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DIPARTIMENTO
MECCANICA E MATERIALI
Documento finale
(fase VI)
26 Marzo 2008
Responsabili Scientifici
Prof. Ing. Giuseppe FREGA
Prof. Ing. Felice ARENA
Fase VI
INDICE
PREMESSA
NOMENCLATURA E ABBREVIAZIONI
10
10
12
13
13
14
16
17
18
19
21
21
21
25
27
28
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31
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35
36
38
40
40
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43
ART. 16 - SUBINGRESSO
44
45
45
46
48
51
51
52
ART. 24 - CANONI
54
55
55
57
57
58
59
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LINEE GUIDA
DELLA REGIONE CALABRIA
PER LA REDAZIONE DEI PIANI SPIAGGIA
M ARZO 2008
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P REMESSA
Le presenti Linee Guida sono indirizzate alle Amministrazioni
dei comuni costieri le quali, di concerto con le associazioni di categoria
maggiormente rappresentative sul territorio, nel predisporre il Piano
Comunale di Spiaggia, indicato come PCS, devono attenersi ai contenuti
di seguito riportati ed alla vigente normativa urbanistica, paesaggistica
ed ambientale.
Ai sensi dellArticolo 8 comma 1 della Legge Regionale
17/2005, i PCS regolamentano lutilizzo del litorale garantendo in
particolare il suo pubblico utilizzo, la tutela e la conservazione degli
ambienti marini e litoranei nelle aeree demaniali marittime.
La proposta di linee guida della Regione Calabria per la
redazione dei piani spiaggia si inserisce nellambito delle attivit dirette
a dare piena attuazione a quanto disposto dalla legge regionale della
Calabria n. 17 del 2005, con la quale stato disciplinato lesercizio delle
funzioni amministrative in materia di demanio marittimo destinato a
fini turistico-ricreativi, delegate alla Regione ai sensi del D.P.R. n.
616/1977, nonch di quelle conferite ai sensi del Decreto Legislativo
31/3/1998, n. 112 e successive modifiche ed integrazioni.
In particolare, le presenti Linee Guida costituiscono un
importante atto di indirizzo per i comuni costieri impegnati nella
redazione dei Piani Spiaggia con i quali si disciplina luso delle aree
demaniali costiere ricadenti nel proprio territorio; dopo liniziale
disposizione relativa alla finalit ed ambito di applicazione delle
medesime Linee, la proposta si struttura in tre Capi di seguito riportati.
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N OMENCLATURA E ABBREVIAZIONI
Riportiamo di seguito alcune nomenclature ed abbreviazioni
contenute di frequente nel testo delle Linee Guida :
a) PIR: Piano di Indirizzo Regionale per lutilizzazione delle aree
del demanio marittimo, latto adottato ai sensi dellarticolo 6, della
Legge Regionale n. 17 del 21 dicembre 2005.
b) PCS: Piano Comunale di Spiaggia, il piano particolareggiato
di utilizzazione delle aree del demanio marittimo con cui ogni
Comune costiero, nel rispetto del PIR disciplina luso delle aree
demaniali costiere ricadenti nel suo territorio, (come stabilito dal
PIR e dalle Linee Guida) .
c)
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d)
Aree sulle quali insistono strutture portuali di interesse
regionale e interregionale e relativi specchi dacqua.
3
Il PCS ha valore di Piano Particolareggiato che attua la
pianificazione urbanistica comunale e gestisce le concessioni dei beni
demaniali marittimi. Tali concessioni possono essere rilasciate, oltre che
per i servizi di interesse pubblico, ai fini di cui allart. 59 del DPR n.
616/77, anche per la realizzazione delle attivit elencate dallart. 8
comma 3 della LR 17/2005:
a)
complessi balneari, compresi i servizi complementari,
realizzabili a cura dei Comuni;
b)
esercizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e
bevande inseriti nelle strutture di cui alla precedente lettera a);
c)
d)
e)
attivit di soccorso a mare prestate da organizzazioni di
volontariato regolarmente autorizzate;
f)
approdi e/o porti classificati di categoria 2a, classe III,
aventi funzioni turistiche o da diporto di cui allart. 4 comma 3
della Legge n. 84 del 28 febbraio 1994, secondo i criteri, le
modalit e competenze fiscali fissati dal DPR 2 dicembre 1997
n. 509 e successive modifiche ed integrazioni;
g)
4
Il PCS deve organizzare larenile anche in relazione al
territorio immediatamente attiguo, urbano e non. Il Comune potr tener
conto delle scelte pianificatorie delle Amministrazioni limitrofe affinch
le scelte progettuali possano avere carattere di continuit. In ogni caso
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8
Il PCS, entro 30 giorni dalla sua approvazione deve essere
trasmesso, per conoscenza, ai Servizi Provinciali del Settore Demanio
del competente Assessorato della Giunta Regionale.
9
Laggiornamento dei PCS segue lo stesso procedimento
ordinario dellapprovazione del Piano.
