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Il fatto

Pensare il cibo: la bioetica si siede a tavola


di Massimiliano Casto

i apre oggi a Noto nel Seminario vescovile il 7 Convegno internazionale di bioetica, organizzato dalla diocesi e inserito nel Programma nazionale
per la formazione degli operatori della
sanit Ecm rivolto ad assistenti sociali e
giornalisti. Durante le tre giornate di lavori si alterneranno esperti internazionali in ambito sanitario, bioetico e teologico. Il tema di questanno Pensare il corpo. Abitare il corpo. Nutrirsi: per il corpo
o per lo spirito? vuole richiamare lattenzione su ci che mettiamo in tavola,
che non deve solo garantirci la sopravvivenza materiale ma risultare utile a costruire una vita migliore e pi consapevole. La dimensione etica dellalimentazione, legata alla produzione e al consu-

mo del cibo, assume infatti oggi un significato importante per il numero crescente di persone che dimostrano interesse per la tutela dellambiente, il rispetto della biodiversit, la qualit dei prodotti, le dinamiche sociali. Consumare alimenti non solo costituisce una funzione umana legata alla sopravvivenza materiale ma rappresenta anche un gesto
simbolico, un atto sacrale che coinvolge la cultura e linteriorit delluomo. Per
questo la bioetica si occupa a pieno diritto
anche di alimentazione.
Il convegno si conclude sabato con la relazione del vescovo di Noto monsignor
Antonio Staglian (La vita vale molto
pi del cibo?): Il cibo non va idolatrato dice Staglian . Ges invita a mettere in ordine innanzitutto lassetto umano, le relazioni, il lavoro. Questo si-

Gioved,
13 ottobre
2016

gnifica cercare il Regno di Dio, che va costruito nelloggi della storia, partendo proprio da quelle realt che costituiscono
luomo in quanto tale. Le scelte alimentari non sono "innocenti" ma hanno anche forti implicazioni etiche. Dai nostri
consumi dipende la sopravvivenza delluomo e dellambiente, le abitudini alimentari di oggi condizionano il destino
delle generazioni future e dei Paesi pi
poveri.
Ripensare al valore antropologico e spirituale del cibo conclude il vescovo di
Noto significa dare attenzione allatto
del consumo, promuovendo politiche che
regolino il mercato e la produzione, sensibilizzando le persone a una cultura del
cibo che permetta di incontrarsi nellesperienza del banchetto conviviale.
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vita@avvenire.it

No allutero in atto, una vittoria italiana


di Daniele Zappal

ted al Consiglio dEuropa? Lalleanza


fra energie associative e forze politiche
si dimostrata vincente. Ma adesso,
mentre la senatrice belga Petra De Sutter continua a recriminare per loccasione persa, cresce lattesa che sia la
politica a dare coerenza legislativa alle
prese di posizione sulla scena europea.
Dopo la bocciatura del progetto De
Sutter, il Parlamento italiano renda per-

NEWS

Funziona la ricerca tricolore sulla Sla


I risultati al forum scientifico di Milano

trategie terapeutiche ecaci e recenti risultati della ricerca scientica. Al VI convegno scientico di Arisla sulle Nuove prospettive di ricerca per un futuro senza
Sla, domani a Milano, si far il punto sulle attuali conoscenze relative alla Sclerosi laterale amiotroca, che in Italia colpisce 6mila persone e 420mila nel mondo. Importanti risultati spiega Stefani Guareschi, responsabile scientico sono stati ottenuti dagli studi genetici che hanno portato alla scoperta di nuove mutazioni allorigine della patologia. La comunit scientica italiana ha contribuito alla scoperta di molte delle nuove mutazioni identicate negli ultimi anni, grazie a importanti collaborazioni internazionali.
In particolare, la Fondazione Arisla, principale organismo in
Italia che si occupa di promozione e sostegno delleccellenza nella ricerca scientica, ha contribuito nel 2014 e 2015
allidenticazione delle mutazioni in numerosi geni. Limpegno dei ricercatori va avanti anche sulla ricerca clinica. Numerosi sono gli studi in corso o in fase di avvio: nel 2015 Fondazione Arisla ha voluto essere sempre pi vicina alle esigenze dei pazienti sostenendo gli studi su diagnosi precoce e aspetti terapeutici e riabilitativi della malattia. (G.Mel.)

