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S OMMARIO
Sommario....................................................................................................................................3
1 – Premessa...............................................................................................................................6
2 - Governo Centrale ed Area Tarantina dal 1993 ad oggi.........................................................14
3 – Lo stato di emergenza dell’Area Tarantina nel 1993(Analisi demografica ed occupazionale
dal 1981 al 1993) .....................................................................................................................17
4 – Lo stato di emergenze dell’Area Tarantina nel 2010............................................................19
5 – Analisi dei fabbisogni dell’Area Tarantina............................................................................26
6 – Il Progetto di Sistema Porto – Aree Retroportuali – Aeroporto..............................................32
7 – Il Sistema delle PMI: l’analisi del sistema produttivo, il ruolo ed i progetti di confindustria
Taranto......................................................................................................................................42
8 – Il Progetto di Sistema per l’Ambiente ..................................................................................61
9 – Il Progetto di Sistema Turistico.............................................................................................66
10 - Proposte conclusive............................................................................................................69
ALLEGATI:
01-Delibere CIPE dall’ottobre 1993 al dicembre 2000 (interventi urgenti per il riassetto
territoriale della provincia di Taranto)
05-Delibera CIPE n° 74 del 29 settembre 2003 (“legge obiettivo”: piastra portuale di Taranto)
06-Tabella dei dati demografici ed occupazionali nella Provincia di Taranto – Periodo 1981/1993
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Documento redatto da:
Ufficio di Presidenza della Provincia di Taranto
Hanno collaborato:
Comune di Taranto, Ufficio Unico dell’Area Vasta Tarantina,
Confindustria Taranto,
ARPA Puglia
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1 – P REMESSA
Alla facile obiezione per cui sarebbe assurdo chiedere aiuto al Governo
proprio mentre la comunità internazionale sta affrontando una delle crisi
economiche più devastanti, si potrebbe rispondere agevolmente che dalla
fase di stallo non si esce rimanendo fermi. Bisogna insomma reagire per
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Ma c’è un altro punto che conforta e rafforza questa richiesta: più di una
volta, e precisamente in occasione della cerimonia di inaugurazione della
Fiera del Levante, proprio i Presidenti del Consiglio, prima Prodi nel 2006
e poi Berlusconi nel 2009, non hanno mancato di sottolineare il ruolo
strategico del porto di Taranto per i traffici commerciali da e per l’Estremo
Oriente.
ai distretti produttivi.
provincia jonica.
Nel 2008 il PIL evidenziava una crescita del 3% su base annua, nel 2009
ha registrato un valore totalmente negativo attestandosi a – 5,2% che, in
termini assoluti, rileva un reddito medio pro-capite di € 16.876,67. Quello
nazionale, per il periodo considerato, è di – 3,3%. Negli ultimi quindici
anni il valore medio, in ambito provinciale, ha registrato una crescita del
4%.
Nel medesimo arco temporale 2008 – 2009, gli occupati si riducono di ben
7.000 unità, passando da 179.000 a 172.000. Scomponendo il dato per
macrosettori rileviamo che la crisi è trasversale, li investe tutti (-2.000 per
agricoltura e servizi) con punte più alte per quello dell’industria (-3.000
addetti).
semplice auspicio.
Il tasso di crescita del valore aggiunto nel biennio 2010 -2011 si attesta
all’1%, nello stesso periodo l’occupazione non cresce e segna ancora un
valore negativo – 0,1%; nel biennio successivo 2012 – 2013 la ripresa
dovrebbe evidenziarsi in maniera più significativa con un tasso di crescita
dell’1,6% e, finalmente, determinare una crescita dell’occupazione, anche
se solo dello 0,6%.
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1.c – Una Nuova Politica Ambientale
• Comune di TARANTO
• Provincia di TARANTO
• Politecnico di BARI
• ARPA PUGLIA
• CONFINDUSTRIA TARANTO
• ASL TARANTO
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Negli anni successivi, altre Delibere CIPE hanno previsto finanziamenti per
la Regione Puglia con riparto per l’area tarantina, ma nessun
finanziamento specifico ha fatto più seguito alla Delibera CIPE n°155/2000
per l’area di crisi occupazionale jonica, oltre quella del 2000 per la TCT e
del 2003 per la “Piastra Portuale di Taranto”.
