Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
INTRODUZIONE
Fino agli inizi dellOttocento vigeva, dai tempi di Newton, la convinzione che ogni moto
fosse deterministico: avendo le condizioni iniziali di un sistema si pensava fosse
possibile calcolare il suo sviluppo nel tempo, ovvero, utilizzare le leggi della dinamica
per scoprire la posizione e la velocit che avrebbe avuto dopo un tempo T che poteva
essere lungo a piacere.
Con le leggi di Boltzmann, la scoperta di una possibile caoticit a livello atomico e con
lavvento della statistica per la trattazione di questo genere di sistemi, come una mole
di gas composta da milioni di atomi, si apr un dibattito epocale a riguardo. Luso della
probabilit e della statistica sembrava ovviare ai limiti della precisione umana
fornendo risposte scientificamente rigorose, eppure non tutti gli scienziati lo
adottarono considerandolo uno strumento impreciso in quanto atto ad arginare i limiti
dellintelletto umano.
Sul finire dello stesso secolo sar Poincar a porre fine al dilemma dedicandosi allo
studio del problema dei tre corpi: un sistema formato da tre corpi liberi che
interagiscono di sola forza gravitazionale descritto da equazioni differenziali
risolvibile solo per certi casi limite, ma, anche in queste situazioni, lo sviluppo del
sistema tende, dopo un certo lasso di tempo T, a divergere in modo imprevedibile
dalle soluzioni previste.
LA CAOTICITA IN FISICA
Quando si tratta con sistemi caotici lo spazio delle fasi la pi utile delle
rappresentazioni grafiche. Esso lo spazio che corrisponde a determinate variabili del
sistema, ovvero, ad ogni punto del grafico corrispondono univoci valori delle variabili
(unit di misura poste sullasse), questo significa che per giungere in una determinata
situazione il sistema deve avere fatto un percorso univoco.
Non sufficiente dire che le incertezze iniziali vengono amplificate per avere un
sistema caotico: sebbene i testi pi semplici e divulgativi la omettano la propriet di
transitivit topologica fondamentale; consideriamo ad esempio lequazione y=2x,
essa raddoppia le differenze iniziali ma non per questo pu essere considerata caotica,
pur sempre di una retta si tratta. Un sistema per essere caotico deve quindi avere
orbite dense che percorrano lintero spazio delle fasi.
-Una misura della caoticit: gli esponenti di Lyapunov-
La matematica dietro questi calcoli molto pi complessa del livello della tesina ma
basti sapere che il grado di caoticit quindi misurabile e sapendo che il massimo
esponente di Lyapunov per una certa orbita indicato con e che il tempo specifico di
1
un sistema caotico dato da T
.
Lorenz, come accennato prima, fu uno dei primi a studiare questo tipo di situazioni in
modo approfondito: egli si dedic allanalisi dei moti convettivi che animano un fluido
posto in mezzo a due piastre mantenute a una differenza di temperatura costante.
Le tre equazioni che governano il sistema contengono, oltre alle tre grandezze x, y e z,
anche tre parametri numerici che dipendono dal fluido e dalla scatola (lo spazio
delimitato dalle due superfici, a temperatura diversa, del sistema): A, B e C. Il
parametro A il rapporto tra la viscosit del fluido e la sua conducibilit termica
(Lorenz 14 scelse A = 10). Il parametro B invece dipende dalla differenza di
temperatura tra le due facce della scatola (Lorenz scelse B = 28); per valori superiori a
un certo numero critico si passa dal regime stazionario a quello vorticoso. Infine C il
rapporto tra larghezza e altezza della scatola (Lorenz prese C = 8/3)
{
x= A ( yx ) t
y=(Bx y xz) t
z=(xyCz ) t
Le seguenti equazioni non sono lineari e danno origine ad un grafico dello spazio delle
fasi noto come attrattore di Lorenz
Nonostante, per ovvie ragioni, sia rappresentato in due dimensioni un attrattore strano
necessita di svilupparsi in tre dimensioni, limmagine non rende il fatto che le orbite
non si intersechino mai tra di loro, per ragioni precedentemente spiegate.
Le due asole del grafico rappresentano i due sensi di rotazione del vortice che, senza
motivi apparenti, se non variazioni iniziali infinitesimali, pu variare di senso
improvvisamente.
Questo grafico stato reso celebre da una conferenza di Lorenz che egli tenne nel
1972 col titolo Pu il battito dali di una farfalla in Brasile causare un uragano in
Texas?. Lorenz aveva osservato che a livello puramente simbolico lo spostamento
daria causato dal battito dali di un gabbiano potrebbe mutare le condizioni climatiche
in modo tanto disastroso, il gabbiano sar poi sostituito con la pi poetica immagine
della farfalla anche per la somiglianza dellanimale con la proiezione sul piano xz del
grafico da lui ottenuto.
Il vero fine della conferenza non era certo ravvisare la comunit scientifica della
pericolosit del battito dali delle farfalle ma far capire quanto alcuni sistemi siano
tanto sensibili alle condizioni iniziali da rendere impossibile controllare ogni variabile. Il
grafico che Lorenz aveva ottenuto non aveva infatti la pretesa di essere quantitativo e
rappresentare in modo preciso il reale andamento dei moti convettivi: esso ha una
natura qualitativa, rappresenta le possibili direzioni verso cui il sistema prima o poi
evolver.
E da notare che caso e caos non sono la stessa cosa, i fenomeni dovuti al caos sono
frutto di leggi deterministiche che non possono essere per controllabili, sono
comunque molto lontani dallaccadere senza una motivazione come se fossero
lestrazione casuale di un numero da un sacchetto.
I sistemi complessi e quelli caotici sono estremamente interessanti per quanto li si sia
studiati solo in tempi relativamente recenti, essa stata applicata in vari ambiti come
la finanza e lo studio di dinamiche complesse come quello tra numero di prede e
predatori.
NIETZSCHE E IL CAOS
-Biografia-
Secondo la cultura classicistica del Settecento e Ottocento larte greca andava vista
come massimo esempio di perfezione formale, armonia e ordine, ci era tipico del
culto di Apollo.
Nietzsche in essa, soprattutto nella tragedia, vedeva il perfetto connubio tra la
dimensione apollinea e quella dionisiaca: era lincontro tra armonia, bellezza e
irrazionalit e drammaticit del reale.
Apollo il dio della saggezza e la massima delle arti di radice apollinea che il filosofo
individua la scultura: con lo scalpello lartista fa sorgere il definito dal caotico.
Questa struttura della tragedia dur solo fino alla comparsa di Euripide che elimin il
coro in favore del prologo che aveva lo scopo di spiegare razionalmente la vicenda:
questo desiderio di razionalit va, secondo Nietzsche, imputato alla diffusione della
dottrina di Socrate che tent di razionalizzare ogni aspetto della vita umana
precludendo alluomo la comprensione della sua infelicit innata.
La filosofia secondo Nietzsche non deve ingannare luomo negando la dimensione
dionisica, ci porta allimpossibilit di spiegare linfelicit che caratterizza la vita di
tutti.
Lo spirito che animava la tragedia delle origini non and per perso e lo si pu
ritrovare nelle opere iniziali del compositore Wagner che, nelle sue opere, fuse
apollineo e dionisiaco.
Nietzsche si allontan per dallartista considerandolo sempre pi condizionato dal
conformismo per il suo avvicinamento alla politica e alla religione cristiana.
-Caos e creazione-