A RT . 5 - D ISPOSIZIONI TRANSITORIE
1
I PCS redatti ed approvati precedentemente allentrata in
vigore delle presenti Linee Guida, devono essere rielaborati secondo le
disposizioni qui contenute, e convertiti in nuovi PCS.
2
Dalla data di entrata in vigore delle presenti Linee Guida e
fino allentrata in vigore del PCS, formato ed adeguato, il rilascio di
nuove concessioni, rispetto a quelle gi esistenti sul demanio marittimo,
sospeso.
3
Le istanze per il rilascio, il rinnovo o la variazione di
concessioni demaniali, ottenute anteriormente alla data di entrata in
vigore dei PCS che recepiscono i contenuti delle presenti Linee Guida,
dovranno essere aggiornate e/o adeguate.
4
Le strutture ricadenti allinterno delle aree date in
concessione secondo PCS precedenti alle presenti Linee Guida,
potranno essere adeguate, nel termine non superiore di 5 anni.
Lobbligo di rispettare tale limite di tempo, riguarda anche adeguamenti
rispetto eventuali variazioni dei PCS.
5
I Comuni al momento dellapprovazione del PCS, dovranno
dare immediata esecutivit attraverso le relative autorizzazioni edilizie,
al necessario adeguamento degli impianti esistenti.
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6
A seguito dellentrata in vigore delle presenti direttive, i
Comuni che non si doteranno di PCS, non potranno rilasciare ulteriori
concessioni demaniali rispetto a quelle gi esistenti.
Studi Preliminari.
b)
Piano Particolareggiato del
Tecniche dAttuazione.
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b.
il secondo livello di studio, affronter problematiche
rilevabili ad una scala di maggiore dettaglio e riguarder in
particolare le relazioni tra larenile e il suo contesto. In
particolare si prester particolare attenzione, in contesti urbani
ai servizi, ai percorsi, agli spazi pubblici esistenti, in contesti
naturali, alle dinamiche riguardanti gli eco-sistemi, il regime
idraulico, le caratteristiche meteo-marine;
3
Gli studi relativi allo stato di fatto saranno restituiti
attraverso elaborati grafici e relazioni di seguito specificati che
costituiranno una importante base dati quanto pi aderente alla realt
dei luoghi.
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Parchi Nazionali;
Aree di reperimento:
iii. secondo Legge Quadro Aree Protette 394/91;
iv. Zone Umide di importanza internazionale, ZUI,
(costituite dalla convenzione di Ramsar del 02/02/1971);
v. Zone di Protezione Speciale, ZPS, costituite dalla
Direttiva 79/409/CEE;
vi. Zone Speciali di Conservazione ZSC;
vii. Siti di Interesse Comunitario, SIC, Direttiva Habitat
92/43/CEE;
d)
Sulla planimetria catastale aggiornata dovranno essere
indicate le destinazioni duso di tutte le aree del demanio
marittimo occupate sia in concessione, sia abusivamente o che
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si esplicitano i criteri
precedentemente indicate.
seguiti
per
la
perimetrazioni
Morfologia.
c)
Indagine sulle caratteristiche meteo-marine della costa,
contenente studi sugli effetti di mareggiata sui litorali, quali il
potenziale trasporto solido, lerosione costiera, e la risalita
dellacqua sulla spiaggia.
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d)
il numero delle abitazioni complessivamente occupate
nel territorio comunale;
e)
la popolazione residente e quella fluttuante (stagionale e
annuale);
f)
la capacit di accoglienza.
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l)
Censimento degli spazi pubblici di relazione prossimi
allarenile: lungomare, piazze, verde pubblico attrezzato, zone
ombreggiate, punti di sosta.
m) Porti e approdi esistenti, loro rispondenza a normative
nautiche, capacit, sicurezza, tipologia, dotazione di servizi;
n)
Opere marittime di difesa costiera quali dighe, pennelli o
barriere artificiali, esistenti o programmate.
o)
Dotazione di servizi alla balneazione esistenti ( servizi
igienici, punti di primo soccorso,).
p)
Classificazione degli stabilimenti balneari secondo i
contenuti dellart. 18 del PIR e relativi allegati.
6
Nel caso di Comuni gi dotati di PCS, gli Studi Preliminari
sono necessari al fine di adeguare i contenuti del Piano alle indicazioni
delle presenti Linee Guida.
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a)
un livello di inquadramento che sintetizza le scelte di
piano e le colloca in relazione allintero contesto comunale e
preferibilmente lo inquadra rispetto ai PCS dei comuni
contermini.
b)
un livello di dettaglio che entri nello specifico delle
scelte progettuali, indicando il posizionamento delle singole
concessioni, e nelle stesse, indicando il posizionamento delle
strutture previste e le attivit esercitabili.
2
paesaggistico-ambientale
d)
Regolamento che disciplina le concessioni ed i relativi
canoni, e stabilisce i criteri di premialit e di preferenza per
lassegnazione delle concessioni demaniali.
e)
Proposta per la valenza turistica (secondo quanto
previsto dal Decreto Legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito,
con modificazioni dalla Legge 4 dicembre 1993, n. 494,
nonch le succ. mod. e integr.).