2.B – L’altra delibera CIPE (v. allegato 03) n° 74/2003 si riferisce alla
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3 – L O STATO DI EMERGENZA DELL ’A REA
T ARANTINA NEL
1993(A NALISI DEMOGRAFICA ED OCCUPAZIONALE DAL 1981 AL
1993)
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4 – LO STATO DI EMERGENZE DELL ’A REA T ARANTINA NEL 2010
Provincia: Taranto
Saldo
Popolazio Saldo Popolazi
Nat Mo migrat
Anni ne inizio resid one fine
i rti orio
periodo uo periodo
interno
1993 589.476 7.08 4.14 -1.480 -349 590.587
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5 5
5.70 5.00
2008 580.497 -719 703 580.481
8 5
Elaborazioni su dati Istat
Il tasso di sviluppo totale, che nel 1993 era già negativo per lo 0,9%, nel
2009 si attesta su un sintomatico -1,8%, segno di una gravissima crisi
delle iscrizioni (con un tasso di natalità del 6,0%, inferiore di 0,9 punti
rispetto a quello 1993) e di una mortalità accentuata (con un tasso di
mortalità pari al 7,8%, mentre nel 1993 era pari al 7,7%) e non contenuta
sufficientemente da nuove imprese.
Dal punto di vista occupazionale, gli indicatori del Mercato del lavoro
offerti dall’Istat – pur nella diversa definizione dell'indagine nazionale 1
1
Fonte: Istat, Forze di lavoro – Media 2008. È opportuno ricordare che la
rilevazione Istat sulle forze di lavoro si è più volte rinnovata nel corso
evidenziano una tendenza molto complessa. Il 1993 presentava un tasso
di disoccupazione elevatissimo, pari al 17,9% che, nel corso del
successivo decennio raggiunge il picco allarmante del 23,1% nel 1998 per
poi attestarsi nel 2003 su un valore pari al 16,3%. Dal 2004 in poi (il
metodo d'indagine cambia in quell'anno) un preoccupante 14% decresce
fino al 9,3% del 2006 per poi risalire al 10,6% del 2007. Nel 2009 gli
occupati nella provincia di Taranto passano dalle 179.000 unità del 2008
alle 172.000 del 2009. Le persone in cerca di occupazione scendono a
18.000 (21.000 nel 2008).
Il tasso di occupazione passa dal 45,6% del 2008 al 43,9% del 2009, con
una perdita pesantissima di 1,7 punti percentuali. Il tasso di
disoccupazione scende al 9,6% dal 10,3% dell’anno precedente,
risultando superiore di ben 1,8 punti rispetto allo stesso indicatore
nazionale. È pensabile che se fra i disoccupati fossero conteggiati anche i
lavoratori in CIG (ora annoverati fra gli occupati) ed i cosiddetti
“scoraggiati” (ricompresi fra gli inattivi), questo indicatore caratteristico
del mercato del lavoro potrebbe risultare superiore, rendendo
effettivamente l’idea di un tessuto socio – occupazionale in gravissimo
disagio.
40
30
%
20
10
0
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Anni
tasso occupazione - 15- tasso disoccupazione - tasso attività - 15-64
64 totale
Anche lo studio del Prodotto interno lordo pro capite testimonia di una
involuzione gravissima della ricchezza prodotta sul territorio provinciale.
All'inizio degli anni Novanta i ritmi di crescita di questo indicatore si
attestavano ancora fra l'8 ed il 10%, con picchi positivi nel 2000 e nel
2004 e gravi cadute nel 1997, nel 2001 e nel 2005. Il trend di migliore
incremento del 2008 si è interrotto nel 2009. Nel 2009 il PIL procapite
della provincia è stato pari a 16.876,67 euro, il che porta Taranto all’89°
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Provincia di Taranto
Variazioni % annue del PIL - Anni 1995-2009
10.0
8.0
6.0
4.0
2.0
0.0
-2.0
-4.0
-6.0
1997/1996 1999/1998 2001/2000 2003/2002 2005/2004 2007/2006 2009/2008
1996/1995 1998/1997 2000/1999 2002/2001 2004/2003 2006/2005 2008/2007
I tassi caratteristici del mercato del lavoro, nella previsione, non offrono
conforto: il tasso di occupazione totale dovrebbe attestarsi alla fine del
periodo 2010-2011 sul 29,0% (scendendo di 0,2 punti rispetto al triennio
precedente) e guadagnare 0,1 punti alla fine del 2013, quello di
disoccupazione dovrebbe passare dal 10,6 della fine del periodo 2007-
2009 al 13,7% alla fine del 2011 ed al 13,8% alla fine del biennio 2012-
2013; quello di attività, infine, dovrebbe passare dal 32,7% della fine
2009 al 33,6% del 2011 ed al 33,7% alla fine del periodo 2012-2013.
