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Equilibrio economico generale

Produzione
Nadia Burani
Universit di Bologna

A.A. 2014/15

Nadia Burani (Universit di Bologna)

Equilibrio generale-produzione

A.A. 2014/15

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In sintesi
La produzione
propriet degli insiemi di produzione
massimizzazione del protto

Il consumo
massimizzazione dellutilit
il reddito dei consumatori dipende anche da:
scelta lavoro/tempo libero
assetto proprietario delle imprese

Esistenza dellequilibrio generale con produzione


E cienza paretiana
I teoremi fondamentali delleconomia del benessere
I fallimenti del mercato

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Economie con produzione

Esiste anche la produzione: le attivit economiche possibili sono


produzione, consumo e scambio.
In uneconomia con produzione, gli agenti svolgono una pluralit di
ruoli:
sono i consumatori di beni e servizi nali
ottengono reddito orendo il proprio lavoro ed altri servizi alle imprese
sono i proprietari delle imprese stesse.

Si deve tener conto:


della trasformazione di inputs in outputs operata dai produttori
delloerta di inputs (lavoro) dai consumatori ai produttori
della distribuzione dei protti ai consumatori che possiedono le imprese

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Economie con produzione


Esiste un numero nito K di beni:
si denota con xk la quantit del bene k = 1, 2, ...K "domandata" dai
consumatori
si denota con yk la quantit del bene k = 1, 2, ...K "oerta" dalle
imprese

Esiste un numero nito N di consumatori:


ciascun consumatore i = 1, 2, ...N caratterizzato da un insieme di
consumo X i
ciascun consumatore ha preferenze descritte dalla funzione di utilit
u i x i denita sul proprio consumo

Esiste un numero nito F di imprese:


ciascuna impresa j = 1, 2, ...F caratterizzata da un insieme di
possibilit di produzione Y j che descrive la sua tecnologia.
un vettore a K dimensioni y j 2 Y j descrive un piano di produzione per
limpresa j: ykj < 0 se il bene k utilizzato come input netto
dallimpresa j, mentre ykj > 0 se il bene k un output netto
dellimpresa j

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Le imprese

Per ciascuna impresa j 2 F si suppone che linsieme delle possibilit


di produzione Y j soddis le seguenti propriet:
1
2
3
4
5

(possibilit di inazione) 0 2 Y j
(no free meal) Y j \ RK
+ = f0g
j
(free disposal) Y
RK
Yj
+
j
Y chiuso e limitato
Y j strettamente convesso (non sono ammessi rendimenti di scala
costanti o crescenti)

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Le imprese

Ciascuna impresa fronteggia un vettore di prezzi p 2 RK+ e sceglie un


piano di produzione per massimizzare i propri protti
max

y j 2Y j

p yj

(PMPI)

gli inputs netti entrano nei protti come costi (con segno meno)
mentre gli outputs netti entrano come ricavi (con segno pi).

Visto che la funzione obiettivo continua e che linsieme Y j chiuso


e limitato ed esclude rendimenti di scala costanti o crescenti, il PMPI
ben denito e, quando p
0, ammette ununica soluzione che
continua in p.

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Le imprese

La soluzione del PMPI denotata con y j (p ) e descrive la funzione di


domanda degli inputs e di oerta degli outputs dellimpresa j.
y j (p ) omogenea di grado zero nei prezzi

La funzione valore
j (p ) = p y j (p )
la funzione di protto dellimpresa j che ben denita e continua in
p.
j (p ) omogenea di primo grado nei prezzi
j (p ) sar sempre non-negativa perch limpresa pu sempre scegliere
di non produrre nulla.

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Le imprese

Si considerino le possibilit di produzione a livello delleconomia nel


suo complesso
Non ci sono esternalit nella produzione
Linsieme delle possibilit di produzione aggregata dato da
(
)
F

Y =

y jy =

yj

j =1

dove y j 2 Y j

Linsieme Y eredita tutte le propriet degli insiemi di produzione Y j


delle singole imprese

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Le imprese
Il problema di massimizzazione del protto aggregato dato da
max
y 2Y

p y

(PMPA)

Quando p
0, il PMPA ha una soluzione y (p ) che unica e che
continua in p.
Il piano y massimizza il protto aggregato se e solo se y pu essere
decomposto nella somma di F piani di produzione individuali che
massimizzano i singoli PMPI:
Per ogni vettore di prezzi p, si ha p y
F

se y =

yj

j =1

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e p yj

p y per ogni y 2 Y se e solo

p y j per ogni y j 2 Y j e ogni j = 1, 2...F

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I consumatori

I consumatori possono orire beni e servizi sul mercato:


per tener conto delloerta di lavoro, si assume che ciascun
consumatore sia dotato di un numero sso (esogeno) di ore disponibili
le ore disponibili possono essere consumate come tempo libero oppure
oerte come servizi di lavoro.

