viene utilizzato per spingere all’esasperazione
ogni situazione per mettere alla prova i propri limiti, con il risultato di
dover poi fare i conti con tante vite rovinate da incidenti stradali, as-
sunzione di sostanze psicoattive, dipendenze da alcool…
Indubbiamente dobbiamo prendere coscienza come adulti che se la
situazione si è progressivamente deteriorata la colpa principalmente
è nostra.
Eppure tutti ricordiamo con nostalgia i tempi in cui si viveva con altri
ritmi e nessuno lamenta di essere stato privato di momenti di vera
gioia anche se ci si ritirava a mezzanotte e non si possedeva l’auto
da 200 KM orari e men che meno “sostanze” che ti aiutavano.
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A loro vogliamo rivolgerci e per loro cerchiamo di dare il nostro con- Intervento
tributo sollecitando le istituzioni ad aiutare le famiglie con provvedi-
menti che non seguano ciecamente interessi di parte ma
intervengano ponendo come unico obbiettivo il vero bene dei giovani.
Dott. Alberto Botta,
Nel contempo ai giovani stessi chiediamo di non starci a questo si- Presidente dell’ “Associazione “Segnal’Etica”” - Verzuolo
stema che troppo spesso ha come scopo lo spillare quattrini il più
possibile.
Ci sono però episodi, così vicini a noi, che ci obbligano ad aprire gli
Non credete che sia più democratico dare la possibilità di scelta
occhi e a vedere in pieno volto il dolore e lo sgomento per la perdita
anche a chi vuole divertirsi in ore accessibili, partendo ad esempio
di una persona cara; ci sono episodi che ti lasciano così tanta rabbia
dalle 21 ?
addosso che vorresti finalmente cambiare il mondo e migliorarlo...ma
Vi pare giusto che il desiderio di ritrovarvi nel divertimento che più vi
poi ci si ferma, in preda alla paralisi tipica di chi percepisce la realtà
accomuna debba essere raggiunto dopo il peregrinare di tutta la se-
un qualcosa da subire e di immutabile, la tipica sensazione dell’ac-
rata riempiendo le saccocce a destra e a manca?
cidioso...di colui che sceglie di non scegliere delegando, al tempo
Sicuramente non è giusto per tanti (50.000 firme lo attestano) ma
che passa, l’incombenza di affievolire il dolore e riportare, con la “ri-
per tutti è giusto sicuramente difendere il dono più prezioso che ab-
mozione”, la quiete perduta.
biamo ricevuto che è la vita. Riflettiamo tutti insieme.
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poeti della vita in grado di vedere, nelle gemme ghiacciate dei rami Siamo veramente riconoscenti al CSV di Cuneo che, da anni, ha sposato
d’inverno, il fiore di pesco che sboccerà..... questa tematica come cardine delle attività con i giovani e con le as-
sociazioni e, in questo momento, siamo grati alla sezione di Cuneo del-
Così capisci cos’è la Speranza e come si possa coniugare con la si- l’UNESCO che sta affrontando, questo problema sociale mondiale,
curezza stradale che dobbiamo smettere di percepire come “destino” partendo dalla cultura, dalla scuola e, quindi, dai giovani che sono, pur-
e finalmente combattere come errore umano evitabile e pertanto troppo, percentualmente le maggiori vittime della strada.
possibile sconfiggere.
Motivo dell’esistenza dell’UNESCO è la tutela dei patrimoni del-
La Speranza, dunque, deve farci considerare individui inseriti nel si- l’umanità e quale miglior patrimonio della vita stessa e della capacità
stema di relazioni che abbiamo con gli altri, in opposizione all’indivi- nostra di utilizzare correttamente la viabilità sul territorio in cui vi-
dualismo imperante, in questo modo inizieremo a percepire le regole viamo?!
della strada come indice di libertà di movimento protetto e non come
impedimento all’espressività individuale. Non abbiamo proclami da fare o suggerimenti da dare se non quello
di provare ad approfondire l’argomento in modo serio, aperto e senza
Considerando la Speranza di ridurre le vittime un cammino “sociale pregiudizi, ognuno leggendo queste pagine si appassionerà e saprà
necessario”, capiremo come i limiti (sulle strade) non sono un limite dedicare dei momenti della sua giornata al meditare suoi compor-
(all’espressione dell’individuo). tamenti, sugli errori e sulle banalità che tutti viviamo sulla strada....
strada sulle cui sponde è cresciuta la civiltà e sulle cui sponde deve
La Sicurezza Stradale è, in sostanza, due cose fondamentali TESTI- tornare a fiorire il ramo di pesco della vita in sostituzione delle troppe
MONIANZA e RELAZIONI SOCIALI, fuori da questi due ambiti diviene croci alla memoria che anni di follia collettiva hanno visto crescere in
pericolo e non risorsa, malessere e non beneficio, disagio e non pro- dismisura.
gresso.
Chi vorrà dedicare del tempo all’attività pratica su questo argomento,
Queste sono le basi che hanno sostenuto, in questi sette anni, l’atti- perché, dopo la rabbia nel vedere tante vittime, ha trovato dentro di
vità dell’Associazione di Volontariato Sociale “Segnal’Etica” ONLUS di sè il coraggio di vedere come le cose potrebbero cambiare, potrà con-
Verzuolo che, dal 2004, lavora sulla Sicurezza Stradale in vari modi tattare le varie Associazioni attraverso il CSV o prendendo contatto
ed è, dai giovani del Saluzzese, conosciuta perché organizzatrice con la sezione UNESCO di Cuneo e, vi possiamo garantire, sarà am-
della tre giorni chiamata “Life for Flying” insieme per Fabrizio, Mat- piamente gratificato perché, come è successo a noi, succederà
tia e tutte le Vittime della Strada. anche a lui di scoprire che i nostri amici non sono morti invano solo
se sapremo testimoniare, la loro esperienza, veicolando il nostro do-
Noi volontari abbiamo speso buona parte della nostra vita conside- lore verso l’aiutare la collettività al proteggersi da comportamenti
rando l’incidente “un incidente” e la sicurezza stradale un affare da inutilmente rischiosi, tra i comportamenti rischiosi includiamo, ov-
delegare alle forze dell’ordine... inconsapevoli e ciechi di fronte al- viamente, anche la progettualità, sia delle strade che dei mezzi di lo-
l’evidenza del fatto che. invece. la sicurezza stradale è, soprattutto, comozione, includiamo anche i messaggi commerciali (pubblicità) e
comportamento, cultura, amore per la vita: CONSAPEVOLEZZA!!! le campagne a sostegno dell’uso dei mezzi privati a scapito di quelli
pubblici (motorino, scooter e non treno, autobus o tram).
34 35
Testimonianza
37
Ragazzi, noi non siamo bacchettoni e mai da noi sentirete dire “non Guidare anche dopo i 70
bevete, non fumate” ma ci sentirete dirVi “Quando sapete che do-
vete guidare e siete in compagnia, almeno uno non beva, fate in
Dott Dario Bracco, Presidente del Centro Ricerche
modo di ritornare sempre tutti a casa”. e Relazioni Cornaglia – Ce.R.R.Co.
