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Cap 1 Richiami di M.Q.

C. Altucci, C. de Lisio, A. Porzio, S. Solimeno, A. Tagliacozzo


Dip di Scienze Fisiche, Univ. "Federico II", Napoli
April 15, 2012
Abstract
Queste note sono sottoposte a continue revisioni al fine di rimuovere
errori e chiarire passaggi e sviluppi spesso contorti. Di ci gli autori si
scusano con gli studenti confermando la loro disponibilit a chiarire attraverso contatti personali esercizi e metodi di calcolo non sufficientemente
chiari.

(Chapter head:)Richiami di M.Q.

Descrizione in termini di funzioni donda

La lunghezza donda di de Broglie , introdotta come pura ipotesi speculativa nel


1924, rappresenta il legame tra le propriet corpuscolari e quelle ondulatorie di
una qualsiasi particella avente energia E a cui viene associata una frequenza
tale che:
E = h
(1)
Espressa in termini di lunghezza donda e di impulso p la relazione 1 diviene
=

h
p

Cos come leffetto Compton , osservato per primo da W. Bothe nel 1923, aveva
dimostrato il carattere particellare dei fotoni, lipotesi di de Broglie fu verificata negli esperimenti di Davisson e Germer ed in quello di Thomson e Reid
, dove fasci di elettroni, opportunamente preparati, presentavono fenomeni di
diffrazione fino ad allora ritenuti prerogativa della natura ondulatoria della luce.
Exercise 1 Si consideri un elettrone a riposo nel sistema di laboratorio KL investito da un fotone che viaggi lungo lasse z. Si calcoli (a) langolo di deviazione
del fotone diffuso, (b) langolo di diffusione e dellelettrone rispetto alla direzione z del fotone incidente, (c) la differenza di lunghezza donda Compton
(c = f i ) .

Soluzione: (a) Associando agli elettroni ed ai fotoni impulsi ed energie rispettivamente pari a

2
pe Ee =
(me c2 ) + p2e c2
p = k E = 
ed imponendo la conservazione dellimpulso totale
pe + k = ptot
e dellenergia totale
Ee +  = Etot
si ha:


2
i

2
cos
f
2
0 = pe sin e +  sin
f
= pe cos e + 


2
2
= (me c2 )2 + p2e c2 + c
.
i
f



1
1
2c

. = (me c2 )2 + p2e c2 me c2
i f
me c2 + c

ovvero

Dalla relazione

sin e = 
discende
2

= pe
i
(c)
dove

2
sin
pe f

2

2
pe f

sin2 + 

2
cos
f

c = f i = 2c sin2

(2)

h
me c
una costante, nota come lunghezza donda di Compton dellelettrone.
c =

Exercise 2 Si consideri un fotone di energia E0 = 2 eV, propagantesi lungo


lasse positivo delle x, che venga deviato di radianti da un elettrone avente
energia cinetica T0 = 20 GeV e che si muove nel verso negativo delle x. Si
calcoli la lunghezza donda f del fotone emesso nelleffetto Compton.
Exercise 3 Dimostrare che la lunghezza donda di de Broglie relativa allelettrone
di un atomo di idrogeno al livello fondamentale pari a
e = 2a0
2

Exercise 4 Il carattere ondulatorio degli elettroni fu provato sperimentalmente


da Davisson e Germer1 nel 1927, analizzando la diffusione di un fascio di elettroni da parte di un bersaglio di Ni cristallino. In particolare essi utilizzarono
un fascio di energia variabile tra 25 e 400 eV. Misurando langolo di diffusione
Davisson e Germer risalirono alla lunghezza donda degli elettroni e attraverso
la relazione
n
1
=
e
2d sin
dove n un intero positivo, d la spaziatura dei piani reticolari del Ni e langolo
formato dalla direzione di volo degli elettroni con i piani reticolari. Poterono
cos verificare la relazione
hc
1.23
e =
= nm V
2me c2 eV
V

