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UniversiTrading

2016

La guida del
Trader di Successo
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1 Passo: IMPARA LE REGOLE FONDAMENTALI


Approccio comportamentale al mercato.
Se pensi che per diventare un trader di successo occorrano formule magiche o tecniche segrete
stai sbagliando il tuo approccio. Il primo passo verso il successo comprendere quale sia il
corretto approccio comportamentale ai mercati.
Noi di UniversiTrading non siamo maghi del Trading, ma persone comuni che sono arrivate ad
ottenere profitti dal trading dopo anni di studi e di operativit sui mercati reali, con denaro reale.
Ma non credere che sia stato facile. Abbiamo commesso anche noi i nostri errori, anche gravi, che
hanno minato non soltanto il nostro capitale monetario ma anche quello psicologico. A differenza
di altri, forse, abbiamo capito in tempo che se volevamo riuscire in questa meravigliosa
professione dovevamo cambiare il nostro atteggiamento mentale verso i mercati.
Abbiamo fatto il salto di qualit quando abbiamo finalmente capito e fatto nostre regole
apparentemente semplici ma molto difficili da accettare e da seguire con costanza. Se vuoi
crescere come trader e arrivare, anche tu come noi, ad essere profittevole imparale bene e non
scordarle mai.

REGOLA n. 1. FA TRADING SU CIO CHE VEDI NON SU CIO CHE PENSI


Potr sembrare banale, ma la prima cosa da fissare bene in mente che i mercati non sbagliano
mai, i mercati sono sempre dalla parte giusta. Quante volte ti sar capitato di restare incredulo
davanti a certi movimenti di questo o di quel titolo o dei mercati in generale. Movimenti che non
hanno alcuna logica, almeno apparentemente. Ebbene, ricordati sempre che i prezzi scontano
tutto, nei prezzi sono incorporate le aspettative degli investitori. I prezzi non riflettono la
situazione attuale, ma una situazione futura del mercato, a volte molto vicina nel tempo, a volte la
visione pi di lungo termine. Ma una cosa certa: i prezzi non riflettono la situazione attuale dei
mercati. Quindi dobbiamo mettere da parte qualsiasi ragionamento basato sulla logica e se siamo
trader dobbiamo operare seguendo le regole della nostra strategia, lasciando da parte le idee, le
aspettative basate sulle notizie, sui suggerimenti di amici e conoscenti anche se li stimiamo molto.
In UniversiTrading siamo tutti concordi con la prima regola dettata da un grande trader, un certo
Joe Ross che raccomandava. Fai trading su ci che vedi, non su ci che pensi. Questa regola ha
cambiato il nostro modo di fare trading, falla tua e non dimenticarla mai. I grafici sono i tuoi
migliori amici, i grafici ti parlano e ti dicono sempre dove vogliono andare i prezzi impara ad
ascoltarli e metti da parte le opinioni, il tuo trading ne avr un grande giovamento.

REGOLA n. 2. Il TRADING NON E UN GIOCO


Se vuoi evitare che amici e conoscenti ti dicano che giochi in borsa evita di dir loro che fai trading.
Questo uno dei principali motivi per cui molte persone che si avvicinano al trading perdono il
proprio denaro: pensano che il trading sia un gioco e se anche non lo pensano lo trattano come

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tale. Ma il trading non una roulette o una slot machine, dove si punta una fiche e si deve sperare
che esca il numero o la combinazione giusta. Il trading una vera e propria professione, full time o
part time, ma pur sempre un lavoro paragonabile ad una attivit di impresa, con costi e ricavi. E
soprattutto nel trading, a differenza di quel che avviene nel gioco, ha il modo per portare le
probabilit dalla tua parte, di tenere sempre sotto controllo il rischio e calcolare in modo preciso il
rendimento. Quando pensi al trading devi immaginarti una attivit che ti dia una rendita e che
tuttavia richiede che tu metta a rischio il tuo capitale che devi quindi imparare a proteggere. Nella
slot machine puoi mettere una monetina sperando che esca la combinazione vincente. Nel trading
devi operare solo se ci sono le condizioni giuste per farlo, quelle che la tua strategia richiede. Ogni
operazione deve essere fatta solo quando esiste la possibilit di andare in profitto anche se
ovviamente non tutte le operazioni si chiuderanno in guadagno. Quindi impara bene anche questa
regola e non scordarla mai: il trading non un gioco.