In questi tre anni e mezzo di nostra vita senza Serena, tanti segni
della Sua vicinanza li abbiamo avuti, abbiamo conosciuto tanti geni-
tori come noi, abbiamo aiutato ed aiutiamo tanti genitori, per questo
è stato creato anche un blog www.lalberodiserena.blogspot.com, che Quando s’invecchia, in compagnia di cronicità e co-morbidità, cosa
ci aiuta ed aiuta altri genitori a proseguire il nostro cammino. Ma que- cambia nel comportamento relativo alla guida?
sto non deve essere un alibi per i ragazzi, non deve essere motivo di
dire: “Se tanto muoio in qualche modo nulla termina” no, questo non Guidare dopo i settant’anni: sfida o diritto, abilità o azzardo? Il nu-
deve essere assolutamente detto. mero degli anziani che guidano un veicolo sulle strade del mondo co-
Se anche la vita prosegue, per i Vostri genitori averVi al fianco in stituisce una quota di mercato sempre più importante per l’industria
carne ed ossa è molto, molto meglio. e per l’economia. Infatti la possibilità di muoversi nell’ambiente co-
Per poter diffondere il più possibile ai giovani il messaggio sulla pru- lonizzato dall'uomo utilizzando autoveicoli, privati o gestiti come pub-
denza alla guida, ormai da 3 anni a Mombarcaro organizziamo un blico servizio, è una pietra di volta dell’autosufficienza e
Concerto dove, oltre alla musica, vengono anche ripetutamente pas- dell’empowerment delle persone anziane e le auto devono essere
sati messaggi di prudenza e di stile di vita, di vita con valori! predisposte ed accessoriate per una guida sicura anche in tarda età.
Sino all’anno scorso abbiamo organizzato tutto come “I genitori di
Serena”, ma date le numerose visite al nostro blog, i numerosi con- Gli incidenti stradali uccidono più delle guerre in corso: sono la prima
tatti con altri genitori, a Settembre del 2009 abbiamo fondato un’As- causa di morte dei giovani under 30. Gli anziani sembrano esserne
sociazione culturale, “l’albero di Serena”. così coinvolti, non sono “pericolosi”.
Stiamo organizzando per il 3 luglio 2010 la quarta edizione del “Con-
certo per un’Amica”. Principalmente si responsabilizza la disattenzione (telefonare, fu-
mare, mangiare, sentire musica, chiacchierare ecc.), la trasgressione
(limiti di velocità, segnaletica ecc.), le scarse abilità di guida (patenti
ancora troppo facili, auto troppo veloci per i neo patentati, guida
“sportiva” su strade non adatte ecc.), si, anche le auto partecipano
a questo dramma: molti accessori sono distraenti, le prestazioni al li-
mite, dispositivi di sicurezza in parte illusori ecc.
38 39
senziali per migliorare l’educazione stradale e creare una cultura Il Progetto
della sicurezza: per tutte le fasce di età, anziani inclusi. La preven-
zione può cominciare persino dalle scuole elementari affinché i video
giochi simulanti capacità impossibili non lascino traccia nelle future
ambizioni di guida di questi adolescenti. Per gli anziani test e corsi di
aggiornamento sono auspicabili.
Il recente nostro studio “Guidare dopo i 70 anni” si propone di stu- Contesto e approccio progettuale
diare il comportamento dei guidatori anziani, sottoporre i dati ogget-
tivi degli incidenti stradali da essi causati ad un panel di esperti per Contesto di riferimento: Il Club UNESCO di Cuneo, da sempre sensi-
integrare i loro contributi in un insieme di linee guida finalizzate a bile alle problematiche giovanili, nel constatare il sempre crescente
questo scopo. Altresì desideriamo suggerire agli anziani qualche idea numero di incidenti stradali con protagonisti i giovani, ravvisa la ne-
e qualche stimolo a vantaggio della sicurezza e della loro autonomia, cessità di iniziative innovative, di taglio non paternalistico, che chia-
attraverso uno dei nostri “quaderni” che sarà stampato a corredo mino gli studenti ad esaminare in prima persona problematiche che
dello studio stesso. li riguardano direttamente ed a proporre il loro punto di vista. Il pro-
blema si rivela particolarmente importante nel nostro territorio, che
detiene un tristissimo primato su questo tema e soprattutto laddove
si consideri che i primi dati disponibili (cfr. tra l’altro CuneoSette,
11/9/2007 pag. 5) evidenziano una crescita della mortalità, quanti-
ficabile in 6 unità complessive.
40 41
• innovativo: si supera l’approccio cattedratico per far “toccare con spettato all’origine dei dati. Approfondimento in merito a quelle si-
mano” dinamiche e conseguenze degli incidenti stradali; si pro- tuazioni ove emergeranno delle criticità.
pone agli studenti di analizzare essi stessi il fenomeno; si pro- Comunicazione pubblica dei risultati ottenuti nell’ambito della ri-
pone alla Scuola una modalità nuova per svolgere il proprio ruolo cerca.
educativo;
Iniziative di comunicazione gestite e realizzate dagli studenti allo
• compartecipato: si pone a fulcro del progetto un’attività di colla- scopo di sensibilizzarli al problema sia durante il progetto che in se-
borazione tra Scuole, Forze dell’Ordine, Università, Volontariato guito.
ponendo come obiettivo sia la realizzazione di capillari iniziative di
sensibilizzazione sia l’instaurazione di rapporti più equilibrati tra Si precisa che il progetto ha contenuti multidisciplinari e che pre-
l’autorità e i giovani; tale collaborazione è indispensabile per il suc- senta rilevanti valenze didattiche.
cesso del progetto;
Risultati attesi: Formalizzazione di documenti di analisi del fenomeno
• radicato sul territorio: gli studenti sono chiamati ad analizzare gli “Incidenti Stradali” sul territorio della provincia di Cuneo, con possi-
incidenti che avvengono nel territorio dove vivono e a contribuire bili approfondimenti laddove si riscontrassero delle situazioni di cri-
con soluzioni applicabili nello stesso territorio; ticità meritevoli di particolare attenzione.
• sperimentale: il progetto rappresenta il primo tentativo della spe- Si precisa che nell’ambito del progetto si dovrà pervenire alla con-
cie in Italia; cezione di iniziative di comunicazione fattibili secondo criteri di effi-
cacia del messaggio, capillarità della diffusione, economicità di
• personalizzato: il progetto prevede la realizzazione di momenti ed realizzazione, partecipazione diretta del mondo giovanile.
iniziative di comunicazione che vengono concepite ovvero con-
dotte e gestite dagli stessi giovani; e tende a contribuire a una ri- In tal senso si ipotizzano specifici concorsi finalizzati a premiare:
sposta di tipo preventivo a questo allarmante problema.
• le tre classi studenti autori delle migliori relazioni;
Finalità: Analisi dei dati relativi agli incidenti stradali condotta dagli Quest’ultima iniziativa verrà sottoposta all’attenzione della Provincia
stessi studenti, con il supporto metodologico di esperti. di Cuneo per una realizzazione operativa.
Elaborazione di statistiche secondo diverse dimensioni di analisi (tipo
e frequenza degli incidenti; età e condizioni fisiche dei soggetti coin- Ambito territoriale entro il quale si sviluppa l’iniziativa
volti, mezzi coinvolti; modalità, danni a cose e persone, dinamica,
luoghi, conseguenze dell’incidente anche dal punto di vista clinico). L’ambito territoriale è relativo alla Provincia di Cuneo: il progetto è
In merito alla tematica della privacy, tutta l’elaborazione dei dati strutturato in modo che l’attività di analisi venga svolta da quattro
viene svolta in forma anonima, richiedendo che questo criterio sia ri- gruppi di lavoro ciascuno appartenente a una Scuola Media Supe-
42 43
riore del Cuneese, scelte in modo da coprire una significativa parte stici attendibili. Sono pertanto previsti processi di convalida dei dati
del territorio provinciale. inseriti.