Il valore aggiunto per abitante dovrebbe invece passare dagli 11.800 euro
della fine del triennio 2007-2009 ai 12.100 euro a fine 2011 e crescere
ancora di 0,4 punti alla fine del 2013. Analogamente in crescita il valore
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2
La predisposizione degli Scenari di sviluppo delle economie locali
italiane è realizzata dal Centro Studi Unioncamere che ha costituito un
gruppo di lavoro composto da ricercatori di Unioncamere e di Prometeia
S.p.A. Il modello econometrico qui presentato utilizza le informazioni che
derivano dalle indagini periodicamente condotte dal Centro Studi
Unioncamere. La disaggregazione territoriale dei dati raccolti consente di
realizzare inediti scenari previsivi regionali, che rappresentano le
specificità di ogni economia locale. Attenzione: la popolazione di
riferimento per il calcolo dei tassi di occupazione e disoccupazione è
quella residente e non quella 15-64 come nell’indagine Istat sulle Forze di
lavoro.
aggiunto per occupato: 37.600 euro a fine 2011 e 38.300 euro a fine
2013.
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5 – A NALISI DEI FABBISOGNI DELL ’A REA T ARANTINA
Dopo i contatti preliminari con gli Enti Locali è stata attivata una prima
Conferenza Programmatica con tutti i Comuni interessati in data 22
ottobre 2007.
attorno al Capoluogo.
RIORGANIZZAZIONE
DELLA MOBILITÀ
CICLOPEDONALE
2 2,7
NELL’AREA DI PORTA
NAPOLI
NUOVE FUNZIONI
NELL’AREA DI PORTA
3 NAPOLI E AREA Non def.
FERROVIARIA
RIORGANIZZAZIONE
DELLA VIABILITÀ
NELL’AREA DI PORTA
4 3,1
NAPOLI E NELLA CITTÀ
VECCHIA
RIORGANIZZAZIONE
DELLA LOGISTICA
DISTRIBUTIVA IN
5 3,5
CAMPO URBANO (CITY
LOGISTICS)
IL RECUPERO DEL
WATERFRONT DELLA
DARSENA TARANTO E
6 L’ACCESSO AI 1,2
PERCORSI MUSEALI
CITTADINI
TOTALE 73,4
- le aree retroportuali del Porto, comprese tra la S.S. 106 Jonica, la S.S.
7 Appia, lo stabilimento ILVA (ad est) e la Tangenziale nord di Taranto
(ad ovest);
- Regione Puglia;
- Provincia di Taranto;
- ANAS;
- Confindustria di Taranto;
Fin qui la proposta della Soc. Aeroporti di Puglia che si ritiene meritevole
di attenzione e di approfondimento.
Gli interventi 1, 2, 3 sono già previsti nel vigente PRP come da relativo
adeguamento tecnico funzionale approvato dal CSLLPP con voto 38/02.
D3. 6° Sporgente
- 14,00 720.000 3.500.000
testata/ponente
D4. 6° Sporgente
- 10,00 118.000 395.000
levante
D5. Pontile petroli - 15,00 690.000 1.580.000
D6. Darsena servizi - 7,00 67.000 110.000
D7. 4° Sporgente - 12,00 274.000 1.310.000
Totale 4.764.000 19.375.000
Totale approssimato 19.500.000
Per la gestione dei fanghi di risulta dei dragaggi il PRP ipotizza diverse
soluzioni in relazione alla loro natura, al quadro normativo, ai costi
previsti per le attività di escavo, la gestione, il riutilizzo e/o
smaltimento.>>
E’ per questo che nell’ambito della priorità assoluta dello sviluppo del
“Sistema porto”, la prima azione indifferibile che si propone nella “Nuova
Vertenza Taranto” è la definizione delle procedure per la effettuazione dei
dragaggi e per lo smaltimento dei fanghi di dragaggio.
Opere di
Collegamenti e nuova viabilità interna al
raccordo 50.000
stradale e porto
ferroviario
1.000.
Totale
000
Costo
Intervento
(€x1000)
A - Piastra logistica portuale di Taranto 156,00
A.1 - Ampliamento del 4° Sporgente e relativo banchinamento
del lato ponente.