Linsieme di consumo deve tener conto delloerta di lavoro:


un "piano di consumo" x i 2 X i ha componenti positive se si tratta di
beni e servizi consumati e componenti negative se si tratta di servizi
oerti dal consumatore alle imprese.
Per ciascun consumatore i, linsieme di consumo X i non-vuoto,
chiuso, convesso e limitato inferiormente.

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I consumatori

Si deve tener conto della distribuzione dei protti delle imprese ai


consumatori:
In uneconomia in cui esiste la propriet privata, i consumatori
detengono delle quote delle imprese (azioni) e i protti delle imprese
sono distribuiti agli azionisti
La partecipazione del consumatore i nellimpresa j gli d diritto ad una
quota o proporzione ij 2 [0, 1] dei protti dellimpresa j.
Le quote di ciascuna impresa j devono sommare a 1 su tutti i
N

consumatori, quindi

ij

=1

i =1

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I consumatori
La ricchezza dei consumatori deriva da due fonti:
il valore, ai prezzi di mercato, della dotazione iniziale
la partecipazione ai protti delle imprese.

Il vincolo di bilancio del consumatore dato da


!
p xi

p ei +

ij j (p )

m i (p )

j 2F

Ciascun agente massimizza la propria utilit sul proprio insieme di


bilancio, ovvero ciascun consumatore risolve il problema
max
xi

s.v . p x i

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ui x i

(1)

m i (p )

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Lequilibrio competitivo

La soluzione al problema PMU il vettore delle quantit domandate


dallagente i dati i prezzi p e la ricchezza mi (p ) e si denota come
x i p, mi (p )
Funzione di domanda Se le preferenze %i degli agenti sono razionali,
continue, strettamente monotone e strettamente convesse e
se i prezzi sono tali che p = (p1 , .., pK )
0, allora il
problema del consumatore (1) ha ununica soluzione
x i p, mi (p ) che continua in p per tutti i vettori di prezzo
p
0.

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Lequilibrio competitivo
Come nel caso di uneconomia di solo scambio, si possono denire le
funzioni di eccesso di domanda.
La funzione di eccesso di domanda per il bene k una funzione a
valori reali
N

zk (p ) =

xki p, mi (p )

i =1

ykj (p )

j =1

eki

i =1

Quando zk (p ) > 0 c eccesso di domanda per il bene k mentre


quando zk (p ) < 0 c eccesso di oerta per il bene k
La funzione di ecceso di domanda aggregata il vettore
z (p ) = (z1 (p ) , z2 (p ) , ..., zK (p ))
La funzione di ecceso di domanda aggregata omogenea di grado
zero e z (p ) = z (p ) per ogni > 0.
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Lequilibrio competitivo

Lequilibrio walrasiano si ottiene quando, in corrispondenza di un


certo vettore di prezzi p
0, non c n eccesso di domanda n
eccesso di oerta e z (p ) = 0.
Esistenza Se le preferenze %i degli agenti e i piani di produzione delle
N

imprese Y j soddisfano le propriet elencate e y + e i

0,

i =1

per un piano di produzione aggregata y =


almeno un vettore di prezzi p

y j , allora esiste

j 2F

0 tale che z (p ) = 0.

Visto che la funzione z (p ) omogenea di grado zero, importano


soltanto i prezzi relativi.

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Leconomia di Robinson Crusoe


Leconomia di Robinson Crusoe: tutta la produzione e il consumo
sono realizzati da un solo agente
Ci sono due beni nelleconomia, il tempo libero (o il lavoro h) e un
bene di consumo y
RC il consumatore vende ore di lavoro h a RC il produttore che le usa
per produrre un bene di consumo y da vendere a RC il consumatore.
La dotazione iniziale di RC data da T ore complessive di tempo e
zero unit del bene di consumo y .
Linsieme di possibilit di produzione dato da
Y = f( h, y ) j 0

T e0

h g

dove la funzione di produzione che trasforma ore di lavoro in unit di


bene y data da f (h) = h con 2 (0, 1) .
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Leconomia di Robinson Crusoe

RC il produttore fronteggia il prezzo p per ogni unit di output e il


costo w per ogni unit di lavoro e massimizza il protto
max py
y ,h

wh.