In funzione dell’andamento e degli esiti del progetto saranno coin- A fronte della prima elaborazione di questi dati, il primo momento di
volte altre Scuole medie superiori quali, a titolo esemplificativo, Isti- verifica intermedia ha lo scopo di:
tuti Tecnici per Geometri e Licei Artistici. In ogni caso dovrà essere
previsto il coinvolgimento di tutte le Scuole Superiori della provincia • individuare le possibili linee guida per un approfondimento di
nelle iniziative di comunicazione e divulgazione degli esiti del pro- eventuali tendenze che emergessero dallo studio dei dati;
getto.
• impostare il lavoro di presentazione dei risultati secondo corretti
Destinatari criteri di statistica metodologica;
Ancorché il progetto coinvolga un gruppo relativamente ridotto di stu- • individuare opportunità per il coinvolgimento di altre Scuole Medie
denti, destinatario del progetto è l’intero corpo studentesco (Studenti Superiori;
delle Scuole Medie Superiori) della provincia di Cuneo e loro famiglie.
Complessivamente si tratta di circa 22.500 studenti (dato pubblicato • individuare possibili iniziative di comunicazione da intraprendere:
su “La Stampa” di Lunedì 10 settembre 2007). sul punto, si precisa che è intendimento del Club UNESCO di
Cuneo stimolare gli studenti a sviluppare una strategia di comu-
Descrizione delle attività da realizzare e dei tempi di realizzazione nicazione incisiva ed efficace.
previsti
In funzione di quanto emergerà da tali verifiche verranno articolate
Si prevede che il progetto prenda avvio ufficialmente a metà no- le attività successive che si prevede seguano le direttrici di:
vembre 2008, si concluda nel mese di aprile 2010 con la presenta-
zione dei risultati e preveda la conseguente realizzazione di iniziative • approfondire le criticità che emergessero dai dati;
di comunicazione nello stesso mese, in modo da raggiungere la pla-
tea più ampia possibile. • tradurre in una forma “decorosa” i risultati emersi;
Il progetto è condotto da un Comitato Guida che si fa garante della • delineare linee guida per future iniziative di comunicazione tra gli
metodologia di lavoro e ne verifica l’avanzamento; di tale Comitato studenti.
fanno parte, tra gli altri, i docenti coordinatori. Tale Comitato Guida
potrebbe rapportarsi ad una “cabina di regia”, con ciò intendendo la Il progetto viene gestito in modo compartecipato dalla Provincia e dal
funzione di supervisione di tutte le iniziative che la Provincia di Cuneo Club UNESCO di Cuneo.
vorrà porre in essere per arginare il problema incidenti. Il progetto ha ottenuto il Patrocinio della Commissione Italiana per
l’UNESCO, ha riscosso fortissimo interesse in altre realtà dell’Italia
La fase di raccolta e costruzione delle basi dati ha l’obiettivo di per- centro-settentrionale, che sono intenzionate ad attivare lo stesso tipo
venire alla loro normalizzazione e consolidamento, allo scopo di poter di iniziativa nel periodo 2009-2010. Il progetto di Cuneo rappresen-
lavorare su dati omogenei, dai quali sia possibile ricavare dati stati- terebbe pertanto non solo il progetto pilota, ma anche il progetto di
44 45
riferimento su questo tema. A tale scopo, il progetto è concepito in • Esponenti delle Forze dell’Ordine, dell’ASL, della Provincia di
modo che possa essere replicato in modo omogeneo in altre realtà Cuneo, del CSV
nazionali e che possa essere realizzato in modo iterativo.
• Docenti di Scuole Medie Superiori, dell’Università e del Politecnico
Modalità e strumenti di verifica • Saranno coinvolti in particolare i docenti delle sedi di Cuneo (Uni-
versità) e di Mondovì (Politecnico)
SI prevede, inoltre, un’attività di monitoraggio degli esiti e delle rica-
dute progettuali, condotti insieme al Centro Servizi per il Volontariato
di Cuneo, consistenti sia in valutazioni di tipo quantitativo che di tipo Altri soggetti coinvolti
qualitativo.
Collaborano al progetto, oltre alla Provincia di Cuneo, la Polizia
Tale monitoraggio considera: Stradale, i Carabinieri, i Vigili Urbani, i Vigili del Fuoco, il servizio
118, le ASL.
• il numero di studenti coinvolti direttamente, a diverso titolo, nel
progetto e la loro distribuzione territoriale;
Risorse umane
Al progetto partecipano:
46 47
Nota Metodologica modello relazionale.
L’insieme dei programmi per il trattamento dei dati è costituito dal-
l’applicazione denominata Incidenti_Pgr.mdb; la base dati vera e pro-
pria è denominata Incidenti_Dat.mdb.
1.Premessa
Questa separazione consente di poter aggiornare i programmi senza
dovere intervenire su quest’ultima.
Nel prosieguo del documento si intenderanno per “dati primari” le cir-
costanze essenziali dell’incidente e “dati complementari” i dati che, per
Incidenti_dat.mdb è strutturato in tabelle, ciascuna delle quali è de-
ciascun evento, riguardano le persone coinvolte e i mezzi utilizzati.
putata a contenere un insieme omogeneo di dati. Le tabelle principali
sono le seguenti:
Per la loro elaborazione e la produzione della reportistica e dei grafici è
stata predisposta un’applicazione informatica di immissione, verifica ed
Incidenti01 – contiene i “dati primari” degli incidenti. Per ogni inci-
elaborazione.
dente occorso:
Sia nel corso dell’immissione che in sede di verifica dei dati primari sono
- la data e l’ora dell’incidente;
stati attivati controlli automatici e procedure di verifica idonee a:
- il codice del Comune ove l’incidente ha avuto luogo (decodificato
con apposita tabella);
• rendere omogenei e coerenti i dati rispetto agli obiettivi di progetto;
- un indicatore per evidenziare se l’incidente è avvenuto in centro
abitato;
• rendere possibile l’approfondimento delle circostanze degli inci-
- l’identificativo della strada (e il km.) ovvero, per gli incidenti avve-
denti riguardo ai mezzi utilizzati e alle persone coinvolte (dati com-
nuti in abitato, l’indirizzo presso cui si è verificato l’incidente;
plementari).
- il tipo di tratto stradale ove ha avuto luogo l’incidente (es. rettili-
neo, curva, tornante, ecc.);
I dati primari sono stati ricavati da appositi prospetti, forniti dalla Po-
- il tipo e le condizioni del fondo stradale nel tratto interessato;
lizia Stradale di Cuneo, frutto di precedenti elaborazioni, e riepilo-
- le condizioni meteorologiche al momento dell’incidente;
gano gli elementi essenziali degli incidenti occorsi.
- il tipo di incidente;
- l’infrazione eventualmente contestata;
L’ottenimento dei dati complementari si è rivelato di particolare dif-
- il numero di mezzi coinvolti;
ficoltà per ragioni logistiche ed operative e ha richiesto specifiche
- il numero di morti e feriti.
autorizzazioni da ottenersi da parte di ciascuno degli Enti o Istituzioni
che li possiedono.
MezziCoinvolti10: contiene un elemento per ogni mezzo coinvolto
48 49
le caratteristiche essenziali dei veicoli; 4.Conduzione del progetto
- le condizioni generali del mezzo e degli pneumatici;
- l’eventuale avaria che ha causato l’incidente. Il progetto è stato integralmente diretto dal Club UNESCO di Cuneo.