REGOLA n. 3. IMPARA AD ACCETTARE LE PERDITE


Sai perch molti trader azzerano i conti ? Semplice, non hanno imparato ad accettare le perdite.
Quando si entra sul mercato e la nostra operazione non va bene si mettono in moto meccanismi
deleteri per il nostro portafoglio. Il nemico numero uno del trader lego. Il trader medio non
accetta di avere sbagliato loperazione e la terr aperta fino a che non torner in utile ma
torner in utile ? Alcune volte si, altre no. E una di queste volte, ne basta una sola, quando il
mercato continuer ad andargli contro, il suo patrimonio subir perdite irrecuperabili. E cos pure
il suo patrimonio psicologico. Imparare ad accettare le perdite importante e c un modo molto
semplice per riuscirci: pensare alle perdite come ad una componente essenziale del trading, ad
una sorta di assicurazione per il proprio capitale. Se acquisti lauto nuova la assicuri contro il furto
e quindi sei disposto a pagare una certa somma pur di conservare il capitale che hai investito
nellacquisto. Devi comportarti nello stesso modo quando apri una operazione: assicurala contro il
furto del tuo patrimonio. Con una piccola somma riuscirai a conservare il tuo capitale e potrai
continuare a fare trading. Se non sei assicurato e dovessero rubarti lauto rischieresti di perdere
tutto il tuo capitale se dovessero rubarti lauto. Se non sei disposto ad accettare la perdita e a
pagare una piccola somma nel trading qualora loperazione andasse male rischieresti di perdere
tutto il tuo capitale. Riprenderemo questo argomento nella parte dedicata al risk e money
management ma per ora impara anche questa regola e non scordarla mai: impara ad accettare le
perdite.

Regola n. 4. TAGLIA LE PERDITE E LASCIA CORRERE I PROFITTI


Imparare ad accettare le perdite significa dunque chiudere una operazione senza alcuna esitazione
quando il mercato non va nella direzione che avevi previsto. Molti trader non tagliano le perdite
per un problema di ego come abbiamo visto; altri perch neppure sanno come deve essere gestita
una operazione, non hanno la minima cognizione di causa di cosa sia un buon risk o money
management. Fanno trading improvvisando e proprio per questo quando si trovano di fronte a un
evento imprevisto si trovano spiazzati, non tagliano le perdite che si ingigantiscono sempre pi.
Occorre sempre mettere un limite alla perdita posizionando correttamente il punto di uscita da
una operazione e bisogna pensare come fare prima di aprire la posizione. Dimensionare lo stop in
modo corretto un buon modo per migliorare le performance di una buona tecnica. Uno stop
troppo piccolo pu essere altrettanto dannoso di uno stop troppo grande: entrambi portano alla

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distruzione del patrimonio, solo che con il primo sistema ci metti pi tempo ma lesito della tua
operativit sempre infausto. Potresti prendere moltissimi stop piccoli e i tuoi guadagni non ti
ripagherebbero mai della perdita subita. Allo stesso modo dicasi per stop loss esagerati: tanti
piccoli guadagni e poi una sola perdita a farti ripartire da zero.
Noi di UniversiTrading abbiamo conosciuto diversi trader che hanno intere liste di operazioni
chiuse in positivo. Sono bravi ? No, perch questo solo il dritto della medaglia: questi trader
utilizzano stop talmente larghi che difficilmente il mercato va a colpirli e hanno alte probabilit di
successo. Ma c un rovescio: quando loperazione va male tutti i profitti realizzati vengono di
colpo cancellati con un unico disastroso loss. Come in tutte le cose anche nel trading occorre la
giusta misura specialmente nel posizionare gli stop loss. Tagliare le perdite vuol dire mettere gli
stop ma soprattutto significa posizionarli nel modo corretto e non spostarli e soprattutto non
toglierli !
Lasciare correre i profitti un concetto strettamente legato al metodo di gestione della posizione
che deve prevedere sempre uno stop dinamico, vale a dire che si aggiorna mano a mano che i
prezzi vanno nella direzione voluta. Noi in UniversiTrading siamo particolarmente attenti a questa
problematica tanto che tutte le nostre strategie prevedono rigorosi metodi di gestione della
posizione
Ci sono molti modi di gestire una posizione con un trailing stop: scegline uno, uno solo ma
applicalo sempre. Quindi impara bene questa regola e non scordarla mai: taglia le perdite e lascia
correre i profitti.