Ma, dato che y = h , possiamo scrivere


max ph
h

wh

La c.p.o. per una soluzione interiore


ph

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(1 )

w =0

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Leconomia di Robinson Crusoe


La funzione di domanda dellinput lavoro
hd (p, w ) =

p
w

1
1

Sostituendo nella funzione di produzione si ottiene


p
w

y s (p, w ) =

che la funzione di oerta di output.


La funzione di protto pari a
p
wh (p, w ) = p
w

(p, w ) = py (p, w )

= p1
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p
w

1
1

(1

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Leconomia di Robinson Crusoe


Per RC il consumatore, linsieme di consumo dato da
X = f(T

h, y ) j 0

T ey

0g

Le preferenze di RC, denite su X , sono rappresentate dalla funzione


di utilit
u (y , T

h ) = y (T

h )1

con 2 (0, 1)

RC il consumatore massimizza la propria utilit allinterno del proprio


insieme di bilancio:
la ricchezza a disposizione di RC data dalla vendita del proprio lavoro
e dai protti guadagnati come produttore.

Il PMU di RC
max
y ,h

s.v. py + w (T

y (T

h )1

h) = (p, w ) + wT

ovvero py = (p, w ) + wh
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Leconomia di Robinson Crusoe


La Lagrangiana
h )1

L (y , h, ) = y (T

(py

(p, w )

wh)

Le c.p.o. per una soluzione interiore sono


L
y
L
h
L

= y
=

(1

= py

(T

h )1

) y (T
(p, w )

p = 0
h)

+ w = 0

wh = 0

Dividendo la prima per la seconda si ottiene

(T

(1

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h)
y

p
w
,y =
(T
w
p1

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h)
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(2)
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Leconomia di Robinson Crusoe


Sostituendo nel vincolo e risolvendo per h si ha
1
w

h =

hs (p, w ) = T

= T

w
(T
1

h)

(p, w )

(1

(p, w )

(1

) (1

)
w
)

p
w

1
1

che la funzione di oerta di lavoro.


Sostituendo in (2) si trova la funzione di domanda del bene y
y d (p, w ) =

w
p1

w
T +
p

w
p

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(1

) (1

p
w

1
1

(1

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)
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Leconomia di Robinson Crusoe


In equilibrio si determinano soltanto i prezzi relativi ovvero il salario
reale = w /p (alternativamente si impone p = 1 e si trova w )
Si consideri lequilibrio sul mercato del bene nale
y s (p, w ) = y d (p, w )
ovvero
w
T +
p
w
p

w
p

(1

) =

w
p

)) =

w
T
p

(1

(1

da cui
w
=
=
p
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(1 )

(1

T
(1

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))
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Leconomia di Robinson Crusoe


La quantit ottimale di lavoro oerto e domandato
h =

(1

T
(1 ))

La quantit ottimale di bene nale oerta e domandata


y =

(1

T
(1 ))

I protti dellimpresa sono pari a


=

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(1

T
(1 ))

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(1

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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Supponiamo ora che ci siano due beni nali nelleconomia, denotati
con y1 e y2 e che RC il produttore possa impiegare il suo tempo per
produrre entrambi i beni.
Sia hR lammontare complessivo di ore di lavoro fornite da RC. Sia h1R
la quantit di ore che RC dedica alla produzione del primo bene e h2R
la quantit di ore che RC dedica alla produzione del secondo bene,
dove
hR = h1R + h2R
(3)
Supponiamo che la tecnologia di RC abbia rendimenti di scala costanti
e che le funzioni di produzione relative ai due beni nali siano funzioni
lineari delle ore di lavoro dedicate alla produzione di quei beni.
Le funzioni di produzione dei due beni sono
y1R = f

h1R

= r1 h1R e y2R = f h2R

= r2 h2R

(4)

con r1 , r2 > 0
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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Linsieme delle possibilit di produzione di RC descritto dalle
equazioni (3) e (4).
Per determinare la frontiera delle possibilit di produzione si devono
risolvere le equazioni in (4) per h1R e h2R rispettivamente e sostituire
nella (3), ovvero
yR
yR
hR = 1 + 2
r1
r2
da cui
y2R = r2 hR

r2 R
y
r1 1

che una retta nel piano y1R , y2R .