PersoneCoinvolte15: contiene un elemento per ogni persona coin- Presso ciascuna delle Scuole interessate sono stati costituiti gruppi
volta in ciascun incidente e ne evidenzia la posizione all’interno del di lavoro; ciascuno di questi è coordinato da un docente:
veicolo:
• Presso IIS “Einaudi” Alba classe III C A.S. 2008-2009 – coordina-
- i dati essenziali della persona coinvolta: sesso, età, esito del sini- tore prof. Buttitta
stro; • Presso ITIS “Cigna” Mondovì classe IV A A.S. 2008-2009 – coor-
- per ciascuno dei possibili 5 posti tipicamente disponibili in un’auto dinatore prof. Primasso
l’indicazione se la persona aveva le cinture allacciate; • Presso ITIS “Delpozzo” – sede staccata di Verzuolo – Classe IV A
- appositi indicatori consentono di evidenziare se la persona è stata A.S. 2008-2009 coordinatore prof. Paoletti
sbalzata dal veicolo, se aveva il casco, se è stata rilevata la pre-
senza di alcool o stupefacenti. L’attività di coordinamento del progetto ha comportato n° 30 inter-
venti presso le Scuole interessate nel periodo da Ottobre 2008 a Set-
Sono state inoltre predisposte alcune tabelle secondarie, finalizzate tembre 2009, alcuni dei quali con la presenza dell’Isp. Anna Drai
a consentire la decodifica dei dati inseriti nelle tabelle principali. (Polizia Stradale di Cuneo) e della Dott.sa Paola (CSV – Cuneo).
I “dati primari” necessari all’alimentazione della base dati sono stati I dati disponibili presso la Polizia Stradale di Cuneo forniscono ele-
forniti in forma rigorosamente anonima da parte della Polizia Stra- menti di sintesi in merito alla descrizione dei sinistri occorsi in Pro-
dale di Cuneo, previo ottenimento delle autorizzazioni prescritte per vincia. Per ottenere le informazioni relative ai mezzi e alle persone
il loro trattamento. coinvolte si è risalito all’Ente rilevatore di ciascun sinistro.
L’alimentazione dei dati è stata effettuata avvalendosi di alcune I dati sono stati raccolti tramite accesso diretto alla documentazione
schede di riepilogo che sono già frutto di precedenti elaborazioni ma- sotto la supervisione dei Responsabili dei singoli Enti. In nessun caso
nuali: questo ha reso necessaria un’attività di normalizzazione e va- i dati memorizzati permettono di identificare esplicitamente le per-
lidazione finalizzata ad accrescere il più possibile la qualità dei dati sone coinvolte in un determinato sinistro. I dati forniti agli studenti
inseriti e, quindi, l’attendibilità degli stessi. sono sempre stati presentati in forma anonima.
L’essenzialità dei dati presenti non ha impedito di ricavare attraverso 6.Scelte effettuate in sede di normalizzazione
analisi statistiche una grande quantità di notizie; ulteriori elabora-
zioni e approfondimenti dell’indagine sono state possibili con il pro- In sede di raccolta dei dati si è provveduto a identificare gli incidenti
sieguo della ricerca. occorsi in centro abitato; questi sono tutti i sinistri accaduti nelle vie
50 51
interne delle principali città della provincia di Cuneo, con esclusione nazione delle strade e i comportamenti tenuti dai conducenti
di quelli avvenuti nelle “tangenziali”. prima del verificarsi dell’incidente);
- la realizzazione di ulteriori estrazioni sulla base dati attuale attra-
Si conferma che gli incidenti presi in considerazione sulle Autostrade, verso l’incrocio di più dimensioni di analisi.
sulle Strade Statali e sulle Strade Regionali sono esclusivamente
quelli occorsi in Provincia di Cuneo. Sono inoltre ipotizzabili potenziamenti dell’iniziativa in varie direzioni:
7.Elaborazione dei dati - ampliamento della profondità di analisi della reportistica predi-
sposta;
Raccolti e validati i dati su incidenti, mezzi e persone coinvolte, si è - coinvolgimento dell’intero corpo studentesco nelle iniziative di co-
provveduto alla loro elaborazione statistica secondo tre diversi cri- municazione ipotizzate dagli studenti;
teri di analisi: - ampliamento delle Scuole coinvolte a livello di una seconda edi-
zione del progetto;
- le caratteristiche del sinistro (es. analisi per anno, mese, giorno
della settimana; frequenza per percorso con analisi anno per anno 9.Privacy
del fenomeno e della tipologia di incidente ecc.);
La raccolta e il trattamento dei dati, previamente autorizzato tramite
- il mezzo utilizzato (es. analisi per tipologia di veicolo e sua corre- richiesta a ciascun Ente rilevatore, sono avvenuti in forma anonima,
lazione con la fascia di età; correlazione tra le condizioni meteo- con le modalità più idonee a garantire la protezione e la riservatezza
rologiche e del fondo stradale e il tipo di sinistro; caratteristiche dei dei dati stessi.
mezzi coinvolti negli incidenti ecc.);
I dati, anonimi, sono utilizzati esclusivamente per fini statistici, e i ri-
- le persone coinvolte (es. analisi per fascia di età, e sua correla- sultati delle elaborazioni vengono diffusi in forma aggregata.
zione con la tipologia di incidente ovvero con la fascia oraria; il nu-
mero di soggetti coinvolti; la correlazione tra tipo d’incidente e tipo
di veicolo; l’esito ecc)
Sulla base dei dati così elaborati gli studenti di ciascun gruppo di la-
voro hanno formulato la loro analisi del fenomeno.
52 53
Intervento di un lavoro plausibile che si è arricchito giorno per giorno e ha pro-
dotto anche dei filmati nonché un cortometraggio girato dai ragazzi
stessi.
Prof. Giovanni Paoletti,
Docente coordinatore ITIS “Delpozzo” - Verzuolo Sono lieto di aver accettato e molto soddisfatto per avere avuto una
classe che ha risposto in modo così maturo all’iniziativa dimostrando
che ci sono giovani che sanno essere molto responsabili e comuni-
Il tema della “prevenzione incidenti stradali” è, fortunatamente, sen- care in modo diretto e convincente.
tito, ormai, a qualunque livello (Stato, Regione, Provincia); la propo- Brava, 5^A!
sta di poter partecipare attivamente all’argomento all’interno di una
istituzione scolastica mi ha trovato subito d’accordo.
L’idea illustratami dal Prof. Negro era però molto più interessante di
una semplice raccomandazione sulla guida e un eventuale elenco di
incidenti significativi; il tema del progetto riportava, infatti, una pa-
rola in più che dava un senso pieno e profondo al progetto: “analisi
e prevenzione incidenti stradali”.
L’idea che fossero i ragazzi delle scuole a dettare ai loro colleghi al-
cuni semplici accorgimenti per guidare in modo sicuro era già di
per sé molto affascinante, ma il fatto che gli stessi ragazzi potes-
sero analizzare ogni incidente e facessero emergere i motivi per
cui si era verificato: velocità, età del guidatore, stato del guida-
tore (droga, alcool, …), condizioni meteorologiche, segnaletica, ti-
pologia della strada, ostacoli facilmente eliminabili o curve
pericolose, tipo di autovettura, …al fine di ridurli il più possibile,
dava al sottoscritto uno stimolo eccezionale.
54 55
Lo studio condotto dall’ITIS di Verzuolo
Presentazione:
incidenti
gressivamente diminuiti:
111 (anno 2003), 65 (anno 40
57
Approfondendo la distribuzione mensile relativa all’intero periodo Nel corso del 2005 si rileva un picco nel periodo estivo, come si de-
2003 – 2008, attraverso la Tab. V02 – Morti per mese – anni 2003 sume dalla Tab. V05 – Morti per mese – anno 2005:10 nel mese di
– 2008 si osserva che i i mesi più “cruenti” sono stati rispettiva- Luglio e 11 ciascuno negli altri.
mente: Agosto (55), Morti
Maggio (49), Luglio (48). Si riscontra invece dalla Tab. V06 – Morti per mese – anno 2006 un
Marzo (47). picco nei mesi di Maggio e Settembre con 9 decessi; seguono Marzo
e Ottobre con 8.