Sommano 431,00
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da finanziare 199,00
Dai dati pubblicati sul Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico del
31 luglio 2009, concernente la composizione produttiva della provincia di
Taranto, emerge che circa il 29% del valore aggiunto è prodotto dal
settore dell’industria.
Ciò è quanto può desumersi dall’analisi dei dati economici pubblicati dalla
CCIAA di Taranto nel “Rapporto Taranto 2010”, riguardo ai datti che
seguono:
3
Dati ISTAT
Con riferimento a questo indicatore, nella graduatoria nazionale, Taranto
si classifica all’89 posto recuperando 11 posizioni nel quindicennio
considerato dall’analisi statistica effettuata dalla Camera di
Commercio.
L’effetto della crisi ha delineato nell’ultimo anno una crescita più lenta
rispetto all’anno passato.
dimostra ancora la sua attualità anche alla luce della crisi congiunturale
che sta lasciando profondi segnali negativi.
FISCALITÀ DI VANTAGGIO.
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A1) Le proposte in termini di distretti: la logistica e l’ambiente
logistici;
42 2.900.000,00 50%
La City Logistics è quella parte della logistica che studia le modalità per
soddisfare la domanda di trasporto urbano delle merci in modo da
assicurare il dovuto livello di servizio, minimizzando congestione,
inquinamento, incidenti e, possibilmente, anche i costi di trasporto.
Considerando che recenti ricerche hanno messo in evidenza che, in
media, i veicoli commerciali rappresentano ben il 20% del totale dei
mezzi che percorrono le strade delle principali città italiane, l’attenzione
verso la City Logistics si è accresciuta notevolmente negli ultimi anni.
Come ben noto, il principale scopo della scienza della City Logistics è
quello di programmare, gestire e coordinare i traffici delle merci in città
con l’obiettivo di migliorarne efficienza ed efficacia.
i normali utenti della strada, che vedono accrescere durante le ore diurne
la percentuali dei mezzi pesanti e vedono ridursi la possibilità di
parcheggio (anche a pagamento) nelle zone commerciali;
Partendo dai disagi registrati dai vari utenti della logistica urbana, si
analizzeranno le soluzioni congeniali alle città pugliesi affinché si ottenga
la riduzione delle implicazioni negative della logistica “dell’ultimo miglio”.
La principale sfida del progetto consisterà nell’adoperare la modalità
ottimale per far cadere le attuali modalità di smistaggio merci, senza
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accompagnato di collegamento per l'Italia del Sud con l'Italia del Nord e
con la Germania e, in generale, con i Paesi del Nord Europa.
a) Internazionalizzazione:
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b) Innovazione e Ricerca:
N Importo Tipologia % di
Titolo Progetto
° Progetto Progetto cofinanziamento
Corretta gestione dei rifiuti
Internazionalizzazi
1 organici e agricoltura verde € 1.140.000,00 50%
one
nei Paesi Nord Africani
Sviluppo di tecnologie
3 innovative di bonifica suoli: la € 1.400.000,00 Bonifiche 50%
bonifica verde
Start up e validazione
Innovazione &
4 processo gassificazione di € 60.000,00 50%
Ricerca
matrici organiche
Redazione di studi di
prefattibilità e formazione Internazionalizzazi
5 € 1.145.200,00 50%
quadri e dirigenti pubblici e one
privati
Intervento di natura
ambientale sulle aree della
litoranea jonico salentina per Innovoazione &
8 € 1.900.000,00 50%
la salvaguardia del patrimonio Ricerca
naturalistico delle dune
sabbiose
Implementazione di un
impianto di compostaggio con
linea di valorizzazione Innovoazione &
9 € 7.000.000,00 50%
energetica delle biomasse Ricerca
attraverso un processo di
digestione anaerobica a secco
1 Internazionalizzazi
Green International € 300.000,00 50%
0 one
Tot. Prog. €
Totale soggetti partecipanti
38.272.828,0
25
0
Il Progetto SEC si pone in linea con l’obiettivo generale del Distretto della
Meccanica èd e volto alla definizione di un progetto di rete in grado di
creare “aggregazione” tra piccoli e medi operatori del settore e porre
azioni in grado di dotare le imprese di quelle capacità competitive volte a
spostare le attività da “produzione manifatturiera” a “produzione di
eccellenza” a contenuto innovativo (Ricerca, Nuovi Mercati, Formazione,
Certificazione, Partecipazione).