seguibile, anche quando commesso allestero, ci che gi reato in Italia, ha


lanciato ieri in una nota Gian Luigi Gigli, deputato del gruppo Democrazia
solidale-Centro democratico e presidente del Movimento per la vita italiano. Una proposta di legge in questo senso stata presentata da tempo dal
gruppo, ha ricordato Lorenzo Dellai,
presidente dello schieramento. Impegnata in prima persona nella battaglia
alla plenaria di Strasburgo, dopo aver
organizzato alla vigilia un evento collaterale che aveva mostrato la compattezza trasversale della delegazione italiana, la deputata Milena Santerini, dello stesso gruppo alla Camera, considera che c qualcosa di pi profondo in
atto. Sui temi etici come la surrogata si
sta andando nel cuore del significato
antropologico delle scelte possibili.
qui che nascono le convergenze. Come
gruppo siamo impegnati da tempo in
questo lavoro di tessitura di un dialogo approfondito e di ricerca di riferimenti comuni e forti fra tutti gli schieramenti. Adesso dobbiamo continuare
pi che mai su questa strada, in un ruolo di mediazione umile ma determinato. Se vogliamo unirci in modo duraturo e approdare allorizzonte di unabolizione dobbiamo superare tutti gli
steccati ideologici e le pigrizie culturali. Questo lavoro sta gi portando frutto anche al di l dellItalia.
A ragionare della maturazione in corso
nellopinione pubblica italiana sono
state ieri pure Emma Fattorini e Rosa
Maria Di Giorgi, senatrici Pd, per le quali nel Paese si diffonde la convinzione
che prestare, affittare, "donare" lutero
sia una pratica che riduce la donnamadre a mero contenitore e i bambini
a merce di scambio.
La loro collega Nunzia Catalfo fa parte
dei Cinque Stelle, gruppo che ha apportato in questa battaglia a Strasburgo un contributo decisivo per laffondamento del Rapporto De Sutter: Nel
nostro movimento abbiamo votato tutti contro spiega . Occorre continuare ad agire al Consiglio dEuropa anche
in direzione di quei Paesi dove la surrogata ammessa, nel quadro dinterventi mirati pure contro la povert su cui
fa leva la diffusione di queste pratiche.
Per Olimpia Tarzia, che guida il Movimento Politica etica responsabilit, vicepresidente della Commissione cultura e pari opportunit della Regione Lazio, il governo italiano non ha pi alibi, deve intervenire in modo deciso per
contrastare tale fenomeno: in ballo c
il futuro stesso nella nostra societ.

Regole certe e rispettate:


lora di rimetterci in riga
di Marcello Palmieri

el dicembre 2015 il Parlamento europeo aveva condannato la


maternit surrogata senza mezzi termini. Ora con la bocciatura del cosiddetto Rapporto De Sutter lindirizzo politico ancora pi chiaro: lEuropa non vuol pi sentir parlare di uteri
in affitto. E lItalia? Su queste pagine lo si documentato pi
volte: cos com, la legge 40 che vieta la "gestazione per altri" pu essere facilmente elusa. Per comprare un bimbo basta espatriare in un
Paese che questa pratica la consente, nella quasi certezza che, al rientro, i bizantinismi delle magistrature italiane resi possibili da alcune
falle della norma regaleranno ai genitori in verit, commettenti veri e propri di un contratto (quello di assemblaggio genetico, produzione e vendita di un beb) il rapporto giuridico di filiazione e lassoluzione da eventuali procedimenti penali. Questo perch il testo si
limita a punire eventuali strutture mediche o paramediche che dovessero praticarla entro i confini naLa legge c, il divieto zionali, e non gi i "committenti".
Analizzando per quanto accaduto a
pure: ma i nostri
Strasburgo risulta evidente come lantribunali assolvono
dazzo non solo possa ma anche debba
le coppie che allestero cambiare. Tecnicamente, se approvato in
tutto il suo iter, il Rapporto De Sutter saottengono bambini
rebbe diventato una "raccomandaziocon quello che da noi ne" rivolta dal Comitato dei ministri
un reato. Dopo i due lorgano del Consiglio dEuropa che riunisce i titolari degli Esteri ai 47 Stati
no europei, occorre
membri. Particolarit di questi provverendere efficaci gli
dimenti il fatto di non essere vincolanti: un governo pu discostarsene,
strumenti normativi
senza incorrere in infrazioni. Anche se
approvato, quel testo non avrebbe dunque impedito allItalia di mantenere il divieto di surrogazione. Tanto pi
ora: se si considera che la bocciatura europea ha riguardato unapertura
comunque destinata nella migliore delle ipotesi a rimanere facoltativa, ben si comprende come il nostro Paese non abbia pi carte da giocare per sottrarsi alla seria applicazione di questa sua legge. Che anzi andrebbe riformata per chiudere le falle che dal 2004 (anno della sua approvazione) a oggi ne hanno consentito lelusione attraverso lartificio
dellespatrio (e limmediato rimpatrio, una volta ottenuto il bimbo). Per
la verit, dalla primavera scorsa giacciono alla Camera quattro proposte
in tal senso: con queste iniziative, Gian Luigi Gigli (Demos-Centro democratico), Nico DAscola (Ap), Paola Binetti (Udc) e Stefano Candiani (Ln-Aut) vorrebbero estendere il divieto di surrogazione anche agli italiani allestero, prevedendo sanzioni certe al loro rimpatrio.
Fatto sta che queste iniziative a oggi non sono state calendarizzate. E alla fine della legislatura manca poco pi di un anno: un tempo troppo breve perch possano diventare legge. Ma il naufragio del
Rapporto De Sutter un effetto potrebbe produrlo da subito: orientare i giudici a sanzionare chi ricorre allutero in affitto, e proprio perch pratica in contrasto sostanziale sia con la legge italiana sia con
lorientamento dellEuropa (proposto pure da diverse convenzioni internazionali). Quella stessa Europa i cui indirizzi quando andavano non a rafforzare una legge esistente ma a sollecitare lintroduzione di istituti da noi inesistenti (per esempio le unioni civili) molti
hanno additato come vincolanti e ineludibili.
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Nel nuovo Fertiliy day la natalit optional

Cultura contraccettiva
uninsidia per le scuole

di Luciano Moia

uanto accaduto in Senato gravissimo.


La mozione di maggioranza impegna lazione del governo alla promozione del
pacchetto della salute riproduttiva dellOms. Per intenderci contraccezione, sterilizzazione e aborto inteso come diritto, che il governo con questa mozione si impegna a diffondere anche tra gli studenti delle scuole di ogni
ordine e grado. lopinione di Gian Luigi Gigli, deputato di Democrazia Solidale-Centro
Democratico e presidente MpV.
Sulla stessa linea Paola Binetti (deputato Udc):
Al ministro Lorenzin e al ministro Costa, ma anche al ministro Padoan, chiediamo di dar vita a
un combinato disposto in cui la tutela della salute riproduttiva si accompagni a una serie di servizi per la famiglia, come asili nido, orari flessibili, assistenza domiciliare per anziani e disabili,
e a concrete misure di tipo economico che permettano di tradurre il desiderio di avere un figlio
in un fatto concreto.
Mentre Lucio Romano (senatore di Democrazia
solidale), ribadisce che la definizione di salute riproduttiva affermazione di principio che pu
includere anche procedimenti lesivi della dignit
della donna, della procreazione e del diritto alla
vita. Ricordiamo, ad esempio, lutero in affitto, la
selezione embrionale e altre procedure che si connotano di azioni non di certo improntate alla prevenzione della sterilit e alla cura. (L.M.)