1
2

Ricavare queste due relazioni assimilando la diffusione degli elettroni a quella


dei raggi X da un cristallo (equazione di Bragg) e facendo uso della relazione di
de Broglie.
Exercise 5 Nellesperimento di Davisson e Germer, langolo di diffusione, formato dal fascio incidente con quello riflesso pari a 500 per elettroni da 54 eV.
Determinare (i) la spaziatura degli atomi nel cristallo di nickel, (ii) langolo di
diffusione per elettroni da 30 eV.
Exercise 6 Nellesperimento di Thomson e Reid 2 un fascio di elettroni di energia compresa tra 10 e 60 keV veniva fatto passare attraverso un film sottile
di metallo. Il fascio trasmesso veniva fotografato ed esaminato. La figura di
diffrazione era costituita da una serie di anelli concentrici ad una macchia centrale. Tenendo presente che i film di metalli quali loro, largento, lalluminio
erano costituiti di microcristalli orientati in modo casuale, discutere la relazione
tra i raggi dei vari anelli ed i paramteri cristallini.
Exercise 7 Un microscopio elettronico sfrutta il carattere ondulatorio degli
elettroni per ottenere immagini molto ingrandite di oggetti microscopici. Discutere la dipendenza della risoluzione di questi apparati dalla tensione di accelerazione degli elettroni.
Exercise 8 Nellesperimento di Bayfield e Koch (Physical Review Letters 33,
258-261 (1974)) un fascio di atomi di idrogeno passava attraverso una cavit
a microonde con sovraimposto un campo elettrico statico diretto perpendicolarmente alla dirrezione di volo degli atomi. Questi ultimi venivano eccitati a
monte della cavit da un fascio laser diretto trasversalmente e accordato sulla
transizione n n 1 = 64. (i) Calcolare la frequenza di risonanza della cavit
per la transizione tra i livelli di Rydberg n = 64 e n = 65; (ii) Discutere leffetto
del campo elettrico sulle funzioni.
1 C.J.
2 G.P.

Davisson, Are electrons waves?, Franklin Institute J. 205, 597 (1928).


Thomson and A. Reid, Diffraction of cathode rays by a thin film, Nature 119, 890

(1927).

Stati atomici stazionari

Con il suo modello di atomo Bohr predisse la quantizzazione dei livelli di energia
permessi. Lesperimento di FranckHertz per primo mise in luce la presenza
di livelli discreti di energia nei vapori di mercurio sfruttando linterazione tra
elettroni, di energia variabile, con gli atomi. Nello stesso esperimento fu messa
in luce la presenza di alcune linee spettroscopiche dovute allemissione di fotoni
in presenza del rilassamento degli atomi eccitati per collisione.
Exercise 9 Nellesperimento di Franck e Hertz del vapore di mercurio veniva
attraversato da un flusso di elettroni emessi da un filamento incandescente. Una
d.d.p. fra il filamento ed una successiva griglia accelerava questi elettroni, mentre un debole campo ritardatore veniva stabilito fra la griglia ed una successiva
placca. La corrente in funzione della d.d.p. fra filamento e griglia mostrava un
andamento caratterizzato da brusche cadute per i seguenti valori della d.d.p.:
4.88, 9.76, 14.68 V. Daltra parte, losservazione spettroscopica del vapore rivelava la presenza concomitante di emissione di luce ultravioletta monocromatica.
Si dia uninterpretazione di questi fatti sperimentali e si calcoli la lunghezza della
luce emessa.3

2.1

Spin e matrici di Pauli

Lo spin, che non ha analogo classico, , a tutti gli effetti formali, un momento
angolare le cui propriet sono intrinsecamente legate alla natura quantistica
delle particelle. I problemi riguardanti i sistemi dotati di spin sono affrontabili
col formalismo delle matrici di Pauli i




1 0
0 1
z =
,
x =
0 1
1 0




0 i
1 0
y =
,
I=
(3)
i 0
0 1
che obbediscono alla regola di commutazione
[ i , j ] = i i,j,k k

(4)

con i,j,k = () 1 per una permutazione pari (dispari) di i, j, e k e 0 se almeno


due degli indici sono uguali. In alcuni casi si utilizzano le matrici di spin flip,

= x iy
= x + iy .

Exercise 10 Ponendo = 1 x
+ 2 y + 3 z dimostrare la seguente identit
( A) ( B) = A B+i (A B)
doce A e B sono due generici vettori
3 V.

G. DAriano, Esercizi di Struttura della Materia, La Goliardica Pavese, Pavia (1989)

Exercise 11 Dimostrare che le matrici 4 4 di Dirac e









0
1
0
2
0
3
0
x =
, y =
, z =
, =
1 0
2 0
3 0
0


1 0
dove 0 =
(i) sono hermitiane, (ii) anticommutano tra loro
0 1

0
0

{i , j } = 0 i = j , {i , } = 0
e

2i = 2 = 1

Exercise 12 Dimostrare che il pi generale stato di uno spin pu essere rappresentato nella forma

|
= cos ei/2 |
+ sin ei/2 |

2
2
Sulla base di questa rappresentazione calcolare il valore di aspettazione | S
a |

di S lungo una generica direzione a


di coordinate polari a e a rispetto al sistema di riferimento O relativo agli stati |
e |
.
Solution 13 Si chiede di calcolare
| S
a |