In riferimento all’anno 2007 la lettura della Tab. V07 – Morti per
mese – anno 2007 il maggior numero di morti si è avuto nel mese di
Marzo con 10 casi seguito da Agosto e Settembre con 9 casi.
Da ultimo si osserva dalla Tab. V08 – Morti per mese – anno 2008
60
Morti
30
14
20
12
DIC
10 NOV
OTT 10
SET
AGO
LUG
GIU
MAG
APR
0 MAR 8
FEB
GEN
Questi dati sono ulteriormente dettagliati nelle Tab. V03 – V08, che 4
58 59
Morti Morti
14 10
9
12
8
10 7
6
8
6
4
4 3
2
2
1
0 0
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
12 10
9
10
8
7
8
6 5
4
4
3
2
2
0 0
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
Morti
Tab. V05 – Morti per mese – anno 2005 Tab. V08 – Morti per mese – anno 2008
1
sumono dalla Tab. V09 – Morti per giorno della settimana – anni
0
2003 – 2008 (113 + 91 + 68) = 272 decessi, più della metà del to-
tale (500).
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
60 61
Morti
120
Tab. V09 – Morti per giorno della settimana – anno 2003-2008 In riferimento alla SS 231 la Tab. V11 – Morti sulla SS231 – anni
Morti
Analisi relativa alle strade a considerare particolarmente critico il tratto tra il km. 20 e il km. 40
(18 casi).
Dall’esame della Tab. V10 –
4
80
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Mercoledi
17 casi; di 5 morti verificatisi al 60° km. e la Tab. V13 – Morti sulla SP661 –
Sabato
40
30
2
25
20 1
15
0
10
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
62 63
La Tab. V15 – Morti sulla SP661 – anni 2003-2008 evidenzia un
Morti
Morti
3
3
2
2
1
1
0
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
64 65
Morti
mento di pedone) per età – anni 2003 – 2008 che la gran parte degli
4
investimenti
4 coinvolgono persone di età pari o superiore ai 60 anni
3 (29 casi su 39 complessivi).
3 Tab. V18 – Morti in centro abitato (investimento di pedone) per età – anni 2003 – 2008
2
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Tab. V16 – Morti in centro abitato per età – anni 2003-2008
Morti
Tab. V19 – Incidenti in centro abitato per tipo veicolo – mezzi coinvolti – anni 2003 – 2008
Morti
35
30
FEMMINE
25
20
15
MASCHI
10
66 67
Intervento
69
Lo studio condotto dall’ITIS Mondovì La Tab. M02 - Tipi veicolo coinvolti - in centro abitato - anni 2003 –
2008 conferma tale situazione (con 86 autoveicoli coinvolti su 186
totali), evidenziando 34 pedoni coinvolti: si anticipa che da succes-
Presentazione:
sivi approfondimenti emerge come, di questi, 33 risultano deceduti
a seguito di investimento e 1 ferito grave.
L’insegnante coordinatore è il prof. Primasso.
Gli studenti partecipanti sono: Mattia Albarello, Enzo Beltrando, Ales-
mondovì
50
30
Tab. M02 - Tipi veicolo coinvolti - in centro abitato - anni 2003 – 2008
Il gruppo di studio ha in primo luogo costruito una statistica di tutti i
veicoli coinvolti in incidenti stradali. I dati del periodo sono leggibili
La Tab. M03 - Tipi veicolo coinvolti – strade extraurbane - anni 2003
sulla Tab. M01 - Tipi veicolo coinvolti - anni 2003 – 2008 dove si os-
– 2008 attesta la ragione della preponderanza degli autoveicoli (396
serva la netta preponderanza di autovetture (482) sulla totalità dei
su 634 totali), seguiti da 76 motoveicoli e da 72 autocarri.
mezzi interessati (820 complessivi).
Tab. M03 - Tipi veicolo coinvolti – strade extraurbane - anni 2003 – 2008
mondovì
450 400
400 350
350
300
300
250
250
200
200
150
150
100
100
50 50
0 0
Pedone Bicicl. Ciclomot. Motov. Autovett. Autocarro Autoart. Autobus Altri trattore Tratt.Agr. Pedone Bicicl. Ciclomot. Motov. Autovett. Autocarro Autoart. Autobus Altri trattore Tratt.Agr.
70 71
mondovì
I dati di dettaglio relativi ai veicoli coinvolti, costruiti con il medesimo Tab. M06 – Tipi di veicolo coinvolti – anno 2005
criterio, possono essere letti nelle successive tabelle Tab. M04 – Tab.
70
M09.
60
50
Si rilevano in particolare per gli anni 2003 e 2004 oltre 100 auto-
veicoli coinvolti, il dato oscilla poco al di sotto dei 70 negli anni suc-
40
mondovì 20
120 10
0
100
Pedoni Velocip. ciclomot. Moto Auto Autoc Autoart. Autobus Altri Tratt.Agr.
mondovì
70
60
60
40
50
20
40
0 30
Pedone Bicicl. Ciclomot. Motov. Autovett. Autocarro Autoart. Altri Tratt.Agr.
20
0
100 Pedoni Velocip. ciclomot. Moto Auto Autoc Autoart. Autobus Trattori
90
mondovì
80
Tab. M08 – Tipi di veicolo coinvolti – anno 2007
70
70
60 60
50
50
40
30 40
20
30
10
20
0
Pedoni Velocip. ciclomot. Moto Auto Autoc Autoart. tratt.Agr.
10
72 73
mondovì
mondovì
18
70
16
12
50
10
40
8
30 6
4
20
2
10
0
Pedone Bicicl. Motov. Autovett. Autocarro Autoart. Tratt. Agr.
0 mondovì
Pedone Bicicl. Ciclomot. Motov. Autovett. Autocarro Autoart. Autobus Altri trattore Tratt.Agr.
10
2004.
1
0
Pedone Bicicl. Ciclomot. Motov. Autovett. Autocarro Tratt. Agr.
25
12
20 10
8
15
10
5
2
0 0
Pedone Bicicl. Ciclomot. Motov. Autovett. Autocarro Autoart. Tratt. Agr. Pedone Bicicl. Motov. Autovett. Autocarro
74 75
mondovì
5
14
12
4
10
4
2
0
Pedone Bicicl. Ciclomot. Motov. Autovett. Autocarro Tratt. Agr.
1
12
Tab. M16 – Morti per età - pedoni - anni 2003-2008
Dall’esame della Tab. M17 – Morti per età – ciclisti – anni 2003 –
10
8
2008 è possibile osservare che si registrano 24 decessi di persone
in età lavorativa (come sopra definita) e 17 decessi di persone oltre
i 70 anni.
6
4
0
Pedone Bicicl. Ciclomot. Autovett. Autocarro
Dall’esame della Tab. M16 – Morti per età – pedoni – anni 2003 – 1
76 77
L’esame della Tab. M18 – Morti per età – ciclomotori – anni 2003 – L’esame della Tab. M20 – Morti per età – autoveicoli – anni 2003 –
2008 dettaglia i 18 casi riscontrati. 2008 evidenzia 218 casi su 287 di persone in età lavorativa, 92 gio-
vani fino a 25 anni, 47 ultrasettantenni.
5
0 4
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 3
2
La Tab. M19 – Morti per età – su motoveicoli – anni 2003 – 2008 L’osservazione di questi fenomeni ha inciso particolarmente in sede
evidenzia 81 decessi su 90 complessivi di persone in età lavorativa di formulazione delle nostre proposte ed è per questo che abbiamo
e 19 morti in età giovanile fino a 25 anni. inteso far soffermare l’attenzione del lettore su tali dati.