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2 Passo: FISSA I TUOI OBIETTIVI


Ai nastri di partenza
Prima di poter fissare degli obiettivi concreti, importante capire la propria reale posizione.
Questa presa di coscienza si pu chiarire con laiuto di alcune semplici domande, alle quali
opportuno rispondere nel modo pi naturale possibile.
Ecco alcuni esempi:
ad ora?
Qual

lesperienza
che ho
maturato nel trading fino
(libri letti, corsi frequentati, operativit in reale e prove in test, sviluppo proprie strategie,
studio operativit altrui etc.);
Quanto tempo ho a disposizione durante la giornata per lo studio equanto per
loperativit?
(programmazione degli orari di studio, tempo da dedicare alla formazione, ricerca risorse
qualificate e professionali etc.);
Quanto posso investire, in termini economici, per la mia formazione?
(costo libri, corsi, coaching, scelta del broker, tutor personale durante il periodo iniziale in
reale, minimo capitale iniziale etc.)

Obiettivi chiari
Il trading, come la maggior parte delle attivit umane, pu essere visto e interpretato in vari
modi. C chi lo vede come possibilit di arrotondare le proprie entrate di tanto in tanto e chi
come secondo lavoro. Ancora il trading svolto da alcuni come un vero e proprio lavoro parttime (studenti, pensionati, ne abbiamo visti ormai di tutti i tipi), oppure ancora come attivit
principale. Infine abbiamo chi guarda al trading come ultima spiaggia per risolvere i propri
problemi finanziari.
Essenziale, secondo noi di UniversiTrading, pianificare dettagliatamente i propri obiettivi in
maniera precisa e soprattutto realistica.
importante anche formulare gli obiettivi in modo positivo.
Ad esempio, pensieri negativi del tipo: non voglio perdere soldi vi porter ad immaginare di
perderli e probabilmente questo accadr! Molto meglio pensare guadagner 2.450 euro al
mese: in questo modo la vostra mente si focalizzer sullobbiettivo e far di tutto per
raggiungerlo.
Alcuni di noi in UniversiTrading, allinizio della carriera di traders, avevano il desiderio/obiettivo
di ottenere una performance mensile, sul capitale investito, superiore alle due cifre. Pensavano
che, se avessero raggiunto il loro obiettivo, sarebbero riusciti a raddoppiare i soldi in meno di
un anno. Lo scrivevano ovunque, sul cellulare, sul block notes davanti al computer, sui fogli che
attaccavano sui muriin qualsiasi posto si potesse vedere!Cos facendo lidea di raggiungere
una performance con una doppia cifra ogni mese, divenne una possibilit reale, concreta,
quasinormale.

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Sai qual la buona notizia? Che ci sono riusciti e chi li conosce sa che cos perch li ha visti
allopera e ha visto i loro conti di trading. Ma chi li ha visti allopera ha anche potuto verificare
che non avrebbero avuto successo senza:
impegno;
metodo;
sacrifici economici;
sacrifici personali (tempo dedicato a studiare i mercati, etc.);
costanza;
disciplina;
I consigli che noi di UniversiTrading possiamo darti sono semplici: prendi un bel foglio bianco,
dividilo in due parti e scrivi, da un lato, gli obiettivi che vuoi raggiungere da qui a un anno, due,
cinque e nella tua vita (ricorda devono essere chiari, raggiungibili e misurabili); dallaltro i
sacrifici (sia economici che di tempo) che sei pronto ad affrontare per realizzare i tuoi sogni.
Ultimo consiglio, ma non meno importante FALLO ADESSO!