Conviene utilizzare le rappresentazioni

dove

Sx

ax

S+ + S
S+ S
, Sy =
2
2i
a+ + a
a+ a
, ay =
2
2i

a+ = sin a eia , a = sin a eia

per cui il prodotto scalare S


a assume la forma
1
1
S
a = Sz az + S+ a + S a+
2
2
Pertanto




1
1

Sz az + S+ a + S a+
cos ei/2 |
+ sin ei/2 |

2
2
2
2
1
i/2
1
i/2
=
cos a cos e
|
cos a sin e
|

2
2
2
2
1

+ sin a eia sin ei/2 |


+ sin a eia cos ei/2 |

2
2
2
2

1
i/2
i(/2+a )
=
cos a cos e
+ sin a sin e
|

2
2
2


1
i/2
i(/2+a )
+
cos a sin e
+ sin a cos e
|

2
2
2
5

In conclusione
| S
a |



1
1
1
2
2
i(+a )
i(+a )
=
cos a cos
+ sin a sin e
cos a sin
+ sin a sin e
2
2
2
2
2
1
=
[cos a cos + sin a sin cos ( + a )]
2
ovvero il valore di aspettazione della proiezione dello spin lungo la direzione
generica a
coincide col prodotto scalare di a
per un vettore di ampiezza 12 e
coordinate polari e . Ci autorizza ad assimilare un spin di funzione donda

|
= cos ei/2 |
+ sin ei/2 |

2
2
ad un vettore classico di ampiezza

1
2

e coordinate polari e .

Exercise 14 Indicando con e le coordinate sferiche della direzione r dimostrare che gli operatori S
r e (S
r)2 sono rappresentati rispettivamente dalle
matrici


1
cos
ei sin
cos
2 ei sin
e


1 1 0
4 0 1
Exercise 15 Calcolare la funzione donda di uno spin che effettua un movimento di precessione a velocit .
Remark 16 Soluzione:

| (t)
= cos eit/2 |
+ sin eit/2 |

2
2
Exercise 17 (Bell-Theorem) Immaginiamo di dissociare una molecola di idrogeno
investendola con un impulso laser, in modo da produrre due atomi neutri. Supponiamo inoltre che limpulso trasferito alla molecola sia tanto piccolo da lasciare imperturbato il moto del baricentro. Calcolare la probabilit congiunta
che lo spin di un atomo sia diretto lungo la generica direzione
a mentre quello
dellaltro si diretto lungo b.


Soluzione: Si chiede di calcolare il valore di aspettazione del prodotto (S1 a
) S2 b .
Dal momento che i due spin dellidrogeno molecolare formano uno stato di singoletto, ovvero
|1
| 2
| 1
|2

|
=
2

si avr

 |
|
|
|

1 | 2 | 1 | 2 |
1
2
2

1
(S1 a
) S2 b
2
2
1
1
1 | S1 a
=
|1
2 | S2 b | 2
+ 1 | S2 b |1
2 | S1 a
| 2

2
2
1
1
1 | S1 a
|1
2 | S2 b | 2
1 | S1 a
| 1
2 | S2 b |2

2
2
1
1
b
= [cos a cos b + sin a sin b cos (a b )] = a
4
4
In particolare il segno dovuto al fatto che nello stato di singoletto i due spin
hanno direzioni parallele e versi opposti.

2.2

Composizione spin

Exercise 18 Lo spettro dellelio dipende criticamente dalla composizione degli


spin dei due elettroni. Per stati di singoletto la funzione donda di spin 0
data da
(1) (2)
(1) (2)
1 1 1 1
2
2
2
2

0 =
2
Eccitandolo ad uno stato di energia abbastanza elevata, si possono misurare
le proiezioni degli spin dei singoli elettroni lungo due direzioni generiche a
e
b. Dimostrare che il valore di aspettazione del prodotto dello spin di uno degli
elettroni lungo a
e dellaltro lungo b dato dalla relazione di Bell (vedi Esercizio
???.10 del presente capitolo)

a(2) b
0 =
0
(1)
ab
Exercise 19 Un sistema di due particelle, aventi ciascuna spin
dalla seguente Hamiltoniana efficace:

1
2,

descritto

H = A (s1z + s2z ) + Bs1 s2


dove s1 ed s2 sono i due spin , s1z ed s2z le rispettive proiezioni lungo lasse
z, A e B sono invece delle costanti reali. Il candidato calcoli i lvelli energetici
dellHamiltoniana H.
Soluzione: scelto lautostato comune s,m degli operatori S 2 = (s1 + s2 )2 e
Sz = s1z + s2z (s = 1, m = 0, 1 per il tripletto; s = 0, m = 0 per il singoletto)
si ha
Hs,m = Es,m s,m
poich

S 2 1,m
S2

= s (s + 1) 2 1,m = 22 1,m , S 2 0,0 = 0


3
= (s1 + s2 )2 = s21 + s22 + 2s1 s2 = 2 2 + 2s1 s2
4
7

si ottiene
(s1 s2 ) 1,m
(s1 s2 ) 0,0


S2 3 2
1
 1,m = 2 1,m
2
4
4
3 2
=  0,0
4
=

Per Sz valgono le seguenti relazioni


Sz 1,m
Sz 0,0

= m1,m
= 0

da cui si risale facilmente ai valori delle energie complessive dellhamiltoniana


H.
Exercise 20 Calcolare gli autovalori della Hamiltoniana di interazione
H=

1
r12 ) (s2
r12 ))
3 (s1 s2 3 (s1
r12

tra gli spin di due elettroni posti a distanza r12 assegnata lungo lasse z.
Soluzione: componendo i due spin S = s1 + s2 e ponendo s1 s2 =
s22 , abbiamo
1
3
H = S(S + 1) 3s1z s2z
2
4
Pertanto, indicando con 00 e 1mS gli autostati di S abbiamo
s21