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a
Inquadramento in scala 1:5000-1:2000 che interessi una
fascia costiera di profondit di almeno 2000-1000 metri dal
mare, per tutta lestensione del territorio comunale .
b
Piano Particolareggiato (alla scala 1:500, con eventuali
stralci in scala 1:200-1:100) riguardanti:
i. Lottizzazione delle aree demaniali concedibili,
inaccessibili e libere. La lottizzazione dovr stabilire il
posizionamento, allinterno delle superfici assentibili in
concessione, delle strutture previste e delle attivit
esercitabili.
ii. Accessi pedonali e ciclabili dal retrospiaggia
allarenile e dalle aree di sosta allarenile. Nelle Norme
tecniche dattuazione, si dovr stabilire la distanza tra i
percorsi, la loro sezione, lampiezza, la fruibilit, i
materiali, la segnaletica.
iii. Servizi e standards che interessano le aree demaniali
in concessione. Nelle Norme tecniche dattuazione, si
dovr stabilire la tipologia dei manufatti che insisteranno
nelle aree concedibili, la loro dotazione di servizi, le
caratteristiche geometriche e costruttive, la segnaletica.
iv. Servizi e standards che interessano le aree demaniali
libere. Nelle Norme tecniche dattuazione, si dovr altres
stabilire la tipologia dei manufatti che insisteranno nelle
aree libere, la loro dotazione di servizi, le caratteristiche
geometriche e costruttive, la segnaletica.
v. Piano di Gestione dei Ripascimenti (esclusivamente
per le coste, soggette ad erosione, nelle quali sono in
corso interventi di ripascimento).
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A RT . 10 - S PECIFICHE TECNICHE
Le scelte progettuali del PCS dovranno favorire linnovazione
e la diversificazione dellofferta turistica, valorizzando le risorse dei
luoghi, rispettando ed eventualmente difendendo, le caratteristiche
ambientali e paesaggistiche, garantendo lintegrazione del sistema
litoraneo con il retrocosta antropizzato e/o, naturale. Per tale motivo
necessario rispettare i criteri di seguito enunciati.
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5
Nelle aree di libera fruizione sono ammesse attivit di solo
noleggio ombrelloni, sedie sdraio, lettini, pedal, pattini e similari, e
possono essere realizzati manufatti temporanei per servizi di guardiania,
deposito e piccoli chioschi.
6
Nelle spiagge libere non ammesso il rilascio di nuove
concessioni per la realizzazione di depositi di attrezzature a supporto
della balneazione.
7
E preferibile collocare le aree di libera fruizione in
contiguit ad eventuali aree di particolare pregio paesaggistico, storico
ed ambientale.
8
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1) viabilit litoranea;
2) parcheggi;
3) accessi al mare;
4) percorsi pedonali e ciclabili,
5) reti tecnologiche e modalit di scarico;
2
Gli accessi al mare dovranno essere garantiti almeno ogni
200 m di frontemare, compatibilmente con le condizioni orografiche, e
potranno ricadere allinterno delle aree non date in concessione. In
qualunque caso dovranno essere opportunamente segnalati allesterno
dellarenile, in lingua italiana, in lingua inglese ed almeno unaltra
lingua, e con opportuna simbologia.
3
I percorsi pedonali di accesso o di servizio allinterno delle
aree in concessione, dovranno rispettare la normativa sulleliminazione
delle barriere architettoniche, L 13/1989 e succ. mod. e int. I percorsi
dovranno avere una larghezza compresa tra 0,90 e 2,00 m ed una
pendenza che non superi l8%. Qualora, in ragione delle condizioni
morfologiche, non fosse possibile realizzare i percorsi poggiandoli
direttamene al suolo ma si rendessero necessarie delle piattaforme su
palafitte, le dimensioni partiranno dalla larghezza minima di 1,50 m. Sia
nel caso di percorsi a terra che nel caso di percorsi aerei dovranno
comunque essere sempre soddisfatti i requisiti di accessibilit e
sicurezza, e il tracciato dovr essere quanto pi possibile rettilineo e
breve. I percorsi su palafitta che serviranno a collegare il retro
dellarenile agli stabilimenti balneari potranno avere unampiezza
incrementata di 0,60 m lineari ogni 100 metri quadrati di superficie, nel
caso se ne rendesse palese la necessit. Nel caso in cui, in ragione delle
condizioni morfologiche, non fosse possibile rispettare le norme per
labbattimento delle barriere architettoniche, la segnaletica che
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A RT . 10 QUATER - RECINZIONI
1
Le recinzioni che individuano le pertinenze delle aree
demaniali in concessione, non dovranno in alcun caso costituire una
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barriera visiva verso il mare. Per questo preferibile che siano in legno
e corda e che, nel loro sviluppo perpendicolare al mare, non superino
unaltezza di 1,50 m. Le recinzioni si dovranno fermare a 5 m dalla linea
di battigia.