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3 Passo: Piano dAzione


Strategia operativa, regole edisciplina
Si sente spesso, nel mondo del trading, dire:
Plan Your Trade & Trade Your Plan;
da questa semplice ma importantissima affermazione che otteniamo unaltra fondamentale
regola da seguire: solo conoscendo e pianificando dettagliatamente quello che devi fare
riuscirai ad ottenere i risultati che ti sei prefissato; naturalmente, una volta scelta la strategia,
dovrai essere estremamente diligente nel seguirla.
Sarebbe infatti sciocco, una volta fissate delle regole, non seguirle. Sei daccordo?
Eppure questa la prassi seguita dal 90% dei trader: ecco spiegato perch solo il 10% delle
persone guadagna in borsa. Almeno questo quello che ci raccontano ma non mi
meraviglierei se mi dimostrassero che sono cifre reali.

Diario del Trader


Come potremmo ricordarci tutti gli appuntamenti di una giornata senza la nostra preziosa
agenda? La stessa cosa succede nel trading: come potremmo tener traccia e analizzare
centinaia di operazioni senza unadeguata forma di catalogazione? Per questo buona regola
tenere un Diario del Trader, soprattutto se sei agli inizi, dove annotare tutte le operazioni e
le informazioni riguardo a: perch sei entrato, a che prezzo, la data, lora, obiettivi duscita
(take profit e stop loss), magari con una copia del grafico per i casi pi interessanti: Sarebbe
buona norma annotare il motivo e lesito delloperazione. Oltre a non aver problemi nel dover
ricordare il perch,o quanto tempo prima si fatta una data cosa, il diario del trader regala un
ulteriore e importantissimo vantaggio a chi lo utilizza:
aiuta a correggere gli errori commessi;
soprattutto aiuta a non ripeterli;
crea unesperienza unica e impagabile;
libera la mente da preoccupazioni e stress inutili.

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4 Passo: Risk Management


Tagliare le perdite, far correre i profitti
Questa forse la regola pi ascoltata e abusata dai maggiori testi di trading. Quindi anche se
gi te ne abbiamo parlato bene spendere ancora qualche minuto del tuo tempo per
approfondire largomento.
Purtroppo nella nostra esperienza di formatori in UniversiTrading abbiamo toccato con mano
una triste realt: la maggior parte degli investitori aspetta a liquidare le perdite (nella speranza
di un recupero che regolarmente non arriva o arriva troppo tardi); e si affretta invece a
liquidare gli utili (nel timore di perdere l'occasione e vederli cos sfumare dal proprio
portafoglio).
Ecco alcuni punti per rendere questa regola un concetto pratico, eliminando il rischio che
diventi una vera e propria chimera:
la percentuale di recupero sempre superiore alla perdita;
la percentuale di recupero cresce in maniera pi che proporzionale rispetto al crescere
della perdita. Se per esempio un titolo va da 20.000 a 16.000 e quindi subisce una
perdita del -20%, il titolo (che quota 16.000) deve crescere del +25% per ritornare a
20.000. Se la perdita del -40%, il titolo deve crescere del +66,67% per ritornare a
20.000, quando un titolo perde il -70% del proprio valore, il capitale rimanente deve
crescere del +233% per ritornare al valore iniziale e cos via;
le perdite fino al -10% sono quindi recuperabili; superando questa percentuale il
recupero diventa molto difficile, oltre il -50% diventa quasi impossibile. Pensate che, se
un titolo perde l80% del valore, bisogna recuperare addirittura il 400% per tornare al
prezzo del valore iniziale!