1 2
2S

00 |H| 00
= 0


1
11 |H| 11
= 1,1 |H| 1,1 =
2
10 |H| 10
= 1
In conclusione, i tre stati di tripletto si separano in due livelli (2 + 1-volte
degeneri) di energia pari a 12 e 1, mentre lenergia dello stato di singoletto
resta inalterata.
[width=0.5]Ex-Dipoli.ps
Figure 1: Posizioni di minima energia di una coppia di dipoli per varie orientazioni di uno di essi.
Exercise 21 Dimostrare che per un sistema di N elettroni loperatore S 2 =
(s1x + . . . + sNx )2 + (s1y + . . . + sNy )2 + (s1z + . . . + sNz )2 pu essere posto nella
forma4

2

N
S 2 ({ri , ms,i }) = N
+
Pij ({ri , ms,i })
4
i<j
4 Vedi

V.A. Fock, Fundamentals of Quantum Mechanics, Ed. MIR, Mosca (1986).

dove Pij permuta i soli spin si con sj . Suggerimenti: Osservare che




3
1 + 1 +
2
S = N+
ms,i ms,j + si sj + sj si
4
2
2
ij
i=j

Soluzione: per ms,i = ms,j



1 +
1

si sj + s+
(Pij 1)
j si = 0 =
2
2
1
1
= Pij
ms,i ms,j =
4
4




1
1
1 + 1 +
s s + sj si + ms,i ms,j =
Pij

2 i j
2
2
4
mentre per ms,i = ms,j

+
s+
i sj + sj si = Pij
1
ms,i ms,j =
4




1 + 1 +
1
1
s s + sj si + ms,i ms,j =
Pij

2 i j
2
2
4

Pertanto si avr in generale


 1
ij
i=j


1 +

s
+
s
+
m
m
s+
s
s,i s,j
2 i j
2 j i

 1
ij
i=j

Pij

1
4


1
Pij
= N (N 1) +
4
i<j

2.3

Esperimento di Stern-Gerlach

Exercise 22 Un fascio di atomi nello stato l = 1, s = 12 , j = 32 passa attraverso un apparato di Stern-Gerlach il cui campo magnetico d luogo ad un
potenziale di interazione piccolo rispetto allenergia di interazione spin-orbita
ELS . I quattro fasci che emergono dallapparato Stern-Gerlach, che contengono
lo stesso numero di atomi, vengono fatti passare attraverso altri quattro apparati Stern-Gerlach, i cui campi magnetici, paralleli ed equiversi con quello del
primo, di intensit molto maggiore di ELS /B . Valutare il numero di fasci in
cui ciascuno dei quattro fasci viene separato ed i relativi numeri di atomi.
Soluzione: v. G.L. Squires, Problems in Quantum Mechanics, Cambridge
University Press, Cambridge, (1995).
9

Exercise 23 Un fascio di atomi nello stato l = 0, s = 12 passa attraverso un


apparato di Stern-Gerlach il cui campo magnetico B forma un angolo con lasse
z. Gli atomi che fuoriescono con lo spin diretto lungo B vengono fatti passare
attraverso un secondo apparato il cui campo diretto lungo z. Dimostrare che
gli atomi dei due fasci emergenti con spin paralleli ed antiparalleli a z sono nel
rapporto cos2 2 : sin2 2 .

2.4

Coppie di Bell

Exercise 24 Si consideri una coppia di spin s1 e s2 ed uno stato del tipo

|
|

(1)

0
2

Calcolare il valore di aspettazione




(1)
(1)
C (a, b) = 0 |(a s1 ) (b s2 )| 0

Soluzione: tenendo conto delle matrici








0 1
0 i
1 0
sx =
, sy =
, sz =
1 0
i 0
0 1

abbiamo

0
as =
ax

ax
0

0
iay

iay
0

az
0

0
az

az
ax + iay

ax iay
az

Ne segue che
a s2 |
= (ax + iay ) |
+ az |

a s2 |
= (ax iay ) |
az |

Pertanto
(a s1 ) (b s2 ) |
=
=
(a s1 ) (b s2 ) |
=
=

a s1 |
b s2 |

(ax + iay ) (bx + iby ) |


+ az (bx + iby ) |
+ (ax + iay ) bz |
+ az bz |

a s1 |
b s2 |

(ax iay ) (bx iby ) |


az (bx iby ) |
(ax iay ) bz |
+ az bz |

(5)

dimodoch
(a s1 ) (b s2 ) (|
|
)
= (ax + iay ) (bx + iby ) |
+ az (bx + iby ) |
+ (ax + iay ) bz |
+ az bz |