In tale logica, il progetto SEC nasce, anche, allo scopo di attrarre risorse
sul territorio.
Al fine di supportare l’operatività delle suddette progettualità è necessaria un’azione di coordinamento con le
Amministrazioni pubbliche, facendo ricorso a quelle risorse che la programmazione nazionale e regionale
può rendere praticabili al fine di supportare le stesse:
- A livello nazionale: La legge finanziaria del 2007 ha stanziato contributo statale di 50 milioni di euro rivolto in favore dei
distretti produttivi per l’attuazione di progetti regionali. Nell’ambito di tale intervento che troverà attuazione attraverso
l’imminente Decreto del Ministero dello sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’ Economia e delle Finanze,
sono previsti 3 milioni di euro da destinare alla Regione Puglia per il cofinanziamento dei progetti dei Programmi di
Sviluppo dei Distretti . A tal fine si chiede di valorizzare le proposte dei progetti promossi dalle imprese ricadenti nella
Provincia di Taranto;
- A livello regionale: Le linee attuabili sono quelle previste nell’ambito della programmazione economica regionale e
dell’Accordo di Programma. Su entrambe le suddette linee la regione deve definire al più presto i relativi modelli di
operatività.
- A livello regionale. Dall’analisi della ripartizione delle risorse rese disponibili dal POR FESR 2007-2013, si ritiene che
tale progettualità volta all’innalzamento delle capacità competitive delle aziende del settore, possa essere finanziata
nell’ambito dell’ASSE VI – Competitività dei sistemi produttivi e occupazione- Linea di intervento 6.1 – Interventi
per la competitività delle imprese:
- 6.1.1 Programmi di investimento promossi da Grandi imprese anche in Associazione con PMI;
- 6.1.2 Programmi integrati di agevolazione realizzati da medie imprese e da consorzi di PMI;
- 6.1.3 Servizi di consulenza per l’innovazione delle imprese;
- 6.1.4 Aiuti agli investimenti delle micro e piccole imprese.
Dall’analisi della ripartizione delle risorse rese disponibili dal POR FESR 2007-2013, si ritiene che tale
progettualità, possa essere finanziata
In particolare il
FISCALITÀ DI VANTAGGIO
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Per quanto concerne il fabbisogno delle risorse pubbliche, si ritiene che gli
incentivi e le infrastrutturazioni di supporto ai distretti produttivi, in
modalità molto indicativa, possano assommare a circa 67 Meuro con
un’occupazione pari a 128 unità secondo il seguente prospetto, a fronte
di investimenti previsti pari a 20 Meuro circa:
Per queste finalità, d’intesa tra Enti Locali e Regione Puglia si è avviato
uno studio di fattibilità (tuttora in corso) in grado di valutare il grado di
finanziabilità dell’opera con il concorso di risorse private.
La contaminazione chimica
b. Ecotossicologia
c. Analisi di rischio
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9 – I L P ROGETTO DI S ISTEMA T URISTICO
Come già riportato nel paragrafo 5 precedente, la promozione turistica
del nostro territorio è affidata all’attuazione del Regolamento Regionale
n° 4 (pubblicato sul B.U.R.P. n° 40 del 13 marzo 2009) che disciplina i
Sistemi Turistici Locali.
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10 - P ROPOSTE CONCLUSIVE
Ipotesi “gestionale”
Ipotesi “finanziaria”
IMPORT
IMPORTO
TIPOLOGI O
PREVEDIBILE IMPORTO
A RIF RISORSE
COFINANZIAM TOTALE
INTERVE PAG. PUBBLIC
ENTO (MEURO)
NTO HE
(MEURO)
(MEURO)
OPERE
PORTUALI(1) 46 199,0 0 199
CONCESSIO
NI
DISTRIPAR
K 46 50,0 50,0 100,0
SISTEMA
ATTIVITA’
PRODUTTIV
E 60 41,5 20,0 61,5
Pagina62
SISTEMA
TURISTICO
TERRITORI
ALE 61 52,8 3,2 56
POLO
TECNOLOGI
CO 63 60 26 86
POLO 62 13,0 13,0
MUSEALE
TARANTIN
O E POLI
INDUSTRIA
LI
INTERVENT
I MOBILITA’
URBANA 36 10,5 10,5
INTERVENT
I
VIABILITA’
PRIAMARIA 35 350,0 350,0
TOTALE 776,8 99,2 876,0
(1) OLTRE 232 MEURO per opere già finanziate ma da cantierizzare
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