Stop loss e take profit


Della necessit di mettere un limite alle perdite ti abbiamo gi parlato. Forse non sarebbe
necessario ricordarti che la prima norma da seguire nel trading di non perdere soldi, o
almeno, di limitare i danni. Eppure non un concetto cos scontato come pu sembrare perch
sono molto frequenti le mail di trader inesperti che abbiamo letto in tutti questi anni che ci
chiedevano come rimediare ai disastri combinati per non avere tagliato al momento giusto una
perdita e aver lasciato che diventasse insostenibile. Eppure a chiunque sar capitato nella vita
di tagliarsi e vogliamo credere che la prima cosa che si cercato di fare stata quella di
fermare lemorragia e non di tentare di procurarsi altri tagli per perdere altro sangue. Puoi
pensare a questa metafora quando sei tentato di non tagliare una perdita: siamo certi che non
esiterai per un attimo a chiudere la posizione.
Sui target c poco da dire perch gi ti abbiamo parlato del trailing stop che un modo per far
correre quanto pi possibile i profitti. Ciascuna strategia deve prevedere un target e deve
trattarsi di un obiettivo raggiungibile e proporzionato al rischio di perdita. Noi di
UniversiTrading abbiamo calibrato stop, target e trailing stop per ciascuna strategia in modo da

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portare le probabilit di successo sempre dalla nostra parte. Con il tempo, e se vorrai anche con
il nostro aiuto, imparerai a farlo anche tu. Ma deve essere una componente imprescindibile del
tuo trading.

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5 Passo: Money Management


Quale percentuale di capitale investire su ogni operazione?
Per prima cosa importante sottolineare che con il nome di money management si intende
tutto ci che attiene alla scelta della percentuale di capitale da impiegare in un trade.
Tutto ci che concerne invece la gestione della posizione (stop loss, take profit ecc) riguarda
pi propriamente il risk management di cui ti abbiamo gi parlato.
Dato che nel trading il capitale la risorsa pi importante bene capire come proteggerlo dai
vari e inevitabili errori che compirai nella tua operativit: capitato anche a noi, quindi niente
paura.
Pensare di capire sempre e comunque dove andr il mercato rimane un'utopia; molto meglio
imparare a fissare delle regole su quanto investire per ogni singola operazione e come
diversificare l'operativit per abbassare il rischio.
Ecco alcune regole basilari da seguire:
investire al massimo il 60/70% del capitale totale e lasciarne sempre almeno un 40/30% in
liquidit;
diversificare il rischio di portafoglio investendo il 5% del capitale per ogni operazione che
si apre (cos facendo non si avranno mai pi di 10/15 posizioni in portafoglio);
diversificare anche facendo leva sulla direzione del mercato, aprendo
contemporaneamente operazioni long e short in modo da avere un portafoglio mai
troppo sbilanciato in una direzione piuttosto che nellaltra;
rischiare al massimo un 3% del proprio capitale complessivo sulle operazioni che
presentano un pi alto rapporto di rischio/rendimento.

Modelli di money management e drawdown


Il primo criterio basilare a fondamento di un solido money management che una strategia di
trading deve avere una aspettativa matematica (expectancy) positiva, vale a dire il guadagno
medio che ci si aspetta di ottenere per ogni unit economica messa a rischio.
Tra i pi efficaci modelli di money management citiamo:
La formula di Kelly
Optimal F - Secure F
Fixed ratio
Percent volatility model
Il drowdawn riferito ad una singola operazione la perdita massima registrata da un trading
system automatico o da una strategia operativa. Riferito invece al portafoglio il drawdown la
perdita massima subita da un sistema calcolata dal massimo del capitale raggiunto prima di
raggiungere un nuovo massimo. Un esempio chiarir meglio questo concetto: Se sei partito con
10.000 euro e hai raggiunto 15000 euro e da questo capitale torni a 12000 euro e poi risali a