Linclinazione (in valore assoluto) della frontiera r2 /r1 e corrisponde
al saggio marginale di trasformazione, ovvero alla quantit addizionale
di bene nale y2R che RC pu ottenere rinunciando ad una unit di
bene y1R .
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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Supponiamo ora che nelleconomia si introduca un secondo
lavoratore, Venerd, che dotato di una diversa capacit di produrre i
due beni nali.
Sia hV lammontare complessivo di ore di lavoro oerte da V e sia h1V
la quantit di ore dedicata alla produzione del primo bene e h2V la
quantit di ore per il secondo bene, dove
hV = h1V + h2V

(5)

Siano le funzioni di produzione di V per i due beni


y1V = v1 h1V e y2 = v2 h2V

(6)

con v1 , v2 > 0.
Lequazione della frontiera delle possibilit di produzione di V
v2 V
y2V = v2 hV
y
v1 1
con SMT V = v2 /v1 .
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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Supponiamo che valga
SMT R =

r2
v2
>
= SMT V
r1
v1

ci signica che RC ha un vantaggio comparato nella produzione del


bene 2 mentre V ha un vantaggio comparato nella produzione del
bene 1.
la produzione del bene 2 relativamente pi intensa nel fattore "lavoro
di R" rispetto alla produzione del bene 1.

Linsieme delle possibilit di produzione aggregato descrive la quantit


di ciascun bene che pu essere ottenuta da entrambi i naufraghi e
presenta un angolo visto che SMT R 6= SMT V .
La sua equazione
y2 =
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r2 hR + v2 hV
r2
R
V
r1 r1 h + v1 h

v2
v1 y1

y1

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per y1 v1 hV
per y1 > v1 hV
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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd

Supponiamo che R e V siano gli azionisti dellunica impresa che


trasforma i due inputs (ore di lavoro di R e V) nei due output (bene 1
e bene 2)
La quota azionaria di R denotata con R e quella di V con V .
Siano p1 e p2 i prezzi dei beni nali e siano w R e w V i salari orari dei
lavoratori impiegati nella produzione dei due beni.
Il problema di massimizzazione del protto dellimpresa
max

y1 ,y2 ,h R ,h V

p1 y1 + p2 y2

w R hR

w V hV

dati i vincoli tecnologici descritti dallinsieme delle possibilit di


produzione.

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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Supponendo che limpresa acquisti ottimamente il lavoro dei due
agenti, si denoti con H = w R hR + w V hV il costo del lavoro.
Il protto pu essere espresso come
= p1 y1 + p2 y2

Nello spazio (y1 , y2 ) lequazione precedente rappresentata dalla


retta di isoprotto
p1
+H
y1
y2 =
p2
p2
la cui pendenza (in valore assoluto) p1 /p2 .
La massimizzazione del protto implica che limpresa si situi sulla
retta di isoprotto pi alta possibile compatibile con linsieme delle
possibilit produttive aggregato.
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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Imponendo una soluzione unica e interiore si trovano le funzioni di
oerta degli output che sono

(y1 , y2 ) = v1 hV , r2 hR
e valgono per v2 /v1 < p1 /p2 < r2 /r1 .
Il bene 1 viene prodotto utilizzando solo il lavoro di V, che ha un
vantaggio comparato nella produzione di bene 1, mentre il bene 2
viene prodotto utilizzando solo il lavoro di R, che ha un vantaggio
comparato nella produzione di bene 2.
Il problema di massimizzazione dei protti dellimpresa diventa ora
max

h R ,h V

p1 v1

w V hV + p2 r2

w R hR

Con rendimenti di scala costanti, il protto deve essere nullo e si deve


avere
p1 v1 = w V e p2 r2 = w R
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Si considerino ora le decisioni di consumo.


R e V massimizzano la propria utilit denita sul consumo dei due
beni nali e sul tempo libero, dato linsieme di bilancio.
Ciascun consumatore ha una funzione di utilit di tipo Cobb-Douglas.
Ciascun consumatore ha una dotazione iniziale di T ore di tempo
disponibile.
Il reddito da lavoro di R pari a w R hR e il reddito da lavoro di V
pari a w V hV .