((ax iay ) (bx iby ) |


az (bx iby ) |
(ax iay ) bz |
+ az bz |
)
= ((ax + iay ) (bx + iby ) az bz ) |
((ax + iay ) (bx + iby ) az bz ) |

+ (az (bx + iby ) (ax iay ) bz ) |


+ ((ax + iay ) bz az (bx iby )) |

10

Infine
1
1
(ax + iay ) (bx + iby ) (1 1) + az bz (1 1)
2
2
C+ (a, b) = az bz
C (a, b) = (ax + iay ) (bx + iby )
C (a, b) =

Exercise 25 Calcolare il valore di aspettazione C (a, b) per uno stato del tipo

Solution 26 Poich

(1)
= |

(a s1 ) (b s2 ) |
= a s1 |
b s2 |

= (ax + iay ) (bx + iby ) |


+ az (bx + iby ) |
+ (ax + iay ) bz |
+ az bz |

risulta
C (a, b) = az bz

(6)

Exercise 27 Calcolare C (a, b) per lo stato di singoletto

0 |
|

coppie di Bell
(7)

Soluzione: Utilizzando le relazioni del precedente esercizio abbiamo


(a s1 ) (b s2 ) |

= ((ax + iay ) |
+ az |
) ((bx iby ) |
bz |
)
= (ax + iay ) (bx iby ) |
(ax + iay ) bz |
+ az (bx iby ) |
az bz |

Pertanto,
(a s1 ) (b s2 ) (|
|
)
= (ax + iay ) (bx iby ) |
(ax + iay ) bz |
+ az (bx iby ) |
az bz |

(bx + iby ) (ax iay ) |


+ (bx + iby ) az |
bz (ax iay ) |
+ bz az |

= (ax bx + ay by + az bz ) |
(|
|
)
+ ( (ax + iay ) bz + (bx + iby ) az ) |
+ (az (bx iby ) bz (ax iay )) |

Ne segue



C (a, b) = (0) |(a s1 ) (b s2 )| (0) = a b
(1)

Exercise 28 Calcolare C (a, b) = a b per lo stato 0

|
+ |

(1)

0
2
11

Soluzione: DallEq. (5) discende che


(a s1 ) (b s2 ) (|
+ |
)
= (ax + iay ) (bx iby ) |
(ax + iay ) bz |
+ az (bx iby ) |
az bz |

+ (bx + iby ) (ax iay ) |


(bx + iby ) az |
+ bz (ax iay ) |
+ bz az |

= ((ax + iay ) (bx iby ) + az bz ) |


+ ((bx + iby ) (ax iay ) + az bz ) |

((ax + iay ) bz + (bx + iby ) az ) |


+ (az (bx iby ) + bz (ax iay )) |

= a b (|
+ |
) i (ax by ay bx ) (|
|
)
((ax + iay ) bz + (bx + iby ) az ) |
+ (az (bx iby ) + bz (ax iay )) |

Pertanto



(1)
(1)
=ab
C (a, b) = 0 |(a s1 ) (b s2 )| 9

Exercise 29 Immaginiamo di dissociare una molecola di idrogeno investendola


con un impulso laser, in modo da produrre due atomi neutri . Supponiamo
inoltre che limpulso trasferito alla molecola sia tanto piccolo da lasciare imperturbato il moto del baricentro. Calcolare la probabilita congiunta che lo spin
di un atomo sia diretto lungo la generica direzione a mentre quello dellaltro
sia diretto lungo b . Il risultato di questultimo esercizio contiene alcune implicazioni , messe inizialmente in luce da Einstein, Podolski e Rosen , e note come
paradosso EPR.

paradosso
EPR

Soluzione:

Poich lo spin della molecola rappresentato dallo stato di singoletto


(0) (v. Eq. 7) abbiamo
C (a, b) = a b

Exercise 30 Si misuri s1 lungo due direzioni a e a e s2 lungo b e b . Nellipotesi


che la misura di s1 sia indipendente da s2 e che s1 +s2 = 0 si dimostri la seguente
diseguaglianza di Bell
diseguaglianza
di Bell





C (a, b) C a, b
+
C (a , b) + C a , b
2
(8)
Soluzione:






1
1 
1 

C (a, b) C a, b
=
ai (bi bi )

|bi bi | =
(1 bi bi ) = 1C b, b

N
N
i
N
i
i

Analogamente si ha

da cui segue la (8).