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16.000, il tuo massimo drawdown di 3.000 euro quindi del 20% (calcolato rispetto ai 15.000
euro, massimo capitale raggiunto, che avevi prima del drawdown).
Tenere traccia dellandamento del tuo capitale molto importante per la valutazione non solo
dei sistemi automatici ma anche per quelli puramente discrezionali nei quali lapertura e la
chiusura delle operazioni non demandata allautomatismo del software che prende decisioni
in base a parametri preimpostati ma alla decisione ultima del trader che decide se intervenire o
meno sul mercato in base alla sua strategia di trading.
Quanto pi il drawdown sar contenuto tanto pi il sistema e/o il trader sar in grado di
mantenersi stabile e generare profitti.
Per questa ragione opportuno studiare le metodologie, partendo dai casi pi negativi, cio di
maggiori perdite, al fine di dosare il rischio ed evitare cos il pi possibile gli effetti negativi che,
combinati, si traducono in periodi accentuati di drawdown.
Proprio studiando i drowdawn molti trader hanno migliorato sensibilmente le loro
performance.

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6 Passo: Quali Strumenti


Titoli azionari
Le azioni (o titoli azionari) sono documenti che certificano la propriet di una piccola parte di
unazienda quotata in borsa.
Le azioni sono tipicamente emesse dalle societ per raccogliere le risorse economiche
necessarie allo svolgimento della propria attivit o allo sviluppo della stessa.
Tali titoli vengono scambiati sule borse regolamentate come ad es. il NYSE (New York Stock
Exchange) e per mezzo di mercati come il NASDAQ (National Association of Securities Dealeres
Automated Quotation).
Ovviamente in caso di andamento positivo della societ, i soci hanno diritto ad una
remunerazione, sotto forma di dividendi e/o capital gain.
Essere socio comporta non solo diritti ma anche doveri. In tal senso possiamo riassumere tre
tipologie di azioni:
Azioni ordinarie:
Assegnano diritti patrimoniali quali il diritto al dividendo, diritto al rimborso del capitale in
caso di scioglimento della societ e il diritto di opzione in caso di aumento del capitale;
assegnano anche diritti amministrativi tipicamente quello di voto nell'assemblea ordinaria
e straordinaria della societ.
Azioni privilegiate:
Sono azioni nominative che assicurano all'azionista la precedenza nella ripartizione degli
utili e nel rimborso del capitale all'atto dello scioglimento della societ. Dati questi privilegi
i portatori di azioni privilegiate subiscono delle limitazioni nel diritto di voto, che precluso
nelle assemblee ordinarie, mentre concesso in quelle straordinarie. Attribuiscono inoltre
ai loro possessori diritti patrimoniali correlati ai risultati dell'attivit sociale in un
determinato settore.
Azioni di risparmio:
Sono i titoli che vengono tradati nel trading on-line. Prive del diritto di voto nell'assemblea
ma privilegiate nella distribuzione del dividendo, poich la societ emittente deve
distribuire utili ai titolari di queste azioni fino ad almeno il 5% del valore nominale delle
azioni stesse. Sono, solitamente, destinate ai piccoli risparmiatori che cercano pi il
rendimento dell'investimento che l'esercizio del diritto di voto. Queste azioni sono spesso
al portatore perch destinate generalmente al grande pubblico.

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Futures
I futures possono essere una straordinaria opportunit di guadagno, anche se a un trader
allinizio della sua attivit, possono risultare complessi. Ma con il giusto approccio, a parit di
capitale impiegato, offrono la possibilit di raggiungere risultati impensabili con il trading
azionario.
Abbracciano molti strumenti:
Materie prime: petrolio, oro, grano ecc
indici: Dax, Eurostoxx50, FtseMib; Nasdaq, S&P500 etc.;
valute: EuroFx, British Pound, Australian Dollar etc.;
obbligazionari: Bund, Bobl, Btp, Treasury Bond etc..
Si tratta di contratti con cui si compra o si vende un determinato strumento finanziario con
specificate: quantit, prezzo e durata. Il giorno della scadenza si deve regolare il contratto, cio
ritirare la merce se si comprata, oppure consegnarla se si venduta a fronte del prezzo
battuto alla scadenza. Nati come copertura del rischio i future vengono ormai utilizzati in
massima parte come strumento speculativo per guadagnare dalla differenza di prezzo tra
lacquisto e la vendita e per la maggior parte di essi non esiste la consegna fisica.