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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Il problema decisionale di Robinson Crusoe
max

y1R ,y2R ,h R

y1R

y2R

hR

s.v. p1 y1R + p2 y2R = R (p, w ) + w R hR


ma i protti sono nulli quindi il vincolo diventa
p1 y1R + p2 y2R = w R hR
La Lagrangiana

L y1R , y2R , hR ,

y1R

y2R

p1 y1R + p2 y2R
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hR

w R hR
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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Le c.p.o. per una soluzione interiore sono
L
y1R
L
y2R
L
hR
L

= y1R

= y1R

(1

y2R

y2R

) y1R

= p1 y1R + p2 y2R

hR

hR

y2R

p1 = 0

p2 = 0
hR

+ w R = 0

w R hR = 0

Dividendo la prima per la seconda si ottiene


y2R
p1
p1 R
=
, y2R =
y
R
p2
p2 1
y1
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(7)

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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Dividendo la prima per la terza si ottiene
T
(1

hR
p1
= R , hR = T
R
w
) y1

p1 (1
wR

y1R

(8)

Sostituendo la (7) e la (8) nel vincolo di bilancio si ottiene


unequazione che ha y1R come unica variabile e si risolve per
y1R (p1 , w R ) =

w R
T
p1

Sostituendo nella (7) si ottiene


y2R (p2 , w R ) =

w R
T
p2

Sostituendo nella (8) si ottiene


hR = T ( + ) .
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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Il problema decisionale di Venerd
max

y1V ,y2V ,h V

y1V

y2V

hV

s.v. p1 y1V + p2 y2V = w V hV


Le soluzioni sono
y1V (p1 , w V ) =

w V
T
p1

y2V (p2 , w V ) =

w V
T
p2

e
hV = T ( + ) .

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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd


Si imponga p2 = 1, che implica
p1 v1 = w V e r2 = w R
La condizione di equilibrio sul mercato del bene 1
y1R (p1 , w R ) + y1V (p1 , w V ) = v1 hV
ovvero
w R
w V
T+
T
p1
p1
r2
T + v1 T
p1

= v1 T ( + )
= v1 T ( + )

da cui

r2
v1
Si noti che la condizione v2 /v1 < p1 /p2 < r2 /r1 soddisfatta per
r1 < v1 e v2 < r2 .
p1 =

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Leconomia di Robinson Crusoe e Venerd

Dato p1 , sostituendo in p1 v1 = w V , si ottiene


wV =

r2

Le domande dei due beni sono


y1R , y2R

= (v1 T , r2 T )

y1V , y2V

= (v1 T , r2 T )

per Robinson e

per Venerd.

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Le cienza Paretiana
In uneconomia con solo scambio, le cienza Paretiana soddisfatta
per ogni allocazione che si trova sulla curva dei contratti e che
soddisfa la condizione di tangenza tra le curve di indierenza di ogni
coppia di consumatori
0

SMS i = SMS i con i, i 0 = 1, 2, .., N


Ma questo vale per una data quantit totale di risorse nelleconomia
pari a (e1 , e2 ) .
In uneconomia con produzione, la quantit totale di beni presenti
nelleconomia non esogena ma pu essere scelta allinterno
dellinsieme delle possibilit di produzione:
possibile trasformare un bene nale in un altro variando le quantit
dei fattori produttivi destinati alla produzione dei diversi beni nali

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Le cienza Paretiana
Si consideri il caso semplice con solo due agenti N = 2 e due beni
nali K = 2.
Sia y = (y1 , y2 ) il vettore che denota le quantit dei due beni
prodotti (e consumati) nelleconomia.
La funzione di trasformazione F (y1 , y2 ) rappresenta linsieme dei
piani di produzione tecnicamente possibili ed tale che F (y1 , y2 ) = 0
se e solo se (y1 , y2 ) si trova sulla frontiera dellinsieme delle possibilit
di produzione
altrimenti F (y1 , y2 ) 0
Se si assume che F ( ) sia dierenziabile e se F (y1 , y2 ) = 0, allora
SMT1,2

dy2
=
dy1

F (y ) /y1
F (y ) /y2

che misura quanto pu aumentare la produzione del bene 2 a fronte


di una diminuzione di ununit nella produzione del bene 1.
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Le cienza Paretiana
Unallocazione Pareto-e ciente se massimizza lutilit di un
consumatore dato il livello di utilit dellaltro consumatore.
In uneconomia con produzione unallocazione Pareto-e ciente se
risolve il problema

max
),(y12 ,y22 )

u1 y 1

(9)

y11 ,y21

s.v.