2
Qualora si ravvisasse lesigenza di garantire una maggiore
privacy agli utenti degli stabilimenti balneari, in particolare nel fronte
esterno dellarenile, sar possibile affiancare alla recinzione degli
elementi vegetali in vaso. Questi ultimi sono da scegliere tra essenze
vegetali autoctone, rustiche, e potranno affiancare anche i due lati che
vanno verso il mare per non pi della met della loro estensione.
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2
Secondo quanto stabilito dallart. 3 del DPR n 509 del 2
Dicembre 1997, chiunque intenda occupare zone del demanio
marittimo o del mare territoriale o pertinenze demaniali marittime o
apportarvi innovazioni allo scopo di realizzare le strutture dedicate alla
nautica da diporto di cui all'articolo 2, lettere a) e b), deve presentare
domanda al capo del compartimento marittimo competente per
territorio, dandone comunicazione al comune.
3
Le eventuali scelte per il posizionamento di nuove strutture
portuali turistiche previste nel Progetto di Utilizzo dei Pertinenti
Specchi Acquei, devono tenere conto dei seguenti parametri:
Dimensionamento legato alle reali esigenze del mercato;
Ricollocazione, riorganizzazione o eliminazione di
gavitelli esistenti per un razionale utilizzo degli specchi
acquei;
Indicazione della qualit e sostenibilit dei punti di
ormeggio;
Eventuali collegamenti alla rete turistico-costiera;
Dotazione quali-quantitativa dei servizi a terra.
Nel caso di nuove strutture di attracco o di ormeggio, si
raccomanda una disposizione razionale dei pontili e una dotazione
adeguata di aree parcheggi, strade di accesso e servizi.
4
Per quel che riguarda il rilascio di nuove concessioni, o la
loro variazione per nuove realizzazione, ampliamenti e ristrutturazioni
di strutture portuali turistiche, del tipo menzionato nellart. 2, primo
comma lettere a) e b) del D.P.R. 2 Dicembre 1997 n 509, si dovr fare
riferimento ai contenuti della normativa urbanistica regionale in vigore
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rendersi necessario
elencati con:
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idonee
strutture
per
lo
stoccaggio
e
la
commercializzazione del pesce, rispondente alle vigenti
normative tecnico-sanitarie;
rete degli impianti tecnologici, con particolare
attenzione a quelli necessari per garantire adeguate
scorte di acqua potabile;
servizi igienico-sanitari;
adeguati sistemi di smaltimento dei rifiuti, ivi compreso
lo smaltimento di olii, acque oleose ed attrezzature da
pesca, prevedendo e individuando specifiche isole
ecologiche da gestire ai sensi della vigente normativa in
materia;
strutture e punti dincontro per ospitare e promuovere
lattivit di pescaturismo, laddove questa esistesse.
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1
Le strutture saranno aperte al pubblico negli orari stabiliti
dalle annuali Ordinanze Sindacali sulla balneazione.
2
Il concessionario o gestore dovr curare la pulizia e il decoro
dellarea in concessione e dellantistante specchio acqueo.
3
Il concessionario o gestore, su eventuale richiesta
dellAmministrazione dovr prevedere dei corridoi per laccesso
allarenile di mezzi meccanizzati per la pulizia e sicurezza delle spiagge.
4
Nellambito della propria area in concessione, i titolari
potranno prevedere delle aree opportunamente recitante nelle quali
potranno essere tenuti gli animali daffezione dei clienti dello
stabilimento, previa autorizzazione comunale. I concessionari e/o
gestori, dovranno altres garantire la sicurezza e ligiene dellarenile
secondo le vigenti normative.
5
Ogni struttura balneare dovr essere dotata di idonea
strumentazione antincendio, nel rispetto delle vigenti normative.
6
E vietato luso delle cabine per attivit diverse da quelle
legate alla balneazione, in particolare cucinare ed accendere fuochi.
7
E vietata la detenzione allinterno delle cabine di bombole
di gas o altri materiali infiammabili.
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2
Per le attivit di commercio al dettaglio si rimanda alle
normative vigenti inerenti al settore.
3
Le attivit di commercio ambulante potranno essere
esercitate:
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Fase VI
3
Potranno essere rilasciate CDM esclusivamente nelle aree
individuate dai PCS, in conformit agli usi e alle destinazioni indicati
dagli stessi.
4
Le attivit per le quali, ai sensi dellart. 1 del Decreto legge 5
ottobre 1993 n. 400, potr essere chiesta la gestione della CDM sono:
a
b
esercizi di ristorazione e somministrazione di bevande,
cibi precotti e generi di monopolio;
c
d
gestione di strutture ricettive ed attivit ricreative e
sportive;
e
5
Non potranno essere rilasciate CDM per attivit che
precludano il pubblico utilizzo dellarenile.
6
Il Comune dovr valutare le richieste di CDM in base alla
loro conformit ai contenuti del PCS ed alle indicazioni presenti nelle
stesse Linee Guida, e dovr provvedere allacquisizione del parere
vincolante della Regione Calabria per tramite degli enti provinciali
preposti.