Le tabelle Tab. M21 – Tab. M24 forniscono la suddivisione per età
8
dei decessi sui mezzi presi in considerazione.
Notiamo in particolare che le vittime di incidenti su trattori agricoli
sono “grandi adulti” (età superiore ai 60 anni) e che le vittime di in-
7
1 1
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80
78 79
3
0
0 10 20 30 40 50 60 70
3
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
3
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
80 81
Intervento
Laura Barbero La sicurezza stradale dovrebbe fare parte del vivere quotidiano di
ognuno di noi, specialmente nella Provincia di Cuneo, che ogni anno
paga un pesante tributo in termini di incidenti mortali.
82 83
Lo studio condotto dall’IIS Alba Il dato complessivo è fornito dalla 160
30 da 76 a 99
Tab. A02 - Morti maschi per classe di età - anni 2003 – 2008.
da 0 a 25
20
84 85
Considerando poi le Tab. A06 - Morti per classe di età: 51-75 anni -
anni 2003 – 2008 si osservano dei picchi di morti alle età superiori
20
14
20
19
12
18
17
10
16
15
8
14
13
6
12
4 11
10
2 9
0 7
0 5 10 15 20 25 30 6
Tab. A04 - Morti per classe di età: 0-25 anni - anni 2003 – 2008 3
Considerando poi la Tab. A05 - Morti per classe di età: 26-50 anni -
0
51 53 55 57 59 61 63 65 67 69 71 73 75
anni 2003 – 2008 si osservano dei picchi di decessi alle età 26 (15
casi), 45 (13 casi), 30 (12 casi), 40 e 42 (11 casi). Ad una osserva-
Tab. A06 - Morti per classe di età: 51-75 anni - anni 2003 – 2008
19
18 18
17
16 16
15
14 14
13
12 12
11
10 10
9
8 8
7
6 6
5
4 4
3
2 2
1
0 0
26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 76 78 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98
Tab. A05 - Morti per classe di età: 26-50 anni - anni 2003 – 2008 Tab. A07 - Morti per classe di età: 76-99 anni - anni 2003 – 2008
86 87
50
48
40 46
38 44
42
36
40
34 38
32 36
34
30
32
28 30
26 28
24 26
24
22 22
20 20
18 18
16
16
14
14 12
12 10
8
10
6
8 4
6 2
4 0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
2
0
morti alle ore 18 con 46 casi (di cui 38 maschi), 35 alle ore 19 (di cui
Le Tab. A08 – Feriti gravi per classi di età e Tab. A09 – Feriti lievi per 28 maschi) e 31 alle ore 12 (di cui 27 maschi), su 500 complessivi
classi di età evidenziano i dati delle persone più giovani (30 feriti
gravi su 68) e dei giovani adulti (107 feriti lievi su 247). Si rilevano 81 morti nella fascia oraria compresa tra le 18:00 e le
19:59, che salgono a 110 se si considera la fascia oraria tra le 18:00
e le 20:59. Nel dato si deve tenere comunque conto dell’ora legale.
160
50
48
140
46
44
42
120
40
38
36
100
34
32
30
80
28
26
24
60
22
20
18
40
16
14
12
20
10
8
6
0 4
da 0 a 25 da 26 a 50 da 51 a 75 da 76 a 99 2
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
Tab. A09 – Feriti lievi per classi di età Tab. A11 – Morti maschi per ora – anni 2003-2008
88 89
I dati relativi ai maschi sono desunti dalla Tab. A11 – Morti maschi Analisi per tipo incidente:
50
per ora – anni 2003-2008, dalla quale si rilevano 38 morti alle ore
18, 28 morti alle ore 19, 27 morti alle ore 12. Il gruppo di studio ha poi voluto concentrare la sua attenzione su un
48
46
Dalla lettura combinata dei dati relativi alle tabelle Tab. A13 – Tab.
40
38
- su 159 morti per fuoriuscita autonoma del veicolo ben 123 ve-
20
18
minile.
40
I dati relativi ai maschi sono desunti dalla Tab. A12 – Morte femmine
30
per ora – anni 2003-2008, dalla quale si rilevano 8 morte alle ore 18
28 120
26
Tab. A13 – Morti per tipo di incidente – anni 2003-2008
e un picco di 12 donne morte alle ore 16.
24
22 100
20
18
80
16
14
12 60
10 160
8 40
6 140
4 20
2
120
0 0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
100
Frontale
Tampon.
Tab. A12 – Morte femmine per ora – anni 2003-2008
Fuor.Veic.
80
Front./Lat.
Invest.
Non abbiamo trovato una spiegazione alla frequenza dei morti nella
Scontro Lat.
60
Inv. Anim.
Inv. Anim.
Scontro Lat.
40
Invest.
in una seconda edizione del progetto, interessare gli psicologi su que-
Front./Lat.
20
Fuor.Veic.
sto aspetto.
Tampon.
0
Tab. A14 – Morti maschi per tipo di incidente – anni 2003-2008
Frontale
90 91
160
140
120
Dalla lettura combinata dei dati relativi alle tabelle Tab. A17 – Tab.
100 A18 si osserva in particolare:
80
- su 54 pedoni morti 35 sono maschi e 19 sono femmine;
- su 33 ciclisti morti 22 sono maschi e 11 sono femmine;
- su 90 morti in moto 79 sono maschi e 11 sono femmine;
60
240
20
220
200
0
180
Frontale Tampon. Fuor.Veic. Front./Lat. Invest. Scontro Lat.
160
Tab. A15 – Morti femmine per tipo di incidente – anni 2003-2008 140
120
La lettura della Tab. A16 – Morti per tipo veicolo evidenzia 286 morti
100
20
0
Pedone Bici Ciclomot. Moto Auto Autocarro Autoart. Altri Tratt.Agr.
280
260
240 160
220
140
200
180
120
160
100
140
120
80
100
80 60
60
40
40
20 20
0
Pedone Bici Ciclomot. Moto Auto Autocarro Autoart. Altri Tratt.Agr. 0
Pedone Bici Ciclomot. Moto Auto Autocarro Autoart. Altri Tratt.Agr.
Tab. A16 – Morti per tipo veicolo Tab. A18 – Morti femmine per tipo di veicolo – anni 2003-2008
92 93
Il dato relativo ai morti maschi in moto coincide con quello dei con- Analisi per tipo incidente e classi di età:
ducenti maschi deceduti in moto.
Il gruppo di studio ha ritenuto necessario approfondire le classi di
Questo elemento si può evincere, tra le altre cose, dalla lettura com- età dei morti nei vari tipi di incidente. In questa sede riteniamo op-
binata dei dati delle Tab. A19 – Tab. A20, dalle quali si desume anche portuno sottolineare alcuni aspetti salienti.
che in 208 casi su 286 (il 72%!) a morire in un incidente che ha coin- Dalla Tab. A21 – morti per tipo inc. (frontale) – classi di età – anni
volto autovetture è stato il conducente. 2003 – 2008 si rilevano 47 morti su 99 per la classe di età com-
240
presa tra 26 e 50 anni.
Tab. A21 – morti per tipo inc. (frontale) – classi di età – anni 2003 – 2008
220
200 56
54
52
50
180 48
46
44
160 42
40
38
36
140 34
32
30
120 28
26
24
22
100 20
18
16
80 14
12
10
60 8
6
4
2
40 0
da 0 a 25 da 26 a 50 da 51 a 75 da 76 a 99
20
240
2200 Dalla Tab. A22 – morti per tipo inc. (tamponamento) – classi di età
200
Pedone Bici Ciclomot. Moto Auto Autocarro Autoart. Altri Tratt.Agr.