C (a , b) + C a , b
1 + C b, b

Exercise 31 Verificare


che la diseguaglianza di Bell 8 non soddisfatta dalle

(1)
(0)
coppie di Bell
0 ,
0
12

Soluzione: In generale abbiamo





C (a, b) C a, b
+
C (a , b) + C a , b
= |a (b b )| + |a (b + b )|

Assumiamo che a , b risultino ruotati di 900 rispetto ad a, b e che b sia ruotato


di 45o rispetto ad a abbiamo
1

a b = a b = a b = a b = a b =
2
da cui discende







C (a, b) C a, b
+
C (a , b) + C a , b
= 2 2

Questo risultato implica che la misura di


quantisticamente
correlata con

s1

(1)
(0)
rappresentano stati enquella di s2 . Ci si esprime dicendo che
0 ,
0
tangled
Exercise 32 Verificare la diseguaglianza di Bell 8 per spin paralleli |

Soluzione: Tenendo conto della 6 abbiamo che







C (a, b) C a, b
+
C (a , b) + C a , b
= |az (bz bz )| + |az (bz + bz )|

Exercise 33 Attribuendo gli spin misurati lungo a e b al valor medio di due


operatori A (a, ) , B (b, ) dipendenti da una variabile nascosta caratterizzata
dalla funzione di distribuzione () si pu esprimere il valore di aspettazione
C (a, b) nella forma

E (a, b) = () A (a, ) B (b, )
Utilizzando questa rappresentazione di C (a, b) verificare che sussiste la seguente
diseguaglianza5
2 E (a, b) E (a, b ) + E (a , b ) + E (a , b) 2

(9)

Soluzione: Osserviamo che



E (a, b) E (a, b ) =
() [A (a, ) B (b, ) A (a, ) B (b , )] d

=
() A (a, ) B (b, ) [1 A (a , ) B (b , )] d

() A (a, ) B (b , ) [1 A (a , ) B (b, )] d
(10)
5 J.F.

Clauser, M.A. Horne, A. Shimony, and R.H. Holt, Proposed experiment to test local
hidden variable theries, Phys. Rev. Lett. 23, 880 (1969); J.F. Clauser and M.A. Horne,
Experimental consequences of ob jective local theories, Phys. Rev. D 10, 526 (1974)

13

entanglment

Tenendo coonto della diseguaglianza


|A (a, )| 1 , |B (a, )| 1
dalla(10) discende


|E (a, b) E (a, b )|

Tenendo conto del fatto che

() [1 A (a , ) B (b , )] d

+ () [1 A (a , ) B (b, )] d

() d = 1 abbiamo

|E (a, b) E (a, b )| 2 (E (a , b ) + E (a , b))


da cui segue la diseguaglianza CHSH

2.5

Equazione del moto dello spin

Exercise 34 Discutere lequazione del moto dello spin sottoposto ad un campo


magnetico BP nel suo sistema poprio (a) caso non relativistico, (b) caso relativistico
Soluzione: (a) s effettua un moto di precessione attorno a BP
d
ege
s=
s BP + T s .
d
2me

(11)

(b) Nel caso relativistico si deve tener conto della precessione di Thomas (v.
Sez. A.4.2)
d
ege
s BP + T s .
(12)
s=
d
2me
dove il termine proporzionale al vettore di Thomas T rappresenta il contributo
dovuto alla precessione di KP
T =

2
d

+1
d

Exercise 35 Lo spin si pu trattare come un 4-vettore s che nel sistema proprio KP dellelettrone assume la forma s
P = (s,0), ovvero ha componente temporale nulla e componente spaziale coincidente con s. Ne segue che
s u = 0

(13)

con u 4-velocit dellelettrone. Assumendo che ds /d dipendesse solo da


s , u , u = du /d e F , e che risultasse lineare in s e F , Bargmann,

14

Michel e Telegdi6 espressero lequazione del moto s in forma covariante nella


forma7


A2 
A3 
d A1
(14)
s = 2 F s + 2 s F u u + 2 s u u ,
d
c
c
c
Dimostrare che per ge 2 e 1 questa equazione si riduce a:
d
e
s =
F s .
dt
me
con A1 , A2 e A3 opportune costanti tali da garantire (a) il rispetto della condizione (13), e (b) che nel sistema proprio la (14) si riduca allequazione di
precessione
d
(15)
s = s c = g s B,
dt
con c frequenza di ciclotrone (=2 frequenza di Larmor)
c = 2 L = g B ,

(16)

e
e g = ge B = ge 2m
rapporto giromagnetico
e

Soluzione: Dalla condizione (13) discende per lequazione del moto BMT che




A1 A2
A3

2 u F s + 1 + 2 s u = 0 .
c2
c
c
Dovendo questa relazione valere per il moto pi generale, deve risultare Ac21
A2
A3
c2 = 1 + c2 = 0. Inoltre nel sistema proprio (14) deve ridare la (15). Pertanto
si ha:

  

ge e 
d
F s + s F u u s u u .
s =
d
2me
Tenuto conto che

u =

e
F u
me

si ottiene:
g

 
d
e  ge
e
s =
F s +
1 s F u u .
d
me 2
2

(17)