7
Il Comune dovr inviare alla Regione Calabria, allAgenzia
del Demanio ed alla Capitaneria di Porto competente copia di ogni
provvedimento riguardante rilascio, variazione o rinnovo delle CDM.
8
Le domande per il rilascio, per il subingresso o le variazioni
delle CDM dovranno essere presentate entro 30 gg dallapprovazione
del PCS nuovo o aggiornato, o entro il 31 Ottobre dellanno di
riferimento, alla Regione Calabria presso le sedi Provinciali ed ai
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Fase VI
1
Il concessionario pu affidare a terzi parte o tutta della
gestione dellattivit per la quale possiede la CDM, ai sensi dellart. 46
del Cod. Nav., chiedendo relativa autorizzazione allAmministrazione
competente.
2
Il concessionario congiuntamente a terzi, dovr presentare
domanda al Comune territorialmente competente.
3
Laffidamento della gestione delle attivit pu avvenire solo
per periodi determinati di tempo stabiliti dai Comuni.
4
Il Comune comunicher entro 15 giorni ai richiedenti o ai
loro delegati, il nominativo del Responsabile del procedimento e le
eventuali integrazioni di documentazioni alla domanda; in seguito alla
fase istruttoria, se non esistono motivi di incoerenza al PCS e alle
norme in vigore, il Dirigente provveder ad emettere il provvedimento
di rilascio della concessione. Il procedimento di affidamento a terzi
della gestione dellattivit oggetto della CDM, dovr concludersi entro
45 giorni dalla ricezione dellistanza da parte del Comune. Nei
successivi 30 giorni i gestori dovranno provvedere a fornire una copia
al Comune del contratto di affidamento.
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Fase VI
5
Copia dellautorizzazione per laffidamento in gestione sar
trasmessa a:
Autorit Marittima
A RT . 16 - S UBINGRESSO
6
Il concessionario pu farsi sostituire da altri nel godimento
in toto o in parte della concessione, come stabilito nellart. 45 bis del
Cod. Nav., presentando domanda per il subingresso al Comune
territorialmente competente.
7
Listanza di subingresso autorizzata dallente concedente
previa verifica delle condizioni soggettive del subentrante.
8
Il subingresso potr essere concesso una sola volta nellarco
di sei anni (durata ordinaria della concessione), ad eccezione di casi in
cui si verifichino la morte o linabilit del titolare.
9
La domanda per il subingresso dovr essere presentata
congiuntamente dal concessionario e dal subentrante. In ogni modo il
concessionario esercita direttamente la CDM anche nel caso di
affidamento a terzi della gestione.
10 Per il subingresso di terzi, il titolare di CDM deve presentare
entro 60 gg prima dallavvio dellattivit, istanza allufficio competente,
allegando il contratto daffitto dazienda.
11 Copia dellautorizzazione preventiva
concessione al subingresso saranno trasmesse:
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Autorit Marittima
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Fase VI
1
Le procedure amministrative per il rilascio, il rinnovo e il
subingresso di CDM, saranno indicate dalle Amministrazioni Comunali
nelle relative Norme Tecniche di Attuazione dei PCS. In ogni caso si
far riferimento alle procedure fissate dal Codice della Navigazione, dal
suo Regolamento di esecuzione e dalla normativa di settore, nonch
dalla Legge n. 241/1990.
2
La modulistica per il
elencata negli allegati al Piano
Demanio
Marittimo
ed
www.ministerotrasporti.it del
Marittimo.
fornita
dal
sito
internet
S.I.D- Sistema Informativo Demanio
3
La domanda di concessione, per come stabilito dall'art. 6
Reg. Nav. Mar, dovr contenere i dati anagrafici, la sede legale, la
ragione sociale, il recapito, Codice Fiscale e Partita IVA del richiedente.
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Fase VI
4
E altres necessario che il richiedente
documentazione atta a richiedere la concessione:
includa
alla
a
Domanda in cui specificato luso che il richiedente
intende fare del bene e, nel caso in cui il titolo concessorio
richiesto abbia una durata superiore ai sei anni, indicarne la
motivazione, come stabilito dal gi citato art. 6 Reg. Nav.;
b
Elaborati di progetto dei manufatti per i quali si richiede
la concessione in scala 1:200/1:100 piante, prospetti, e sezioni
estese per tutta lampiezza dellarenile;
c
Schemi di tutti gli impianti di cui dovr essere dotata la
struttura;
d
Relazione tecnica della struttura oggetto della
concessione che ponga particolare attenzione alle sue
caratteristiche di precariet (materiali e tecnologie impiegate),
e rimovibilit con chiara indicazione dei modi e dei tempi della
rimozione dellopera.
5
La realizzazione, lutilizzo degli impianti previsti nelle
concessioni demaniali marittime nonch lesercizio delle attivit
autorizzate sul demanio marittimo, comunque disciplinato dalla
vigente normativa di settore.
