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Legalize p2p
Chiediamo al PdC Romano Prodi, cos come fece il Governo Berlusconi, di voler proporre al Consiglio dei Ministri un
decreto legge che sopprima dalla lettera A) e B)dell'articolo 171 la parola "DIFFONDE" e abroghi queste due norme
previste dalla legge n. 43 del 31 marzo 2005:
- 3-ter. All'articolo 171, primo comma, della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, dopo la lettera
a) e' inserita la seguente:
"a-bis) mette a disposizione del pubblico, immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di
qualsiasi genere, un'opera dell'ingegno protetta, o parte di essa;".
- 3-quater. All'articolo 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, dopo il primo comma, e'
aggiunto il seguente:
"Chiunque commette la violazione di cui al primo comma, lettera a-bis), e' ammesso a pagare, prima dell'apertura del
dibattimento, ovvero prima dell'emissione del decreto penale di condanna, una somma corrispondente alla meta' del
massimo della pena stabilita dal primo comma per il reato commesso, oltre le spese del procedimento. Il pagamento estingue il reato".
Una misura d'urgenza dettata dalla necessit di trovare una soluzione diversa da quella di criminalizzare milioni di
persone. Confidiamo che Lei voglia recepire questa necessit di popolo e trasformarla in urgenza dell'agenda di
governo.
Chiediamo al Ministro per l'innovazione e le tecnologie, Luigi Nicolais, di presentare un progetto di legge che, invece
di tassare i supporti di masterizzazione e gli hardware, trovi un accordo tra i provider e la SIAE per stabilire un canone atto a soddisfare gli autori ed essere accettabile dal Popolo del P2P (25/30 euro all'anno). Una legge che autorizzi le persone a divulgare e reperire materiale con la gioia di condividere cultura, saperi e svaghi senza sentirsi additati come pirati e sciacalli.
Invitiamo inoltre il Ministro Luigi Nicolais, nell'ambito delle audizioni di commissione, a voler consultare anche i rappresentanti di associazioni e movimenti che da tempo sulla rete propongono questa forma di legalizzazione del filesharing e che, in questo modo, tendono a trovare il compromesso di armistizio con la lobby delle major.
Chiediamo al Ministro degli affari europei, Emma Bonino, di proporre, in ambito comunitario europeo, una richiesta di
revisione della convenzione universale del diritto di autore, una riduzione dell'anacronistica durata della tutela sul
copyright che dovrebbe essere stabilita in non oltre 20 anni dalla produzione dell'opera. Nell'attuale societ 5 anni
sono pi che sufficienti per avere un adeguato ritorno economico, quindi prevedere un rinnovo dei 5 anni per un massimo di tre volte sarebbe una soluzione adeguata ai tempi in cui viviamo.
http://www.scambioetico.org/petizione/petizione.html