Infine, per ge 2 e 1 questa equazione si riduce a::


d
e
s =
F s .
dt
me

6 V. Bargmann, L. Michel and V. L. Telegdi, Phys.


Rev. Lett. 2, 435 (1959);
A.P.Balachandran, G.Marmo, A.Stern, B-S.Skagerstam, Phys.Lett.89B (1980)199; in
Gauge Symmetries and Fibre Bundles, Lecture Notes in Physics ,188 Springer, Berlin 1983,
Capitolo 5 Relativistic Spinning Particle
7 v. C. Altucci et al. loc. cit. pag. ?? Sez. 5.2.1

15

KP



4

Esprimendo ora le componenti s


L sL , sL in KL in funzione di sP (0, sP ) in
2 + 1
sP
+1

sL

= sP +

s0L

= sP

8
e tenendo conto dei componenti di F
L si ottiene :


d
1
e
s=
s B E .
dt
me
2c

A questo moto corrisponde il potenziale:




1
Vs campo = ge B B E s ,
2c

3
3.1

(18)

(19)

Funzioni donda
Oscillatori armonici

Exercise 36 Calcolare gli elementi di matrice


m|n,b

dove m| uno stato di Foch con autofunzione




x
x
1
x2

vn
=
exp 2 Hn

1/4 2n n!
con


=
,
m
di un oscillatore di Hamiltoniana
Hosc =

1 2 1
p + m2 x2
2m
2

(20)

(21)

(22)

mentre |n,b
uno stato di Foch con autofunzione

!





2
xb
xb

2 (x b)

Hn
vn
=
exp

22

1/4 2n n!

(23)

corrispondente allHamiltoniana
Hosc =

1 2 1
p + m2 2 (x b)2
2m
2

8 v.p.e. J. D. Jackson, , Classical Electrodynamics, J. Wiley and Sons, New York, 1962,
E1. 11.170

16

Soluzione: I polinomi di Hermite possono essere espressi mediante una funzione generatrice
s2 +2s

GH (, s) = e


Hn ()

n!

n=0

sn ,

(24)

per cui
2

GH (, s) GH (, t) = es

+2st2 +2t

Ponendo = ( b) si ha

2
2
GH (, s) GH ( ( b) , t) e 2 2 d


Hm () Hn () m n
s t
m!n!
m,n=0

es

2 (b)2

+2st2 +2t(b) 2


d
2

(2s+(2t+b))
2
2
2 2
1
2
2 2s 2t 4btb +
1+2
=
e
2
1+



2 (b)2
2
1
=
Hm () Hn ( ( b)) e 2 2 dsm t
m!n!
m,n=0



1
m+n
=
2
m!n!Fmn .
m!n!
m,n=0

Pertanto
Fmn

3.2




(2s+(2t+b))2
2
2
2 2
1
m n
2
2 2s 2t 4btb +
1+2
= " m+n
e
m!n! sm tn 1 + 2
2



2
m n 12 2s2 2t2 4btb2 2 + (2s+(2t+b))
2
1
1+2

=
e
.
1 + 2 2m+n m!n! sm tn

Oscillatori armonici 2D

Exercise 37 Discutere le autofunzioni di un oscillatore armonico 2D retto dallHamiltoniana


Hosc 2D =
Soluzione: Ponendo

 1
1  2
p + p2y + m2 (x2 + y 2 ) ,
2m x
2

vn,m (, ) = Pn,|m|



eim

(25)

(26)

 
con definito in (??) si ha che Pnm unautofunzione dellHamiltoniana
radiale


1 d d
1 2 m2
Hrad = 

2
(27)
d d
4

17

con = . Ne segue che


Pn|m|



(|m|)

con Ln

3.3

  


1
2
1  2
|m| (|m|)
"
exp

L
m
n

2
2 2 n! (|m| + n)!

(28)

(x) polinomi di Laguerre

Coppie generiche di particelle

Exercise 38 Due particelle, entrambe aventi massa M, in presenza di un potenziale unidimensionale


1
V = kx2
2
interagiscono attraverso una forza armonica attrattiva funzione lineare della
distanza
F12 = K (x1 x2 )
con K piccolo. Si determinino (a) le energie dei tre stati pi bassi del sistema,
(b) quali dei tre stati sono permessi nel caso di particelle senza spin, (c) nel
caso di particelle con spin 12 , (d) il valore dello spin totale in ciascuno dei tre
stati
Soluzione: LHamiltoniana del sistema :
 2

 K

2
1 
2
H=
+
+ k x21 + x22 +
(x1 x2 )2
2
2
2M x1 x2
2
2

operando una sostituzione di variabili

1
= (x1 + x2 ) , = (x1 x2 )
2
si ha
H=

2
2M

2
2
2 + 2

1
1
+ k 2 + (k + 2K) 2
2
2

A questo punto il sistema si risolve considerandolo


come
la composizione di

k
due oscillatori armonici di frequenze 1 = M ed 2 = k+2K
M .(a) En,m =




1
1
n + 2  1 + m + 2  2 (b) Se le particelle sono indistinguibili e senza spin la
(z)
(k+2K)
relativa funzione donda |n, m
= (k)
() (dove l ll-esima auton () m
funzione delloscillatore armonico con costante elastica z) deve necessariamente
essere simmetrica per lo scambio delle particelle (ammessi |0, 0
ed |1, 0
; la
(k+2K)
|0, 1
antisimmetrica in quanto (k+2K)
() = m
()) (c) S |0, 0
= 0,
m
S |1, 0
= 0; S |0, 1
= 1
Ln(|m|) (x) = (1)|m| x|m| ex