6
Per le opere descritte dallArt. 9 comma 2, lettere a), b) della
LR 17/2005, non sono richiesti la denuncia di inizio attivit dei lavori e
il deposito del progetto, di cui allArt. 2 della L 7/1998. Per la prima
installazione sufficiente una dichiarazione da parte dellintestatario
della concessione che attesti la conformit dellopera ai precitati articoli,
accompagnata dalla certificazione tecnica del costruttore. Per il
montaggio ad inizio stagione successiva, fa fede la comunicazione
allautorit comunale condente accompagnata da autocertificazione che
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Fase VI
d
Alla removibilit e precariet dellopera, dei percorsi di
servizio, degli spazi destinati ad altre attivit ludiche e
ricreative allinterno allarea, espressa tramite una chiara
descrizione delle operazioni di eliminazione dellopera e una
programmazione temporale;
e
Allabbattimento delle barriere architettoniche, ai sensi
della legge 13/89, del D.M. 236/89 e del DPR 503/96;
f
Agli aspetti igienico-sanitari,
collegamento alle reti di scarico;
in
particolare
il
g
Ai collegamenti tra larea per la quale viene richiesta la
concessione e i parcheggi, e con ulteriori eventuali spazi di
relazione;
h
Agli indicatori dei servizi proposti rispetto alla qualit
dellofferta garantita alla clientela e sua specificit (sport,
giochi, attivit ricreative varie), tra i quali sono da considerarsi:
capacit daccoglienza;
ristorazione;
posti allombra e densit degli ombrelloni;
servizi igienici e docce.
3
Sono inoltre criteri di valutazione le capacit gestionali del
richiedente (fatta salva lipotesi di prima attivit), in particolare nel
settore del turismo:
a
La garanzia di promuovere la vocazione turistica del
litorale.
b
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Fase VI
4
Vengono valutati inoltre i fattori che influenzano le
dinamiche evolutive del paesaggio, in riferimento alla capacit di
ristabilire quanto pi possibile lo scenario morfologico ed ambientale
originario al termine del periodo di concessione dellarea demaniale.
5
Nel caso di pi richieste di concessione, si applicano i criteri
stabiliti dallArt. 37 del Cod. Nav. Mar, nonch i criteri dianzi elencati,
secondo procedura di licitazione privata.
6
Nel caso di concessioni di particolare rilevanza per lentit
(Art. 9 comma 2 lettere c), d) della LR 17/2005) o per la durata
(superiore a sei anni), o per lo scopo, il responsabile del procedimento,
entro 10 giorni dal ricevimento della domanda, ne d notizia mediante
affissione all'albo del Comune ove sito il bene demaniale richiesto.
Entro il termine successivo di 20 giorni, chiunque ne avesse
lintenzione, pu presentare ulteriori istanze per lutilizzo delle aree
demaniali o mere osservazioni. Le domande andranno pubblicate entro
i termini previsti per la loro presentazione o al pi tardi nei 3 giorni
successivi, tale presentazione non riapre i termini per la presentazione
di altre istanze concorrenti.
7
Il Comune, verificata la congruit delle domande per il
rilascio di concessione demaniale, provvede ad acquisire il parere
vincolante della Regione Calabria per tramite del Servizio Provinciale
competente.
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Fase VI
A RT . 22 - A UTORIZZAZIONI TEMPORANEE
1
E possibile richiedere delle autorizzazioni per un periodo
limitato di tempo e/o a carattere periodico, in aree preposte dal PCS
per consentire attivit ludico-ricreative, fieristiche, sportive,
cinematografiche, o per lo svolgimento di funzioni liturgiche.
2
Le autorizzazioni possono avere una durata massima di 30
giorni e vengono rilasciate senza formalit istruttoria, entro 30 giorni
dallavvenuta ricezione dellistanza da parte del Comune.
3
Le autorizzazioni potranno essere rilasciate a seguito del
pagamento del canone, del sovra-canone, e di uneventuale cauzione
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Fase VI
1
Le concessioni possono essere revocate in tutto o in parte
nei casi di cui allArt 42 del Cod. Nav. e dellArt. 20 della LR 17/2005,
al fine di realizzare opere pubbliche con provvedimento della Regione o
dellAmministrazione, previo parere vincolante della Regione espresso
tramite il Comitato Consultivo (Art. 5 della LR 17/2005).
2
Sono inoltre revocabili le concessioni rilasciate dai PCS
anteriori alla Lg Regionale 17/2005, nei casi in cui vengano a verificarsi
delle difformit con le prescrizioni contenute nelle presenti Linee
Guida.
3
Nel caso di revoca disposta per motivi di accertato pubblico
interesse, lAmministrazione, previa istanza dellimpresa interessata, pu
autorizzare in alternativa, ai sensi dellArt. 42 del Cod. Nav., una
concessione a fini turistico-ricreativi sul litorale di competenza, per
unarea con caratteristiche equivalenti, come espresso nel gi citato art.
20 della Lg Regionale 17/2005.
4
5
La revoca della concessione pu essere parziale, in tal caso il
concessionario dovr allAmministrazione un canone ridotto, ai sensi
della normativa vigente; se l'utilizzazione resa totalmente impossibile
la concessione si estingue (Art.44, comma 3, e Art.45 Cod.Nav.).
