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Nelle classi intermedie viene coltivata l'esperienza personale con l'attivit nei laboratori (prodotti tessili, legno, ceramica, creta, elettronica). Vengono
esercitate capacit di base come l'abilit e la misurazione "a occhio", vengono a nate virt come la precisione, la pazienza e la costanza.
Trasformare un'idea in piano di lavoro e da qui arrivare alla realizzazione di un prodotto si scontra con i limiti posti dal materiale e dall'uso dei necessari
attrezzi. Nell'apprendimento pratico si sperimenta dunque la necessit di correzioni "dipendenti dalla cosa in s stessa".
La pedagogia di questi anni sostiene il principio della "comprensione attraverso l'azione". I compiti pratico-concreti che vengono assegnati sono perci da
collegare, come progetti di laboratorio, con altre materie di insegnamento in modo che la costruzione e la con gurazione di un oggetto da produrre risultino
chiaramente dalla sua funzione e dalle leggi che ne hanno guidato la realizzazione.
Le abilit artigianali fondamentali e il "senso del materiale" ulteriormente perfezionati nelle classi superiori, a partire dalla IX classe, attraversano una
formazione di base in diversi rami artigianali e tecnici. Questa formazione pu aver luogo sotto forma di corsi o giornate di lavoro nei laboratori e viene poi
completata e approfondita attraverso tirocinii "mirati" in organismi extrascolastici (tirocinio forestale in VII classe, agricoltura in IX classe, attivit di geometra e
industriale in X classe). Questa formazione generale attraverso l'apprendimento pratico sfocia in alcune scuole, dopo la X classe, in una vera e propria
formazione professionale.
L'integrazione fra formazione generale e professionale si basa sulla concezione "pedagogica popolare" di Steiner ed stata realizzata per la prima volta in
modo coerente nella scuola "Hibernia" di Herne.
Attualmente, un certo numero, ancora scarso ma in costante aumento, di scuole di recente costituzione sta esplorando la possibilit di combinare
l'apprendimento scolastico con la formazione professionale. L'intenzione sarebbe quella di stabilire, con partner dei settori artigianale e industriale, nuovi
sistemi di collaborazione orientati verso una formazione aziendale "assistita" dalle scuole Waldorf.
Mathias Riepe
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Le indicazioni del piano di studio per la scuola Waldorf formano una composizione antropologicamente fondata.
Il nostro modo di comprendere il mondo cambia durante il corso della vita.
Il cambiamento avviene gradualmente; dal riconoscimento "per immagini" dei nessi globali si arriva, passando attraverso la comprensione dei singoli
elementi e delle loro reciproche relazioni, a una capacit di sintesi concettuale. Questa metamorfosi dell'attivit percettiva un tratto fondamentale dello
sviluppo umano; essa contraddistingue gli anni del periodo scolastico e, perlomeno in parte, viene condizionata da fattori siologici.
Nel bambino accompagnata dall'emergere in modo sempre pi marcato dell'individualit e si esprime, tra l'altro, in un progressivo de nirsi dell'attivit
intellettuale. Nella pedagogia Waldorf questo cambiamento sta alla base non solo del piano di studi complessivo, ma anche della struttura delle singole
"epoche" di insegnamento.
L'interesse del bambino per ci che impara a scuola poggia sul fatto che i contenuti e le forme dell'insegnamento corrispondono al suo sviluppo interiore e,
allo stesso tempo, lo promuovono. Per raggiungere questo scopo, la pedagogia Waldorf tende a favorire la percezione qualitativa di diversi ambiti vitali e
diverse materie, piuttosto che accumulare, secondo un criterio additivo, conoscenze richiamabili. Nel contesto di questo impegno, la via che dall'immagine
conduce al concetto ha un doppio signi cato.
Rispetto al piano di studi che copre i dodici anni del ciclo, questa via de nisce il modo nel quale ci si rivolge ai bambini nelle varie classi. Le classi inferiori sono
caratterizzate da un insegnamento per immagini, che stimola l'apprendimento attraverso l'imitazione; nelle classi superiori l'elemento concettuale gioca un
ruolo sempre maggiore. L'attivit personale viene stimolata in modo da arrivare in ne a manifestarsi nella formazione di giudizi autonomi. In tutte le materie
viene ripreso successivamente in forma concettuale e scienti ca quanto all'inizio era stato proposto in forma d'immagine. Rispetto alla con gurazione delle
singole "epoche" di insegnamento, questa via importante soprattutto come supporto alla formazione della memoria del bambino.
Nell'et della scuola elementare il bambino intrattiene con ci che lo circonda un rapporto pervaso di sentimento. Egli ricorda quindi prevalentemente ci
che fa appello ai suoi sentimenti; pi avanti, la memoria viene ra orzata dalle elucubrazioni interiori, ricche di fantasia, dettate dall'immaginazione. La
caratterizzazione per immagini stimola l'una e l'altra fase molto pi di qualsiasi de nizione astratta.
In ogni processo di apprendimento, il primo passo sempre l'esperienza, sia nelle elucubrazioni interiori che nel contatto diretto con un fenomeno; la
comprensione concettuale viene in seguito. La capacit di riconoscere ci che nuovo poggia sulla disponibilit a vivere in modo nuovo ogni esperienza.
La via che dall'immagine conduce al concetto, cos come viene seguita in tutte le scuole Waldorf del mondo, favorisce lo sviluppo di un pensiero che cerca di
riscoprire il mondo senza il vincolo dei pregiudizi. Nella scuola Waldorf un bambino non impara dunque solo l'amore per lo studio, ma anche un
metodo di studio che gli pu essere utile per tutta la vita.
Jon McAlice
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