Opzioni
Le opzioni innanzitutto si differenziano dai futures in quanto chi le compra acquisisce il diritto,
ma non lobbligo, di comprare o di vendere uno strumento finanziario (titoli azionari e
obbligazionari, indici azionari, tassi d'interesse, futures, valute, crediti, materie prime, energia,
metalli preziosi, merci, prodotti agricoli ecc..), ad un prezzo determinato; ad una data specifica
(opzioni di tipo europeo) oppure entro una data specifica (opzioni di tipo americano).
La caratteristica fondamentale di unopzione che mentre il suo acquisto non un contratto
vincolante; invece, la sua vendita (o la sua sottoscrizione o il suo shorting) obbliga il venditore a
consegnare o accettare il sottostante ad uno specifico prezzo nel caso in cui il compratore gli
chieda di esercitare il proprio diritto. Nelle opzioni dunque, la posizione del compratore non
simmetrica con quella del venditore come invece succede nei contratti futures.
Le opzioni si possono dividere nelle seguenti due sottocategorie:
Opzioni call:
unopzione rialzista che d il diritto al compratore, ma non lobbligo, di acquistare sul
mercato un certo strumento finanziario a uno specifico prezzo entro un determinato
periodo di tempo prefissato.
Opzioni put:
unopzione ribassista che d al compratore il diritto, ma non lobbligo, di vendere una certo
strumento finanziario ad uno specifico prezzo entro un determinato periodo di tempo
prefissato.

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La trattazione del prezzo di unopzione oggetto di una vasta letteratura matematica,


all'interno della quale sono particolarmente affermati, nonostante alcuni limiti intrinseci, i
modelli di Cox-Ross-Rubistein e la formula di Black e Scholes.

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7 Passo: Formazione
Il miglior investimento? La conoscenza!
Avrai compreso che sapere come comportarti sui mercati il primo passo verso un trading di
successo
Con questo non vogliamo dire che le tecniche e le strategie non siano importanti, ma nulla
possono, da sole, senza un corretto approccio comportamentale.
I mercati finanziari non perdonano gli errori; sui mercati non puoi mai abbassare la guardia e
conoscere il momento pi opportuno per entrare nel mercato, solo un complemento,
necessario ma non sufficiente, per un trading profittevole.
Una volta davanti al monitor, nel preciso istante in cui dover inserire il trade, non ci saranno
risorse consultabili. Pertanto la conoscenza e le esperienze maturate saranno gli unici consiglieri
che potranno venire in tuo aiuto quando comincerai a fare le prime operazioni.
Noi di UniversiTrading pensiamo che sia fondamentale per una buona riuscita il continuo
investimento in conoscenza e la costante passione verso lapprendimento dei vari elementi che
miglioreranno via via il tuo modo di affrontare i mercati finanziari.

Una buona scusa non equivale a un lavoro ben fatto


Non cercare scuse inutile!
Se unoperazione non va a buon fine, inutile inventare scuse sul perch ci sia avvenuto
(solitamente la colpa sempre imputabile a qualche fattore esterno); cos facendo non
maturerai esperienza; non capirai che sei tu il vero responsabile del tuo destino e ti esporrai
allinsidioso oceano del mercato, senza nessuna possibilit di salvezza.
Noi di UniversiTrading possiamo aiutarti a seguire il percorso migliore, quello che meglio si
adatta alla tua personalit, possiamo trasferirti le nostre conoscenze, le nostre migliori
tecniche, il nostro modo di gestire il rischio e il denaro, ma senza la tua collaborazione, senza la
tua voglia di imparare e di applicarti, senza la tua disciplina, non potremo niente. E se qualcuno
ti dice che il trading facile e con pochi click puoi diventare ricco in fretta e senza fatica allora
comincia a diffidare, probabilmente questo signore non ha mai fatto trading.
Per questo ti vogliamo dare un ultimo importantissimo consiglio, quello che il motto di noi
traders di UniversiTrading: IMPARA IL TRADING DA CHI FA TRADING.
Ti aspettiamo
Lo staff di UniversiTrading.

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