6
Nei casi di revoca parziale, il concessionario ha facolt di
rinunciare alla concessione entro 30 giorni dalla notifica del
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Fase VI
9
Prima di emettere il provvedimento di decadenza della
concessione, il Comune competente, stabilisce un congruo termine
entro il quale il concessionario pu presentare delle deduzioni difensive,
per come descritto nellArt. 20 comma 3 della LR 17/2005e, o,
provvedere ad eliminare le eventuali cause che hanno sollevato il
provvedimento.
10 Al concessionario decaduto fa obbligo sgomberare a proprie
spese larea in precedenza occupata e consegnarla al pristino stato entro
30 giorni dalla notifica del provvedimento di decadenza.
A RT . 24 - C ANONI
1
Il Comune prima di concedere le aree, dovr fissare il
canone demaniale.
2
E discrezione del singolo Comune stabilire i modi e i tempi
di pagamento e i relativi canoni, nonch leventuale deposito di
cauzione da parte del titolare della concessione.
3
Il canone costituito in parte da una quota calcolata in
attuazione della legge 4 dicembre 1993, n. 494 e succ. mod. e integr.,
aggiornato sulla base della media degli indici determinati dall'ISTAT, e
in parte costituita dallimposta regionale, T.C.R., ai sensi della LR n.1
del 31 dicembre 1971, e succ. mod. e integr..
4
Per concessioni a favore di Imprese o enti pubblici dovuta
solo laliquota statale.
5
Successivamente al rilascio della concessione, il Comune si
accerter dellavvenuta registrazione secondo le normative vigenti.
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Fase VI
1
Ai fini dellapplicazione del canone per concessioni con
finalit turistico ricreative la Regione procede a distinguere le aree
demaniali, secondo lart 3 del DL n. 400 del 5 ottobre 1993, convertito
dalla L n. 494 del 4 dicembre 1993, nonch le succ. mod. e integr., e
dellArt. 6 del DM n 342 del 5 agosto 1998, nelle categorie A, B, C sulla
base di alta, normale e minore valenza turistica. Tale suddivisione
fatta in riferimento:
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Fase VI
A RT . 28 - V IGILANZA E SANZIONI
1
Le attivit di vigilanza e lapplicazione delle sanzioni
amministrative sono esercitate dai Comuni territorialmente competenti,
nel rispetto della disciplina sulle funzioni di polizia marittima di cui al
Cod. Nav. e del relativo Regolamento di esecuzione.
2
Se, a seguito di accertamento, si riscontrassero abusi o
comportamenti illegittimi, il Comune tenuto ad adottare i
provvedimenti repressivi e sanzionatori come previsto dagli Artt. 54,
1161, 1164 del Cod. Nav., e pu ingiungere al contravventore di
rimettere le cose in pristino entro il termine a tal fine stabilito e, in caso
di mancata esecuzione dell'ordine, provvedere di ufficio a spese
dell'interessato, e dichiarare la decadenza della concessione. inoltre,
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Fase VI
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Fase VI
A RT . 30 - D ISPOSIZIONI FINALI
Le presenti direttive entrano in vigore dal XXX 2008.
Per quanto non disciplinato dalle presenti normative si
rimanda alle specifiche normative di settore.
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Fase VI Allegato
LINEE GUIDA
PER LA REDAZIONE DEI PIANI SPIAGGIA
DELLA REGIONE CALABRIA
Allegato
Codici grafici per la redazione dei
Piani Comunali di Spiaggia
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b) passerelle pedonali
c) aree ombreggio
d) solarium
e) noleggio natanti
f)ristorazione
g) attivit ricreative e sportive
h) esercizi commerciali
i) strutture per il salvamento a mare
j) aree per attivit produttive e piccola pesca
k) strutture per il primo soccorso
l) depositi
SERVIZIO DI SALVAMENTO A MARE
SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO
CORSIE DI LANCIO
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Fase VI Allegato
Codici Grafici
I codici grafici utilizzano tipi di linea e tratteggi propri dei programmi CAD.
La descrizione dei codici unica ed cos identificata:
Tipo entit : Poligonale chiusa per individuare unarea, Poligonale aperta per individuare
una fascia, Simbolo (quadrato, cerchio, triangolo) per individuare degli elementi in maniera
puntuale.
Tratto : Riguarda il tipo di linea che individua il perimetro della poligonale o del simbolo.
Nel caso di poligonali chiuse che hanno al loro interno una campitura, il tratto pu non
essere evidente.
Spessore: Lo spessore caratterizza il perimetro. Nel caso di pi aree o fasce vicine o
sovrapposte, importante diversificare lo spessore per rendere pi chiara la riconoscibilit
delle stesse.
Campitura : La campitura identificata da un tratteggio CAD. Nel caso di elaborati redatti
in bianco e nero necessario non utilizzare campiture simili nella trama e nella scala.
Colore : Lutilizzo del colore pu rendere ancora pi esplicita la pianificazione. Ad ogni
tratto e campitura associato un valore di RGB che contraddistingue la tinta.