u2 y 2 = u
F (y1 , y2 ) = 0

dove y1 = y11 + y12 e y2 = y21 + y22


La Lagrangiana del problema

L y11 , y21 , y12 , y22


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= u 1 y11 , y21
u 2 y12 , y22
(F (y1 , y2 ) 0)
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Le cienza Paretiana

Le c.p.o. sono le seguenti

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L
y11

u 1
y11

F
=0
y1

(10)

L
y21

u 1
y21

F
=0
y2

(11)

L
y12

u 2
y12

F
=0
y1

(12)

L
y22

u 2
y22

F
=0
y2

(13)

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Le cienza Paretiana
Dalle c.p.o., dividendo la (10) per la (11), si ottiene
1
SMS1,2

u 1
y11
u 1
y21

F
y1
F
y2

SMT1,2

F
y1
F
y2

SMT1,2

e dividendo la (12) per la (13) si ha


2
SMS1,2

u 2
y12
u 2
y22

ovvero SMS 1 = SMS 2 = SMT .


Il saggio al quale ciascun consumatore disposto a scambiare un bene
per un altro mantendo costante la propria soddisfazione uguale al
saggio al quale tecnicamente possibile trasformare un bene in un
altro.
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I teoremi delleconomia del benessere


Implicazioni di natura distributiva dellequilibrio walrasiano.
Sia p un equilibrio walrasiano di uneconomia con produzione e con
dotazione iniziale e. La coppia (x, y ) , con x = x 1 , x 2 , .., x N ,
x i 2 X i per ogni i 2 N, e x i 2 X e con y = y 1 , y 2 , .., y F ,
i 2N

y j 2 Y j per ogni j 2 F , e y j 2 Y , detta allocazione walrasiana


j 2F

di equilibrio se soddisfa le seguenti propriet:


1 x i 2 B i (p ) e x i %i e
x i per ogni e
x i 2 B i (p ) e ogni i 2 N (il paniere
2

di consumo di ciascun consumatore il preferito nellinsieme di bilancio


ai prezzi p )
p yj
p yej per ogni yej 2 Y j e ogni j 2 F (il piano di produzione
di ciascuna impresa massimizza il protto ai prezzi p nellinsieme delle
possibilit di produzione)
N

i =1

xi =

ei +

i =1

yj

(il consumo e la produzione aggregati sono

j =1

realizzabili e compatibili per leconomia)


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I teoremi delleconomia del benessere


Primo Teorema dellEconomia del Benessere Sia p un equilibrio
walrasiano di uneconomia con produzione e con dotazione
iniziale e e sia (x, y ) unallocazione walrasiana di equilibrio.
Allora (x, y ) Pareto-e ciente.
Secondo Teorema dellEconomia del Benessere Siano le preferenze %i
degli agenti razionali, continue, strettamente monotone e
strettamente convesse. Si consideri uneconomia con
produzione, con dotazione iniziale e e tale che linsieme delle
possibilit di produzione aggregato Y sia convesso. Si
supponga che (x, y ) sia Pareto-e ciente e tale che
0 e yj
0. Allora (x, y ) unallocazione
xi
i 2N

j 2F

walrasiana di equilibrio per un qualche vettore di prezzi p.

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I fallimenti del mercato

Il Primo Teorema stabilisce che la concorrenza perfetta permette di


raggiungere allocazioni delle risorse che sono sempre Pareto-e cienti:
la concorrenza perfetta un termine di paragone che consente di
stabilire la bont della distribuzione delle risorse in uneconomia di
mercato

Ogni tipo di ine cienza in uneconomia di mercato (e quindi ogni


tipo di intervento pubblico sul mercato per aumentare le cienza)
deve essere riconducibile ad una violazione delle ipotesi su cui si fonda
il Primo Teorema
Quando uneconomia di mercato si allontana dallideale della
concorrenza perfetta e non produce allocazioni Pareto-e cienti, si
parla di fallimenti del mercato

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I fallimenti del mercato


Le cause dei fallimenti del mercato sono:
1

esternalit e beni pubblici:


le azioni di un agente inuenzano direttamente lutilit o gli insiemi
delle possibilit produttive di altri agenti
si viola lipotesi della completezza dei mercati perch ci sono beni o
mali che non hanno un mercato e un prezzo

potere di mercato:
alcuni agenti non prendono il prezzo come un dato

asimmetrie informative:
si viola lipotesi della completezza dei mercati perch se le
caratteristiche dei beni o servizi scambiati non sono osservabili da tutti
gli agenti, non possono esistere diversi mercati per beni che hanno
diverse caratteristiche.

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