Il caso

Autorit garante per la protezione dei dati personali


ha disposto nei confronti della Tiziana Life Plc in via
durgenza la misura temporanea del blocco del trattamento dei dati personali contenuti nella biobanca della societ SharDna che contiene circa 230mila campioni biologici estratti da 11.700 abitanti dellOgliastra (Sardegna), insieme ai relativi dati personali demograci, genealogici, clinici
e genetici sui rapporti di parentela no al 1600. La SharDna
stata acquisita il 15 luglio dalla societ inglese Tiziana Life
Plc che ha costituito una liale in Sardegna, la Longevia Genomics, con lobiettivo di identicare nuovi target farmacologici e applicazioni diagnostiche. Loperazione di acquisto del
patrimonio genetico del dna dei sardi dOgliastra celebri per
la loro longevit , detenuto dalla SharDna, ha provocato numerose reazioni negli ambienti scientici e politici, oltre che
la sortita di ignoti che avevano fatto sparire in agosto alcune
provette poi ritrovate dai carabinieri nei freezer di una clinica di Cagliari. Il 15 settembre il deputato sardo Mauro Pili (Unidos) aveva presentato al garante un esposto urgente chiedendo il blocco della banca dati passata di mano.

Per lo stop
a Strasburgo
stata decisiva
la compattezza
trasversale
della nostra
delegazione
La via tracciata

NEWS

hapeau ai parlamentari italiani, e soprattutto alle


donne. un modello da seguire, perch abbiamo capito che si sono tutti impegnati per un obiettivo comune, al di
l delle logiche di partito. Parola di Ana-Luana Stoicea, la militante femminista franco-rumena alla guida in Francia del Collettivo Corp che aveva organizzato in febbraio a Parigi le Assise per
labolizione universale della surrogata
presso il Parlamento transalpino.
Dopo la bocciatura marted in plenaria
al Consiglio dEuropa del Rapporto De
Sutter sulla surrogata, resta forte limpressione suscitata dal gioco di squadra
italiano visto marted in plenaria (10
voti contrari su 14: i grillini Di Stefano,
Spadoni, Catalfo e Santangelo, la Pd
Cimbro, Centemero e Galati di Forza Italia, il leghista Divina, Santerini di Per
lItalia e Gambaro del Misto; favorevoli invece Nicoletti e Rigoni del Pd, il forzista Giro e il vendoliano Kronbichler).
Anche la tedesca Sophia Kuby, del consorzio giuridico Adf International specializzato nella difesa della dignit umana, ammirata: DallItalia, giunto un segnale molto incoraggiante. I parlamentari hanno mostrato a tutti che
pu esserci ununit sulle questioni fondamentali, al di l delle sensibilit e dei
gruppi. Da loro giunta una dose di
speranza per tutto il continente.
Si uniscono al coro le associazioni nostrane. Per Francesca Izzo, alla guida di
Se non ora quando-Libere long
femminile protagonista in febbraio delle assise parigine e presente a Strasburgo anche grazie allItalia si sono
scompaginati i fronti e ci sono stati voti non pi solo di scuderia. C davvero uno sforzo per andare nel merito.
Oggi esistono le condizioni per non arrendersi.
Luca Volont, gi capogruppo fra il 2010
e il 2013 del Ppe allAssemblea parlamentare del Consiglio dEuropa e oggi
al timone della Fondazione Novae Terrae impegnata in prima linea anche contro la surrogata nel quadro della cordata associativa No maternity traffic,
saluta il segnale politico: In Italia stiamo finalmente lavorando affinch si
giunga a un bando universale di questa pratica che assomiglia a una nuova
schiavit per le donne e i bambini. Ora, in vista dellobiettivo abolizionista,
cosa fare? Come capitalizzare lunodue giunto con i chiari voti anti-surrogata a Strasburgo, prima lo scorso dicembre allEuroparlamento, poi mar-