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Fase VI Allegato
d) Arenile prossimo alla foce di corsi dacqua per una fascia ad essa parallela di 25
m (se non esistono ulteriori vincoli PAI)
Tipo entit : Poligonale chiusa
Tratto : continuo
Spessore: sottile
Campitura : solid (CAD)
Colore : campitura RGB 0-128-128 tratto RGB 255-0-0
e) Aree intercluse o non raggiungibili direttamente dalla viabilit pubblica
Tipo entit : Poligonale chiusa
Tratto : nessuno
Spessore: nessuno
Campitura : solid (CAD)
Colore : RGB 218-218-180
f) Arenili realizzati o sottoposti a interventi di ripascimenti protetti, realizzati con
lausilio di soffolta e opere di difesa
Tipo entit : Poligonale chiusa
Tratto : continuo
Spessore: sottile
Campitura : hex (CAD)
Colore : RGB 0-0-0
g) Zone di interesse archeologico di cui al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490.
Tipo entit : Poligonale chiusa
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Tratto : nessuno
Spessore: nessuno
Campitura : solid (CAD)
Colore : RGB 255-120-0
h) Aree interessate da vincoli urbanistici
Tipo entit : Poligonale chiusa
Tratto : continuo
Spessore: sottile
Campitura : solid (CAD)
Colore : RGB 100-100-150
i) Aree interessate da vincoli ambientali
Tipo entit : Poligonale chiusa
Tratto : nessuno
Spessore: nessuno
Campitura : solid (CAD)
Colore : RGB 175-185-0
j)
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Fase VI Allegato
Percorso carrabile
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b)
Fase VI Allegato
Percorso ciclo-pedonale
a) Percorso carrabile
Tipo entit : Poligonale aperta
Tratto : tratteggio fitto
Spessore: sottile
Campitura : nessuna
Colore : RGB 255-0-0
b) Percorso ciclo-pedonale
Tipo entit : Poligonale aperta
Tratto : tratto-punto
Spessore: sottile
Campitura : nessuna
Colore : RGB 255-0-0
PARCHEGGI
Criteri di individuazione
Le aree di sosta adiacenti alle aree in concessione, esistenti o di progetto, devono essere
localizzate, nel rispetto delle prescrizioni del PCS e del carico antropico previsto.
Tipo entit : Poligonale chiusa
Tratto : tratto-punto
Spessore: sottile
PK
Campitura : nessuna
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11
Fase VI Allegato
Saranno perimetrate le superfici concedibili individuate dal PCS e, allinterno della singola
concessione, saranno indicati i manufatti e le aree che accolgono le attivit che
contraddistingue la concessione, nel rispetto degli standards indicati nelle Linee Guida.
I servizi da individuare allinterno delle singole concessioni demaniali sono:
a) servizi igienici, docce e cabine
b) passerelle pedonali
c) aree ombreggio
d) noleggio natanti
e) ristorazione
f) attivit ricreative e sportive
g) esercizi commerciali
h) strutture per il salvamento a mare
i)
WC
WCh
passerelle pedonali
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Fase VI Allegato
Tratto : continuo
Spessore: sottile
Campitura : iso11w100 (CAD)
Colore : campitura RGB 255-120-0 tratto RGB 0-0-0
c)
aree ombreggio
noleggio natanti
ristorazione
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13
f)
Fase VI Allegato
g)
esercizi commerciali
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Fase VI Allegato
Tratto : continuo
Spessore: sottile
Campitura : mudst (CAD)
Colore : RGB 0-0-0
j) strutture per il primo soccorso
Tipo entit : Poligonale chiusa
Tratto : tratteggio
Spessore: spesso
Campitura : nessuno
SOS
depositi
AREE
DA
DESTINARE
MANIFESTAZIONI
DI
CARATTERE
TEMPORANEO
Criteri di individuazione
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Lungomare, piazze
b)
Aree verdi
c)
d)
Soste ombreggiate
a)
Lungomare, piazze
Qualunque attivit da ritenersi adiacente al litorale quando rientra in una fascia di 2000 m rispetto alla linea esterna dellarenile.
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b)
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Aree verdi
Criteri di individuazione
Saranno individuate le aree verdi adiacenti al litorale, con specificazione del tipo di verde
Tipo entit : Poligonale chiusa
Tratto : nessuno
Spessore: nessuno
Campitura : cross (CAD)
Colore : RGB 0-255-0
c)
Criteri di individuazione
Saranno individuate le attivit commerciali adiacenti al litorale, con specificazione del tipo di
attrezzatura (parco giochi, sport,)
Tipo entit : Poligonale chiusa
Tratto : nessuno
Spessore: nessuno
Campitura : triang (CAD)
Colore : RGB 175-185-0
d)
Soste ombreggiate
Criteri di individuazione
Saranno individuate le aree in cui possibile ristorarsi allombra (pergolati, belvedere)
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Fase VI Allegato
LINEE GUIDA
PER LA REDAZIONE DEI PIANI SPIAGGIA
DELLA REGIONE CALABRIA
Allegato
Esempio grafico
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