18

dn  |m|+n x 
x
e
dxn

Teoria delle perturbazioni

Il concetto di perturbazione gioca un ruolo fondamentale nella descriziopne


quanto-meccanica di molti sistemi fisici. Ad esempio la risposta dei materiali a dei campi elettrici e magnetici il risultato della perturbazione dello stato
che va ad aggiungersi
del sistema dovuta ad un potenziale perturbatore W
alla hamiltoniana H0 imperturbata,
H0 H0 + V
Il parametro sta ad indicare lampiezza della perturbazione. Ad esempio,
per un atomo in un campo elettrico V = erE, essendo r il raggio vettore
dellelettrone che interagisce col campo E, conviene porre = e|E|a0 (a0
0 . Per un momento magnetico di spin m in un
raggio di Bohr) e V = rE/a

campo B il potenziale V = m B pu essere espresso nella forma VZ = S B


con = gB B.

4.1
4.1.1

Perturbazioni indipendenti dal tempo


Interazione con le fluttuazioni del vuoto

Exercise 39 Analizzare linterazione dellelettrone dellatomo H con le fluttuazioni del campo elettromagnetico del vuoto
e
Vint =
pA
me

(29)

con A potenziale vettore del campo associato al prodotto di stati di Fock9


#
|k,1 ; nk,1
|k,2 ; nk,2

di vettore donda k, frequenza k = ck, polarizzazioni k,i mutuamente ortog(2)


onali a k , e numeri di fotoni nk,i . Calcolare la correzione E1 allenergia
del livello atomico n genere si considera un potenziale di interazione del tipo
dipolare

4.2

Perturbazioni dipendenti dal tempo

Per un sistema sottoposto ad una perturbazione dipendente dal tempo

i(t)
= (H0 + V(t))(t)
9

per semplicit ometteremo il simbolo per indicare il prodoto Cartesiano

19

si pu utilizzare loperatore evoluzione U (t, 0)


U(t, 0) = 1 i

H(t )dt

+.. + (i)n

dt H(t )

dt H(t )

dtH(t, 0)

dtH(t)...

t(n1)

dt(n) H(t(n) ) + ...

che trasforma la funzione donda iniziale in quella al tempo t,


(r, t) = U(t, 0)(r, 0)
In alternativa pu essere espresso mediante la serie conviene rappresentare della
funzione donda al tempo t come combinazione di autofunzioni ein t |n
dellHamiltoniana
imperturbata

Cn (t) ein t |n

|t
=
n

Inserendo questa rappresentazione nellequazione di Shrdinger si ottiene




i
C n (t) ein t |n
=
Cn (t) ein t V (t) |n

Pertanto moltiplicando scalarmente per lautostato m-esimo si ha

iC m (t) =
Cn (t) ei(n m )t m
V (t)
n
n

Sfruttiamo la piccolezza della perturbazione per porre

Cn (t) = Cn(0) + Cn(1) (t) +


per cui al primo ordine si ha
(1)
iC m
(t) =


n

che integrata fornisce


(1)
Cm
(t) = i

4.3


n

Cn(0) ei(n m )t m
V (t)
n

Cn(0)

ei(n m )t

Hamiltoniana indiretta

m
V (t )
n dt

(30)

In molti casi risulta opportuno sostituire una hamiltoniana perturbata


H = H0 + V ,
dove V ha elementi diagonali identicamente nulli, con unaltra H=H0 + Vind
tale da garantire la coincidenza dei rispettivi autovalori fino al secondo ordine
nel parametro .
20

Si consideri una trasformazione canonica associata ad un generico operatore


O che porti H in H senza modificarne gli autovalori,
H = eO HeO = H + [H, O] +

1
1
[[H, O], O] + [[[H, O], O] , O] + .
2
6

(31)

Scegliendo O in modo da far risultare

V+[H
0 , O] = 0 ,
si verifica facilmente utilizzando lespansione (31) che gli autovalori dellhamiltoniana
H1 = H0 + Vind ,
con

1
Vind = [V,
O]
2

(32)

coincidono con quelli di H fino allordine 2 .


In particolare10 con riferimento agli autostati di H0 si ha

1 




f
Vind
i =
f
V

V
i
2

1
(0)

Ei

(2)
mentre n
Vind
n coincide con En (v. (??)).

(0)

1
(0)

(0)

Ef E

(33)

1 0 v.p.e. G. Grosso and G. Pastori-Parravicini, Solid State Physics, Academic Press,


Orlando 2000, App. A

21

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