– anni 2003 – 2008 si rilevano 17 morti su 38 per la classe di età
Tab. A19 – Morti conducenti per tipo di veicolo – anni 2003-2008
180 compresa tra 26 e 50 anni.
160
140
56
120 54
52
50
Tab. A22 – morti per tipo inc. (tamponamento) – classi di età – anni 2003 – 2008
100 48
46
44
42
80 40
38
36
60 34
32
30
40 28
26
24
20 22
20
18
0 16
14
Pedone Bici Ciclomot. Moto Auto Autocarro Autoart. Altri Tratt.Agr. 12
10
Tab. A20 – Morti non conducenti per tipo di veicolo – anni 2003-2008
8
6
4
2
0
da 0 a 25 da 26 a 50 da 51 a 75 da 76 a 99
94 95
Dalla Tab. A23 – morti per tipo inc. (fuoriuscita autonoma) – classi Dalla Tab. A25 – morti per tipo inc. (investimento) – classi di età –
di età – anni 2003 – 2008 si rilevano 61 morti su 159 sia per la anni 2003 – 2008 si rilevano 32 morti su 61 per la classe di età
classe di età compresa tra 0 e 25 anni che per quella compresa tra compresa tra 51 e 75 anni e 14 per quella oltre 75 anni.
26 e 50 anni.
Tab. A25 – morti per tipo inc. (investimento) – classi di età – anni 2003 – 2008
Tab. A23 – morti per tipo inc. (fuoriuscita autonoma) – classi di età – anni 2003 – 2008
50
48
70 46
68
66 44
64 42
62 40
60
58 38
56 36
54 34
52
50 32
48 30
46 28
44
42 26
40 24
38 22
36 20
34
32 18
30 16
28 14
26
24 12
22 10
20 8
18
16 6
14 4
12 2
10
8 0
6 da 0 a 25 da 26 a 50 da 51 a 75 da 76 a 99
4
2
0
Dalla Tab. A26 – morti per tipo inc. (scontro lat) – classi di età – anni
da 0 a 25 da 26 a 50 da 51 a 75 da 76 a 99
Dalla Tab. A24 – morti per tipo inc. (frontale-laterale) – classi di età 2003 – 2008 si rilevano 9 morti su 18 per la classe di età compresa
– anni 2003 – 2008 si rilevano 31 morti su 122 per la classe di età tra 26 e 50 anni.
compresa tra 0 e 25 anni e 39 per quella compresa tra 26 e 50 anni.
Tab. A26 – morti per tipo inc. (scontro lat) – classi di età – anni 2003 – 2008
50
48
50
48 46
46 44
44 42
42 40
40
38
38
36 36
34 34
32 32
30 30
28
28
26
24 26
22 24
20 22
18 20
16
18
14
12 16
10 14
8 12
6 10
4
8
2
0 6
da 0 a 25 da 26 a 50 da 51 a 75 da 76 a 99 4
2
Tab. A24 – morti per tipo inc. (frontale-laterale) – classi di età – anni 2003 – 2008 0
da 0 a 25 da 26 a 50 da 51 a 75 da 76 a 99
96 97
Dalla Tab. A27 – morti per tipo inc. (investimento animale) – classi Dalla Tab. A29 – morti in motociclo per anno – anni 2003 – 2008 os-
di età – anni 2003 – 2008 si rilevano 3 morti, uno per ciascuna fa- serviamo anzitutto che il numero di morti è sempre superiore a 10 in
scia di età. ogni anno del periodo considerato, con un incremento nel 2004 ri-
10 spetto al 2003 (da 14 a 19) e la successiva discesa a 13 nel 2005.
Il dato cresce e poi si stabilizza a 16 a partire dal 2006 per discen-
8 dere a 12 nel 2008.
Tab. A27 – morti per tipo inc. (investimento animale) – classi di età – anni 2003 – 2008
Tab. A29 – morti in motociclo per anno – anni 2003 – 2008
20
6
18
16
4
14
12
2
10
8
0
da 0 a 25 da 26 a 50 da 51 a 75 da 76 a 99
6
Dalla Tab. A28 – morti pedoni per anno – anni 2003 – 2008 osser- 2
viamo una diminuzione dai 14 casi del 2003 ai 4 del 2006 per risa- 0
Dalla Tab. A30 – morti velocipede per anno – anni 2003 – 2008 os-
serviamo che al dimezzamento del numero dei morti dai 10 del 2003
ai 5 del 2004 ha fatto seguito una crescita a 6 nel 2005 e 8 nel
20
16
morti nel 2007 e 1 nel 2008.
Tab. A30 – morti velocipede per anno – anni 2003 – 2008
20
14
18
12
16
10
14
8 12
6 10
8
4
6
2
4
0
2
2003 2004 2005 2006 2007 2008
98 99
Dalla Tab. A31 – morti autovetture per anno – anni 2003 – 2008 os-
serviamo che a un dato di 60 morti nel 2003 e 62 nel 2004 fa se- Approfondimento sugli over 70
guito una discesa a 50 nel 2005 e poi a 38 a partire dal 2006 fino
al 2008. Sollecitato dal Ce.R.R.Co. (Centro Ricerche e Relazioni Cornaglia) di
Torino, il gruppo di studio ha condotto un approfondimento relativo
ai20“grandi adulti”.
19
80
17 Tab. A32 – Morti over 70 per età – anni 2003 – 2008 evidenzia
La
18
75
come una buona parte di questi sia compresa nella fascia di età tra
70 16
70
14 e 75 anni (39 casi su 92).
15
65
0 20
ducenti over 70 per età – anni 2003 – 2008 che nella fascia di età
18
17
Tab. A31 – morti autovetture per anno – anni 2003 – 2008 16
15
Tab. A33 – Morti conducenti over 70 per età – anni 2003 – 2008
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
70 75 80 85 90 95 100
100 101
70-75 anni sono morte 35 persone. 410non conducenti.
Dalla Tab. A34 – Morti conducenti over 70 per tipo veicolo – anni Nella Tab. A36 – Morti per investimento over 70 per età – anni 2003
2003 – 2008, si evince che sono morti 20 pedoni e i conducenti di: – 2008 si evidenziano 11 morti di età compresa tra 70 e 75 anni e
9
16 velocipedi, 36 autoveicoli, 5 ciclomotori e 2 mezzi agricoli. 10 morti di età compresa tra 80 e 86 anni.
8
7 Tab. A33 – Morti conducenti over 70 per età – anni 2003 – 2008
40
6
35
5
30
4
25
3
20
2
15
1
10
0
70 75 80 85 90 95 100
5
Ulteriori considerazioni
0
20 Pedoni Velocipedi Ciclomot. Moto Auto Altri Tratt. Agr.
Tab. A34 – Morti conducenti over 70 per tipo veicolo – anni 2003 – 2008
19
18
17 14
16
Dalla Tab. A35 – Morti non conducenti over 70 per età – anni 2003 E’ di particolare interesse l’analisi degli in-
10
12
– 2008, si evince che nella fascia di età da 70 a 75 anni sono morti cidenti verificatisi alle ore 18, che hanno
11
8
3
2003 – 2008, complessivamente 27 morti a se-
Frontale
guito di collisioni tra veicoli, 12 morti per fuoru-
Tamponamento
2
Fuoriuscita veicolo
Frontale Laterale
scita autonoma e 7 per investimento di pedone,
1
Investimento di pedone
per un totale di 46 morti.