Il Garante per la privacy ora blinda


il dna dei sardi raccolto in Ogliastra

ual il significato reale dellespressione "diritto alla salute riproduttiva"? Da almeno


trentanni questo ambiguo neologismo dellantilingua serve per nascondere programmi solidali che si rivelano poi come
campagne abortiste nel Sud del mondo o
iniziative in cui la prevenzione di infezioni sessualmente trasmissibili si trasforma in propaganda per la contraccezione di massa. Pensare allora
di trasformare il "Fertility day" la giornata decisa
del governo contro lemergenza denatalit in una "Giornata di formazione e informazione sul diritto alla salute riproduttiva", ha quasi il sapore di
una beffa. Eppure quanto ha deciso il Senato laltro ieri, approvando quattro mozioni che, in mezzo a tanti punti condivisibili ed altrettante sottolineature ambigue, non riescono a nascondere i
veri obiettivi. Soffocare il neonato "Fertility day"
per sostituirlo in culla con una celebrazione in cui
appaiono largamente dominanti le istanze abortiste e veterofemministe, con spolverate di gender.
Un colpo di mano ideologico a cui il governo sembra aver assistito senza battere ciglio. Possibile che
la ministra Lorenzin non sia scesa in campo per
difendere la sua creatura? Al momento non si registrano reazioni.
Eppure basta scorrere la "mozione di maggioranza" n.644 di cui sono stati approvati 17 punti su

Approvate in Senato quattro mozioni che


cambiano il volto e il nome alla giornata
In primo piano non la maternit
ma la salute riproduttiva, termine
spesso utilizzato per finalit abortiste
19, per capire lorientamento. A parte il cambio di
nome di cui abbiamo detto, si chiede al governo
di affermare il principio della libert delle scelte
procreative, innanzi tutto delle donne nel regolare la loro fecondit, considerando la libert di non
fare figli, come libert di grado non inferiore a
quella di farli. Sottolineatura quasi incredibile in
un Paese dove nel 2015 sono nati solo 486mila
bambini il punto pi basso nei 150 anni dellunit dItalia e dove il 2016 promette di essere ancora peggio. E di fronte a questo autentico disastro
nazionale, abbiamo rappresentanti del popolo che
proclamano la libert di non fare figli? Non sembra proprio che in Italia questo sia un diritto minacciato. Ma non finita. Negli altri punti della mozione si sollecita, tra laltro, a prevedere studi specifici di genere altra perla di ambiguit lessicale sugli effetti della sterilit di donne e uomini.
E poi garantire laccesso alla tecniche di fecondazione assistita, ma anche con un proposito che
sembra un capolavoro di contraddittoriet avviare un capillare programma di promozione dei

metodi contraccettivi, compresa naturalmente, la


contraccezione demergenza, nel rispetto della
sessualit libera e soprattutto, senza impostazioni giudicanti della libert di scelte.
Con queste belle premesse non si pu che guardare con terrore al proposito di assicurare una
qualificata informazione, formazione ed educazione sentimentale nelle scuole, per poter affermare la maternit come scelta e realizzare una vita affettiva e sessuale libera dagli stereotipi e dai
pregiudizi. E anche questo un linguaggio tanto
abusato dalle cosiddette gender theory per non destare legittimi sospetti.
Le mozioni le altre tre sono state presentate da
Sel, M5S e Cor (Conservatori e riformisti) presentano anche punti condivisibili, soprattutto per
quanto riguarda il sostegno economico al piano
nazionale infanzia e adolescenza, il riconoscimento
ai fini pensionistici dellimpegno di cura legato al
numero dei figli, gli sgravi fiscali a favore della maternit. In particolare la mozione di Cor chiede, tra
i punti approvati, di assumere iniziative legislative al fine di attuare politiche specifiche che promuovano il ruolo della donna e degli uomini in
quanto famiglia. E addirittura punta a restituire
dignit allimpegno per conciliare lavoro e cura
della famiglia. Benissimo. Obiettivi lodevoli. Ma
come potranno convivere propositi cos contrastanti nella nuova "giornata" post Fertility?
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