0
Scontro Laterale
70 75 80 85 90 95 100
Tab. A35 – Morti non conducenti over 70 per età – anni 2003 – 2008 Tab. B01 – Morti ore 18 per tipo incidente – anni 2003 – 2008
102 103
12 La Tab. B04 – Morti alle ore 18 per tipo veicolo - anni 2003 – 2008
La Tab. B02 – evidenzia la preponderanza delle autovetture con 49 morti e dei mo-
Morti ore 18 per toveicoli con 11 morti.
giorno della setti-
10
mana – anni
2003 - 2008 con- 8
52
Venerdì e Sabato
34
32
2
Lunedi
Martedi
20
Tab. B02 – Morti ore 18 per giorno della settimana – anni 2003 - 2008
Mercoledi
18
Giovedi
16
Venerdi
14
Sabato
12
Domenica
.
10
8
6
16 4
2
0
14 Pedone Bicicletta Ciclomotore Motoveicolo Autovettura Autocarro Autoarticolato Autobus
12 Tab. B04 – Morti alle ore 18 per tipo veicolo - anni 2003 – 2008
10
4 d’età - anni 2003 – 2008 evidenzia in conseguenze ammontano a 159 morti nel periodo esaminato.
particolare 15 morti nella fascia d’età da
26 a 50 anni e 12 morti nelle fasce d’età Il gruppo di studio ha anzitutto preso in considerazione il tipo di in-
2
da 0 a 25 anni e da 51 a 75 anni. cidente, rilevando dalla Tab. B05 – Morti fuoruscita veicolo per giorno
0
104 105
60
Tab. B05 – Morti fuoruscita veicolo per giorno della settimana – anni 2003 – 2008 Un’analisi più dettagliata – desumibile dalla Tab. B07 – Morti fuoru-
50
scita veicolo per ora – anni 2003 – 2008 – evidenzia il fenomeno.
Il massimo numero di morti si ha alle 23 (13 casi) , seguito dalle 18
40 (12 casi), e poi dalle 3 (11 casi) e dalle 5 (10 casi).
Tab. B07 – Morti fuoruscita veicolo per ora – anni 2003 – 2008
14
13
30
12
11
10
20
9
10 7
0
4
Lunedi Martedi Mercoledi Giovedi Venerdi Sabato Domenica
3
incidenti.
1
Tab. B08 – Morti fuoruscita veicolo per tipo – anni 2003 – 2008
66
64
62
60 120
58
56
54
52
50 100
48
46
44
42
40 80
38
36
34
32
30 60
28
26
24
22
20 40
18
16
14
12
10 20
8
6
4
2
0 0
da ore 0 a ore 6 da ore 7 a ore 12 da ore 13 a ore 18 da ore 19 a ore 23 Autoarticolato Autocarro Autovettura Bicicletta Ciclomotore Motoveicolo Trattore agricolo
106 107
L’approfondimento relativo all’età dei morti per fuoruscita autonoma,
riportato in Tab. B09 – Morti fuoruscita veicolo per classi di età –
Motto
anni 2003 – 2008 evidenzia alla pari con 61 casi i morti di età com-
presa tra 0 e 25 anni e quelli tra 26 e 50 anni. Il motto suggerito per l’iniziativa, concordato dalle tre classi, è stato
il seguente:
Tab. B09 – Morti fuoruscita veicolo per classi di età – anni 2003 – 2008
70
“Sii parte della soluzione e non del problema”
60
50
Proposte degli Studenti
ticolarmente esposti.
Desidereremmo pertanto offrire alcune proposte, senza pretendere
30
20
che queste rappresentino soluzioni definitive, considerando come
un tutt’uno l’aspetto educativo e l’aspetto tecnico connesso alla pre-
10
venzione degli incidenti.
108 109
pellenti. Noi pensiamo che anche sul nostro territorio potrebbe es- - introdurre, per limitare i danni da incidente, un limitatore di velo-
sere utile una campagna per mezzo della quale ricordare comporta- cità collegato all’ABS;
menti utili a evitare: investimenti di pedoni e ciclisti, abuso di alcolici, - rinunciare all’uso del telefonino e al fumo in auto;
eccesso di velocità, uscite di strada, rischi connessi alla circolazione - utilizzo delle sole funzioni di guida vocale del GPS.
con ciclomotori e motoveicoli, mancate precedenze.
Per la realizzazione speriamo nella consulenza delle Autorità, nella • I primi dispositivi di sicurezza restano, comunque, buon senso e in-
creatività del Liceo Artistico e nell’aiuto della Provincia di Cuneo e telligenza del conducente.
delle Fondazioni Bancarie del nostro territorio.
110 111
Ringraziamenti Verzuolo per la disponibilità e la collaborazione;
• Il Prefetto di Cuneo Dott. Bruno d’Alfonso per aver autorizzato l’uti- • I registi Dott.ssa Elisa Cerutti e Paolo Balmas per la realizzazione dei
lizzo dei dati e aver fornito al Club UNESCO di Cuneo supporto logi- “corti”;
stico: la Dott.ssa Claudia Bergia ha messo a disposizione un ufficio
in Prefettura ove svolgere le attività di raccolta dati con l’indispen- • La grafica Francesca Reinero per il progetto del volume;
sabile assistenza della signora Nadia Ramero, della signora Luciana
Graffino, del signor Romano Biga;
• Il Vice Questore Aggiunto Dott. Franco Fabbri, Comandante Sezione Il progetto è stato realizzato dall’Associazione Club UNESCO di Cuneo
Polizia Stradale di Cuneo per la disponibilità dell’Ufficio Sinistri; in in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato “Società So-
particolare si ringrazia per la collaborazione l’Ispettrice Anna Drai, le lidale” di Cuneo all’interno del progetto “Prendi la vita al volo”.
cui statistiche ed analisi hanno contribuito in modo determinante
alla raccolta dei dati di competenza;
Il Club UNESCO di Cuneo ringrazia per il contributo finanziario:
• Il Colonnello Dott. Francesco Laurenti, Comandante Provinciale Arma
dei Carabinieri che non solo ha approvato il progetto e fornito utili •L’Amministrazione della Provincia di Cuneo per
suggerimenti e ne ha sollecitato la prosecuzione negli anni a venire, i premi conferiti alle Scuole
ma ha messo a disposizione la collaborazione di due straordinarie
persone: il Maresciallo G. Catalano ed il Maresciallo Capo G. Fantin. •La Fondazione Cassa di Risparmio di Torino per
i compensi agli Insegnanti coordinatori del pro-
• La Procura della Repubblica di Mondovì, per la disponibilità e la col- getto.
laborazione della Cancelleria nella raccolta dei dati di pertinenza;
• I Comandi delle Polizie Municipali di: Cuneo, Alba, Bra, Fossano, Il progetto ha avuto il patrocinio della
Mondovì, Saluzzo, Savigliano, per la raccolta dei dati di loro perti-
nenza;
Amministrazione Provincia di Cuneo
• L’Associazione “Segnal’Etica”, di Verzuolo, nella persona del suo Pre-
sidente dott. Alberto Botta per il suo intervento e per il sostegno al
progetto; Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO
• L’Associazione “Viviamo la vita” di Magliano Alpi, nella persona del Centro Servizi Volontariato di Cuneo
suo Presidente Dott. Giuseppe Airaldi per il suo intervento e per il so-
stegno al progetto;
112 113
FORMAZIONE: Attività formative e di approfondimento organizzate e proposte da Società Soli-
dale su temi e problematiche di interesse per il volontariato al fine di qualificarne l’attività e di dif-
fondere la cultura della solidarietà. Attività formative di settore in collaborazione con una o più
associazioni di volontariato. Per informazioni: formazione@csvsocsolidale.it.